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The man behind the sauce
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Finalmente il ballo di David era finito con la consegna dell’orologio d’oro come era da accordo a Vanelope, mentre era ancora seduto sulle gambe di lei venne spinto in modo dolce da lei usando un dito sul petto, David però doveva ammettere che in quel momento essere sopra di lei con solo i boxer addosso lo aveva fatto abbastanza eccitare cosa che nella foga del momento mentre ballava sopra di lei non aveva notato facendo apparire un bel bozzo dentro hai suoi boxer. Appena si accorse di cosa era successo si grattò per un attimo la nuca leggermente imbarazzato per poi alzarsi da sopra a Vanelope andando a prendere di corsa i suoi jeans infilandoseli, si sentì più imbarazzato di aver mostrato il suo stato di eccitazione che invece quando eseguiva quel balletto solo ed esclusivamente per lei, dopo essersi messo i pantaloni si rivestì indossando per ultima la cuffia rossa sedendosi poi sulla stessa poltroncina dove era seduta Vanelope.
Uff che stanchezza….. Vedo che quell’orologio ti piace molto, ne sembri molto soddisfatta, cerca solo di lasciarlo ben custodito nella tua stanza prima di venire a lavoro
Gli fece tipo una ramanzina facendogli capire che se rompeva quell’orologio che era costato un po’ di soldi non gli avrebbe fatto molto piacere e in più fece anche riferimento al fatto successo prima di “conoscersi” riguardante all’uomo che era finito rovinosamente addosso a David facendogli rompere la slot, insomma per il lavoro che faceva Vanelope quell’orologio non avrebbe avuto una vita tanto lunga e quindi secondo David per il turno di lavoro era meglio lasciarlo rinchiuso nella sua bella scatolina dentro alla stanza. Prese poi la bottiglia di spumante che aveva ordinato lei prima versandone un po’ nel bicchiere bevendone un sorso notando che era veramente buono segno che forse quello era l’unico lato buono di quella serata completamente da dimenticare e dove l’unica cosa che lo faceva star più male era proprio per via di essere rimasto completamente al verde.
Cazzo! Avete una bella scelta sullo spumante, complimenti.
Van credo che ora sia il momento per me di andarmene, in fin dei conti ho adempito a tutti i doveri della mia sconfitta no?
In effetti i doveri che aveva verso Vanelope erano stati portati completamente portati a termine tranne il bozzo fra le sue gambe che era ancora visibile anche se nascosto dai jeans sperava che lei non se ne fosse accorta anche se la vedeva abbastanza difficile come cosa, comunque in quel momento finì anche di bere lo spumante restante da quel bicchiere aspettando la risposta di Vanelope alla sua domanda e poi molto probabilmente se ne sarebbe tornato a casa con le pive nel sacco e il portafoglio vuoto.
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Vanelope si accorse dell'erezione del ragazzo, ma finse di non averla notata, dandogli modo di rivestirsi, no facendo alcunché per fermarlo. Il balletto era stato fatto e il pegno era stato consegnato, per quella serata avrebbe offerto lei lo spumante.
Eh sì, adoro questo orologio perché è in oro massiccio, lo avevo adocchiato da un po di tempo ma non potevo permettermelo con il mio stipendio. si limitò a commentare bevendo un'altro sorso dello spumante. Si guardò attorno, mentre il ragazzo le disse che forse era il caso che andasse. In effetti Vanelope non aveva ancora finito il turno di lavoro e se si era concessa quel momento di "gioco" era unicamente perché non c'era il direttore in sala. Cosa che però poteva cambiare da un momento all'altro. Finì il suo bicchiere tutto in un fiato per poi poggiare il flute sul tavolino sospirando soddisfatta. Diede una pacca sulle spalle del ragazzo.
Già, anche io dovrei tornare al mio lavoro. La prossima volta sfidami a qualcosa di meno rozzo, magari potresti vincere. disse per poi ridacchiare divertita. Un'altra pacca sulle spalle e si sollevò dal divanetto raccogliendo i bicchieri e la bottiglia aperta. Mentre raccoglieva le cose gli fece l'occhiolino per salutarlo. Poco dopo si allontanò, tornando alla sua ronda di routine lavorativa.
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Era quindi giunto il momento di tornarsene a casa anche perché Vanlope era ancora in pieno turno di lavoro e la aveva tenuta occupata evidentemente per troppo tempo e di certo David non voleva essere la causa di una possibile ripercussione del direttore ai danni di Vanelope, nel frattempo però aveva ricevuto in “cambio” due pacche sulla spalla e poi un occhiolino che lo lasciò abbastanza dubbioso ma cercò in quel momento di non pensarci.
Ci potremmo anche rivedere senza sfidarci la prossima volta…. Sempre che il tuo lavoro te lo permetta, ovviamente
Gli lanciò un ultimo sorrisetto abbastanza divertito dopo aver proferito parola e averla vista andare a compiere nuovamente il suo dovere di buttafuori decise che era arrivato anche per lui il tempo di levare definitivamente i tacchi, si alzò dal divanetto rimettendosi a posto i jeans sui quali rimanendo seduto si erano andate a formare delle piccole pieghe e appena si rimise a posto diede anche lui le spalle al tavolino iniziando ad incamminarsi verso l’uscita.
Mentre si era incamminato verso l’uscita però gli venne in mente che quella serata era completamente da dimenticare dato che ora era del tutto al verde senza avere neanche più uno spicciolo anche se poteva dire di aver avuto una piccola “conquista” se così si poteva chiamare, il fatto di aver conosciuto la buttafuori del locale ma era una bella cosa ovviamente ma qualitativamente invece era pur sempre una piccola sconfitta e sottolineò quel disappunto sfregandosi sulla tempia sinistra usando appunto la mano sinistra con una smorfia piuttosto insoddisfatta, finalmente uscito dal casinò portò entrambe le mani dentro alle due tasche dei jeans iniziando a dirigersi verso casa.
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