Posts written by Hikaru Fumi

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    Quel mattino Hikaru non riusciva proprio a svegliarsi, continuava a sbadigliare mentre svogliatamente avanzava nelle strade di Kurayami per dirigersi alla sua scuola privata. Era nuvoloso e l'aria era umida. Sembrava che doveva piovere da un momento all'altro. Indossava la sua tipica divisa scolastica, composta da una gonna a pieghe rosse, una camicia bianca e un comodo gilet scuro su cui ondeggiava la cravatta con il simbolo dell'istituto. Come al solito veniva superata di corsa dal più popolare degli studenti della sua scuola, un dragonico fascinoso che si divertiva a sedurre le belle ragazze e regalare loro un cinghiale appena cacciato. Chissà perché gli piaceva vedere la loro reazione, ogni volta lo vedeva scompisciarsi dal ridere, mentre le ragazze ci rimanevano molto male nel scoprire che a lui interessava solo una serata e non approfondire la conoscenza. Ovviamente lo aveva fatto anche con lei, solo che aveva ricevuto come risposta un grosso ceffone perché non sopportava che usasse i suoi sentimenti per prenderla in giro. Da quella volta ogni volta che la incontrava per strada sfrecciava accanto a lei a tutta velocità, così da sollevarle la gonna e farle un dispetto senza doverla affrontare.
    Maledetto scemo, se ti piglio ti strappo via tutte le scaglie che ti ritrovi! sbraitò mentre con le mani reggeva la gonna. Man mano che si avvicinava alla scuola incontrava altri personaggi popolari dell'istituto, come per esempio una ragazza ibrida di serpente, timida e impacciata che chiedeva sempre scusa quando la sua coda si trovava casualmente fra i piedi di qualcuno. Oppure il ragazzo zombie che di tanto in tanto si perdeva qualche arto e arrivava sempre tardi perché si fermava a ricucirsele. Le piaceva andare in quella scuola così promiscua di razze, così i suoi capelli scarlatti davano meno nell'occhio. Arrivò presto nel cortile della scuola, dove gruppetti di ragazzi si raduvano in modo sparso per chiacchierare fra di loro prima del suono della campanella. Con lo sguardo iniziò a cercare il gruppetto della sua classe per unirsi alle chiacchiere ma la sua attenzione andò a rivolgersi verso una ragazza che era da sola: non l'aveva mai vista in quella scuola. Incuriosita le si avvicinò con un sorriso cordiale.
    Ciao, sei una nuova studentessa? le chiese con tono sereno e allegro. Sapeva che i nuovi studenti si trovavano sempre spaesati davanti alla scuola, non aveva una conformazione normale come architettura, e lei amava essere di aiuto sopratutto quando si trattava di altre possibili amiche carine.
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    Hikaru si lasciò coccolare ancora un pò dal ragazzo, sorridendo raggiante quando le parlò della dedica. Avrebbe voluto ringraziarlo, ma dai suoi gesti si capiva che non era necessario, anzi che le parole erano del tutto superflue. Si infilò rapidamente il suo vestitino, solo quello, mettendo tutto il resto nella borsa per poi rimettersi in piedi. Anche lei aveva decisamente bisogno di una doccia, ma purtroppo non poteva restare lì in eterno.
    Ah... mi piacerebbe molto, ma credo che sarà meglio rientrare per me. Alla partenza a Kurayami non manca molto e voglio essere piena di energie per riprendere subito da domani il mio viaggio!
    Sorrise raggiante, avvicinandosi a lui e abbracciandolo intorno al fianco, appoggiandosi alla sua spalla con una certa tranquillità. Un pò come se volesse rilassarsi ancora addosso a lui.
    Ma sono sicura che ci rivedremo ancora, lo sento distintamente nel mio cuore. Le persone non si incontrano mai a caso e non sono destinate a rimanere sole. E poi io voglio rivederti, quindi di che altre certezze hai bisogno?
    Allargò quindi un sorriso smagliante e colmo di ottimismo. Hikaru ci credeva veramente: sapeva che si sarebbero rivisti, non ne dubitava affatto. Vuoi che venisse lui a Kurayami, vuoi che tornasse lei a Neo Venezia non c'erano dubbi sul loro futuro!
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    L'orgasmo fu la parte migliore, perché lo desiderò ardentemente come se non ci fosse niente di più importante per lei in quel momento. Hikaru serrò le labbra il più possibile prima del culmine, poi spalancò la bocca con un violento grido di passione, lasciandosi andare del tutto mentre il seme di Solstizio iniziava a colare copiosamente dentro di lei. La sua intimità divenne umida e scivolosa, si rilassò completamente diventando bollente e beandosi di quella meravigliosa sensazione di pienezza: un seme così meravigliosamente caldo e desiderato da mandarla in paradiso. Si lasciò sfuggire altri gemiti spensierati mentre il corpo perdeva le forze e sorrideva sempre più spontanea, poi iniziò a crollare lentamente assieme al ragazzo, fino ad adagiarsi completamente sull'erba, come se fosse un dolce giaciglio da gustare dopo quell'amplesso meraviglioso. Sorrise soddisfatta al ragazzo che le stava concedendo qualche coccola extra, ma forse qualcosa da dire l'aveva. Arrossì vistosamente, mordendosi il labbro inferiore.
    Mi sa che ho gridato un pò troppo forte... forse è il caso di rivestirci, penso che se qualcuno ci beccasse in un posto come questo morirei di vergogna...
    E poi sorrise a trentadue denti, la sua non era una vergogna colpevole, ma una vergogna giocosa di chi sa di aver fato una marachella ma che non sarebbe stata punita così aspramente da pentirsene. A pensarci bene, non se ne sarebbe mai pentita: l'esperienza con Solstizio era stata indimenticabile e piena di sorprese, si era divertita ed ora era più che soddisfatta. Che giornata meravigliosa!
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    I movimenti del ragazzo erano risoluti e incalzanti, Hikaru riusciva a stento a stare dietro ai suoi stessi gemiti che ogni singola spinta le dava una nuova sensazione. Altre grida di piacere si innalzarono in cielo mentre il suo corpo si muoveva d'istinto verso quello di Solstizio, facendola serrare i denti quanto poteva e rilasciare abbondanti quantità di fluidi corporei. Si strinse a lui nel momento del bacio, lasciandosi trasportare dal piacere: ci mise molta più foga di prima, per un attimo sembrò addirittura volerle strappare il labbro inferiore a morsi, succhiandogli avidamente la lingua. Era eccitatissima e al termine del bacio si sollevò leggermente da lui, respirando profondamente da un gemito e l'altro mentre i suoi occhi sbattevano ritmicamente, in defibrillazione. Non era solo il suo membro a darle piacere, ogni movimento di Solstizio sembrava misurato per lei alla perfezione, ogni muscolo che sentiva sulla sua pelle mentre si univano come animali in calore era un altro spasmo di piacere. Il corpo di quel ragazzo sembrava nato per quel preciso scopo e Hikaru non poté fare altro che lasciarsi trascinare. Quando fu il suo turno si fiondò letteralmente su Solstizio per poter scandire il ritmo: non era ancora stanchissima e poteva tranquillamente spingere col corpo mentre il bacino eseguiva lenti movimenti rotatori per aumentare l'intensità della penetrazione. Iniziò a gemere forte, sorridendo soddisfatta come non aveva mai fatto.
    E' bellissimo... lo voglio sentire dentro di me... fammi sentire tutto il tuo piacere dentro di me!
    Gridò inarcando la schiena e sollevando il volto verso il cielo, abbracciando il ragazzo e spingendolo sul suo seno, come a volerlo soffocare. Era al limite, voleva venire con tutto sul suo cuore e l'avrebbe fatto, ma solamente l'orgasmo simultaneo del ragazzo le avrebbe concesso la pace dei sensi.
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    Scusa il ritardo, il weekend mi ha presa! XD

    Solstizio sapeva scandire bene gli istanti di un rapporto, sapeva come accendere il desiderio di una ragazza e soprattutto sapeva quando essere veloce, e quando andare lentamente. La semplice stimolazione col suo membro davanti all'entrata di Hikaru servì a farla eccitare ancora di più, a desiderare intensamente quel momento che era consapevole sarebbe arrivato presto ma non ancora, non ancora, come a volerlo desiderare sempre di più. Hikaru si morse il labbro inferiore, chiudendo gli occhi e trattenendo con difficoltà il prossimo gemito, tentata di serrare le gambe ma incapace di respingere quel ragazzo che tanto la stava facendo sospirare.
    Non farmi aspettare ancora... sono al limite...
    Gli disse con la voce spezzata, serrando di nuovo le labbra per poi lanciare le proprie mani intorno al collo del ragazzo, avvicinarlo a sé e dandogli un sensuale bacio mentre finalmente i loro corpi si univano. I piedi di Hikaru si rizzarono, diventando rigidissimi, per poi chiudersi dietro alle spalle del suo amante, spingendo la schiena di Solstizio verso di lei, aiutandolo a scandire la penetrazione. Il bacio fu intenso ma rapido, poiché subito Hikaru sollevò la testa verso l'alto lanciando un grido di piacere e passione, che si trasformò in un lento gemere, sempre più rapido, sempre più intenso. Il suo corpo ne chiedeva ancora, non servivano altri gesti.
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    Lo sentì pulsare sulla sua pelle, ogni centimetro del suo corpo le stava dicendo che era mai pronto all'orgasmo, ma Hikaru non voleva fermarsi e continuò imperterrita anche durante il culmine, spalancando la bocca e rallentando il ritmo per godersi quell'orgasmo al massimo dell'entusiasmo, spalancando la bocca e gemendo profondamente nel sentire quanto fosse bollente il risultato della sua perversione. La maggior parte le finì in bocca, ma molto andò anche sulla faccia e sul seno. Il ritmo di Hikaru rallentò gradualmente fino a che non si appoggiò totalmente su di lui. Rimase con gli occhi chiusi per diversi secondi ,godendosi il tutto mentre ingoiava la prima parte di quella deliziosa ricompensa. Poi aprì gli occhi e lo fissò maliziosa, sorridendo e leccandosi le labbra. Poi con perizia avrebbe usato le dita per raccogliere il seme finito sui seni e sulla faccia, per poi portarselo alla bocca senza sprecare nemmeno una goccia.
    Hai davvero un buon sapore...
    Una volta finito di gustarsi quel banchetto, Hikaru si sollevò leggermente per poi buttarsi all'indietro con la schiena, appoggiandosi all'albero che li aveva circondati per poi far scivolare il suo vestiario verso il basso, restando finalmente completamente nuda. Le sue dita passarono delicate sotto i suoi glutei e afferrarono le cosce alla base, sollevandole così da mettere in mostra la sua intimità fradicia. Arrossata in volto per la posizione e l'eccitazione, Hikaru si morse il labbro inferiore lanciandogli un altro irrefrenabile invito.
    Adesso però tocca a te... vieni qui...
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    Hikaru dava l'idea di essere tranquilla e paziente, ma non era affatto così! Moriva dalla voglia di andare oltre, fare di più e non fermarsi mai fino allo sfinimento, ma aveva iniziato un lavoro e non si sarebbe di certo annoiata per così poco. Si era ripromessa di far godere quel ragazzo per prima, e ci sarebbe riuscita. Le mani che stringevano i suoi seni si fecero più salde, aumentando la pressione intorno al membro di Solstizio e incrementare il piacere. Anche i movimenti con cui lo masturbava si fecero più rapidi ed intensi, si muoveva con tutto il busto e la testa come se fossero una cosa sola, con il capo chino e la bocca aperta quanto bastava per far scivolare dentro quel membro bollente ad ogni occasione. In realtà a quel punto i movimenti erano così profondi ed intensi che il membro di Solstizio non abbandonava mai la bocca di Hikaru ,restava sempre dentro di lei limitandosi anche solo alla punta, poi il corpo della ragazza scendeva di nuovo, spingendolo fino in fondo lasciandolo passare su tutta la lunghezza dei suoi seni. Il grosso del merito dell'aumento di velocità fu derivato principalmente dalla saliva di Hikaru: quei movimenti bruschi e il piacere che provava nel sentirlo pulsare tra le sue labbra la stavano facendo sbavare come una bambina piccola, e oltre a decorare i seni di fluidi corporei lascivi lubrificava di molto il movimento che stava già da prima compiendo, rendendo tutto più facile e piacevole. Si fermò solo un istante per riprendere fiato, e con il tono disperato di chi sta morendo di fame lo supplicò di soddisfarla.
    Vieni... vieni dentro di me, voglio sentire il tuo sapore...
    Dopodiché tornò subito, golosa come non mai, ad ospitare quella deliziosa mazza di carne nella sua bocca, attendo impazientemente che la saliva lasciasse spazio a ben altri fluidi, più gustosi, caldi ed indimenticabili. Aveva una voglia matta e non solo i suoi capezzoli erano più turgidi che mai, ma oramai anche il suo basso ventre mostrava chiari segni di cedimento, bagnandola molto più di quanto il sudore non avesse già fatto.
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    Non avevano alcun motivo per trattenersi e questa era un'ottima notizia. Hikaru decise allora di pensare esclusivamente a divertirsi, e Solstizio prometteva decisamente bene. Continuò a massaggiarlo tenendo in mano le redini della situazione, letteralmente: continuava a stimolargli la patta dei pantaloni mentre oramai ogni sigillo era stato sciolto, permettendogli dunque di liberare la sua erezione già pronta all'uso. Hikaru osservò quel membro vigoroso con un certo appetito, sembrava quasi di fronte ad una leccornia sublime e non ci pensò due volte ad afferrarlo con la mano destra, iniziando a masturbarlo mentre le labbra si avvicinavano alla cappella, baciandola delicatamente per poi iniziare a dargli qualche colpetto con la punta della lingua. Masturbava l'asta nella sua posizione più bassa, soffermandosi sulla base così da riuscire a massaggiare i testicoli a dovere. Quando fu soddisfatta, abbassò la bocca per poter stimolare quella parte con la lingua, lasciando che l'asta del ragazzo le scivolasse sul volto, assaporandone il calore e la durezza con entusiasmo. La masturbazione nel mentre si fece sempre più intensa, e più si muoveva veloce più stringeva quella carne bollente ed eccitante, lasciandosi sfuggire qualche mugolio di impazienza. L'atto finale fu passare la lingua su tutta la sua lunghezza, lubrificandolo a dovere e lasciandolo con la punta scoperta, pronto per un nuovo trattamento. Hikaru ridacchiò entusiasta, sollevandosi leggermente dalla posizione che aveva mantenuto fino a quel momento per poter esibire il suo abbondante seno, mostrandolo al ragazzo per poi circondare per mezzo di esso quell'asta umida e bollente.
    Che ne pensi di questo?
    Hikaru sfruttò il suo abbondante seno per intrappolare il membro di Solstizio tra le sue carni, lo strinse calorosamente e i loro corpi tornarono a scambiarsi sensazioni sempre più intense. Hikaru aveva dai capezzoli turgidissimi e non riusciva proprio a smettere di mugugnare, anche solo sentirlo tra i suo seni era un grande piacere e muovendosi rapidamente poteva vedere la punta fare capolino dalla sua carne: fu irresistibile, dovette invitarlo tra le proprie labbra ancora una volta, leccandolo e succhiandolo avidamente ogni volta che la punta faceva capolino dal suo petto, continuando a masturbarlo rapidamente stringendo quelle abbondanti carni con entrambe le mani.
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    Solstizio era audace, non poteva che dargliene atto, così audace che Hikaru venne sorpresa da tanta impazienza, urlando a bassa voce totalmente sorpresa, per poi ridacchiare mentre si avvicinavano alla zona più mite e nascosta del giardino, sebbene non fosse proprio isolata e nascosta. La ragazza si lasciò trasportare, abbandonandosi sull'albero con leggerezza mentre continuava a ridacchiare e lanciava via le scarpe, così d poter sentire la natura direttamente sui piedi. Si guardò attorno mentre il ragazzo la stuzzicava con attenzioni di ogni tipo, poi l'ennesimo sorprendente colpo di scena: Solstizio utilizzò i suoi poter per rendere quel posticino molto più appartato. Hikaru osservò lo scenario cambiare accompagnandolo con un "ooohh" particolarmente malizioso, poi sorrise entusiasta, fiondandosi di nuovo tra le braccia del ragazzo mentre con le mani faceva scivolare via le spalline del suo vestito oramai zuppo di sudore.
    Mi piace... ma principalmente mi piaci tu... e mi piace anche cosa stai tenendo in serbo per me sotto i vestiti...
    Un'altra risata, più sguainata e gioviale, mentre il vestito che indossava si abbassava sempre di più Hikaru infilò le mani tra i vestiti di Solstizio, cercando di toglierglieli il più rapidamente possibile, alternando qualche bacio sul collo e sulle labbra del ragazzo quando poteva.
    Ho sempre pensato che in luoghi come questo sveltine del genere fossero vietate... o che gente come te avesse qualche voto di castità o simili... sono contenta di essermi sbagliata!
    In realtà non le importava molto delle leggi monastiche in vigore a Neo Venezia, tutto quello che voleva in quel momento era gustarsi Solstizio in tutta la sua gioviale bellezza, Hikaru si fece così impaziente che dopo avergli tolto la parte superiore dei vestiti si fiondò su di lui mettendolo KO, per poi piazzarsi su di lui a gambe spalancate per tenerlo bloccato a terra. Il vestito di Hikaru era oramai sceso all'altezza della vita e scopriva perfettamente il suo seno morbido e abbondante, con i capezzoli già turgidi e una gran voglia di fare. La ragazza si sarebbe poi abbassata sul bel corpo del suo amante, iniziando a baciarlo sul petto per poi scendere, avvicinandosi sempre di più alle dita che lentamente stavano massaggiando il cavallo dei pantaloni e armeggiavano con la chiusura per poterlo finalmente liberare. Con tutta la calma di una sveltina innocente.
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    Hikaru seguì Rojack fiduciosa, non riuscendo stranamente a trovare qualcosa da dire. Quando vide la moto, si ci avvicinò meravigliata scrutandola attentamente e dimenticando ogni imbarazzo.
    Ommioddio è bellissima! In Giappone non ci sono moto del genere. commentò prima di montare su di essa posizionandosi dietro a Rojack. Aprofittando del mezzo abbracciò l'uomo, poggiando il viso contro la sua ampia schiena, carezzando di tanto in tanto il petto. Quello probabilmente era l'ultima volta che avrebbe potuto toccarlo e vederlo. Dopotutto lei non era di quelle parti e presto sarebbe ripartita. Non volle chiedergli nulla, ne informazioni sulla sua vita privata ne tantomeno un contatto. Così le sarebbe stato più facile andare via da quel paese senza provare fastidiose nostalgie. La strada non fu molta e presto arrivarono alla stazione di polizia dove come aveva previsto c'erano suo nonno e le sue amiche. Li vedeva attraverso la finestra della caserma. Scese dalla moto e riconsegnò il casco all'uomo.
    Grazie Rojack, il nostro è stato un incontro strano, ma alla fine mi sono trovata bene. Non so cosa si dice in questi casi, probabilmente non ci vedremo mai più. O chissà se il destino vorrà ci vedremo ancora, magari in Giappone, chi lo sa. Insomma, ecco grazie di tutto, io devo andare prima che il nonno strozza il capitano per la disperazione. disse per poi ridere divertita. Guardò un attimo Rojack, poi decise di afferrarlo per il bavero della camicia e lo tirò a sé per dargli un ultimo bacio sulle labbra, imprimendoci anche un tantino di passione. Voleva assaporarlo per un'ultima volta.
    Non ti dimenticherò mai. gli disse maliziosa. Lo lasciò andare e si diresse verso l'interno della polizia dove l'avrebbero accolta i suoi amici. Era stata una bella avventura, ma era ora di tornare ognuno alla propria vita.

    Ok la rolata si può considerare conclusa, fai il tuo ultimo post conclusivo ed è fatta.
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    Era venuta, facendo sesso con un uomo molto più grande di lei. Si era forse pentita? No, dopotutto avrebbe dovuto immaginarsi che non era un uomo dolce, quindi non lo sarebbe stato nemmeno a letto. Aveva imposto a se stessa di fare la "donna" e non la ragazzina liceale. Voleva vivere quell'esperienza e lo fece. Ansante attese che lui uscisse da dentro di lei, per un ultimo piccolo brivido prima che giungesse il relax. In quel momento casualmente lo sguardo di Hikaru notò un orologio e saltò sull'attenti.
    Oh cavolo è tardissimo. disse per poi scivolare già dal divano e dirigersi in bagno per darsi una ripulita rapida. Si sitemò di nuovo il vestito e tornò da Rojack un tantino trafelata.
    Scusami, ma temo che devo proprio andare. fece per poi afferrare dolcemente la mano dell'uomo.
    Allora mi accompagni? gli chiese con un sorriso.
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    Il suo potere parve colpire Solstizio quel tanto che bastava per farlo avvicinare a lei in maniera decisamente audace. Hikaru sorrise divertita, aveva davvero fatto colpo con così poco? Eppure quello non sembrava un ragazzo bisognosi di attenzioni, anzi con quel fisico probabilmente poteva rivendicare qualsiasi donna desiderasse. E forse Hikaru era la prima a farsi avanti in quelle situazioni.
    Bhe immagino che se dovessi preparare una serra ed esistesse un libro su gente come te, probabilmente riuscire a tirarli fuori dalle pagine e convincerli a fare un buon lavoro. Di solito i sorrisi sono ottimi incoraggiamenti.
    Ridacchiò divertita e maliziosa, avvicinandosi al ragazzo senza grossi timori. Non poteva negare che fosse attraente, inoltre aveva un fascino interessante e un animo gentile, qualcosa le suggeriva che non si sarebbe annoiata con lui. Non si oppose al bacio, anzi avvicinò le mani ai fianchi del ragazzo per poterlo avvicinare e sentirlo addosso a sé. I vestiti sudati facevano da barriera assai cedevole tra i loro corpi, e quando le labbra si sfiorarono appena Hikaru sentì chiaramente il desiderio salire. Che ci fosse qualche pianta afrodisiaca da quelle parti? Beh... stava facendo decisamente effetto. Il bacio fu rapido in realtà, quasi troppo veloce, Hikaru si allontanò da lui quel poco che bastava per rimanere comunque vicinissimi, tenendo gli occhi socchiusi rivolti verso il basso e la bocca semiaperta.
    Si... sembra proprio che io abbia un potere del genere... ma giusto per esserne sicuri...
    E dopo quell'ironica frase si fiondò di nuovo verso le labbra di Solstizio, baciandolo più intensamente di prima e lasciando correre le mani fino alle sue spalle, come a volerlo attirare verso di sé. I seni della ragazza si schiacciarono contro il petto del suo improvvisato amante, facendole sentire il loro calore e le piccole punte che presagivano un'eccitazione che lentamente si stava facendo strada. Ma potevano davvero farlo lì in mezzo?
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    Anche Solstizio sembrò apprezzare il gesto di Hikaru e per dimostrarglielo utilizzò di nuovo i suoi poteri per qualcosa di incredibile: fece crescere la pianta sotto gli occhi incantati ed entusiasti di Hikaru, poi finalmente diede del frutto che Hikaru non esitò a raccogliere con un certo timore, delicatamente e con rispetto, osservandolo attentamente per carpirne il fascino e la bellezza. Piantando i suoi semi avrebbe avuto un ricordo indelebile di quell'esperienza! Davvero un dono meraviglioso, senza contare che le ultime parole del ragazzo fecero scoppiare a ridere Hikaru che aveva già capito dove voleva andare a parare il bel giardiniere.
    Ahahahaha! Suona decisamente come una proposta! D'accordo, lo farò.
    Ripresero a camminare, fermandosi sotto un grosso albero profumato. Hikaru ne approfittò per prendere la bottiglia d'acqua che portava nello zaino e fare qualche sorso: quella gita era interessante ma accidenti se faceva caldo! Il suo vestitino era già quasi tutto incollato al corpo a causa del sudore, e alcune parti divennero trasparenti a causa del suo colore chiarissimo, mettendo in mostra il suo corpo giovane e perfetto. Solstizio le chiese delle sue abilità e Hikaru arrossì piuttosto vistosamente: in confronto a quella dote innata con le piante il suo potere non era proprio niente di che. Chiuse timidamente la bottiglietta, asciugandosi qualche goccia sulle labbra mentre lo sguardo tendeva verso il basso.
    Bhe, non ho poteri straordinari come questo. Viaggio molto con la fantasia, e a volte lei mi raggiunge. Quando leggo o vedo una storia di fantasia che mi stimola molto ne vengo risucchiata e posso riviverla totalmente. Tornare nel mondo reale è possibile solo se porto a termine la scena prefissata o direttamente tutta la storia, e di solito quando perdo la concentrazione finisco per portare qualcuno con me. Una volta sono perfino riuscita a far uscire un personaggio di fantasia da un libro per conoscerlo meglio, ma è durato poco, tornando presto nel suo mondo. Lo so, sembra un potere un pò fanfarone, ma adoro viaggiare, anche in mondi che non esistono!
    Tirò fuori timidamente la lingua, facendo un mezzo occhiolino per far capire al ragazzo di non giudicarla per avere un potere così poco utile, alla fine ognuno riceveva dei doni in base ai suoi desideri e personalità, evidentemente il destino per lei aveva voluto così... e non le dispiaceva affatto.
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    Ormai quell'uomo faceva di lei ciò che voleva. quando finì di riversarle nella bocca il suo seme, per un solo attimo pensò che era finita, ma prima che potesse tirare un sospiro di sollievo si sentì di nuovo afferrare e girare. Iniziava ad odiare di essere così leggera e minuta. Si poggiò sullo schienale del divano e tremò soffocando un gemito quando sentì di nuovo le dita dell'uomo farsi spazio dentro di lei. Si voltò giusto un attimo confusa, e vide il suo membro ancora turgido e pieno di vita, non sembrava affatto che fosse già venuto.
    Cos....aaah. lo sentì entrare dentro di lei, con una facilità assurda per via del fatto che fosse ancora bagnata per la performance precedente. Si sentì quasi "aprire" totalmente poiché quella posizione favoriva di molto l'amplesso e la profindità di tale pratica. Serrò le mani attorno allo schienale del divano, ansante e gemente. Avrebbe voluto dire qualcosa qualsiasi cosa ma la verità era che stava godendo proprio perché la stava possedendo in quel modo animalesco e senza alcun freno inibitorio.
    Aaah sììì, mi fa impazzire. gemette prima di iniziare a muovere anche lei il bacino contro l'uomo. Ogni affondo lo sentiva fin dentro lo stomaco, quasi a farle male ma non riusciva a smettere. Ormai c'era quasi e accelerò lei stessa il ritmo per poter arrivare finalmente all'apice del piacere.
    Aaah Rooojaaaack. urlò mentre veniva inondando di altri umori il membro dell'uomo.
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    Hikaru apprezzava chi, come lei, non si faceva nessun problema nel contatto amichevole e disinteressato. In Giappone erano tutti così seri e scostanti, in Italia invece aveva incontrato gente più solare e vivace. Che non fosse nata nel posto sbagliato? In ogni caso era contena di aver iniziato quel viaggio, e seguì Fratello Solstizio con entusiasmo, prestandogli la massima attenzione. La sua spiegazione sulle piante carnivore fu precisa, ma per nulla noiosa e anzi coinvolgente, le venne spontaneo fare una affermazione più che stupida.
    E' una fortuna che queste piante non siano a misura d'uomo, sembra davvero difficile sfuggire alla loro presa!
    Ridacchiò divertita, lasciandosi guidare dall'immaginazione. Quel posto era davvero magico, ma ciò che stava per accaderle l'avrebbe sorpresa ancora di più. Mentre passeggiavano, Solstizio la invitò a fermarsi per qualche istante, attirando subito la sua più genuina curiosità. Hikaru lo vide raccogliere quella che sembrava una briciola, un pezzo di terreno, qualcosa di difficile da capire per chi non fosse esperto. Ma non ebbe nessun dubbio: si fidò ciecamente delle parole del ragazzo allungando subito la mano e prepararsi allo stupore. Solstizio sembrava capace di comunicare con le piante e glielo dimostrò eseguendo una fioritura perfetta senza l'ausilio di niente, nemmeno del terreno, se non la mera volontà. Hikaru guardò con stupore quello spettacolo incredibile e meraviglioso, lo schiudersi di quel fiore era un vero e proprio saluto a lei che aveva prestato attenzione ad un mondo sottovalutato come quello. Hikaru si portò il germoglio vicino al petto, ammirandolo per poi sollevare il volto verso Solstizio.
    E' bellissimo! Non avevo mai visto una cosa del genere! Sei formidabile!
    Nei suoi occhi risplendeva una luce a metà tra l'ammirazione e anche un pò di affetto, era raro trovare qualcuno così disponibile nei bei gesti rispetto al prossimo, neanche conosceva Hikaru ma le aveva già fatto un dono inestimabile. La tentazione di tenerlo con sé era fortissima, ma nella mente della ragazza balenò tutt'altro pensiero. Si chinò a terra, il più vicino possibile ai simili di quella piantina, iniziando a scavare un piccolo buco che non avrebbe dato fastidio a nessuno.
    Sarebbe un vero peccato se un fiore così bello appassisse subito...
    Hikaru utilizzò l'acqua che aveva portato per sé così da annaffiare leggermente il terreno sulla quale aveva appena piantato quel piccolo fiore. Dopodiché si diede una scrollata veloce tra le mani per pulirle, sfoggiando un sorriso a trentadue denti.
    Allora? Sono assunta?
    Commentò ironica, ridacchiando.
211 replies since 19/1/2013
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