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Le giornate erano riempite da un impegno dietro l'altro per Minah; oramai si era fatta una reputazione da professionista del piacere nelle sfere altolocate della cittadinanza dell'Impero e da guerriera temeraria nelle arene dei bassifondi criminali. La giornata di ieri non era nulla di diverso. Attico con vista sulla luminosa Città Eterna, spumanti e buffet a sazietà e colletti bianchi, giovani e vecchi, da compiacere nei loro letti.
La serata mondana fu tale che Minah si ritrovò a trascorrere tutta la notte lì, passando di mano da un cliente all'altro, probabilmente con qualche bis, difficile farsi un'idea con tutto consumato dai partecipanti, lei compresa.
Il giorno dopo, a mattino inoltrato, Minah si risvegliò con l'inevitabile mal di testa del dopo sbornia, un vizio di troppo che rischiava di farle saltare l'appuntamente con un altro cliente che si sarebbe presentato a casa sua quella sera stessa. Presa un'aspirina e recuperati gli abiti sparsi di qua e di là, si fece accompagnare a casa dal padrone di casa che comunque doveva uscire per impegni e che Minah, una volta giunta a destinazione, ringraziò come solo una donna come lei sapeva fare.
Rientrata a casa cominciò a preparsi per l'immininente incontro. I dettagli ricevuti dall'agenzia parlavano di un "uomo d'affari", ma la cosa che rendeva ansiosa la ragazza era che si trattava di un licantropo. Nonostante l'esperienza che si portava sulle spalle per Minah sarebbe stato il primo rapporto con un membro di quella razza. Non che la cosa la rendesse nervosa o agitata, quasi niente l'avrebbe resa tale in ambito sessuale, la sua era ansia di felicità. Non stava quasi più nella pelle, lo è sempre quando si accinge a provare cose nuove.
Le preparazioni per il ricevimento la tennero impegnata fino all'ora di cena ma alla fine tutto si risolse per il meglio. Quando il campanello suonò all'ora dell'appuntamento Minah era perfetta per poterlo ricevere e quando aprì la porta vide davanti a sé una persona in abiti bianchi, elegantissimi. Un lupo affascinante con il muso appuntinto e nero, come nere erano le sommità delle sue orecchie e che contrastavano piacevolmente con il manto bianco del resto del pelo e i suoi occhi azzurri, glaciali quasi. Particolare era anche il bastone da passeggio, un accessorio che non si vede tutti i giorni e che ricorda molto i colletti bianchi dei secoli addietro che indossavano cilindri e monocoli.
Anche Minah era un colpo d'occhio con il suo abito nero in latex, corto e con stivali dello stesso materiale che arrivavano quasi a contatto con l'abito, lasciando appena una striscia visibile della sua pelle scura per rendere quasi magnetica la curioisità del cliente di scoprire il resto. "Mr. Basura presumo. Vedo che sa come attirare l'attenzione di una donna." Commentò Minah tenendo una posa elegante sull'uscio di casa, con una mano posata su di un fianco e l'altra sul manello della porta mentre il suo sguardo scrutava con non velata sensualità l'uomo dinnanzi a sé.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa l'attesa.. -
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Quando la porta si aprì, gli occhi del lupo si ritrovarono di fronte un figura sinuosa e sensuale dalla pelle scura racchiusa in un vestito molto succinto di colore nero. Era adeguato e sopratutto adatto alla siluhette dell'accompagnatrice. Basura non si scompose tropo e avrebbe risposto a Minah. La sua voce era calda, scura, dal tono molto basso e maschile.
Signorina Minah. Attirare la sua attenzione lo prendo come un complimento implicito. *si sarebbe spostato col muso leggermente di lato per guardare oltre l'uscio* Posso entrare?
Aspettando un gesto di assenso di Minah, si sarebbe eventualmente fatto strada all'interno del luogo guardandosi intorno incuriosito dell'arredamento e della location in generale. Con la mano destra avrebbe fatto un gesto indicando la mobilia.
Posso osare l'idea che ha incaricato un Interior Designer di organizzare la sua abitazione?
La parlata di Basura era calda, certo, ma aveva un forte accento russo che non nascondeva seppur il suo vocabolario sembrava essere completo di tutte le forme verbali della lingua corretta di quella nazione. Il lupo si muoveva molto leggiadramente facendo scorrere la lunga coda senza errori, anche si Minah stessa doveva calcolarla mentre richiudeva la porta ed eventualmente avesse deciso di spostarsi accanto a lui. Si sarebbe fermato puntando le sue zampe e torcendo leggermente la schiene per agevolar eil movimento della testa alla ricerca della padrona di casa così che non al perdesse di vista, mentre la cosa si distendeva comoda sul pavimento portando la sua parte finale più pelosa verso l'alto, come a non voler rischiare di sporcarla o impregnarla di povere. Era sicuramente una presenza molto massiccia e solida nonostante il fisico non fosse enormemente muscoloso o non proporzionato.. -
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"Entra pure tesoro" disse Minah sorridendo mentre si scanzava su di un lato del corridoietto per lasciar il passo a Basura che si accomodò nell'appartamento, guardandosi attorno per ambientarsi. Sembrava piuttosto incuriosito dalla dimora di Minah, tanto da domandarle se c'era la mano di un arredatore dietro. Minah chiuse dietro di sé la porta d'ingresso prima di ricongiungersi con l'uomo nel salottino adiacente. "Sì, in effetti." Sul volto di Minah apparve un leggero sorriso dopo esserle saltata alla mente il ricordo che Asura le fece riaffiorare con la sua domanda. Mi feci aiutare da un tale che ha un ufficio in zona Prati. Un riccone di mezza età, ma sapeva fare il suo lavoro come pochi a Roma."
Se Asura avesse una conoscenza minima della città saprebbe che il quartiere Prati era notorio per essere abitato dalle persone più ricche dell'Urbe. Avvocati, architetti, politici, ambasciatori, dirigenti di aziende, volti televisivi e del cinema, ricchi più che a sufficenza da potersi permettere un appartamento in uno dei tanti palazzi rinascimentali o barocchi che caratterizzano quella parte di Roma. Ben diverso dal quartiere dove stava l'appartamento di Minah che, sebbene gli interni fossero in stile moderno con arredi di prima scelta e ben curati, si trovava in un condomonio popolare, come popolare era la zona in cui si trovava. Se Minah fosse stata di famiglia benestante, cosa che non era, lo sapeva nascondere bene vista la scelta di abitare in un posto a prezzo di mercato e sopratutto un lavoro decisamente fuori luogo oltre che non necessario per una ragazza ricca.
Frattanto che il signor Asura si ambientava e faceva riflessioni, Minah si adoperò per preparare la serata versando del buon vino rosso in due coppe che aveva anticipatamente preparato sul tavolino in salotto, per poi prenderle e tornare nuovamente di fronte al suo cliente per porgergliene una.
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Basura ascoltava attentamente le parole di Minah, tenendo bene in conto di osservarne le movenze, ascoltarne il tono di voce e godersi i vestiti che si stringevano sulle sue forme. Quando gli venne offerto del vino, avrebbe allungato la mano destra accogliendo il bicchiere e aspettando un cenno di brindisi per avvicinarlo alle labbra e saggiarne il contenuto in maniera molto leggere, giusto per farsi la bocca su quel sapore. Le fauci del grosso licantropo era contornate da delle labbra di colore nero, e la sua dentatura si mostrava su più file con denti che formavano una intelaiatura decisamente aggressiva. Il suo sguardo glaciale era aperto e curioso di tutto ciò che c'era da osservare, mantenendo però una certa calma dando spazio al tempo di mettere a fuoco i singoli momenti.
Persona di una certa elevatura in termini di gusti per l'arredamento. Personalmente ho una certa inclinazione per i quadri...
Dopo aver preso un'altro sorso, Basura si sarebbe avviato verso la parte dell'appartamento che faceva da salotto per potersi accomodare sul divano. Prima però avrebbe atteso Minah, facendo giusto un cenno con la punta del bastone ad indicare la sua volontà di mettersi comodo prima di proseguire col suo fare. Aveva un'aria molto tranquilla e non sembrava frettoloso nel voler correre subito al sesso o altro, forse Basura in questo era curioso di vedere le movenze di Minah e se sapesse cosa fare per un ospite dalla corporatura così particolare. Contando anche che una ragazza appartenente quel ramo di occupazione aveva anche dei riferimenti riguardo alle pratiche o alle tempistiche. Sinceramente parlando voleva vedere come si sarebbe svolto lo show per cui aveva intenzione di sborsare soldi.. -
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Basura sembrava un signore di altri tempi, con quel bastone da passeggio, gli abiti, il modo di parlare a dispetto del marcato accento russo e come sorseggiava il calice di vino. Mancavano solo un cilindro e un monocolo e si poteva assistere alla versione mannara dell'uomo del Monopoli. Notevole anche il suo contegno, Minah doveva riconoscerglielo. Normalmente quando indossa abiti piuttosto "scoperti", come quello che aveva per l'occasione, la maggior parte dei clienti alla meglio sbavano e cercano di trattenere le mani che fremono portandole verso il basso per nascondere la loro erezione. Altrimenti lasciano perdere ogni inibizione o galanteria e appena entrati in casa vanno subito a tastare il suo corpo e cominciare quello per cui hanno pagato e sono venuti.
Basura invece sembrava paziente e forse in vena di conversare con lei prima di inoltrarsi ad attività più intime accennando di avere interesse per la pittura. Come è solito nelle conversazioni, quando si inizia si trova sempre un modo per continuarla saltando da un argomento a un altro e a Minah non dispiaceva la cosa. Non aveva nemmeno lei fretta di fiondarsi sul fisico prestante di lui, per quanto ardesse dalla curiosità di provare questa nuova esperienza; la sua dose minima giornaliera di rapporti carnali era già stata soddisfata la sera scorsa durante quella festa sopra citata.
"Un mio cliente abituale è un artista..." fece a Basura mentre andava a sedersi sul divanetto del soggiorno, sulla parte più vicina alla porta finestra, oscurata dalla tenda per godere di assoluta intimità da sguardi indiscreti. Seduta in diagonale rispetto al divano, in modo da poter accavallare le gambe senza sbatterle contro il tavolinetto oltre che avere lo sguardo rivolto direttmante verso Basura che fu invitato con un semplice gesto della mano a mettersi seduto accanto a lei. Tenendo ancora il calice di vino ella proseguì con quanto stava dicendo pocansi. "...ho posato come modella per alcuni dei suoi quadri. In effetti per ringraziarmi me ne ha regalato uno. È appeso in camera da letto."
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Basura si sarebbe accomodato allargando sul proprio muso un sorriso lungo tutta la fila di denti. Gli occhi si erano fatti fini e guardavano quelli di Minah in maniera molto attenta.
Minah, mia cara, se mi dici che si trova nella camera da letto mi metti in una posizione scomoda...
Il lupo avrebeb sorseggiato con calam un altro sorso del vino che aveva nel bicchiere, prima di giochicchiare col pomello del bastone e ridare voce al proprio tono basso e avvolgente.
...Il mio quadro è come un portafortuna per me. Ogni giorno mi sveglio osservandolo senza poter negare quanto abbia catturato parte di me. Quindi che un artista ti abbia regalato una sua opera e che si trovi...
Zeistev a questo punto avrebbe fatto una lunga pausa, proponendosi leggermente verso la posizione di Minah sfiorando con una delle mani il tessuto nero delle sue calzature alte che coprivano la coscia. Era torreggiante anche da seduto, quasi al limite della comodità di quel divano e ora la donna poteva avere piena contezza di quanto le sue fauci fossero sviluppate e estese. Le favole non sbagliavano poi di tanto su questi singolari uomini maledetti e sulla loro parte bestiale.
...Nel tuo angolo più intimo all'interno di questa casa, è come se ti fossi denudata improvvisamente. In maniera figurata ovviamente, cara Minah.
Basura si sarebbe inclinato di lato con il viso per dare a parte del suo profilo più spazio, così che il suo occhio potesse avere a pieno visione del volto della ragazza. Lo sguardo era finissimo e furbo, malizioso, mentre il sorriso era marcato da quelle labbra di colore nero che tagliavano il pelo bianco come lame.
Sono piccoli dettagli che usati sulle persone giuste, saprebbero accenderle. Il linguaggio, vocale, è parte dello scambio di intenti... Come il linguaggio del corpo.
La mano di Basura si sarebbe spostata sul ginocchio della gamba che Minah aveva messo sopra quando le aveva accavallate. Forse per il pelo, ma era decisamente calda come presa seppur leggera. Non sembrava che le volesse saltare addosso, ma era un movimento per invogliarla a fare di più in termini di presenza: Basura non si accontentava di bellezza e voce suadente, anche il corpo doveva parlare e la figura di Minah al momento era "chiusa", quasi se fosse insicura.
E' la tua prima volta con qualcuno della mia razza?. -
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Doveva confessarselo, avere davanti a sé un creatura così ferina, con quei denti aguzzi, per quanto galante potesse sembrare dall'abito e dai modi di esprimersi, più che eccitata sessualmente si sentiva piena di brividi simili a quelli che ha prima di un incontro di lotta. Non erano brividi di paura ma di impazienza nel vedere cosa celasse qualcosa di così misterioso per lei, mai provato in vita sua, esattamente come quando si incontra per la prima volta un avversario di cui non si sa nulla ma che si muore dalla voglia di scoprire pagando col sangue.
Sentiva la mano di Basura passare sulla sua coscia, tocco delicato per uno della sua stazza, al che Minah replicò posando la sua di mano su quella di lui per farlo sentire più coinvolto nel loro momento di innocente intimità e che a breve non sarebbe stato così innocente. "Sì, in effetti. Non mi sono mai...condivisa con un bel lupo come te. Siete selvaggi anche sotto le coperte?" Domandò con fare stuzzichevole e con la gamba più sporgente che andava a dondolare lentamente in modo da strusciare su quella di Basura.
Ingerì l'ultimo sorso di vino dal bicchiere che posò sul tavolino prima di portare la mano sul suo interno coscia e fare dei leggeri e delicati giri con il pollice a pochissimi centimetri dalla fessura che portava verso la sua intimità, mentre con lo sguardo dei suoi occhi gialli da felino fissava quelli blu di lui. "Vuoi andare in camera da letto...a vedere il mio nudo?" domandò con quel tono seducente che solo una professionista del piacere poteva fare, esaltando un tono a doppio senso sulle ultime parole per cercare di confondere il suo ospite, domandandosi se si riferiva al quadro o a se stessa.
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Minah prese piacevolmente l'iniziativa sfiorandosi con Basura in maniera già più sensuale. Ma la sorpresa venne quando si allungò verso l'interno coscia del licantropo, all'inizio poteva sembrare una buona idea sfiorarlo, ma posare la mano sul pantalone ne mostrò la piega dovuta a un ringofiamento decisamente corposo. Avvicinarsi o meno alla patta dei pantaloni era irrilevante quando a metà coscia si poteva sentire la mascolimità di quel gentiluomo peloso.
Potevo immaginare, Minha. Vedi, i canidi normalmente lo nascondono. Ma per noi essere umani maledetti risponde l'istinto primordiale e quindi tende a stare fuori. Di seguito, per rispondere alla tua prima domanda...
Basura avrebbe aperto le fauci leggermente, producendo la sua lingua spessa e addirittura biforcuta nella punta, rasposa ma incredibilmente bagnata. La avrebbe passata alla base del collo di mino portandosi in avantio col busto. La stessa si sarebbe praticamente trovata col collo a pochi millimetri dalle file di denti della bocca. La lappata sarebbe stata lenta e sarebbe salita verso la base dell'orecchio, mentre le labbra si chiudevano e assaporavano la pelle della donna. Era fradicia di saliva solo per quel leggero tocco.
Siamo veri animali da accopiamento... Spero che il tuo nudo... Sia all'altezza.
Avrebbe sorriso malizioso mentre si sarebbe totalmente inclinato sul corpo di Minah per prenderla letteralmente in braccio, con una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia. Si sarebbe alzato e poi si sarebbe guardato intorno per individuare la stanza da letto.
Per dove, cara?. -
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La mano di Minah passava con tocco delicato lungo la coscia del suo ospite fino ad arrivare al ringofiamento provocato dal suo membro nascosto sotto i tessuti dell'abito. Una bestia nella bestia che Minah non vedeva l'ora di vedere sguinzagliata e prendere possesso del suo corpo già riscaldato da così tanta eccitazione nell'aria. Parlando di bestie, Basura mostrò un piccolo lato dei suoi istinti animali andando a leccare il lato del collo della ragazza. La lingua, biforcuta sulla punta e ruvida al tocco, lasciò dietro di sé una scia di bava che diedero alla ragazza una sensazione di brivido, tanto da farle venire la pelle d'oca. Allo stesso tempo però la cosa la eccitava e tanto, difatti il collo in quel momento non era l'unica parte del suo corpo a diventare bagnata; fortuna che aveva raccolto i capelli in una coda di cavallo o Basura avrebbe dovuto fare il gatto e sputare via qualche palla di pelo.
Per Minah diventava sempre più difficile resistere alla tentazione di gettarsi d'istinto sulla patta dei calzoni dell'uomo-lupo e scoprire quale meraviglia nascondesse lì sotto. Fortunatamente prima che potesse cedere alle sue voglie pulsanti Basura la prese letteralmente in braccio, desideroso di vedere quel quadro in camera da letto. Minah le veniva quasi da sorridere, talmente ovvio era il doppio senso nella frase di Basura che quando entrarono in camera la prima cosa che fece, dopo essere scesa dalla braccia mascoline dell'uomo, fu di stendersi sul letto con il suo bel culetto rivolto verso lo sguardo di Basura. Non aveva nemmeno bisogno di spogliarsi, quell'abito che portava era fatto apposta per lasciare scoperta tutta la parte posteriore di Minah, dal collo, lungo tutta la sinuosa e sensuale schiena, fino ad arrivare alle natiche, apparentemente sode ma che rivelarono la loro sofficità quando Minah ci posò sopra una mano, massaggiando dolcemente una delle due guance. Minah concesse qualche secondo a Basura di gustarsi lo spettacolo del suo sedere, girandosi anche con lo sguardo per vedere la reazione del maschio, per poi girarsi completamente con il corpo e mostrargli la carrozzeria del lato "A", decisamente più coperta rispetto al lato "B", ma la natura stessa dell'abito, latex aderente, dava un certa idea di cosa si nascondesse sotto.
"Allora...vuoi ancora vedere il mio nudo?" domandò con lo stesso doppio senso usato prima da Basura, ovviamente con voce sensuale e accattivante. In verità se Basura non si era totalmente rincoglionito dal corpo di Minah, gli sarebbe bastato alzare lo sguardo per vedere che il famigerato quadro era proprio sopra il poggia schiena del letto su cui era sdraiata la donna. Una cornice in metallo plastificato bianco contenente un acquerello molto suggestivo. Le fattezze del soggetto ritratto lasciavano pochi dubbi che si trattasse di Minah, con quei capelli viola, il colore giallo degli occhi e la pelle d'ebano. In verità non era niente di accattivante o pornografico, sebbene fosse un nudo integrale non c'era nessuna parte intima esposta data la posa della ragazza che mostrava la schiena verso gli osservatori. Tuttavia l'artista che l'aveva dipinta era stato notevolmente bravo se la maggior parte dei clienti che entravano in quella stanza si prendevano la briga di distrarsi qualche secondo per osservarlo, o perfino commentarlo.
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Poterla manipolare così facilmente faceva crescere in Basura molteplici istinti, che per un attimo si calmarono nel momento che raggiunsero la camera da letto. Le movenze di Minah era molto sensuali e era chiaro che sapeva vendere bene il suo corpo, dando valore ai soldi spesi per l'appuntamento. Ma oltre l'occhio, Minah stimolava anche l'olfatto del licantropo: non solo con i profumi ma anche con lo stesso sudore leggero della pelle, il vestitino che si sfregava su di essa e gli umori del suo sesso che si stava comunque preparando al sesso. Pian piano diventavano una droga assuefacente e Basura si sarebbe abbassato pian piano a 4 zampe avvicinandosi al bordo del letto. Nonostante la posizione era comunque enorme e i suoi tratti feroci venivanno accentuati. Minah poteva anche notare come nel momento che si fosse messa a pancia sopra le iridi di Basura avevano ottenuto un colore dorato mentre le sclere si stavano scurendo. Nella semiluce della camera da letto sembravano brillare. La prima cosa che fece fu avvicinarsi ai piedi della donna cominciando a leccare lo stivale per lungo a partire dalla punta. Con una mano invece avrebbe raggiunto la caviglia dell'altro piede per tirarlo a sè, così che man mano che saliva potesse posare il tacco sul proprio pube, precisamente alla base del pene poco sopra i testicoli.
Minah...
La voce era molto più scura e affannata.
...Devo giocare in maniera corretta. Spero tu abbia delle qualità da mistress siccome il vedere il tuo quadro così puro e artistico mi sta facendo venir voglia di...
Avrebbe mosso le mandibole per accogliere la coscia scoperta della donna all'interno della propria bocca, lappandola e punzecchiandola con le punte delle varie file di denti, sfruttando la stessa lunghezza del muso per spingere il proprio naso contro l'intimità della donna ancora racchiusa nelle sue mutandine. La stava letteralmente sniffando, quasi come una striscia di qualche droga. Ma Minah poteva anche sentire che la sua zampa avvinghiata alla caviglia che usava il tacco per procurarsi dolore stava stringendo in maniera dolorosa la stessa. Era meglio che la donna capisse da subito che lasciar fare una bestia feroce del genere poteva risultare una pessima idea, a patto che avesse modo di tenerlo a bada. Ma Basura sembrava non essere capace di voler finire la frase tanto si stava facendo inebriare dagli odori unti di Minah; il suo stesso corpo sembrava si stesse ingrossando, rendendo le cuciture del vestito di marca che indossava tese e quasi che stavano per cominciare a strapparsi.. -
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A quanto pare Minah era riuscita a stuzzicare per bene Basura se questi aveva preso l'iniziativa. Come il cagnolone che era cominciò a odorarle e leccarle le gambe, dai piedi andando sù fino a giungere col musetto sulle sue mutandine. La sensazione del pelo di Basura che passava sulla sua pelle d'ebano era stupenda, sembrava quasi che le stessero solleticando le gambe con un delicato piumino, di quelli che userebbero una donna delle pulizie in abiti sexy. A quello si aggiunse anche la lingua che tastava il sapore delle sue carni con quella sensazione ruvida tipica delle lingue di un animale domestico.
Bastarono un paio di passaggi e Basura aveva reso bagnate le mutandine che ancora nascondevano la zona intima di Minah, lasciando poca scelta alla ragazza se non quella di assecondare le voglie pulsanti di entrambi e di sfilarsele via. Il sesso di Minah esposto e davanti allo sguardo e al fiuto di Basura fece sorridere la ragazza mentre portava una mano sulla testa di lui per accarezzarlo quasi a prenderlo per il suo cagnolone personale. "Allora, Basura? Il mio odore è di tuo gradimento?" chiese in modo lascivo a Basura avendo cura che potesse vedere molto bene la sua passera tenendo una gamba ben divaricata, metnre l'altra si teneva occupata a tastare in modo lento ma pressante con la punta del tacco dello stivale i calzoni del licantropo. Non c'era bisogno di andarci col piede nudo per sentire la potente erezione che nascondeva sotto quei vestiti e che Minah stuzzicava come una brava donna alpha. "Bhé...si direbbe che il mio cucciolone gradisca la sua nuova cagna." riferendosi a sé stessa quando parlava di cagna, ovviamente.
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