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.No beh...in effetti ora non sembri più un tredicenne...un motivo in più per lasciare a me i miei pantaloni e per far indossare a te qualcosa di decente. Tanto ormai il tuo amichetto duro la sotto si è già presentato...puoi rimetterlo via.
Killua sorrise a mezza bocca mentre accarezzava il proprio sesso.
-Ho 19 anni e vengo da molto, molto lontano...
Bugiardo, nemmeno lo faceva volontariamente a mentire. Il peso del suo corpo era sbilanciato sullo schienale, mentre con tranquillità si tolse i pochi vestiti che gli restavano. Il pene spesso del ragazzo era in piena erezione e abbondante di liquido preseminale che gli dava un aspetto brillante. Killua lo strinse alla base facendolo diventare ancora più grosso.
-... Di la verità, ti sembra il corpo di un bambino il mio?-
disse il giovane Killua, mostrandosi più intraprendente del previsto.. -
samurai_girl .
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Mac rimase appoggiata al cofano dell'auto e guardò il ragazzo con aria scettica mentre lui dichiarava di avere 19 anni e si spogliava completamente mettendo in mostra un pene duro e lucido.
Non si scompose nemmeno in questo caso,anzi,ora era quasi divertita. Il ragazzo sembrava non essere intenzionato a prenderla con la forza...ma di certo non sembrava nemmeno propenso ad andarsene senza aver ottenuto quello che tanto evidentemente desiderava.
No no, lo ammetto...non sei un bimbetto, anche se resti sempre più piccolo di me che di anni ne ho 22.
Non provava nessuna vergogna a guardarlo nudo, non era di certo il primo pene che vedeva, ma mai nessuno era stato così sfacciato da sedersi nella sua officina di fronte a lei in quelle condizioni.
La situazione era del tutto assurda. "Mac" non si mosse e con voce ironica disse:
Beh? E ora cosa ti aspetti che faccia? Che mi butti in ginocchio davanti a te,colpita dal tuo incredibile fascino da uomo adulto, supplicandoti di usare quel coso che hai tra le gambe per farmi sentire come una vera donna?
Sincerente non sapeva cosa sarebbe potuto succesere, ma doveva ancora venire il giorno in cui sarebbe scappata urlando perché un uomo si era calato i pantaloni davanti a lei.. -
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Killua se la ridacchiò. Aveva di fronte una ragazza stupenda, ma che non avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte ad un assassino.
No no, lo ammetto...non sei un bimbetto, anche se resti sempre più piccolo di me che di anni ne ho 22.
potrei ucciderla senza sforzo...
La ragazza non si mosse, piuttosto sembrava perfettamente a suo agio e ben disposta.
Beh? E ora cosa ti aspetti che faccia? Che mi butti in ginocchio davanti a te,colpita dal tuo incredibile fascino da uomo adulto, supplicandoti di usare quel coso che hai tra le gambe per farmi sentire come una vera donna?
me lo sta chiedendo..?
La situazione si era fatta decisamente calda. I due si scambiavano occhiate colme di malizia mentre killua cominciava a percorrere lentamente e inesorabilmente lo spazio tra i loro corpi, a ogni passo del giovane si accompagnava un movimento violento del suo sesso umido e duro.
-Se non vuoi farci niente perché lo stai fissando, bambola? Avanti... non essere timida. -
samurai_girl .
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Il ragazzo si alzò in piedi, il suo pene puntava dritto verso di lei come se volesse indicarla. Il ragazzo non si sarebbe ritirato, ormai era ovvio. Claudia aveva solo due possibilità: assecondare le sue voglie o tentare di cacciarlo in malo modo. Nella seconda eventualità rischiava di restare sopraffatta dalla forza del ragazzo...ma di certo lei non era nemmeno la tipa che si concede a un uomo contro la sua volontà.
Lui fece delle allusioni sul fatto che lei aveva fissato il suo pene, in effetti il fisico di quel ragazzo non era per nulla male, tonico, muscoloso e...ben dotato. Il suo viso aveva perso l'espressione da adolescente ma restava gradevole ed armonioso. In più trovava intrigante quel suo modo di fare diretto, un po' arrogante e senza pudore.
Mentre lui si avvicinava la ragazza si trovò a pensare:
che c'è Mac? Ci stai facendo un pensierino? Davvero?
Poteva anche essere così, ma lei di sicuro non voleva dargliela vinta facilmente, non bastava di certo sfoderare degli addominali ben fatti e un cazzo niente male per farla cedere.
Rimase immobile dov'era senza distogliere gli occhi da lui...e dal suo giocattolino, il suo sguardo però non era quello di una donna attratta o eccitata, era piuttosto quello di una persona divertita e ironica.
Beh, il tuo amichetto li sotto si merita qualche sguardo, e poi mi pare di capire che non hai intenzione di metterlo via...e se io dicessi che non ho intenzione di "approfondire" la mia conoscenza con lui? Cosa faresti?
Era il suo ultimo tentativo di mettere fine a quella cosa con le buone maniere, il suo atteggiamento da quel momento in poi sarebbe dipeso dalla risposta del ragazzo.. -
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Beh, il tuo amichetto li sotto si merita qualche sguardo, e poi mi pare di capire che non hai intenzione di metterlo via...e se io dicessi che non ho intenzione di "approfondire" la mia conoscenza con lui? Cosa faresti?
Killua era nel gioco. Non aveva una buona esperienza con le ragazze ma aveva imparato a manipolare le persone, tuttavia in questo caso il ragazzo cercava di evitare la sua arma psicologica prediletta: la paura. Dopotutto se avesse voluto utilizzare la forza lo avrebbe già fatto, ma non era quello il momento. Il pene di killua era gonfio di sangue ma appariva meno irrigidito. Il ragazzo portò le mani sul prepuzio, scoprendo completamente il glande e la corona.
-Guarda che non mi sono spogliato per fare sesso, prima ho bisogno di fare una doccia...
Le prese il polso con l'altra mano, con tono autoritario. Non la avrebbe obbligata a toccarlo, voleva solo stimolarla curioso di sapere cosa avrebbe potuto stuzzicare la ragazza al punto da prendere l'iniziativa.
-...Mi mostri dov'è il bagno?
Disse, ma il suo corpo cercava di trasmettere tutt'altro. Killua adesso aveva le sue labbra molto vicine a quelle della ragazza, aspettando una risposta. I suoi sensi da demone, nati dal peccato, erano in visibilio per l'erotismo che stavano provando in quel momento.. -
samurai_girl .
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Alle parole del ragazzo "Mac" sentì in brivido. Non per la vicinanza dei loro corpi, ne per il gesto osceno con cui lui si toccò il pene, e nemmeno per le loro labbra così vicine da poter sentire il respiro.
A darle un brivido fu la sagacia con cui il ragazzo scongelò quella situazione. Se lui le avesse risposto che davanti a un suo rifiuto l'avrebbe violentata lei avrebba fatto di tutto per impedirlo, ma non poteva negare che se lui avesse semplicemente preso le sue cose e fosse andato via avrebbe provato una certa delusione.
Le piacevano i ragazzi che sapevano stupirla in questi momenti.
Un punto per lui.
Senza muoversi e senza rifiutare il contatto della sua mano, Claudia gli rispose guardandolo dritto negli occhi, lasciando che il fiato delle sue parole si posasse sulla bocca del ragazzo.
Certo...una bella doccia fredda è quello di cui hai bisogno ora...il bagno è di sopra.
Senza aspettare la sua risposta scivolò fuori tra l'auto e il ragazzo e iniziò a dirigersi verso le scale. Se lui avesse continuato a tenerle il polso "Mac" lo avrebbe giudato nel suo minuscolo e disordinato appartamento, dove gli avrebbe indicato la porta del bagno.. -
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Mac era davvero una ragazza stupenda, sembrava una pin-up. Per qualche motivo la sua diffidenza verso Killua andava dissipando, segno che era il momento giusto per scaldare l'ambiente. Il contatto quasi raggiunto ma evitato abilmente dalla ragazza, che stava accennando ad andarsene, stava facendo ribollire le voglie di Killua.
Certo...una bella doccia fredda è quello di cui hai bisogno ora...il bagno è di sopra.
Disse la bella bionda mentre cominciava a tirarsi appresso il giovane Zoldyck. La sua mano sfiorò il pene glabro di Killua, che cominciò a seguirla.
ha anche un bel culo...
Con gentilezza ma con una decisione che non lasciava spazio a resistenza il demone avrebbe arrestato il passo e tirato la ragazza a se per darle un profondo bacio. Nel frattempo avrebbe premuto la mano di lei sulla sommità della sacca scrotale, in corrispondenza della possente base del suo membro bollente e umido.. -
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La mossa con cui il ragazzo si era guadagnato un punto di vantaggio si rivelò essere solo un diversivo per prenderla alla sprovvista. Claudia era stata felice dell'idea della doccia, mentre il ragazzo si lavava lei avrebbe deciso cosa fare di lui, portarselo a letto o trovare il modo di mandarlo via? Il ragazzo però la sorprese di nuovo ma questa volta con minor gradimento da parte di "Mac".
Si trovò stretta tra le sue braccia mentre lui la baciava con passione e la costringeva a metterle una mano tra le gambe. Sfuggire a quella presa era impossibile quindi lei rimase immobile, con le labbra serrate e la mano rigida.
Nonostante questo suo atteggiamento di chiusura non poteva negare che la passione del ragazzo stesse cominciando a contagiarla, anche se la sua mano non collaborava il solo tocco con quel pene duro e caldo le trasmetteva una carica erotica non indifferente.
I baci del giovane erano appassionati ma non troppo violenti, anche se lei si rifiutava di contraccambiarli.. -
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La ragazza non oppose resistenza ma risultava ancora restìa a prendere qualche sorta di iniziativa. Killua interruppe bruscamente il contatto fisico, smorzando la tensione con una risata di disinvoltura e un bacio sulla guancia.
-ahahah scusami, dev'essere l'effetto della birra... -
Killua si sarebbe assicurato di lasciarla insoddisfatta, mentre lui avrebbe potuto esplodere in qualsiasi momento. Per accentuare la finta disinvoltura si passò una mano sui capelli mentre con l'altra fingeva di coprirsi.
-Quindi, andiamo in bagno?
Disse il ragazzo, cercando complicità nello sguardo della sua nuova conoscenza.. -
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La sua rigidità aveva fatto effetto,in fin dei conti quel ragazzo, seppur sfrontato e sfacciato ai limiti della volgarità,non era un violentatore...O così lei sperava.
Questo suo tira e molla però iniziava a infastidita. Lei non era un oggetto da prendere e lasciare a piacimento. Mentre il ragazzo ridacchiava e fingeva di scusarsi e coprirsi, lei si allontanò di qualche passo, indietreggiò senza dargli le spalle, poi con un gesto disinvolto e apparentemente casuale abbassò del tutto la cerniera del giubbino
Non che prima fosse molto più coperto, ma così il suo seno, e soprattutto i suoi capezzoli che iniziavano a inturgidirsi, furono in bella vista.
Indicò al ragazzo le scale.
Beh, ormai la strada l'hai capita, fatti una bella doccia...Io ti aspetto qui...Forse.
Parlo in tono piatto, come se stesse dando un informazione a un passante.. -
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Il corpo tonico della ragazza esercitava una forte attrazione su Killua, il quale cercava di nascondere il tutto con delle risate.
Beh, ormai la strada l'hai capita, fatti una bella doccia...Io ti aspetto qui...Forse.
Killua si mosse immediatamente, ben prima che il cervello di Mec potesse realizzarlo. Cinse la ragazza per il busto e per le ginocchia, dirigendosi con disinvoltura ma con rapidità verso il bagno. A meno che non si fosse lamentata molto sarebbe stato facile. Dopotutto quei gesti erano solo il modo di Killua per ostentare la sua prestanza atletica: se avessero fatto sesso le avrebbe fatto sentire la reale differenza tra un comune mortale e un demone dell'Oltretomba. Killua parlò con la voce più calma che aveva, concedendo a Mec tutte le sue attenzioni mentre si dirigeva verso il bagno.
-tu vieni con me. -
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Il ragazzo la prese tra le braccia portandola via con se, salì le scale a balzi e in un attimo si trovò nell'appartamento di Mec. Dalla cucina in cui erano si aprivano solo due porte, una verso la camera in cui si intravedeva un letto matrimoniale disfatto, e una verso il piccolo bagno che contava solo i sanitari e una doccia.
Mec non protestò, si lasciò portare. Si erano provocati a vicenda anche troppo, lei però non sarebbe di certo caduta ai suoi piedi come una vergine, anche se era più piccolo di lei era lui a dover reggere il gioco, almeno all'inizio.. -
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Cominciò a baciarla non appena la poggiò a terra, toccò la pelle di lei con la sua con busto e gambe mentre con le mani cominciava a spogliarla con gentilezza ma con decisione. Continuò a baciarla prima sul collo, mentre le sfilava prima il reggiseno con una mano e poi la giacca sull'altra.
-Sei tutta sporca anche tu, dovresti darti una pulita-
esclamò killua con complicità. Il corpo della ragazza era decisamente in prossimità del muro alle sue spalle ma non era quello il momento per farla sentire "alle strette". Il giovane continuò a baciarla, questa volta dirigendosi dal collo verso al seno e i capezzoli. Nel frattempo con le mani avrebbe stimolato la bionda scavallandole le mutandine per toccare il suo sesso. Killua sapeva uccidere, ma un buon assassino è anche preciso e delicato.. -
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Appena entrati nell'appartamentonto lui la posò per terra e iniziò a baciarla di nuovo. Questa volta lei rispose al bacio e le sue labbra si mossero per incontrare quelle del ragazzo. Lui intanto non perdeva tempo, le sfilò giubbino e reggiseno, e subito le sue labbra andarono a cercare i suoi capezzoli. Con una mano le scese nei pantaloni, superò gli slip e iniziò a stimolare la sua intimità strappandole dei gemiti.
Ah...si..Aaahh.. Bravo ragazzino...
Lei intrecciava le sue mani tra i capelli del ragazzo, tirandoli leggermente e accompagnando i suoi movimenti sul suo petto.
Ormai era chiaro che non intendeva più resistegli, Mec voleva buttarsi a capofitto nelle voglie di quel ragazzo prima che arrivasse il fantasma di Leo a tormentarla.. -
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Ah...si..Aaahh.. Bravo ragazzino...
Killua tornò a baciare il collo di Mec con più decisione, mentre le sfilava i pantaloni con la mano che non stava utilizzando e la penetrava gentilmente con le dita, si stava decisamente bagnando. Prese la sua mano e la strinse sul suo cazzo pulsante. Mentre le loro lingue danzavano e i loro umori si mischiavano Killua stuzzicava la ragazza con dei gentili morsi.
-mi chiamerai ragazzino anche fra 5 minuti?.
