Scosse Profonde

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Apprezzò la scelta di Vanelope di godersi fino in fondo l'onda che si erano praticamente creati. Tuttavia non aveva ben chiaro come sarebbero scesi né in quale momento. Ma non ebbe modo di fare granché: venne afferrato all'improvviso e si ritrovò tra le braccia della donna, impossibilitato a muoversi. "Ehi, ma che stai facendo?" Ma probabilmente non fu udito. Il rombo era diventato talmente forte che a mala pena riusciva a sentire la propria voce. Capì solo che gli chiedeva di fidarsi di lei. Beh questo non era così difficile, ma quello che non capiva era se doveva riassumere la sua forma umana o rimanere trasformato. Lei parve ingrossare, mentre la sua carapace la rivestiva in maniera più pronunciata. Sembrava davvero impenetrabile e resistente oltre ogni modo di dire.
    Incapace di muoversi rimase stretto al suo corpo, circondato anche dalla coda, mentre venivano sbalzati contro un edificio. Sentì il contraccolpo alla schiena, ma la ferrea presa lo tenne ancorato a Vanelope. Vennero in seguito investiti da una parte dell'onda che aveva sfruttato il loro stesso varco per irrompere nel palazzo. Eppure erano ancora uno attaccato all'altro. Se anche l'onda lo avesse preso con sé, non gli sarebbe successo niente: l'acqua era il suo elemento, la sua casa e la sua vita. "Certo che sto bene, come avrei potuto farmi male? E tu? Ma cosa ti è saltato in mente? Anche se sei una kaiju non dovevi proteggermi. Non sono debole come pensi." Era quasi furioso. Lui, protetto da una donna? Che razza di idea malsana. Si era rigirato per guardarla furioso, mentre la sua natura selvatica e solitaria irrompeva. La magia delle onde del mare era già svanita e lui era tornato ad essere il solito. Troppo volubile? Forse, ma era la sua identità.
    Osservò il proprio corpo, notando che non aveva nemmeno un graffio. Espirò profondamente, poi la ringraziò:"Devi avere più cura di te stessa e renderti meglio conto delle situazioni. Quello che hai fatto è molto nobile, ma ricorda di essere una donna prima di ogni altra cosa. Con un uomo nelle vicinanze non devi proteggere, ma cercare protezione" Il tono ora era più pacato e comprensivo. La luce della luna filtrava attraverso le finestre rotte e il buco nel muro, facendo brillare di luce propria le sue squame argentee. I suoi capelli blu sembravano code di pesci eleganti e sinuosi. La sua capatina nelle profondità marine aveva giovato al suo corpo. Peccato che dovesse riassumere la sua forma terrena. Con le sole braccia non riusciva a camminare. Da bravo menefreghista, si trasformò lì davanti a lei, senza nemmeno avvisarla. La sua pelle chiara si trasformò e la sua bella cosa scomparve, lasciando il posto alle gambe umane. Si tirò in piedi, mentre pian piano i suoi capelli perdevano la loro brillantezza. Continuando a non vergognarsi indossò quello stupido costume, abbandonando però la felpa per terra. "Beh, cos'hai da guardare? Mai visto un uomo nudo?" Chiese pungente, mentre un sorrisetto divertito gli illuminava gli occhi.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Non si aspettava che Lucien si arrabbiasse. Era un tipo molto orgoglioso e farsi proteggere da una donna non gli era piaciuto. Inizialmente lo guardò torva: era grazie a lei se non era finito impalato nel metallo e con i vetri conficcati dappertutto. Stava per scattare in piedi pronta a ribattere, ma Lucien si salvò perché la ringraziò. Tuttavia Lucien continuò con la sua predica, Vanelope sbuffò spazientita. Non le piacevano e la annoiavano a morte, aveva già un fantasma che la perseguitava, farsi fare le prediche anche da coloro che potevano essere amici era scocciante.
    Parli esattamente come gli umani. Io sono un dannatissimo Kaiju, non ho bisogno della protezione di nessuno, me la sono sempre cavata da sola, mi sono protetta sempre da sola e le cose sono andate bene. Non ho bisogno che un maschio mi protegga. Non ne sarebbe nemmeno capace. e non diceva per dire. Era un essere libero e istintivo, non avrebbe mai potuto obbedire a qualcuno o rifugiarsi fra le braccia di qualcuno. Voleva rischiare la pelle se le andava, voleva fare ciò che voleva, un uomo alle calcagna era solo un impedimento. Voleva metterlo in chiaro e non avrebbe accettato altre prediche. Insomma l'aveva vista? Era una montagna di muscoli, era l'uomo che doveva cercare protezione da lei, sopratutto quando si arrabbiava. Si alzò quindi scrollandosi di dosso i detriti e i pezzetti di vetro per poi tornare nella sua forma umana normale. Cosa che fece anche Lucien, pensando che si sarebbe magari scandalizzata nel vederlo completamente nudo. Sollevò un sopracciglio perplessa, poi frenò un ghigno cercando di assumere un'espressione più seria.
    Pensavo che voi sirenetti ne foste sprovvisti. E' vero? chiese per poi sghignazzare divertita. Intanto anche lei pensò di togliersi di dosso i vestiti, sia perché erano bagnati sia perché erano pieni di piccoli vetrini pericolosi per la sua pelle. Neanche lei si vergognava, non aveva mai avuto problemi del genere. Sapeva di essere bella, quindi perché mai doveva nascondersi? Una volta nuda si guardò attorno, erano finiti in una camera da letto. I mobili erano rimasti miracolosamente alle pareti, ma il letto era scivolato nell'angolo della stanza assieme ai comodini e altri oggetti. Lucien avrebbe notato che il fisico di Vanelope era ben scolpito, non aveva un pelo sul suo sesso, sicuramente a causa della sua natura non umana. I suoi seni sodi e abbondanti erano coronati da delle aureole definite e rosa. La linea dei fianchi si stringeva al giro vita e si allargava ai fianchi, da cui scendevano delle cosce tornite e muscolose. Il corpo veniva esaltato da gocce d'acqua che scendevano in rivoli stretti percorrendo le linee dei muscoli. Non era bella come un angelo, ma possedeva la bellezza di una guerriera selvaggia.
    Puoi girarti se ti vergogni. disse rivolgendosi a Lucien per poi sghignazzare di nuovo divertita. Se pensava di stare assieme ad una donna pudica e normale si sbagliava di grosso. Si avvicinò al mobile più grande spalancando le ante alla ricerca di abiti da poter indossare. Ovviamente non trovò nulla della sua misura, ma continuò a cercare scorrendo e toccando la stoffa. Erano stranamente asciutti. La casa era vuota al momento probabilmente i proprietari non erano in casa altrimenti sarebbero corsi subito da loro. Sembrava pensierosa, si voltò un attimo verso Lucien indecisa, poi sospirò e decise di parlare.
    Senti....eee...ee.etchiuuu! starnutì prima di poter dire altro. Un kaiju grande e grosso che prendeva il raffreddore? Ridicolo.
     
    .
  3. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Due razze antiche. Due individui orgogliosi. Era ovvio che finivano per cozzare su argomenti del genere. E visti i divertimenti appena passati non era il caso di andare a scavare troppo in fondo sulla questione. Lucien sapeva essere molto diplomatico, se occorreva:"Allora facciamo così: se avrai bisogno di un aiuto in mare, sarò io a venire da te. Se avrò bisogno io sulla terraferma, allora chiederò il tuo aiuto. D'accordo? Quello che è fatto è fatto. Il passato non si cambia." Concluse con un tono più serio di quanto avesse in realtà voluto. Ma era vero, il passato non si poteva cambiare e lui lo aveva imparato sulla propria pelle.
    Voltò le spalle per sbollire la tensione interiore e recuperare il suo solito autocontrollo. Ma le sue orecchie rimasero attente e sentì che dietro di sé Vanelope si stava ritrasformando. Udì anche il rumore degli spallini del body che venivano abbassate. Udì un leggero sospiro sulla palle e se la immaginò nuda. Ma dopo la sua battutina capì che non si vergognava affatto del proprio corpo. E come avrebbe potuto? Era talmente sensuale da far girare la testa anche ai delfini! Si appoggiò al bordo del cassettone e la guardò. Lui non si vergognava a guardare una donna nuda. Quando ancora viveva nelle profondità marine le donne giravano quasi tutte a petto nudo, quindi per lui seno era una normale parte del corpo da ammirare. Se lo immaginò sodo eppure morbido. La kaiju si avvicinò all'armadio cercando qualcosa da indossare. La sentì addirittura starnutire. Impiegò qualche secondo per riprendersi da quella visuale. "Non credo che lì troverai qualcosa di adatto a contenere le tue splendide curve. Suggerirei un altro modo per scaldarti." Per lui il freddo non era un problema, anzi. Ma non voleva sentirla poi lamentare che le aveva fatto buscare un raffreddore. Si avvicinò a lei, giungendole alle spalle. La circondò con le braccia intorno alla vita tornita. Poi immerse il viso in quella cascata di capelli verdi che adesso profumavano di salsedine. Semplicemente adorabili. Era ancora perfettamente calmo e con la situazione sotto controllo quando le chiese se aveva voglia di essere riscaldata da lui. "Ti garantisco che nella mia forma umana sono uguale in tutto e per tutto ad un bipede. E ti posso garantire che le donne terrestri preferiscono avere noi come amanti." Poi le baciò il collo scendendo fino all'incavo della clavicola. "Vanelope, dimmi cosa vuoi." La voce bassa e roca, suadente e avvolgente. La giovane dai capelli boscosi avrebbe saputo resistere?
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Lucien sembrava aver capito che Vanelope fosse uno spirito libero e le propose un patto che tuttavia non disdegnò. Accettò volentieri, facendogli segno con le dita di "OK". Notò che Lucien non si era voltato e che anzi i suoi occhi vagarono sul suo corpo senza alcuna esitazione. Se fosse stata un'altro tipo di donna probabilmente lo avrebbe picchiato o rimproverato. Vanelope invece piaceva mostrarsi, sopratutto se l'uomo gradiva con rispetto. Mentre se ne stava lì a guardare gli abiti alla ricerca di qualcosa che potesse coprirla, stava rimuginando su un modo per ringraziare il ragazzo. Avevano passato una bella serata insieme, lei aveva vissuto un'esperienza irripetibile, sapeva che non avrebbe potuto ripeterla se non ci fosse stato lui a dare il suo contributo. Insomma si aspettava tutto un'altro tipo di reazione da quel ragazzo che invece si stava mostrando scontroso, e decisamente troppo simile ad un vecchio burbero. Niente che non avesse già affrontato ma diventava difficile dire "grazie" a qualcuno che continuava a rimproverarti per i comportamenti. Di fatti ci rimase di sasso quando si sentì cingere dalle braccia del ragazzo. Si girò con il volto sorpresa: non era solo fonte di guai per lui?Beh a quanto pare si era sbagliata, forse era il suo modo di fare. Ancora una volta si vantò delle sue doti di amatore. Sorrise divertita, prima che il corpo venisse invaso da un intenso brivido donato dalle labbra del giovane sul suo collo. Doveva ammetterlo non era abituata a dei tocchi così delicati.
    Voi chi? Voi Sirenetti? chiese continuando a battibeccare con lui, ovviamente con tono scherzoso. si voltò verso di lui pronta ad una nuova lotta di botta e risposta, ma venne folgorata dai suoi occhi di un azzurro così profondo che per un attimo non riuscì a pensare lucidamente. Ma che diamine gli stava succedendo? Cerco di ricomporsi, passò un dito al centro del petto del ragazzo, così liscio e profumato di mare.
    Non mi interessa di tutti gli altri. Ci sei tu qui con me, e io non sono una terrestre qualsiasi. gli rispose abbassando il tono della voce, mentre gli occhi iniziarono a vagare sul corpo del giovane, mentre le dita dal petto scesero lungo il ventre, solleticando gli addominali scolpiti.
    Mi hai vista no? Non ho paura di nulla e ciò che voglio è continuare a vivere al massimo. continuò con voce non troppo alta come se gli stesse facendo una confidenza.
    Ti senti all'altezza... la mano scese fin sopra al costume e gli afferrò il "pacco" con non troppa forza ma con decisione, mentre avvicinò il viso al suo così vicina che mancava un soffio per far unire le labbra. Non voleva essere volgare, ma voleva fargli capire che non era spaventata dalla sessualità.
    ... di dare piacere a me..Lucien? era una sfida. Lo considerava quasi un poppante, sicuramente a causa del suo aspetto giovane, non poteva nemmeno immaginare che Lucien aveva alle spalle centinaia di anni di esperienza.
     
    .
  5. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Rise divertito a quella domanda. La sua risata fresca si sarebbe abbattuta sulla sua morbida pelle. Evidentemente Vanelope lo aveva mal giudicato. Beh presto si sarebbe resa conto del suo errore: non era saggio giudicare gli altri basandosi sui muscoli o sull'altezza. Era lei la cucciola, tra i due. Molto probabilmente quando era nata lui viveva sulla terra da quasi cento anni, senza contare tutti quelli in cui aveva vissuto nelle profondità marine. "Vanelope, non lasciarti ingannare così facilmente. Sono un uomo. E conosco i piaceri della carne forse da prima che i tuoi genitori nascessero... Stai attenta nei tuoi giudizi.." Eccoci ora si metteva a fare anche l'insegnante. Ma quella che gli stava davanti non era affatto così innocente. La sua calda mano posata con leggerezza sul suo membro lo fece sussultare: succedeva sempre quando due temperature entravano in contatto. Forse anche per lei era stato lo stesso. Le prese i capelli morbidi, toccandoli con la stessa delicatezza con cui la sua mano aveva esplorato il suo petto. Pian piano scese fino ad arrivare alla zona delle fossette di Venere. Era un corpo caldo, morbido e eccitante sotto ogni punto di vista. Si perse un ultima volta in quegli occhi color delle foreste, poi socchiuse i suoi e si avvicinò a quelle rosee labbra. Ma non la baciò subito. Deviò la traiettoria all'ultimo, finendo per sospirarle carico di desiderio vicino all'orecchio. Le morse dolcemente il lobo, disegnandone i contorni con la punta della lingua, mentre il suoi respiro si fondeva con i suoi capelli. Sorrise divertito alla sua reazione. Non la stava prendendo in giro, voleva solo esprimerle la sua gioia. "Oh, Vanelope..." E detto questo affondò nelle sue labbra carnose, mordendole dolcemente. Poi aprì leggermente la bocca, insinuando per la seconda volta la lingua in quel caldo senso. La attorcigliò, cercando di farla prigioniera, mentre le mani le accarezzavano la schiena muscolosa e ben formata. Pian piano la sua eccitazione crebbe e lei sarebbe stata in grado di sentirla fremere contro i propri fianchi. Che stupide erano le convenzioni umane, capaci anche di impedire dei gesti semplici e antichi come quelli dell'amplesso. Erano certamente una razza amante delle complicazioni.
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Vanelope era sicura di sé, non aveva certo l'esperienza centenaria del ragazzo davanti a lei, ma di sicuro sapeva il fatto suo e aveva inclinazioni particolari che non tutti apprezzavano. Tuttavia era molto elastica e curiosa per nuove esperienze. Con la sua affermazione Lucien aveva praticamente accettato la sfida, strappandole un sorriso beffardo.
    Non conta la quantità ma la qualità. fece continuando a tenere un tono scherzoso ma la voce bassa e sensuale. Aveva provato il sesso estremo, i giochi erotici, e il sesso normale, ma gli uomini delicati con lei erano davvero rari. Forse perché capitava che fosse lei ad assaltarli con la sua forza, oppure gli altri temevano proprio di toccarla, limitandosi ad assecondarla. Lo lasciò fare provando un piccolo brivido quando le morse l'orecchio, sussurrando dentro per farle sentire il fiato caldo e quindi accrescerne i brividi. Niente male come mossa, non tutti erano così delicati con lei. Sicuramente a causa del suo aspetto forzuto e coriaceo. Sta di fatto che con quel gesto delicato sul suo orecchio dopo averle dato la parvenza di un bacio che non avvenne, aveva alimentato il suo desiderio di baciare. Uno a zero per Lucien. Sorrise quando la morse sulle labbra, accogliendo con piacere le labbra e la lingua del ragazzo, gustandoselo e imprimendoci il desiderio che aveva acceso in lei. Lasciò che le labbra scivolassero le uno contro le altre, mentre le lingue si scambiavano languide carezze. Abbracciò a sua volta l'uomo ma fece scorrere le mani dalle spalle fin sopra le natiche che afferrò con vigore per poi spingerlo contro di sé per poter sentire fra i due bacini il desiderio crescente del ragazzo ancora intrappolato nella stoffa. Fra loro c'erano venti centimetri di differenza di altezza, ma a Lucien non sembrava importare, ciò non fece altro che compiacere Vanelope.
     
    .
  7. †_†yun yun †_†
        +1   Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    'Quando siamo sdraiati, l'altezza non conta niente'. Così una volta aveva sentito dire da un vecchietto che teneva per mano la moglie. L'uomo era più basso di almeno trenta centimetri, ma i due sembravano felici lo stesso. Da quel giorno Lucien non aveva più considerato le differenze di altezza come degli ostacoli verso il piacere. Inoltre Vanelope era anche più muscolosa di lui, quindi quanto a fisicità lui perdeva su tutta la linea. Ma nemmeno questo importava un granché: derivava tutto dalla natura della donna, dalle particolarità della sua razza. Lui aveva le squame e lei la corazza. Ognuno aveva le sue caratteristiche, ma queste non dovevano far cambiare la percezione di lui nei suoi confronti. Né lo avrebbe fatto. Anche se più strutturata, aveva davanti a sé una donna. Non avrebbe cambiato il suo modo di provare e donare piacere solo perché era inferiore a lei. Questo era tutto. Che poi fosse anche così tremendamente sensuale era un altro paio di maniche. Averla lì nuda fra le sue braccia era decisamente eccitante.
    Sfruttò la sua altezza per baciarle anche il mento, alternando morbidi tocchi di fresche labbra a piccoli morsi carichi di desiderio e aspettativa. Scese lungo il suo collo, sfiorando la zona chiamata dagli umani 'pomo di Adamo' e si getto a leccare e assaggiare le clavicole. Era una parte febbrile da stuzzicare e non tutti la consideravano quanto lui. Ma sapeva invece che a molte donne piaceva: indicava che l'uomo non era solo attratto dai seni, ma anche dalle zone circostanti. Lucien dedicò loro un quantitativo di attenzioni che ritenne necessarie, poi si spostò al centro del suo petto. Era il seno più sodo e tornito e ben formato che avesse mai visto. Sicuramente, se Vanelope lo avesse voluto, sarebbe potuto morire soffocato lì nel mezzo. Con le dita prese a camminare lentamente su qui bordi delineati e compatti, muovendosi a spirale. Prima di raggiungere il centro avrebbero impiegato sicuramente del tempo che avrebbe accresciuto il desiderio di entrambi. "Vanni, potresti aiutarmi a uscire da questo impiccio? Non sopporto essere vestito." Effettivamente la sua erezione cominciava a stare stretta, così imbacuccata all'interno del costume super-aderente. E con il passare dei minuti, pian piano la punta stava cercando di farsi spazio ben oltre l'elastico di sicurezza. Lucien adora sentire le mani delle donne che lo spogliavano. Alcune erano delicate come fringuelli, altre erano più sbrigative. Chissà com'era farsi svestire da una Kaiju così affascinante. Per agevolarla nei movimenti si sarebbe seduto sul bordo del letto. Ma nel farlo aveva afferrato tra le dita i due turgidi capezzoli, tirandoli lentamente verso di sé. Un chiaro invito a non scappare e a seguire il suo ritmo.
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    La prima frase riferita all'altezza..... sensualissima *___*

    Doveva ammettere che non erano poi così male le effusioni delicate e attente. Era una fortuna che riuscisse a godersi queste piccole cose in forma umana. Se fosse stata nella sua reale forma non avrebbe avvertito proprio niente a causa della sua spessa carapace. Ma la pelle umana era sottile e i morsi di Lucien non facevano altro che stuzzicarla, donandole piccoli brividi che accrescevano la voglia di provare altro piacere. Iniziò ad inumidirsi, e il respiro divenne pesante quando la lingua del ragazzo andò a carezzare la pelle sulle clavicole, e quando sentì il suo respiro sui seni. Le carezze sui seni la resero impaziente, si accorse che desiderava che le afferrasse con vigore e sfogasse il proprio desiderio su di esse, ma non avveniva, continuava a stuzzicarla a farle sentire brividi. Lucien era un amante molto paziente, al contrario di lei che invece dopo la frase pronunciata del ragazzo si fiondò di nuovo sulle labbra in un bacio colmo di desiderio. La sua lingua si insinuò nella bocca dell'uomo impaziente, mentre le mani andarono a posarsi sul costume. Ed ecco la risposta che cercava in lei. Vanelope li stracciò, non li sfilò, non li abbassò, semplicemente con uno strattone pieno di forza stracciò via il costume che lo copriva. Voleva sentirlo completamente nudo su di sé. Lo spinse contro il materasso in modo che Vanelope gli cadesse addosso, il tutto senza mai smettere di baciarlo. Sentì l'erezione del ragazzo premuto contro il suo ventre. Ne saggiò la consistenza muovendosi leggermente con il bacino in modo che si sfregasse contro di lei. Le piacque molto ciò che sentì, tant'è che si sollevò con la schiena spostandosi leggermente per osservare con i suoi occhi ciò che aveva sentito con il tatto. Aveva ragione, sembrava umano, tuttavia voleva accertarsene, così scivolò verso il basso lasciando che le mani scivolassero sul petto e sul ventre del ragazzo per sentire quanto fosse liscio e vellutato. Durante la discesa gli morse delicatamente il ventre, sorrideva divertita ma continuò a scendere per osservare da vicino il sesso eccitato dell'uomo. Si fermò un attimo stupendosi nel sentire il suo aroma completamente diverso dagli altri uomini con cui era stata. Sapeva di fresco, le ricordava il mare anche se aveva qualche nota diversa. Se ne sentì molto attratta, diede una rapida occhiata al ragazzo per poi avvicinarsi con il viso al suo membro, leccandolo per tutta la sua lunghezza, partendo dalla base fino alla punta. Sembrava quasi che lo stesse studiando e dopo averne saggiato la consistenza anche con la lingua, lo voleva assaggiare, così con la mano lo indirizzò alla bocca e lo insinuò dentro cercando di coglierne il più possibile. Lo avrebbe gustato facendogli sentire la sua calda lingua.
     
    .
  9. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Grazie Hina ;)


    Vanelope era un'amante impaziente, dettata forse sia dalla giovane età che dal carattere caldo e passionale. Proprio l'esatto di Lucien. Amava prendersi le soddisfazioni della vita con calma, godendosele il più a lungo possibile. Le gioie a volte erano così effimere che quando si è fortunati dal provarle, bisognerebbe sempre prendersi il proprio tempo. Durante la propria esistenza si incontrano sempre una moltitudine di affanni, tristezze, complicazioni, dolori, perdite... Almeno le cose belle dovevano essere trattate con cura e coltivate. Sorrise quando le strappò il costume. La giovane era davvero irruente e focosa, quasi da sembrare una creatura indomita e selvaggia. E il bacio rispecchiava esattamente l'ardore che provava in cuor. Venne praticamente assalito da quelle rosee labbra calde, mentre pian piano arretrava sul letto. Un altro uomo si sarebbe sentito privato della sua virilità, ma questo non valeva per lui. Il suo scopo era ottenere il piacere e se qualcuno prendeva l'iniziativa, chi era lui per rifiutare un simile trattamento?
    La giovane Kaiju si diresse sinuosa verso la sua fresca intimità, che ormai stava raggiungendo il suo turgore massimo. Era una situazione talmente tanto eccitante che perfino un morto sarebbe resuscitato di fronte alla vista di Vanelope. Così calda, nuda, sopra di sé e con le chiare intenzioni di donargli un lavoro di bocca. Come tutto il suo corpo anche il suo membro odorava di fresco e di mare. Il sapore delle profondità oceaniche si era impresso nei corpi della sua razza nel corso dei secoli, e adesso era diventato parte integrante del loro DNA. Ovviamente non puzzava di pesce rancido, come invece osavano additarli i terrestri conquistatori. Ogni cosa anche là sotto aveva un odore un sapore, bisognava solo avere dei sensi più sviluppati per percepirli.
    I due amanti passeggeri incrociarono un attimo gli occhi: due gemme blu e due zaffiri verdi, entrambi complici, entrambi desiderosi. Lucien le prese i capelli con dolcezza, facendole capire che tutto ciò che voleva in quel momento era affondare nella sua morbida bocca. Ma con fermezza le fece capire che non avevano furia e che voleva godersi ogni attimo di quelle stimolazioni erotiche. Aveva una visuale perfetta per apprezzare al meglio quell'immagine, mentre stava semi sdraiato sul letto, con la schiena poggiata sulla spalliera. Con la mano avrebbe scandito il ritmo di quelle lappate, portando il desiderio di Vanelope a ribellarsi e se stesso al pieno godimento con tutta la calma del mondo. Poi con pazienza, avrebbe ricambiato più che volentieri quel delizioso favore...
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Lucien aveva visto bene in lei: era una creatura selvaggia e indomita, e lo si capiva ancor di più quando cedeva al suo istinto. Ed era proprio nel sesso che l'istinto veniva fuori e si palesava. A letto non esistevano più gerarchie, Vanelope non aveva mai pensato che chi guidava il "gioco" fosse colui che comandava. In momenti come quelli c'era solo la complicità, la voglia di dare e ricevere piacere, di esternare il proprio desiderio esattamente come stava facendo lei. Non temeva quindi di mostrare al ragazzo tutto il suo entusiasmo per quella notte focosa fra le lenzuola. Lo gustò senza alcun timore, andando a succhiarlo con decisione, muovendo anche la testa su e giù, aiutandosi con una mano sulla base che si muoveva assieme alla bocca. Era incredibile come nonostante la faccenda fosse "bollente" lui continuava a darle quella meravigliosa sensazione di fresco, di pulito e incontaminato. Esattamente come quando viveva ancora nel sottosuolo. Non vi erano gli umani a insozzare il mondo, e tutto sapeva di buono. Lui glielo ricordava molto e ciò la portò a lasciarsi andare ancora di più godendosi il momento. Andò avanti per qualche minuto, eccitandosi a sua volta, portò una mano fra le proprie cosce, iniziando a toccarsi e a darsi piacere da sola mentre con la bocca continuava a giocare con l'asse del ragazzo. Di tanto in tanto lo tirava fuori per dedicarsi allo scroto morbido più in basso mentre la mano continuava a tenere alto il piacere con movimenti lenti ma decisi. Amava sentire quanto diventasse duro sulla lingua o nella mano. Diventava sempre più invitante, così dopo qualche minuto decise di smettere ma solo per poter condividere insieme il piacere. Scivolò verso l'alto, senza sollevarsi troppo proprio per lasciar strusciare il membro dell'uomo contro il suo corpo. Cercò un nuovo bacio, mentre lei iniziava a posizionarsi a cavalcioni su di lui. Lasciò che l'asta del ragazzo si sfregasse contro le sue labbra vaginali sempre più bollenti, lubrificandolo con i suoi stessi umori e la saliva per il trattamento di prima. Adorava sentire come la sua carne separasse le grandi labbra e si scontrasse dolcemente con la clitoride. Smise di baciarlo per guardarlo negli occhi intensamente e sorridergli.
    Prendimi Lucien.... disse sensuale, ad un volume basso ma con un lieve tremore nella voce. Voleva che mostrasse a sua volta il suo desiderio di averla. Non si sarebbe lasciata penetrare, fin quando non fosse stato lui a desiderarlo a sua volta.
     
    .
  11. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Vanelope non era solo selvaggia, era anche estremamente spudorata. Appena la vide toccarsi la propria intimità perché già pregustava desideri licenziosi fu come un arpionata al suo autocontrollo. Generalmente anche le donne meno pudiche avevano sempre qualche riservatezza, ma lei sembrava non possederne. Lucien abbandonò la testa all'indietro, godendosi tutte quelle sensazioni meravigliose, mentre un sibilo di piacere interruppe il silenzio della stanza. Quella bollente cavità orale era semplicemente deliziosa e sentiva come se potesse sciogliersi al suo interno. Ben presto tali amorevoli cure portarono a delle vibrazioni involontarie del proprio membro, che iniziò a fremere voglioso dentro quella calda gola. Le loro lingue si incrociarono nuovamente, scambiando non solo le loro salive, ma anche parte del liquido preseminale che sicuramente era affiorato. Era tutto irrimediabilmente eccitante. La differenza di calore tra i due, ora che erano così vicini, faceva tremare la sua pelle, come se pizzicasse. I due sessi sembrava che stessero facendo lentamente conoscenza, come due fiere bestie che prima si scrutano a vicenda da lontano e pian piano si avvicinano fino a sfiorarsi. Lucien ricambiò il bacio con uguale se non maggior foga, insinuando la propria lingua abbondantemente dentro di lei. Di nuovo gli sguardi si incrociarono, mentre i colori della natura si mescolavano nelle loro iridi. Le morse il labbro inferiore sempre fissandola, come se al mondo adesso esistesse solo quel letto, solo loro due. Con un deciso colpo delle anche la ribaltò, e le loro posizioni furono invertite. E nuovamente non gli interessava il ruolo di comando, ma quello dell'amante. Le parole sono effimeri suoni attraverso le vibrazioni dell'aria. I baci, i morsi, le leccate, le carezze, sono veri e tangibili. A volte il loro dolce o straziante ricordo può far cambiare l'umore anche a distanza di anni. E lui si sarebbe prodigato su di lei allo stesso modo con cui le aveva avuto cura di lui. Le baciò teneramente il petto, scendendo pian piano lungo la pancia tonica. Con le mani modellava il suo corpo, saggiandone le forme. Con il respiro fresco scivolò ancora più in basso raggiungendo il pube perfettamente liscio. E qui affondò le proprie labbra, i propri denti mente la lingua saettava morbidamente sul clitoride. "Non così in fretta Vanelope... Impara a goderti ogni attimo.." Le rispose infine, guardandola dal basso, senza mai smettere di saggiare quei suoi caldi succhi. L'avrebbe presa solo quando fosse stato certo che era vicina al piacere.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Quando compiva quella mossa, facendo pregustare agli uomini il suo calore, di solito non riuscivano a resistere. La afferravano e la violavano senza alcun freno inibitorio. Lucien invece aveva resistito, e forse grazie a quel trattamento aveva trovato la forza di proseguire con più convinzione, riuscendo a ribaltarla sul letto supina. Vanelope era pur sempre un Kaiju e aveva il suo peso corporeo più consistente di una umana normale. Sorrise compiaciuta perché quella forza impressa era un chiaro segno della fermezza di Lucien. Aveva trovato un amante pieno di sorprese che sapeva esattamente cosa voleva e come prenderselo. Ed era qui la enorme differenza di esperienza fra gli uomini che aveva conosciuto. Lucien era paziente e voleva godersi tutto quanto con calma, senza cedere all'eccitazione che rendeva gli uomini più simili alle bestie. Lucien aveva il pieno controllo di sé, confermando ciò che aveva detto, ovvero che era un amante superiore alla media. Vanelope si lasciò carezzare volentieri, godendosi ogni piccolo morso e il calore della sua lingua. Il suo respiro iniziava a farsi pesante, e sussultò quando la bocca del leviatano arrivò sul suo sesso. Le sue gambe robuste che davano l'idea di riuscire a spezzare facilmente un uomo tremarono, mentre la sua schiena si inarcò in seguito ad un gemito spontaneo. Aveva l'istinto di chiudere le gambe, ma riuscì a resistere a tale impulso, allargandole invece per un maggior piacere. Le sue mani andarono ad accarezzare i capelli del ragazzo, come se volesse incoraggiarlo a continuare quel delizioso gesto.
    Aaah Lucien... così mi farai impazzire... biascicò con la voce rotta dal piacere. Iniziava anche a perdere gradualmente il controllo del suo corpo, le sue iridi tornarono ad illuminarsi fosforescenti, così come qualche piccola perlina di luce all'interno della sua bocca, mentre i denti si affilavano, sopratutto i canini.
     
    .
  13. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Sentire il suo corpo iniziare a contorcersi dal piacere sotto di sé fu uno stimolo a gustarsi in maniera più approfondita quelle bollenti carni, sperando al contempo di non cadere vittima di un triangolo tra le sue tornite cosce. Insinuò la propria lingua all'interno della cavità, ispezionando lussurioso ogni pieguzza. Si inebriò del suo odore, lasciando che si insinuasse dentro alle proprie narici: era semplicemente stupendo. Sentì la mano della kaiju afferrargli i capelli, esattamente come lui aveva fatto poco prima con lei. Sogghignò tra le grandi labbra mentre un sospiro fresco si sarebbe abbattuto sulla sua calda pelle. Due dita sottili intanto avrebbero raggiunto la zona del monte di Venere e avrebbero iniziato lentamente a stimolarla, donandole così doppie attenzioni in un piccolo pezzetto di corpo così sensibile. Vanelope era un'amante deliziosa: Lucien avrebbe voluto continuare a morderla e stuzzicarla e leccarla e farla inumidire tutto il giorno, così scese con l'altra mano infilando lentamente un dito all'internò di quella grotta dell'amore. Una stimolazione interna e due esterne, un lavoro coi fiocchi capace di far perdere lucidità a chiunque. Chissà se anche una della sua razza era preda lasciva di quel piacere vecchio quanto la terra?
    Finalmente si concesse di guardarla e osservare quanto quelle sue attenzioni erano state apprezzate. Bastò un'occhiata per trarre le proprie conclusioni e la vista di alcuni cambiamenti nel suo corpo: quei denti leggermente più affilati erano dannatamente eccitanti. Non vedeva l'ora di sentirseli affondare nella pelle. Anche per uno come lui era difficile resistere tanto a lungo con una donna del genere. Si avvicinò quindi alle sue labbra, pronto a baciarla e a scambiare ancora una volta con lei i succhi del piacere. Poi le avrebbe fatto capire che ora aveva tutte le intenzioni di prenderla con forza e decisione. Ma soprattutto con calma. Per lui la pazienza era la virtù suprema per un bravo amatore. Si sciolse in un bacio, mentre le mani pizzicavano i seni turgidi come un'arpista fa sulle corde. Il suo bacino si sarebbe sollevato in modo da affondare dentro di lei. Ma prima voleva godersi un'ultimo momento di sospeso, guardando quegli occhi sempre più bestiali desiderarlo come qualcosa di imperdibile. "Gemi per me."
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,612
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    Il petto si gonfiava e sgonfiava ad un ritmo crescente, i suoi gemiti si fecero sentire ancora flebili ma senz'altro veri. La lingua di Lucien la portò rapidamente al piacere costante, le stimolazioni aggiuntive riuscirono a strappare qualche altro gemito alla donna. Era bellissimo, ma presto sentì il bisogno di qualcosa di più invadente, e la lingua che solcava le sue burrose carni non fece che alimentare quel desiderio ancora di più. Le sue guance si arrossarono e le palpebre si appesantirono per il piacere, sembrò quasi che Lucian avesse intuito quel desiderio crescente poiché la incalzò subito dopo mischiando nelle loro labbra saliva e umori, in un mix di sapori eccitanti. Grazie alla pazienza e la perizia del ragazzo, Vanelope era ben lubrificata, così non ebbe alcuna difficoltà nel entrare dentro di lei. Finalmente si sentì invadere dall'uomo fondendosi in un unico corpo. Intensi brividi di piacere la fecero gemere, e di certo non lo nascose. Le sue caviglie si adagiarono lungo i fianchi mentre le cosce si sollevavano per una penetrazione ancora più profonda. Tornò a baciare Lucien con foga mugugnando il suo piacere mentre insinuava la lingua nella sua bocca. Intanto le mani di Vanelope si spostarono sui suoi glutei che strinse con trasporto per poi spingerlo contro di sé rudemente, gemendo ancora per la meravigliosa sensazione di sentirlo fino infondo. A quel contato così intimo i suoi occhi brillarono vivacemente, ne voleva ancora e ancora.
     
    .
  15. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    E infine fu dentro di lei, affondando con un colpo di anche fino alla base della propria asta. Era immensamente caldo e fradicio, molto più della bocca che già lo aveva fatto precipitare nel licenzioso. Si sostenne con gli avambracci, posati poco sopra la testa di lei, in modo da rimanere alla giusta distanza. Né troppo lontani per baciarsi, né troppo vicini per non potersi vedere o osservare. Era bellissimo notare i cambiamenti di un partner, perché ognuno reagiva in modo diverso al sesso. Iniziò a muoversi lentamente, voleva farla esasperare. Voleva farla arrivare al punto in cui gli avrebbe chiesto di prenderla più forte, più velocemente. Fino ad allora avrebbe continuato così, lento ed inesorabile, con affondi profondi e calzanti. Le avrebbe fatto gustare e desiderare ancora di più la sua fresca intimità. A nulla sarebbe valso sentirla afferrare il suo corpo o vederla dimenarsi. Sapeva bene che lei era in grado di scaraventarlo dalla parte opposta della strada, ma sperò che la giovane Kaiju non fosse così impulsiva e sciocca da privarsi di quell'esperienza 'innovativa'. Voleva portarla allo stremo, al punto in cui quasi sarebbe crollata per la troppa negazione. E a quel punto le avrebbe donato la forza dei suoi lombi, prendendola nel modo in cui lei più desiderava. Per lui non faceva differenza. Avrebbe potuto continuare a godere di lei in qualsiasi modo, la velocità era un fattore superfluo ormai. Secondo lui le angolazioni delle visuali erano molto più stimolanti...
    Le aveva chiesto di gemere ed era proprio quello che voleva. Voleva vederla sotto di sé impazzire, voleva osservarla mentre lo desiderava ancora di più. Voleva stimolarle ancora quei seni meravigliosi, sottile e delicato come una piuma e lei si sarebbe addirittura chiesta se davvero fosse stata toccata. Voleva sussurrarle i propri gemiti all'orecchio, che avrebbero seguito il ritmo dei propri affondi. Voleva tuffare il naso in quella cascata di onde verdi, annusandone il sapore. Voleva baciarla, infilandole lentamente la lingua in gola, come se fosse una blanda doppia penetrazione. E alle fine di tutto voleva prenderla con forza e riempirla fino all'ultimo anfratto disponibile...
     
    .
56 replies since 22/12/2014, 12:19   414 views
  Share  
.
Top