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Hentai
Definizione
Hentai è una parola giapponese che significa "anormalità" e viene usata in Giappone per indicare ciò che è perverso o, meglio, "sessualmente perverso".
In Occidente l'hentai ha un significato diverso. Cito da wikipedia: "Al di fuori del Giappone viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico, divise principalmente tra hentai anime, hentai manga e videogiochi"
Hentai in Occidente
L'hentai è dunque la versione erotica di Manga e Anime giapponesi. A differenza del porno normale, spesso una meccanica riproduzione delle solite scene sessuali, l'hentai permette l'uso completo dell'immaginazione, della fantasia, del subconscio. In tal senso l'hentai è una forma d'arte che esprime le fantasie inconsce dell'artista che li riproduce. Le rappresentazioni sono frutto della fantasia e sono rappresentati in maniera tale che sarebbe impossibile filmare, neppure disponendo di un budget consistente dedicato agli effetti speciali [cit.].
E' sbagliato considerare l'hentai una mera versione cartoon del porno. Chi afferma ciò non ha capito un tubo di questa sublime arte nipponica. Gli hentai sono caratterizzati da una trama (vedasi ad esempio Bible Black) e ritraggono scene distaccate dalla realtà (secondo wiki inaccettabili nella società o contrarie alle norme sociali).
Anche i personaggi che attraversano le fitte trame degli hentai sono dei prototipi ideal-tipo. Si pensi ai personaggi ritratti come timidi o senza pensieri consci riguardo al sesso, fino a che non vengono piazzati in una situazione nella quale sono stimolati ed eccitati.
L'hentai è dunque una pura opera di fantasia del mangaka hentai, per questo le accuse rivolte a generi come il lolicon e lo shotacon di pedopornografia (si legga in proposito questo topic) rasentano il banale.
Hentai a 360° [Generi - Sotto-generi - Classificazioni]
I Manga per Adulti sono detti Ero Manga, e sono manga pornografici raccolti solitamente in determinate riviste specialistiche. Gli Ecchi Manga sono invece manga con vaghi riferimenti sessuali.
I fumetti che usano personaggi di manga, anime o videogiochi famosi presentati in situazioni sessuali sono detti invece Dojinshi (più propriamente H-Dojinshi)
Le opere animate sono dette Anime Hentai, i videogiochi per adulti Eroge o H-Game. I disegni individuali di un artista sono i CG artwork (Grafica computerizzata).
Gli hentai che rappresentano rapporti sessuali tra ragazzi omosessuali vengono definiti yaoi; quelli con personaggi femminili lesbiche, yuri.
Lolicon e Shotacon sono invece hentai che rappresentano rispettivamente relazioni sessuali con bambine/ragazzine e relazioni sessuali con bambini/ragazzini.
Per maggiori approfondimenti su generi, sotto generi e terminologia dell'hentai vi rimando al Glossario Hentai
Edited by Cere Knight - 27/3/2017, 23:55 -
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Grazie a tutti! ^o^ -
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Ami gli hentai?
Stanco di essere solo un fruitore passivo e vorresti diventare membro attivo di questo mondo?
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Edited by Penthotal Fiabeschi - 5/6/2019, 22:51 -
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Grazie a tutti ragazze e ragazzi! ^o^
Per gli auguri e per essere sempre qui.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Visto che conosci bene il mondo che hai scelto, lascio a te la gestione degli eventi e dei png che potrebbero apparire.
Per Hikaru e Ishida quel mondo era come il mondo normale. Chiese, demoni e simboli strani erano cose normali quindi Hikaru non si stupì più di tanto e anzi tirò un sospiro di sollievo perché non erano finiti in un racconto Hentai. Se lo aspettava a dire il vero vista la presenza di Ishida, ma era stato un galantuomo a far scegliere loro. Hikaru aveva preso una storia a caso che non contenesse scene di nudo o di sesso esplicito, ma non aveva idea di che tipo di storia si trattasse. Si guardò attorno per cercare di orientarsi e capire dove fossero. Poco dopo si avvicinò al tavolino pieno di documenti e libri e cercò di capirci qualcosa.
Ok ragazzi la storia parla di cacciatori di demoni. fece per poi andare subito a toccarsi la testa alla ricerca di corna o qualcosa di simile, giusto per assicurarsi che non fosse finita nel ruolo da demone. Si scrutò poi incuriosita e notò l'arma appesa alla cinta. La impugnò incuriosita e improvvisamente si sentì come se quell'arma fosse sua da sempre, sapeva perfettamente come impugnarla e come muoversi. Così provò a fare qualche esercizio, ridendo estasiata quando riusciva a fare delle mosse da combattimento. Ishida seguì il suo esempio, introducendosi nel suo allenamento, andando poi a far incrociare le loro armi che scatenarono piccole scintille.
E' una figata pazzesca, mi sento un vero guerriero, mi sembra di saper fare delle cose assurde con questo coso. fece allontanandosi per poi far roteare la sua arma in aria e riprenderla. Hikaru lo osservò compiaciuta e poi un pochino affascinata, vederlo fare tutte quelle acrobazie con le armi lo rendeva incredibilmente sexy. Si voltò poi verso Misaki e le fece cenno con una mano verso la sua arma.
Dai prova anche tu, ti sentirai potentsissima. fece attendendo la reazione della ragazza. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusami, ma non conosco il libro, e nemmeno il film potresti gentilmente spiegarmi che tipo di ambientazione c'è'?
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Ishida rimase in silenzio, attendendo assieme ad Hikaru la risposta di Misato che non tardò ad arrivare. Avrebbe tenuto il segreto, fin quando andavano d'accordo. Beh non poteva aspettarsi di certo una risposta più disinteressata, dopotutto chiunque avrebbe potuto rispondere così. Hikaru ci pensò un attimo, guardò il suo compagno di scuola e poi sospirò arrendevole.
Il mio potere mi permette di immergere me e chi mi sta toccando in quel momento in una storia che sto leggendo. Può essere qualsiasi cosa, un romanzo, un fumetto, un film. Con la giusta concentrazione e impegno riesco anche a estrapolare un personaggio da una storia e metterlo nel nostro mondo per un breve periodo di tempo. Ishida qui vorrebbe immergersi in una storia per oggi così da saltare il compito. fece guardando poi verso la ragazza seria. Sperava che credesse alle sue parole, e che non la prendesse per matta. Stranamente si sentiva più leggera dopo aver rivelato il suo segreto, era faticoso stare attenta a ciò che si diceva ogni volta.
Vorresti unirti a noi? Ishida ci lascerà scegliere la storia da vivere. chiese lanciandole una occhiata che faceva intendere benissimo che non voleva rimanere da sola con il ragazzo. Hikaru aveva già idea di come sarebbe andata a finire e non voleva cascarci di nuovo. Non voleva trasformare la storia scelta in un hentai spinto. Chissà cosa sarebbe successo entrando nella storia in tre? Che ruoli avrebbero preso? Mentre attendeva una risposta dalla ragazza, Hikaru con una occhiata fugace notò una pila di libri e fumetti disposti su uno scaffale dello stanzino. Guardò sospettosa Ishida, qualcosa le diceva che quel maledetto e sexy ragazzo aveva già pensato al da farsi.SPOILER (clicca per visualizzare)Vorrei che scegliessi tu un contesto dove entrare. Puoi scegliere quello che vuoi come mondo di fumetti, romanzi etc etc.
P.S. Scusami per il ritardo, ma ultimamente non riesco ad essere più presente. -
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Aveva sperato davvero che Misato non avrebbe fatto caso alla richiesta del ragazzo. Quindi quando chiese quale fosse il suo potere, Hikaru rimase un attimo congelata, balbettò quaclosa nel panico, alla ricerca di una spiegazione plausibile che comunque non rivelasse del tutto la verità. Ma Ishida iniziò a ridere a crepapelle. Gettandosi anche a terra tenendosi la pancia.
La tua amica è simpatica. fece dopo qualche breve minuto, cercando di calmarsi visto che Hikaru lo stava ammonendo con lo sguardo. Tuttavia sembrò rispettoso del segreto e non disse nulla se Hikaru non gli faceva capire che poteva parlare.
Magari fosse un potere del genere. Sarebbe più facile da gestire. iniziò sconsolata lei. Ishida prese subito la palla al balzo e circondò le sue gambe con le braccia premendo di nuovo il viso contro il suo ventre con fare affettuoso.
Dai faccio scegliere a te la storia, non mi importa dove finiremo, l'importante è sparire per un po di tempo. fece con tono lamentoso. Hikaru per tutta risposta gli diede una gomitata sulla testa, e cercò di scollarselo di dosso, premendo con le mani contro le sue spalle. Se non si liberava di Ishida al più presto avrebbe a poco a poco detto tutto quanto senza nemmeno rendersene conto. I membri della sua razza erano fin troppo ingenui per i suoi gusti.
Va bene, va bene, ma togliti di dosso, sei peggio di una zecca quando ti ci metti. ormai Ishida aveva rivelato fin troppo a quel punto tanto valeva dimostrare il suo potere anche alla nuova ragazza. Sperando che non se ne aprofittasse.
Misato sai tenere un segreto? le chiese guardandola negli occhi.
Se terrai per te quest'informazione, ti farò usare questa ... cosa ogni volta che vuoi, ma solo a patto che non divulghi la notizia per la scuola. Se tutti sapessero di cosa sono capace non mi lascerebbero più in pace. fece seria. Ishida intanto saltò di gioia rialzandosi in piedi e abbracciando in modo normale la ragazza per poi darle un bacio sulla guancia, facendo arrossire di nuovo Hikaru e rompendo ovviamente il phatos della situazione. Adesso toccava a Misato fare l'ago della bilancia in base alla sua risposta Hikaru avrebbe deciso cosa fare. Se acconsentiva a mantenere il segreto le avrebbe mostrato il potere in caso contrario l'unica informazione che avrebbe avuto era che possedeva un potere paticolare, in cosa consistesse non gliel'avrebbe rivelato. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa per il ritardo.
Hikaru rimase in trepidante attesa di scoprire se avesse indovinato, la ragazza non disse subito cosa aveva indovinato ma le diede ulteriori indizi. Non era un licantropo e nemmeno un vampiro, rimanevano angelo o demone del suo elenco, ma lei parlò di corna. Rivelando quindi di essere un demone. Hikaru non sembrò molto entusiasta della risposta, sembrò un pochino preoccupata. Il nonno era uno di quelli che li scacciava i demoni, o per lo meno quelli di rango basso. Hikaru non li disprezzava, ma aveva avuto dei pessimi esempi di paragone. Misato comunque non le sembrava così negativa come persona, anzi era a modo, sembrava addirittura gentile, ma sapeva che probabilmente le apparenze potevano ingannare.
Sì, c'è un'altro demone a scuola... ma viene di rado a scuola e quando lo fa è una continua fonte di guai. fece non rispondendo subito all'offerta della ragazza. Che fare? Se accettava di andare con lei dopo la scuola e lo scopriva il nonno erano piagnistei e lamenti continui che doveva sopportare, per non parlare del fatto che probabilmente avrebbe voluto esorcizzare la sua nuova amica. Però Misato non sembrava cattiva e per conoscerla meglio una uscita sarebbe stato l'ideale.
Accetto il mio piccolo premio allora. E comunque no, io sono una semplicissima umana, niente di così trascendentale. disse con un sorriso imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca. Stava per aggiungere qualcosa ma in quel momento passarono accanto ad una porta che si aprì di scatto e le due ragazze vennero travolte da qualcosa, una forza inarrestabile che le trascinò via. Hikaru strillò spaventata, mentre si sentiva premere contro un corpo caldo e possente. Venne travolta anche Misato e in pochissimo tempo si ritrovarono in una stanzetta piccolissima, si sentì la porta chiudersi con un tonfo. Il corpo grande e grosso che oscurava loro la vista si sarebbe rimpicciolito mostrando un ragazzo, giovane quanto loro, dal bel viso ma che prenderesti volentieri a schiaffi. Aveva la maglietta strappata, così come i pantaloni ed era a piedi nudi. Era come se si fosse gonfiato improvvisamente per poi sgonfiarsi di nuovo, fortuna che le vergogne erano al sicuro coperti da quel poco di pantalone che era rimasto. Sicuramente si era trasformato in qualche creatura non umana. Quando HIkaru realizzò di essere dentro allo sgabuzzino della scuola, espirò con forza per poi dare un pugno poco efficente contro l'addome del ragazzo.
Ishida, accidenti a te prima o poi mi farai venire un infarto! strillò arrabbiatissima. Ishida preoccupato andò subito a tapparle la bocca con una mano. Facendo arrossire vistosamente la ragazza.
Shht, non fare casino. fece per poi lasciarla andare piano piano quando si sarebbe reso conto che Hikaru non avrebbe strillato più. Ritrovata la calma il ragazzo si sarebbe voltato verso Misato guardandola interrogativo, le sorrise mortificato, grattandosi la nuca.
Scusami sei così piccina che non ho fatto caso di aver preso due ragazze. Mi chiamo Ishida tanto piacere. concluse porgendole una mano. Osservandolo Misato si sarebbe accorta che era un ragazzo parecchio alto in confronto a loro, e le sue mani erano stranamente più grandi del normale, e visto come era conciato era evidente che non fosse umano. Fatte le spiegazioni Ishida si sarebbe voltata verso Hikaru assumendo un espressione supplicante, le si inginocchiò davanti e unì le mani in preghiera. Hikaru saltò sull'attenti, sembrava abtiuata a vederlo in quella posa.
No, no, e no scordatelo! fece incrociando le braccia.
Ti prego, somma Hikaru solo tu puoi salvarmi. fece prostrandosi di più, ma Hikaru era inamovibile. Tanto che Ishida la abbracciò con forza poggiando il viso contro il suo ventre, piagnucolando in modo teatrale, non erano di certo lacrime vere.
Ti prego, ti prego, farò tutto ciò che vuoi, ma ti prego non ho studiato e oggi ci sono le verifiche in classe, posso recuperare domani, se non mi aiuti verrò bocciato e ciò significa che verrò diseredato dal mio casato. Divina Hikaru sii misericordiosa, usa il tuo potere per me. contiunò sfregandosi contro di lei, imbarazzando ulteriormente Hikaru che non sapeva più che fare, e si ritrovò a spintonarlo via, ma era troppo forte per lei. Ishida era un bellissimo ragazzo e Hikaru non era di certo immune al suo fascino e quel maledetto usava quel dato di fatto a suo vantaggio.
Cretino non siamo soli! fece Hikaru, riferendosi ovviamente al suo piccolo segreto che lui aveva bellamente esposto con le sue richieste. -
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Ecco, si era offesa, ecco ciò che pensava quando la ragazza si fermò per poi abbassare lo sguardo. Si grattò la nuca nervosa alla ricerca delle parole adatte per chiederle scusa, ma Misato sembrò sorriderle divertita e le chiese di giocare ad indovinarla. Tirò un sospiro di sollievo e tornò a sorridere gioiosa. Portò una mano sotto al mento e la osservò attentamente. Pensò che con la sua statura minuta non poteva essere una creatura troppo grande quindi escluse i draghi o altre razze miste.
Uhm... così su due piedi è difficile. iniziò a pensare a che tipo di razza conosceva e aveva visto, eliminando dall'elenco altre razze come per esempio gli ibridi, di solito avevano sempre un piccolo elemento onnipresente.
Immagino che non puoi essere uno zombie, ne un drago. Nemmeno un Vampiro, di solito loro sono sempre molto deboli al mattino e deprimenti oserei dire. Sei anche molto carina e il tuo viso angelico mi fa pensare che tu possa essere un angelo, oppure un demone, al massimo un licantropo ma non riesco proprio a immaginarti tutta piena di peli. fece per poi ridere divertita nell'immaginarsela con le orecchie da lupo e ricolma di peli.
Ok dimmi se nell'elenco ho nominato la tua razza. fece pronta ad andare avanti nel gioco. -
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Ciao blaze, benvenuto,io sono Hikaru la mascotte del forum :3 raccontaci qualcos'altro di te =) -
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Benvenuto anche da parte mia, sono la mascotte del forum, piacere :3 -
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Buona sera a tutti <3 -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Chiedo umilmente scusa per il ritardo.
La ragazza sembrò gentile e ben disposta a fare amicizia. Sperava che non si trovasse troppo a disagio in una scuola come quella, dopotutto di scuole con razze miste erano sempre di meno a causa degli usi e costumi delle altre razze. Molte non avevano nemmeno il concetto di scuola, altre ci andavano per altri scopi che non riguardavano l'apprendimento. Solitamente infatti i normali esseri umani si trovavano a disagio in un ambiente così promiscuo, ma Misato non sembrava farci molto caso. In quanto a lei, trovava molto divertente una scuola promiscua rispetto ad una normale. Non si annoiava mai, e ogni giorno succedeva qualcosa di interessante.
Sì, più o meno sì. Ma mi piace aiutare i nuovi studenti. So come si sentono perché anche io arrivai qui con l'anno già avviato e mi sono dovuta ambientare da sola e senza alcuna guida. fece parlando in modo sereno e allegro, non era particolarmente turbata a quel ricordo. Fece strada ritrovandosi presto fra i corridoi della scuola. Misato avrebbe potuto notare che gli ambienti erano molto grandi e spaziosi, avevano anche dei strani apparecchi e costruzioni curiose che sicuramente usavano gli studenti con fisionomie particolari. Nonostante fosse una scuola promiscua, dava l'idea di un posto benestante, insomma una di quelle scuole private pagate profumatamente. Misato intanto le confessò una sua piccola paura, attirando l'attenzione di Hikaru che iniziò a guardarla in un'ottica diversa. Le sembrava così piccina e indifesa, le venne una gran voglia di proteggerla e perché no, anche coccolarla. Portò una mano contro il proprio petto ridacchiando felice.
Non preoccuparti, fai fare a me, non ti farò mai sentire inadeguata o fuori luogo. E se ti vengono a rompere le scatole, ci penso io a metterli in riga. fece agitando un pugno in aria, facendo capire che avrebbe usato volentieri la forza pur di difendere la nuova ragazza. Fecero un piccolo tragitto in cui Hikaru rallentò il passo e osservò nuovamente la ragazza. Si grattò la nuca indecisa, poi sospirò e tornò a sorridere verso Misato, ma leggermente più imbarazzata di prima.
Misato, ehm... ecco. Vista la natura di questa scuola, se non sono indiscreta posso chiederti cosa sei? Cioè non voglio dire che hai qualcosa di strano, sei molto carina te lo assicuro. Tuttavia ci sono parecchi studenti che sembrano solo apparentemente umani, poi nascondono sempre una trasformazione. Ecco volevo chiederti se eri umana o se appartieni a qualche razza in particolare? chiese parlando dapprima lentamente e poi tutta di fretta, come se avesse temuto che non sarebbe più riuscita ad esprimersi. Attese poi una risposta dalla ragazza, sperando che non si offendesse. Non sapeva mai come la potevano prendere, dopotutto il mondo è vario e i costumi erano così diversi gli uni dagli altri. Sperava vivamente che non si offendesse per una domanda del genere. -
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Quando la ragazza si voltò per risponderle Hikaru rimase piacevolmente colpita. Era una ragazza minuta ma la sua espressione seria faceva intuire che non era così piccola come sembrava. Aveva grandi occhi color dell'ametista un particolare dalla grande bellezza che colpì Hikaru, i suoi capelli corvini e liscissimi le ricadevano sulle spalle, erano così ordinati e dall'apparenza setosa che le venne voglia di provare a toccarli, ma non osò. Aveva sempre invidiato chi aveva i capelli lisci, i suoi erano sempre un incubo da sistemare, e alcuni ciuffi non ne volevano proprio sapere di stare al loro posto, dandole quel carattere distintivo che ormai tutti conoscevano fin troppo bene. Insomma in poche parole trovò la nuova arrivata tremendamente carina. Era sicura che presto sarebbe diventata popolare fra i maschietti. Il suo sorriso divenne ancora più raggiante di prima per quanto fosse possibile. Fece un leggero inchino, come era usanza a Kurayami.
Io sono Hikaru Fumi, molto piacere. le disse allegramente.
Immagino che devi ancora parlare con i professori, ti accompagno volentieri alla loro sala se non ti è di disturbo. le disse per poi indiciare il portone di entrata con una mano.
Non fare caso ai ragazzi, al mattino sono sempre molto vivaci. Ah e fai attenzione a quel dragonico laggiù... affermò indicando velocemente un ragazzo con una lunga coda squamata che chiacchierava allegramente con i suoi compagni di classe, lo stesso che Misato aveva visto prima nel tragitto per arrivare a scuola. Il ragazzo aveva un bel aspetto dopotutto, nonostante fosse munito di corna e scaglie su varie parti del corpo.
Si diverte a corteggiare le ragazze per poi farle degli scherzi. Non ha tutte le rotelle al posto giusto. Ma puoi stare tranquilla non è cattivo, è solo.... idiota. le disse per poi ridere divertita.
Ehi guarda che ti sento maledetta testa a pomodoro! sbraitò il ragazzo dragonico agitando un pugno davanti alla sua faccia. Hikaru le rispose con una linguaccia, prima di tornare a rivolgersi alla nuova arrivata.
Andiamo? le chiese facendo mezzo passo verso l'ingresso, non perendo mai la sua allegria.
