Sweet cruelty

[X Hyperion]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    Member
    Posts
    4,991

    Status
    Anonymous
    Sona si sarebbe lamentata, quando il non morto decise di non darle subito quel che voleva, prima di dare un affondo completo. La giovane donna avrebbe lasciato che un gemito lungo, alto, e goduto lasciasse le sue labbra piene. Lo percepiva in profondità, riempirla completamente, largo e duro divideva le sue carni calde e strette. Quella consapevolezza eccitò ancora di più la donna, eccitazione che si presentò a un aumento gli umori nella sua intimità, umori che colavano insieme al seme ancora caldo del ragazzo.
    Lo sento…! È tutto dentro, è bellissimo!
    Si sarebbe lasciata sfuggire, con uno sguardo perso nella libido. Quando Gil le fece girare la testa, Sona chiuse gli occhi, muovendo a sua volta la lingua in un movimento circolare contro quella di Gil. Per la prima volta, si trovava scontenta della sua altezza. Avrebbe voluto baciarlo, mordergli le labbra e baciarlo ancora, fino a quando non sarebbe venuto di nuovo, dentro di lei. Appena le dita di Gil toccarono la sua intimità, il corpo di Sona tremò visibilmente, mentre lacrime si formavano agli angoli dei suoi occhi. Quando si stacco da lei, Sona tenne la lingua fuori, ancora desiderosa di sentire quella del ragazzo sulla sua, di sentire il suo sapore. Ai suoi movimenti, lenti, dove sfregava dentro di lei, avrebbe le mani quasi avrebbero ceduto, per il piacere che provava. Ma solo la stimolazione al seno l’avrebbe fatta cedere completamente, mentre stringeva gli occhi con forza e gemeva con enfasi.
    Sono tua, Gil! Così come tu sei mio, non posso più fare a meno del tuo cazzo, delle tue mani… Di te!
    Avrebbe esclamato, portando la mano destra su quella di Gil, poggiando dunque tutto il suo peso sulla sinistra, cercando di dargli un ritmo più ferrato nella stimolazione, più forte. Sona avrebbe riaperto gli occhi, girando la testa verso sinistra, così da guardare Gil dietro di lei. Gli occhi della donna imploravano solo una cosa, più piacere.
    Ancora...
    Gli avrebbe chiesto, cominciando pure lei a muovere il suo corpo insieme a quello del ragazzo, così da andargli incontro quando questo si avvicinava e allontanandosi quando questo usciva. Sona si sentiva strana, nel parlare in quel modo, nel dire quel che pensava, quel che desiderava. Ma si sentiva ugualmente soddisfatta di questo, non aveva paura nel dire quel che le passava per la testa, non in quel momento, sopratutto in quella situazione.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    Gil non aveva bisogno di altre conferme, lo sguardo di Sona, il suo fiato, le sue parole, erano completamente sue, senza dubbio, e questo significava solo una cosa: potevano darsi alla pazza gioia senza pensare più a nulla. Il ragazzo allora decise di esaudire la sua richiesta, in un primo momento serrando il perverso abbraccio che avevano generato, per poi iniziare a spingere con ancora più forza dentro quelle deliziose carni, allargando il culo di Sona come solo la sua mazza avrebbe potuto fare. Le mani strinsero energicamente i suoi seni, iniziando a muoverli, manipolarli, quasi come se volesse strapparglieli, ma quello che stava facendo in realtà altro non era se non un estrema stimolazione, perché oramai Gil aveva capito che quello era il suo punto più sensibile. La mazza del ragazzo sarebbe diventata sempre più calda e dura ad ogni affondo, la corolla di carne di Sona avrebbe completamente perso resistenza mentre la cappella del ragazzo spingeva verso l'alto con ogni singola pulsazione generata da ogni affondo. Le vene si gonfiavano, impaziente, come se avesse voluto seriamente strappare in due quel corpo mozzafiato che finalmente stava possedendo sia nella carne che nello spirito. Poteva chiedere di meglio? No, per questo ghignava e ridacchiava soddisfatto, impaziente di riempirla ancora.
    Si! Te ne darò quanto vorrai, finché non sarai sazia! Questo è solo l'inizio... quando ti mostrerò ogni mio strumento e ogni gioco che potremo fare assieme... non potrai più farne a meno!
    Gridando quelle parole iniziò a venire copiosamente dentro il suo stretto culo, dandole l'idea che le stesse invadendo anche lo stomaco, perché non si fermò un istante. Invece di concedersi un ultimo intenso affondo, il ragazzo continuò a pompare con tutta la forza che aveva dentro il culetto di Sona, facendola impazzire e al contempo spruzzando quel densissimo seme bollente che non aveva il minimo sbocco d'uscita, pertanto venne riversato direttamente nello stomaco di Sona. Come se non bastasse, Gil volle rendere tutto molto più intenso e perverso, cambiando posizione: infilò le mani sotto le sue gambe, sollevandola di peso senza il minimo sforzo grazie alla sua poderosa forza, poi le mani si sarebbero infilate dietro il collo di Sona, ribaltandole le gambe e tenendola in braccio per spingere il capo verso il basso, in quel modo l'avrebbe costretta in una posizione quasi umiliante che la costringeva ad osservare nello specchio quanto perversa fosse, ma soprattutto quanto grosso e pulsante fosse divenuto il cazzo che le pompava da dietro.
    Guardati! Sei bellissima, irresistibile! Vieni per me! Schizza tutto il tuo piacere sul tuo riflesso e unisciti alla mia perversione!
    Schizzare i suoi umori sul proprio riflesso era come una tacita confessione di sottomissione, un gesto che solamente una mente frantumata dal piacere poteva compiere, e che Gil non le avrebbe lasciato altra scelta se non farlo: la forza con cui le stava dando piacere era semplicemente troppa, Sona oramai era sua...
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    Member
    Posts
    4,991

    Status
    Anonymous
    Il non morto aveva capito bene, il seno stimolato in quel modo la soddisfaceva particolarmente. I capezzoli, se possibile, divennero più duri che mai mentre la ragazza si contorceva tra le mani di Gil, in preda al piacere che questo le forniva muovendosi dentro di lei. Quando il ragazzo gridò, venendole dentro, Sona percepì il seme caldo fluirle dentro, riempiendola, dandole una sensazione di completezza e pienezza assurti. Ma veramente piacevoli. Al cambio di posizione, Sona si trovò a gemere soffocata, mentre il piacere le oscurava la mente. Vedeva come il membro di Gil fosse più grosso rispetto a quando avevano iniziato, molto più grosso, e rimase quasi incantata mentre guardava come questo entrava e usciva nel suo culetto. Se non fosse per una semplice cosa: Il piacere che questo le dava. Era diverso rispetto a quello vaginale, più intenso ma ugualmente soddisfacente.
    Oddio sì!
    L’orgasmo sarebbe arrivato con un intenso urlo di piacere, più alto rispetto agli altri, segnando chiaramente che quel rapporto l’aveva apprezzato particolarmente. Gli occhi di Sona ormai non vedevano più, presa com’era dal provare piacere. Gli umori della donna sarebbero schizzati fuori, ricoprendo la parte dove era rivolta dello specchio. Questi stessi umori, sarebbero schizzati più volte prima di lasciare Sona priva di forza. Un orgasmo che l’aveva consumata completamente, così come Gil aveva consumato la sua mente, portandola a desiderare solo e solamente Gilbert. Il corpo di Sona si sarebbe fatto più pesante, a comunicare la sua stanchezza ora, mentre il viso riflesso mostrava la perversione con cui l’aveva corrotta. Se Gil l’avrebbe portata a terra, lasciandola andare, Sona avrebbe faticato nel stare in piedi, poggiandosi al tavolino, bagnato anche quello dai umori della donna. Avrebbe tentato di mettersi direttamente seduta su di quello, lasciando però che la sua intimità e il suo buchino fossero un pochino distanti dal tavolo, così da far colare il seme per terra, portando comunque le gambe un poco sollevate e allargate.
    Non voglio andare via. Voglio rimanere con te...
    Avrebbe comunicato, in qualsiasi caso, lasciando che il suo pensiero si sentisse. Lei voleva rimanere li, in Italia, così che poteva stare vicino a Gil. Ma non aveva una casa, poteva prendersela certo, ma non poteva lasciare il suo lavoro. Avrebbe deciso in base alla risposta del ragazzo, anche se non era molto lucida in quel momento.
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    L'orgasmo della ragazza venne accompagnato anche dall'ennesimo culmine del ragazzo ,sfogato direttamente dentro di lei mentre le loro carni si contorcevano per l'estremo apice toccato. Un grido, poi quella melma bianca densa e bollente avrebbe attraversato la carne di Sona, unendosi a lei per l'ennesima volta e infine lasciandola scivolare a terra, stanca. La ragazza avrebbe cercato di riprendere fiato adagiandosi sul mobile, e nel mentre avrebbe potuto notare come Gil non sembrasse affatto provato, anzi tutto l'inverso: il ragazzo sembrava pieno di forze, sembrava trarre energia dal sesso e dalla perversione, e il suo cazzo sporco di umori e seme era sempre più massiccio, eccitato e voglioso. Ora che poteva vederlo da davanti sicuramente si sarebbe chiesta come aveva fatto una cosa del genere a entrare completamente dentro di lei. Sona gli confessò che non voleva più andare via, voleva restare con lui, sempre, e quella sembrava decisamente una richiesta. Il ragazzo quindi fece un passo avanti, verso di lei, afferrandola per le caviglie e sollevandola, concedendole lo specchio del mobile come schienale mentre i suoi orifizi intenti ad essere svuotati offrivano uno spettacolo delizioso al non morto. Avrebbe voluto scoparsela ancora, ma sapeva che l'aveva stancata troppo, lui poteva andare avanti all'infinito ma lei rischiava di farsi male, meglio non esagerare. Le concesse quindi qualcosa di più "romantico", limitandosi ad appoggiare il proprio enorme pene sulle sue grandi labbra, massaggiandole e stimolandole col proprio calore, quasi come un perverso massaggio. Ma gli occhi di Gil erano solamente per lei, la fissavano nel suo sguardo con perversa risolutezza, non ci fu un attimo di esitazione nelle sue parole.
    Allora vieni a stare da me. Gli studenti della Sapienza hanno abbastanza fondi per potersi permettere un appartamento in città, fuori dalla scuola. Nessuno ci disturberà, potremo fare quello che vogliamo... solo io e te, tutto questo, ogni giorno fino a che non sarai sazia... e spero che non lo sarai mai. Che ne pensi?
    Vista da fuori sembrava perfino una proposta romantica, ma nel sorrisetto perverso di Gil in quel momento c'era spazio solo per il perverso desiderio di scoparla in ogni modo, sfogando ogni perversione possibile e facendole dimenticare il resto del mondo per Gil. Quella serata era stata molto più che perfetta, era riuscito nel suo intento al 100% e ora poteva raccoglierne i frutti...
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    Member
    Posts
    4,991

    Status
    Anonymous
    Sona non capiva come Gil fosse così fresco, dopo tutto quel sesso. Probabilmente era abituato o magari era una persona ancor più speciale di lei, che riusciva a resistere a delle intense sessioni di… intrattenimento. La giovane donna avrebbe fatto un’esclamazione sorpresa quando Gil le avrebbe preso le caviglie, non aspettandosi per nulla quella situazione. Avrebbe mugolato di piacere, sentendo l’enorme pene del non morto poggiarsi sul suo sesso, impedendole di sentir freddo grazie alla sua presenza e al suo calore. Trovava fantastico quel calore, si perdeva dentro, come si perdeva dentro il piacere che il ragazzo le donava ogni qual volta che entrava nel suo corpo. Anche se ora, era solo poggiato fuori. Forse aveva capito che il suo corpo non era in grado di sostenere un altro rapporto, era pur sempre un’umana normale. Se ad un certo punto la schiena di Sona era poggiata sullo specchio, la donna di certo non si sarebbe fermata li, incapace di rinunciare al caldo che il corpo del ragazzo produceva. Avrebbe tentato di alzarsi, piegando il corpo in una posizione innaturale per chi non era molto elastico, tentando di avvolgere le mani intorno al collo del ragazzo, così da abbracciarlo.
    Penso sia un’ottima idea.
    Avrebbe risposto, con un voce carica di perversione, prima di provare a baciarlo, un bacio umido e carico delle aspettative che la donna aveva per quella strana relazione, fatta di lussuria e vari piaceri. Non si sentiva più nessun rumore, per il teatro, chiaramente era talmente tardi che non v’erano più persone all'interno. Sona, dopo aver sorriso, gli avrebbe fatto l’occhiolino, con una risata spontanea in gola. Non l’avrebbe fatta uscire, però, limitandosi dunque a delle lente carezze sul capo del ragazzo, sui capelli bianchi, guardandolo intensamente negli occhi con uno sguardo malizioso.
    Se andiamo nel tuo appartamento sono pronta per un altro round.
    E in effetti era così, il corpo della donna si sarebbe riposato abbastanza nel tragitto che l’avrebbe portata a casa di Gil. Almeno secondo Sona, dunque perché fermarsi li? Non voleva fermarsi. Ma doveva, il suo corpo lo chiedeva. Quindi, avrebbe aspettato di riprendersi un poco, prima di ricominciare. Ma di certo, nel teatro, non potevano più starci. Quindi quale migliore idea se non andare nell'appartamento del ragazzo e continuare li quella fantastica serata? Ormai, la giovane Sona era persa.
     
    .
64 replies since 19/11/2016, 16:21   893 views
  Share  
.
Top