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.Nonostante la brutta nottata di qualche giorno fa, Dorian era ritornato a pattugliare quel quartiere malfamato, alla ricerca di un nuovo ricercato: quest'ultimo, secondo le proprie ricerche, agiva principalmente al calare della notte, cogliendo alla sprovvista giovani donne che incautamente finivano nelle sue grinfie, svegliandosi solamente all'alba, prive di indumenti ed indolenzite per via dei ripetuti stupri che subivano prive di coscienza.
Per questo motivo il moro si trovava nuovamente in quel quartiere, deciso a trovare questo verme e sbatterlo in cella, magari con qualcuno che potesse ripagarlo della stessa moneta.
Lo spadaccino era avvolto da un mantello scuro, in grado di celare i propri candidi abiti, ormai diventati troppo appariscenti in quel quartiere, mentre attendeva all'ingresso di un bar che uscisse il proprio bersaglio: dopo circa un'ora di attesa, l'obiettivo di Dorian uscì dal locale stringendosi nel proprio giubbotto di pelle, maledicendo il freddo vento che imperversava in quella notte.
Egli si incamminò goffamente verso casa, sistemandosi di tanto in tanto i grandi occhiali da vista che indossava, seguito a debita distanza da Dorian: quest'ultimo cercava di non farsi individuare, attendendo il momento giusto per metterlo fuorigioco e portarlo alla polizia.
Dopo qualche minuto di attesa e di inseguimento furtivo, il moro stava per scattare verso l'uomo per coglierlo di sorpresa quando si dovette bloccare, un nuovo imprevisto si era palesato in quella fredda serata londinese: questo imprevisto consisteva in una bellissima ragazza dai capelli rosso fuoco che aveva attirato l'attenzione del cacciatore e del ricercato, scontrandosi contro quest'ultimo e cadendo a terra.
Il delinquente aveva posato i suoi occhi sulla ragazza di fronte a se, sbucata all'improvviso da un vicolo, rimanendo in piedi grazie alla propria stazza maggiore rispetto a quella della rossa: egli sorrise con malizia, pensando a quanto fosse stato fortunato nell'imbattersi in una così bella preda, per poi portare la mano destra ella propria tasca, prendendo uno dei suoi piccoli aghi imbevuti di una potente droga, porgendo poi la mano verso la ragazza.
Ehi bellezza, dovresti stare più attenta quando cammini, potresti capitare nelle grinfie di qualche malintenzionato: lascia che ti dia una mano.
Disse l'uomo cercando di apparire il più gentile possibile quando in realtà era pronto a colpire con il suo tipico modus operandi, drogare all'improvviso la propria preda per poi trascinarla in un vicolo ed abusare di lei per tutta la notte.
Durante tutto ciò Dorian era rimasto in disparte, preferendo rimanere ad osservare l'andamento della situazione piuttosto che saltare addosso all'uomo e coinvolgere nella colluttazione la ragazza: quest'ultima molto probabilmente avrebbe accettato l'aiuto di quell'uomo, magari rassicurata dal suo aspetto neutro e da quella mano protesa verso di lei, intento ad aiutarla.
Se la ragazza avesse accettato quell'aiuto e stretto la mano, ella si sarebbe punta senza accorgersene a causa delle dimensioni ridotte dell'ago, lasciando entrare in circolo la droga che in pochi minuti avrebbe fatto effetto, facendola svenire e rendendola l'ennesima vittima di quel verme.. -
Willy123+1 .
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Questa era una normale serata per Xara, intenta a raggiunger euno dei pub della zona sotto invito di una amica, che già la attendeva sul posto. La ragazza indossava Un cappotto lungo e bianco, con una leggera pelliccietta attorno al collo ed alle estremità delle maniche. Ai piedi indossava degli stivali neri, con non troppo tacco. I capelli erano legati a coda di cavallo, come al solito. Non era truccata, o almeno non in modo molto pesante, visto che non era una serata importante o di "caccia". Ma a quanto sembra questa sera sarebbe forse stata lei la preda, cosa che a Xara non è mai capitata molto spesso. Stava scrivendo un messaggio al cellulare e, distrattamente, aveva urtato una persona che camminava dalla parte opposta della strada. Il lieve urto la costrinse a cadere a terra, urtando il cemento con il sedere, mentre il cellulare cadeva a terra, spegnendosi e sul volto della maga appariva una smorfia di dolore.
AHI! Dannazione...fa più attenzione la prossima volta...
Ovviamente non si azzardava nemmneo per un attimo a pensare che la colpa di quello scontro fosse sua, e forse, una volta tanto, aveva anche ragione. Avrebbe poi afferrato la mano dello sconosciuto, sentendo il suo dire, ma a quel contatto avrebbe velocemente capito che qualcosa non andava. La puntura non venne notata, ma dopo alcuni attimi la vista iniziò a farsi più annebbiata, tanto che Xara avrebbe iniziato a scuotere leggermente il capo, portandosi la mano libera sulla tempia. Strano, sino ad un attimo fa si sentiva in perfetta forma. Che sia stata la botta durante l'urto. Ovviamente non avrebbe minimamnete immaginato che la colpa fosse del pervertito che aveva davanti. Il cellulare rimase a terra, mentre la ragazza continuava a tentare di mettera a fuoco la vista, chiudendo e riaprendo ripetutamente gli occhi color fiamma, ma senza alcun miglioramento, anzi. Entro breve anche il corpo avrebbe iniziato a cedere, tanto che Xara si spostò verso una parete vicina, con il tentativo di reggersi in piedi. Probabilmente lo sconosciuto si sarebbe avvicinato per prenderla senza troppe domande, magari già assaporando un po' della carrozzeria che aveva addocchiato.
Cosa...sta succedendo...non mi sento tanto...be-
La frase non venne terminata che a quel punto il corpo e la mente di Xara erano completamente inibiti dalla sostanza che le era stata iniettata poco prima. Solo un leggero gemito, primo di cadere, priva di forze, tra le braccia dell'uomo che la stava braccando. Chissà se qualcuno la salverà prima che l'atto venga compiuto.. -
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Il piano per quanto semplice si rivelò efficace e dopo pochi minuti dalla puntura, la ragazza stava già sentendo gli effetti della droga sul proprio corpo, cercando di tenersi in piedi appoggiandosi ad un muro: l'uomo sorrise sistemandosi gli occhiali con la mano libera, portando l'altra con l'ago nella tasca, riponendo l'arma con attenzione per poi avvicinarsi alla rossa.
Cosa ti succede bellezza? Hai battuto la testa per caso?
Avrebbe chiesto il malintenzionato fingendo di preoccuparsi del suo stato di salute, posizionandosi esattamente dietro di lei, portando entrambe le mani sul suo seno, avvolto dal lungo cappotto bianco, leccandosi le labbra, eccitato come una faina: ben presto egli sentì il corpo della ragazza cadere a peso morto fra le proprie braccia e senza troppo sforzo la prese in braccio, dirigendosi verso il vicolo vicino per dare inizio alla serata.
Dorian ovviamente osservò tutta la situazione a debita distanza, seguendo poi il malintenzionato e la ragazza nel vicolo, pronto ad intervenire nel momento in cui tutta l'attenzione del pervertito fosse sulla ragazza, riuscendo a coglierlo di sorpresa con facilità.
Giunti nel vicolo, l'uomo adagiò la rossa accanto ad un cassonetto al riparo da eventuali sguardi indesiderati, per poi chinarsi su di lei, iniziando ad aprirle il cappotto: gli occhi piccoli e neri del pervertito si posarono sulle sensuali curve che erano celate da quell'indumento, pregustando il momento in cui avrebbe si sarebbe divertito a stuprarla senza alcuna pietà, scattando anche qualche foto ricordo con il cellulare.
Questa sera mi divertirò un sacco con te mia cara, mi spiace solo di non poterti guardare negli occhi mentre ti stupro ma queste belle bocce mi ripagheranno di sicu...
Le parole dell'uomo vennero interrotte dall'intervento tempestivo di Dorian che con un silenzioso quanto fulmineo scatto, piombò sul malintenzionato, assestando un colpo deciso all'altezza della nuca, facendo perdere i sensi al delinquente: il moro poi prese dalle tasche uno degli aghi che aveva utilizzato quel pervertito, pungendolo per essere sicuro che fosse sistemato per un bel po.
Frugando fra le tasche del suo obiettivo, lo spadaccino trovò una piccola fiala di vetro contenente uno strano liquido verde che riportava la scritta antidoto: dopo aver riflettuto per qualche istante, egli la aprì, versando accuratamente qualche goccia di quel liquido nella bocca della ragazza, chiudendole il cappotto ovviamente.
Molto probabilmente l'antidoto avrebbe fatto effetto dopo qualche minuto, svegliando lentamente la povera vittima, che si sarebbe trovata in quel vicolo buio, accanto ad un cassonetto con accanto l'uomo a cui aveva stretto la mano ed un altro individuo dagli occhi di ghiaccio e con una strana mandibola al collo che portava come una collana.
Non sarebbe stato di certo il suo miglior risveglio ma ormai lei era in salvo, se non fosse stato per Dorian, Xara si sarebbe risvegliata in quello stesso luogo il mattino seguente decisamente peggio rispetto ad ora.. -
Willy123+1 .
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Probabilmente solo qualche gemito sarebbe uscito dalle labbra della ragazza, sentendo quella presa sui propri seni. Non si rendeva conto di nulla, completamente bloccata da quel veleno o droga che le era stato somministrato poco prima e che ormai aveva avuto completamente effetto. Un leggero brivido le attraversava il corpo mentre veniva svestita del cappotto. Xara indossava un maglioncino marrone a collo largo che arrivava sino alle spalle, mentre dei jeans attillati neri le coprivano la parte sottostante del corpo. Fortunatamente non indossava giolielli o orecchini, visto che quel maniaco avrebbe potuto forse approfittarne. Fortunatamente, poco dopo, Dorian sarebbe intervenuto per salvare la situazione, stendendo il malintenzionato e somministrando l'antidoto alla ragazza. Peccato che Xara non aveva visto nulla di ciò che era accaduto.
Lentamente, dopo alcuni minuti, avrebbe riaperto gli occhi, scuotendo leggermente il capo, probabilmente stordita e con un po' di mal di testa. Era seduta a terra, in un vicolo buio, tra dei cassonetti, con il tipo incontrato poco fa steso poco distante e con Dorian in piedi, davanti a lei. Lo avrebbe fissato a lungo, cercando di mettere a fuoco la vista e riordinando le idee, per poi spalancare gli occhi.
Cosa!? Chi siete? Cosa volete da me?
Avrebbe voluto richiamare il suo potere, per difendersi, ma in quella posizione sarebbe servito a gran poco. Inoltre avrebbe rischiato solamente di dar fuoco alla spazzatura lì vicina. Era spaventata, e lo si poteva ben vedere sul volto ora pallido e terrorizzato, mentre tentava di rialzarsi, appoggiandosi al muro. Il corpo non era ancora tornato completamente in sè, e le gambe tremavano vistosamente, ma Xara non poteva stare lì senza fare nulla. Istintivamente una delle mani sarebbe andata a cercare il cellulare in un delle tasche del cappotto, senza però trovarlo, probabilmente ancora disperso nella stradina di poco fa.
Volete i miei soldi? Ve li dò senza problemi, ma lasciatemi anda-
E prima che la frase arrivasse a conclusione, una delle gambe di Xara cedette, facendo cadere nuovamente a terra la ragazza, che ora si sarebbe rannicchiata piegando le gambe e nascondendo il volto tra le braccia. Non le era mai successa una cosa del genere ed era raro vederla in difficoltà o senza idee. Peccato che non vi era alcun pericolo per lei, almeno apparentemente, solo che non lo sapeva. Stava quasi per mettersi a piangere, seppure facesse di tutto per non cedere. E dopo alcuni istanti Xara avrebbe rivolto uno sguardo di odio, con quei suoi occhi color fiamma ora lucidi, verso Dorian, senza però dire nulla.. -
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La reazione di Xara era più che comprensibile viste le circostanze e Dorian cercò di calmare in qualche modo la ragazza, mantenendo comunque le distanze da lei, lasciandole il proprio spazio, notando comunque l'occhiataccia che gli rifilò pochi secondi dopo essersi accasciata a terra, nel tentativo di fuggire.
Stai tranquilla, non sono interessato ai tuoi soldi: il mio obiettivo era lui.
Rispose Dorian con tono calmo e tranquillo, cercando di rassicurarla e di chiarire la situazione mentre indicava l'uomo privo di sensi accanto a lui: quest'ultimo se ne stava rannicchiato su se stesso con un grosso bernoccolo sulla testa che gli avrebbe regalato un doloroso risveglio, mentre sorrideva nel sonno, pensando a chissà quale perverso sogno.
Io sono un cacciatore di taglie e sono qui per la taglia che pende su quest'uomo: tu sei stata una delle sue vittime ed hai rischiato di essere stuprata stanotte, per fortuna che sono arrivato in tempo. Se non credi alla mia storia, guarda pure questo volantino: rappresenta il nome, la taglia che pende su di lui e la sua foto.
Replicò Dorian porgendo il volantino dell'interessato alla ragazza, la quale avrebbe riconosciuto il proprio aggressore, rendendo vera la storia del moro, suo fortunato salvatore: egli poi mise una mano nella tasca della propria giacca, porgendo il cellulare che era caduto alla ragazza poco più in là durante la caduta, esso non sembrava aver subito grossi danni fortunatamente.
Prendi, questo deve essere tuo. Ti è caduto quando ti sei scontrata con lui poco fa. Era questo quello che stavi cercando, giusto?
Io comunque sono Dorian, piacere di conoscerti.
Concluse l'uomo mantenendo la mano tesa con il cellulare verso Xara, cercando di ispirare un pò più di fiducia nella ragazza per poterla tranquillizzare: ovviamente ella non poteva ancora muoversi liberamente per via della droga ancora in circolo ma con il passare dei minuti avrebbe sentito le proprie gambe smettere di tremare e i propri sensi ristabilirsi.
Anche questa volta Dorian si era rivelato il salvatore di una fanciulla, questa volta però senza alcun spargimento di sangue: sicuramente il pervertito ko sarebbe rimasto tranquillo in quel vicolo per diverse ore, facilmente trasportabile dal cacciatore fino alla centrale più vicina, per poter riscuotere la taglia e assicurare alla giustizia un altro malvivente.
Lo sguardo di Xara sarebbe ancora stato di odio nei confronti del suo salvatore, alla luce di quelle nuove informazioni?. -
Willy123+1 .
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Xara,avrebbe ascoltato il dire di Dorian, rimanendo rannicchiata tra i cassonetti e osservando ogni tanto l'ambiente attorno a loro, completamente avvolto dalle tenebre. Avrebbe osservato il documento con la taglia del ricercato, ma solo quando l'altro le avrebbe restituito il cellulare si sarebbe convinta. Avrebbe tirato un sospiro di sollievo, rilassando ora il corpo. Era decisamente più tranquilla.
G...Grazie mille. Mi hai salvata...
Era inutile negarlo. Dopo qualche minuti la ragazza avrebbe fatto un secondo tentativo per alzarsi da terra, ancora una volta appoggiandosi al muro con la schiena. Questa volta andò tutto per il verso giusto, seppure i muscolsi erano ancora indolenziti e per questo non si mosse molto. Uno sguardo venne lanciato verso lo stupratore, notando come fosse ancora KO. Avrebbe voluto fargli passare la voglia di vivere, ma ci avrebbe di certo pensato la polizia. Avrebbe quindi osservato Dorian, con uno sguardo sicuramente meno duro e freddo, seppure ancora spaventato.
l mio nome è Xara. Stavo passeggiando per andare da una amica e mi sono scontrata con questo...deficiente. Poco dopo sono completamente svenuta...
Solo ora sarebbe andata a controllare se era tutto ok. Ma visto che aveva ancora tutti gli abiti addosso era probabile che il malintenzionato fosse stato bloccato prima dell'atto principale, fortunatamente.
Ti ringrazio ancora...sono in debito con te...di molto.. -
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Dorian fu sollevato nel vedere la ragazza tranquillizzarsi e tirare un sospiro di sollievo dopo che ebbe tra le mani il proprio cellulare: gli occhi glaciali dell'uomo osservavano il corpo di Xara che stava tremando sempre meno con il passare dei minuti, riuscendo addirittura a mettersi in piedi, aiutandosi al muro di quel vicolo.
Non c'è bisogno di ringraziarmi, ho solo fatto il mio lavoro. Non potevo lasciarlo agire senza fare nulla.
Purtroppo questo è il suo modus operandi e credimi, non sei la prima ragazza che capita fra le sue grinfie.
Commentò lo spadaccino, ascoltando le parole successive della rossa dirette al suo aggressore, riuscendo a percepire chiaramente l'odio nei suoi confronti: tale odio era più che comprensibile ma ormai quell'uomo non avrebbe più potuto farle del male e sarebbe stato assicurato alla giustizia.
Io sono Dorian, sei sicura di sentirti bene? Forse è meglio uscire da questo vicolo e prendere una boccata d'aria fresca, vuoi una mano?
Disse Dorian con voce calma e tranquilla, avvicinandosi lentamente alla ragazza per porgerle un aiuto: egli avrebbe offerto il proprio braccio sinistro per permetterle di aggrapparsi e di camminare fuori da quel vicolo, sempre se avesse accettato l'offerta dell'uomo.
Il ricercato ormai era rannicchiato accanto ad un cassonetto in fondo al vicolo, celato dagli sguardi di possibili curiosi, permettendo a Dorian di allontanarsi dal suo obiettivo, concentrandosi sulla ragazza: aiutarla a ristabilirsi era la sua priorità in quel momento dato che non avendo agito tempestivamente, ella era stata punta per colpa sua, perciò aiutarla era il minimo che Dorian potesse fare per lei.
Davvero, non c'è bisogno di ringraziarmi, non sei affatto in debito con me, credimi. Pensa solo a riprenderti e cerca di rilassarti.. -
Willy123+1 .
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Ancora una volta lo sguardo di Xara andava ad osservare il malintenzionato, come a volersi rassicurare che non vi fosse più alcun tipo di pericolo. Ed in effetti sembrava così, visto che non si muoveva, come in uno stato di sonno profondo.
E' il minimo che possa fare ringraziarti...
Era leggermente imbarazzata, non tanto per l'essere stata salvata, ma perchè solitamente non è così stupida da cadere in simili tranelli ed oltretutto sa cavarsela da sola. Ma questa volta non ha saputo riconoscere il pericolo, e la cosa la innervosisce molto, oltre che farla arrossire. Avrebbe quindi annuito leggermente alla proposta di Dorian, cercando di appoggiarsi al braccio di lui, ma nel tentativo di avvicinarsi sarebbe inciampata, con legambe ancora deboli. Avrebbe cercato di aggrapparsi all'altro, stringendogli il braccio e circondandolo coi propri seni, che anche se erano coperti dal cappotto e dal maglione eran ben percepibili dall'altro.
Sc-scusami. Sono ancora un po' frastornata...non lo ho fatto apposta.
Si sarebbe quindi scostata leggermente, alleviando quella pressione sul braccio di Dorian, mentre un leggero sospiro usciva dalle labbra di Xara, ora più tranquilla. Avrebbe cercato di abbozzare un sorriso verso l'altro, sentendo ancora una volta le sue parole, sin troppo gentile per un cacciatore di taglie, forse.
Purtroppo per te non sono una che dimentica e lascia passare. E non mi piace essere in debito.. -
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Fortunatamente per Dorian, Xara accettò volentieri l'aiuto offerto dall'uomo, avvicinandosi al suo braccio sinistro: il corpo della ragazza tuttavia non si era ancora completamente ristabilito, finendo per inciampare dopo qualche passo, avvolgendo il braccio dello spadaccino con il suo seno.
Sentendo chiaramente quel contatto caldo e morbido, il viso del moro si arrossì leggermente mentre avrebbe portato tempestivamente la mano destra sulla vita di Xara, cercando di tenerla in piedi: forse muoversi in quelle condizioni non era la scelta giusta, i due avrebbero fatto meglio ad aspettare che la droga nel corpo della ragazza fosse completamente debellata, per poi muoversi liberamente.
Stai tranquilla, il tuo corpo non si è ancora liberato del tutto della droga: è meglio rimanere fermi qui ed aspettare che il tuo corpo elimini la tossina.
Replicò Dorian mantenendo sempre la mano destra sul fianco sinistro di Xara, abbassando il volto per poter rivolgere il proprio sguardo negli occhi cremisi della ragazza, rivolgendosi a lei con voce tranquilla e rassicurante: il moro ascoltò poi con attenzione le parole della rossa, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso per quella frase, intuendo che doveva avere un bel caratterino.
Non sono certo il tipo che si approfitta di questa situazione: se proprio vuoi ripagarmi in qualche modo, promettimi che girerai al largo da questo quartiere. Piuttosto fai un giro più largo la prossima volta ma evita di passare per di qua. Non ci sarò sempre io a salvarti da situazioni del genere.
Commentò l'uomo rivolgendole un sorriso, nonostante dalle sue parole si intuisse che fosse preoccupato per lei: egli l'aveva salvata per il rotto della cuffia, perciò farsi promettere di evitare quel quartiere era il modo migliore per ripagare il debito nei suoi confronti.
Normalmente un uomo si sarebbe fatto ripagare in maniera differente, specialmente da una bella ragazza come Xara, tuttavia Dorian non pensava immediatamente a quel genere di cose: era un uomo e da ciò che aveva potuto vedere, riteneva la rossa una gran bella ragazza, ma non era nella sua indole chiederle certe cose immediatamente.
A quanto pare le due forti personalità dei due si sarebbero scontrate in quello scontro verbale, mentre il loro corpi erano molto vicini, combattendo il freddo di quel vicolo con il calore reciproco: come sarebbe andata a finire? Xara avrebbe accettato la proposta di Dorian oppure avrebbe trovato un modo tutto suo per ripagare il cacciatore di taglie?. -
Willy123+1 .
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Xara sapeva di avere una certa forza attraente nei confronti degli uomini e aveva sempre fatto di tutto per sfruttare al massimo questa sua capacità naturale, se così vogliamo definirla. Ma in questa situazione non aveva minimamente tra la testa nulla del genere, seppure forse il suo dire e le sue movenze sembravano mostrare il contrario. Forse era solo l'effetto della droga, o chissà. Continuava a sorridere, ascoltando il dire di Dorian, che a quanto sembrava non voleva altro che la sicurezza della ragazza, gli bastava quello. Ma Xara, vedendolo in volto, avrebbe cercato di baciarlo, allungandosi sulle punte dei piedi, cercando un contatto diretto con le labbra dell'altro, solo per alcuni attimi, in quel freddo vicolo. Si sarebbe poi scostata, imbarazzata, abbassando lo sguardo.
Non...non dovevo...deve essere colpa della droga di quello stupido, scusa...
Non sapeva nemmeno lei perchè lo aveva fatto, ma si sentiva più in imbarazzo di prima, rossa in volto come mai le era successo, mentre iniziava a sentire quasi caldo. Che la sostanza iniettata avesse anche un secondo fine? Difficile da dire.
In ogni caso no, non mi basta, mi hai salvato la vita. Avrebbe potuto farmi di tutto e mi hai salvata. Non mi importa se è il tuo lavoro o dovere, voglio sdebitarmi in qualche modo. Come posso fare?
E solo ora lo avrebbe nuovamente guardato in volto, con il respiro che usciva dalle sua labbra formando una leggera nebbiolina, soffice e delicata come il profumo di Xara. Con ogni probabilità non avrebbe accettato una risposta negativa, e Dorian avrebbe dovuto ben capirlo. Chissà chi tra i due avrebbe alla fine avuto la meglio in quella discussione forse fin troppo...intima.. -
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Dorian continuò a rimanere stretto accanto a Xara, cercando di rassicurarla con le parole, nella speranza di riuscire a convincerla a non frequentare più quel quartiere malfamato: egli tuttavia non si aspettò di certo una reazione del genere da parte sua e venne preso in contropiede, lasciando che le proprie labbra si unissero a quelle di lei per qualche attimo.
Inutile dire che il volto dell'uomo avvampò, colorando le gote di un rosso carico d'imbarazzo mentre osservava Xara che si allontanava, chiedendo scusa per quel gesto improvviso ed inaspettato.
N-non... c'è bisogno che tu chieda scusa, deve essere sicuramente un effetto secondario della droga.
Replicò lo spadaccino facendo trapelare dal tono della sua voce, l'imbarazzo per quel semplice gesto avvenuto poco prima: ebbene si, quel pervertito messo ko aveva utilizzato un tipo particolare di droga che oltre ad immobilizzare le vittime e a farle svenire, aveva un effetto afrodisiaco, rendendo le parti intime molto sensibili, accrescendo il desiderio sessuale; tutto questo serviva al maniaco per godersi lo stupro di una vagina calda e carica di umori, mossa che ora si stava ritorcendo contro al cacciatore di taglie ora stretto alla rossa.
Egli ascoltò poi le parole di Xara, la quale non sembrava voler accettare un no come risposta, cogliendo impreparato Dorian che sembrava non sapere in quale altro modo potesse rendergli il favore: egli fece un profondo respiro, cercando di trovare una soluzione a quella situazione anche se la presenza della ragazza non lo aiutava molto.
Immagino che non accetterai un no come risposta, dico bene?
Vedi, il fatto è che non so come potresti ripagarmi, davvero: a me basta che tu stia bene che ti tenga lontana dai guai.
Concluse lo spadaccino cercando di darsi un contegno, mantenendosi lucido: nonostante la netta presa di posizione di Xara, Dorian continuava a rimanere della stessa opinione, lasciando i due in un punto morto, smosso appena da quel flebile bacio, tuttavia l'effetto afrodisiaco della droga avrebbe continuato a fare effetto, poiché l'antidoto curava la paralisi, lasciando intatta la proprietà erotica di quella sostanza.
Xara infatti avrebbe sentito il calore nell'intimo farsi sempre più insopportabile, facendo intuire alla ragazza che qualcuno lì sotto avrebbe avuto di lì a poco un impellente bisogno di attenzioni: attenzioni che potevano essere soddisfatte da Dorian, il quale però cercava di non scomporsi, ancora ignaro del potente effetto che la droga avrebbe avuto sulla ragazza.. -
Willy123+1 .
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Una situazione tutt'altro che piacevole quella che stava venendosi a creare, anche se forse le cose sarebbero potute cambiare presto. Xara iniziava a sentire in modo sempre più forte gli effetti della droga, mano a mano che la paralasi svaniva. Non mollava nemmeno per un istante la presa sul braccio di Dorian, strusciandosi contro di lui con i suoi seni. Aveva caldo, molto caldo, non sapeva nemmeno lei cosa le stava succedendo. Il volto era completamente rosso, con la mente che vacillava, in crisi nel sentire quelle sensazioni. La ragazza avrebbe cercato di raddrizzare il braccio dell'altro, facendo si che la sua mano si trovasse a poca distanza dall'intimità della donna, ancora completamente vestita e coperta.
Non...non resisto...aiutami, ti prego...
Lo avrebbe osservato ora, con le pupille completamente dilatate ed il corpo avvolto in un tremito continuo, vogliosa e priva di alcuna inibizione oramai. Avrebbe voluto baciarlo ancora e ancora, non sa il perchè, ma cercava di trattenersi, con quella poca lucidità che le era rimasta. Il respiro si faceva sempre più affannoso, con la bocca leggermente aperta, mentre l'intimità della donna si faceva sempre più umida. Bastava avere vicino quel cacciatore di taglie per farla stare così. QUanto era potente quella sostanza?
Potrei impazzire...fai qualcosa...ahhhh...
Chissà se Dorian avrebbe ceduto alla donna non completamente in sè o avrebbe cercato di resistere ancora. Sta di fatto che Xara non riusciva più a ragionare molto, solamente una cosa aveva in mente e non poteva pensare ad altro.. -
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Le cose stavano sfuggendo di mano a Dorian, il quale si trovò ben presto nel bel mezzo di uno scenario tutt'altro che semplice da gestire: doveva filare tutto liscio, il moro avrebbe atteso che Xara si riprendesse per poi portate via la propria preda, riscuotendo la sua taglia. Egli però doveva fare i conti con l'effetto afrodisiaco della droga somministrata alla ragazza, la quale faceva capire chiaramente che qualcosa non andava, a giudicare da come si strusciava contro il braccio ed il corpo di Dorian: lo spadaccino poteva vedere il volto ormai rosso della povera vittima, la quale raddrizzò il braccio sinistro di lui, avvicinando il palmo della mano alla sua intimità, ancora coperta dagli indumenti.
L'uomo era sicuramente in difficoltà e non riusciva a ragionare a mente lucida, per di più le parole ed il tono di Xara non aiutavano molto, alimentando invece l'attrazione che lo spadaccino provava nei confronti di lei: preso da quell'ultima richiesta d'aiuto, egli cedette, portando la mano libera sul suo viso rosso, accarezzando la sua guancia.
D'accordo Xara.... ti aiuterò.
Disse Dorian guardando negli occhi la ragazza con voce calda e profonda, egli poi si sarebbe successivamente avvicinato con il viso verso quello della rossa, azzerando la distanza tra di loro per darle un intenso bacio sulle labbra: contemporaneamente a quel contatto, la mano sinistra dell'uomo si sarebbe mossa verso l'intimità di Xara, accarezzandola da sopra i vestiti che la separavano dal palmo della propria mano.
Infine il cacciatore di taglie aveva ceduto alle suppliche della ragazza, non potendo di certo continuare ad ignorarla, rischiando che qualcun'altro la trovasse in quelle condizione e che abusasse di lei: le loro labbra unite in quel caldo bacio ben presto si sarebbero schiuse per permettere alle rispettive lingue di incontrarsi, intrecciandosi e mescolando le proprie salive.. -
Willy123+1 .
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Xara non resisteva ormai più e quando Dorian si sarebbe avvicinato con il suo volto per baciarla, lei non avrebbe fatto altro che cercare di ricondargli il collo con le braccia, così da trattenerlo a sè, in quella congiunzione sensuale. I seni della ragazza si sarebbero strusciati contro il corpo dell'altro, mentre le carezze sull'intimità di Xara iniziavano a mostrare i loro effetti, mostrando ben presto una chiazza umida tra le sue gambe. Non si era mai ritrovata in uno stato simile, era del tutto presa alla sprovvista e decisamente impaurita, seppure, allo stesso tempo, il piacere fosse ormai irresistibile già solo per quei piccoli contatti.
Avrebbe voluto rispondere a Dorian, ma non ci riusciva, era completamente accaldata e provata, con le pupille dilatate ed il volto completamente rosso. La lingua cercava di strusciarsi contro quella del ragazzo, così da rendere quel legame più sensuale ed irresistibile, mentre tutto il suo corpo vibrava eccitato, quasi tremando.
Solo per un attimo poi si sarebbe scostata con il volto. Voleva dire qualcosa, ma non ci riusciva. Sarebbe rimasta lì, con la bocca aperta e con la lingua fuori, respirando affannosamente, gemendo come in preda ad un orgasmo imminente, fissando il volto del suo salvatore, che ben presto si avrebbe forse preso il posto del ricercato, per sua fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista.. -
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Il bacio che scaturì tra i due e le successive carezze sull'intimo di Xara rivelarono a Dorian ciò che più temeva: l'effetto afrodisiaco della droga non era stato affievolito dall'antidoto, mettendo a dura prova la resistenza e la volontà della ragazza, la quale si staccò dopo quel bacio, rimanendo ferma a guardarlo a bocca aperta, senza proferire parola.
Avuta conferma dei propri sospetti, lo spadaccino non poteva proprio lasciare andare la ragazza in quelle condizioni, ma quel semplice bacio non avrebbe potuto aiutare Xara ed il suo corpo in preda al piacere.
La mano sinistra del moro si sarebbe staccata per un attimo dal corpo di lei, iniziando a sbottonare i jeans neri per avere un maggior spazio di manovra: una volta slacciati e leggermente abbassati, la mano poté accarezzare il pube di Xara, incontrando le mutandine, per poi scivolare sopra di esse, sentendo la chiazza di umori che le aveva imbrattate.
Le proprie dita si mossero sul caldo tessuto, sentendo le grandi labbra, insinuandosi fra di esse, cercando di rendere quel contatto molto piacevole per Xara: l'indice e l'anulare si fermarono sopra le grandi labbra, mentre il medio si sarebbe mosso su e giù, proprio nel punto più caldo e bagnato dell'intimità.
Nel frattempo, la mano destra di Dorian si sarebbe portata sul cappotto della ragazza, sbottonandolo per poi accarezzare lentamente il suo seno sodo da sopra il maglione: il moro si sarebbe poi successivamente chinato su di lei, portando il viso tra l'incavo del collo e della spalla, iniziando a dare tanti piccoli baci in quel punto, nella speranza di riuscire ad aiutare la rossa in quella situazione delicata.
Se qualcuno avesse gettato un'occhiata in quel vicolo, avrebbe subito pensato che fosse Dorian lo stupratore e Xara la propria vittima, invece lo spadaccino stava solamente aiutando quella ragazza, nella speranza che la droga venisse completamente debellata dal suo corpo..
