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.Perdonate lo scazzo!
Ecco il seguito, spero piaccia!
CAPITOLO 7: Gelosia?
La nostra piccola sala prove è tornata normale.
Ammetto che senza l'odiosa Lanterna non avremmo finito in sole due ore.
Lei è andata via, dopo aver lavato l'ultima piastrella.
Non siamo particolarmente stanchi, è domenica e stasera si esce ancora, anche se domani è lunedì. Io lavoro di pomeriggio e Davide, facendo le scuole serali, può tardare.
Mio fratello invece no, dunque ho la possibilità di non vedere Lanterna.
Albi invece, di sicuro dovrà fare qualcosa per l'università con Denise.
Io e Davide faremo una serata a tutto rimorchio. Il posto dove andremo è il Funck Cafè, molto frequentato, specialmente nel week end, e siccome è giugno e la scuola è ormai agli sgoccioli, tante ragazze se ne fottono di far tardi.
Ho sentito Revmira, anche lei dovrebbe andare dove andiamo noi. sarà un'ottima serata.
Ho intenzione di baciarla stasera. Così per cominciare a ingranare... Non è il tipo da botta ogni tanto, purtroppo. Ma ci si arrangia.
Davide invece dovrebbe rivedere la morettina di oggi.
Mi sono messo in tiro, e devo ammettere che non sto affatto male in camicia.
Il colore scuro di questa mi fa risaltare gli occhi, e modestamente i pantaloni aderenti non mi stanno male, anche se sono magrolino.
Stasera suoneranno tre gruppi, uno è una cover band di non so cosa, l'altro a quanto pare canta in italiano e il terzo fa del folk rock.
Passato a prendere Davide e una volta sul posto, lascio l'auto nel parcheggio già quasi pieno, dopodichè io e Davide facciamo il nostro ingresso trionfale.
Il Funk Cafè già brulica di gente. Mentre mi dirigo verso il banco per prendere una birretta, che smaltirò ballando prima di guidare, sorrido a tutte le ragazze che mi capitano a tiro.
Davide ha già tirato fuori il cellulare, e subito trova la sua amichetta mora.
Quanto a me, al banco vedo una ragazza dai capelli elegantemente raccolti, di un colore violaceo, che sfoggia due armoniose gambe pallide avvolte da un paio di collant nere decorate finemente, quasi fossero di pizzo.
Sopra, un vestitino nero a a maniche lunghe, aderente, che ne delinea i fianchi non molto femminili, ma comunque gradevoli alla vista.
L'unica pecca del suo completino sono gli stivaletti neri.
Lo sgabello accanto al suo è vuoto.
Mi siedo subito, ordino una birra e provo a conversare.
"Rare le ragazze a cui piace il folk rock." comincio.
"Già, infatti a me piacerà di più la cover band." risponde lei a testa bassa. Non le vedo il viso. Solo un grosso chignon violaceo.
Il tono di voce è sarcastico. Mi piacciono le ragazze che fanno un pò le dure.
"Dunque vai sul leggero. Che ascolti di preciso?" domando.
"Di tutto. Ascolto anche un gruppo locale, i Turnover, li conosci?" mi chiede lei, sempre a testa bassa.
"Cazzo, sì! Sono il loro batterista!" esplodo io tutto raggiante.
Poi la ragazza si gira.
"Certo che sei tu, coglione, belle le mie collant, vero?"
Non ci credo.
Lanterna è ovunque.
"Ammetto, lo so. Ma tu mi perseguiti?" le domando.
"Chiaro che no. Vengo spesso qui, lo sai." replica.
In effetti ha ragione.
"va bene, io me ne vado, buona serata."
Lanterna mi poggia una mano sulla spalla mentre mi volto.
Per un attimo ho un sussulto, come se mi battesse più forte il core.
"Losco.."
"Sì"?
"Così non rimorchierai mai."
Lo sapevo.
"Facciamo a gara." le propongo senza pensare.
"Va bene." Accetta subito lei.
E, immediatamente, fa scivolare le sue gambe snelle dallo sgabello, mi fa l'occhiolino e si butta tra la gente radunata attorno al palchetto del locale.
C'è gente che già suona e gente che già balla a ritmo di rock 'n roll anni '60 /'70, e io manco me n'ero accorto, per rimorchiare una che mi sono già portato a letto.
Tempo perso.
Però quel vestitino nero le fa un sedere stupendo, le delinea tutto il suo splendido corpicino tonico.
Ho voglia di sbattermela qui, nel bagno, metterla in ginocchio e farle capire chi comanda, e vederla sculettare lontano da me, di fianco a dei ragazzi tra l'altro brutti, mi fa innervosire.
Di colpo davide mi tocca la spalla. La sua morettina è dovuta andare a casa.
E, avvicinandosi al mio orecchio, mi chiede: "Ma quella col vestito nero e gli stivaletti la conosci? Ci parlavi poco fa..."
nemmeno lui ha riconosciuto l'odiosa.
"E' Lanterna Rossa." dico in tono funebre. "Svariati ormoni dentro di me sono già morti.." aggiungo.
"Beh, i miei sono vivi eccome." commenta Davide. "Ho sempre trovato carina Leila, ma curata così è figa da morire."
Rimango esterrefatto.
Davide e Leila proprio no!
"Non vorrai mica provarci?" domando, stupito.
"Certo, cioè, tanto tu non ci hai fatto nulla, era in camera di Martino."
Caro mio, era sopra di me!
"Ti piace per caso?" mi chiede come se nulla fosse.
"Assolutamente no, è una cagacazzo incredibile." mento.
"Ok, allora vado, se ti da fastidio comunque dillo eh, ok?" mi sorride.
Davide è davvero un buon amico, ma mi da un fastidio immenso quando si tratta di ragazze.
Lanterna me la scopo io, me la sono scopata e me la scoperò ancora. Mi da fastidio sì!
Ma ormai, Davide è già lontano, al palco, a ballare con Lanterna, che si volta verso di me, come per dirmi qualcosa.
Che si fottano. Ho bisogno di bere.
Ordino un Long Island, fanculo alla guida.
Sto al banco dieci minuti, mi giro verso il palco, e nel giro di dieci fottuti minuti Davide si struscia su Leila, e le cinge i fianchi.
Mi scolo il drink, e mi butto dentro anche io.
ballo con una bionda, cicciottella, con nonchalanche, poi passo da una morettina riccia niente male, ma miro a Leila.
Non so ballare, mi sento ridicolo, ma ci sono quasi.
Afferro Leila per un braccio, approfittando del fatto che Davide balla con un'altra tizia, e la tiro a me.
Mi fissa, dice qualcosa tipo "ancora 'sto vizio" ma poco importa.
"Baciami." le ordino, gridando, perchè la musica è alta.
"Che cosa?" urla lei.
"Ti ho detto di baciarmi!"
Leila scuote la testa e tenta di allontanarsi, ma la tiro di nuovo a me, strattonandola leggermente, ma nessuno se ne accorge, sembra che balliamo sguaiatamente.
"Se non lo fai tu, lo faccio io!" Faccio girare Leila come un vero ballerino di rockabilly, così facendo da le spalle a Davide.
Poi le stringo i fianchi, la sollevo un pochino, e, senza troppi indugi, le ficco la lingua in bocca e la bacio di gusto.
Leila mi stringe di rimando, mi bacia davanti a tutti, senza nascondersi, senza strattonare, mentre Davide ci guarda,abbastanza attonito, stranito.
Lei è mia, spero tu l'abbia capito!
Ci separiamo dopo un minuto di bacio intenso, e Leila mi molla lì, sulla pista.
Davide mi si avvicina, dubbioso, e prima ancora che possa fiatare o chiedere lo zittisco dicendo: "E' sbronza, le viene da vomitare!"
E lui scoppia a ridere, e mi liquida con un "Che schifo!" per poi tornare a ballare con le altre ragazze del locale.
Io, intanto, inseguo Leila, perchè stavolta, a mio malgrado, le devo delle spiegazioni.
Non posso essere geloso di lei.. -
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CAPITOLO 8: In-confessioni
Leila sguscia come un serpente tra la folla pressata.
Il suo profumo era così inebriante da non farmi sentire il puzzo di sudore di tutta la gente che sta ballando: qui dentro si schiatta.
Riesco a starle dietro, la inseguo velocemente, e,poco prima che Lanterna Serpentina tenda la mano per aprire la porta del bagno delle ragazze, apro la porta del suddetto bagno e mi ci infilo dentro.
"Levati dai coglioni, Losco. Ho bisogno di sciacquarmi la bocca." Mi ordina Lanterna, furiosa.
E' rossa in viso, ha un'espressione truce e se avesse un qualsiasi oggetto in mano potrebbe uccidere qualcuno.
"No, dai, lascia che ti spieghi."
Leila fa per aprire bocca, ma la interrompo.
"Per favore."
Sospira, abbassando lo sguardo per due secondi, poi torna a fissarmi.
"Va bene." approva lei. "Però usciamo." Mi ordina, di nuovo.
E, di nuovo, Lanterna sguscia via.
Le sto dietro per inerzia, e ci ritroviamo fuori dal locale in un attimo.
Non posso nemmeno dare la colpa al drink che ho tracannato al banco, perchè non mi sta salendo proprio niente.
la mia testa è un casino: penso a cosa dire, a cosa fare, a quale scusa inventare. Non posso essere geloso di lei. Non posso. E me lo ripeto a raffica. Non. posso. Essere. geloso. Di. Lei.
No.
"Allora?!"
Lanterna Incazzata mi ributta alla realtà con la sua solita delicatezza da camionista in mezzo al traffico.
"Eh si, ecco.." balbetto. Ora la mia testa si è focalizzata solo sulla scusa da scaricare su Lanterna.
Poi mi prende per un polso e mi trascina lontano dalla porta del locale.
Non ribatto, non fiato, è evidente che non vuole farsi notare, c'è un sacco di gente che conosciamo e non dobbiamo dare spiegazioni a nessuno, dal momento che manco io riesco a darne.
"Cosa cazzo mi hai baciata a fare? E soprattutto, perchè!" Urla lei, una volta giunti al parcheggio buio e isolato lontano dal Cafè.
"Scusami, io.. sarà stato il cocktail." bisbiglio.
"Allora non bere più visto che ti sale così in fretta, devi pure guidare!" mi rimprovera lei.
Provo a farmi forza, anche se ho il cuore in gola e il fiatone per l'ansia.
"No, scusami, non è colpa dell'alcool, è altro."
lanterna mi guarda storto. La sua espressione però si fa interessata.
"Ho avuto un raptus di gelosia, mi dispiace. Ti ho baciata per questo."
Dall'interesse, Lanterna Rossa passa al solito ghigno beffardo; a quanto pare, se l'è cucito sul suo bel faccino da finta santarellina. Poi ridacchia per un istante.
"Vedi di non innamorarti di me, di non farti strane idee." mi raccomanda.
"Abbiamo solo scopato, tu avevi voglia, io non battevo chiodo da mesi, fine. Se ti piaccio mi sta bene, ma non mi sta bene che ti metti a fare il geloso. Con chi poi, lo voglio sapere." aggiunge.
"Stai tranquilla che non mi innamorerò mai di una come te, sei carina e brava a letto ma ci vuole ben altro per farmi innamorare." la rassicuro.
"Tipo la minore età?" mi schernisce lei. Stronzetta che non è altro.
"Può darsi." le dico, stando al gioco.
Lei non ha smesso di ghignare, io sto sorridendo. Sono molto più rilassato, ma Lanterna rompe subito questa situazione gradevole.
"Allora, di chi sei geloso? ripete. "Adesso voglio saperlo. Non puoi baciarmi contro la mia volontà e rivelarmi il motivo solo per metà, è ingiusto."
Si ferma un secondo, e il mio fiato si spezza: di nuovo non riesco a parlare.
""Non ti sto rimproverando il bacio, capisci, ti sto rimproverando il perchè, che non so del tutto." ostenta lei.
Inspiro. Espiro. Inspiro di nuovo.
"Davide. Sono geloso di lui."
Lanterna, per tutta risposta, scoppia a ridere di gusto.
La fermo io stavolta, prima che cominci a fare battute di cattivo gusto o a prendermi in giro.
"Lui ti trova attraente, penso che vorrebbe combinare qualcosa con te e ciò non mi è andato giù."
"Lanterna ride ancora. "Sono incredula, davvero!" Esclama. "Questa è la cazzata più grossa che potessi sparare, Losco, ora fai sul serio e dimmi chi è, abbiamo scherzato abbastanza."
Leila non crede a una sola delle mie parole veritiere, spiattellate con tanta fatica.
"No, devi credermi, perchè è vero, non sto mentendo ne dicendo cazzate. Sei molto bella stasera, non l'ho notato solo io... davide ti ha sempre trovata attraente ma oggi a quanto pare saresti potuta essere uno dei suoi tanti bersagli. E io mi sono ingelosito, perchè se è vero che l'abbiamo fatto solo per piacere e non con sentimento, lui ti userebbe sicuramente. Ti scoperebbe e poi ti getterebbe via come uno straccio, e saresti l'ennesimo buco battezzato dal suo pisello, e a me non va."
Non mi va perchè sei mia.
Leila tace. Mi osserva, ha abbassato ancora lo sguardo. Sospira e poi torna a guardarmi in faccia. la sua espressione è molto diversa dal solito: sembra così amorevole, quasi colpevole.
"Prima mi dici che sono bella stasera, poi mi dici che sei geloso di me e concludi col volermi avvertire della pericolosità di Davide... Non so a cosa pensare, dico davvero.!" Conclude.
"Beh, potrsti ringraziarmi." sdrammatizzo.
"Per cosa, scusa? pensi che non i sia accorta dell'odioso atteggiamento di davide? Non mi lascerei toccare da lui manco fosse l'ultimo uomo sulla faccia della terra."
"Di e pensavi lo stesso e invece ci sei stata sotto, sopra..."
Lanterna mi tira una sberla sulla spalla.
"Sul serio." conferma. "ma adesso dimmi che ti piaccio, perchè lo so, si vede, altrimenti non saresti così geloso. Ti conosco, sei losco di soprannome e di fatto, non te ne frega niente di quelle che ti porti a letto, manco se sono tue amiche."
"No, non mi piaci, potresti piacermi, ma ora non mi piaci."
"Bene, perchè non i piaci nemmeno tu."
Leila morde e fugge, e io rimango lì come un baccalà a vedere il suo bel sedere avviarsi verso il locale.
Ho perso di nuovo.
E meno male che non le ho detto che mi interessa almeno un minimo.
oddio, l'ho pensato davvero?! Sono nella merda.
Merda!. -
kirìto²+1 .
User deleted
Letto tutti i capitoli in meno di dieci minuti. Sta storia mi piace seriamente, non vedo l'ora di poter leggere il continuo. 
Un consiglio solo, cera ci rileggere il tutto una volta finito, ci sono fin troppi errori di distrazione.
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In quest'ultimo soprattutto, vero?
Ho scritto tutto direttamente sul forum per fare più in fretta, se leggi qualcos'altro dei miei scritti capisci che non è da me
Grazie per avermelo fatto notare, non li ho riletti, e correggerò
Ti ringrazio anche per i complimenti!. -
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Io AMO questa storia e AMO i suoi personaggi. Tanta stima per te. 
Spero lo proseguirai sino alla fine. *w*
(E sì, sono in ritardo di un mese dall'ultimo commento; non me ne vogliate xD). -
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Tranquilla, ho apprezzato molto
Grazie, appena troverò del tempo utile per davvero andrò avanti!.
