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+2
.Non è un sogno molto gradevole da raccontare. 
Probabilmente era il futuro, perché ero di mezza età e l'ambiente era ridotto assai male. Nei miei sogni l'ambiente è spesso in stile Blade Runner: cupo, inquinato, spiacevole.
C'era questa epidemia(?), maledizione(?) che faceva nascere tutti i bambini come zombi, in diversi stadi di putrefazione, e ovviamente antropofagi. In certi casi, già da feti iniziavano a divorare la madre dall'interno. Probabilmente gli crescevano i denti in anticipo.
Tutti nascevano così. Si cercava un rimedio, una cura, ma le speranze erano scarse.
Per salvare temporaneamente il salvabile, io e altra gente, come dei monatti manzoniani, eravamo costretti(ricordo che ero pagato, ma anche obbligato) ad eliminare i neonati zombi, distruggere i loro corpi o fornirli per la ricerca di una cura.
Era un lavoro assai difficile e pericoloso. Non erano molte le famiglie collaborative, ma noi avevamo il diritto di usare qualsiasi mezzo, eliminando chiunque ci creasse ostacoli. Tempi duri, soluzioni dure.
Io cercavo di mantenermi professionale, ma come capita spesso in situazioni di crisi a chi svolge ruoli pessimi: tra i miei colleghi si trovava anche la peggiore feccia, tra sadici, ladri, approfittatori e chi si faceva corrompere. Ogni tanto ne uccidevo qualcuno tra i peggiori che mi capitavano.
Ricordo che c'era chi riteneva che questi "figli della nuova umanità" sarebbero stati la futura specie dominante. Alcuni gruppi li nascondevano, proteggevano e difendevano. Tra complottismi e fanatismi, percepivo un senso di sfacelo. Non che gli idioti che vedevano nei piccoli zombi il futuro avessero ragione, ma nemmeno tra noi sempre più vecchi, impazziti e malati scorgevo una buona alternativa .. -
+2 .
Mi fa piacere di non essere l'unica che sogna cose molto elaborate. 
Mi capita di pensare che certi sogni sarebbero ottimi spunti per un film.
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.Non è un sogno molto gradevole da raccontare.
Probabilmente era il futuro, perché ero di mezza età e l'ambiente era ridotto assai male. Nei miei sogni l'ambiente è spesso in stile Blade Runner: cupo, inquinato, spiacevole.
C'era questa epidemia(?), maledizione(?) che faceva nascere tutti i bambini come zombi, in diversi stadi di putrefazione, e ovviamente antropofagi. In certi casi, già da feti iniziavano a divorare la madre dall'interno. Probabilmente gli crescevano i denti in anticipo. Tutti nascevano così. Si cercava un rimedio, una cura, ma le speranze erano scarse.
Per salvare temporaneamente il salvabile, io e altra gente, come dei monatti manzoniani, eravamo costretti(ricordo che ero pagato, ma anche obbligato) ad eliminare i neonati zombi, distruggere i loro corpi o fornirli per la ricerca di una cura.
Era un lavoro assai difficile e pericoloso. Non erano molte le famiglie collaborative, ma noi avevamo il diritto di usare qualsiasi mezzo, eliminando chiunque ci creasse ostacoli. Tempi duri, soluzioni dure.
Io cercavo di mantenermi professionale, ma come capita spesso in situazioni di crisi a chi svolge ruoli pessimi: tra i miei colleghi si trovava anche la peggiore feccia, tra sadici, ladri, approfittatori e chi si faceva corrompere. Ogni tanto ne uccidevo qualcuno tra i peggiori che mi capitavano.
Ricordo che c'era chi riteneva che questi "figli della nuova umanità" sarebbero stati la futura specie dominante. Alcuni gruppi li nascondevano, proteggevano e difendevano. Tra complottismi e fanatismi, percepivo un senso di sfacelo. Non che gli idioti che vedevano nei piccoli zombi il futuro avessero ragione, ma nemmeno tra noi sempre più vecchi, impazziti e malati scorgevo una buona alternativa .
Dovresti farci una bozza di sceneggiatura e mandarla a Netflix Trama più intrigante e originale di tutta la merda uscita negli ultimi 5 anni
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Ultimamente faccio solo sogni orrendi. In genere finisco sempre ammazzato in malo modo e mi sveglio di soprassalto.
Non riesco nemmeno più a ricordare quando ho fatto l'ultimo sogno erotico
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.Non è un sogno molto gradevole da raccontare.
Probabilmente era il futuro, perché ero di mezza età e l'ambiente era ridotto assai male. Nei miei sogni l'ambiente è spesso in stile Blade Runner: cupo, inquinato, spiacevole.
C'era questa epidemia(?), maledizione(?) che faceva nascere tutti i bambini come zombi, in diversi stadi di putrefazione, e ovviamente antropofagi. In certi casi, già da feti iniziavano a divorare la madre dall'interno. Probabilmente gli crescevano i denti in anticipo. Tutti nascevano così. Si cercava un rimedio, una cura, ma le speranze erano scarse.
Per salvare temporaneamente il salvabile, io e altra gente, come dei monatti manzoniani, eravamo costretti(ricordo che ero pagato, ma anche obbligato) ad eliminare i neonati zombi, distruggere i loro corpi o fornirli per la ricerca di una cura.
Era un lavoro assai difficile e pericoloso. Non erano molte le famiglie collaborative, ma noi avevamo il diritto di usare qualsiasi mezzo, eliminando chiunque ci creasse ostacoli. Tempi duri, soluzioni dure.
Io cercavo di mantenermi professionale, ma come capita spesso in situazioni di crisi a chi svolge ruoli pessimi: tra i miei colleghi si trovava anche la peggiore feccia, tra sadici, ladri, approfittatori e chi si faceva corrompere. Ogni tanto ne uccidevo qualcuno tra i peggiori che mi capitavano.
Ricordo che c'era chi riteneva che questi "figli della nuova umanità" sarebbero stati la futura specie dominante. Alcuni gruppi li nascondevano, proteggevano e difendevano. Tra complottismi e fanatismi, percepivo un senso di sfacelo. Non che gli idioti che vedevano nei piccoli zombi il futuro avessero ragione, ma nemmeno tra noi sempre più vecchi, impazziti e malati scorgevo una buona alternativa .
Dovresti farci una bozza di sceneggiatura e mandarla a Netflix Trama più intrigante e originale di tutta la merda uscita negli ultimi 5 anni
Sapessi disegnare e avessi idee, ne farei un fumetto.
Netflix renderebbe questa cosa un orrore di tipo diverso.
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Ologramma pigro e annoiato
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Dopo credo un annetto, ho avuto un altro sogno, e me lo sono pure fissato nella mia memoria.
Con un gruppo di amici modicani siamo andati a mare, in una zona sconosciuta che non aveva un nome preciso. La spiaggia è praticamente quadrata, con un lato mancante, quello che da sul mare. Dal lato opposto vi è l'ingresso, che accoglie i bagnanti con un gazebo. La spiaggia è deserta, siamo gli unici, il che è buono perché ci teniamo il gazebo tutto per noi. Non mi sono ancora buttato in mare quando uno dei supporti del gazebo decide di cedere, facendo cadere un lembo del tetto. Sulla sinistra della spiaggia vi è anche un casotto, con una porta di quelle che si trovano spesso nelle casette a mare: un po' in vetro, un po' in telaio. Immagino sia una sorta di casa cantoniera, quindi decido di entrare per cercare degli strumenti coi quali riparare il gazebo. Il problema è che mi ritrovo in una cucina, molto in disordine e con la mobilia simil casa anni '70. Ricordo che pensai che gestori avevano deciso di installare una cucina nella loro casa cantoniera, perciò decido d'inoltrarmi nell'edificio. Il corridoio di fronte a me tuttavia rimane ammobiliato come fosse una casa vera e propria, con la mobilia che diventa decisamente più moderna. Arrivo a scorgere un bagno completo quando due cani si avvicinano a me amichevolmente: non abbaiano né tentano di attaccarmi. La loro presenza mi ha fatto tuttavia capire che la casa era pure abitata, e che molto probabilmente me ne sarei dovuto andare. Non ricordo per quale motivo ho deciso di ritornare e ciondolare un po' in cucina, ma a un certo punto sento dei rumori provenire dalla parte inesplorata della casa. Decido di andarmene, quando mi risveglio.. -
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Praticamente questo:
Ovviamente stavo con l'Impero.
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+1 .
Ho sognato di svolgere il concorso per cui mi sto preparando da un po' di tempo 
Il luogo della selezione era un enorme edificio circolare in marmo bianco con una linea di marmo nera quasi in cima; architettura di stampo fascista con ingressi imponenti ma sobri, porte squadrate e la parola INGRESSO scritta con gli strani caratteri dell'epoca.
Varcata la soglia mi sono ritrovata fuori perché l'esame era già finito, era in fila con altre persone per conoscere il mio punteggio. A destra e a sinistra c'erano altre file di persone ma pur stando ferma la fila scorreva molto rapidamente e in pochissimo tempo è arrivato il mio turno. Davanti a me c'era un banco di scuola con dietro seduta una donna sulla trentina con capelli corti castani molto ricci ed un tailleur sobrio azzurro pastello. Sul banchetto, fissato con del nastro adesivo, stava un foglio A4 con numeri di matricola e punteggio di ogni candidato. Il mio numero era evidenziato in giallo ed il mio punteggio era 3 (su 30).
Ho chiesto come fosse possibile che avessi totalizzato un punteggio così basso e la signora ha iniziato a parlare velocemente; il tempo di abbassare un attimo gli occhi sul foglio per ricontrollare il mio punteggio (sempre 3) e mi sono resa conto che la donna era diventata una ciclope con un solo occhio in mezzo alla fronte (ma comunque con i capelli ricci ed il tailleur).
Lei parlava molto concitata ma io non riuscivo a capire cosa mi dicesse, quasi fossero dei versi animaleschi. Più lei parlava e meno io capivo e lei si stava innervosendo per il fatto che io non capissi infatti emetteva versi sempre più velocemente e a voce più alta.
Ad un certo punto, esasperata, ha alzato le braccia al cielo urlando qualcosa e da sotto il banchetto sono spuntati dei grossi tentacoli bluastri.. -
+1 .
È stato un incubo brevissimo e veramente disturbante, tanto che mi sono svegliato all'improvviso e non ho più dormito. 
E al mio risveglio era saltata la luce.
Da pc fisso, scorrendo su YouTube, finivo in una compilation, registrata, non dal vivo come questa:di Darkwave.SPOILER (clicca per visualizzare)
Il video della tipa che ascolta era di per sé già impressionante, dato che scuoteva la testa avanti e indietro ossessivamente, lo schermo si oscurava ad ogni suo scatto, e il volto prima era normale, poi era un teschio, poi in putrefazione, poi deforme e via così.
Impressionato dalla cosa, facevo per cambiare video, ma sbagliato e mandavo avanti la compilation.
Finivo in una canzone(mentre l'ascoltavo era come se la vedessi) che iniziava con un canto sussurrato, dove la cantante, che interpretava una bambina, raccontava di essere nascosta sotto al letto spaventata, perché la mamma faceva la matta e lei aveva paura. Dal testo si capiva che la madre tossicodipendente fosse in preda a un aggressivo delirio. Il ritornello, stile ritornello grunge, ma più distorto, rappresentava la sua voce che chiamava e minacciava la bambina urlando e strillando altre cose. Nel finale il canto sussurrato della bambina di trasformava improvvisamente in grida, fondendosi con con il ritornello. La bambina era stata trovata. La canzone si chiudeva con suono da "tamburo" della batteria, che rappresentava la testa della bambina che veniva sbattuta sul muro, suono che via via diveniva sempre più ovattato.
Nel dormiveglia che prevedeva il risveglio quel rumore terribile mi pareva di sentirlo vicino a me.
È stato uno degli incubi più spaventosi della mia vita. Finora.. -
+4 .
Oops, I did it again.
Ho sognato di ereditare una casa di un mio zio di cui non sapevo l'esistenza.
Entrando a togliere le sue cose, scoprivo che in vita era un vampiro. Foto di lui risalenti a due secoli fa, oggetti antichi, lettere indirizzate a lui dal 1700, cose di questo tipo.
Pochi giorni dopo ricevevo la visita di una sua vecchia fiamma, anche lei vampiro. Si erano lasciati da tipo 200 anni, ma lui all'epoca le aveva donato il suo cuore, e lei lo aveva ancora. Il cuore era sotto forma di una catena lunga lunga con un ciondolo bellissimo, e lei lo lasciava a me insieme a una missione importante.
A quanto pare, da quella casa io e solo io potevo accedere a un mondo parallelo in cui dovevo andare a seppellire il cuore, altrimenti il suo amato non avrebbe trovato pace, e anche tutti i suoi ricordi e averi si sarebbero sgretolati, per essere dimenticati. Solo un famigliare che condividesse il suo stesso sangue poteva seppellire il cuore, così io decidevo di andare in questo mondo.
Ci si arrivava passando da una grondaia.
Una volta affrontato lo strano viaggio, che non ho capito se mi rimpicciolisse fisicamente o qualcosa del genere, mi ritrovavo in un mix fra il Giappone feudale e le Dolomiti.
Per arrivare al luogo lontanissimo dove seppellire il cuore serviva un treno, e ovviamente soldi.
Presto ho scoperto che in quel luogo non si pagava in monete, ma dovevo procurarmi una polverina sottile e iridescente che era... Il sentimento di gratitudine.
Qui le cose si fanno assurde: ogni volta che tu facevi qualcosa di buono o bello per qualcuno, quel qualcuno (persone, animali, qualsiasi essere vivente) generava questa polverina. Era di diversi colori a seconda del gesto fatto, e ovviamente diversi colori avevano valore diverso. In pratica per fare la spesa non dovevi lavorare, ma essere una brava persona e rendere grato il prossimo, così da guadagnare gratitudine e poter pagare ciò di cui avevi bisogno.
Nel tentativo di guadagnarla ho svolto diversi compiti, tra cui:
- salvato un drago che stava deponendo le sue uova nascosto su un tetto per sfuggire ai bracconieri;
- raccattato ben tre bambini orfani, uno trovato per strada e due maltrattati da mercanti di vasellame che li costringevano a lavorare nei forni;
- mi sono intrufolata in un giardino privato in cui la gente pattinava sul ghiaccio per restituire a un ragazzino la sua mazza da hockey che gli era stata rubata da un coetaneo per bullizzarlo.
Dopo varie altre peripezie, sono riuscita a salire sul treno, portandomi dietro gli orfani che nel frattempo erano cresciuti ed erano diventati parte integrante della mia squadra.
Ho fatto a malapena in tempo a notare le strane caratteristiche del treno, il quale sembrava più un salotto di un'anziana signora che un vagone con posti a sedere, e mi sono svegliata.. -
+3 .
Prendevo una nuova droga sintetica in pillole, chiamata M(certamente l'ispirazione mi è venuta da A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare, che consiglio) che aveva la caratteristica di farti vedere/immaginare due variabili per una scelta fatta. Non per tutte, probabilmente solo per quelle che inconsciamente? Casualmente? Ritenevamo importanti.
Ad esempio: vai a un festa, incontri una ragazza, ti innamori, ti fidanzi, ed ecco un futuro. Non vai alla festa, resti a casa, uccidi dei ladri che sono entrati di soppiatto, e via un altro futuro.
Una costante e sempre maggiore assunzione questa droga permetteva di continuare a vedere come sarebbero proseguite le variabili e lo sviluppo di ulteriori, innumerevoli sottovariabili.
Finché finivo in overdose e mi sono risvegliato in questa variabile.
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Ero in questa sala buia, con un sacco di gente in piedi, dove c'era un concerto degli Jolaurlo, un fu gruppo bolognese, mi pare. Ma eravamo tutti lì anche per un appello di un esame universitario.
Io me ne andavo, perché non aveva senso fare queste due cose assieme. Non ti godi il concerto perché pensi all'esame e non puoi prepararti al meglio a causa del concerto.
Nonostante indossassi un cappotto verde militare, che sentivo pesantissimo, ero in grado di correre molto veloce, ma per brevi tratti.
Mi cambiavo d'abito nello spogliatoio di una palestra scolastica, ma nel momento in cui tiravo la porta per poi uscire, entrava in fretta, e con le balle girate, il generale Vannacci. Me ne andavo mentre si metteva a parlare al cellulare ad alta voce, in un dialetto meridionale che non capivo.
La mia avventura finiva di sera in un bell'appartamento, con una stretta e lunga terrazza vista mare. Anche la parete rivolta verso il mare era tutta in vetro e la vista era magnifica. L'arredamento era nuovo e moderno.
Ad un certo momento arrivava anche mio fratello(eravamo d'accordo di trovarci lì) e assieme prendevamo varie droghe, per poi ritrovarci strafatti e soddisfatti stesi sul divano, guardando dei cartoni animati.
In seguito io mi alzavo per prendere un paio di lattine di Pepsi Max: "ideali per quando sei fatto" dicevo. E chiudere a chiave la porta esterna. Sia perché non credevo che saremmo stati in grado di uscire per il resto della sera, sia per evitare che Vannacci potesse entrare.
Mentre andavo a fare questo mi sono svegliato.
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Ho sognato di essere allungata in diagonale sul mio letto con le tapparelle della finestra aperte ed un sacco di luce che entrava.
In piedi accanto alla testiera letto (e vicinissimo alla mia faccia) c'era Markour (quello delle acrobazie e della calistenia) con addosso i suoi pantaloni da ginnastica bianco opaco e a torso nudo.
Io lo guardavo dal basso essendo stesa a pancia in su.
Lui ad un certo punto mi appoggia il suo membro sulla fronte senza toglierlo dai pantaloni. Io sto per aprire la bocca ed urlare quando lui ne approfitta per poggiarmelo sulla guancia (sempre coperto dai pantaloni).
Mi sono svegliata sconvolta.. -
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..Dylan Dog mi diceva di curarmi con l'omeopatia, io gli rispondevo che certe sue storie sono invecchiate proprio male.
Poi lui andava a fare sesso(come da prassi in passato) con una cliente, mentre io iniziavo a sparare a dei mostri che in realtà erano cartonati.
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