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.non credo che sia una questione che si possa risolvere in un giorno, e non è questione di maturare, dipende anche da com'è lei, non tutti possono capire, lei pu anche dirgli "fanculo te mi sposi punto!", certo in un mondo ideale entrambi ne parlerebbero con calma fino a trovare un punto d'incontro. Ma come dissi tempo fa in primis avrei valutato le mie possibilità e se non vedevo un buon futuro gli avrei chiesto l'aborto, non avrebbe accettato? Bene allora sappi che io non posso fare da padre e chiudevi la questione. Ora la frittata è stata fatta? bene parlagli e metti le cose in chiaro visto che non può obbligarti, fatti due domande: la ami? SI: bene starò con te per sempre. NO: Io voglio coltivare relazioni con altre persone. Vuoi questo bambino? SI: aiuto la famiglia economicamente e gli farò da padre (e anche il marito o meno a seconda della prima risposta). NO: puoi non riconoscerlo al momento del parto. Il punto è che è un analisi che devi fare da solo. Informati prima, ma non con lei, con persone che hanno avuto figli, che sanno cosa significhi averne. . -
.CITAZIONEse non vedevo un buon futuro gli avrei chiesto l'abortoPrecisazione: Anata ha specificato di essere stato messo al corrente della gravidanza al quarto mese, troppo tardi per pensare ad un aborto.
-------CITAZIONEpuoi non riconoscerlo al momento del parto.
Può non riconoscerlo ma se lei richiede l'esame del dna e lui è effettivamente il padre allora è obbligato a riconoscere il bambino e a cuccarsi alimenti e tutto ciò che ne consegue.. -
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CITAZIONEse non vedevo un buon futuro gli avrei chiesto l'abortoPrecisazione: Anata ha specificato di essere stato messo al corrente della gravidanza al quarto mese, troppo tardi per pensare ad un aborto.
-------CITAZIONEpuoi non riconoscerlo al momento del parto.
Può non riconoscerlo ma se lei richiede l'esame del dna e lui è effettivamente il padre allora è obbligato a riconoscere il bambino e a cuccarsi alimenti e tutto ciò che ne consegue.
Naaaa...
No, davvero, un uomo non è obbligato nè a fare il test del dna nè a riconoscere suo figlio.
Come una donna può non riconoscere suo figlio al momento del parto, e lasciarlo all'ospedale in maniera totalmente anonima in modo da darlo poi in adozione.
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Comunque, scusa Yhei ma non son d'accordo. Cioè sì, lui deve far chiarezza anche da solo. Ma sono scelte che coinvolgono anche e soprattutto lei. Quindi devono parlarne INSIEME. Perchè che lui lo voglia o no, la nascita di questo bambino cambierà la vita un po' a tutti.
Ma la cosa importante è chiarire le cose presto.. -
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Poe non ricordavo del fatto dei 4 mesi, e come ha detto Keit se non lo riconosci non devi dare ne alimenti ne niente. Keit lui deve parlarne con lei, ma dovrà farlo dopo aver fatto chiarezza, all'inizio dovrà informarsi presso le coppie per capire cosa comporta avere un figlio e far chiarezza, in modo che possa decidere se vuole essere o meno padre, idem deve sempre ragionare da solo sul fatto se rimanere o meno con la ragazza. Solo allora potrà parlarne con lei, altrimenti che fa? va da lei e gli dice "non so se ti amo e non so se voglio essere padre?", non avrebbe senso. . -
.No, davvero, un uomo non è obbligato nè a fare il test del dna nè a riconoscere suo figlio.
Come una donna può non riconoscere suo figlio al momento del parto, e lasciarlo all'ospedale in maniera totalmente anonima in modo da darlo poi in adozione.
Secondo Wikipedia:CITAZIONEPer la dichiarazione di paternità occorre la certezza della prova, restando l'onere della prova alla madre o figlio ricorrenti.
L'uomo può rifiutare, senza obbligo di motivazione o giusta causa, il test senza conseguenze legali (civili o penali) o nell'esito del procedimento di accertamento della paternità, anche nelle forme non invasive e prive di possibili effetti collaterali sulla salute.
Anche in presenza di un rifiuto del test che potrebbe essere valutata da alcuni come un'implicita ammissione della paternità, esistendo questo diritto al rifiuto, tecnicamente le dichiarazioni della donna sulla paternità del figlio hanno pari rilevanza processuale di quelle dell'uomo su possibili relazioni della donna con terzi, o che negano rapporti sessuali completi e quindi la possibilità del fatto contestato. Con dichiarazioni contrastanti, senza testimoni o altri riscontri probatori maggiori (come il test del DNA), non è possibile l'accertamento della paternità per insufficienza di prove.
Tenuto conto della oggettiva difficoltà a reperire prove per l'accertamento di paternità, la giurisprudenza valuta ai fini probatori anche la condotta delle parti durante il procedimento, non solamente quella relativa al periodo della relazione-concepimento. La Cassazione ha stabilito che il rifiuto non motivato del test del DNA (poco costoso, non invasivo e privo di conseguenze sulla salute) può essere valutata dal giudice come prova per la declaratoria di paternità [2].. -
.No, davvero, un uomo non è obbligato nè a fare il test del dna nè a riconoscere suo figlio.
Come una donna può non riconoscere suo figlio al momento del parto, e lasciarlo all'ospedale in maniera totalmente anonima in modo da darlo poi in adozione.
Secondo Wikipedia:CITAZIONEPer la dichiarazione di paternità occorre la certezza della prova, restando l'onere della prova alla madre o figlio ricorrenti.
L'uomo può rifiutare, senza obbligo di motivazione o giusta causa, il test senza conseguenze legali (civili o penali) o nell'esito del procedimento di accertamento della paternità, anche nelle forme non invasive e prive di possibili effetti collaterali sulla salute.
Anche in presenza di un rifiuto del test che potrebbe essere valutata da alcuni come un'implicita ammissione della paternità, esistendo questo diritto al rifiuto, tecnicamente le dichiarazioni della donna sulla paternità del figlio hanno pari rilevanza processuale di quelle dell'uomo su possibili relazioni della donna con terzi, o che negano rapporti sessuali completi e quindi la possibilità del fatto contestato. Con dichiarazioni contrastanti, senza testimoni o altri riscontri probatori maggiori (come il test del DNA), non è possibile l'accertamento della paternità per insufficienza di prove.
Tenuto conto della oggettiva difficoltà a reperire prove per l'accertamento di paternità, la giurisprudenza valuta ai fini probatori anche la condotta delle parti durante il procedimento, non solamente quella relativa al periodo della relazione-concepimento. La Cassazione ha stabilito che il rifiuto non motivato del test del DNA (poco costoso, non invasivo e privo di conseguenze sulla salute) può essere valutata dal giudice come prova per la declaratoria di paternità [2].
Ma qua non dice che il padre deve quindi pagare gli alimenti, cioè di esempi nella vita ce ne sono tanti. Guarda Maradona, ha molti figli illegittimi, uno è a napoli, lui non l'ha riconosciuto, la madre gli aveva fatto causa (giustamente voleva alimenti cazzi e ammazzi) ma a quanto pare (perchè questa ancora si lamenta e il figlio l'ha ribadito più volte in vari programmi in TV) Maradona non paga alimenti ne niente. Comunque chiederò ad un mio amico che studia giurisprudenza per fugare ogni dubbio. -
anataSpark .
User deleted
Ricapitoliamo la storia che mi sono reso conto che è confusa ed ho omesso piccoli, ma importanti, particolari.
7 mesi fa, ubriaco e non avendo preservativi dietro, ho avuto un rapporto non protetto con la mia ragazza dopo essermi bevuto la storia del giorno sicuro e pensando che lei prendesse la pillola, o almeno sarebbe andata dalla guardia medica per il giorno dopo.
Già dal giorno dopo io le chiesi se era sicura, se non sarebbe rimasta in cinta e mi è capitato più volte, nell'arco dei mesi successivi, di farle la stessa domanda. Lei mi ripondeva sempre che aveva ancora le mestruazioni e di stare tranquillo.
4 mesi dopo il rapporto vengo informato della gravidanza, troppo tardi per abortire. Lei mi raccontò che quelle che a lei sembravano mestruazioni in realta erano perdite di sangue. Dopo attacchi di rabbia panico, fui alla fine felice della notizia. A quel punto ci siamo messi daccordo su come affrontare la situazione: Niente matrimonio, la mia famiglia contribuisce al mantenimento del bambino, NON riconosco mio figlio così lei avrebbe avuto gli aiuti finanziare come madre single, e se nel caso non saremo stati più bene assieme ci saremo mollati. Su quest'ultima parte non ci volevo nemmeno pensare, stavo bene con lei.
Cosa è cambiato...Circa un mese fa, una nostra amica in comune, durante una festa in campagnia, dopo avermi visto tracannarmi una bottiglia di alcol, in mezzo agli alberi da solo, si avvicinò e mi chiese il motivo della mia crisi depressiva. Le spiegai che era la paura di diventare padre, praticamente piangendo.
A quel punto lei mi ha detto quello che la mia ragazza mi teneva nascosto da ormai 6mesi... Già dalla settimana dopo quel rapporto, la mia ragazza aveva contattato questa nostra amica preoccupata poichè non le arrivavano le mestruazioni. Le aveva consigliato di andare a controllare se non era in cinta ma lei sminuì la cosa.
La mia ragazza faceva un sacco di battutine riguardanti gravidanze e ci scherzava con la sua miglior amica e questo le faceva venire un sacco di rabbia poichè lei sapeva che alludeva al fatto di sapere di essere in cinta...
...
Ditemi come posso fidarmi di lei...forse lei non mi ha detto nulla fino al quarto mese per non costringerla ad abortire...
Mi sento preso per il culo... Nel peggiore dei modi.... -
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Non credo che siano gli alimenti il problema della discussione, quanto piuttosto lo "stato confusionale" di Anata. Purtroppo la giovane età non aiuta di certo. Devi prendere una decisione chiara poichè ne andrà del tuo futuro. Puoi decidere di fare il padre e il marito, oppure il padre ma non il marito, o anche puoi fare lo stronzo e fregartene. A quanto dici dei tuoi, parrebbe che la terza scelta è quella a cui ti hanno "preparato".
Parla chiaro di queste cose con la tua attuale fidanzata e vedete di trovare una soluzione condivisa, altrimenti rovinerete la vita a quel bimbo. -
+6 .
Volendo essere pignoli, tu non potevi costringerla ad abortire in ogni caso.
Molto comodo sottolineare tu fossi ubriaco.
Comunque, da quel che dici, l'amica è stata informata una settimana dopo che alla tua ragazza non arrivava il ciclo. Nulla esclude che dopo tale momento le perdite di sangue (fattibili in gravidanza) ci siano effettivamente state e che lei le abbia scambiate per ciclo.
Smettila di sentirti preso in giro. Il pene (senza preservativo) nella sua vagina ce l'hai infilato tu.
E, per l'amor del cielo, "incinta" si scrive tutto attaccato.
Edited by Poe Crisis - 14/10/2014, 19:56. -
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si ma prima di parlare con lei deve far chiarezza e capire cosa vuole lui . -
+1 .
Nessuno può obbligare una donna ad abortire anche perchè è una di quelle esperienze che ti segnano per tutta la vita.
Come dice Poe le perdite durante la gravidanza sono normali.. -
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Personalmente DA CIó CHE AFFERMA ANATA sembra di capire che la ragazza o ha preso la cosa alla leggera o addirittura voleva avere un figlio. Bisognerebbe capire meglio, perché se la ragazza lo ha nascosto allora secondo me Anata ha le carte in regola per non accettare quel bambino. Ma mi sa che scoprire la realtá sará impossibile quindi Anata prenditi le tue responsabilitá.
P.s: che l'aborto é un'esperienza che ti segna tutta la vita é un pó una cosa inventata negli ambiti religiosi per non far abortire le persone. Ci sono donne che ne rimangono veramente segnate per tutta la vita, altre che invece se ne fregano allegramente. Io dico sempre: "meglio rimanere segnati tutta la vita che rovinare la vita a 3 persone". Ma non é questo il luogo per parlare del problema.. -
+5 .
Per l'amor del cielo.
Ho già detto tempo fa ciò che penso di tutta questa storia, ma dato che leggo ancora cose come:CITAZIONEDitemi come posso fidarmi di lei...
mi sento di fare una domanda. Anata, ma tu questa benedetta ragazza la ami o non la ami?
Risposta a): "Sì, la amo". Mi fa piacere, dato che lei aspetta il bambino che TU le hai messo in grembo. Parla con lei dei tuoi dubbi, dille chiaramente che tu pensi che lei si sia comportata in un certo modo e ascolta la sua risposta. Potrebbe anche dirti che sì, lei in realtà desiderava un figlio e ha pensato che anche se fosse stata incinta non sarebbe stato poi così un male. Oppure potrebbe dirti che l'ha presa alla leggera perché, molto banalmente, si stava cagando sotto almeno quanto tu ti caghi sotto ora, solo che lei cerca di non darlo a vedere. Qualunque sia la risposta, resta con lei perché la ami, e fottitene bellamente delle tue preoccupazioni, dato che il primo a pucciare il biscotto sei stato tu.
Risposta b): "No, non la amo". E allora di cosa stiamo a discutere? Se non la ami, lasciala. Puoi aiutarla ed essere un padre per il bambino anche se non state insieme, oppure se non lo vuoi fare sei libero di sparire dalla sua vita. In questo modo tu sarai svincolato da qualsiasi responsabilità nei confronti di lei ed entrambi sarete liberi di trovare una persona che amate davvero e con la quale essere felici. Perché di questo si tratta. Essere felici. Non solo voi, ma anche Alessandro, che rischia di crescere in una famiglia di genitori che non si amano.
In entrambi i casi, piantala di rognare dicendo che lei ti ha ingannato. È una cosa che non si può sentire, e pensare che tu perdi tempo a pensare a questo anziché ai tuoi veri problemi mi fa venire voglia di strangolarti.. -
+1 .
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Volendo essere pignoli, tu non potevi costringerla ad abortire in ogni caso.
Molto comodo sottolineare tu fossi ubriaco.
Comunque, da quel che dici, l'amica è stata informata una settimana dopo che alla tua ragazza non arrivava il ciclo. Nulla esclude che dopo tale momento le perdite di sangue (fattibili in gravidanza) ci siano effettivamente state e che lei le abbia scambiate per ciclo.
Smettila di sentirti preso in giro. Il pene (senza preservativo) nella sua vagina ce l'hai infilato tu.
E, per l'amor del cielo, "incinta" si scrive tutto attaccato.
Meriteresti un triplo applauso.
Comunque è verissimo che possono esserci perdite di sangue dopo il concepimento. Assolutamente.
Però ti dico una cosa:
o la tua amica ti ha detto una cavolata o la stai raccontando te a tutti quanti noi.
Perchè i conti non tornano:
Una settimana dopo il rapporto lei aveva già un ritardo tale per cui poteva chiedersi se era incinta? Ma andiamo!
E quindi l'avresti messa incinta una settimana prima del teorico inizio del suo successivo ciclo? No scusa, se una settimana dopo aveva un ritardo vuol dire addirittura due o tre giorni prima del presunto ciclo. Il periodo con meno probabilità in assoluto di essere fertile.
Poi, fammi capire, tu hai una ragazza (l'hai definita tu tua ragazza) con cui hai comunque anche rapporti sessuali... e non sai che lei non prende la pillola?
Lasciamo poi perdere il fatto che consideri la pillola del giorno dopo un anticoncezionale... che ci sarebbe da darti una randellata solo per questo. Visto che la pillola del giorno dopo è una misura d'emergenza che si può usare poche volte nella vita, e che comunque crea problemi non indifferenti all'organismo, essendo una botta d'ormoni assurda. Oltre al fatto che non è assolutamente sicura... ma lasciamo stare.
Poi anche sta cosa del "non lo riconosco così risulta ragazza madre"... ora, io sono molto ignorante in materia eh? Ma sono abbastanza sicura che lei sia considerata ragazza madre con o senza il tuo riconoscimento. Nel senso che non essendo voi sposati, lei risulta mantenere da sola il bambino, nonostante tu gli dia tutto quello che occorre. (motivo per cui molto spesso una coppia non si sposa...ma rimane convivente).
L'unica cosa che fai riconoscendolo, è tutelare il bambino. Che mi sembra una cosa sacrosanta visto che lui non centra niente in questa storia...
Ma detto questo:
a me adesso, leggendoti, viene il sospetto che tu un po' ce la racconti, perchè sono tante le discrepanze nel filo logico del tuo racconto. Poi spero di sbagliare eh?SPOILER (clicca per visualizzare)P.s: che l'aborto é un'esperienza che ti segna tutta la vita é un pó una cosa inventata negli ambiti religiosi per non far abortire le persone. Ci sono donne che ne rimangono veramente segnate per tutta la vita, altre che invece se ne fregano allegramente. Io dico sempre: "meglio rimanere segnati tutta la vita che rovinare la vita a 3 persone". Ma non é questo il luogo per parlare del problema.
Non voglio andare OT ma... so cosa ne pensi della religione, e son consapevole del fatto che solitamente le religioni sono fortemente contrarie all'aborto. Ma non inventiamoci che l'aborto non segna le persone. Perchè non è vero.
Da uomo forse parli bene... è facile razionalizzare... ma non è una cosa razionale quello che provi con un bambino in grembo (piccolo o grande che sia) e quello che provi interrompendo (per scelta o meno) questa cosa.
Detto questo, ci sono altre strade oltre all'aborto, che non rovinano la vita proprio a nessuno.. -
Ell .
User deleted
Sono fidanzato con una ragazza da 3 mesi, lei ha un enorme esperienza io no visto che la mia prima volta l'ho fatto con lei, all'inizio il pene non si alzava ma man mano sta andando meglio...lei aveva un'idea di me di uno che fa sesso selvaggio o giochi di ruolo ma essendo inesperto non riesco proprio a farla godere molto bene10 visto che in 10 volte e' venuta solo due volte lei ...qualche idea, aiuto?
si puo' essere lasciati per questo?.
