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La Castellana
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Ho sognato di svolgere il concorso per cui mi sto preparando da un po' di tempo 
Il luogo della selezione era un enorme edificio circolare in marmo bianco con una linea di marmo nera quasi in cima; architettura di stampo fascista con ingressi imponenti ma sobri, porte squadrate e la parola INGRESSO scritta con gli strani caratteri dell'epoca.
Varcata la soglia mi sono ritrovata fuori perché l'esame era già finito, era in fila con altre persone per conoscere il mio punteggio. A destra e a sinistra c'erano altre file di persone ma pur stando ferma la fila scorreva molto rapidamente e in pochissimo tempo è arrivato il mio turno. Davanti a me c'era un banco di scuola con dietro seduta una donna sulla trentina con capelli corti castani molto ricci ed un tailleur sobrio azzurro pastello. Sul banchetto, fissato con del nastro adesivo, stava un foglio A4 con numeri di matricola e punteggio di ogni candidato. Il mio numero era evidenziato in giallo ed il mio punteggio era 3 (su 30).
Ho chiesto come fosse possibile che avessi totalizzato un punteggio così basso e la signora ha iniziato a parlare velocemente; il tempo di abbassare un attimo gli occhi sul foglio per ricontrollare il mio punteggio (sempre 3) e mi sono resa conto che la donna era diventata una ciclope con un solo occhio in mezzo alla fronte (ma comunque con i capelli ricci ed il tailleur).
Lei parlava molto concitata ma io non riuscivo a capire cosa mi dicesse, quasi fossero dei versi animaleschi. Più lei parlava e meno io capivo e lei si stava innervosendo per il fatto che io non capissi infatti emetteva versi sempre più velocemente e a voce più alta.
Ad un certo punto, esasperata, ha alzato le braccia al cielo urlando qualcosa e da sotto il banchetto sono spuntati dei grossi tentacoli bluastri.
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