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.Da quanto ricordo la gente attorno a me spariva.
Due mie zie, altri che non ricordo. Alcuni li conoscevo, altri no. Sparivano all'improvviso, lasciando tutto in sospeso, ad esempio se stavano cucinando o guardando la tv. Ma certo è che c'era qualcuno o qualcosa che li rapiva. Sparì anche la poetessa Alda Merini (ne ho la conferma perché su Wikipedia al posto della data di morte apparivano dei puntini in sospensione) e io avevo il compito di indagare.
Tutto bianco
Nella scena dopo sono arrivato di notte (luna piena) in una sorta di cimitero che copre una intera collina. Le tombe sono tutte a forma di cubo con una apertura nella stessa direzione. All'interno di ognuna sembra che sia acceso un fuoco e da ognuna proviene un urlo identico e costante. Più irritante che spaventoso.
Mi avvicino alla prima e vi vedo appesa all'interno una grossa testa di metallo scuro, che ricorda quella del Minotauro. La testa mi annuncia in maniera talmente teatrale da risultare ridicola che devo trascorre 5 anni all'Inferno tra gli ignavi.
La mia prima reazione è ridere.
La seconda è Fanculo!
La terza è scappare a cavallo (non ho idea da dove sia apparso questo cavallo nero).
E non so da dove appaiano le due enormi mani artigliate con tanto di braccia, grandi come camion, di metallo nero, che mi inseguono lungo la strada, alimentate come due razzi. Proseguono parallele e ogni volta che si mettono ai miei lati cercano di spiaccicarmi.
Alla terza ci riescono.
Il cavallo fa la fine di una zanzara e io vengo afferrato e trascinato all'Inferno.
Là trascorro 5 anni nudo, legato ad una tavola di legno. A questa tavola sono conficcati dei chiodi che a volte diventano incandescenti , a volte gelidi.
Trascorsa la pena vengo letteralmente sbattuto fuori a calci ancora nudo, da una porta di servizio che si apre su un vicolo. Mi tirano dietro i vestiti e mi ritrovo in un paese nei pressi di Vicenza. Sono rimasto uguale a 5 anni prima.
Tutto nero
Ricordo che arrivo in un pub dove avevo lavorato. Ancora aperto, sopra ora ci abita un mio compagno di bevute di quando avevo 18-21 anni.
Sulle scale per andarlo a trovare incontro uno dei proprietari che se ne sta andando. Non ci vediamo da 11 anni (6 nel mondo fisico e 5 all'Inferno), ma mi ignora. Ha i suoi buoni motivi, ma io sono schiavo della mia eccellente educazione
e non riesco a non salutarlo.
L'appartamento è pulito e ordinatissimo. Il mio amico dell'epoca a malapena mi saluta, continuando a suonare la chitarra. Noto la sua ragazza, né bella, né brutta, che sta girando una grossa canna. Me la porge e sorridendo mi dice Red Death.
Tutto rosso
Apro gli occhi in un sotterraneo largo con tanti corridoi e reti metalliche. Ovunque pecore e gente.
Si sta girando il seguito del film Nuovo Ordine Mondiale . Enzo Iacchetti in questa scena deve scherzare con un cinghiale e poi prendere l'ascensore. Ma il cinghiale non ha senso dell'umorismo ed inizia ad inseguirlo. Iacchetti cerca di sfuggirgli in tutti i modi, ma i cinghiali sono come i venditori di rose, non ti mollano mai. La scena è fuori tema, ma decidiamo di continuare a riprendere. È divertente e la si può mandare a Striscia la Notizia. Alla fine Enzo Iacchetti salta su una pecora e questa inizia a correre con lui aggrappato al vello, mentre il cinghiale cerca di raggiungerla per montarla..
E qui mi sveglio, come cadendo sul letto.
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Ologramma pigro e annoiato
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Non so per quale motivo non mi volevano curare, e qualcuno tramava per uccidermi. Ero in una sorta di campo civile, non sapevo bene. Una volta stesi male e chiamarono i medici. Questi vennero e anziché visitarmi mi riempirono di insulti, e mi spintonavano. Poi, una mattina, stavo facendo colazione insieme a una signora di mezza età, a un tratto sento che nel boccone vi era qualcosa che non dovevo ingoiare, però era ormai tardi. Un qualcosa di metallico, forse una vite, mi era rimasto bloccato in gola. Riuscivo a deglutire e respirare, ma mi sentivo soffocare. Era successa la stessa identica cosa anche alla signora. Un uomo che era piantonato lì ha visto iniziare a dimenarci e boccheggiare, e si è avvicinato per capire cosa stesse succedendo. La signora s'accasciò a terra, svenendo. Gli urlai di chiamare un'ambulanza. Il tizio rispose "non penso che la signora ce la farà." Quasi piangendo gli risposi "ma la chiami per me, ha visto che sto male pure io!" Alla fine lui chiamò, e io mi misi fuori ad aspettare. Il sapore metallico e di ruggine iniziava a pizzicarmi la lingua e il palato, e mi stava facendo venire la nausea. L'ambulanza arriva, e la rincorro. Ne esce un medico, che s'avviò immediatamente verso l'edificio, ignorandomi. Gli chiesi più e più volte di visitarmi, al massimo ricevevo un "stai benissimo!" di risposta. Arrivati dal tizio che ha chiamato i soccorsi, il medico gli chiese come stava la signora. Il tizio, stranamente, viste le previsioni precedenti, rispose "la signora sta meglio, sembra essersi ripresa, e sta riposando." Indicandomi, disse "lui mi sembra molto più sofferente al momento." Il medico si gira e mi osserva beffardo. Ironicamente, inizia a dire "Eccerto! Il ragazzino qui ce l'abbiamo intelligente! Razionale, proprio! Non gli sfugge niente!" Nel mentre diceva queste parole, come in un film, un flashback mi faceva rivedere la scena nella quale mi ricoprivano d'insulti. Questo medico era presente al fatto, ma era in disparte, non m'insultava, stava un po' più lontano, sembrava preoccupato.
Il sogno s'interrompe qui.
Edited by Poly~ - 25/5/2019, 17:16. -
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Mi trovavo a casa di mia madre, nel garage seminterrato che più di un lustro fa usavo come stanza dei giochi. È una stanza piuttosto umida, fredda in inverno ed afosa in estate, dal tetto basso e senza finestre. Ma ci si poteva fumare tanti bei cannoni in compagnia (o da solo) senza che mia madre rompesse troppo le palle, quindi faceva il suo onesto lavoro.
Stavo seduto per terra, colle schiena appoggiata sul divano della stanza, ed avevo una ragazza colla testa appoggiata sulle mie cosce. Non ricordo se fosse brunetta o castano scuro, e non ricordo neppure se fosse vestita.
Era stesa a faccia in su e... Mi fissava. Mi trasmetteva incertezza e perplessità. Non saprei dire se fosse spaventata, ma la percepivo sulla difensiva.
Le ho portato la mia mano dietro dietro la testa, accarezzando i capelli, ma non sembrava molto confidente.
Così ho deciso di estrarre il mio orbitoclasto e piantarglielo nell' occhio.
L' ultima frase non è vera.
Ho tirato fuori una matita, e le ho truccato la faccia.
Non che ne avesse bisogno, era bella anche senza. Anzi, forse era meglio senza. Lei era così... Boh forse era invidia per il suo aspetto, o volevo solo coglionarla un pochino. Lei però si lasciava fare e scarabocchiarle la fronte mi ha fatto sorridere.
Non eravamo soli, comunque. C'erano altre ragazze, in stanzino. Dapprima hanno studiato la situazione, poi si sono messe a ridere. Di cosa non è chiaro, ed io come da prassi l ho interpretata come un attacco personale.
Fosse stato una 20na di anni fa, sarebbero già partite le sberle e le tirare di capelli.
Ma ho preferito far finta de pomi.
Disegnare cazzi in faccia alle streghe potrebbe diventare la mia vocazione.. -
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Sogno molto spesso di avere rapporti sessuali con persone con cui ho avuto a che fare nella vita
La cosa strana e' che ci son ragazze che davvero ho incontrato nella vita con cui sogno solo il rapporto sessuale e invece una in particolare che non ho mai visto di persona che nel sogno percepisco addirittura come confidente tanto da immaginare il rapporto proprio a casa sua piuttosto che in luogo non specificato
In generale credo sia solo bisogno di sesso. -
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sogno spesso di fare sesso con molte donne che ho conosciuto o con donne-mostro . -
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L altro ieri ho sognato che davo un pugno a una. Mi rompeva i meloni Inviato tramite ForumFree Mobile
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Ho sognato che Aristotele era uno dei discepoli di Gesù.
Ma dato che nel mio sogno era anche vegetariano, non era andato all' Ultima Cena e per questo non viene citato nei Vangeli.
Grazie a ciò ha poi potuto farsi conoscere per le sue abilità e non per fama riflessa.
So che c'è dell'anacronismo, però anche questo è il mondo onirico.
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Ho fatto un sogno molto brudo.
Di recente ho tolto il mio terzo dente del giudizio, l'ultimo, perché il quarto non è mai spuntato. Stanotte ho sognato che, in seguito ad averli tolti tutti e tre, gli altri denti iniziavano ad allargarsi. Mi svegliavo una mattina e mi ritrovavo con tutti i denti separati fra loro, con degli spazi bruttissimi in mezzo a ogni coppia di denti.
Aprivo la bocca e sembravo uno squalo, è stato orribile.
Gli incubi sui denti sono molto ricorrenti. Di solito sogno che mi cadono, stavolta ho inserito una variazione sul tema.
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Ieri pomeriggio sulla strada di casa feci un giro in una Feltrinelli vedendo se nel reparto giocattoli c'era qualche set Lego nuovo.
Enniente, stamane ho sognato che facevo la stessa cosa, ma tra le commesse c'era Valentina Nappi completamente a caso. Oltre a questo ricordo solo che ci siamo abbracciati e mi sono svegliato abbastanza sconvolto.. -
+1 .
Una nuova droga, chiamata La Spezia come quella dei romanzi/film Dune (non la città), portava chi la assumeva a stravolgere apparentemente(?) ogni rapporto di causa-effetto nei discorsi e nelle azioni, ragionando in maniera non sequitur.
C'era il dubbio se la droga non modificasse proprio la realtà.
Ricordo un divertente e incorente discorso sul fatto se la realtà fosse reale a prescindere,con le sue cause e conseguenze. Oppure dipendesse da come la osservavamo. E vedere tutto come una serie di correlati causa-effetto dipendesse solo dal fatto che non possiamo interpretare gli avvenimenti in maniera diversa, perché per causa-effetto ragioniamo.
La droga causava disguidi, ma aveva anche applicazioni che ora non mi sono più molto chiare.
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+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Una nuova droga, chiamata La Spezia come quella dei romanzi/film Dune (non la città), portava chi la assumeva a stravolgere apparentemente(?) ogni rapporto di causa-effetto nei discorsi e nelle azioni, ragionando in maniera non sequitur.
C'era il dubbio se la droga non modificasse proprio la realtà.
Ricordo un divertente e incorente discorso sul fatto se la realtà fosse reale a prescindere,con le sue cause e conseguenze. Oppure dipendesse da come la osservavamo. E vedere tutto come una serie di correlati causa-effetto dipendesse solo dal fatto che non possiamo interpretare gli avvenimenti in maniera diversa, perché per causa-effetto ragioniamo.
La droga causava disguidi, ma aveva anche applicazioni che ora non mi sono più molto chiare.
Tema che mi ha sempre affascinata: la realtà esiste nella misura in cui noi la percepiamo o esiste a prescindere dalle nostre capacità di percepirla?
Io opto per la seconda ma non saprei motivare la mia risposta
Comunque ora basta perché sto andando in OT
Ho sognato la mia prof di letteratura italiana (stronza come poche
con pochissima voglia di lavorare) che mi tratteneva a fine lezione per discutere dell'ultima verifica fatta perché, a suo dire, il mio tema l'aveva molto colpita. Dopo aver parlato un po' di questo elaborato (di cui non ricordavo nulla) scoppiava a piangere scusandosi con me di non essere una brava insegnante, di non avermi motivato a sufficienza e di rendersi conto del fatto che le sue lezioni erano noiose e si comportava in malo modo con noi. Tra i singhiozzi mi confessava che il suo grande sogno era sempre stato fare la giornalista ma che era stata costretta a fare l'insegnante per avere un impiego stabile.
Stamattina non riesco ad odiarla come sempre
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Gli incubi sono i miei sogni ricorrenti da alcuni giorni. Questa mattina ero in combutta con una persona ignota che aveva lanciato dal balcone il mio nuovo Macbook. 
(Ma si può?) Io però gli avevo lanciato dalla finestra alcuni dei suoi indumenti. Il morale della storia? Non fare agli altri non ciò che non vorresti fosse a te stesso.
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Un sogno ricorrente che faccio abbastanza spesso, ma sempre meno, è il ritrovarmi in uno Spizzico a Padova, che una volta si affacciava sull'orribile Corso del Popolo.
Oggi al suo posto c'è una piccola clinica di chirurgia estetica, o forse un fast restaurant pizza bar(nell'insegna c'è scritto proprio così), non ricordo più dove si trovava esattamente. Padova resta sempre uguale, ma cambia continuamente la pelle. Tipo serpente, un serpente grigio. A me quella città continua a non piacere, ma son gusti..
In questo Spizzico, che è molto grande e circolare, come credo di ricordare fosse quello reale, è pieno di gente morta che ho conosciuto. Non per forza amici o chissà che grandi amori passati per un sogno strappalacrime, semplicemente gente che so che è morta, magari ho frequentato, alcuni sono stati amici. Non ci sono miei parenti morti, almeno non li ho mai notati.
La maggior parte sta seduta ai tavolini, alcuni da soli, ma quasi tutti sono almeno due, molti sono a gruppi di quattro, o più persone. Si conoscono tutti, capisci che è un unico gruppo di gente, ma non c'è una conversazione comune. Alcuni parlano, alcuni parlano e mangiano, altri stanno seduti e basta. Ci sono due file alle casse, non molto lunghe, ma sembra non vadano avanti.
Io ad esempio non riesco mai a raggiungere al bancone. Ho il mio vassoio rosso, a volte verde, a volte è del Burger King e mi pare sia nero o blu scuro(non son sicurissimo dei colori), e sto in fila. Parlo con quelli attorno, capita che mi vada a sedere con qualcuno senza aver ordinato(mi faccio tenere il posto da chi è in fila) e poi torno nella fila. A volte entro nel locale e semplicemente mi siedo a un tavolino con qualcuno o più persone. Non si sente odore di pizza, patatine.. Quell'odore di fast food. Dentro non c'è praticamente odore di qualsiasi cosa.
Fuori dalle porte a vetro è quasi sempre grigio e fresco, quando si apre la porta, perché credo esca o entri qualcuno, sento le folate d'aria e forse l'odore di umido e bagnato. Clima da fine ottobre, quando esisteva l'autunno di ottobre. A volte vedo che tira un po' di vento e c'è quella fastidiosa pioggerellina che ti finisce sugli occhiali.
Raccontato sembra un posto dove c'è un'attesa di qualcosa. Per quanto ho sempre percepito, nessun evento è atteso. Si chiacchiera senza particolare entusiasmo né noia, si sta seduti con gli altri, si fa la fila.. -
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Ho sognato di fare una capatina alla Dunder Mifflin da ex dipendente per salutare i vecchi colleghi. Non so se la cosa sia collegata in qualche modo con il fatto che l'anno scorso, proprio in questi mesi, avevo scoperto The Office USA. . -
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Stanotte ho fatto un sogno breve e terrificante. Non so come mai il mio cervello abbia creato un simile mostro, so solo che mi sono svegliata facendo un salto nel letto che ha fatto spaventare l'uomo.
Ero a casa dei miei genitori e mia mamma mi doveva vaccinare contro il covid. In casa mia non è mai stata una cosa strana: mia mamma è medico, quindi io e mio padre abbiamo sempre ricevuto vaccini da lei a casa, ad esempio quello anti-influenzale. Io non ho mai avuto paura delle siringhe, né dei prelievi di sangue.
Nel sogno mi siedo in soggiorno, scopro il braccio, lei è in piedi di fianco a me con già la siringa pronta in mano, mentre il mio compagno è di fronte a me. Mia mamma mi pinza il deltoide come a dover fare l'iniezione lì, come di consueto... invece con uno scatto fulmineo mi pugnala (letteralmente) l'orecchio. Non il lobo, eh: con l'ago mi trapassa direttamente il timpano. A quel punto sia lei che il mio compagno scattano per tenermi la testa ferma mentre lei inietta e io sento un dolore straziante. Riesco proprio a sentire il liquido che mi viene ficcato a forza nel cervello, creando pressione e facendomi un male cane. Vorrei divincolarmi, ma non lo faccio pensando che potrei causarmi un dolore peggiore o delle lezioni permanenti, quindi stringo i denti per qualche interminabile secondo. Appena lei estrae l'ago, balzo in piedi come una furia e atterro entrambi con un pugno gridando "MA CHE CAZZO FATE?".
A quel punto mi accorgo di averlo gridato seduta sul mio letto, in piena notte.
Perché mai non posso sognare unicorni e farfalle, una volta tanto?.
