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PG:Fred/Faust CITAZIONENarrato;
Parlato Fred;
Pensato Fred;
Parlato Faust;
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Il cielo era limpido, si poteva vedere chiaramente il sole scendere e la notte calare sulla piazza vicino al pub, dove Fred avrebbe suonato quella sera.
Non era agitato, aveva già suonato il piano in pubblico svariate volte, adorava poter dare prova delle sue abilità da musicista e guadagnarci qualcosa.
Mentre la notte scendeva sempre più veloce e i lampioni si accendevano, il panda cominciava a sistemare il suo blocco note, nel quale aveva ritratto la piazza davanti al pub.
Il ragazzo si avvicinava lentamente all'entrata del pub, mentre il proprietario girava il cartello con scritto “chiuso” in “aperto”. Sai le regole Faust non puoi uscire fino a quando non è finita l'esibizione dopo di che puoi bere quanto vuoi basta che non mi chiedi di fare cambio per andare a casa o per far bere me disse a bassa voce alla scimmia Si come sempre, non ti vuoi mai divertire, sempre e solo lavoro ridacchiò la scimmia dopo aver terminato la frase.
Faust aveva ragione si trattava di un semplice lavoretto, erano venuti in vacanza dall'America giusto per smorzare la monotonia dello studio, Fred aveva voti eccellenti ed era un ragazzo che amava studiare e imparare nuove cose, la stessa cosa non si può dire della scimmia che adorava passare il tempo a fare nulla.
Una volta entrati, si trovarono in una grande sala dove vi erano sparsi dei semplici tavoli e sedie di legno, in un lato vi era un lungo bancone con davanti degli sgabelli e dietro bottiglie di vari tipi di alcolici e bevande, dall'altro un piccolo palco con un pianoforte con cui tra qualche minuto il panda avrebbe suonato.
Il proprietario si avvicinò al ragazzo e gli disse che a breve il locale si sarebbe riempito e che lui doveva andare a preparasi dietro le quinte vicino al pianoforte. Fred annuì con la testa Si sta cominciando a riempire il locare, e guarda quanta roba da bere! urlò la scimmia dentro la testa del panda quando lo sguardo di Fred cadde sui liquori, Quando comincerò a suonare voglio il silenzio assoluto, altrimenti saranno guai per me e sopratutto per te, niente banane per una settimana disse il panda alla scimmia, Faust si sarebbe seduto dentro la mente di Fred incrociando le gambe e le braccia con un' espressione malinconica Ok ok promesso niente confusione fino alla fine.
Fred guardò il cellulare: le 19:30 questo mostrava il display, il ragazzo silenziò il telefono e lo ripose dentro la sua borsa e si cominciò a preparare, ripassando lo spartito e sistemandosi i vestiti.
Dando uno sguardo al locale il Panda vide che era quasi pieno, una volta chiamato dal proprietario si sedette davanti al piano e posò lo spartito.Buona fortuna ragazzone disse gentilmente la scimmia: Fred spostò dolcemente e lentamente le dita sui tasti del piano e cominciò a suonare.
Sentiva la gente divertisti e bere mentre lui con gli occhi chiusi continuava a premere serenamente sulle note di quella armoniosa melodia.
Una volta terminata l'esibizione il ragazzo scese dal palco e si sedette al banco ordinando un bicchiere d'acqua al barista Dai veloce, non vedo l'ora di bere tutti i liquori, Dammi il tempo di finire, Fred si guardò in torno giusto per dare uno sguardo al suo pubblico mentre beveva.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa l'enorme ritardo
Il locale era davvero pieno nonostante avesse delle dimensioni contenute e l'esibizione di Fred era stata magistrale, al contempo dolce nella sua esecuzione e aveva reso l'atmosfera molto piacevole e rilassata. La maggior parte delle persone presenti era elegante, o comunque vestita in maniera costosa: persone molto normali che si stavano godendo la serata, tendenzialmente in coppia o gruppi al massimo di 4 persone. C'erano decisamente pochi tavoli singoli e nessuno al bancone, escluso un'unica figura che era dal lato opposto a quello dove il ragazzo aveva deciso di ordinare la sua acqua. Era una figura imponente, alta almeno 2 metri e massiccia anche fisicamente. Era vestito quasi completamente di nero con una giacca attagliata alle spalle larghe, una sorta di maglia nera al di sotto di essa, pantaloni in linea con la giacca tenuti su da una cintura con fibbia dorata. Praticamente la cinta era l'unico dettaglio che non faceva sembrare un'unico monolito l'anatomia del figuro. Salendo però verso il viso l'uomo dimostrava una certa età: capelli bianchi tirati a lucido e tenuti da un'elastico all'indietro, la barba bianca pettinata e ordinata, il viso segnato sulle guance dalla pelle tirata. Porgeva il lato destro del suo profilo a Fred, aveva gli avambracci sul bancone che si allungavano fino alle mani grandi e apparentemente molto forti. Giochicchiava con un bicchierino semivuoto di quello che poteva essere Vodka o Sambuca, era difficile dirlo. Faceva roteare lentamente lo stesso facendo in modo che il liquido si stendesse a metà strada fra bordo e fondo e lo guardava con aria distratta, come se fosse annoiato o più semplicemente "scollegato" dal resto che gli stava intorno. La testa era un pochino reclinata sulla spalla destra e l'occhio che Fred poteva vedere girava come girava il bicchiere. Sembrava parte del locale stesso e al contempo un oggetto inamovibile, totalmente escluso dal contesto. Avevano circa 3 metri di bancone fra di loro e qualche sgabbello, e l'omone sembrava distratto ma calmo, quindi non c'erano impedimenti se voleva attaccare bottone o avvicinarsi di più.. -
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Fred continuava a bere il suo bicchiere d'acqua, si guardava intorno e notò che tutte le persone erano vestite elegantemente, mentre la stessa cosa non valeva per lui: era vestito con la sua solita lunga felpa blu, pantaloni della tuta nero scuro e scarpe da ginnastica. Non si è mai vestito in maniera elegante per nessuna delle sue esibizioni, ma non si sentiva nemmeno a disagio a non essere vestito in maniera costosa. Continuando a spostare lo sguardo tra coppie o gruppetti di amici, l'occhio gli cadde su una figura mastodontica vestita completamente di nero, il viso della figura era di un uomo con barba e capelli bianchi ben pettinati. L'espressione del viso attirò l'attenzione del panda, sembrava annoiato. Forse l'esibizione del ragazzo non gli era piaciuta o stava aspettando qualcuno. visto che la maggior parte del pubblico era formato da coppie. Fred era molto timido ma qualcosa in quell'uomo lo affascinava, doveva parlargli Faust aspetta un'attimo, prima del cambio voglio parlare con quell'uomo disse Fred alla scimmia dentro la sua testa. Cosa c'è in quella persona che ti attira eh?! Veloce però! Urlò Faust irritato e dal tono con cui lo aveva detto, il panda, avrebbe giurato che era geloso, infatti: a Fred non piaceva parlare con gli sconosciuti o comunque instaurare conversazioni.
Era molto nervoso, anche se cercava di essere il più disinvolto e calmo possibile, nonostante desse a vedere tutto il suo nervosissimo associato a non essere abituato a parlare con gli altri. Cominciò a diminuire lo spazio tra se e l'altra figura, si sedette di fianco alla figura e incrociò il suo sguardo ancora perso, sentendosi un bambino vicino a una montagna. Con voce tremante e fare balbettante decise di aprire la conversazione con un: Emhh.. Salve!Brutta esibizione eh? disse con una risatina alquanto strana.. -
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Barbatos non stava propriamente facendo attenzione a ciò che gli stava attorno, o meglio era un momento di calma dove si stava preoccupando solo di cose anomale e non della routine del locale. Intorno a lui tutto sembrava lento, e non potè fare a meno di percepire lo sguardo interessato e l'avvicinarsi della giovane figura che aveva appena finito di esibersi sul palco e sembrava aver ordinato un bicchiere d'acqua a tutti gli effetti. Le dita continuavano a giocare col bicchierino che avevano fra le mani, mentre la frase di entrata di Fred non produsse apparentemente nessuna reazione da parte di Barbatos, addirittura sembrò non porgergli nemmeno lo suardo. A dispetto di questo la volce calda, matura e pacta di Barbatos sembrava far trapelare altro.
Ti vendi male, ragazzo... Ti sei esibito molto bene, non c'è motivo che ti porti a doverti presentare troppo umilmente.
L'uomo roteò un'ultima volta il bicchiere per poi lasciarlo prendere equilibrio sul tavolo accompagnandolo con un gesto molto lento. Il braccio rivolto verso Fred si sarebbe alzato per fare segno al barista. Avuta l'attenzione l'uomo avrebbe puntellato il tavolo di legno massello con due tocchi del polpastrello dell'indice, due tap molto distinguibili nell'atmosfera del locale a cui il bariste rispose con un cenno del capo. Barbatos si era dovuto girare e quindi stava mostrando la propria schiena al ragazzo, che nero come era vestito lo rendeva ancora più grande di quello che poteva far descrivere di profilo. Furono pochi secondi, poi l'uomo porse per primo uno spunto al ragazzo tenendo la conversazione aperta.
Ma non lo ritengo un difetto. Questo locale è conosciuto per la selezione che fanno dei musicisti: arte e tranquillità in un piacevole connubio. Hai suonato molto bene, ma...
Avrebbe lasciato la frase in sospeso per prendere fiato e guardarsi un pò intorno, sopratutto lasciando cadere lo sguardo su alcune bottiglie esposte.
...Non vengo qui propriamente come cliente. Diciamo che mi assicuro che i presenti e coloro che si esibiscano non debbano preoccuparsi di incidenti o fastidiosi personaggi.
A quel punto si sarebbe girato verso Fred, lasciando scendere la gamba destra dallo sgabbello per prendere perno a terra e mostrandosi frontalmente a lui: a partire dal corpo era quasi scontato descriverne la stazza o la solidità della figura che era ristretta in quei vestiti, salendo al volto però era impossibile da non notare lo sfregio che copriva l'occhio sinistro. Difficile dire il tipo di ferita o quanto fosse vecchia, ma quell'uomo era davvero un leone bianco preso in mezzo ai presenti.
Mi chiamo Barbatos... Piacere di conoscerti.
Avrebbe porto la mano destra verso Fred, in segno di saluto.. -
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Quando l'uomo si complimento dell'esibizione del ragazzo, Fred si sentì molto in imbarazzo ma fortunatamente non lo notò visto che si era girato dando le spalle al panda. Guardandolo di nuovo dalle spalle, Fred si sentì sempre più piccolo vicino a quell'omone mentre l'uomo parlava facendo un gesto al barman che il panda non riuscì a comprendere, discutendo del motivo per cui lui era li: non come cliente ma come guardia da quello che aveva capito il ragazzo. Una volta giratosi l'uomo gli disse il suo nome, porgendogli la mano Barbatos, interessante... si ripete nella testa il panda, ricambiando il gesto e stringendogli la mano, il ragazzo rispose con un'enorme timidezza Piacere mio Barbatos... il mio nome è Fred. In quei secondi in cui il ragazzo stringeva la possente mano dell'uomo, si mise a guardare la cicatrice nell'occhio: sembrava fosse stata scolpita sul suo vivo come se fosse diventata un'arricchimento. E' enorme quella cicatrice, chi sa come se la è procurata? quel pensiero raggiunse anche la mente di Faust Cosa è tutto questo interesse per un'omone che hai appena incontrato? borbotto la scimmia. zitto tu. sussurrò il ragazzo. Ma sobbalzò leggermente non appena finì la frase, preoccupandosi che Barbatos potesse aver sentito quella strana risposta detta da una persona che sta parlando da sola. Non vorrebbe che la prima persona con cui riesce a parlare lo prendesse per pazzo. Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante nei quali Fred guardò Barbatos negli occhi, gli chiese Senti..ma come ti sei procurato quella cicatrice?, si accorse solo dopo quanto fosse indiscretta quella domanda e, con fare pieno di panico, si scusò.
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Non si conoscevano, ovvio, e dopotutto il mondo intorno alle persone con capacità speciali è un segreto nascosto sotto i riflettori: tutti vedono draghi combattere contro demoni evocando chissà quali forze della natura, l'ATLAS e i Gladiatori dopotutto ne avevano fatto business, ma una persona normale non può arrivare a comprendere tutti i dettagli dietro questi esseri straordinari. Il sesto senso che li accomuna nelle loro capacità individuali è estremamente sviluppato dopo alcuni allenamenti, e Fred si era fatto sfuggire un comportamento curioso: aveva zittito una seconda persona, non presente lì con loro o almeno non visibile. Barbatos mantenne la sua espressione come se non avesse notato nulla, e in suo appoggio venne la domanda di Fred, molto personale e che gli avrebbe permesso di distrogliere l'argomento su altro.
La mia cicatrice?
Si sarebbe portato una mano al volto pichiettando con l'indice la tempia dal lato del volto segnato. Avrebbe preso un pò di fiato sospirando per poi guardare molto seriamente Fred. Sembrava quasi lo stesse inquisendo. Alcuni secondi sarebbero passati prima che l'omone si mettesse a ridere abbastanza rumorosamente dando una pacca sulla spalla al ragazzo con la sua manona, mettendoci abbastanza forza da non renderla troppo piacevole ma comunque in segno amichevole.
Ragazzo, prima almeno pagami un giro di qualcosa! Sei un bravo musicista ma come tutti gli artisti inciampi sul tatto...
A quel punto sarebbe arrivato il barman, con appresso un cicchettino uguale a quello con cui Barbatos giocherellava poco prima. Era sicuramente un liquore dal colore trasparente, e dall'odore alquanto fresco ma dolciastro. Glielo avrebbe posato di fronte accanto al bicchiere vuoto per poi rimanere in zona, dandosi da fare nel riordinare il bancone alle sue spalle e pulre qualche bicchiere che aveva nel lavandino. Barbatos non avrebbe bevuto da subito ma avrebbe cominciato a giocherellare col bicchiere inclinandolo in varie direzioni, portando il liquore quasi al bordo per poi bagnare con attezione tutto il bordo del vetro, quasi un piccolo rituale per far prendere aria a ciò che stava bevendo.
E' un liquore tanto semplice quanto forte. Se non ti prendi il tempo di farlo riposare un pò e di sorseggiarlo a dovere rischia di andarti alla testa subito.
Si sarebbe messo in silenzio per qualche secondo aspettando che Fred si riprendesse dalla botta alla spalla.
Parlami un pò di te magari, sai, per gradi ci si conosce, poi un pò la lingua si scioglie per l'alcohol e forse... dico forse ti racconto qualcosa della mia cicatrice.
Barbatos ridacchiava con gli occhi socchiusi mentre si girava verso il bancone e cominciava ad assaporare il suo drink.. -
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Il ragazzo e l'uomo si guardarono negli occhi per qualche secondo, quest'ultimo lo stava scrutando in maniera molto seria, forse si era lasciato sfuggire qualcosa quando aveva zittito la scimmia o la domanda era stata troppo inopportuna. Mentre si scrutavano, l'omone diede una sonora pacca al panda costringendolo ad appoggiarsi al bancone e sistemarsi gli occhiali.
Dopo aver finito di ascoltare la frase dell'uomo, Fred si mise una mano sulla testa e arrossì guardando verso il basso.
Nel mentre Fred cercava di riprendersi dal forte senso di imbarazzo che aveva, il barman portò un'altro bicchierino con dentro un liquido trasparente come quello precedente, non avendo mai bevuto non aveva la minima idea di quale alcolico fosse, come prima l'individuo cominciò a parlare del liquore che aveva nel bicchierino e di come andava assaporato, Fred nella sua testa pensando alla prima volta che si era ubriacato non è stato piacevole e la colpa è soltanto tua Faust! dicendo in tono arrogante alla scimmia. Beh non è colpa mia se non reggi l'alchol dai almeno sei stato a letto tutta la giornata.
Durante il discorso tra il ragazzo e la scimmia, l'uomo aveva chiesto al panda di parlargli di lui e magari di offrirgli un drink, in questo modo forse gli avrebbe parlato della sua cicatrice.
Fred sul momento non sapeva come rispondere, poteva tranquillamente parlare della loro vita in America e del motivano per cui erano arrivati in Giappone. Dopo aver riflettuto per qualche secondo su cosa dire all'omone davanti a lui il panda disse Beh non sono originario del Giappone, vivo in America dove frequento un college, studio disegno e musica. dicendo questo il panda sorrise dolcemente imbarazzato, forse era la prima persona che gli chiedeva di parargli di lui. Adoro giocare a scacchi ma il più delle volte non ho persone con cui giocare non ho amici, oltre ad una stupida scimmia che si trova in America, dentro la testa di Fred la scimmia aveva cominciato ad urlargli contro per via della presa in giro ricevuta. Parlagli della collana, magari conosce qualcuno che ci potrebbe aiutare!, gli consigliò Faust ancora infastidito per la frase dell'amico. Il panda pensò che fosse una buona idea quella del compagno, dopo tutto quella domanda non poteva far pensare niente di strano, Ma principalmente oltre alla vacanza, sono in Giappone per cerca qualcuno che possa aiutarmi a capire qualcosa di più su questa collana. Il ragazzo mise una mano dentro la sua maglietta e tirò fuori una gemma a forma di cuore, la gemma era per meta di un colore bianco limpido e puro, l'altra meta era di un colore nero limpido,la gemma rifletteva in modo stupendo la luce delle lampade. Conosci qualcuno che potrebbe dirmi qualcosa?..
