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Hina-Poppezinga
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Non riuscì proprio a trattenersi, non usava il fallo magico da tanto tempo, il piacere di condividere il piacere con i suoi amanti uniti grazie a Syndra, rese Nariko così eccitata che venne copiosamente dentro di lei. Tremò vistosamente quando avvertì la cavità della ragazza riempirsi anche del seme di Iceringer più bollente del suo, sentì il proprio membro avvolto da quelle due essenze che si mischiarono perfettamente nel corpo della ragazza. Poco dopo crollò su Syndra, poggiando il viso fra i suoi seni, ansava sorridendo felice mentre allungò le braccia per stringere a sé i due ragazzi.
Una persona normale con il senno di poi si sarebbe pentita di essere arrivati ad un livello tale di intimità, creando un triangolo amoroso. Nariko invece in quel momento pensò di aver raggiunto la perfezione. Per le streghe di Umbra era normale scegliere una compagna strega a sua volta per poter generare in futuro una nuova strega da mettere al mondo. Ma Nariko aveva trovato Iceringer nel suo cuore e in quel modo poteva avere entrambi senza dover rinunciare per forza a qualcuno. Era così felice che tutta la faccenda di Gil, le sembrò meno pesante. Pensò di poter continuare di riuscire sicuramente a trovare una soluzione che le avrebbe poi lasciate libere. Libere di amarsi e di condividere altri meravigliosi momenti assieme ad Iceringer. Certo era un rapporto deviato, fuori dai normali canoni dell'idea dell'amore, ma effettivamente ne Nariko e nemmeno Syndra erano normali donne. Nariko avrebbe voluto mostrare a Syndra un mondo normale, farle vedere come funzionava il mondo, era convinta di riuscire a farla vivere come una comunissima ragazza. Eppure le vicende avevano portato ad un risultato completamente diverso, e non si sentì in colpa. Avevano costruito il loro piccolo mondo perfetto e non voleva rinunciarci. Non dopo quella esperienza così intensa. L'iddiliaco momento venne interrotto dal fastidioso rumore delle mutande che avevano tolto.
Maledizione! esclamò dopo un attimo di tentennamento. Dovette scivolare fuori da Syndra per andare a cercare le mutande sul letto. Afferrò il suo sbuffando. Avrebbero dovuto indossarli prima, ma ormai l'allarme era partito quindi potevano anche evitare di indossarli. Adesso dovevano di nuovo incontrare quel maledetto Gil. La voce di Iceringer le fece tornare alla mente che il ragazzo non doveva farsi vedere con loro.
Merda! Ice, se piomba qui Gil e ti trova siamo finite. Devi andartene, non so quanto tempo impiegherà per arrivare. i suoi occhi erano pieni di preoccupazione e ansia ma si notava quanto fosse scocciata. Non aveva alcuna voglia di incontrarlo, non aveva alcuna voglia di farsi umiliare ancora. Erano state precipitose, non avevano neanche pensato di usare qualche magia per evitare il pericolo. Si sentì una sciocca.
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