Non così inaspettato

x Yun

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  1. †_†yun yun †_†
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    Misaki non era affatto divertita. Anzi dalla rabbia si era quasi pietrificata. Non tanto per la ricompensa. Non sapeva nemmeno lei spiegare il motivo del suo disagio. Più che altro si sentiva infastidita. Come quando doveva prendere la metro. Ecco, stesso stato d'animo. Da brava figlia unica, odiava dover dividere le cose con gli altri. Uno dei suoi motti recitava "Quel che è mio, è mio. Quel che è tuo, è a mezzo". Mentre la biondina già si era messa a lavoro, Misaki doveva escogitare qualcosa. Ma cosa? Non era molto semplice e non voleva nemmeno perdere il vantaggio. Si inginocchio accanto a lei, sgomitando per avere lo spazio che le spettava. Guardò di sottecchi la sua rivale. Ora trovava quelle labbra troppo buone, quei seni troppo grandi. Era invidiosa. Si unì a lei, afferrando con una mano la base dell'asta mentre con le labbra percorreva il perimetro della cappella, soffermandosi sulle più piccole venature, in modo da stimolarle. La mano che brandiva l'organo, strinse leggermente la presa, e man mano che il suo lavoro di lingua si faceva più intenso, anche la presa di faceva più salda. Accanto a lei la biondina lavorava sapientemente, come una scolaretta diligente che svolge i compiti. Quelle sue labbra di fragola erano così sensuali... Che Misaki non seppe resistere: avvicinò le labbra a quelle della poliziotta e iniziò a baciarla con enfasi. Il membro del non morto si trovava proprio nel mezzo a questo incrocio di morbide lame, che si scontravano a colpi di slinguazzate e saliva. Liquido che nell'enfasi del momento non smetteva di scivolare lungo l'asta stessa del non morto. Misaki gettò un'occhiata di sfuggita al suo uomo, per capire se aveva già deciso chi era la sua campionessa, ma non riuscì a intendere il suo sguardo. Così strinse ancora di più la presa sulla mano: la cappella ormai era completamente esposta ai loro colpi senza possibilità di ripararsi. Avvicinò la mano sinistra ai volti e infilò le dita nella calda bocca della rivale. Le estrasse completamente fradice, quindi la spostò, facendosi largo tra i corpi indirizzandola verso lo scroto dello zombie. Gli avrebbe fatto un massaggio che non si sarebbe mai dimenticato.
     
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    Purtroppo per la poliziotta era una sfida a senso unico, Misaki avrebbe vinto anche solo per la voglia di vincere che ci stava mettendo. Thresh si gustò la sua invidia, la sua rabbia nei confronti di una perversione che non poteva né voleva combattere. La sua bocca era fantastica ma quando arrivarono perfino le dita Thresh non riuscì a contenere un gemito di piacere, dato che Misaki aveva sfiorato i suoi testicoli, zona che la poliziotta aveva iniziato a leccare ma senza ottenere lo stesso risultato. La mano del non morto pertanto volse sulla testa della sua adorata massaggiatrice, incoraggiandola a darsi da fare mentre le attenzioni per la bionda prigioniera lentamente affievolivano.
    A quanto pare abbiamo una vincitrice... ma non fermatevi, non ho ancora intenzione di finirla qui.
    Ne voleva ancora, e fece capire a Misaki che non doveva trattenersi dato che l'ago della bilancia poteva ancora pendere in favore della poliziotta. Il non morto non la aiutò però, anzi per punirla della sconfitta afferrò una delle catene sui suoi capezzoli, iniziando a tirarla per poter sollevarle un seno e metterlo in evidenza davanti a Misaki. Lei era meno dotata, ma sapeva usare meglio le sue armi. Cosa avrebbe fatto Misaki? Avrebbe infierito sulla sua avversaria facendo godere a dovere l'attuale maestro del gioco, oppure avrebbe mostrato un minimo di pietà facendo pendere verso di lei l'ago della bilancia? Chissà cosa poteva farle Thresh in caso di sconfitta... ma valeva la pena domandarsi anche quale meraviglioso premio avrebbe tenuto per la sua vincitrice. Avidità o pietà? Thresh stava per avere le sue risposte, e stava letteralmente gemendo perché la ragazza cedesse ai suoi istinti e desideri.
     
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  3. †_†yun yun †_†
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    Quell'enorme davanzale veniva lentamente tirato in una zona pericolosa, troppo vicina all'oggetto del desiderio di entrambe. Con un lavoro di tette Misaki non avrebbe mai potuto competere, e Thresh le stava rendendo il gioco difficile. Non si scoraggiò: da sempre aveva amato le sfide e questa era una come tante. Certo, mai ne aveva fatte prima dello stesso tipo, ma era pur sempre una sfida. E come sempre, avrebbe cercato di vincere. Doveva solo elaborare una strategia vincente e forse aveva già un'idea per realizzarla. Doveva cercare di equilibrare bene le due parti. Solo questo. Raggiungere il suo scopo non fu molto semplice e le impiegò qualche strana manovra e alcuni secondi. Non mollando la presa della mano alla base del membro del non morto, afferrò con quella libera il seno destro della poliziotta, facendola passare sotto allo stesso. L'ipnosi e la scarsa forza della vittima facilitarono il tutto. Adesso era lì, ancora bendata, con la bocca aperta, seduta in grembo a Misaki. Anelava al piacere. Ogni poro della sua delicata e martoriata pelle lo bramava. E non aveva intenzione di negarglielo. Doveva trovare un equilibrio. "Dove posso metterla...?" Pensava velocemente. Poi ecco l'ispirazione. Tremava la sua voce, mentre per la prima volta in vita sua impartiva un ordine di quel genere: "Poliziotta, vedi di renderti utile. Dammi piacere. Se lo farai, dopo potresti avere un premio" E ovviamente la biondina non poteva rifiutare un suo comando. Subito si mosse, spostando la faccia verso la sua intimità e volgendo proprio sedere a forma di luna di fianco a Misaki. Essere leccata da una donna era estremamente piacevole. Oppure era particolarmente brava lei. Con la mano sinistra prese a penetrare lentamente quella calda cavità che poco prima Thresh aveva sapientemente reso fradicia di umori. La donna iniziò a gemere sommessamente. Adesso poteva concentrarsi sul suo uomo. Di certo per lui già la scena doveva essere eccitante, ma voleva dargli di più. Afferrò una delle catenine sparse sul pavimento, usate certamente prima per interrogare la vittima, e la legò alla base dell'asta. In questo modo aveva di nuovo una mano libera pur mantenendo invariata incapacità di far ritirare la pelle del membro. La sua bocca subito afferrò quella punta gonfia e calda, assaporandola a dovere, mentre la mano pian piano attorcigliava la catena lungo il dorso e il braccio. Più carne ingoiava e più la catena stringeva alla base. Guardò il suo uomo, con occhi bramosi.


    Spero di aver spiegato bene i passaggi delle posizioni. Nel caso ti spiego in mp
     
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    Misaki si rivelò colma di iniziativa, estremamente eccitante iniziativa e decisa ad eliminare del tutto la concorrenza impartì l'ordine di ottenere piacere dalla loro povera e innocente vittima. Oramai anche lei dava precedenza ai suoi desideri che al bene altrui, e questo Thresh lo ammirava profondamente, al punto che non solo non si oppose, ma addirittura la assecondò, la lasciò fare come se volesse concederle di dettare momentaneamente le regole, come una ricompensa per l'iniziativa dimostrata! Il non morto spalancò un sorriso divertito che esplose in una grassa risata nel momento in cui la poliziotta infilò la sua lingua nell'intimità di Misaki, iniziando a stimolarla proprio come lei aveva chiesto. Era meccanica, ma molto abile grazie alla morbidezza della sua lingua e dal calore generato dal suo corpo eccitato. Thresh invece si gustava le attenzioni della sua adorata Misaki, concedendogli tutta la carne che voleva tenendo le braccia lunghe sui fianchi, anche quando la ragazza gli precluse ogni possibilità di raggiungere un prorompente orgasmo stimolandolo con le sue meravigliose labbra.
    Ooohhh... e così sei tu che torturi me stavolta eh? Interessante, fammi vedere di cosa sei capace.
    Si divertì a provocarla, lanciandole una forte pulsazione col suo grosso affare direttamente in bocca, spingendole in gola la lunga erezione che sembrava intenzionata a crescere ancora. Era già di dimensioni notevole ma Misaki sapeva bene che Thresh poteva raggiungere grandezze a dir poco mostruose, e spingerle fino in fondo ad una persona senza pietà. La sua gola invece? Quanto avrebbe resistito?
    Poliziotta mi raccomando non dimenticare niente... devi fare un lavoro coi fiocchi...
    Oltre alla sfida, rilanciò addirittura aggiungendo quella difficoltà, dato che la biondina interpretò subito benissimo cosa volesse dire Thresh, passando dalla calda intimità di Misaki al suo stretto buchino, iniziando a lubrificarlo con quel caldo mix di saliva e i suoi stessi umori. Chi l'avrebbe spuntata?
     
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  5. †_†yun yun †_†
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    Per Misaki si stava trasformando in una gara di resistenza. Non sapeva chi, tra loro tre avrebbe raggiunto l'orgasmo. Sarebbe stata la biondina, stimolata dalla sua mano? Oppure il non morto, asserragliato da una catena e dalla sua bocca? O avrebbe ceduto lei, sapientemente lavorata dalla boccuccia di fragola della poliziotta? Ognuno stava ricevendo le giuste attenzioni. Forse era riuscita a raggiungere un giusto equilibrio senza avvantaggiare o svantaggiare nessuno. Si sentì molto soddisfatta. Certo, mai abbastanza quanto la loro vittima le stava donando. Era semplicemente fantastica. Forse il fatto stesso che erano due donne rendeva tutto più eccitante. Ogni donna sa come vuole essere toccata, sa quali sono i punti giusti da stimolare. Li conosce per natura. Possono sì variare da persona a persona, ma una volta individuati, è difficile non giocare con loro. E lei stava godendo. Dopo gli ammonimenti di Thresh, la tettona aveva iniziato ad usare anche le sue piccole manine delicate, che presero a penetrarla dolcemente, avanti e dietro, e poi insieme. Fu difficile trattenere i gemiti, ma l'enorme asta dello zombie le tappava completamente la bocca. E più la sua eccitazione cresceva, più voleva far crescere quella dei due partner: anche lei prese a stimolare entrambi i buchini della biondina, riempiendosi in poco tempo la mano di umori; ad ogni ansimo strozzato, stringeva ancora di più la catena del non morto. Ben presto la sua misura sarebbe aumentata e sapeva benissimo che dimensioni poteva raggiungere. Avrebbe dovuto essere pronta ad accogliere quella grandezza. Intanto però cercava di donargli tutto il gusto di quel magnifico lavoro di bocca. La sua lingua sembrava avere vita propria, mentre si attorcigliava lungo quel pezzo di carne pulsante. "Thresh.. Io non ti torturerei mai... Voglio solo darti piacere.." Disse tra una lappata e un'altra. Ma non si volle soffermare in altre chiacchere superflue. Certe volte è meglio saper far parlare il proprio corpo...
     
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    Quell'orgia di carne si stava trasformando in un quadro decisamente suggestivo, impossibile distogliere lo sguardo da esso per malizia e dedizione. Le due donne erano fantastiche, Thresh era ad un passo dal godere solo con gli occhi, ammirando cos'era riuscito a creare, ma avrebbe mentito a se stesso se avesse dichiarato che non era Misaki l'artefice della sua massima eccitazione. Oramai quella ragazza sapeva come prenderlo, in tutti i sensi, lo stimolava alla perfezione, gli donava sensazioni uniche e soprattutto non perdeva mai il coraggio. Non aveva paura di niente: di provare dolore, le dimensioni, il piacere, niente l'avrebbe ostacolata, l'unica cosa che le interessava era soddisfare Thresh e trarre piacere da questa unione. Il non morto non poté fare a meno di ricompensarla: portò una mano sulla sua guancia, accarezzandola quasi con dolcezza, pochi istanti prima di trasformarla in una presa sul suo capo per invogliarla a prenderlo ancora più a fondo, spalancando il più possibile quella gola vogliosa.
    Sei unica Misaki, non ho mai conosciuto un'umana come te... continua, sto per godere...
    Le avrebbe donato ancora il suo seme, sapeva che Misaki non ne avrebbe sprecato una sola goccia, era la sua ricompensa per aver vinto sulla succube, per averlo trovato ancora, per donargli il suo corpo e la sua essenza. Thresh era un essere profondamente malvagio e crudele, ma non manca mai un riconoscimento meritato, una devozione così sentita. Se solo avesse voluto, se solo lo avesse desiderato più di ogni altra cosa... quale meraviglioso araldo della sofferenza poteva diventare Misaki, proprio come Thresh... solamente quel pensiero bastò a Thresh per eccitarsi ancora, e prepararsi a riversare dentro di lei ogni goccia del piacere che così sapientemente gli aveva spremuto dall'anima...
     
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  7. †_†yun yun †_†
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    "Quella... Quella era una carezza? Mi ha accarezzato la guancia così carinamente nel bel mezzo dell'eccitazione?" Pensò stupefatta. Mai, mai si era mostrato così gentile quando era in una fase di piacere così intensa. Qualche rara volta le aveva dimostrato dei gesti di carineria, questo è vero, ma sempre e solo dopo intense ore di sesso sfrenato. Possibile che finalmente riusciva a fargli riaffiorare un po' di umanità? Non voleva crederci fino in fondo. Una piccola lacrime le scese giù dalla guancia, rotolando silenziosa sul suo collo. Poteva benissimo sembrare un rivolo di sudore. Era così felice che quando Thresh le prese la nuca per spingerla a dare il meglio di sè, ingoiò completamente il suo membro facendolo finire alla base della propria gola. Con le labbra stava toccando la catena arrotolata. Con la punta del naso, riusciva a toccargli la pancia. Il suo caldo alito rimbalzava sui muscoli del non morto e le tornava indietro. Non era mai arrivata così in fondo. Era una sensazione strana. Riuscì a mantenere la calma e a non perdere il capo per la paura di strozzarsi. Sapeva che alcune donne non riuscivano a dare piacere con la bocca proprio per questo motivo. Lei non rientrava in quella categoria. Sentì il membro ingrossarsi, mentre con la mano stringeva ancora di più la catena. Non sapeva quanto oltre ancora poteva stringere senza fare male. Non sapeva nemmeno quanto potesse far male. Di certo sarebbe stata rapidissima ad allentarla nel momento in cui lui avrebbe raggiunto l'orgasmo. Voleva che il suo succo le colasse giù per la gola, caldo e denso. Voleva assaggiare quel sapore che lo contraddistingueva da tutti. E sicuramente lui sarebbe riuscito a soddisfare le sue voglie perverse.
    Probabilmente anche lei era ormai vicina ad esplodere. Quella sciocca biondina stava facendo un lavoro sublime... Le manine morbide, quelle labbra carnose, quei seni enormi che le si appoggiavano sulla pancia... Sentiva che stava per perdere il capo. Aumentò allora il lavoro con la sua mano destra nei buchetti della poliziotta: se loro stavano per godere, voleva che ci fosse anche lei. In un impeto di follia, infilò tre dita in quell'antro proibito, aprendolo in due. Evidentemente non era abituata a sentire qualcosa lì. Meglio, sarebbe stato più eccitante.
    Volse lo sguardo al suo uomo e a lui tornarono le attenzioni maggiori. Volendo avrebbero potuto ordinare alla biondina di venire, se ce ne fosse stato il caso. Senza abbandonare troppo la profondità della gola, Misaki prese a muover il capo avanti e indietro, lasciando ogni tanto dei piccoli morsi qua e là, giusto per dare un po' di brivido all'atto, mentre cercava di chiudere la gola, stringendo più che poteva i muscoli del collo. Era abituata a grandi apnee, volendo poteva rimanere lì ancora per alcuni minuti abbondanti. Voleva donare a Thresh la stessa gentilezza della carezza di poco prima. Dalla sua posizione non poteva vedere il volto. "Un vero peccato" Si disse. Ma riusciva comunque a capire che non mancava molto al suo caldo premio.
     
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    A quanto pare la ragazza aveva apprezzato la piccola effusione che Thresh aveva voluto donarle e questo conferì al professore la possibilità di provare una Misaki estremamente eccitata e riconoscente, volenterosa di restituirgli la carezza ma ovviamente nella maniera perversa che piaceva al non morto. Ce la mise davvero tutta, Thresh arrivò fino in fondo alla sua dolce boccuccia riempiendole la gola e pulsando dentro di lei mentre di contro sentiva le contrazioni provocate da Misaki, una manovra semplicemente perfetta. La sua dolce ragazza però non stava dedicando tutte le sue attenzioni al non morto e si concedeva il lusso di coinvolgere anche la poliziotta, creando nel ventre del suo zombie preferito un'eccitazione come poche, dato che la vedeva così devota alla causa. Oh si, Misaki aveva tutte le carte in regola per diventare perfetta, e ora meritava il suo premio.
    Si... si così... non ti fermare... sto per venire!
    Iniziò ad assecondare i suoi movimenti con la testa con altrettanto vogliosi movimenti del bacino, la teneva saldamente per la testa in modo da non farla scappare, l'avrebbe tenuta in apnea fino a che ci fosse riuscita, non sarebbe stato facile strozzarla ma solo quando ti manca l'aria puoi gustare al meglio un orgasmo avvenuto direttamente nella tua gola. Thresh resistette più che poteva ma conscio che Misaki gli avrebbe liberato il suo grosso e voglioso affare al momento giusto, si abbandonò ad uno degli orgasmi migliori che la massaggiatrice gli avesse mai donato, riempiendola con tutto il suo piacere con fiotti caldi, bollenti, e soprattutto potenti. Misaki avrebbe sentito la sua gola allargarsi ad intervalli regolari in maniera quasi oscena, spingendo dentro lo stomaco una quantità di seme estremamente denso senza eguali, e lentamente quella lunga asta di carne sarebbe uscita da dentro di lei riempiendo prima la sua bocca e una volta fuori avrebbe perfino imbrattato il suo volto, trasformandola definitivamente in una serva del piacere ultimo. Thresh ne avrebbe avuto ancora molto, e a meno che Misaki non si fosse messa in mezzo il non morto avrebbe condiviso quell'orgasmo anche con la poliziotta, senza ricompensarla a dovere però, limitandosi semplicemente a schizzare sul suo corpo del caldo nettare bollente. Se tutto fosse andato liscio, Thresh avrebbe imbastito la prossima parte del loro gioco.
    Guardala Misaki... sta provando a rubarti il premio. Devi riprendertelo: fammi vedere come recuperi il premio del tuo padrone, come un bravo cagnolino...
    L'eufemismo animale non era casuale, Thresh voleva che Misaki eseguendo il suo ordine si mettesse proprio come un cagnolino, in modo che anche il non morto facesse la sua parte... ma il resto dipendeva esclusivamente dalla ragazza.
     
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  9. †_†yun yun †_†
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    Evidentemente il suo potere iniziava a dare qualche segno di cedimento, avrebbe dovuto porvi rimedio al più presto. Lei era lì, buona e brava, che si godeva l'orgasmo di Thresh. Stava venendo come un caldo fiume in piena. Dopo averle riempito per bene la gola e la bocca, aveva deciso di macchiarla anche sul volto. Si sentiva il viso appiccicoso e... "Un momento... Dov'è la poliziotta? Non mi sento più toccare..!" E lì il cedimento dei poteri. La biondina si era affiancata a lei, forse a causa dell'odore forte di sperma, e voleva la sua razione. Con una leggera pinta, spostò Misaki di lato che, troppo stupita, non riuscì a fare resistenza in tempo. "La baldracca si sta prendendo il MIO premio!" Pensò arrabbiata. Prima ancora che Thresh potesse suggerirle qualcosa, si mise a carponi, avvicinandosi furiosa all'usurpatrice. Voleva indietro la sua dose di piacere. La attaccò con le proprie labbra, rubandole un rivolo di denso sperma che le volava giù sul petto. La leccò avidamente. Era una scena lussuriosa oltre ogni immaginazione. Anche Misaki pensava che fosse terribilmente eccitante. Si sentì smuovere qualcosa dentro, come una molla che, dopo essere stata tenuta troppo a corto, improvvisamente esplode. Era talmente euforica da perdere quasi il capo. Non sentì la voce di Thresh. In quel momento aveva le orecchie occupate dalla tenera voce ansimante della sua vittima. Spingendola giù, la fece sdraiare per terra. "Chi se ne frega del sudicio di questa metro" La baciava e la leccava con trepidazione ovunque: sul viso, sul collo, sui seni, sulle sue labbra di fragola. Era inebriata dalla combinazione della fragola con lo sperma del non morto. Mordicchiava avidamente ogni centimetro di quella pelle morbida e setosa. I loro seni ormai si potevano sfiorare. Misaki sentiva il freddo metallo dei piercing sulle sue modeste protuberanze. Se fosse stata un uomo, molto probabilmente avrebbe potuto innamorarsi di un corpo così. Dimentica del mondo intorno a lei, non si accorse della posizione eccitante che aveva assunto. Stava sdraiata su una donna, a contendersi lo sperma dell'unico maschio della combriccola, mentre volgeva verso di lui le sue intimità, completamente esposte. In un lampo di lucidità, sperò che lui si ricordasse che lei ancora non aveva goduto...
     
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    Thresh sapeva bene che Misaki non era ancora giunta al culmine e a giudicare da come stava assaltando la povera biondina ne aveva anche un disperato bisogno. Thresh fu comunque soddisfatto della posizione che assunsero le due, specialmente per le loro movenze e favorì ad invogliarlo non poco a passare alla prossima parte della ricompensa di Misaki.
    Che spettacolo magnifico... sei completamente preda della lussuria Misaki, non ti ho mai vista così bella...
    E lo pensava davvero, la fisiologia di una persona era provocante, ma nulla di fronte alla sua perversione sguinzagliata completamente, senza il minimo freno. Il non morto si avvicinò a quel monumento di carne innalzato al piacere, accarezzando dolcemente le natiche di Misaki con la mano destra, mentre la sua grossa erezione scivolava vogliosamente tra le natiche, sporca e resa scivolosa dal suo seme misto alla saliva della ragazza. Non vedeva l'ora di violarla, riempirla ancora come non aveva mai fatto da quando si conoscevano, ma non aveva la minima intenzione di fare tutto rapidamente, senza godersi al massimo quell'occasione più unica che rara.
    Sei tu la vincitrice... ecco il tuo vero premio.
    Posizionò il membro di fronte all'intimità di Misaki, non prima di essersi inginocchiato dentro di lei. Raccolse i suoi umori, si vedeva che era eccitata da impazzire e lo voleva, lo voleva più di ogni altra cosa. Ma lubrificò la punta soltanto entrando leggermente dentro le grandi labbra di Misaki, niente penetrazione. Si spostò subito verso l'altro anfratto della ragazza, il suo buchino più stretto e proibito, iniziando immediatamente a violarlo con tutta la forza che aveva in corpo, ma lentamente, come se volesse farla aspettare. Chiaro che lo aveva fatto apposta, sapeva che soddisfacendo subito l'impaziente Misaki non sarebbe riuscito a farle desiderare la sua grossa asta come si deve, quindi decise di riempirle tutt'altro buco, altrettanto piacevole certo ma non del tutto soddisfacente, lui stesso lo sapeva molto bene. Thresh era già molto eccitato, l'erezione era enorme e sarebbe entrato dentro di lei con estrema difficoltà... cosa che non lo fece esitare nemmeno un attimo. E non si sarebbe fermato nemmeno di fronte alle grida di dolore di Misaki, probabilità molto bassa visto che com'era eccitata probabilmente avrebbe gridato più per chiederne ancora, che per fermare il suo non morto amante.
     
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  11. †_†yun yun †_†
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    Era così presa da quell'amore saffico che quasi non si accorse che dietro di lei Thresh si stava muovendo. Evidentemente lo spettacolino che le due ragazze stavano involontariamente tirando su, aveva avuto un certo interesse nel non morto. Ancora la sua voce le arrivava lontana, quasi non lo sentiva. La poliziotta gridava sommessamente sotto i dolci ma impetuosi attacchi di Misaki. Stava letteralmente impazzendo. Quel corpo così morbido, così diverso dal suo, era estremamente piacevole da assaggiare e non voleva quasi più smettere di goderselo tutto per sé. "Sei tu la vincitrice..." Sentì queste parole, pronunciate dietro di lei, dalla voce amata. "Premio? Quale premio? No dai forse voleva dire genio..." Misaki sragionava quasi. Desiderava la penetrazione sopra ogni altra cosa, ma sapeva che le povere manine della biondina non avrebbero mai potuto darle quello che voleva, per quanto esse si potessero sforzare. E poi... Il miracolo.
    O almeno lei così se lo immaginò. La realtà era totalmente diversa e ben presto per la povera pasticcera si sarebbe trasformata in una tortura. Lo zombie si era posizionato dietro di lei e dopo un brevissimo contatto con la sua fradicia intimità, aveva deciso di ritirarsi per volgere la propria destinazione in un altro luogo. Per un attimo temette che volesse violare la loro vittima. Invece, si diresse verso il suo buchino posteriore. Misaki lo sentì premere per entrare. Avrebbe voluto urlare di frustrazione. Desiderava averlo in un posto più accogliente. Desiderava venire. O avrebbe perso completamente la ragione. E forse era questo il suo intento. Forse voleva farle vedere quanto la sua perversione fosse aumentata da quando loro due si conoscevano. Misaki aveva già deciso cosa fare della sua vita e ne avrebbe parlato con Thresh, a tempo debito. Ora voleva soltanto essere sfondata. Dopo un colpo secco si sentì riempire il suo anfratto proibito e urlò. Di piacere. Non se lo aspettava. O forse un po' si. Ultimamente avevano giocato molto con quella fessurina e la poliziotta aveva lavorato a dovere pur di renderla comoda. Misaki gemeva. L'enorme asta era sì dentro di lei, ma non esattamente dove sperava. Per la rabbia strinse i muscoli dello sfintere andando sicuramente a peggiorare ( o migliorare) la situazione. Ringhiò fra i denti per la frustrazione, andando a mordere le labbra di fragola. Un taglietto rosso sangue comparve all'estremità destra della bocca. Leccò avidamente anche il sangue, assaporandolo fino in fondo. "Oddio... Ma cosa sto diventando?"
     
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    Misaki diede la reazione sperata a Thresh, facendolo eccitare maggiormente, cosa che andò in collisione con la rabbia di Misaki che le fece stringere quello stretto buchino, cosa che probabilmente avrebbe fatto più male a lei che allo zombi, dato che dalla bocca del non morto uscirono solo gemiti di piacere, e un lungo respiro caldo che avvolse completamente tutta la schiena di Misaki, come se uno spirito fosse uscito dal corpo di Thresh e adesso la teneva saldamente per le spalle, tenendola giù sottomessa e vogliosa.
    Cosa sei diventata...?
    Rispose ironico, ridacchiando, il non morto che in quel preciso istante fece scivolare entrambe le mani sui suoi glutei in modo da afferrarla saldamente ed iniziare a pompare nel suo bel culetto, sempre con molta forza ma aumentando la velocità gradualmente, senza esagerare oltremodo. Nuovamente si stava facendo attenderei n una tortura senza fine, godendo di quello stretto anfratto con la sua grossa mazza di carne, avvolta dal suo corpo come non mai.
    Cos'eri prima forse dovresti chiedere... una normale ragazza con dei normali sogni. Meravigliosi forse, genuini e innocenti perché no. Ma non c'era nulla di speciale... io ti ho aiutato a scoprire cosa si celava dietro quel velo di normalità. Ora stai assaporando la perversione, la tortura, il piacere assoluto... ed è questo che ti piace davvero. E io ti piaccio perché più di ogni altro lo incarno alla perfezione.
    Parlava con la sua voce ammaliante e profonda mentre la violava nella sua più profonda intimità, riempiendola con forza con tutta la sua erezione, gonfiandola man mano che andava più in fondo spingendole lo stomaco contro il petto, stava letteralmente riempiendo le sue viscere e non si sarebbe fermato, andando sempre più forte, sempre più a fondo, sempre più voglioso...
    Allora... ti piace il tuo vero aspetto Misaki? Io... credo proprio di adorarlo. Amo questa Misaki perversa...
    E nuovamente non stava mentendo, mai avrebbe mentito mentre faceva sesso, mai avrebbe mentito di fronte ai piaceri della carne. Questa era la Misaki che lui voleva più di ogni altra cosa.
     
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  13. †_†yun yun †_†
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    Avrebbe voluto provare a rispondere. Avrebbe voluto dirgli tutto quello che pensava. C'era un problema: lei in quel momento non pensava a niente. Tutto ciò che ruotava nella sua testa era il piacere. Essere penetrata brutalmente ma con quell'intensità accettabile, avere quella dolcezza sotto di lei, pronta a toccarla e stuzzicarla le faceva venire in mente solo altre scene lussuriose. "Poliziotta lecca gli umori della tua infermiera. Non farli cadere a terra" Ordinò. E la piccoletta non potè far altro che ubbidirle. Si mosse goffamente sotto di lei per poi iniziare a leccarla nell'interno coscia. Misaki gemette nuovamente di piacere. A questo ritmo era sicura sarebbe venuta dopo breve tempo.
    Facendosi forza con le gambe, riuscì a mettersi in giocchio, aggrappandosi con le braccia al corpo muscoloso del non morto. Voleva sentirlo gemere accanto a lei, voleva sentire i suoi ansimi e i suoi movimenti premerle sulla schiena. Voleva fondersi con lui. Forse era vero che era innamorata del suo modo di vivere la sessualità così contro natura. Ma Misaki non ne era certa. C'era altro. Un giorno glielo avrebbe detto. Forse sarebbe riuscita a farlo vacillare. Così come ora lei stava per cedere. Sentiva l'orgasmo vicino, quasi al limite. "Thresh... Thresh.. Più forte. Sfondami!" Difficilmente il suo uomo avrebbe esitato. Forse solo per poterla torturare ancora un po', impedendole di raggiungere il piacere. Ma magari questa volta poteva essere magnanimo e lasciarla esplodere in bocca alla poliziotta... Tutto dipendeva da lui.
     
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    Misaki avrebbe sentito le sue viscere riempirsi e svuotarsi sempre più rapidamente, lo stomaco schiacciarsi contro il petto, la bollente carne di Thresh diventare una cosa sola con la sua. Lo scroto del non morto iniziò a sbattere ritmicamente sulle grandi labbra della massaggiatrice, e in pochi istanti urtarono perfino le labbra della poliziotta che aveva iniziato a dare piacere alla sua compagna di giochi aspettandosi a sua volta una ricompensa. Thresh stava letteralmente impazzendo dal piacere, non solo perché il corpo di Misaki lo accoglieva e lo desiderava, ma perché lei era completamente succube della lussuria e non stava facendo nulla per opporsi ad essa. E questo era per uno come Thresh rasente ad un sogno che si avvera, una fantasia erotica realizzata, o più semplicemente un progetto che si concretizza. Si, Misaki stava diventando sua ogni volta che la lussuria li univa, sempre di più e adesso voleva dargliene ancora, dargliene quanto ne desiderava e più ne avrebbe chiesto, più Thresh le avrebbe dato.
    Eccolo è solo per te... lasciati riempire dal piacere Misaki!
    E con un colpo più violento degli altri entrò nuovamente completamente dentro di lei, iniziando a gonfiare ritmicamente la propria gigantesca asta per poter spingere dentro di lei il suo seme bollente e denso. Le stava riempiendo lo stomaco prima da un lato e ora dall'altro, ed esattamente come prima il suo grosso affare prese ad uscire lentamente da dentro di lei mentre la riempiva e il non morto sfogava tutto il suo piacere attraverso lunghi gemiti vogliosi. Quando sgusciò fuori da quello stretto anfratto Thresh imbrattò leggermente anche le sue natiche, e mentre si gustava la corolla di carne di Misaki completamente dilatata la sua lunga erezione scivolò tra le labbra della poliziotta: questa iniziò a raccogliere gli ultimi fiotti del non morto nella sua bocca, per poi iniziare a stimolarlo con la sua di lingua, dando il via ad un nuovo lavoretto di bocca probabilmente ispirandosi a Misaki stessa. Ma Thresh aveva occhi solo per quel buchino completamente spalancato che lasciava colare fuori tutto il suo denso seme. Quelli erano gli occhi di un innamorato... un perverso innamorato.
    Allora Misaki dimmi... sei soddisfatta... o ne vuoi ancora?
    Una leggera risata perversa si sollevò dalla bocca del non morto, mentre i gemiti soffocati della poliziotta mentre si dava da fare con la bocca avrebbero sicuramente acceso qualcosa di Misaki... che fosse perversione... o gelosia.
     
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  15. †_†yun yun †_†
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    La lussuria aveva preso il sopravvento su di lei. Troppe attenzioni, troppe stimolazioni tutte e insieme. L'ultima potente spinta di Thresh fu la goccia che fece traboccare il vaso. Sentì le proprie viscere attorcigliarsi nel piacere, mentre ricevevano quella colata bollente di sperma al proprio interno. Abbandonò la presa delle mani sui fianchi del partner, rischiano quasi di cadere addosso alla biondina. Gli spasmi del suo orgasmo la travolsero, facendole annebbiare la vista e l'udito. Il corpo scosso da tremiti era impossibile da gestire e comandare. Riversò i propri umori del piacere nella bocca della sapiente biondina che li accolse con avidità. Subito dopo anche il non morto fece la stessa cosa. La faccetta angelica adesso era piena dei loro succhi e lei non mancò di ripulirli a dovere. Ma il suo dolce frutto non si fermò lì: ormai presa dalla situazione iniziò a lavorare con la bocca per rinforzare l'asta dello zombie. Misaki sogghignò. Conosceva bene il suo uomo, sapeva era quasi un gesto superfluo. Guardava la scena sotto di sé sì con una punta di gelosia, ma anche con occhi eccitati. "Soddisfatta? No, non ancora. Sono stata un po' di giorni in astinenza. Non ti sei fatto vedere..." E mise su una vocina dolce, ma allo stesso tempo accusatoria e sensuale. Voleva che lui si sentisse in qualche modo responsabile del suo stato e che per questo dovesse in qualche modo recuperare. Ormai non poteva più fare a meno di lui. Non era solo il sesso. C'era altro dietro. Fosse solo anche la sua presenza. O la sua voglia di conoscere il mondo di cui lui faceva parte. E anche la voglia di fargli vedere il suo mondo. Ci sperava ardentemente. E se per avere questo doveva solo cedere alla propria lussuria... Beh era un prezzo che poteva permettersi.
    Si voltò verso di lui, baciandolo con trasporto e passione, mordicchiando le labbra sottili e facendo sua quella lingua impertinente. Gli sorrise, colma di felicità. "Perchè non ci occupiamo della nostra amica? In fondo finora è stata davvero brava. Magari potremmo aiutarla a sentirsi meglio. Non vedi come è ridotta?" Effettivamente la poliziotta stava soffrendo: attorcigliava ripetutamente le gambe tra loro, in segno di forte impazienza e disagio. Con la mano libera cercava di darsi piacere, torturando quei poveri capezzoli già violati. Se solo Thresh le avesse dato il permesso, Misaki si sarebbe messa ad assaggiare i succhi di quella fragolina nascosta, sperando che anche le sue labbra più intime avessero il sapore di quel frutto. Altrimenti si sarebbe concessa nuovamente a lui, bramando una vera penetrazione. Il fatto che ancora era rimasta inviolata, non la faceva sentire ancora soddisfatta.
     
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