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Il ragazzo sembrava bravo, aveva evitato il pugno spostandosi con la testa, beccandosi solo una ruvida carezza fatta di nocche. La cosa la indispettì non poco: era sempre stata brava a far fuori le piantagrane come lui. Quelli che si credevano forti e poi sfidavano le donne. Certo Vanelope non era una donna comune, ma la imbestialiva lo stesso il fatto che aveva voluto fregarla con il primo colpo. Non era da gentiluomini, sopratutto da chi si voleva misurare: quello non era misurarsi era imbrogliare. Era forse per la posta in gioco che aveva chiesto? Beh se era davvero forte glie l'avrebbe fatta sudare per bene. Quando sentì la mano che veniva strattonata via, Vanelope più furiosa che mai giocò in modo scorretto come piaceva a quel ragazzo. Visto che per afferrarla e fare la mossa che voleva doveva poggiare il piede, sollevato prima a terra, e poi sforzarsi per alzarla, lei ebbe tutto il tempo di dargli una bella ginocchiata proprio in mezzo alle gambe; dal basso verso l'alto per colpire la parte più fragile di un uomo.
Vanelope era più pesante di quello che sembrasse a causa della sua vera natura, aveva perfino gli organi interni ricoperti di ossa quindi pesava già più del normale senza contare i muscoli. Tuttavia il suo peso era dato dalla sua vera forma che era stata compressa in quel corpo statuario. In realtà stava per sollevare un gigante alto dieci metri a giudicare dal peso.
Oltretutto Vanelope era molto più alta di lui, avrebbe dovuto fare un movimento più ampio per riuscire nella sua impresa. Quindi il ragazzo era spacciato, era indifeso visto che l'aveva abbracciata e non avrebbe mai potuto mettere la forza necessaria per sollevarla. Non perché non fosse abbastanza forte ma perché non poteva conoscere il peso effettivo della donna. Se non aveva altre carte da giocare David si sarebbe beccato un colpo ai suoi "gioielli di famiglia" che avrebbe dovuto toglierli le forze e tenerlo buono per un attimo.
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David probabilmente era stato più macchinario del dovuto per eseguire quella semplice mossa ma dovette anche far conto che mentre cercava di alzarla con gran parte della sua forza si accorse che Vanelope era veramente pesante, come se avesse qualcosa dentro di lei che gli faceva aumentare il peso in modo abbastanza notevole e come era ovvio non riuscì nemmeno ad alzarla di un misero centimetro, gli era sembrato di alzare una sorta di montagna con un risultato piuttosto fallimentare e oltre al danno di non essere riuscito nella manovra venne anche colpito negli zebedei da una “dolcissima” e “delicatissima” ginocchiata gentilmente offerta da Vanelope che si staccò come era prevedibile David di dosso mentre lui cadde all’indietro tenendosi una mano fra le gambe, in quel momento le sue difese erano notevolmente abbassate dato il colpo subito nella parte più fragile di un uomo e anche il suo respiro era più affannato dal colpo subito.
Era sempre più sorpreso da quella sfida e pensava fermamente di avere per la prima volta trovato un avversario o meglio un’avversaria di buon calibro, e la cosa non gli dispiacque più di tanto anche se ora era seduto a terra con una mano fra le gambe e una vistosa espressione sofferente sul volto mentre iniziò a pensare che piuttosto era meglio subire un colpo alle costole più che in mezzo alle gambe, doveva cercare di rimettersi in fretta da quel colpo anche perché era sicuro che Vanelope avrebbe approfittato dell’occasione per portarsi in vantaggio su David, anche perché sicuramente anche lei ci avrebbe tenuto a vincere quella sfida.
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Il colpo era andato a segno. David crollò a terra come previsto. Gli uomini potevano allenarsi all'infinito e diventare imbattibili e avere muscoli duri come la roccia, ma le parti bassi erano una delle cose che non avrebbero mai potuto allenare. Il punto debole che garantiva spesso la vittoria. Vanelope era stufa di perdere e concedersi agli uomini solo perché deve rispettare i patti. Oltretutto quel ragazzo aveva scelto la lotta come sfida, un campo in cui nessuno era ancora riuscita a batterla. Non poteva di certo macchiare il suo orgoglio Kaiju con un ragazzo qualsiasi. Quindi voleva dargli il benservito. Una volta che il ragazzo fu a terra, non ebbe alcuna pietà. Lo bloccò a terra, poggiando le ginocchia accanto alla testa dell'uomo, stringendo poi il capo del ragazzo nella morsa delle sue muscolose cosce. Le caviglie le portò a poggiarle sulle braccia del ragazzo per impedirgli ulteriori movimenti.
Forza arrenditi! gli strillò contro. E giusto per farlo sentire sotto pressione pensò di soffocarlo con il bacino. Non si sarebbe tolta da lui fin quando non si fosse arreso o fosse svenuto per asfissia.
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Com’era prevedibile Vanelope sfruttò il momento di difficoltà in cui era David dopo aver subito il colpo alle parti basse, anche perché era stato colpito con abbastanza forza in modo tale che il colpo subito fosse ancora più difficile da assimilare, David venne poi bloccato a terra da Vanelope che gli aveva chiuso il volto in una presa probabilmente di sottomissione con entrambe le sue muscolose cosce. Era praticamente bloccato da Vanelope che gli si era come seduta sopra facendogli sentire anche il peso che David poco prima aveva fatto fatica a sollevare, ovviamente per David non era finita lì dato che Vanelope stava sfruttando anche il suo bacino per chiudergli le vie respiratorie, David non voleva per nulla arrendersi anche se quella se in quel momento era come aver sopra un macigno che stava pian piano facendo perdergli i sensi.
Anche se era sul procinto di mollare quella sfida dato che se non lo avrebbe fatto evidentemente avrebbe perso d’avvero i sensi era stato in un certo senso contento di aver trovato un esemplare femminile come Vanelope, iniziò a vedere sfuocato segno che le vie aeree si stavano chiudendo sempre di più, doveva cedere anche perché alzarla di forza era quasi impossibile in quel momento, alzò il braccio sinistro per quello che poteva andando a posare a sua insaputa la mano sulla natica andando a battere su di essa in segno di resa. David aveva optato la decisione di cedere anche perché non voleva perdere i sensi, anche se però cedendo sarebbe stato costretto a fare quello che gli aveva chiesto Vanelope prima di sigillare il loro patto.
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Attese stringendo con forza le cosce fin quando David non le fece segno con la mano sui glutei. Per un primo momento lo interpretò male, come se volesse farle un dispetto prima di svenire, ma dal colorito che si faceva sempre più cianotico capì che si stava arrendendo. Non lo lasciò andare subito, conosceva i biechi trucchetti dei suoi avversari.
Oh bene ti arrendi? Dichiara la tua sconfitta battendo la mano a terra e io ti libererò dalla mia presa. disse impassibile e crudele. Prima voleva essere sicura di vincere, altrimenti si sarebbe presa la vittoria a modo suo: facendolo svenire. Almeno la vittoria sarebbe stata certa. Da svenuto poi poteva riportarlo dentro e attendere il suo risveglio per fargli pagare l'orologio e fargli fare il ballettino al palo che avevano scommesso.
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Vanelope evidentemente non aveva preso molto bene il gesto che usò David per far segno che si era arreso anche perché mentre lei era sempre sopra di lui aumentò la stretta del volto di David con forza, gli era estremamente difficile e arduo liberarsi da quella presa anche perché le forze lo stavano poco a poco svanendo per via delle vie respiratorie sempre più affaticate a compiere il loro lavoro proprio per “mano” delle cose e del corpo di Vanelope che era ancora sopra di lui. La sentì inoltre urlare parole che non riuscì a capire subito sempre per via della presa di sottomissione delle cosce di lei che gli aveva chiuso buona parte dell’apparato uditivo, spostò poi la mano sinistra dal gluteo di Vanelope portandola a terra per poi batterla tre volte sperando che lei capisse che si era arreso definitivamente mentre iniziò a chiedersi come cavolo facesse quella donna ad essere così pesante, molto probabilmente la causa del suo peso era per via che forse non era umana anche se però poteva essere stata vittima di qualche esperimento da parte di uno scienziato pazzo o cose simili, ovviamente il cervello di David non ragionava con molta lucidità dato che stava sempre di più perdendo i suoi sensi.
Sotto quella presa ancora più forte David non durò ancora molto e anche se aveva battuto la mano per terra in segno di resa svenne inesorabilmente, il colore del suo volto era diventato più cianotico di prima e le sue labbra da rosse erano passate ad un rosa molto chiaro, era ormai chiaro e ovvio anche a Vanelope che David in quel momento era completamente alla sua mercè e sicuramente non si sarebbe sforzata più di tanto per alzarlo e portarlo dentro al casinò per godersi poi il premio che si era meritata vincendo la sfida.
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Doveva ammettere che si aspettava che il ragazzo potesse resistere un pochino di più. Iniziava a pensare che gli umani fossero più fragili di quel che sembrassero, tutti più o meno svenivano dopo quella mossa. Vanelope non si rendeva conto della pressione psicologica che metteva sopratutto agli uomini nel sentirsi non solo sconfitti da una donna, ma il fatto di averla così vicina a ciò che desideravano davvero da lei. Un mix perfetto per metterli tutti KO.
Quando notò che non reagiva più si alzò subito dal ragazzo per permettergli di respirare di nuovo.
Adesso era nei guai! Come avrebbe potuto spiegare un simile evento ai suoi capi? Non uno, ma ben due uomini svenuti nel vicolo dietro il locale. Si voltò verso il primo uomo che avevano portato fuori, ma non lo vide più: era fuggito approfittando della loro distrazione. Imprecò nella sua lingua di origine, per poi caricarsi addosso il ragazzo sulla spalla, non con poca fatica, era pur sempre un uomo messo bene a livello fisico. Si guardò attorno e decise di non rientrare nel locale. Passata la soglia imboccò subito le scale che portavano ai piani alti del locale, dove vi erano gli alloggi di alcuni dipendenti, fra cui il suo. Lo trascinò all'interno della sua camera lasciandolo sul letto come se fosse stato un sacco di patate. Poco dopo si avvicinò e iniziò a schiaffeggiarlo, sperando che potesse riprendere i sensi.
Avanti svegliati, mi devi un cavolo di orologio! Non te la caverai così. sbraitò spazientita e senza cuore.
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La loro sfida finalmente era finita con la vittoria schiacciante di Vanelope che era rimasta ancora sopra di lui, David ormai era da qualche secondo arrivato dritto nelle braccia di Morfeo ma non dormendo in modo piuttosto normale, no ovviamente dato che si era fatto sottomettere in modo abbastanza forte da parte di Vanelope che lo fece poi svenire con notevole facilità.
Era stato sconfitto più dal peso di lei sopra la gabbia toracica che dalla presa forte e salda delle cosce al suo volto, mentre però il suo cervello a mezzo servizio non pareva capacitarsi di come facesse Vanelope ad essere così pesante anche perché David aveva messo una bella quantità di forza per sollevarla prima ovviamente di venire colpito nelle parti basse. Iniziò dopo qualche minuto a risentire che le funzionalità del suo corpo stavano tornando ai livelli normali riportando quindi la parte di ossigeno persa dallo svenimento al cervello che riniziò a compiere le sue funzionalità senza sforzi aggiuntivi ho addebiti di ossigeno, iniziò poi a sentire qualcosa di morbido sotto al suo corpo che evidentemente era stato messo dalla stessa Vanelope su quello che a primo impatto sembrava un letto, venendo anche sollecitato a svegliarsi non solo con le parole ma anche con delle forti sberle che iniziarono ad infastidirlo mentre era ancora lì a riprendersi.
Va…. BENE!!!
Infastidito sempre di più da quelle sberle il corpo di David reagì da solo e in modo anche probabilmente troppo violento dato che andò a sferrare un poderoso pugno con l’intento di far smettere quella insopportabile tortura nella direzione da dove sentiva provenire i colpi, dopo aver sferrato il colpo David riaprì di scatto gli occhi iniziando a riprendere coscienza su dove si trovasse mentre non si accorse subito se il colpo che aveva sferrato aveva colpito Vanelope o era invece andato a vuoto, l’unica cosa di cui si accorse era che in quel momento si trovava proprio in una stanza.
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Gli schiaffi a quanto pare avevano funzionato bene, visto il modo in cui aveva reagito al brusco risveglio. Vanelope vedendo il pugno muoversi verso al sua direzione violenta, lo afferrò per il polso bloccandolo prima che potesse farle del male. Quel ragazzo non aveva proprio idea di cosa fosse un gentiluomo. Lo lasciò andare poco dopo quando notò che era del tutto sveglio. Incrociò le braccia al petto e lo guardò dall'alto in basso, non per arroganza ma per questione di "fisica".
Ti sei risvegliato principino? Seguimi, mi devi ancora un balletto con un regalino. disse sfregando le mani contenta. Gli fece cenno di seguirla. Se David non avesse fatto obiezioni o avesse cercato di scappare, lo avrebbe guidato di nuovo all'interno del locale, dirigendosi verso il bancone del negozietto dove una bella vetrina metteva in mostra vari gioielli e un bel orologio d'oro. Intanto mentre David avrebbe pensato a pagare la sua posta in gioco, Vanelope cercò un tavolo con palo libero. Ne vide almeno quattro di quei tavolini liberi. Sorrise entusiasta: era divertente umiliare i suoi sfidanti a quel tavolino. Se poi se la giocavano bene poteva anche giocarci. Dipendeva tutto dal ragazzo.
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Ora che era svegli gli sarebbe toccata la penitenza che gli aveva proposto Vanelope che in quel momento si stava strofinando le mani molto contenta ed anche soddisfatta, David inarcò per qualche secondo il sopracciglio chiedendosi anche da quanto tempo lei stava aspettando una situazione così vantaggiosa per prendersi quell’orologio che aveva messo nella sua proposta di penitenza. Si grattò per un attimo la nuca con la mano destra prima di scendere definitivamente dal letto per rimettersi in piedi.
Van vengo subito, in fin dei conti ho accettato la condizione che avevi proposto quindi fai pure strada….
Sceso dal letto seguì Vanelope senza esitazione anche perché gli aveva promesso che per lui le condizioni in caso di una sua sconfitta andavano più che bene e poi David non era di certo il tipo da rimangiarsi la parola dopo che aveva accettato le condizioni, mentre continuava a seguirla dentro al casinò venne portato davanti ad un bancone dove in una vetrina comodamente esposta si trovavano parecchi gioielli di pregiata manifattura e anche un orologio d’oro che probabilmente era proprio quello che voleva Vanelope come una delle due ricompense per la vincita.
Ehm.. Scusi mi potrebbe dare quell’orologio d’oro che e esposto in questa vetrina?
Certo signore sono 2000 dollari
Ma cos..? Questa e una rapina…. E vabbè le prendere le carte di credito?
Aveva chiesto al negoziante se poteva usare la carta di credito per compare quell’orologio, carta nella quale erano rimasti gli ultimi “soldi” che possedeva David in quel momento, anche se la cosa gli aveva inizialmente fatto girare le scatole doveva pur sempre sottostare alle regole di Vanelope e dopo aver inserito la carta di credito digitò il codice comprando di conseguenza l’orologio. Appena effettuato il pagamento il signore che diede a David il negozio corse immediatamente davanti ad un mobiletto prendendo da esso una scatola quadrata di color oro com’era l’orologio andando poi a metterlo dentro e consegnandolo infine a David, si voltò di nuovo verso Vanelope che intanto stava evidentemente cercando qualche tavolino dove David avrebbe dovuto eseguire la seconda condizione stipulata in precedenza.
Van che stai facendo? Hai trovato il tavolo libero? Se sì fai strada, tanto non sarà più umiliante fare il ballo al palo per te in confronto a quello che ho passato….
Il suo tono nel dire quelle parole cambiò leggermente diventando più malinconico rispetto al suo torno normale, evidentemente fare un ballo per lei non era poi così umiliante se ripensava a quello che gli era successo quando era molto più piccolo, ma quello era un discorso che ora come ora non doveva certamente intaccare la performance che doveva dedicare a Vanelope.
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IL ragazzo la seguì da bravo e acquistò l'orologio come avevano pattuito. Vanelope non riusciva a crederci: finalmente un orologio oro massiccio tutto suo da sfoggiare al lavoro, quando usciva e poteva coccolarselo. Adorava l'oro, l'unico metallo che rimaneva lucido e splendendo anche se veniva spaccato in mille pezzi. Quando si sentì chiamare dal ragazzo con il nomignolo accorciato fu lei a sollevare il sopracciglio e guardarlo scettica.
Van!? E che sono tua sorella? fece leggermente stizzita: non le sembrava di avergli dato tanta confidenza, anche se avevano lottato non significava che erano diventati amici. Certo che quel ragazzo non aveva alcun timore di lei.
Da quando siamo diventati così intimi? Non mi hai nemmeno offerto da bere. fece scherzando. Gli indicò un tavolino e gli fece strada, prendendo poi posto sulla poltroncina che accostava il palo. Battè il palmo della mano sul tavolino con un sorriso divertito.
Su, su che questo palo è tutto tuo. Fammi vedere come sculetti sensuale per me. Ah... fece sollevando un dito in aria come se stesse per ricordagli qualcosa di importante.
Togliti maglietta e pantaloni, ti voglio in mutande, o ci sbattono fuori per uso improprio della postazione. ghignò malefica: era lei la buttafuori, e in quel modo gli fece capire che era il regolamento del locale. Ballare sul palo vestiti non aveva senso no?
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Il soprannome che David aveva dato a Vanelope evidentemente non era piaciuto per nulla alla donna che sembrò anche abbastanza arrabbiata per via di quello che aveva detto David e sottolineò il disappunto con una domanda basata sull’intimità assumendo poi un tono ironico, David si chiese fra se e se che cosa avesse mai detto di così sbagliato alla fine era solo un innocuo soprannome che secondo lui probabilmente non era stato neanche il primo ad averla chiamata in quel modo ma quello non era di certo il momento per pensarci ulteriormente dato che Vanelope aveva finalmente trovato il palo che sarebbe servito poi a David per la sua performance.
La seguì fino ad arrivare al tavolino dove era situato il palo, c’era però una condizione che aveva dato Vanelope ovvero che doveva ballare praticamente in mutande dato che da quello che diceva quelle erano le regole anche se David non credeva al 100% le parole che lei aveva detto ma in fin dei conti aveva perso la sfida e doveva sottostare alle regole imposte da lei, purtroppo.
Credo di iniziare ad odiarti sai?
Posò la scatola con dentro l’orologio sopra al tavolino iniziando di conseguenza a spogliarsi davanti a Vanelope, ci mise qualche secondo a svestirsi completamente lasciando i vestiti su una parte del divanetto togliendosi anche di dosso la cuffia rossa lasciando fuoriuscire la sua chioma che non tutti avevano avuto il “piacere” di vederla, in quel momento rimase solo con dei boxer di color viola con tanto di ricami ed elastico bianchi, mentre ancora in boxer si apprestata a prendere dalla scatola l’orologio appena comprato aveva dato senza accorgersene forse la possibilità di farsi “ammirare” un po’ troppo da Vanelope che avrebbe probabilmente visto un fisico non esageratamente palestrato, anche perché David non era il tipo da spendere ore ed ore in palestra, ma un fisico piuttosto asciutto e con una muscolatura accentuata ma non esagerata, possedeva comunque un fisico piuttosto normale.
Prese poi dalla scatola l’orologio d’oro andando a posizionarlo sul polso sinistro così da facilitare il balletto che era costretto a fare, era finalmente il tempo di iniziare quel balletto per Vanelope e finalmente David salì sul tavolino aspettando qualche secondo per prendere il ritmo della canzone che in quel momento stava risuonando in tutto il casinò, iniziò a muoversi sul palo non appena riuscì a prendere il ritmo iniziando ad eseguire quella sorta di “ballo” se così si poteva chiamare dato che nel muoversi evidentemente non era la cosa più sexy ed eccitante del mondo anche se doveva essere Vanelope a giudicare la sua performance, per non parlare poi di quando sculettò o almeno ci provò anche se nel farlo David si era sentito abbastanza strano ma in fin dei conti era quello che lei voleva vedere.
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Vanelope attendeva paziente e divertita che David le obbedisse per spogliarsi. Rise di gusto quando le disse che stava iniziando ad odiarla. Stranamente lo facevano in tanti quando perdevano contro di lei, e non perse occasione di farglielo notare.
Sì me lo dicono in tanti, sopratutto chi perde una sfida contro di me. Ha ha ha ha. fece per poi accomodarsi meglio poggiando anche la schiena mentre il ragazzo intanto si spogliava mettendo in mostra il suo fisico asciutto e allenato. Niente di esagerato certo, Vanelope aveva sicuramente più massa muscolare di lui, ma era abbastanza abituata a corpi del genere. Non li disdegnava, non tutti al mondo potevano essere dei wrestler pompati. Fece un piccolo verso di compiacimento quando finalmente rimase in mutande, giusto per incoraggiarlo un attimo. E per non farlo sentire troppo un pesce fuori dall'acqua iniziò anche ad incitarlo battendo le mani.
Vai così... muovi il culetto! Balla per la tua cara "Van". fece godendosi lo spettacolo parecchio divertita. Usando l'appellativo di "Van" gli fece capire che prima lo aveva preso in giro e che comunque non era un rimprovero. Giusto un attimo stranita visto che di solito le davano nomignoli strani.
Prima di continuare il tifo per il suo amico, Vanelope andò a prelevare da uno scomparto sotto al tavolino una bottiglia di spumante e due bicchieri. Ne riempì uno bevendo un sorso per poi continuare il tifo. Era bellissimo vincere di tanto in tanto.
Vai David! Vai David! canticchiava seguendo il ritmo della canzone.
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David aveva notato che mentre era li a concedere il ballo ovviamente più “sexy” mai fatto sulla terra Vanelope si era trasformata in una sorta di capo ultras molto simile a quelli che si vedevano a volte fare forse troppo baccano negli stadi causando anche degli scontri a volte di violenta entità, ma questo non era di certo il momento per pensare a cose del genere anzi l’unica cosa a cui doveva pensare era di cercare ho almeno a provare di essere un pochino più sexy almeno nella fase di sculettamento cercando di dare a Vanelope una bella visione mentre da quello che gli era parso di capire si stava anche divertendo.
Rimase li a ballare sul palo per ancora qualche minuto finchè non decise che era il momento di dare un approccio più diretto a Vanelope che stava guardando, scese quindi dal tavolino in direzione della donna provando ad essere minimamente sensuale andando poi a sedersi sopra di lei come capitava che facessero alcune delle ballerine portando proprio l’azione letteralmente addosso all’individuo che si stava guardando e godendo lo spettacolo che in questo caso era Vanelope, si sedette quindi a cavalcioni sopra Vanelope iniziando quindi a muovere il sedere cercando di imitare alcune ballerine del locale anche se però i risultati evidentemente non erano molto soddisfacenti ma poco gli importava dato che la parola sexy non era adatta a David, in quel momento in cui era praticamente sopra di lei era anche il momento di dare finalmente quell’orologio che aveva ancora saldamente posizionato sul suo polso sinistro. Smise di muovere il sedere con l’intenzione anche di cambiare movimento tanto che passò dallo sculettare al muovere il sedere in movimenti circolari portando la parte superiore del corpo a stretto contatto con quella di Vanelope dato che in quel momento i muscoli pettorali di David erano praticamente posati sul seno in parte compresso di lei.
Questo e tutto per te mia cara…
Pronunciò quella frase cercando di assumere un tono più eccitante sperando che quella prova avrebbe portato un risultato migliore rispetto al balletto, si tolse dal polso l’orologio facendoglielo vedere in tutta la sua bellezza e brillantezza andando poi a posarlo delicatamente fra i due seni di Vanelope lasciando in bella vista il quadrante, dopo aver posizionato l’orologio David tolse da sopra di lei il suo petto rimanendogli comunque seduto sopra mentre con la mano sinistra usando il dito indice e il medio fece il tipico segno di vittoria con tanto di sorrisetto annesso, vittoria che comunque non era stata dato che aveva perso la sfida contro Vanelope anche se ora come ora era curioso di notare come avrebbe reagito Vanelope che finalmente aveva avuto l’orologio tanto desiderato.
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Per quanto si sforzasse, non era per niente sexy, e questo non fece che divertire ancora di più Vanelope che oltre a fare il tifo per lui se la rideva di gusto, sorseggiando di tanto in tanto lo spumante. Questo fin quando non si avvicinò a lei ballando come una vera spogliarellista, e attenzione spogliarellista donna non uomo che avevano un modo di fare completamente diverso. Ecco a quel punto divenne inquietante e smise di ridere.
Sussultò quando sentì il metallo freddo fra i suoi seni. Andò a raccogliere l'orologio tornando a sorridere mentre lo metteva al polso. Diede un bacio sul quadrante per poi posare il dito contro il petto del ragazzo e allontanarlo dolcemente.
Ok, puoi pure smettere di ballare, è stato divertente, ma direi che basta così. fece contenta per il suo nuovo orlogio, e soddisfatta di quella giocata.
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