Scosse Profonde

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  1. †_†yun yun †_†
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    Rise divertito a quella domanda. La sua risata fresca si sarebbe abbattuta sulla sua morbida pelle. Evidentemente Vanelope lo aveva mal giudicato. Beh presto si sarebbe resa conto del suo errore: non era saggio giudicare gli altri basandosi sui muscoli o sull'altezza. Era lei la cucciola, tra i due. Molto probabilmente quando era nata lui viveva sulla terra da quasi cento anni, senza contare tutti quelli in cui aveva vissuto nelle profondità marine. "Vanelope, non lasciarti ingannare così facilmente. Sono un uomo. E conosco i piaceri della carne forse da prima che i tuoi genitori nascessero... Stai attenta nei tuoi giudizi.." Eccoci ora si metteva a fare anche l'insegnante. Ma quella che gli stava davanti non era affatto così innocente. La sua calda mano posata con leggerezza sul suo membro lo fece sussultare: succedeva sempre quando due temperature entravano in contatto. Forse anche per lei era stato lo stesso. Le prese i capelli morbidi, toccandoli con la stessa delicatezza con cui la sua mano aveva esplorato il suo petto. Pian piano scese fino ad arrivare alla zona delle fossette di Venere. Era un corpo caldo, morbido e eccitante sotto ogni punto di vista. Si perse un ultima volta in quegli occhi color delle foreste, poi socchiuse i suoi e si avvicinò a quelle rosee labbra. Ma non la baciò subito. Deviò la traiettoria all'ultimo, finendo per sospirarle carico di desiderio vicino all'orecchio. Le morse dolcemente il lobo, disegnandone i contorni con la punta della lingua, mentre il suoi respiro si fondeva con i suoi capelli. Sorrise divertito alla sua reazione. Non la stava prendendo in giro, voleva solo esprimerle la sua gioia. "Oh, Vanelope..." E detto questo affondò nelle sue labbra carnose, mordendole dolcemente. Poi aprì leggermente la bocca, insinuando per la seconda volta la lingua in quel caldo senso. La attorcigliò, cercando di farla prigioniera, mentre le mani le accarezzavano la schiena muscolosa e ben formata. Pian piano la sua eccitazione crebbe e lei sarebbe stata in grado di sentirla fremere contro i propri fianchi. Che stupide erano le convenzioni umane, capaci anche di impedire dei gesti semplici e antichi come quelli dell'amplesso. Erano certamente una razza amante delle complicazioni.
     
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56 replies since 22/12/2014, 12:19   416 views
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