Posts written by Hikaru Fumi

  1. .
    Oddio brutale non esattamente, il fatto che ho descritto come "proibito" dove sta toccando è più per licenza poetica che nel vero senso della parola. Per quanto riguarda la durata della rolata dipende sopratutto dai giocatori. Ad esempio in questa se non volevi farla durare tanto avresti potuto continuare a far far sesso ai due sul davanzale della cucina e poi avviarci alla conclusione. Se vuoi iniziare a chiuderla per dedicarti a combattere ecc. per me non ci sono problemi, dopo l'ultimo rush di hentai si porta verso la conclusione.


    La voce di Hikaru vibrava contro l'asta di carne dell'uomo che continuava a muoversi nella sua bocca prendendosi il piacere che voleva. Hikaru cercò di dare il meglio di se stessa, non era di certo facile appaggare con la bocca quando iniziava a sentirsi indolenzita dal vigore dell'uomo. Lo risucchiava nella bocca e lasciò la sua lingua come base su cui si strusciava il suo sesso. Intanto Hikaru si godeva appieno il trattamento sul suo sesso con le dita e la lingua. Le gambe di tanto in tanto tremavano per via del piacere. Alla fine Rojack sembrò pronto per finire in bellezza. La avvisò che sarebbe venuto, e le ordinò praticamente di berlo tutto. Hikaru non avrebbe potuto nemmeno ribattere visto la bocca piena, mugugnò un pochino per far capire all'uomo che stava spingendo troppo, ma non fece nemmeno in tempo che poco dopo avvertì il seme di Rojack bollente riversarsi nella sua gola, sulla sua lingua. Sentì il suo sapore acidulo e denso, si sentì soffocare e dovette ingoiarlo per forza o si sarebbe strozzata seriamente.
  2. .
    Solstizio aveva preso decisamente a cuore il suo lavoro, ne parlava come se fosse una missione, di quelle nobili alla quale dedicare la sua vita. Hikaru aveva conosciuto molte persone, nella sua scuola c'erano anche guerrieri desiderosi di dimostrare al mondo quanto valessero, ma quella era la prima volta che incontrava qualcuno così pacifico e dedito alla tranquillità quanto all'amore per il loro pianeta. Hikaru non poté fare a meno che sorridere entusiasta, incrociando le mani come in segno di preghiera. Lo aveva già preso in simpatia. Quando poi le offrì il braccio per poter essere accompagnata, Hikaru non ci pensò nemmeno due volte a ricambiare il gesto così da poterlo seguire. Solo un ultima accortezza: Solstizio recuperò una sorta di benda, le spiegò che doveva usarla in situazioni particolari, ma la ragazza dai rossi capelli non ne fu affatto scossa.
    Viviamo in un mondo strano e curioso, sono abituata alle stranezze, anzi mi piacciono!
    Forse poi gli avrebbe chiesto anche di raccontargli la storia dietro quell'occhio, ma ogni cosa a suo tempo. Hikaru si lasciò guidare dalla sapiente esperienza di Solstizio, così da iniziare il loro viaggio nella natura scegliendo un percorso guidato e ben pensato. Entrambe le prospettive erano molto interessanti, al punto che la ragazza dovette concentrarsi non poco mentre con l'indice teneva serrate le labbra per decidere senza ripensamento.
    Bhe dunque... essendo io una gran golosa ho già assaggiato molti frutti dei vostri posti, quindi penso che iniziare dalle piante carnivore sia un'ottima idea, mi hanno sempre affascinato!
    Si strinse energicamente al braccio dei Solstizio,voltandosi verso di lui con luce splendente e curiosa negli occhi. Era la faccia di chi non vedeva l'ora di iniziare!
  3. .
    Quando Hikaru si rese conto di non essere da sola quasi sobbalzò, immobilizzandosi ed alzando lo sguardo diventando rossa in faccia per la vergogna. Non era mai bene ignorare gli altri, per questo si sentì in imbarazzo. Tuttavia le parole del ragazzo di fronte a lei riuscirono a tranquillizzarla, e dopo aver sfoggiato un fanciullesco sorriso completò la sua opera, accarezzando il fiore per poi assaporarne l'aroma. Le sue narici e le sue labbra si spalancarono mentre le palpebre abbandonavano le immagini per abbandonarsi alle sensazioni. Che posto meraviglioso! Si voltò a quel punto ancora una volta verso il ragazzo, pronta a presentarsi. Mentre allungava la mano verso di lui, Hikaru si concesse qualche rapida occhiata per vederlo nel complesso: era davvero carino, sembrava anche molto giovane e col fisico allenato. Aveva sentito che le persone a stretto contatto con la natura erano virili e formate, lui dava senz'altro l'idea di un tipo gentile e rassicurante. Prima che potessero scambiarsi un saluto però, il botanico le fece cenno di aspettare, si allontanò solo un momento per rivestirsi e poi si presentò davvero. Hikaru ridacchiò divertita da quel gesto, senz'altro molto educato e galante per quanto non strettamente necessario. In fondo Hikaru era una donna e di sicuro non avrebbe mai disdegnato un fisico del genere.
    Ah! Solstizio! Ecco come si pronuncia!
    Esclamò con entusiasmo, come una bambina che ha appena imparato qualcosa di nuovo. Le loro mano si strinsero con grande simpatia, nel mentre anche Hikaru si presentò lasciando scivolare sulle proprie spalle i lunghi capelli rossi.
    Io sono Hikaru Fumi invece, vengo dal Giappone e voglio visitare queste meravigliose serre per scoprire quanto di più sul loro mondo. Hai detto "fratello" vero? Sei una specie di frate?
    Hikaru non aveva peli sulla lingua e di sicuro non metteva mai limiti alla sua curiosità. Se voleva sapere qualcosa lo chiedeva senza il minimo scrupolo.
  4. .
    Mai visto un luogo del genere, così verde e variopinto, pieno di profumi e armoni unici nel loro genere. Non che in Giappone non ci fossero, ma Hikaru non aveva mai prestato troppo interesse nei confronti di una simile attività. Ora che aveva la possibilità di dedicarsi a qualcosa di nuovo sicuramente non si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione. Avanzò con grande timore e curiosità, la tentazione di avvicinarsi ad ogni pianta, toccarla ed esaminarla da vicino era irrefrenabile, ma per il bene di chi lavorava in quel posto era bene tenere le mani a posto. E poi, all'improvviso: la tentazione ultima. Una pianta così bella, dal colore intenso e la forma così particolare. Hikaru era certa di non averne mai vista una del genere, sembrava una piccola bocca pronta a divorare qualche insetto. Aveva sentito che delle piante potevano nutrirsi in questo modo, chiamate appunto "carnivore", ma non ne aveva mai vista una da così vicino. Rischiava di farsi mordere se si avvicinava troppo? No, che sciocchezza, certo che no! Ma la curiosità era comunque fortissima, al punto che la ragazza dai rossi capelli non si accorse minimamente del ragazzo che stava lavorando proprio in quel punto con tanta dedizione. Le invece continuò imperterrita nella sua opera: era leggermente piegata in avanti, con la mano sinistra sulle ginocchia per tenersi in equilibrio e la mano destra alzata. L'indice di quest'ultima era puntato su uno di quei bellissimo boccioli con l'idea di infilarci un dito dentro. non c'era malizia né cattiveria, solo una grande ei mmane curiosità...
  5. .
    Il viaggio di Hikaru a Neo Venezia non si era ancora esaurito, e dopo l'interessante lezione sulla letteratura italiana, adesso era giunto il momento di godersi uno spettacolo decisamente molto diverso. Grazie all'acqua che naturalmente circonda Neo Venezia non era difficile trovare giardini botanici molto particolari che sfruttavano sistemi di irrigazione appositi per poter creare piccole meraviglie un pò naturali e un pò artificiali. Per l'occasione aveva scelto un vestiario molto semplice: un comodo cappello di paglia e un fresco abitino bianco molto leggero, ma soprattutto aveva una borsa termica piena d'acqua fresca. Da quello che aveva capito, nelle serre o nei giardini artificiali c'era sempre una grand'afa, quindi non era una brutta idea vestirsi leggera. Oppure aveva preso un abbaglio? Ah, solo un vero esperto sarebbe riuscito ad illuminarla, poco ma sicuro. Stringendo con entrambe le mani la sua borsa a tracolla, Hikaru si sarebbe avvicinata al primo giardino a disposizione, quello che più la attirava e non solo per la bellezza, anche per la particolarità del nome di colui che se ne occupava.
    Sorustitio...? Ah devo ancora prenderci la mano con questi nomi italiani!
    Imbarazzata ma piena di energia e di voglia di fare, si addentrò verso il giardino alla ricerca dei suoi frutti più preziosi. Hikaru era una grande curiosa, non si fermava di fronte a nulla, non avrebbe ceduto né al caldo né all'immensità di un simile luogo.
    Essendo totalmente profana in questo campo ho optato per un'apertura molto vaga lasciandoti tutto lo spazio del mondo per descrivere il luogo e come è organizzato ^^
  6. .
    Scusa per il ritardo. In teoria dovrei tornare a ruolare normalmente.


    Si sentiva come una bambolina fra le sue mani. Continuava ad affondare dentro di lei, con una sicurezza tipica di chi fosse abituato a situazioni del genere. Di fatti non sembrò preoccuparsi della possibilità che Hikaru fosse imbarazzata, anzi sembrava perfino divertito dalle sue reazioni. In un contesto diverso Hikaru si sarebbe arrabbiata, ma in quel momento era totalmente persa nella lussuria. Non avrebbe mai potuto immaginare che fare del sesso occasionale poteva rivelarsi così piacevole. Emise un piccolo gridolino spaventato quando si sentì mancare il sostegno sotto di lei. Si aggrappò istintivamente al collo dell'uomo, come se avesse temuto di cadere, ma presto si accorse di come Rojack riuscisse a sostenerla senza alcun problema. Lo baciò a sua volta con passione, staccandosi bruscamente dalle sue labbra per emettere un gemito quando la spinse verso il basso. Ogni affondo divenne ancora più irruento e presto Hikaru dovette fare i conti con il vero piacere. Strinse le gambe attorno all'uomo, così da poterle usare come perno e agevolare i movimenti.
    Aaah, ommioddio, sto godendo... aaah sto godendo. gemeva con la voce un pochino più stridula del normale. Il tono che aveva usato sembrava quasi sorpreso, come se non avesse mai goduto a quel modo. Venne nuovamente distratta da quella paradisiaca sensazione avvertendo le dita di Rojack che si avventuravano in posti proibiti, stimolandola senza alcuna vergogna. Si irriggidì, non le piaceva sentirsi violare a quel modo quando aveva appena preso il ritmo giusto, ma l'uomo non le diede nemmeno il tempo di lamentarsi poiché la adagiò sul divano a testa in giù. Le disapiacque sentirsi separare da quella meravigliosa asta bollente. Si ritrovò presto con la sua mazza davanti alla faccia e senza alcuna gentilezza se la ritrovò nella bocca. Mugugnò dapprima per il disappunto dell'irruenza che aveva usato, poi in gemiti strozzati per l'inaspettato trattamento. Non riusciva a fare niente, si sentiva intrappolata in quella posizione ma il piacere presto le fece dimenticare la scomodità e qualsiasi altra cosa. Assecondò quindi l'uomo risucchiando nella bocca la sua asta, posò le mani contro i suoi fianchi per impedirgli di andare troppo infondo, non voleva di certo strozzarsi.
  7. .
    Il calore della lingua sui suoi seni fecero fremere di impazienza la ragazza. Insinuò le dita fra i suoi capelli chiudendo gli occhi per assaporare al meglio ogni sensazione che Rojack le suscitava con le sue carezze. Se lo aveva stretto a sé, il motivo era anche per nascondergli il suo viso imbarazzato, sopratutto dopo aver pronunciato quelle parole spinte. Non era affatto abituata a parlare in quel modo in momenti così intimi, ma ancora una volta era stata presa dalla sua voglia di rivalsa. Non voleva sentirsi una ragazzina impacciata con lui, era come se volesse tenergli testa. Voleva che la considerasse una vera donna e non una ragazzina con gli ormoni alti. Non riuscì comunque a nascondere a lungo il suo imbarazzo poiché Rojack si sollevò con il busto immobilizzandola sulla lastra di marmo. Le venne quasi istintivo sollevare le mani per coprirsi, ma si trattenne e le posizionò vicino al seno a pugni chiusi. Il viso era arrossato sia per l'imbarazzo che per l'eccitazione. Sentiva il cuore battere all'impazzata: Rojack la poteva vedere, completamente nuda e poteva vedere quanto fosse già umida di umori. Si morse di nuovo il labbro inferiore quando lo sentì preparare il terreno con la punta della sua verga. Ammirò il suo corpo statuario e i muscoli dell'addome contrarsi ad ogni movimenti: era maledettamente attraente in quel momento. Percepì la voglia crescere a dismisura, e quando lo sentì penetrarla il piacere sembrò ancora più accentuato del normale. Fu un tantino doloroso ma presto il piacere offuscò quella brutta sensazione. Gemette non perchè gliel'aveva chiesto lui, ma perché non era riuscita a trattenersi. Lo percepì fino infondo, in tutta la sua virilità quando lo sentì scivolare lentamente fuori, e quasi stentava a credere di essere riuscita ad accoglierlo. Il ritmo incalzante dell'amplesso ben presto offuscarono completamente la mente di HIkaru, ritrovandosi a gemere liberamente tutto il piacere che provava: qualcosa di intenso e travolgente, quasi a farle male. Portò le mani sulle braccia dell'uomo stringendoli senza volerlo con forza. Era come stordita dal piacere e non fece subito caso al dito che si insinuò nella sua bocca, difatti inizialmente lo morse senza troppa forza, e solo dopo prese a succhiarlo, sperando che in quel modo i gemiti fossero meno rumorosi, ma si illudeva poiché si sentivano lo stesso. Intanto sollevò le gambe per agevolare i movimenti dell'uomo su di lei.

    E' difficile da spiegare. Ad esempio nel primo pezzo quando Hikaru afferra la testa di Rojack per spingerlo contro i seni, hai ripetuto l'azione scrivendoci solo cosa fa lui in risposta. Potevi per esempio descrivere le sensazioni di quando succede, se magari era sorpreso, se gli poteva far piacere o no, robe così. Attenzione non dico che stai andando male, già dal primo post a l'ultimo che hai fatto noto un grosso miglioramento. Però non riesco a percepire come si sta sentendo Rojack nel farlo con una ragazzina conosciuta da poco. Se continua a considerarla una ragazzina, se invece vedendola in quelle vesti si è ricreduto, boh... so solo che è ingrifato come un toro in calore, nient'altro. Non so se sono riuscita a spiegarmi XD.
  8. .
    Non avrebbe mai pensato di essere capace di fare una cosa del genere. Alla fine però si rese conto che era facile e naturale, erano i suoi compagni di avventure ad avere in mano la situazione e in particolare il suo corpo che veniva stimolato da tutte le parti. Sentiva i due uomini dentro di lei che le regalavano sensazioni totalmente diverse una dall'altra ma profondamente piacevoli. Aveva perfino preso gusto nel stimolare Yumi e sfogò con la sua lingua tutto il piacere che si era accumulato in lei. Giunse all'orgasmo quasi in contemporanea con Gabriel e Shinji, si sentì riempire di caldissimo sperma, sia davanti che dietro donandole per la prima volta sensazioni così intense da ubriacarla completamente. I suoi gemiti vibravano contro le carni della gemella che gradì molto giungendo anche lei molto presto all'orgasmo, così come la sorella. Sembrava quasi un rito peccaminoso in onore al dio della lussuria. Cinque perfetti sconosciuti che si davano piacere a vicenda. Non poteva che essere una banale trama da Hentai, ma l'esperienza era stata travolgente e piacevole e ciò no faceva che alimentare la vergogna di Hikaru. Le gemelle si lasciarono andare e si sdraiarono a terra lasciando finalmente liberi i due amanti. Shinji scivolò fuori da Hikaru sporcandole anche la divisa scolastica con piccoli residui di seme. Quando la quiete iniziò a tornare Hikaru si rese conto di ciò che era successo e si vergognò terribilmente. Abbracciò strettissimo a sé Gabriel, senza dargli nemmeno il modo di allontanarsi da lei, continuando quindi a tenerlo dentro di sé. Poggiò il suo viso contro il petto del ragazzo, non tremava più ma non disse nulla. Le gemelle dissero qualcosa che Hikaru non sentì e dopo quelle parole i due ragazzi vennero avvolti di nuovo da una intensa luce accecante. Poco dopo si sarebbero ritrovati mezzi nudi sdraiati ancora a terra, ma sotto di loro non c'era più il legno caldo ma una gelida coltre d'erba: erano tornati nel giardino della scuola e accanto a loro l'hentai giaceva chiuso in un angolo. Pian piano Hikaru lasciò andare Gabriel ma non lo guardò negli occhi. Chissà cosa avrebbe pensato di lei? Avevano appena fatto sesso con altre persone contemporaneamente. Come primo giorno era andato malissimo per lei. Avrebbe raccontato a tutti che era una tipa libidinosa? Probabilmente se lo sarebbe meritato visto che ancora una volta non aveva saputo controllare il suo potere.
    S-stai bene? chiese sollevando finalmente lo sguardo su di lui, pronta per ricevere la condanna che avrebbe trovato negli occhi di Gabriel.
  9. .
    Siceramente no... hai solo descritto cosa fa il tuo personaggio. Con descrivere sensazioni e sentimenti mi riferisco ad altro. Per la seconda domanda... dipende molto dal contesto. Ripeterlo in continuazione in un testo non risulta solo volgare ma anche fastidioso. Se c'è una scena romantica poi cozza tantissimo inserire quelle parole. Diciamo che stanno bene soltanto se si scrive in una situazione molto spinta e violenta, piuttosto che in una situazione in cui due si stanno divertendo assieme.


    Mentre la mano di Rojack si spostava verso il suo sesso, si sentì impaziente, il calore al basso ventre si fece sempre più insistente e stranamente quando avvertì le dita dell'uomo su di lei, il piacere che ne scaturì sembrò quasi più accentuato del normale. Decise di lasciarsi andare completamente, infondo Rojack era solo un perfetto sconosciuto e come tale non poteva giudicarla, ne tantomeno rovinare la sua reputazione a scuola. Lasciò scivolare il membro dell'uomo dentro e fuori la bocca, aiutandosi con la mano nella stimolazione. Lo risucchiava dolcemente nella sua bocca e si muoveva con la testa cercando di giocare con la lingua sull'asta ma iniziava a faticare per via della sua mole. In effetti quando l'uomo la spinse con la mano per prenderne di più nella bocca ebbe la sensazione di soffocare. Trattenne il respiro ma continuò imperterrita, sbavando sulla massa di carne poiché non riusciva a chiudere bene la bocca. Intanto il piacere non fece che crescere sotto il tocco esperto dell'uomo che la stava facendo godere con delle semplici dita. Il suo bacino si sollevava istintivamente, non riusciva a smettere di gemere, ormai era completamente persa nei fumi della lussuria. Di tanto in tanto si fermava per gemere mentre le sue gambe tremavano. Era stordita dal piacere, ormai sembrava immergersi in un mondo fatto solo di sensazioni ma ancora una volta Rojack la strappò via d quel meraviglioso mondo ovattato e la costrinse ad essere vigile. Quasi le dispiacque separarsi in quel modo brusco da lui, tuttavia quando avvertì il tocco della sua cappella contro il suo sesso tremò di nuovo. Era caldissimo e durissimo lo riusciva a capire perfettamente e improvvisamente lo desiderò ardentemente. Ricambiò il bacio con una foga quasi animalesca, voleva godere ancora ma Rojack era dispettoso e le fece delle domande proprio in un momento così vulnerabile per lei. Stranamente non si sentì in imbarazzo e quel sorriso malizioso fece uno strano effetto su di lei che si sentì quasi rabbiosa: quanto voleva tormentarla ancora prima di farla godere? Passò le mani sulle spalle dell'uomo, quasi come se avesse temuto che se ne andasse e allargò le gambe il più possibile, muovendo il bacino in modo tale che l'asse d carne si strusciasse contro le sue carni. Si morse il labbro inferiore, accorgendosi che lo voleva più che mai.
    Voglio che me lo metti dentro, voglio che mi fai godere con il tuo.... rimase un attimo smarrita non ricordava come si diceva nella sua lingua, l'unica parola che conosceva per dirlo era...
    ...cazzo. Scopami Rojack. fece portando le mani dietro la sua nuca per poi spingerlo verso il basso in modo che il suo viso finisse proprio contro i suoi soffici seni. Intanto Hikaru non smise un attimo di muovere il bacino, non solo per trarne piacere ma per stuzzicare a sua volta l'appetito dell'uomo.
  10. .
    Hikaru era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno un pò del ragazzo che si stava avvicinando a lei, al punto che quando iniziò a parlare sobbalzò, spaventata, voltandosi di colpo verso di lui con una mano sul petto, per poi tirare un lungo sospiro di sollievo quando si rese conto che non era un malintenzionato. Ridacchiò divertita e un pò imbarazzata, rispondendo col suo Italiano non proprio fluente ma comunque notevole.
    Oh no, non preoccuparti, parlo la vostra lingua. Ero solo molto curiosa e spaesata. Dalle mie parti non ci sono simili iniziative.
    Si grattò la nuca nervosamente, continuando a ridacchiare per placare la situazione strana che si era creata. Decise di fare lei il primo passo, dopotutto il ragazzo si era rivelato molto gentile, le sembrava scortese non presentarsi. Portò quindi la mano che prima stava dietro la nuca verso il ragazzo, una stretta di mano era sempre il miglior modo per allacciare un rapporto con uno sconosciuto e magari fare anche una piacevole conoscenza.
    Mi chiamo Hikaru... vengo dal Giappone, sono qui in visita per scoprire i costumi e la storia della vostra cultura. Mi piace un sacco viaggiare e vengo spesso qui in Italia! Tu sei originario di qui, vero?
    Avrebbe sorriso poi con la sua raggiante bellezza, così pura e innocente, Hikaru aveva la grande abilità di trasformare una giornata cupa in uno splendido evento, aveva un buon sorriso per chiunque e non esitava un solo istante ad aiutare il prossimo. Sperava che il ragazzo si rivelasse altrettanto disponibile.
  11. .
    Sembra facile scrivere cose hentai, ma ti assicuro che molti invece si trovano in difficoltà. Ci sono dei giocatori che per esempio non sapendo cosa scrivere si limitano solo a descrivere la reazione del personaggio senza mai fare qualcosa per interagire attivamente con l'altro personaggio. Ciò rende molto noioso giocare. E te invece anche se non scrivi molto e non sei prolisso, sei capace di reagire e far fare o dire sempre qualcosa di interessante al tuo pg che invoglia a interagire. Non so se sono riuscita a spiegarmi, ma se tu scrivessi bene anche le sensazioni e i sentimenti del tuo pg saresti un giocatore eccelso. Quindi puoi star tranquillo non dico cose a caso per indorare la pillola, se devo dire a qualcuno che non sa scrivere lo dico senza paura XD


    Era tutto così meravigliosamente bello, Rojack sapeva esattamente come fare per farle provare un piacere costante senza mai farla stancare o distrarre. Avrebbe voluto stare in quello stato per l'eternità per quanto stava bene ma Rojack ancora una volta la "affamò" fermandosi proprio sul più bello. Lo vide spogliarsi e osservò compiaciuta il fisico atletico dell'uomo. Le piaceva, se ne sentiva maledettamente attratta, voleva toccarlo, leccarlo, perfino graffiare quei muscoli per scoprire se fossero così duri e sodi come sembravano alla vista. Poi lui finalmente decise di denudarsi a sua volta, mostrandole apertamente e senza alcuna timidezza tutta la sua bruciante virilità. Sussultò per lo spavento nel sentire la cinta schioccare al suolo, ma fu solo un istante poiché Rojack le stava facendo vedere quanto la desiderava. E fu proprio quando lo vide, eccitatissimo e gonfio capì che non si sarebbe mai pentita di ciò che stavano per fare. Lo sentì premersi contro la sua guancia, la punta dura e dalla superficie morbida e calda. Sentì il suo odore e le piacque poiché non era pungente o acidulo, averlo così vicino e la sua forma lo resero parecchio invitante. Prima ancora che Rojack le avesse chiesto cosa fare, lo aveva già afferrato con una mano. I suoi occhi si spalancarono sorpresi perché afferrandolo si rese conto di quanto fosse grande. Per un solo attimo pensò che non ce l'avrebbe mai fatta ad accoglierlo, ma a quello ci avrebbe pensato poi. Seguì il suo istinto e spostò la verga leggermente verso l'alto in modo che potesse tirare fuori la lingua per sfregarla lungo tutto l'asse. Non disse nulla e continuò a gustarsi quel membro risalendo con la lingua e la bocca verso la punta che quando raggiunse lo accolse nella bocca. Dovette aprirla molto per farlo e ciò la eccitò da morire, tant'è che le scappò un mugugno che fece vibrare la sua voce contro la pelle dell'uomo, mentre il pene scivolava sulla lingua calda di Hikaru. Iniziò a succhiarlo e a gustarselo come se fosse stato il più prelibato dei dolci. Intanto con la mano libera andò ad accarezzare il ventre dell'uomo gustandosi la forma dei suoi addominali, poi andò ad afferrare la mano dell'uomo per guidarlo di nuovo verso il suo sesso, e chiedergli in quel modo di continuare a stimolarla mentre lei cercava di farlo star bene con la bocca.
  12. .
    Ti sbagli, non tutti riescono a prendere l'iniziativa alle prime giocate, sai come interagire ma in questi post stai sbagliando ancora. Non hai ancora modificato questo pezzo qui: " lei era ancora ferma, ansimante, affannata e desiderosa di forti emozioni. Hiraku aveva voltato il capo alla sua sinistra, in modo da poter guardare l'uomo che distava dal suo viso una ventina di centimetri"
    Hikaru non ha ancora fatto niente e tu non puoi scrivere cosa fa lei...... forse non ti sei accorto di non averlo cancellato.
  13. .
    Anche se fosse palese non sempre è così. Non devi scrivere ciò che pensa lei con questa frase qui; " lei era ancora ferma, ansimante, affannata e desiderosa di forti emozioni." Hai praticamente interpretato il mio personaggio. Non sai se è desiderosa di forte emozioni. Potevi scrivere in modo diverso basandoti sulle sensazioni e intenzioni del tuo personaggio per esempio scrivendoci: "Osservò il suo corpo ancora sdraiato sulla cucina, sembrava ansante e impaziente, probabilmente desiderosa di forte emozioni, o almeno lo sperava."
    la differenza fra le due frasi è abissale con la prima parte interpreti il personaggio di Hikaru, con il mio esempio invece si vede Hikaru attraverso gli occhi e il pensiero del personaggio di Rojack. Non so se così riesco a spiegarmi.
    Non puoi sapere che emozioni prova Hikaru quando lui si allontana, quindi evita di scrivere cosa prova lei. Perché stai manipolando il personaggio degli altri ed è fastidioso oltre che scorretto a livello di gioco. Attenderò che sistemi quella parte. Scusami ma se sono così severa è perché vedo del potenziale in te, e cerco di aiutarti. Se ti infastidisce possiamo anche andare avanti a forza di spoiler per farti correggere una cosa o l'altra senza che ti spiego, oppure ignoro direttamente ciò che scrivi di scorretto e vado avanti.
  14. .
    Hai rifatto lo stesso errore di prima. Non devi per nessuna ragione al mondo scrivere cosa fa o pensa Hikaru. Invece di scrivere su di lei, devi scrivere su ciò che pensa il tuo personaggio o che sensazioni prova. Non puoi sapere se Hikaru gira la testa o meno, e non puoi nemmeno sapere se Hikaru è in attesa di altro piacere o se sta completamente distratta. Quelle sono sensazioni che riguardano il personaggio e che tu non puoi sapere, ne tantomeno Rojack. E poi non ho capito l'ultima frase che hai scritto: "spingendosi in avanti e premendola una guarda con la sua verga." ??? Che significa?
  15. .
    Sì adesso va molto meglio ^__^ Se posso ti do un consiglio: è meglio fare poche mosse e dare all'altro modo di rispondere e reagire a ciò che succede. Se fai tante cose diventa difficile interagire a dovere. Meglio piccoli passi, così che i due giocatori possono fare le loro mosse. Attenzione non sto dicendo che stai sbagliando, però hai praticamente fatto tutti i preliminari non dandomi modo di rispondere bene e ricambiare. Non è ancora questo il caso, ma se c'è qualcosa che magari ad Hikaru non va poi sarei costretta a interrompere delle azioni e diventa ancora più difficile se l'azione si trova all'inizio del post piuttosto che verso la fine. Non so se sono riuscita a spiegarmi.


    Hikaru non smise un attimo di baciarlo, cercava di nascondere in qualche modo la sua timidezza in quei baci focosi, così da non dover guardare negli occhi il suo amante. Sussultò quando si sentì afferrare un seno, e le scappò un piccolo mugugno eccitato quando iniziò a tormentare i suoi capezzoli che divennero turgidi dopo poche carezze. Rojack avrebbe potuto percepirlo attraverso al sottile stoffa. Non portava il reggiseno, quindi non fu difficile a Rojack scoprirle il seno. I seni di Hikaru erano tondi e sodi, l'aureola era ben definita e rosa, così come i suoi capezzoli della misura perfetta. Arrossì vistosamente, era impensabile che sarebbe finita a fare quelle cose con un perfetto sconosciuto, ma ciò che era successo fra di loro e come la toccava la eccitò come non mai. Si portò una mano davanti alla bocca quando sentì la lingua calda e umida carezzarle il seno e poi il capezzolo. Tremava ogni volta che la mordeva e le scappavano dei piccoli gemiti di sorpresa. Si irriggidì quando avvertì la mano calda dell'uomo esplorare le sue carni sopra la stoffa carezzandola sapientemente per affamarla di piacere. Stavano correndo un po troppo, non riusciva a dire nulla, l'imbarazzo non le passava e ciò non faceva che aumentare le emozioni che stava vivendo. Cercò di non rimanere lì immobile a subire, non voleva che pensasse che fosse una mocciosa al suo confronto che invece sapeva benissimo come toccarla. Allungò una mano verso il cavallo dei pantaloni per carezzarlo a sua volta, ne percepì già la durezza e ciò la eccitò ancora di più. Lasciò che le dita si posassero lungo tutto il "bozzo" dei pantaloni e iniziò a carezzarlo rimanendo anche un tantino sorpresa per la grandezza della sua virilità. Cercò a fatica di abbassae la cerniera e ci riuscì goffamente per via della posizione del loro corpi. Tuttavia non riuscì a infilare le mani nei pantaloni poiché Rojack pensò di passare alla fase successiva. Sollevò leggermente i fianchi per aiutare l'uomo a toglierle le sue mutandine, rigate di bianco e azzurro. Si imbarazzò tantissimo pensando scioccamente che non era un indumento molto sexy, dopotutto non avrebbe mai immaginato di farlo per quella sera. Quando le allargò le gambe, Hikaru si coprì il viso con entrambe le mani per la vergogna. Era già umida per l'eccitazione. Le sue carni erano rosa e quasi del tutto glabre se non per una leggera peluria rossa sul monte di venere. Tremò nel sentire la lingua dell'uomo posarsi contro le sue carni, emettendo un gemito. Non riuscì a rimanere in quella posizione: il piacere la stava già stordendo e dovette poggiare la schiena sulla lastra di marmo per non sentire la testa che girava. Istintivamente portò le mani sul capo dell'uomo, carezzandolo fra i capelli. Lo spingeva dolcemente quando le sensazioni erano troppo forti, ma lo avvicinava quando invece la voglia le bruciava dentro.
    Aaahn così... così mi farai impazzire. biascicò fra i gemiti. Ormai l'imbarazzo era bello che passato grazie al piacere che la rendeva più euforica e meno timida.
    Ti voglio Rojack... prendimi...
211 replies since 19/1/2013
.
Top