SHEN CITAZIONE
Parlato
Pensato
Narrato
Bob
Allen
Il braccio che impugnava la demonessa sprofondò sino al gomito all'interno dell'ano dell'essere dalle fattezze succubi, mentre la stessa sembrava prendersi gioco della propria sequestratrice cercando di spronarla a fare di meglio di quanto stesse già facendo innervosendo ulteriormente la giovane Shen che stava già escogitando un rimedio per occupare quegli strani orifizi che si erano materializzati su quel corpo sovrumano.
Nel frattempo una spinta di bacino di quella ragazza fece in modo da poter fare penetrare in profondità nella gola della demonessa quel gigantesco pene dalle fattezze equine provocando uno scatto indietro con la testa per sotrarsi a quel lussurioso affondo di pene ma purtroppo non fece in tempo a sottrarsi ad un nuovo affondo successivo al primo che lo rispinse dentro di lei.
A quel punto sembrava che le briglie di quell'amplesso fossero in mano alla sequestrata e ciò non poteva ne doveva verificarsi...Ne ora ne mai più.
Così, con un potente scatto di reni Shen riuscì a sottrarre il mastodontico pene della ragazza dalla presa della propria gola per poi alzarsi di scatto ed arrivare all'altrezza del volto della succube con il proprio lasciando il moncherino a spenzoloni dal posteriore in un misto di comicità ed assurdità mentre le labbra della ragazza proferirono poche parole alla propria amichetta...
Quindi mi stai chiedendo di...Riempire i tuoi buchi?
Il viso di SHen assunse un'espressione assai sadica mentre dal proprio corpo si sarebbero materializzati delle strane cose.
E così sia allora...
E dopo quelle parole, la sua coda passò fra le sue gambe per poi puntare direttamente alla punta del pene cavallino andando ad infilzarsi all'interno di quello strano orefizio dalle fattezze vaginali inculcandosi senza tanti complimenti, nello stesso istante le mani della ragazza si fiondarono sui seni mentre dai palmi delle stesse si sarebbero materializzati due dei suoi spunzoni con una particolarità, ossia che non possedevano una punta ma piuttosto delle fattezze che ricordavano quelle di due peni ben sviluppati e con una durezza non indifferente.
Quando quei due peni improvvisati sarebbero entrati nei rispettivi orefizi, dalla parte della coda rimasta fuori, sarebe partito un'altro strano spunzone dalle fattezze falliche che avrebbe però mirato alla vera vagina della ragazza sequestrata per penetrarla senza esitzione alcuna e se non fosse bastato, avrebbe fatto partire dal proprio volto un'altro fallo improvvisato che le avrebbe riempito anche la bocca in modo da zittirla del tutto e per sempre.
PATRICK CITAZIONE
Parlato
Pensato
Mistero
Narrato
La voce del sergente risuonò nell'aria come un tuono che echeggiava senza sosta ripetendo all'infinito quelle due parole che pronunciò.
Ma certo...A quel punto il volto del ragazzo si illuminò di una luce abbagliante che lo pervase completamente creando un sorriso dalla dimensioni spropositate rispetto al resto del cranio, cosa che confermava che il ragazzo era ora in una dimensione non reale e che non seguiva le leggi dettate dalla fisica, dato che ancora stava volteggiando per aria.
Anzi...Il ragazzo si bloccò per un attimo intimorito da quella parola convinto del fatto che ci avesse ripensato ritornando sui propri passi e non rispettando la parola data solamente per prenderlo in giro e prendersi così gioco delle sue speranze e sentimenti.
Io direi di iniziare subito...Ma così non fu ed il sorriso tornoò a fare da padrone sul volto del giovine Patrick mentre la sua voca spezzata dall'entusiasmo chiedeva...
Quindi...Che devo fare?Al che, di fronte al sergente si materializzarono degli arnesi da meccanico quali una chiave inglese, un cacciavite, dei bulloni, delle viti ed un martello.
Afferra questi oggetti e fatti avanti su quell'afffare laggiù...Così si voltò dall'altra parte per indicare un gigantesco ammasso di metallo che sembrava dover avere un qualche scopo nella sua esistenza e magari avrebbero potuto scoprirlo di lì a poco.