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Dalle parole di Eloy si poteva pensare che stesse parlando più di un amico che di un invasore o un esponente di una razza così distante e misteriosa. Forse era vero che non erano poi così diversi dopotutto, e magari anche il timore di Eloy di non essere compatibili era abbastanza infondato. Vivevano in un mondo strano quanto interessante e a volte il gioco valeva la candela se ti piace rischiare. Poi arrivò la pugnalata che quasi gli fece ripulire il vetro della macchina con la caffeina. Era piuttosto sicuro di aver fatto tutto nel modo più sicuro e silenzioso possibile, chi aveva spifferato di Rika ad Eloy? Tossì rumorosamente mandando di traverso il caffè, riprendendo con difficoltà il discorso.
Io... cioé chi? Eh? No allora... no ok sul serio. Non ho fatto niente di male e quell'armatura super potenziata non l'ha scalfita nemmeno un Barrett lo giuro!
Cercò di tranquillizzarsi per riordinare le idee.
E' una Giapponese, l'ho conosciuta quasi per caso, ma ho visto qualcosa in lei che non aveva niente a che vedere con la Umbrella e i loro traffici. Mi ha chiesto di aiutarla e io lo sto facendo. La sto allenando per suoi affari personali ma quando sarà tempo tornerà in Giappone, non devi preoccuparti.
Aveva tutto sotto controllo con Rika, certo non poteva dirgli che aveva intenzione di seguirla a Kurayami per il primo periodo anche solo per assicurarsi che non le accadesse nulla, ma questo lo avrebbe abilmente mascherato da "più che meritata vacanza".. -
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Centrato il bersaglio, se si agitava a quel modo, significava che non era poi così poco importante la faccenda. Non era stato nessuno a riferire ad Eloy del loro incontro di allenamento, li aveva visti lui stesso per caso. Ma non volle disturbarli, credendo che effettivamente Kokujo l'avesse portata lì per far colpo su di lei. Lo avrebbe fatto anche lui infondo, quindi non gli aveva detto nulla e non li aveva tantomeno disturbati.
Notò che era molto riservato, sopratutto sui suoi affari personali, rispondeva sempre in modo vago, come se avesse paura di dare troppe informazioni preziose. E infatti non gli piacque la storia che lei fosse di Kurayami.
Di Kurayami? Spero che i suoi problemi non siano mischiati con qualcuno della umbrella. E' una situazione delicata, se si venisse a scoprire che hai aiutato qualcuno che avrebbe poi danneggiato la umbrella, per qualsiasi motivo. Daremo loro la scintilla per muoverci guerra. Questo lo sai immagino, sei pur sempre un soldato. Sei sicuro di quella ragazza? Hai pensato che potesse essere una spia? Hai controllato a dovere? Ma poi sopratutto perché allenarla? Che problemi potrà mai avere una ragazza così minuta e giovane?
Era serio, e preoccupato, non poteva sapere fin dove potevano spingersi i membri della umbrella, e non poteva sapere se esisteva qualche altro nemico simile a Cue. Tutto era possibile e non dovevano abbassare la guardia, già in effetti doveva tenere alta la guardia anche con Kokujo, lo aveva assunto, ma poteva davvero fidarsi di lui?
Non voglio fare il guastafeste, ma la prossima volta che vuoi portare una ragazza alla caserma assicurati che non possa vedere nulla di particolare, e che non gironzoli da sola in giro. Devo rimproverare anche Seeu per questa cosa, non è bene che si infiltri, non siamo mica la polizia di Kurayami, poteva farsi male, molto male. di nuovo Seeu per la testa. Non era il momento adatto, ma per lo meno era riuscito a non andare su discorsi delicati. Divenne poi silenzioso, e serio, troppo serio per chi conoscesse Eloy. Gli stava frullando qualcosa per la testa, ma non sembrava volerlo esternare. Intanto il Colosseo era vicino, si vedeva sul fondo della via, altri minuti e sarebbero arrivati.
Ultimamente me ne sono successe di tutti i colori Aleister, vorrei che tu parlassi francamente con me, se mi tieni i segreti sarò costretto a indagare su di te. Sei pur sempre stato a Kurayami, e non vorrei essermi sbagliato sul tuo conto. Se osi tradire il paese, e mettere in pericolo i miei uomini e le persone che mi stanno vicine.....ti ucciderò con le mie stesse mani.
Era ancora l'effetto del caffè? Chissà, ma a quanto pare gli stava dicendo che non si fidava ancora del tutto di lui. Era cupo e freddo nelle sue parole, e non avrebbe voluto esserlo, così per non mettere a disagio il ragazzo tornò a sorridere, gli diede una pacca sulle spalle.
Scusa amico, non volevo essere inquietante, sei un bravo ragazzo giusto? fece per poi ridere, cercando di sdrammatizzare ancora. Tuttavia Eloy era stato sincero, ed era sicuro che Aleister avesse recepito il messaggio.. -
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Kokujo non voleva allarmare Eloy ma a quanto pare c'era riuscito. In realtà la situazione non era così grave e sapeva perfettamente di potersi fidare di Rika, non correvano rischi. Ma capì la sua ansia e voleva tranquillizzarlo. Quando però iniziò a lanciare minacce, Kokujo lo guardò son sufficienza, a quel punto Eloy si rese conto che non era il caso continuare una discussione del genere. Kokujo prese un'altra ciambella e lo zittì con quella.
Ma finiscila. Io ti copro le spalle amico. E non mi importa se investighi su di me, io non ho nulla da nascondere.
E lì anche lui se ne concesse una di ciambella, giusto un paio di morsi per poi riprendere a parlare.
Se vuoi la verità, eccotela: la piccola vuole vendicarsi di qualche gangster che da Roma è andato a rompere le scatole dalle sue parti. Lei si vendica e io pulisco le strade, niente di più e niente di meno. Lei è affiliata con la scuola, non ha niente a che fare con la Umbrella, anzi sto cercando di convincerla ad evitarla come la peste. Stai tranquillo, sei stato sincero con me quando mi hai detto che fare il poliziotto è una figata, sarò sincero con te quando le situazioni si faranno brutte.
Non mentiva, Kokujo non era uno stinco di santo ma era un alleato fedele e prezioso, quando trovava una situazione stabile la mollava con difficoltà, e adesso anche Eloy faceva parte della sua realtà. Doveva proteggerlo come gli altri. Poi finalmente l'imponente Colosseo apparve davanti a loro: non solo la grande arena, ma tutta la costruzione esterna che lo rendeva il grande palazzo dell'Imperatore di Roma.
Ci siamo.... -
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Gli piacque molto la risposta di Kokujo, e anche la confessione sulle intenzioni di Rika. Sembrò voler mettere subito in chiaro il fatto che non aveva intenzioni strane. Quasi quasi avrebbe detto un'altra cavolata per farsi zittire con una ulteriore ciambella, erano buone e ci stava prendendo gusto.
Sul serio c'è qualcuno che sniffa la polvere da sparo nella caserma? Ok che arruolo tipi...particolari, ma fino a questo punto dovrei fare dei controlli più approfonditi. Hai per caso conosciuto gli altri due arrivati? Jorge e Vi? Sembrano promettenti, se ti capita di lavorare con loro, cerca di tenerli d'occhio, sono due tipi dal temperamento focoso. Intanto con l'auto erano praticamente nel parcheggio, dopo una breve ricerca e un paio di manovre, Eloy parcheggiò nel garage dei monarchi. Essere monarchi era utile per questo tipo di cose.
Eloy guidò Kokujo lungo i corridoi del palazzo, che lo portarono verso una enorme porta superlusso, e vicino a quella porta c'era una scrivania dietro cui un uomo elegantissimo stava al telefono. Li fermò con la mano, come a volergli chiedere di attendere un attimo. Eloy si fermò davanti al segretario e gli fece il saluto militare.. -
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Sembrava aver tranquillizzato Eloy della situazione, non aveva in mente niente di strano, stava bene lì a Roma e gestendo bene il suo rapporto con Rika sarebbe filato tutto liscio alla perfezione. Doveva solo entrare nelle grazie anche degli altri colleghi singolari come Jorge e Vi, aveva letto solo qualche rapporto e non era difficile intuire la tempra del loro carattere, ma nessun contatto diretto. Finalmente arrivarono, ed era bello vedere che il parcheggio dei monarchi era vuoto. Semper fidelis e ligi al dovere, questo si che è amministrare un paese.
Questo posto fa impressione. Non riesco a credere che i membri della famiglia reale si siano trasferiti dentro ad un edificio costruito intorno ad un pezzo d'epoca di secoli fa.
La strada verso l'imperatore era lunga, ma nessuno dei due parlò, solamente quando si ritrovarono davanti alla grande porta che li separava dall'imperatore. Vicino alla porta, ad occupare una piccola scrivania, c'era un uomo di mezza età visibilmente indaffarato tra 2/3 cellulari, cerca persone e perfino un computer. Era nientemeno che il famoso Massimiliano Traesto, inventore e genio al servizio di Roma sia come personalità che come politico e messaggero di pace. Quando vide Eloy e Kokujo avvicinarsi gettò tutto quello che aveva tra le mani a terra, rimanendo sbigottito.
Comandante Suarez... che ci fa qui? E con la scorta anche... è successo qualcosa di grave.
Calmo barbetta, non c'è nessuna urgenza. Dobbiamo solo scambiare due paroline con l'Imperatore, il monarca d'acciaio ha qualcosa di cui parlare.
Massimiliano sistemò i suoi occhiali e si mise in piedi tenendo le mani incollate sulla scrivania. Non sembrava offeso ma il suo sguardo era comunque piuttosto serio.
Signori sono mortificato ma l'Imperatore non è nella sala del trono in questo momento. E' in viaggio diplomatico e non sarà di ritorno prima di una settimana. Qui ci sono solo io a sostituire Zaborg come assistente. Siamo tutti molto impegnati per... bhe...
Per?
Kokujo sembrava piuttosto interessato, aveva fiutato puzza di bruciato, e lui aveva occhio per questo genere di cose. Capì subito che Traesto nascondeva informazioni importanti.
Bhe immagino che al Monarca d'acciaio potrei dirlo... ma in cambio voglio il permesso di incontrare la signorina Zafira, la prego!
Sembrava un bambino che aspettava il suo regalo di compleanno. Traesto non era una cattiva persona, sempre molto educato e cordiale, ma era curioso nei confronti di cose interessanti come una vampira di ghiaccio, chi l'aveva mai vista?!. -
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Non aveva ancora incontrato il segretario dell'imperatore, e si aspettava di tutto tranne che Treaesto. Lo conosceva per fama, ne aveva sentito parlare e gli era capitato di vederlo nei giornali e in televisione. Effettivamente era la prima volta che si presentava al palazzo reale di sua spontanea volontà e non si sorprese per la reazione di Traesto. Kokujo lo precedette e non fece nemmeno in tempo a fermarlo. Fece spallucce a Traesto per la confidenza che si era preso il suo accompagnatore. Traesto poi diede la brutta notizia che l'imperatore non ci fosse, deludendo parecchio Eloy. Si chiese dove potesse essere andato, quando è l'imperatore a muoversi di solito erano per cose grosse, oppure per politica estera. Per un attimo si allarmo, pensando che potesse essere andato proprio a Kurayami, ma Traesto attirò di nuovo la sua attenzione chiedendogli di poter vedere Zaphira.
Va bene, non è un problema incontrare Zaphira, la accompagnerò io stesso se vuole. La prego non mi lasci sulle spine è successo qualcosa? chiese iniziando a preoccuparsi seriamente, probabilmente aveva novità importanti da comunicare, e non vedeva l'ora di sapere cosa diavolo stesse succedendo.. -
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Al permesso di Eloy, Treaesto scavalcò la scrivania con un balzo e gli prese entrambe le mani, chinando il capo più volte mentre lo guardava con uno sguardo incredibilmente riconoscente.
Così magnanimo! Grazie mille Comandante Suarez, lei è il migliore, davvero il migliore.
Kokujo si scansò quasi preoccupato da Traesto, non si aspettava una reazione del genere tanto improvvisa. Quel tipo sembrava tenerci veramente un sacco a vedere con i suoi occhi qualche spettacolo da baraccone. Certo non poteva negare che anche lui era curioso, ma fino a quel punto? No di certo. Dopodiché Traesto si ricompose, sistemandosi gli occhiali e schiarendo la voce.
Le parlo come ad un monarca in questa situazione Comandante, pertanto se è qui con lei credo che il suo assistente possa sentire ciò che sta succedendo. Di recente abbiamo saputo che Dan Smith assieme ad una ragazza sconosciuta, chiamata Yubel, stanno cercando delle personalità. Alleati di Cypher che per molto tempo non si sono visti. Se qualcuno di voi è mai stato a Kurayami saprà di Travis Touchdown non è così?
Kokujo parve capire al volo, puntando contro Traesto il dito per fargli capire che lo sapeva benissimo.
Sicuro, il pervertito con la spada laser! E' comparso parecchie volte sul giornale, lo chiamavano il più maldestro dei messaggeri di Cypher, perché veniva dalla Cyphercorp se non sbaglio.
Non sbaglia, ma non è l'unico. Se ne stanno radunando molti, tra cui anche personalità molto pericolose. Parlano di loro come "Knight of The Round" ma abbiamo pochissime informazioni, per questo tutti ci stiamo muovendo per apprendere quante più informazioni possibile. Quando l'imperatore ha scoperto che uno dei vecchi Lord al servizio della corona di Britannia aveva già incontrato questi "Cavalieri" è partito subito per parlare direttamente col principe di Britannia. E' una cosa seria.
Lei sta parlando di Arthorius non è vero? Quel Lord che una notte di luna piena scomparve assieme a numerosi ragazzi della Oxford senza lasciare traccia.
Oh figliolo, quanto vorrei poterti dire che hai ragione a dire che sono semplicemente scomparsi...
Stavano per apprendere una verità agghiacciante, qualcosa che probabilmente era alla pari della Umbrella per pericolosità.. -
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La prego, non è niente. Sì, può parlare tranquillamente anche davanti al ragazzo. disse, pur sapendo che se non lo avesse fatto assistere avrebbe cercato di hackerare il suo pc per scoprire le informazioni, anche solo per sapere, non per forza per usare le informazioni. Si era sentito davvero a disagio quando Traesto lo trattò a quel modo. Non era decisamente abituato, e in confronto alle ciambelle ficcate in bocca da Kokujo preferiva decisamente le ciamabelle e la confidenza.
Il detto che diceva: "i guai non vengono mai da sole" era proprio vero. I problemi cominciavano ad accalcarsi, da un lato la minaccia latente della umbrella, che come un virus attendeva il momento giusto per manifestarsi, e dall'altro c'era Cypher, che più di una volta aveva fatto parlare di sé, con il suo gruppo. E più di un indizio facevano intendere che Chyper era stato il fautore della disgrazia successa in Spagna. Non avevano prove concrete, ma era il principale indiziato. Chyper era pericoloso almeno quanto la umbrella e forse anche di più.
Non gli piaceva quel discorso, che intenzioni avevano? Dopo le notizie di Traesto capì perfettamente il motivo della assenza dell'imperatore. Iniziò a pensare se fosse il caso di informarlo anche del pericolo della umbrella. O se poteva vedere se riuscisse a risolverlo da solo. C'erano troppe gatte da pelare in quel paese.
Sospettate che siano stati presi in ostaggio da questi misteriosi "knight of the round"? O che si siano alleati a loro? si portò una mano sulla fronte, iniziava a sentire un gran mal di testa. Gli servivano molti più uomini "speciali" per difendere il paese. Sperava che in qualche modo Caius si alleasse almeno con la Bretannia per avere manforte contro gli sgherri di Chyper.
Gli sembrava che la testa iniziasse a pesare, troppi pensieri che si accalcavano e non ne riusciva ad afferrare uno. Era troppo stanco per ragionare lucidamente, ma la caffeina lo costringeva a stare attento.. -
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Quando Eloy fece quella domanda, Tresto esitò, e chinò lo sguardo verso il basso. Al punto che Kokujo, incapace di trattenere la curiosità, si fece avanti per spronarlo.
Hey... allora? Che è successo a quelle persone?
Traesto prese fiato, ma non riuscì a sollevare lo sguardo. Incrociò le braccia e tornò a parlare.
Alcuni edifici della Oxford vennero trasformati in una grossa costruzione oscura. Possiamo attribuire questa abilità alla ragazza chiamata "Yubel", ma non sappiamo altro. Sappiamo però che la maggior parte di quelli che hanno visto la torre hanno perso la memoria, e se lo sappiamo è solo grazie a persone che sono riuscite a resistere alla cancellazione per mezzo di barriere magiche o abilità particolari.
Fece una pausa, non sembrava facile parlarne per lui per quanto era atroce come cose.
L'edificio oscuro, chiamato "Tartarus", è un antico incantesimo proibito di cui non ne conoscevamo nemmeno la possibilità di farlo. Questo significa che Yubel è in credibilmente potente. Il Tartarus è... un altare mobile. Un gigantesco altare. Le persone al suo interno vengono intrappolate in massa e offerte come sacrifico all'edificio e alle creature che lo abitano. In cambio il Tartarua accumula sempre più energia. A Cypher serve una colossale quantità di energia e... lo fa consumando esseri viventi. Non oso nemmeno immaginare quali orribili torture e morti siano portate a termine in quel luogo orribile...
Kokujo si portò una mano sulla bocca, sembrava disgustato. Aveva visto esecuzioni in massa nella sua vita, e ogni tanto anche qualche sacrifico. Ma Cypher prendeva blocchi di persone, le chiudeva dentro un inferno tascabile e le trasformava in energia. Era come se una fabbrica iniziasse a produrre cibo in scatola con persone vive. Era folle, terribile e per questo il ragazzo tratteneva a stento i conati di vomito. Adesso perfino la Umbrella sembrava un problema passeggero.
Purtroppo non sappiamo a cosa serva tutta questa energia, ma sappiamo che tutti i "Cavalieri" stanno contribuendo ad aiutare Yubel per ammassarla... il problema è che il Trtarus scompare e riappare senza lasciare traccia e quasi tutti non ricordano niente. Riteniamo che l'attentato in Spagna fosse una prova per questo genere di cose, solo che la superficie era troppa e le persone non son ostate sacrificate nel modo giusto, creando un incantesimo fallimentare che comunque si è rivelato distruttivo...
Verità terrificanti e scomode.. -
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Perché l'imperatore lo stava tenendo all'oscuro di tutto ciò? Eppure lui era di origine spagnole, che temesse una strana reazione, non voleva forse distrarlo dal suo lavoro? Che notizie orribili, quindi le persone in Spagna erano morte per colpa di una stupida prova? Non aveva ancora trovato i suoi genitori, e sperava che si fossero salvate da quel casino, ma dopo quelle notizie, iniziò a pensare che probabilmente erano state trasformate in energia e chi si erano dispersi. Persi per sempre, in un certo senso avrebbe dovuto capirlo da tempo, da quando era andato di persona in Spagna, ma dopo aver conosciuto l'oracolo e aver visto le persone in salvo, si erano riaccese le speranze.
Portò le dita sul colletto, cercando di allentare la stoffa, si sentiva soffocare. Che diavolo stava succedendo al mondo? Chyper da un lato che tentava di imitare le macchine di Matrix, e dall'altro la umbrella che tentava di costruirsi un pericolosissimo esercito. Il problema era che quelli della umbrella non stavano costruendo un esercito obbediente, ma una marea di bestie pericolose. L'ansia si faceva sentire sempre più. impallidì e cercò una sedia su cui poggiarsi.
Che notizie orribili mi sta dando. Temo che non sia l'unico problema da affrontare, devo parlare al più presto con l'imperatore Caius per questo e altro. MI sento come una zebra in un deserto che cerca di sfuggire al leone, che viene seguito dalle iene che speravo di trovare qualche avanzo dalla mia carcassa. E le iene in questione si chiamano umbrella. Per favore, mi fissi un appuntamento con l'imperatore, ho bisogno di parlare con lui e capire come muovermi.
Gli serviva decisamente una bella dormita, e un bagno caldo. Tutte quelle pessime notizie lo avevano stancato ancora di più.. -
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Traesto annuì col capo, era perfettamente d'accordo e avrebbe soddisfatto la sua richiesta alla prima occasione disponibile.
Non si preoccupi Comandante, vogliamo entrambi che l'imperatore parli con lei e quando ci sarà l'occasione lo saprà nello stesso momento in cui lo saprò io. Ma ora dobbiamo essere pazienti.
Kokujo scuoteva lentamente il capo, con lo sguardo vuoto verso il basso. Era sconcertato, non si era affatto ripreso, pensava a Rika soprattutto, ma anche a tutti gli innocenti che venivano coinvolti non per una guerra, non per una rivoluzione, ma per il capriccio di un demonio bastardo. Che cavolo di trama era?
Che cazzo sta succedendo a questo mondo fottuto? La gente si uccideva tra di loro da sempre, ed era giusto, normale. Adesso perché ne fanno un affare così importante? Perché uccidere tante persone è diventata una gara disperata? Le guerre provocano vittime necessarie. Ma questa... questa non è guerra. Sia la Umbrella che la CYphercorp, non stanno portando avanti una battaglia... non è nemmeno u ngenocidio dettato da odio razziale o di casta. No... questo è solo un massacro. E' un maledettissimo mattatoio. Ne ho visti di Serial killer e se la mia carriera varrà qualcosa ne vedrò ancora. Ma questo... questo non è nemmeno classificabile nella "pazzia".
Traesto percepì lo status di Kokujo, era evidente che il ragazzo non era abituato a questo genere di impatti, ma dopotutto chi lo era? Traesto gli portò una mano sulla spalla, con fare rassicurante.
E' per questo che ci siamo noi. Il mondo ha bisogno di un pò di speranza.
E dicendo quelle ultime paroel si svoltò verso Eloy, lui era il ritratto d iquella speranza: nonostante il trauma e la resonsabilità, lui aveva la forza di cmabiare le cose e non poteva tirarsi indietro, per questo Traesto lo incoraggiava in qualche modo.
Proteggi il tuo Comandante agente, copritevi le spalle. La tempesta si avvicina...
Sulle spalle del Comandante e di chiunque si unisse a lui c'era una grossa responsabilità.. -
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Eloy capiva perfettamente lo stato d'animo di Kokujo, anche lui era ugualmente scioccato, ma era troppo stanco per sbraitare, troppo stanco per pensare. Ma Eloy sapeva che c'era una speranza, aveva dei potenti alleati con cui combattere contro i pericoli, non c'era solo l'imperatore, gli altri potenti combattenti, ma sapeva che gli antichi erano dalla loro parte, non avrebbero permesso a Chyper di massacrare tutto.
Chyper probabilmente ci vede come un cancro per il pianeta, se sta raccogliendo energia e sperimenta qualcosa di così grande e pericoloso, vuol dire che si sta preparando ad una grande battaglia. Sa che non potrà agire indisturbato, conosce il potenziale di noi combattenti, e sa che abbiamo potenti alleati. Altrimenti non mi spiego i suoi esperimenti, starà cercando di creare un'arma potentissima, e i suoi seguaci probabilmente sono convinti che una volta sterminati tutti potranno spartirsi il mondo? Che sciocchi....non hanno compreso la pazzia di Chyper. parlava fissando il pavimento, con occhi fissi di chi parlava seguendo la linea dei pensieri, senza curarsi di filtrarli per esporli in modo corretto.
Aleister, tu sei un nuovo membro, sei ancora in tempo per tirarti indietro, sappi che da ora in poi le battaglie saranno tante e pericolose, lo stipendio da poliziotto non è abbastanza per rischiarci la vita, se non vuoi unirti alla nostra battaglia, sei libero di andare, non ti chiederò di combattere per questo paese, per te probabilmente non ha senso. Ti chiedo di combattere con me per fermare questa follia dilagante. Sei ancora sicuro di voler essere la mia spalla? solo dopo l'ultima domanda sollevò lo sguardo verso di lui. Ogni questione personale era ormai futile e insensata di fronte al pericolo che dovevano affrontare. Gli stava praticamente chiedendo di salvare l'umanità assieme a lui, esattamente come in quei cartoni vecchio stampo, con la differenza che la questione non era bella e avventurosa come lo si vedeva sullo schermo, era un enorme macigno sulle spalle.. -
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Le parole di Eloy lo impressionarono, e da un certo punto di vista lo inquietarono anche. Eloy sapeva cosa lo aspettava, probabilmente aveva già parlato con qualcuno o visto cose che il cecchino non poteva neanche immaginare. Magari un giorno anche lui avrebbe visto quelle cose, ma in quel preciso momento non era più molto convinto di volerle vedere. L'inconscia curiosità umana era a quel punto sopraffatta da ben altro sentimento: l'istinto di sopravvivenza. Solamente quando Eloy lo incoraggiò, facendogli l'ultima domanda, che Kokujo ritrovò parte della sua sicurezza e del suo coraggio. In qualche modo ELoy lo aveva fatto svegliare, non poteva tirarsi indietro perché probabilmente era tra i pochi che potevano fermare una follia del genere. Accennò un sorrisetto, per poi rispondergli direttamente in faccia, senza troppi giri di parole.
Non lo faccio per la paga o per la gloria. Mi hai dato un bazooka, è questo che mi basta.
Sollevò il braccio destro, stringendolo saldamente in pugno, puntandolo verso Eloy con fare amichevole, cercava un segno di alleanza e risoluzione.
Magari non ne vale la pena, ma tra quarant'anni, quando sarò sopravvissuto e tutti ne parleranno ,allora io potrò dire: lì c'ero. Scongiuriamo l'apocalisse.
Traesto non si intromise, si limitò a sorridere, era contento di vedere una gioventù così piena di volontà, desiderosi di giustizia e di proteggere la loro nazione e le persone più deboli. Si, erano in buone mani. I suoi amici ne sarebbero stati felici, non aveva dubbi. Kokujo ammiccò un sorriso un pò forzato, non si leggeva una grande allegria, ma la voglia di combattere c'era. Oramai anche Kokujo aveva qualcosa da proteggere. Un legame, una nazione, un paese, tutte cose che prima non avevano senso, ora stranamente di fronte alla prospettiva del massacro e della distruzione trovavano finalmente una risposta nel cuore del ragazzo dai capelli cenere. Non era più per la vendetta: era per il futuro!.
