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Siriuke
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Ls mano della donna scese molto più in basso di quanto si aspettasse Kain, il quale sussultò sentendosi preso letteralmente per le palle, dopo di che un rapido movimento di Elettra lo sorprese maggiormente, cogliendolo di sorpresa: la direttrice della Midas gli aveva preparato una trappola, un bel grattacapo dal quale un comune essere umano difficilmente sarebbe uscito, ma Kain non era un uomo come tanti.
Il giovane ebbe solamente la possibilità di osservare di sfuggita i movimenti di Elettra, restando chiuso nell'ascensore da solo, ormai rinchiuso in trappola: doveva ammetterlo, quella donna si era rivelata imprevedibile ma d'altronde quale donna non lo è?
Kain fece qualche passo verso il centro dell'ascensore, posizionandosi proprio dove prima c'era il lucernaio sopra di lui, osservando le sbarre energetiche, oltre le quali Elettra si compiaceva per averlo chiuso facilmente tra quelle quattro lamiere.
Stringendo il pugno destro, il giovane lo scagliò contro la parete di fronte a se, senza provocare troppi danni all'ascensore: egli doveva saggiare la durezza delle pareti di quella prigione momentanea e nelle condizioni in cui era adesso non avrebbe potuto abbatterle; per non parlare poi delle barre di energia, il solo osservarle faceva capire chiaramente quanto fossero indistruttibili, perciò avrebbe dovuto colpire un altro punto e lo avrebbe dovuto fare con maggior forza.
Bene bene, le cose iniziano a farsi interessanti.
Commentò sottovoce Kain, concentrandosi per qualche secondo, iniziando a richiamare a se la propria furia, in quel caso gli sarebbe stata molto utile: un lungo respiro profondo, dopo di che un possente urlo rimbombò per tutta la tromba dell'ascensore, dopo di che, in prossimità delle sbarre, sulla lamiera superiore dell'ascensore emerse un rigonfiamento, preceduto da un forte rumore metallico, come se due vlocchi di metallo si fossero scontrati.
Da dentro la prigione Kain trasformato nell'antico guerriero Asura, aveva scagliato il suo primo pugno contro la parete, infliggendo un danno ben più considerevole di prima, osservando come il metallo si era piegato sotto quel colpo: egli non aspettò molto per scagliare un altro pugno nuovamente sulla parete superiore, modificandola nuovamente sotto la forza dei suoi pugni; più egli colpiva la parete, più la forza dei suoi colpi cresceva, indebolendo drasticamente la robustezza dell'ascensore.
I pugni si susseguirono sempre più cupi e minacciosi, fino a quando il giovane, atterrano nuovamente sul pavimento, spiccò un balzo, scagliando entrambi i pugni sulla parete provata dai colpi, aprendosi un varco: dal buio dell'ascensore due occhi completamente bianchi guardavano verso l'alto, in direzione di Elettra, la quale avrebbe visto senza dubbio l'inquietante visione.. -
GiocoDiOmbre .
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Kain era stato più che bravo e pronto, ma questo era solo l’antipasto il bello doveva ancora venire e lui doveva ancora capire in cosa si era avventurato. L’ascensore ormai bloccato era squassato da profondi scossoni: il giovane si stava dando da fare per liberarsi da quella trappola, con il rischio di far precipitare l’intera struttura a terra!! Elettra prima che lui potesse liberarsi completamente o mandare in frantumi l’ascensore - non voleva morire con lui - si issò verso l’apertura del pianerottolo che si apriva sopra di lei. Sapendo cosa muovere apri le ante e con agilità atterrò lungo il corridoio. Naturalmente quello era un corridoio esattamente come molti alla Midas, lungo cinquanta metri e largo quattro, su cui si aprivano una numerosa serie di porte, tutte rigorosamente chiuse. Comune come tutti gli altri ma diverso per la sua differente natura.
Buono mio amico, sono io… mi raccomando ora dovrai fare del tuo meglio ma ricordati di non ucciderlo, mi serve.
Con una mano ella sfiorava la parete sinistra mentre avanzava per arrivare in fondo a quel corridoio buio. Arrivata li si sarebbe girata in direzione dell’apertura da cui era arrivata attendendo con calma che l’uomo la raggiungesse. Tutto il sistema di sicurezza, quello che c’era ora era frutto delle sue idee, era il momento di verificare se fossero idee ecellenti o meno. Fuori dall’ascensore il suo nuovo amico avrebbe dovuto stare molto attento, le pareti color nere e grigie avrebbero potuto fagocitarlo in meno di un secondo…. -
Siriuke .
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Da quell'apertura sulla parete superiore dell'ascensore, Kain poté osservare le mosse di Elettra, la quale sfruttò abilmente il fattore casa, riuscendo a divincolarsi dalla tromba dell'ascensore, rifugiandosi in un corridoio, lasciando il giovane guerriero da solo: quello era chiaramente un invito a seguirla, dato che combattere appesi ad un filo non è mai una scelta invitante, e Kain accolse l'invito a modo suo.
Piegando nuovamente le gambe, il giovane guerriero si sarebbe concentrato per spiccare un altro balzo,scagliando entrambi i pugni in avanti per allargare nuovamente l'apertura: la struttura già compromessa dell'ascensore non ostacolo molto Kain, il quale uscì dalla trappola ed andò ad aggrapparsi ai cavi sui quali viaggiava quest'ultima.
Attendendo qualche secondo, il giovane si sarebbe arrampicato fino a raggiungere l'apertura del piano, iniziando a studiarla: all'apparenza sembrava essere un normalissimo corridoio perciò non sarebbe stato un problema atterrare su quest'ultimo, eppure sentiva che c'era qualcosa che non andava, che quel corridoio era troppo "normale" per i suoi gusti e che forse attendere qualche secondo non si sarebbe rivelata una cattiva idea; inoltre a sospettare nuovamente il giovane fu il modo con cui Elettra avanzò verso la fine del corridoio, accarezzando le sue pareti quasi come ad attivare qualche meccanismo.
Che cosa aveva in mente quella donna e che cosa nascondeva dietro a quelle semplici mura?
Kain sarebbe rimasto appeso ai cavi ancora per un altro po, in attesa della prima mossa di Elettra..
