Appartamento di Minah Niara

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    Un brivido di eccitazione attraversò la schiena di Gil appena la sentì pronunciare la parola "padrone" con un tono tanto reverenziale, era esattamente quello che cercava e sapere che fosse così accondiscendente gli dava soddisfazioni. Non perse tempo, si fece avanti, prima consigliandogli di togliersi la giacca e mentre Gil seguiva tale consiglio con un rapido movimento della schiena, la venere nera iniziava a tastare la patta dei suoi pantaloni, come a voler capire cosa si celasse lì sotto. A differenza del suo fisico tutt'altro che immenso, la verga di Gil era nettamente superiore alla media della sua stazza, una mazza considerevole, esagerata anche per le persone più abituate e che indubbiamente avrebbe stupito Minah appena sarebbe balzato fuori anche dall'elastico delle mutande, proprio come una bestia in catene liberata, esattamente come diceva lei. La verga di Gil era massiccia, spessa e non solo molto lunga. La cappella era gonfia e pulsante, più rossa del normale, e tutta la lunghezza era attraversata da un grande numero di vene pulsanti talmente turgide da farle sembrare quasi delle escrescenze. Il ragazzo avrebbe assistito compiaciuto alla reazione di Minah di fronte a quello spettacolo e tutto lasciava preannunciare che le cose sarebbero andate molto di fretta, senza perdere neanche un secondo. Ma mancava qualcosa... quello di solito era lo stadio finale: stuprare e maltrattare qualcuno così tanto al punto da annullarlo e costringerlo a fare tutto ciò che Gil desiderava, era molto appagante certo ma solamente dopo che il ragazzo aveva fatto il suo corso, costringendo quella persona prima a subire le sue angherie e poi a sottomettersi di sua spontanea iniziativa. Una puttana come lei riusciva indubbiamente a stuzzicare la fantasia del non morto, ma non gli dava le soddisfazioni sperate. Gil doveva assolutamente fare qualcosa, e non poteva lasciare che si annoiassero entrambi con qualcosa di banale. Pertanto decise che avrebbe dato il via ad una serie di richieste sempre più assurde, per vedere fin dove poteva spingersi con quella tipa.
    Ti ho detto di chiamarmi Padrone, non di dirmi cosa devo fare col mio cazzo.
    Ne afferrò la base con la mano destra, piegandolo in avanti in modo che finisse sulla faccia di Minah, perfettamente a coprire uno dei suoi occhi così da farle sentire quanto maledettamente fosse caldo e duro. Sembrava quasi una verga d'acciaio per quanto era turgida e il suo calore le avrebbe dato l'idea di qualcosa di irresistibile. Gil non aveva la minima intenzione di trattarla col dovuto riguardo, ma anzi di farla sentire la puttana che era.
    Sono sicuro che se si trattasse di succhiarlo o di fotterlo con le tue tette non ci metteresti nulla, quindi vediamo subito quanto sei brava rispetto alle altre... prendilo in gola... TUTTO. Voglio sentire le tue labbra che mi massaggiano il pube e le palle mentre il mio cazzo di balla in gola. Voglio che mi fai la migliore pompa della mia vita, pensi di riuscirci?
    Allargò un ghigno umiliante ma che serviva principalmente a lanciarle una sfida. Se sperava che tutti i clienti fossero come Beniamino si sbagliava di grosso, e Gil era esattamente l'opposto di un ragazzo per bene che vuole mettere tutti a proprio agio. Quella sera le avrebbe fatto dimenticare il significato della parola "limite" e molto probabilmente non sarebbe più riuscita a dimenticare gli eventi che si sarebbero susseguiti.
     
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    Quando Minah scoprì le mutande di Gil quello che vide la lasciò basita per qualche attimo, un cazzo grosso e duro sollevarsi di scatto non appena libero dalle catene degli indumenti che lo trattenenevano lì sotto. Una cosa notevole, larga e lunga, molto lunga, forse quanto la testa di Minah dal mento fino alla fronte e dura al tatto, sembrava ferro, pulsante di vene. Forse non era ai livelli del cazzo di Beniamino, ma considerando la giovane età del propietario era qualcosa di assolutamente estasiante.
    Avvicinandosi con il volto a quell'arnese di carne poteva sentire quanto calore emanasse, una stufa vivente, per quanto vivente potesse essere uno zombie come Gil sebbene questo Minah non lo sapeva, come non sapeva che non era lui il cliente che sarebbe dovuto esserci quella sera. Avvicinandosi con il viso poteva anche sentire l'odore di maschio espandersi da quel sesso caldo e duro, qualcosa di assolutamente inebriante e che stava facendo sentire Minah assueffatta, come sotto l'effetto di oppiacei.
    La ragazza riprese i sensi quando Gil le comandò di continuare a chaiamrlo padrone, mentre con la mano afferrò il suo cazzo per puntarlo dritto contro il viso di Minah, intensificando ancora di più l'atmosfera e gli odori che si stavano riversando su di lei.
    Gil assunse dei toni assolutamente imperativi, rivelando una natura molto schietta e dominatrice, sicuramente diversa da quella di Beniamino, a cui piaceva mettere un minimo di atmosfera. Si trattava di un vero è proprio maschiaccio che vedeva in Minah solo del sesso vivente, da usare per le sue voglie, non che Minah ci vedesse qualcosa di offensivo, no affatto. Era pagata per queste cose, certo, ma a lei personalmente piaceva ogni genere e perversione sessuale che avesse provato o che stesse per scoprire e l'approccio di Gil la stava eccittando molto, tanto da sentire che le sue mutandine di pizzo stavano cominciando ad appiccicarsi all'umidità delle sue parti intime.
    Gil quindi si trovava seduto davanti ad una Minah inginocchiata dinnanzi al suo caldo e possente cazzo che puntava contro la faccia della donna quasi a dare l'impressione che stesse per schizzare tutto il suo seme su di lei. Il giovane uomo le comandò di prenderlo tutto in bocca, di arrivare fin giù alle palle e dargli la migliore prestazione orale che avesse mai ricevuto.
    "Con grande piacere padrone. La mia bocca è nata per soddisfare i cazzi maestosi come il suo" rispose sensaualmente e servilmente Minah prima di abbassarsi con il viso e tirare fuori la lingua per toccare con la punta la base del pene per stimolarlo tutto la sua lunghezza, fino a giungere alla cima dove attendeva la cappella gonfia e che già stava facendo uscire fuori un po' di liquido pre seminale. Minah si soffermò per qualche secondo sul glande del ragazzo, sollecitando con la punta estrema della lingua e con il pollice di una sua mano il frenulo, facendo uscire ancora più liquido dalla cima del cazzo, per poi eseguire il comando del suo padrone di quella notte e spalancare le labbra per inghiottire letteralmente in un boccone la metà superiore dell'organo, per poi scendere lentamente fino a ospitarlo interamente dentro di lei a sentirlo tastare la sua laringe.
    La sensazione per Minah era strana, a metà fra il piacere e la scomodità, sentendo una sensazione di conato e difficoltà di respiro, ma la cosa non la pesava perché la libido di quella scena era sublime per lei, anche quando perse il controllo del suo deglutire la saliva che invece cominciò a riversarsi fuori da sua bocca e a spargersi sui testicoli di Gil, bagnandoli completamente.
    Minah avrebbe messo tutta la sua anima e il suo impegno per soddisfarlo, generando anche un notevole impulso elettrico costante che dalla lingua si riversò sul pene di Gil, provocando una stimolazione fuori da qualunque schema normale. La ragazza avrebbe continuato in eterno se fosse stato necessario, finché la sborra di Gil non le avrebbe inodnato la bocca fino a soffoccarla o finché Gil stesso non le avesse dato un comando.
     
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    Iniziava a percepirlo, l'odore della sua intimità che si bagnava. Allora le piaceva essere trattata così? Buono a sapersi, avrebbe reso tutto molto più facile, e la sua risposta fece irrigidire ancora di più quella verga pulsante, divertendo non poco Gil che non vedeva l'ora di scoprire quanto fosse talentuosa una tipa del genere. Gil non aggiunse altro, non serviva, Minah aveva già capito cosa fare e glielo mostrò usando la lingua, assaggiando tutta la sua lunghezza per poi soffermarsi sulla cappella, gustandosi completamente l'odore virile di Gil che le avrebbe invaso le narici e il cervello. Non solo l'odore, ma anche il sapore, essendo Gil estremamente portato per il sesso anche la sua carne non esitava a rendersi desiderabile in ogni sfaccettatura. Ancor una piccola stimolazione sulla punta con la bocca e con le dita, poi finalmente eccola scendere del tutto sulla sua enorme mazza del piacere che spalancò immediatamente la gola di Minah una volta entrata del tutto dentro di lei. Si allargò, letteralmente, una pulsazione alla volta, quasi come se volesse farle esplodere la gola o strapparla in due. La mazza di Gil avrebbe riempito di calore il corpo di Minah, la ragazza l'avrebbe sentita pulsare fin dentro il suo stomaco, come se un tizzone ardente la stesse marchiando a fuoco fin dentro alla sua più profonda femminilità. Ovviamente l'entusiasmo del ragazzo non mancò, lui inarcò il collo all'indietro lasciandosi sfuggire un lunghissimo e rumoroso gemito, mentre la mano destra raggiungeva il capo della venere nera, come a volerla ringraziare di quel gesto, ma che in realtà non rappresentava altro se non un'autoritaria supremazia da parte sua. Il messaggio era chiaro: lui era il padrone.
    Ohhh... si, adesso ci siamo! Che gola profonda! Devi averne presi un sacco di cazzi così grossi vero? Non preoccuparti, ci penserò io a farti sentire come una vergine!
    La saliva di Minah che iniziava a ricoprire il suo scroto e il suo pube, così come i suoi conati perversi e profondi, erano uno stimolo irresistibile per Gil, che quasi istintivamente si sfilò le scarpe, lasciando che i piedi scivolassero via dai pantaloni così da liberarsi di quell'inutile costrizione che altrimenti lo avrebbe bloccato. la mano che teneva sulla testa della ragazza iniziò a premere con forza, così da impedirle di scappare o di sottrarsi a quella stimolazione, mentre la verga del ragazzo iniziava a pulsare dentro di lei, lanciandole scosse di piacere che le avrebbero attraversato la gola spargendosi come un erotico sisma di piacere e calore. Le scosse poi furono inaspettate, pensava che quella tipa fosse solo molto brava e affascinante, ma allora qualche dote ce l'aveva eccome. Gil però aveva promesso di stupirla, pertanto l'avrebbe spinta oltre i suoi limiti: sollevò le gambe, per poi incrociarle intorno alla testa di Minah, come farebbe una dominatrice che vuole impedire al suo schiavetto di staccarsi dal lavoro di bocca che stava eseguendo, con la differenza però che lui aveva un grosso cazzo infilato direttamente nella gola della venere nera.
    Non devi scoraggiarti, né fermarti! Muovi la lingua, le labbra, le guance, la gola, succhia! Fai quello che vuoi ma non fermarti! Fammi godere e ti darò qualcosa di inimitabile!
    Aveva una gran voglia di riempirle la gola e lo stomaco il prima possibile, ma prima di tutto voleva godersi quel momento, pertanto avrebbe mosso gambe e bacino quel tanto che bastava per simulare un piccolo movimento nella sua gola, ma impedendole completamente di sottrarsi o di prendere fiato. Gil avrebbe spezzato la sua volontà e le sue forze, penetrandola sempre più a fondo e lasciando esplodere ogni pulsazione del suo membro dentro di lei. Solo al limite le avrebbe dato ciò che voleva, ma fino a quel momento non avrebbe fatto altro che ridacchiare e spingere dentro di lei, tenendola ferma in maniera prepotente. Minah era nelle sue grinfie oramai.
     
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    Minah non aveva niente da dire, non poteva, impegnata com'era a lavorare con la sua bocca su quella cosa fantastica che era il pene di Gil e che le stava togliendo il fiato, in ogni senso.
    Con la testa faceva su e giù, movimenti leggeri ma veloci e decisi che stavano facendo uscire fuori sempre più liquidi pre seminali dalla cappella e che andavano a riempire la bocca di Minah e colare fuori da essa, insieme alla saliva della ragazza, andando a spalmarsi sui testicoli e nelle immediate vicinanze.
    A rendere le cose ancora più intriganti furono le gambe del ragazzo, che nel frattempo si erano denudate dei calzoni e delle scarpe e che si stavano chiudendo e stringendo attorno alla nuca di Minah, cominciando a pressare su di lei e farla andare ancora più a fondo con la bocca e la gola, quasi a farla soffocare; quasi.
    Minah si sentiva totalmente alla sua mercee adesso e con questa consapevolezza intensificò ancora di più la sua prestazione, desiderando solo la sborra di quel pene pulsante e caldo.
    Gli odori intensi avevano oramai cambiato l'aria attorno, facendo quasi scomparire l'odore del porfumo che aveva cosparso nell'ambiente durante le pulizie, così come anche i rumori prvenienti da quella bocca, che ad ogni su e giù era un continuo suono guttorale, simile a quando si simula il rumore di un tappo di bottiglia aperto con la lingua. I conati si facevano più frequenti e dagli occhi di Minah cominciarono a scendere lacrime di coccodrillo, segno che la cosa la stava mandando al limite, ma la ragazza non dava accenno di smettere. Aveva fatto sesso innumerevoli volte, ma raramente le capitava di incontrare qualcuno così irruento e a cui piaceva tenre il totale controllo della situazione.
    Minah si portò per un attimo una mano nella zona delle parti intime e tastando si rese conto che aveva bagnato le sue mutandine, decidendo quindi di togliersele, senza smettere di far godere il cazzo di Gil e cominciando con le sue mani libere a massaggiarsi la sua passera, sia per piacere personale sia in previsione di dover ospitare fra poco quella colonna fatta di carne, sangue e caldo sperma.
     
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    Gil continuò a spingerla verso di sé tenendola ferma e impedendole di scappare, continuando a gridare parole umilianti incitandola a non fermarsi e di prenderlo tutto. Era davvero divertente avere qualcuno ai propri ordini, e la cosa più interessante era che lei non sospettava minimamente di cosa stesse succedendo quella sera, e soprattutto quello che ancora poteva succedere. Era al limite, sentiva i suoi versi diventare sempre più rumorosi e la gola serrarsi alla ricerca di ossigeno. Quello era il momento perfetto, dove avrebbe ottenuto il massimo dell'attenzione di Minah. Gil spinse con più forza serrando il labbro inferiore tra i denti e sollevando il bacino il più possibile iniziò a pompare una quantità immensa di seme dentro di lei. Il suo sperma era molto più denso e caldo del normale, al punto che inspessì e non di poco le dimensioni del membro mentre lo attraversava. La cappella esplodeva ad ogni fiotto che si riversava direttamente nella sua gola, ma anche il resto della lunghezza le faceva percepire una potenza intensa attraversarle tutto il corpo e scendere fino allo stomaco. Con quell'orgasmo avrebbe potuto riempirla fino a deformarle lo stomaco, ma sapeva che sarebbe stato troppo per lei, meglio non strafare. Quando la gola fu stracolma, Gil allargò le gambe per concederle la possibilità di liberarsi, ma essendo priva di ossigeno e probabilmente anche in parte stordita, divenne facile per il ragazzo spingerla in avanti per farla cadere a terra, così che lui potesse mettersi in piedi su di lei, continuando a masturbarsi mentre altro abbondante sperma pioveva su di lei in una posizione estremamente umiliante. Molto seme le finì in bocca, e il suo sapore inebriante le avrebbe dato dato al cervello facendole perdere anche quel poco di ragione che le restava. Poi altri fiotti colarono bollenti sul suo volto, sul suo petto e sul suo ventre, ricoprendola di seme caldissimo che le avrebbe acceso tutti i poteri della pelle, come un perverso rituale dagli effetti afrodisiaci. Da quella posizione, Gil ridacchiava compiaciuto, e riuscì anche a notare che Minah si stava divertendo da sola là sotto, qualcosa che lui non poteva assolutamente permettere.
    Hey troietta... che volevi fare lì giù? Quella per stasera è mia e solo mia, chi ti ha detto che potevi masturbarti? Devo punirti adesso... oppure puoi compiacermi e ingoiare tutto lo sperma in eccesso che hai addosso. Non vorrai mica sprecare il succo del cazzo del tuo padrone, vero?
    Ridacchiò compiaciuto, continuando a muovere lentamente la mano sul suo cazzo così che anche le ultime flebili gocce cadessero addosso a lei. Minah avrebbe potuto notare, anche solo durante l'orgasmo, che il cazzo di Gil non aveva perso neanche un pò di vigore e che anzi, era perfino più eccitato di prima. Lei non poteva sapere che era uno zombie quindi quella resistenza sovrumana di sicuro non le sarebbe passata inosservata-
    E nel frattempo voglio sapere un'altra cosa... sembri una tipa aperta a molte esperienze, non è così? E se io ti dicessi che stasera voglio provare più di qualcosa qualcosa che sicuramente neanche tu hai provato?
    Sul suo volto si spalancò un sorriso perverso e incredibilmente compiaciuto. Minah non aveva idea di che razza di pervertito aveva davanti e quella sera, arrivare al limite delle sue capacità di respirazione era praticamente solo un assaggio.
    Come sai, ma in caso lo ripeto, io cerco solo di interpretare Gil al mio meglio, non voglio forzare nulla a nessuno. Se ritieni che io stia passando qualche limite non esitare a farmelo notare.
     
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    La ragazza era al suo limite con i polmoni. Il respiro cominciava a mancare e il naso da solo non bastava a compensare la foga del momento. Minah stava cominciando a temere per la sua incolumità e un brivido le attraversò il corpo, un brivido di paura, ma che a Minah non pareva impensierire, quasi che le piacesse giocare con la sua morte, come in una roulette russa.
    La tensione tornò a livelli accettabili quando, finalmente, la sborra di Gil uscì fuori con così tanta irruenza da gonfiare le guance di Minah e, non trovando più spazio nella bocca e il tempo che la ragazza impiegava a ingoiare non bastava a compensare l'usicta di quel liquido, Minah aprofittò del fatto che Gil avesse sciolto la presa che aveva con le gambe sulla sua testa, sfilando la bocca fuori dal cazzo di Gil che con un colpo di frusta cosparse altra calda sborra sul suo volto, per poi finire completamente sdraita lungo il pavimento subito dietro di lei.
    Minah si sentiva stordita per la quantità di sborra che si era ritrovata a gestire, provocandole un po' di vertigini che fortunatamente non causarono nessun incidente essendo appunto già sdraiata a terra, ma la cosa non si concluse lì. Gil si alzò in piedi mettendosi sopra di lei e con la mano iniziò a masturbarsi quel suo grosso cazzo, ancora duro e rigido, per stimolare al massimo l'uscita incessante di sborra calda e succolenta che si riversò sulla ragazza stesa al suolo.
    Minah tenne la bocca aperta per tutto il tempo facendo ospitare quanto più nettare poteva, ma la maggior parte inevitabilmente finì fuori cospargendosi sul viso, sui capelli, sul collo, ovunque fino alle gambe.
    Gil nella foga del momento notò la passera bagnata della ragazza e sembrò esserci rimasto male affermando che non le aveva dato il permesso di toccarsela e la minacciò di punirla se non avesse ingoiato tutto lo sperma che era rimasto cosparso sul suo corpo.
    Minah prese qualche secondo per riprendere fiato e un po' dei suoi sensi per riuscire a estrapolare una frase, per quanto le fosse possibile essere chiara con le parole avendo la bocca ancora mezza piena di sperma. "Non ho scusanti, padvone. Io...non lascevò nemmeno una goccia spavsa in givo" riuscì a dire fra un gorgoglio provocato dai liquidi del pene di Gil e l'altro con aria estasiata ma allo stesso tempo mentalmente assente a causa della libido e dello stordimento. Iniziò a muovere le mani verso il suo petto e a slacciarsi il toppino viola, buttarlo via e rivelare a Gil il suo magnifico seno africano, grande, morbido, leggermente penzolante sui lati a causa del suo stesso peso e con i capezzoli rosa scuri completamente rigidi.
    Sempre con le mani iniziò a raccogliere quanto più sperma poteva dal suo corpo, iniziando dal ventre e risalire poi su verso le sue tette, massaggiandole e giocandoci un po' prima di alzare le mani congiuntamente per formare una ciotola contenente fino all'orlo lo sperma caldo del ragazzo. Minah si sollevò leggermente con la testa per raggiungere meglio le mani e iniziò a succhiare dal bordo di queste, esaltando più che poteva i rumori che faceva con la bocca, la lingua e la gola che stava visibilmente ingoiando il contenuto delle mani, fino all'ultimo.
    Minah era già pronta a raccogliere un'altra "scodella" per andare con la seconda porzione di succolento latte maschile, ma qualcosa non andava dentro di lei, sentendo lo stomaco pesante, già da quando aveva ingoiato la prima ondata del nettare di Gil in verità.
    Improvvisamente a Minah si spalancarono gli occhi, percependo che qualcosa stava risalendo dal suo esofago, spostandosi immediatamente su un lato del corpo e chinando la testa in direzione del pavimento appena prima che dalla sua bocca uscisse una grande quantità di sperma mischiato con altri liquidi del suo corpo e, con piccola soprpresa, del riso, certamente gli avanzi della cena giapponese di prima.
    Qualunque donna normale si sarebbe spaventata e avrebbe voluto fermarsi, ma Minah era una ragazza diversa, anormale, che seguiva solo le sue voglie e i suoi istinti. Per lei la sofferenza fisica era qualcosa che bisognava farne tesoro e capirla per apprezzare ancora di più la vita. Era anche una ragazza libidinosa e ninfomane e in quella giornata non aveva ricevuto due cazzi qualunque; sarebbe stato poco rispettoso se avesse voluto smettere, cosa che non voleva nella maniera più assoluta.
    "Rimedio subito padrone" disse servilmente prima di gettarsi a caduta libera con la lingua sul pavimento e iniziare a leccare il suo stesso vomito per non lasciare nemmeno una goccia di quel dono che era lo sperma del suo padrone, come aveva promesso all'inizio.
    Dopo aver finito alzò lo sguardo verso il viso di Gil e accennò uno sguardo voglioso, "desidera ancora punirmi, padrone? Mi faccia conoscere le sue meraviglie. Voglio imparare padrone" domandò incuriosità per l'ultima frase di Gil che accennava a qualcosa di nuovo per lei, mentre si avvicinava strisciando con le ginocchia per arrivare fino ai piedi del ragazzo,con il volto ansimante e sudato a pochi centimetri dall'organo duro e pulsante di lui, gettandoci sopra il suo alito caldo e gemente.

    È cosa sacrosanta e giusta rolare secondo la personalità del proprio PG. Non saresti un bravo giocatore altrimenti. L'unica cosa che non riuscirei a gestire è roba con feci e urine. Se puoi evitare anche il guro o simil guro. Va bene se si tratta di punizioni corporali più o meno pesanti come pugni o calci o simili. Niente mutilazioni, fontane di sangue alla Kill Bill o cose che lo fanno sembrare più un interrogatorio da Mossad o roba da film di Saw insomma.
    Ti rigiro anche io la tua frase: Se te o qualunque staffer ritenete che stia passando qualche limite non esitate a farmelo notare. Mi riferisco alla parte sul vomito in particolare, capisco che per alcuni possa essere abbastanza schifosa. Diavolo, ha sorpreso anche me prima che la scrivessi. Mi sono detto "davvero riesco a immaginare queste cose?" :look:


    Edited by Yalara - 24/12/2016, 11:25
     
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    Ti capisco, ad essere sincero anche io col tempo mi sono sorpreso molto di ciò che riuscivo a immaginare e mi sono accorto che salvo alcune eccezioni essendo questa pura finzione o qualcosa di simile ad una valvola di sfogo non ho problemi ad immaginare alcune cose, specialmente se si tratta di PG crudeli. Non preoccuparti comunque, non avevo intenzione di scadere nel guro, e per quanto riguarda le torture pensavo più ad una pressione psicologica che fisica.

    Nonostante lo stordimento Minah non ci pensò due volte a soddisfare la richiesta di Gil, scoprendo anche il suo seno ed iniziando a darsi da fare. Gil non poteva affatto dirsi sfortunato, quella tipa era uno schianto, una bellezza che non aveva mai visto, la sua pelle scura gli ricordava un pò Nimue e forse poteva competere col fascino della strega in quanto a forme. La cosa che più lo compiacque però furono i capezzoli, che non davano per niente l'idea di qualcun oche stava subendo delle torture od elle angherie, anzi erano eccitati da morire, sembravano duri come il marmo e questo poteva rivelarsi davvero interessante. Gil poteva osare. La osservò gustarsi il suo sperma avidamente e con la giusta lentezza, uno spettacolo delizioso che Gil sfruttò per continuare a masturbarsi ghignando compiaciuto, sembrava davvero in grado di berne quanto più possibile ma inaspettatamente eccola cedere ai limiti del suo corpo, rigettando quasi tutti i doni del suo padrone e forse anche qualcosa di più. Trattenere una risata di scherno fu assolutamente impossibile per Gil, adorava quando finalmente le sue vittime arrivavano al limite ed iniziavano a reagire in quella maniera così eclatante! Che spettacolo meraviglioso, la cosa invece di scoraggiarlo lo fece eccitare ancora di più, lo sguardo di Minah mentre vomitava umiliata era impagabile. Ma il meglio doveva ancora venire: come se fosse già stata completamente frantumata nella volontà, prima ancora che potesse ordinarglielo Gil, fu lei stessa a prendere l'iniziativa per poi mettersi a leccare ogni goccia di ciò che aveva sprecato, alzando ancora di più la rista del ragazzo.
    Si... è esattamente così che si fa, mi piace...
    era uno scenario perfetto e Minah ne voleva ancora, quindi perché esitare? Gil aveva capito a quel punto che non doveva imporsi limiti con lei, per questo decise che avrebbe esagerato quella sera, portandola a tutto un nuovo modo di vedere il sesso. Mentre la vedeva supplicare a terra, Gil la afferrò per i capelli, spingendola di nuovo su ciò che restava del suo peccato per poterla schiacciare con una forza non sufficiente a farle del male, ma abbastanza da impedirle di alzarsi. L'odore del cazzo e dello sperma di Gil le avrebbe penetrato il cervello in profondità, bruciando quel poco barlume di lucidità che le restava. Si posizionò poi col bacino dietro di lei, iniziando a muovere quella mazza enorme ed esagerata tra le sue natiche, adesso che la sentiva sul suo corpo poteva davvero rendersi conto di quanto fosse enorme e magari chiedersi anche come aveva fatto una mostruosità del genere ad arrivarle fino in gola. Ma sopratutto come avrebbe fatto a prenderla in corpo.
    Sei una a cui piacciono provare cose nuove, non è così? allora oggi ti farò sperimentare delle cose che non credevi neanche si potessero fare... sarai alle prese con un vero e proprio mostro del sesso, e con mostro non intendo assolutamente farmi un complimento...
    Oh no, quella non era un esaltazione... ma un aggettivo a tutti gli effetti. Il ragazzo puntò la propria cappella pulsante sull'intimità di Minah, iniziando quindi a penetrarla mentre pulsava come un tamburo. Solo la cappella avrebbe allargato le sue carni come mai prima d'ora per via delle sue dimensioni, Gil non era solo lungo ma anche molto largo rispetto al normale. La punta del glande era quella che pulsava e spingeva di più, quasi come se volesse farsi strada in quella caverna perversa scavando più forte. Una volta entrata la cappella, venne il turno della lunghezza del suo mostro di piacere, completamente ricoperto di vene calde e a loro volta pulsanti, colme non solo di vigore ma anche di energia crudele che non avrebbe dato modo a Minah di abituarsi a tutto questo. Una sensazione strana salì nel suo corpo: sembrava dolore, ma il suo cervello riusciva a percepirlo come piacere. Essendo molto bagnata, Minah non ebbe quasi nessun problema a sentire quella mazza enorme scivolare dentro di sé, e quando la cappella sbatté contro l'entrata dell'utero della venere nera, il cazzo di Gil era appena arrivato alla metà della sua lunghezza, poteva entrarne ancora...
    Guarda che cazzo di macello... soltanto succhiandomi il cazzo ti sei bagnata così tanto? Sei davvero oscena come puttana...
    Ridacchiò maligno, riferendosi al fatto che essendo così grosso e ingombrante faceva traboccare gli umori di Minah dalla sua stessa intimità, ritrovandosi a raccoglierli con le dita della mano destra per riempirne le dita. In quella posizione poteva ammirare chiaramente il grosso culo della ragazza, invitante e probabilmente voglioso di attenzioni. Senza esitare, approfittando della mazza enorme che a quel punto le stava togliendo le forze, Gil puntò il medio verso la corolla di carne di Minah, iniziando prima a massaggiarla, poi a penetrarla. Una, due, tre, quattro dita, tutte assieme, spinse dentro di lei anche il resto della mano lasciando solo il pollice fuori, e quando le dita iniziarono a muoversi per strapparle altri gemiti anche il suo enorme cazzo iniziò a pulsare. Sarebbe riuscita a trattenersi di fronte ad una stimolazione simile? Gil sperava proprio di no...
     
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    La risposta di Gil fu improvvisa e violenta, come sperava Minah vista la condotta del ragazzo avuto fino ad ora. Con una mano afferrò i capelli di lei per sbatterla in maniera forzosa sul pavimento, lì dove prima stava il suo stesso vomito. La tenne lì bloccata con la testa, con il corpo sollevato in posizione di pecorina e il culo morbido e liscio che allettava lo sguardo del ragazzo appena dietro di lei.
    La situazione era perfetta per i sensi di Minah, che non sentiva più nessuno pensiero passare per la sua testa, ma solo gli odori dei loro corpi e dei loro liquidi che sembravano delle droghe per lei, assuefanti e che le facevano desiderare molto più di quello che aveva ricevuto fino ad ora.
    "Cazzo" e "sborra", "cazzo" e "sborra", queste erano le uniche parole che riuscivano a far ragionare, per modo di dire, la mente di Minah prima che questa emise un gemito di goduria quando sentì con il tatto la grossa cappella di Gil cominciare ad addentrarsi nella sua passera, con una certa facilità fortunatamente grazie ai preliminari che Minah si era fatta precedentemente.
    Gil non poteva riuscire a vederlo perché era dietro di lei, preso ad affondare il suo pezzo di carne sempre più a fondo, ma il viso di Minah stava assumendo un'espressione sempre più fuori da ogni controllo e ridicola, stringendo i denti, respirando in maniera sempre più forte e veloce e facendo uscire fiumi di lacrime dagli occhi e di saliva dalla bocca quano la spalancò per gridare e gemere alla sensazione del cazzo di Gil che aveva raggiunto il suo utero.
    Aaaah! Sì! Sono una lurida puttana! La sua puttana padrone! La mia passera è nata per il suo cazzo!" gridò Minah in mezzo ai suoi gemiti mentre sentiva come Gil sbatteva il suo bacino sul suo sedere, facendolo rimbobare e scuotere, mentre il suo cazzo faceva uscire continuamente i liquidi della sua passera ogni volta che si tirava indietro per lanciarsi di nuovo violentemente contro l'ingresso dell'utero, come un ariete.
    Sembrava che la cima della goduria fosse raggiunta ma Minah si sbagliò a pensarlo e lo comprese quando sentì il dito di una delle mani di Gil andare a stuzzicare il suo ano, per poi cominciare a infilarlo.
    Per Minah era difficile ma doveva assolutamente rilassrsi quando sentì che Gil stava cominciando ad andare con il secondo dito, poi il terzo e infine il quarto. Una mano intera che stava stimolando il suo ano mentre appena più sotto vi era quel suo cazzo enorme e caldo che stava sciogliendo la sua passera.
    Davanti alla bocca di Minah si era formato un vero lago di saliva sul pavimento per quanto stava godendo e continuava ad uscirne a ogni colpo di bacino di Gil, a ogni stimolazione delle dita che faceva dentro il suo ano, a ogni insulto che le tirava addosso.
    Improvvisamente Minah cominciò a sentire che la sua passera stava raggiungendo l'apice, si sentiva pronta per venire e non riusciva a resistere alla tentazione di volerlo con tutta se stessa quando si portò una mano sotto di sé per raggiungere e toccare la lunga asta di Gil, strofinandola e stimolandola, sentendo anche quanto fosse lunga non riuscendo a raggiungere i suoi testicoli.
    "Padrone! Ah! Io sto ah! Sto per venire padrone! La passera di questa puttana vuole bagnare di piacere il suo cazzo! Ah! Ah! Ah! Aaah!" gridò la frase quando cominciò a usare la sua mano per stimolare il suo clitoride, che già era sporgente e molto sensibile, a cui bastava poco per mandarla in estasi. La tentazione di venire era davvero forte e le bastava un niente per accontentarla, ma Minah si stava torturando da sola quando nel momento in cui sentiva che il suo succo stava per uscire interruppe con la mano la stimolazione vaginale, per poi ripredere e smettere ancora quando sentiva di nuovo di raggiungere l'apice. La ragazza aveva capito che Gil voleva il controllo assoluto e per questo attese il suo permesso prima di fare qualunque cosa, sebbene fosse anche tentata di essere una puttana disobbediente solo per il gusto di voler essere punita dal ragazzo.

    Come puoi vedere nelle mie role mi piace mettere immagini o gif per rendere meglio l'idea di quello che descrivo. Spero che con questo non si pensi che magari sia pigro di immaginazione ^^.
     
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    Gil non aveva bisogno di vederla o guardarla direttamente, riusciva chiaramente a percepire i suoi gemiti e la sua perversione che salivano vertiginosamente trasportando la ragazza in un tugurio di piacere senza via d'uscita. Il cazzo del ragazzo sembrò accenderla del tutto, andando a toccare i suoi ricettori del piacere portandola ad un livello che Gil si aspettava di raggiungere ma che lo sorprese comunque con piacevolezza, quella tipa era una vera e propria troia, amante del cazzo e di qualsiasi cosa che potevano farle sbattendo contro quelle natiche perfette e deliziose. Ogni spinta di Gil veniva arricchita con delle pulsazioni più intense quando la sentiva godere più forte e perversa in quel modo, ogni volta che confessava il suo amore per il cazzo Gil la ricambiava con spinte più forti ed intense che sicuramente avrebbe apprezzato e non poco, specialmente quando avrebbe iniziato a sfogarle davanti alle porte del suo utero. La stimolazione anale era perlopiù un plus, che stava facendo il suo lavoro a giudicare dalle contrazioni che il ventre di Minah donava al ragazzo senza nascondere minimamente la propria perversione. Un ghigno compiaciuto si spalancò sul volto di Gil mentre i muscoli del suo ventre si serravano, pronto a sostenere una penetrazione più decisa, specialmente quando la ragazza gli confessò che stava per venire per poterlo compiacere.
    E vorresti venire mentre vai di nuovo contro i miei ordini? Riesco a sentire che ti stai stuzzicando da sola, puttana! Come osi ingannarmi ancora?!
    L'aveva sentita, certo, si era reso conto subito che Minah stava stuzzicandosi da sola infrangendo di nuovo le regole imposte da Gil, e lui non poteva permetterglielo assolutamente. Con la mano libera le afferrò il braccio che stava utilizzando per massaggiarsi il clitoride, tirandolo sulla sua schiena così da immobilizzarla. Solo a quel punto avrebbe spinto cazzo e mano destra più a fondo nei suoi orifizi: la mano destra si chiuse a pugno diventando una vera e propria mazza ferrata perversa con la quale Minah poteva assaporare un piacere indescrivibile. Il cazzo invece dopo qualche spinta di fronte all'entrata del suo utero lo spalancò del tutto, penetrandolo e deformando il ventre della ragazza per le sue dimensioni.
    Ora dimmi quanto ami il cazzo del tuo padrone! Dimmelo o non ti lascerò venire!
    Gil avrebbe diminuito il ritmo ogni volta che sentiva Minah arrivare al culmine, pompando con forza in entrambi i suoi orifizi per poi fermarsi di colpo ogni volta che percepiva il suo culmine, ridacchiando e alzando la voce maligno mentre il suo corpo si univa del tutto con Minah, facendola impazzire. Solo quando la ragazza gli avrebbe detto esattamente ciò che voleva, Gil avrebbe continuato a pompare dentro di lei come una belva folle, spingendo con tutta la forza che aveva in corpo per farla impazzire ed esplodendo dentro di lei come un vulcano attivo, riempiendo il suo utero di bollente e caldissimo sperma, così tanto da deformarle il ventre e gonfiandolo, dato che non c'era spazio per farlo uscire per via delle dimensioni del suo cazzo enorme. Almeno fino a che non divenne troppo, lì fu la carne stessa di Mina ha ribellarsi, allargandosi di colpo per permettere a qualcosa di uscire e concederle un attimo di tregua. Gil però non sembrò sfogarsi affatto, non ebbe neanche i tipici sussulti dovuti all'orgasmo, si limitò a spruzzare sperma bollente e densissimo dentro di lei, ma non perse una sola goccia di vigore: era ancora duro come il marmo ed eccitato da morire, non aveva la minima intenzione di lasciarla andare
    Affatto, mi piace molto, anzi mi tenta chiederti se sai a che video appartiene la seconda gif.
     
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    Minah arrossì sulla faccia quando udì le magiche parole di Gil: "puttana, come osi ingannarmi?". Parole che la eccittavano quel tanto che bastava per farle scappare un sorriso, mentre pensava a cosa avrebbe fatto l'uomo per punirla per la sua disobbedienza.
    La risposta non si fece attendere quando sentì il suo braccio, quello che stava stimolando le sue parti intime, essere preso di forza da Gil e tirato sopra la sua schiena, immobilizzandolo; ma non fnì lì.
    Gil intensificò la sua libido e i suoi movimenti con il bacino andando più a fondo con il suo lungo cazzo, fino a oltrepassare l'ingresso del suo utero.
    "Gnnnnn! Aaaah!" mugugnò Minah stringendo i denti per la forte pressione che si sentiva in corpo prima di sfogarsi in un urlo che non si capiva bene se era di dolore o di piacere...forse entrambe le cose.
    A rendere tutto più estremo fu la mano di Gil impegnata con il suo ano che adesso si stava chiudendo a pugno e irruppe con tutto il suo impeto e la sua forza dentro l'orifizio della donna, riproponendo un urlo analogo al precedente.
    Con la mano sinistra bloccata era difficile controllare i suoi movimenti che oramai erano dettatti da quelli di Gil, ma Minah desiderava questo e desiderava sentire con mano quanto fosse andato a fondo il cazzo di Gil, avendo l'impressione che fosse dentro il suo stomaco invece che nel suo utero.
    Appoggiando la fronte sul pavimento e con le sue tette schiacciate a terra come due palle di gomma, sollevò la mano non bloccata per raggiungere il ventre in basso e capì la gravità della situazione quando percepì al tatto una vera e propria deformazione dello stesso causata dall'enorme cazzo di Gil; era qualcosa di veramente abominevole.
    Tutto questo stava aumentando ancora di più la quantità di liquidi che Minah stava facendo involontariamente uscire fuori. Sempre più fluidi vaginali colavano e formavano un fiume che andava chissà dove seguendo i microscopici dislivelli del pavimento, mentre dalla sua bocca colava fuori sempre più saliva che oramai alla ragazza non passava nemmeno di mente di tenere sotto controllo, colava e colava, specialmente ad ogni suo gemito o esclamazione di piacere.
    "Quanto ami il cazzo del tuo padrone?" domandò imperativamente Gil? Cos'altro poteva rispondere una donna assueffata dal suo odore, dal suo sapore, dalla sua carne?
    "Io...ah! Io adoro il suo cazzo! Ah padrone! Ah-ah-ah! La mia figa è nata per il suo cazzo! Ah! E il mio utero per la sua sborra! Ah ah!" riuscì a gridare Minah fra i mille gemiti, sperando anche che fosse stato comprensibile, non riuscendo a fermare la saliva che colava fuori dalla bocca ogni volta la apriva.
    Gil rispose ridendo a gran voce, come se un tipico malvagio dei film vecchio stile quando ha raggiunto il suo scopo e si delizia della gioia del momento esternandola, per poi riprendere a esercitare la sua pressione dentro il corpo di Minah, questa volta senza freno, senza interruzioni improvvise volte a impedire il raggiungimento dell'apice della libido; questa volta sembrava proprio che volesse andare fino alla fine.
    Così avvenne, quando Minah spalancò gli occhi e sentì una incredibile pressione dentro il suo ventre che si stava allargando e gonfiando, quasi da farle temere che stesse per scoppiare come un palloncino. La sua bocca non riusciva a mettere due lettere di fila in quel momento e gli occhi tendevano a ruotare all'indietro.
    La figa di Minah si allargò ancora di più per la forte pressione esercitata dalla sborra che dilagava per tutto lo spazio che poteva occupare nell'utero e altrove, ma la pressione era incredibile e il cazzo di Gil era estremamente ingombrante, rendendo ben difficile l'uscita dei suoi liquidi.
    Alla fine la tenacia di Minah, la sua resistenza e la sua forza di volontà a trattenere tutto dentro senza subire gravi ripercussioni fisiche, diede i suoi frutti quando Gil estrasse via per tutta la sua lunghezza quell'enorme pene che ha causato tutto questo e, come un tappo di champagne, tutta la sborra e i liquidi vaginali di Minah si riversarono fuori prepotentemente, colando come una cascata e andando a imbrattare per svariate decine di centimetri di area il pavimento.
    Quando Gil mollò completamente la presa che aveva sulla ragazza questa crollò a terra come un pezzo di stoffa bagnata e se non era vero che Minah era un pezzo di stoffa non si poteva dire lo stesso per quanto riguarda la parte bagnata, cose che era eccome, bagnata di sudore, di umori vaginali, di sperma, tutto questo era ovunque sul suo corpo e dalla sua passera stava ancora uscendo, specialmente quando trovò la forza di tirarsi su e mettersi in ginocchio.
    Minah si voltò con il suo corpo verso il membro di Gil che ancora era perfettamente eretto e duro come la prima volta, facendo scattare un sorriso libidinoso sulla faccia della ragazza. Voltandosi con il corpo Minah percepì anche con le mani tutto il lago di umori che si erano riversati dai loro corpi sul pavimento e senza esitare, salvo il tempo di guardarli, si chinò con fare sinuoso e sensuale con la schiena e si mise con la bocca succhiarne quanto ne poteva, facendo intenzionalmente un gran rumore, simile a quando si aspira con la cnnuccia il fondo di un bicchiere e con altrettanta intenzionalità ingoiò rumorosamente i liquidi appena raccolti.
    Si chinò per una seconda volta sul lago di umori e, per una seconda volta, ne succhiò quanto più ne poteva prima di rialzarsi definitivamente per tornare in ginocchio, ma non prima di aver fatto strisciare il suo seno lungo il pavimento, imbrattandolo dei resti di sperma, molto denso e quindi facile da tenere raccolto sulle sue mammelle.
    Minah si ritrovò dunque con il viso davanti al cazzo di Gil, rimasto duro ed eretto, con la sua bocca piena del cocktail afrodisiaco che erano i liquidi di loro due. Minah sollevò i suoi seni con le mani per metterli ai lati del cazzo di Gil, andando a ricoprirlo quasi completamente in mezzo alla sua fessura, per poi riversare dolcemente lungo tutta l'asta i liquidi che aveva trattenuto in bocca, facendolo diventare una squisita prelibatezza pronta da essere gustata.
    Minah non si mosse però, andando invece a sollevare lo sugardò verso il volto di Gil e pregandolo letteralmente in ginocchio, "ho il suo permesso, padrone?"

    La seconda gif del mio post precedente non so da che hentai è preso, però non mi sembra allettante per me. Mi sa tanto di bara quell'uomo, non riesco a farmelo piacere quel genere, scusami. Però sono molto curioso di sapere da che hentai è presa la prima gif, sempre del post precedente a questo.
    NOTA: ho notato che la seconda gif di questo post è un po' problematica a caricarsi, almeno la prima volta. Se fa anche a te lo stesso problema dimmelo che la tolgo e vedo se trovo qualcos'altro.


    Edited by Yalara - 29/12/2016, 17:46
     
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    In realtà è la terza immagine a non essersi caricata affatto, o almeno io non riesco a vederla. La prima gif del tuo precedente post invece appartiene all'anime "sei yariman gakuen enkou nikki"

    Lo spettacolo a cui lo fece assistere Minah era davvero stimolante, Gil non poteva pentirsi neanche per un istante delle sue scelte: il corpo deformato dall'orgasmo della ragazza mentre si riversava tutto a terra e poi Minah raccoglieva tutto come una schiava fedele era davvero delizioso, il ragazzo sentì chiaramente la sua eccitazione aumentare e se non fosse stato per lei che aveva preso l'iniziativa, sicuramente avrebbe rincominciato a scoparla ancora più forte. Ma stavolta fu Minah a non cedere troppo alla fatica, tirandosi su e accogliendo il cazzo del suo padrone tra i seni, massaggiandolo e sputandoci sopra tutto i liquidi che aveva raccolto con tanta fatica da per terra. Il ragazzo era compiaciuto di quella visione, non tanto per il gesto perverso della ragazza quanto più per il fatto che prima di agire aveva chiesto il suo permesso, da brava schiava. Compiaciuto, Gil era pronto a dirle che non doveva fermarsi, ma in quel preciso istante la sua mente si ritrovò a meditare. Che stava combinando? Quella era una puttana... sicuramente stava facendo tutto questo solo per soldi, come faceva ad essere sicuro che la stava davvero facendo godere, che la stava facendo impazzire e che si stava davvero votando a lui? No, doveva puntare più in alto, molto più in alto. Allargò un ampio e perverso sorriso, mentre dalla sua borsa afferrava qualcosa. Nel mentre il suo cazzo enorme avrebbe pulsato come un cuore attivo tra le carni di Minah, facendole notare che non era solo grosso, ma anche saturo di un'energia cospicua che lo rendeva instabile, colmo di vigore e capace di vibrare come un martello pneumatico. Alla luce di ciò, avrebbe potuto intuire che prima mentre la scopava c'era andato anche piano per non ferirla gravemente, ma poteva andare ancora più a fondo, più forte, fino alla pazzia.
    Prima però voglio farti un regalo... te lo sei meritato... alza la bocca e di aaaaah!
    Spalancò anche lui la bocca mentre apriva una bottiglia d'acqua che dentro non aveva sicuramente del normalissimo liquido di fonte. Non aveva nemmeno l'etichetta e sembrava un intruglio preparato direttamente da Gil, di un colorito bianco poco rassicurante, e che seguendo le istruzioni di Gil Minah avrebbe potuto constatare che si trattava di sperma, sicuramente il suo. Il ragazzo gliene avrebbe riversato in abbondanti quantità dritto in gola, poi lo lasciò scivolare sul suo cazzo e sulle tette della sua personalissima puttana così da dirle che non doveva più trattenersi, ma darsi da fare. Per incoraggiarla, Gil le afferrò i seni con forza, stringendoli con un vigore che probabilmente Minah non aveva mai assaporato, il perfetto limite tra una stretta dolorosa e un vigoroso piacere. Il ragazzo iniziò a muoverei l bacino per potersi scopare anche le sue tette e farle bere quel suo mix speciale che avrebbe reso le cose molto più interessanti da quel momento in avanti. ma prima di tutto si sarebbe gustato le tette di Minah, le avrebbe assaporate in tutta la loro bellezza e morbidezza, non ne avrebbe mai avuto abbastanza!
     
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    Minah sembrava una gatta in calore, ansimante e vogliosa di altro gustoso sperma e di montare sopra il cazzo di Gil; con suo sorpresa fu accontentata in una maniera piuttosto singolare.
    Gil prese e aprì una bottiglia fra le sue cose, molto anonima, senza targhette o altro che indicassero il contenuto, una sostanza semi liquida di colore bianco che il ragazzo riversò sulla booca spalancata di Minah; lei non aveva idea di cosa si trattasse prima di saggiarlo, dimostrando tutto il suo servilismo nei confronti di Gil, ma ogni timore venne a scomparire quando la lingua le disse che si trattava di sperma.
    Caldo e succoso nettare bianco, certamente di Gil, che Minah si deliziò di prenderne quanto più ne poteva...sorprendente considerando quanto ne aveva bevuto fino ad ora; era veramente una puttana insaziabile, senza nessun riguardo per il suo orgoglio, forse mai esistito da quando ha iniziato ad essere ninfomane e facile a cedere ai suoi più bassi istinti.
    Gil riversò parte del contenuto della bottiglia anche sul viso, sulle enormi tette e sul suo cazzo tenuto al caldo da queste ultime, fino a svuotarla completamente prima di metterla via e poter ammirare il suo piccolo capolavoro: una puttana schiava del piacere e del pene di Gil, completamente coperta di caldo e succoso sperma, il suo sperma, così coperta che c'era più sborra chiara che pelle scura in ciò che Gil poteva vedere in quella puttana di Minah.
    Minah emise un suono di gemito quando Gil le afferrò improvvisamente e violentemente le sue tette, tenendole ben salde mentre col bacino cominciò a muoversi e spingere e tirare il suo grosso cazzo lungo tutto l'interspazio fra le grosse tette di Minah.
    "Oooh padrone!" disse vogliosamente la ragazza mentre osservava con occhi pieni di passione la cappella di Gil che sbucava e si ritraeva dalla carne soffice dei suoi seni, come una talpa che usciva con la testa fuori dalla sua buca per poi ritrarsi.
    Il movimento non era per niente fastidioso, nonostante l'irruenza che a Minah comunque faceva impazzire di piacere, anche perché a questo punto sia i loro sessi che in generale i loro corpi erano ben oleati di sudore e lubrificati e lo sperma cosparso praticamente ovunque sul corpo di Minah non faceva altro che rendere più fluido ed eccitante il movimento del pene di Gil.
    Anche Minah non restò passiva comunque, decidendo di abbracciare il bacino di Gil con le sue mani, afferrando saldamente le sue natiche, sode e calde, iniziando a massaggiarle mentre con la bocca si buttò sulla cappella del cazzo di Gil e lì rimase a continuare a subire il movimento prepotente dei colpi di bacino di Gil, cercando di rendere tutto più estasiante muovendo la lingua, girandola attorno al glande e pressandola per toccare quanti più punti sensibili del pene poteva.

    Vedi se adesso funziona la gif. Non so perché te lo fa, a me non ha dato problemi :gratt: .
     
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    Appena quel delizioso mix venne ingurgitato, Minah avrebbe dovuto sentirne gli effetti perversi che iniziavano a salire. Il calore al suo basso ventre sarebbe aumentato, rendendo l'assenza di un grosso cazzo che la fotteva una pena semplicemente insostenibile tale era la mancanza. Il corpo sarebbe diventati estremamente più sensibile, come se capezzoli e labbra potessero essere altri clitoridi. Il suo seno divenne più grosso e morbido, e ogni volta che Gil spingeva il bacino verso l'alto per comprimerlo e gustarsi quella stimolazione perversa, dai capezzoli iniziava a zampillare latte caldissimo, prodotto da chissà quale diavoleria perversa. Minah aveva appena ingurgitato un mix inventato da Gil semplicemente perverso, qualcosa che l'avrebbe trasformata nella bambola vivente definitiva e che avrebbe spinto il suo corpo oltre i limiti.
    Oh si questo si che mi piace di spettacolo! Avanti, voglio dartene ancora! Vuoi ancora il mio cazzo non è così? Vedi di meritartelo puttana!
    Detto questo, la presa sul corpo di Minah si fece molto più forte, e i due avrebbero assecondato i loro movimenti a vicenda per poter rendere quel momento il più simile possibile ad un amplesso a tutti gli effetti. Il cazzo di Gil scivolava impaziente tra le morbide carni del suo seno per poi tuffarsi tra le labbra e la gola di Minah per compiacersi della sua perversione. La pelle scura della ragazza veniva stimolata da ogni centimetro di quella verga ricoperta da vene calde e pulsanti, che culminavano con una cappella enorme dando l'idea che potesse esplodere da un momento all'altro. man mano che il ritmo aumentava, la compressione del suo seno morbido diventava sempre più forte e quindi il latte zampillava copioso e irresistibile come se perfino le sue tette potessero avere un orgasmo. Gil, sfruttando il fatto che il corpo di Minah fosse molto più sensibile, avrebbe stuzzicato le sue labbra col cazzo enorme che le stava offrendo, e i capezzoli con le dita delle mani che la stringevano così da farla sopraggiungere all'orgasmo senza neanche penetrarla. Ancora una volta l'avrebbe continuata a fottere in bocca e tra io seni in quel modo fino a che non l'avrebbe sentita giungere al culmine, donandole quindi l'ennesima pioggia di caldissimo e densissimo sperma immortale.
     
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    Gli strattoni pieni di passione e vigore provocati da Gil davano immenso piacere a Minah che non mostrò niente altro che totale sottomissione alla sua volontà. Il ragazzo sapeva come prenderla e a quanto poteva constatare anche lei sapeva come prendere lui, vista l'espressione di felicità ed esaltazione che Gil aveva in volto. Era una persona che voleva dominare, questo era chiaro sin dall'inizio, per Minah non faceva differenza. Era il suo lavoro soddisfare queste esigenze e non sarebbe stata brava nel farlo se non avesse assecondato le mentalità più diverse fra loro. Ma non si sentiva in dovere di farlo, per lei era un piacere, lo è sempre stato, fin da quando ha conosciuto il mondo del sesso.
    Minah continuò a stimolare il cazzo di Gil dentro la sua bocca, ruotando la lingua e assecondando i movimenti che faceva in mezzo ai suoi caldi seni, aprendo leggermente la bocca di tanto in tanto per far fuoriuscire la sua saliva mischiata alla sborra del ragazza per rendere tutto più "sporco" ed eccitante, oltre che per mantenere lubrificato il suo sesso per renderne fluido il movimento.
    Il suo cazzo duro, la schiuma di sperma e saliva che usciva dalla sua bocca, il latte che zampillava dai suoi capezzoli sollecitati dalle dita dell'uomo e la sua passera che espelleva sempre più succo che inondava il pavimento sottostante facendo bagnare le sue gambe, era tutto perfetto e non passò molto tempo prima che la cosa culminasse, finalmente, con il cazzo di Gil che esplose in bocca a Minah, inondando tutto il suo palato e facendola gonfiare come un palloncino, nonostante stesse ingoiando come un'ingorda quanta più sborra poteva.
    Ad ogni pulsazione del cazzo di Gil, a ogni schizzo di sperma che usciva dalla sua cappella Minah manteneva ancora più salda la presa sulle natiche del ragazzo, nonostante il buon senso avrebbe fatto indietreggiare qualunque donna per riprendere fiato...ma Minah non era qualunque donna e il buonsenso non aveva spazio in quel contesto.
    Quando sentì che Gil aveva finito di donare la sua ultima goccia e allentò la presa su Minah, questa sfilò la bocca dalla lunga e ancora dura asta di carne dell'uomo, emettendo qualche colpo di tosse che fece zampillare fuori un po' di sborra che si riversò sui suoi seni già stracolmi di liquidi.
    "Il suo cazzo padrone! Il suo cazzo! Voglio ancora il suo cazzo! Padrone!" riuscì a dire solo questo la ragazza dopo essersi "pulita" la bocca, poche parole ma cristalline e dette pià da una tossica ninfomane che da una puttana professionista, una puttana che prese a massaggiarsi le tette per cospargere meglio tutto quello che si era posato su di lei, come se si trattasse di una crema per la pelle, mentre con il corpo si sdraiò a terra, con la schiena poggiata sul pavimento e le allargate verso l'esterno per poi richiudersi alle ginocchia.
    Le mani imbrattate di sperma, saliva e altri umori strisciarono giù verso la sua passera, anch'essa ricoperta degli stessi liquidi in un modo o nell'altro, per poi allargare le sue pareti vaginali con gli indici delle due mani, mentre con i medi puntava verso le pareti interne della sua vulva, pareti che avevano un colore decisamente rosa, in forte contrasto alla sua pelle scura.
    Minah guardò con espressione estasiata al volto di Gil per poi abbassare lo sguardo al suo cazzo decorato da una goccia di sperma calante dal suo glande e con lo stesso tono di assuefazione di prima lo pregò, "la mia passera è tutta per il suo cazzo padrone. Il suo piacere è qui sotto pronto per essere preso, padrone".
     
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    Ancora una volta lo spettacolo fu notevole e delizioso, Minah era davvero insaziabile e soprattutto instancabile, molte a quel punto avrebbero già ceduto per via della quantità di sperma che Gil aveva donato loro, ma lei non solo era ancora vogliosa, non sembrava neanche sconfitta, come se niente potesse impressionarla oltre. Certo era felice, ma Gil non poteva accontentarsi, non così, la sua personalità glielo impediva. Quindi decise di alzarsi, con un enorme ghigno sul volto, andando non verso di lei ma verso la porta dalla quale era entrato. Approfittando della totale sottomissione di Minah e della sua posizione, decise di passare a qualcosa di molto più interessante.
    Sembra proprio che io non sia in grado di sfiancarti tutto da solo... che ne pensi se rendiamo la cosa molto più interessante?
    Ridacchiò mentre portava la mano sulla serratura, aprendola rapidamente per poter quindi sbloccare la porta e aprirla di colpo. Appena lo fece, all'interno della stanza iniziarono a camminare diversi ragazzi, tutti più o meno della stessa età di Gil, vestiti in maniera più o meno uguale che portavano una bandana sul volto per non farsi riconoscere. Anche loro ridacchiavano impazienti, e dai loro pantaloni era possibile vedere un'erezione considerevole che puntava verso il corpo della ragazza, segno che avevano sentito tutto molto probabilmente, ed erano quindi ben intenzionati a non rimanere da parte ancora a lungo. Gil ovviamente aveva già premeditato tutto, e non si trattava di una semplice sfida, no... quello che voleva da lei era assicurarsi che quella serata fosse indimenticabile, per l'eternità e forse anche più.
    Loro sono la mia squadra... non preoccuparti per i soldi, se fosse necessario ci metterò qualche extra per far si che ne valga la pena... quello che devi capire però ora è che sono tutti dei gran pervertiti, tanto quanto me a dirla tutta! E quello che vogliono sperimentare è decisamente molto, molto perverso, forse addirittura violento. Pensi di essere in grado di sostenerlo? Ah... ma che dico... come se avessi scelta in questo momento...
    Ridacchiò, portandosi davanti a lei, ghignando maligno mentre i ragazzi appena entrati si toglievano i pantaloni e sfoggiavano le loro grosse verghe venose, già eccitate. Non erano all'altezza di Gil, ma quei cazzi erano davvero enormi, probabilmente perché motivati da qualche pillola speciale, indubbiamente rientravano comunque tra le mazze più grosse che Minah aveva mai visto. Il problema di quell'invasione era che i ragazzi risultavano davvero tanti, guardandosi intorno dalla sua posizione Minah non sarebbe riuscita a contarli tutti... e sarebbe riuscita invece nel soddisfarli tutti? Questo era un imprevisto e stavolta Gil sperava davvero di riuscire a turbarla. Il cerchio di cazzi stretto intorno a lei prese quindi a masturbarsi, come a volerle far capire che non c'era la minima scelta a quel punto per lei, e che doveva unicamente sottostare alle loro leggi. Gil sperava di intimorirla o addirittura di farla arrabbiare, in qualsiasi caso però, il divertimento iniziava solamente ora...
     
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