Un gelato per riparare il mondo

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  1. Gisnni
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    Era un sogno. Senza dubbio. Doveva esserlo. Ma allora perchè ci stava mettendo tanto a svegliarsi?
    Toushiro sudava, tremando e sussultando sotto i tocchi di Cia, paralizzato dalla confusione, dalla paura e dall'eccitazione. Le dita della ragazza dovevano essere magiche per il modo diabolico con cui lo toccavano, morbide e delicate abbastanza da fargli toccare il cielo con un dito, ma decise abbastanza da svegliare prepotentemente tutti i suoi istinti. Le sentiva fredde, abbastanza da invaderlo di brividi, ma era perchè erano fredde o perchè era lui ad essere bollente?
    Irrigidito, Toushiro trattenne un verso strozzato nel sentire il fiato caldo di Cia su e dentro l'orecchio. Non pensava si potesse provare caldo e freddo assieme, paura mischiata a quel qualcosa che non poteva accettare, ma in quel momento per lui era cosi. Ansimando suo malgrado, era nell'imbarazzo più totale.
    No, io non... io stavo... Le parole, mozze tra i suoi respiri accelerati, non volevano sapere di prendere una forma sufficiente a giustificarsi. In realtà, non sapeva cosa rispondere. Le parole di Cia lo avevano colpito profondamente, e proprio perchè, con suo sgomento, capì che erano vere. Il corpo nudo di Cia era un faro da cui non riusciva a staccare lo sguardo. Umiliazione, vergogna, confusione ed eccitazione si fondevano dentro di lui in un vortice che gli impediva di opporsi a tutto quello.
    La voce di Cia gli pareva scivolargli attorno in un sussurro che toccava le parti più oscure della sua mente, attraendole alla luce del sole nonostante ogni sua opposizione. Anche quello era un potere di streghe? Doveva esserlo, doveva!
    Sussultò nel sentirla toccarlo direttamente sulla pelle. Un altro verso strozzato, stavolta più simile a un gemito. Toushiro arrossì ancora più forte di prima.
    No, n-non è vero. L-lasciami. Io non... Ah! Le sue proteste si smorzarono in un'esclamazione inarticolata mentre sentiva quelle dita diaboliche insinuarsi dove non avrebbero dovuto, operando la loro magia.
    Un'ondata di calore gli invase la testa, confondendolo, immergendolo in una nebbia in cui la voce di Cia emergeva con una valenza quasi ipnotica. Toushiro si ritrovò a pensare in modo inarrestabile a ciò che la ragazza gli stava suggerendo, gli occhi sgranati e incollati al petto prosperoso di Nimue.
    N-no! I-io...
    La ragazza si stava muovendo, per tutt'altro motivo, ma a Toushiro parve che stesse avanzando verso di lui. Misto alle idee che Cia gli aveva messo dentro, fu il colmo. Per un attimo, gli istinti presero il sopravvento sul buon senso e Toushiro alzò le mani e le afferrò entrambi i seni, affondando le dita in quelle montagne morbide.
    C-calde... sussurrò Toushiro, gli occhi annebbiati da quel momento di desiderio incontrollabile.
    Fu un attimo, poi sbattè le palpebre e tornò in sè. Capendo cosa stava facendo, la sua espressione si riempì di terrore.
    C-cosa? No! I-io n-non volevo! Non ... non...!
    Era andato completamente in tilt ormai, non sapeva più che fare. Sconvolto, non pensò nemmeno che poteva allontanare le mani da Nimue. Si sentiva in fiamme, cosi duro che gli stava facendo male, e nel contempo perduto e condannato, incapace di fare qualsiasi cosa.
     
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    Toushiro continuò a negare, a dirle che non era vero che non voleva, le chiese perfino di fermarsi, ma le sue mani si mossero da sole posandosi contro il seno di Nimue che sussultò per la sorpresa. Guardò allibita il ragazzo e poi Cia. Arrossì un poco per poi guardare la sua amica con gli occhi colmi di rimprovero.
    "Oooh andiamo, non fare la santarellina. Da quanto tempo non seduci un verginello? Guardalo continua a dirmi di no ma ti desidera parecchio, lo sento nella mia mano. Non ti viene voglia di divorare questo zuccherino innocente?" le comunicò telepaticamente, qualcosa che Toushiro non poteva sentire. Nimue guardò di nuovo il ragazzo e le mani che le stringevano i seni. Sembrava più un bambino che non capiva le proprie pulsioni che un uomo colto dal desiderio. Cia continuò la sua esplorazione nei pantaloni del ragazzo e gli afferrò l'erezione iniziando a masturbarlo con movimenti lenti ma una presa decisa. Si morse il labbro inferiore nel sentire quanto fosse caldo e duro.
    "Cosa ti fa pensare che io voglia stare a questo gioco? Stavo per andarmene, toglimelo dai seni e vi lascio da soli." rispose Nimue cercando di essere severa, ma i suoi capezzoli si inturgidirono. E la prospettiva di divorare via l'innocenza da quel ragazzo la iniziò a stuzzicare, ma non voleva ammetterlo.
    "Dai non farti pregare, ti voglio... voglio fare di nuovo sesso con te, questa volta senza trattenerci. Ti ho vista mentre mi guardavi sai, e poi guarda...." fece Cia sempre telepaticamente scoprendo l'erezione del ragazzo tirandogli giù pantaloni e boxer. Gli tirò la pelle verso il basso scoprendo la cappella lucida e rosa, come se volesse mostrarla a Nimue che si ritrovò a guardarla, poi guardò negli occhi Toushiro e lo vide smarrito nei suoi pensieri e nelle sue sensazioni. Era alla deriva di se stesso e quell'immagine la eccitò.
    "Aaah lo sapevo... è liscio e rosa, quel suo faccino carino non poteva che avere un pene così delizioso. Dai ti prego, facciamolo insieme, sciogliamo via l'imbarazzo da questo ragazzo." Cia la guardò maliziosa e Nimue capitolò. Cia felice continuò il suo gioco di seduzione e corruzione verso la lussuria del ragazzo. Tornò di nuovo a masturbarlo, facendo scorrere la pelle del suo membro su e giù. Si avvicinò con le labbra al suo orecchio sfiorandogliele con la punta della lingua.

    Vuoi davvero che mi fermi? sussurrò sfregandogli anche i seni contro la sua schiena. Nimue si avvicinò un pochino di più, in modo che il tocco di Toushiro sui suo seni potesse farsi più deciso. Si sarebbe avvicinata ancora di più, incastrando il corpo di Toushiro fra quello morbido e seducente delle due streghe. Attese che rispondesse alla domanda di Cia, poi avrebbe fatto la sua mossa anche lei.
     
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  3. Gisnni
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    Toushiro era nel panico e nella confusione più totali. Il calore e la morbidezza di Cia contro la schiena, i movimenti a dir poco diavobolici delle sue dita, tutto gli riempiva il petto e la testa di nebbia bollente fatta di vergogna e dolorosa eccitazione nella stessa misura. Non credeva di essersi mai sentito in preda a cosi violenti conflitti come in quel momento; lo sguardo allibito di Nimue gli faceva desiderare che gli si aprisse un buco sotto i piedi per risucchiarlo nelle viscere della terra.
    Rossissimo, ansimando fortemente e trattenendo a fatica i gemiti, gli sembrava di essere finito in un inferno fatto di piacere che, per quanto si rifiutasse di accettare, si imponeva su di lui con una forza inarrestabile. I movimenti abili di Cia lo caricavano di un piacere forte e intenso che sentiva scuotergli tutto il bacino. Cercava di resistere, di impedirsi di gemere, ma sentiva le ginocchia farsi molli sotto quel ondata di sensazioni.
    Ah... Ah! Un gemito che era un'esclamazione di paura mista ad estasi gli sfuggì a dispetto di ogni resistenza quando Cia lo scoprì completamente, toccandolo direttamente e abbassandogli la pelle della sua verga bollente.
    Con terrore, vide che lo sguardo di Nimue si puntava proprio lì e, intuendo che Cia lo stava facendo apposta per farglielo vedere, prese ad agitarsi debolmente tra le sue braccia, cercando, in preda alla vergogna, di non incorciare lo sguardo della strega più alta.
    Per... per favore per favore...
    A quel punto non sapeva neanche lui per cosa stava implorando, se perchè Nimue non lo guardasse cosi fissamente, non in quello stato pietoso in cui si trovava, se perchè Cia lo mollasse o perchè non si fermasse. Forse, al pari della confusione che si trovava in testa, anche nelle sue parole c'era lo stesso caos di emozioni e desideri.
    Le streghe parevano stare comunicando in qualche modo che non capiva, ma la scintilla che si accese nell'espressione di Nimue bastò per suscitargli un pensiero di spavento e anticipazione.
    Ah! Un gemito gli sfuggì al sentire improvvisamente il tocco umido della lingua di Cia. Caldo com'era, gli sembrò di aver toccato un pezzo di ghiaccio, ma ogni suono che avrebbe voluto fare fu troncato violentemente dal corpo caldo di Nimue che gli si premette di fronte.
    Toushiro si sentì avvampare e per qualche secondo cercò disperatamente di riprendere aria. Incastrato tra le due streghe, gli pareva che qualcuno gli strappasse l'aria dai polmoni, specie perchè i seni massicci di Nimue, più alta di lui, era vicinissimi al suo viso. Toushiro cercava disperatamente di non toccarli, ma se si tirava all'indietro non faceva altro che premersi ancora di più contro Cia. Altro che inferno, prima era il paradiso se messo in confronto all'ondata di percezioni che lo travolse in quel momento. Le due streghe emanavano un profumo inebriante e intenso, i loro corpi erano morbidi e sodi e gli pareva che lo bruciassero dovunque aderivano contro la sua pelle; lo spettacolo che gli offrivano era una cosa cosi proibita ed eccitante che dovunque guardava era un colpo violento alla sua sanità. Sotto quel assalto di sensazioni, Toushiro si ritrovava totalmente in un panico inarticolato, fatto di confusione assoluta, desiderio travolgente, che però non voleva, non poteva ammettere. Gli pareva che tutti i muscoli del suo corpo avessero deciso tutti assieme di diventare gelatina. Si sentiva le ginocchia debolissime, se non fosse stato bloccato tra le due ragazze, sarebbe sicuramente caduto.
    In quello stato, la domanda di Cia attivò dentro di lui tre cose: speranza di uscire da quel tormento fatto di piacere, confusione su cosa dire e cosa fare e, nascosto appena al di sotto del livello conscio, terrore per vedere finire tutto quello.
    Ma in quel momento aveva ancora abbastanza presa su sè stesso per abbozzare un minimo di resistenza. Tra un gemito a malapena trattenuto e gli ansiti che lo scuotevano come un ramo in una tempesta, rispose: N-no! E-è sbagliato! N-non... Ah! Le sue parole si persero in un gemito scatenato dalle dita di Cia. Non riusciva a resistere, ma doveva!
     
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    Toushiro continuava a dibattersi e a lottare, sicuramente più contro se stesso che con il vero desiderio di rifiutare quello che stava accadendo. Difatti la prima risposta era stato un "No!". Cia ghignò soddisfatta, anche se le avesse chiesto di fermarsi quel pene fra le mani continuava a supplicarla di non farlo di dargli altro piacere. Si ritrovò a ridacchiare, ma con tono molto più sensuale che derisorio.
    Il tuo corpo è più sincero di te... gli sussurrò all'orecchio. Iniziò a baciargli delicatamente il collo e lo spazio fra la spalla e il collo. Lasciò la sua erezione per dargli un attimo di tregua ma lo abbracciò poggiandogli le mani contro il petto come se non volesse farlo fuggire.
    Perché dici che è sbagliato? Sei forse sposato? gli chiese quasi con un tono più dolce, ma sempre a bassa voce, voleva tentarlo non di certo spaventarlo.
    Il tuo corpo percepisce da solo che non è sbagliato. Cosa c'è di male nel volersi sentire bene? fece sollevando una mano verso il suo viso, carezzandogli il collo e la mascella per poi guidarlo pian piano a voltarsi verso di lei. Lo guardò negli occhi, e gli fece vedere il suo sguardo colmo di desiderio. Nimue intanto si allontanò leggermente da lui e si abbassò leggermente per baciargli il petto, delicatamente, mordicchiando qualche dito di Cia dispettosa. Continuò ad abbassarsi fino a quando il seno non arrivò all'altezza del bacino, a quel punto lo abbracciò premendo i seni contro l'erezione. Cia invece si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra, dapprima uno sfiorarsi di labbra, poi socchiuse la bocca e con la lingua gli sfiorò le labbra in un tocco leggero per affamarlo di baci.
    Non c'è nulla di male nel lasciarsi andare. Non stai ferendo nessuno. Quando hai sete è forse sbagliato bere dell'acqua? Quando hai fame è forse sbagliato cibarti? Ascolta il tuo corpo Toushiro. Tu vuoi godere non è così? Nimue parlò con tono di voce sereno, sembrava più un oracolo che condivideva una grande saggezza. Cia a quel punto lo baciò decisa, insinuando la lingua nella bocca cercando il tocco caldo e umido della sua. Se non si fosse opposto gli avrebbe dato un bacio carico di lussuria, cercando di affamarlo a sua volta. Quando lo avrebbe sentito partecipare smise di baciarlo. Cia a quel punto era eccitata, quando sentiva Nimue parlare in quel modo riusciva ad accenderla con facilità. Nimue raccolse i suoi seni con le mani e li premette contro l'erezione di Toushiro per incastrarlo fra di essi, in modo che la punta sgusciasse fuori da essi e si facesse golosa agli occhi delle due streghe.
    Vuoi davvero fermare tutto questo? chiese per poi poggiare la punta della lingua contro la cappella, solo un tocco leggero, così da tentarlo ancora di più e fargli desiderare molto di più.
     
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  5. Gisnni
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    La sensualità con cui le due streghe lo stavano assaltando lo faceva sentire come burro intrappolato tra due fiamme. Se da una parte, la sua parte razionale continuava a gridare che tutto quello era assolutamente sbagliato e che non doveva accadere, che lui doveva, doveva!, arrabbiarsi, rifiutarsi, offendersi, dall'altra, i suoi istinti, attizzati da quelle due streghe, mai nome fu più appropriato, rischiavano ogni secondo di sopraffarlo. Tutto quello era cosi sbagliato, ma lo faceva sentire cosi bene...
    Ansimando, trattenne a stento un gemito a sentire le labbra di Cia sfiorargli la pelle. Non erano fredde, anzi, gli pareva che gli lasciassero un marchio bollente dove lo toccavano. Poi lei lo lasciò e Toushiro rimase a boccheggiare, assalito da una sensazione di perdita mista a sollievo. Era contento che l'avesse mollato perchè la tortura delle sue dita stava diventando insopportabile, ma lo stesso sentì il suo membro tremare per la sua stessa confusione. Gli pareva che l'aria che lo sfiorava fosse fredda, gelido, ora che la ragazza non lo toccava più.
    Tremò nel sentire l'affetto che ora permeava i gesti di Cia. Il modo con cui lei lo abbracciò toccò un'altra corda dentro di lui, diversa eppure simile a quella che avevano toccato fino a quel momento con la seduzione sensuale. Con terrore, Toushiro sentì la sua resistenza ridursi inesorabilmente e non potè opporsi ad assecondare Cia. Si ritrovò a guardarla negli occhi e il desiderio che vi lesse lo emozionò e spaventò allo stesso modo.
    S-sposato? N-no, io... La sua frase si spense sotto le parole e le carezze di Cia. Gli bastava che le lo toccasse perchè ondate di brividi si scaturissero sulla sua pelle. Per un attimo, quella sua domanda gli penetrò nel cuore, sembrandogli ragionevole. Già, che problema c'era? Era cosi bello, perchè doveva... si riscosse. Non... non era qualcosa che si doveva fare, si disse con ostinazione, ma le sensazioni che le streghe gli stavano facendo provare indeboliva quella sua convinzione.
    Sentì l'aria della stanza sfiorargli il petto, assieme a una bruttissima sensazione di perdita che lo fece tremare. Colto di sorpresa, fece per voltarsi a guardare quando sentì le labbra bollenti di Nimue sul petto. Gemette, stavolta senza riuscire a trattenersi, gli occhi chiusi per un attimo. Le dita di Cia erano state delicate, ma ferme, un misto che gli aveva fatto vedere le stelle; Nimue invece aveva una delicatezza che, mista alla morbidezza delle sue labbra, lo prese al cuore. Respirava forte ancora sotto quella sua tortura fatta di languida delicatezza, guardandola dall'alto mentre man mano si chinava.
    Sapeva a cosa mirava, ma non riuscì a muoversi per fermarla, si sentiva in fiamme. Rimase a guardarla con la coda dell'occhio, senza riuscire nemmeno ad allontanarsi dal viso di Cia, il petto che si alzava ed abbassava rapidamente.
    Ah... ah...
    Anticipazione e terrore gli si agitavano dentro, entrambe inchiodandolo sul posto, immobile, alla mercè delle due ragazze.
    Quando Nimue spinse i seni contro di lui, non gemette neppure. Semplicemente gli sembrò che qualcuno gli avesse tirato un pugno nello stomaco, svuotandogli i polmoni di tutta l'aria. La morbidezza e il calore che sentì invasero i suoi sensi come un'ondata di marea.
    AH! A...! I suoi gemiti si persero in un verso attutito quando Cia lo baciò. Toushiro si sentì il cuore pronto ad esplodere sentendo la lingua della ragazza cercare la propria, con decisione. Se Nimue era di una delicatezza che faceva impazzire, Cia aveva una fermezza che sottometteva. Toushiro gemette contro le sue labbra, catturato dalla lussuria di quel bacio, tutti i suoi sensi affogati nel piacere che gli trasmetteva. E nel mentre, Nimue parlava, ogni parola un coltello nella mente del ragazzo. Toushiro sentiva la sua parte razionale crollare, ma non con violenza, la sentiva sciogliersi gentilmente, spinta via dalle due streghe, tanto che nemmeno si rese conto che stava svanendo. Qualcosa, lontano lontano, gli gridava che era sbagliato, ma non riusciva più a ricordare il perchè. Nimue aveva ragione, perchè tutto quello sarebbe stato sbagliato? Era cosi bello, cosi meraviglioso... Nimue aveva ragione...
    D'istinto, spinse la lingua ad intrecciarsi con quella di Cia, ma lei gli sfuggì appena lo fece. Toushiro rimase a bocca aperta, le palpebre appesantite dal piacere.
    C-Cia protestò debolmente, rimasto letteralmente a bocca asciutta.
    Era cosi, affondato nel desiderio, quando sentì il calore che gli assediava il basso ventre farsi più forte. Ebbe giusto il tempo di girarsi, sorpreso, quando morbidezza e calore, più di quanto avese mai sentito, più bello di quanto avesse mai sentito, lo avvolgessero completamente.
    Non riuscì a resistere. Si spinse contro Cia, la nuca contro la sua spalla e gridò forte. Tra le palpebre serrate vide ciò che Nimue stava facendo, ma solo per un attimo perchè le sensazioni erano troppo forti e gemette ancora, irrefrenabilmente. Il lampo che aveva visto era stato sufficiente per colpirlo come un pugno con la sua oscena sensualità. I seni di Nimue erano enormi; il suo membro ci spariva dentro e lui li sentiva dappertutto, dalla base fin quasi alla punta, in ondate di calore irresistibile.
    Poi, il contatto umido proprio sulla punta, con quella delicatezza languida, da tortura. Toushiro si affondò i denti nel labbro per non gridare di nuovo, inarcando la schiena contro di Cia.
    No! Per favore! esclamò, sgranando gli occhi. A-anc... Si bloccò. Era troppo imbarazzante dirlo, anche per lo stato in cui si trovava. Ma lo stesso, quasi tutte le sue inibizioni, la sua ritrosia erano andate in frantumi. L'assaggio di piacere che le due streghe gli avevano dato, il vortice in cui lo avevano attirato erano semplicemente troppo per essere resistiti. In quel momento esistevano solo le sensazioni che le due ragazze gli stavano donando, nient'altro. Sentiva che era sbagliato, lo sentiva, ma il perchè non c'era più, non aveva più senso di fronte a tutto quello.
     
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    Toushiro iniziava a desistere, ma c'era ancora un barlume di ragione che gli impediva di reagire, limitandosi a subire il loro trattamento. Cia sorrise maliziosa ma seducente quando lo vide insoddisfatto dal bacio, pronunciando il suo nome in protesta era chiaro che ne voleva ancora. Tuttavia non lo acconentò subito, prima doveva lasciarsi andare. Difatti quando Nimue gli chiese se volesse davvero fermare tutto e Toushiro rispose di no, Cia tornò di nuovo a leccargli il lobo di un orecchio. Nimue invece strinse i seni attorno al suo membro, iniziando a muoverle su e giù. Cia invece riprese a baciarlo sul viso, posando le labbra sulla guancia scivolando pian piano verso la bocca, leccandolo con la punta della lingua così da fargli sentire un contatto più diretto. Con il corpo si spostava scivolando al suo fianco gradualmente, senza mai smettere di reggerlo.
    Non vergognarti Toushiro... dimmi cosa vuoi. Dimmelo e ti darò piacere. gli sussurrò durante la discesa delle labbra sulla guancia, arrivò fino all'angolo della bocca ma non lo baciò. Voleva che fosse lui a cercarla, voleva tentarlo e ubriacarlo di desiderio. Nimue fece attenzione a non dargli troppo, muovendosi lentamente sull'erezione con i seni, di tanto in tanto toccava il forellino sulla cappella con la punta della lingua ma non gli dava mai soddisfazione, aiutando in quel modo ad affamare di desiderio carnale il ragazzo. Cia raccolse la mano del ragazzo dolcemente, e la sollevò facendogli sfiorare con le nocche la pelle del proprio ventre delicatamente e risaliva verso l'alto, fino ad arrivare sotto al seno.
    Ti piace la mia pelle? Non vorresti toccarmi? gli chiese mentre le dita di Toushiro avrebbero sfiorato la pelle del suo seno, facendogli sentire i suoi capezzoli. Il viso rimase vicinissimo a quello di Toushiro, era lì pronta ad accoglierlo semmai avesse cercato un bacio da lei.
     
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  7. Gisnni
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    Quello che le due streghe gli stavano facendo, Toushiro ne era fermamente convinto nella pozzanghera che stava diventando il suo cervello, era pura e semplice tortura. I movimenti di Cia e di Nimue avevano una lentezza cosi languida, cosi tremendamente insoddisfacente che il ragazzo si stava sentendo impazzire. Lo stavano mandando al settimo cielo con la delicatezza, la morbidezza e il calore della loro pelle, ma il modo con cui lo tenevano in sospeso, muovendosi cosi lentamente, era da uscire di testa.
    Il corpo di Toushiro gridava, urlava!, per averne di più, tutti i suoi istinti maschili che gli suonavano nelle orecchie come una schiera di campane battenti. La sua mente si era opposta a cedere, ma ormai ogni resistenza andava cadendo sotto quel assalto fatto di carezze delicate.
    Toushiro ansimava violentemente, trattenendo solo a fatica i gemiti che il contatto bruciante di Nimue gli strappava, per non parlare dei baci con cui Cia lo tentava. Gli sembrava di stare annegando nel piacere e quel pensiero scatenava in lui sempre meno paura e sempre più desiderio. Eppure, lo facevano lentamente e quella tortura lo frustrava, facendolo diventare pazzo.
    Io... io... ansimò alla domanda di Cia. Tutti i suoi pensieri di resistenza andavano confondendosi, sciogliendosi in una pozza di desiderio. Non ricordava nemmeno più perchè dovesse opporsi.
    Guardò Cia quando la ragazza gli prese la mano, le palpebre appesantite; sgranò gli occhi nel sentire dove lo stava conducendo. Avrebbe dovuto respingerla, qualcosa, molto lontano, gli diceva che avrebbe dovuto farlo, ma il piacere era cosi forte, il desiderio che provava cosi intenso.
    Semplicemente, cedette.
    Si... si... disse, cercando le labbra di Cia con le proprie. Non ce la faceva più, si sentiva a pezzi, aveva assoluto bisogno che i suoi istinti ricevessero sfogo. Le sue dita si chiusero attorno al seno di Cia, sfiorandole languidamente il capezzolo. Nello stesso tempo, istintivamente, iniziò a muoversi lenntamente avanti e indietro con i fianchi, spingendo il membro ritto a strusciare tra i seni di Nimue.
    Mentre si lasciava andare, Toushiro sentì un grandissimo, immenso senso di liberazione e sollievo, ma le torture con cui le due ragazze lo avevano spezzato lo avevano anche stancato tantissimo. Ma gli ci sarebbe voluto poco perchè i suoi istinti tornassero a dargli forza.
     
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    Cia continuava a osservarlo da vicino, notando come la fronte corrugata per i dubbi pian piano si rilassava, vide nei suoi occhi il desiderio crescere sempre di più. Nimue avvertiva il membro farsi sempre più duro. Poi finalmente Toushiro cedette e si avvicinò lui stesso alla bocca di Cia. Lo accolse socchiudendo le labbra e iniziando un bacio dolce in un crescendo di passione. Mugugnò soddisfatta quando si sentì toccare sui seni, incoraggiando con i suoni Toushiro a darle di più. Continuò a baciarlo iniziando una sensualissima lotta fra le loro lingue. Cia portò una mano sulla nuca del ragazzo carezzandogliela dolcemente mentre i suoi baci divennero passionali e colme di desiderio. Forse Toushiro non era il più aitante dei suoi amanti ma in quel momento era eccitata e lo desiderava. Nimue intanto notò che finalmente il ragazzo si lasciò andare muovendo il membro fra i suoi seni. Strinse le mammelle con entrambe le mani per incrementare il piacere di quella pratica. Fissava la punta rosa che sgusciava fuori dalle mammelle avvicinandosi alla sua bocca, per poi ritirarsi e sparire fra i seni. Era così invitante che Nimue cedette a sua volta, abbassò la testa e tirò fuori la lingua accogliendo nella bocca la punta ogni volta che gli si avvicinava. Continuarono in quel modo per scaldarsi sempre di più, e Nimue cercò di stare molto attenta a non far venire il ragazzo, rallentando la presa dei seni e allontanando la bocca quando lo sentiva pulsare. I giochi erano appena iniziati e visto che era stata coinvolta, voleva godere a sua volta. Cia rallentò i baci, così come Nimue che rallentò la stimolazione, quando notò che la sua amica si era allontanata dal ragazzo per smettere di baciarlo. Cia gli sorrise maliziosa e seducente, lo spintonò dolcemente invitandolo a fare dei passi indietro. Nimue lo liberò dalla sua presenza e aiutò Cia spingendo con le mani dolcemente sulle gambe. Quando fu vicino al letto Cia lo spintonò su di esso e Nimue gli tenne le caviglie per farlo cadere sul materasso. Entrambe le ragazze iniziarono a baciarlo sulle cosce, sul ventre, posizionandosi ai lati del suo bacino con le teste. Iniziarono insieme a dargli piacere con la bocca. Nimue lo solleticava con la lingua sulla base del membro, coccolando con le mani i testicoli, Cia lo faceva più in alto sulla punta e si muovevano sull'asse di carne alternandosi e scambiandosi perversi baci con il pene di Toushiro a fare da tramite. Essendo così vicine, le due donne si toccarono a vicenda, stimolandosi i seni e carezzandosi il resto del corpo lascive ed eccitate, ma senza mai smettere di dare attenzioni al ragazzo con le loro bocche affamate di sesso.
     
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  9. Gisnni
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    Il desiderio torturante in cui le due ragazze lo avevano attirato trovava soddisfazione sulle labbra sensuali di Cia. Toushiro, se non fosse stato annebbiato dal piacere, si sarebbe scandalizzato al pensiero che la bocca bollente che aveva preso possesso della sua apparteneva alla ragazza gentile con cui aveva parlato quel giorno. Semplicemente, quel accostamento di immagini lo avrebbe scombussolato. Però, anche se vagamente, afferrava la consapevolezza che era proprio lei a baciarlo e il pensarlo era un valore aggiunto al piacere fisico.
    Dall'altra parte, se Cia gli stava dando soddisfazione, i movimenti di Nimue erano pura tortura. Toushiro gemeva contro le labbra di Cia ogni volta che sentiva il tocco incendiario della labbra della ragazza più alta, quasi mugolando afflitto quando lei lo lasciava andare, anche se il contatto con i suoi seni tornava poi a travolgerlo.
    Totalmente preso in quel gioco di dare e togliere, col suo desiderio che veniva soddisfatto e attizzato in ondate che lo facevano impazzire, rimase tremendamente deluso quando le streghe si allontanarono. Toushiro rimase a guardare, incredulo, il sorriso seducente di Cia. Ora che non era più sotto le attenzioni delle due streghe, si sentiva freddo e vulnerabile; tremava lievemente, scosso dalla confusione e dal desiderio.
    C-Cia? ansimò, quasi implorante.
    Non potè opporsi quando lo spinsero indietro e cadde sul letto con un'esclamazione di sorpresa, rimanendoci sopra, sudato, accaldato e col petto che si alzava ed abbassava rapidamente, gli occhi sgranati e puntati verso le due ragazze.
    Stava per dire qualcosa, ma cominciarono a tempestarlo di baci sul basso ventre, facendolo sospirare. Emise un verso strozzato quando si avventarono sul suo membro eretto. Inarcò la schiena serrando gli occhi, un gemito che gli sfuggiva inarrestabile.
    Labbra che sfioravano, lingua che leccava e dita che toccavano. Il gioco con cui le due streghe lo stavano colpendo aveva superato la tortura: era un vero e proprio assedio, e Toushiro non aveva idea di quanto sarebbe stato in grado di resistere.
    Ansimando violentemente, il ragazzo aprì un occhio per guardarle. Sussultò a quello spettacolo di lussuria delle due streghe che gli davano piacere e si davano piacere a vicenda. Bastò quasi per farlo venire. Un'altra scarica di piacere lo travolse come un fulmine. Si inarcò tutto, premendosi contro il letto e gemendo senza più controllo.
    Ah... Ah! E' t-troppo! Ah!
    Il piacere era quasi insostenibile, specie per il modo con cui le due si alternavano in quel lavoro che chiamare diabolico era un eufemismo. Avrebbe voluto dire loro di fermarsi, che lo stavano facendo impazzire, ma le parole non vollero venir fuori.
    Rimase a gemere e a godere, totalmente alla merceè delle due streghe, sentendo l'energia dentro di sè iniziare a reagire a quelle di Nimue e Cia. Anche quella era magia?
     
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    Cia e Nimue scivolarono sempre di più nella perversione di quel momento. Ormai non stavano più pensando nemmeno al rito, volevano godere e con Toushiro che si limitava a subire il loro trattamento le due ragazze pensarono una all'altra diventando sempre più audaci nelle carezze. Continuarono il loro lavoro di bocca stimolandosi a vicenda con le dita sui loro sessi che iniziarono a bagnarsi sempre di più. Erano immerse in quel mondo fatto di piaceri, sospiri e calore e la voce di Toushiro che diceva che era troppo le destò un momento. Smisero di leccarlo per guardarsi un attimo negli occhi e scambiarsi un saffico bacio carico di desiderio. Un bacio che non durò a lungo ma che mostrava chiaramente quanto entrambe fossero eccitate.
    Resisti Toushiro... non abbiamo nemmeno iniziato. affermò Cia mentre Nimue le baciava il mento, il collo. Cia si godette quelle effusioni, poi si sollevò in piedi per salire sul letto e posizionarsi a cavalcioni su Toushiro. Nimue la aiutava posizionandosi alle sue spalle, continuava a baciarle il collo, la spalla e ad afferrarle i seni, per poi stuzzicarle i capezzoli con le dita. Intanto Cia adagiò il sesso grondante di umori contro l'erezione del ragazzo. Si strusciò su di esso impaziente, godendosi la consistenza che le allargava le grandi labbra e le solleticava la clitoride che ormai era più visibile.
    Aahn Toushiro... fai godere anche me. disse dovendo sembrare un ordine ma le uscì un tono che somigliava parecchio ad una supplica.
     
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    Tremava, e un brivido lo traversò come una scarica elettrica a vedere il desiderio dei gesti delle due streghe. Il modo con cui si baciavano e davano piacere l'un l'altra era cosi inebriante per la vista, uno spettacolo cosi erotico che non riusciva a staccare gli occhi da loro, anche se si sentiva pronto ad esplodere in fiamme da un momento all'altro.
    Emise un'esclamazione sorpresa quando Cia gli montò sopra a cavalcioni, mandando i loro genitali a sfregarsi uno contro l'altro. Per un attimo, Toushiro vide rosso, i suoi polmoni che si rifiutavano di tornare ad accogliere aria. Stava bruciando là sotto! Il sesso di Cia era un carbone bollente posato sulla sua pelle e lo avrebbe bruciato dalla testa ai piedi, ne era certo.
    Strinse i denti, costringendosi a riprendersi, per quel poco che poteva. Con uno sforzo che gli parve sovrumano, si spinse a sedere, trattenendo a stento i gemiti quando sfregò ancora più forte contro la ragazza.
    Era troppo, troppo forte e troppo intenso, ma sopratutto era troppo bello. Doveva averne di più e doveva averlo subito. Adesso che si era lasciato andare, la stanchezza andava sparendo, sostituita dalla vitalità del desiderio bollente, e per questo non gli fu difficile, almeno non troppo, afferrare Cia per le spalle, spingerla via da sè e poi farla voltare. La fece sedere di nuovo su di sè, passandole le mani sotto le ginocchia per sollevarle le gambe in una posizione a M. In quella posizione, il suo membro eretto poteva sfregare per tutta lunghezza contro l'intimità di Cia. Sentire di nuovo il suo contatto bollente fece gemere forte Toushiro, che affondò i denti nella spalla di Cia.
    N-non riesco a f-fermarmi! ansimò, a metà travolto dal piacere e per metà quasi spaventato da quel che stava succedendo.
    Ma il desiderio era più forte.
    Si... sospirò, in risposta alla richiesta della ragazza e, tenendola sollevata e alla portata anche delle attenzioni di Nimue, prese a muoverla avanti e indietro, facendo sfregare ripetutamente le loro intimità, mentre con la bocca le torturava la pelle bollente di collo e spalla.
    Il sapore di Cia era una droga che lo stava afferrando.
     
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    Cia era impaziente di iniziare, lo sentiva sfregarsi contro la sua burrosa carne ma non le bastava più, lo voleva sentire dentro, ma con Nimue alle spalle che continuava a stuzzicarla le rendeva tutto più difficile. Prima che però potesse fare alcunché Toushir espirò un "sì" alla sua richiesta di farla godere, si sollevò afferrandola per le spalle e girandola, mostrando finalmente l'uomo che era. Cia eccitata com'era non oppose la minima resistenza lasciandosi posizionare come lui voleva. Nimue si allontanò di poco per permettergli la manovra. Una volta posizionata avvertì di nuovo la sua mazza di carne sfregarsi contro di lei, brividi intensi si propagavano dal suo sesso alimentando il suo desiderio. Espirando con forza chiuse gli occhi per godersi ogni centimetro che veniva a contatto con lei. La sensazione di benessere venne bruscamente interrotta dai denti del ragazzo sulla spalla che fece sobbalzare Cia, strappandole un urlo più sorpreso che dolorante.
    Toushiro... cos...nnngh voleva chiedergli che diamine stesse facendo, ma venne spinta e mossa dalla sua forza delle braccia per tornare a sfregarsi sull'erezione, eccitandola più che mai. Poggiò la nuca contro la spalla del ragazzo, poggiando una mano sul materasso per reggersi. Nimue intanto vedendo quello spettacolo rimase un attimo di sasso. Toushiro fino a poco prima sembrava un verginello che stava per essere stuprato da due donne più grandi, adesso invece spinto dalla brama della carne stava mostrando un lato molto più mascolino e aggressivo. Cia era bellissima fra le sue braccia, con quel viso stravolto dall'eccitazione. I loro sessi iniziarono a produrre rumori osceni per quanto Cia grondava di umori, i suoi seni divennero troppo invitanti. Si avvicinò di nuovo portando la bocca su uno dei seni di Cia leccandolo lasciva e succhiandolo di tanto in tanto, facendo fremere Cia.
    Aaah vi prego non ce la faccio più... ansò Cia. Fu Nimue stessa a portare una mano sui sessi dei due ragazzi, così da guidare la punta del membro davanti all'ingresso della vagina di Cia. Li aiutò lasciando che Cia venisse penetrata. A quella sensazione Cia emise un profondo gemito ancorandosi con entrambe le braccia alle spalle di Nimue. La strega dalle orecchie a punta soffocò quel gemito baciandola sulla bocca con impeto e desiderio crescente.
     
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  13. Gisnni
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    Per qualche istante, lo sfregamento violento contro l'intimità di Cia diede a Toushiro soddisfazione, o perlomeno, la diede agli istinti che in quel momento avevano preso il controllo delle sue azioni. Ma la soddisfazione scemò in fretta, aprendo la strada a un desiderio più grande e violento.
    Con le labbra contro la spalla di Cia, Toushiro aveva l'impressione di stare di scoppiare. L'eccitazione lo traversava in ondate bollenti, facendogli ribollire ogni centimetro di corpo e mente, con l'inferno nel punto dove sentiva l'intimità di Ca contro di sè.
    Mentre torturava la pelle della ragazza con la bocca, gettò uno sguardo di sottecchi al suo viso. Sentì un piccolo salto nel petto a vedere la sua espressione sconvolta dal piacere, i suoi gemiti erano musica per le sue orecchie, pura elettricità che lo esortavano a fare di meglio e di più.
    Toushiro non pensava più al gusto e allo sbagliato, non ci riusciva più. Quello che voleva era abbeverarsi in tutte quelle sensazioni, senza nessun limite.
    Sei cosi buona... mormorò passandole la lingua sulla spalla, estasiato dal sapore della sua pelle.
    Ma ovviamente, Nimue non poteva rimanere fuori da tutto quello e lo sguardo di Toushiro, per quanto la vecchia timidezza lo spingesse a non farlo, non riusciva a non tornare di tanto in tanto sul suo corpo voluttuoso. Quando poi la ragazza più alta prese a dedicarsi ai seni di Cia, facendola gemere più forte, Toushiro sentì un brivido attraversarlo come una scarica elettrica.
    Aveva bisogno di tutto quello! Ne aveva bisogno e subito!
    Senza riuscire più a controllarsi, sollevò Cia per posizionare la sua entrata su di lui. Sussultò, un gemito spezzato che gli sfuggiva dalle labbra, a sentire le dita delicate di Nimue attorno al membro. La guardò, gli occhi appannati dal piacere, ma non si soffermò a lungo. Gli istinti che lo controllavano gli gridavano di trovare soddisfazione!
    Lentamente, non voleva farle male, prese a calarla sul suo membro eretto.
    Soffocò un gemito contro la spalla di Cia quando sentì la punta iniziare a penetrarla. Stringendo i denti, la calò fino a che fu dentro di lei fin quasi a metà, poi, non riuscendo più a sopportare l'attesa, la calò violentemente, affondandole dentro del tutto con ferocia.
    Il piacere lo travolse come una raffica di fulmini scatenati lungo tutto il corpo. Ansimò violentemente, le pareti di Cia che sembravano volerlo schiacciare e bruciare nello stesso momento.
    Sei... cosi stretta... ansimò alla ragazza. Tenendole le gambe cosi aperte, non avrebbe dovuto esserlo troppo, ma anche cosi l'intimità di Cia gli sembrava strettissima.
    Voglio toccarti, si... sospirò, quasi come se stesse davvero rispondendo in quel momento alla domanda precedente di Cia. I gemiti della giovane strega erano come una droga, tutte le sensazioni che gli dava erano una droga e vederla baciata con foga da Nimue era una visione impossibile da resistere.
    Vogliamo toccarti, si... io e Nimue... disse, cominciando a risollevarla, per poi calarla di nuovo violentemente. Gemette, lanciando un'occhiata a Nimue, come a volerle chiedere, a volerla implorare di non fermarsi a sua volta. Se fosse stato lucido, probabilmente non si sarebbe mai prestato a quella situazione, ma quando delle ragazze lo attiravano sul letto, poi arrivava un punto in cui non riusciva più a fermarsi.
    E' un punto debole... maledettamente letale... pensò sollevando e calando di nuovo Cia. Ma il piacere era semplicemente troppo forte. Era impossibile resistergli.
     
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    La punta della cappella separò dolcemente le grandi e piccole labbra di Cia, solcando il suo sesso con dolcezza facendo ansare più pesantemente la ragazza. Anche se conosceva quella sensazione ogni volta era come se il corpo venisse sorpreso da nuove scariche di piacere, diverse da quelle che si sentiva durante lo sfregamento e sicuramente molto più intenso. Si stava godendo quella meravigliosa sensazione di benessere ma Toushiro divenne di nuovo irruento spingendola verso il basso per una penetrazione più violento che le fece scappare un nuovo gemito quasi urlato. Le sue carni vennero spalancate quasi a farle male, ma il piacere era sicuramente maggiore, rendendo quel momento molto intenso e piacevole. Le sue gambe tremavano, facendola sentire debole e inerme, la cervice stringeva in spasmi il membro di Toushiro facendola sentire così piena. Le veniva istintivo chiudere le gambe, ma il ragazzo gliele spalancava costringendola in quel modo a grondare di umori, e allo stesso tempo di lasciarlo affondare molto di più in profondità. Le ci volle un momento per sentire il corpo abituarsi alla sua presenza, ma Toushiro iniziò a sollevarla e farla ricadere avviando un amplesso quasi violento, ma maledettamente appagante. Dovette separarsi dalla bocca di Nimue per poter tornare a respirare meglio e gemere liberamente.
    Aaah oddio sì, non fermarti Toushiro... fammi godere di più. fece perdendo ogni freno inibitorio. Nimue notò quei due godere e si sentì messa in disparte, si sentì invidiosa del piacere che stavano provando e lo voleva anche lei. Così si alzò in piedi portando il bacino vicino al viso di Cia. Si toccò mostrando in quel modo il suo sesso privo di peluria e umido di umori.
    Cia anche a me... fece portando una mano sulla sua testa, guidandola dolcemente verso di sé. La ragazza assecondò con entusiasmo il desiderio di Nimue. Portò entrambe le mani sulle sue cosce e si avvicinò con la testa a lei così da posare le labbra contro la sua carne e iniziare ad esplorarla con la lingua.
     
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    Il gemito che Cia gridò alla penetrazione, e tutti quelli successivi, lanciavano scariche di brividi lungo Toushiro. Il ragazzo ne provava emozioni contrastanti: piacere, violento selvaggio, dei suoi istinti maschili che esultavano, ma anche un po' di spavento per la rudezza con cui la stava trattando, qualcosa che gli sembrava cosi alieno che aveva quasi l'impressione di stare assistendo a tutto quello attraverso gli occhi di un altro. Infine, una sottile incertezza intimorita per provarne un piacere cosi violento e selvaggio. Quelle sue tre sensazioni si fondevano assieme e roteavano nella sua testa, ma alla fine erano il piacere e il desiderio di averne ancora a dominare su tutte le sue azioni, ogni incertezza come un eco lontana in mezzo a un rave party.
    L'eccitazione erotica rendeva pesante l'aria della stanza e Toushiro la sentiva avvolgerlo come la nuvola del suo potere, emessa a valanghe dalle due streghe. Per non lasciare fuori Nimue, Cia aveva preso a darle piacere con la bocca e quello spettacolo fu l'ennesima frustata per Toushiro, che aumentò la velocità con cui penetrava Cia. Anzi, ansimando, si spinse in avanti e, appoggiando il mento sulla spalla della ragazza, spinse a sua volta la lingua nell'intimità di Nimue, unendosi a Cia. Lui, però, era impacciato a differenza della strega, il piacere e il sapore di Nimue che lo ubriacavano e drogavano.
    In quel momento intenso, Toushiro sentì l'energia magica di Umbra dentro di sè iniziare a muoversi, come un drago svegliato dal letargo. Crebbe, dilatò, si allargò, finchè il ragazzo si sentì traboccare di energia violenta. In altre circostanze ne sarebbe stato spaventato, ma lì fu solo contento di potersi muovere con più forza e velocità, muovendo Cia su e giù come se non pesasse poco più di un fuscello, le dita affondate nella pelle morbida delle sue cosce. Si sentiva cosi forte che la spinse in avanti per poter muovere meglio la lingua, spingendola con tutto il viso contro l'intimità dell'altra strega.
    Gli pareva che più si lasciasse contagiare dal momento, più le sue energie aumentavano; ed era proprio cosi, fino al punto in cui il suo corpo non potè più trattenerle tutte e l'eccedenza prese a fluire gentilmente fuori dal suo corpo e a riversarsi in Cia e Nimue. Da parte sua, Toushiro non se ne accorse neppure. Preso com'era dalle sensazioni che provava, non c'era nient'altro che importasse, e d'altro canto l'energia dentro di lui sembrava non avere mai fine, crescendo e riversandosi fuori a una velocità cosi costante e uguale che lui ne rimaneva sempre colmo.
    Questo... questo è strano ansimò ad un tratto, accorgendosi vagamente di quello che stava succedendo.
    Quel pensiero si perse subito. Con una mano fece voltare il viso di Cia per baciarla con violenza, per poi tornare a giocare con l'intimità di Nimue.
    Rinvigorito, spingeva il suo membro eretto dentro e fuori l'intimità di Cia, fremendo di piacere al contatto con le sue pareti e finendo a respirare a fiati mozzi per come la ragazza lo stritolava dalla punta alla base.
     
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