Posts written by Yhei

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    In macchina, a patente appena fatta, troppo alcool, troppo giovane, troppa neve, strada troppo stretta, troppa incoscienza e macchina non mia.l, lasciata con il classico "se facciamo l'incidente non preoccuparti" bei tempi :cvc:

    La prima volta che ti sei sporcato le mutande
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    Bro!
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    No, non vale XD
    La prima che ricordo è stata una scoreggia con due prof in classe ed erano le elementari.

    La prima volta che hai provato schifo per la gente?
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    Mai ._.

    La prima volta che hai suonato uno strumento musicale?
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    Avevo 19/20 anni,e lei era la ragazza più bella ma anche meno sensuale che conoscessi.

    La prima volta che hai mangiato un bignè?
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    Pst...
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    Viaggio al centro della terra
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    Io e te abbiamo una cosa da fare
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    Sono tornato! Basta doppio lavoro!Basta giornate mezze libere passare a dormire! Basta seghe tristi davanti ad uno specchio perché solo il mio meraviglioso corpo poteva darmi godimento! Ora ho solo la mia attività, e certo, non potrò essere libero come da ragazzino, ma sono in grado di portare avanti una role alla volta!
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    Avrei dovuto lasciarti uccidere da Albert
    Le parole uscirono dalla mano che avvolgeva il viso di Edward cercando di coprire la classica espressione del "chi me l'ha fatto fare". Nonostante le parole Kuroto non avrebbe avvertito una minaccia, la tonalità era quella di chi parlava più tra se e se resosi conto d'aver commesso un errore. Edward aveva già troppe cose per la testa per aggiungere la salvezza e la crescita di un aspirante capo del mondo visto che già doveva tenerne a bada una. Voleva solo salvare una vita senza ricevere in cambio nemmeno della gratitudine, nel suo piccolo voleva dare la dimostrazione che non tutto in questo mondo era corrotto dalla violenza. Salvataggio-presa di coscienza della propria stupidità-fuga, era così semplice, invece quel ragazzo ancora troppo infantile da distinguere la finzione dei videogiochi dalla vita reale non faceva altro che lottare per il suo ideale. Spaventato dal primo livello sembrava sempre più stimolato a raggiungere il livello finale, sicuro che con un nuovo gettone sarebbe stato in grado di combattere anche la conseguenza più nefasta. A quel punto Edward capì che continuare così sarebbe stato totalmente inutile. Non c'era modo di spaventarlo così come ai tempi non ci fu modo di far cambiare a lui idea. Edward dovette render conto di questa sua forza di volontà, chiedendosi se anche lui fosse scappato o meno in una situazione simile, capendo quanto scontata fosse la risposta.
    E va bene... Non credo d'aver altra scelta, dopo averti salvato sarebbe stupido ucciderti per scrollarti di dosso... Così... Ah... Sei proprio una seccatura...
    Edward quindi tirò fuori dalla tasca del pantalone un piccolo attrezzo tecnologico, un piccolo apparecchio cilindrico completamente nero, non un tasto, non una luce, nemmeno piccoli punti di saldatura.
    Prendi, tienilo sempre con te... Magari guardando nell'abisso...
    Non finì la frase e lanciò l'oggetto a Kuroto, era un piccolo comunicatore, grazie a quello Edward avrebbe avuto la possibilità di contattarlo in qualunque momento e in qualunque luogo. Visto che con le parole non c'era modo di dissuaderlo allora decise di mostrargli ciò con cui l'Umbrella aveva a che fare ogni giorno. A questo si riferiva con quella frase mai finita, che guardando nell'abisso forse si sarebbe spaventato quel tanto che bastava per farlo fuggire, sempre che quest'ultimo non l'avrebbe ucciso...
    Ed ora vattene prima che cambi idea o che Wesker ti trovi ancora qui. Quando sarà il momento verremo noi a cercarti.
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    Scusa tantissimo per il ritardo, i due lavori mi stanno uccidendo, spero d'esser riuscito a dare una risposta soddisfacente anche se sono un po scarico D:


    Uniti come non mai nella carne e nell'anima, quello che stavano vivendo i due amanti era qualcosa che nessun'altro avrebbe mai potuto provare. La loro definizione d'amore, un sentimento distruttivo in grado di lacerare e distruggere chiunque tranne che loro. Che come divinità avevano trovato il modo di costruire qualcosa di molto importante trovando un equilibrio unico nel suo genere. Il potere era la chiave stessa di quel sentimento la forza l'energia dalla quale ne traeva nutrimento. La perfetta unione tra la forza fisica di Tex e la caparbietà di Edward, sublimate in un unico essere, in un unico pensiero. Quello stesso atto era figlio di quell'esperienza, la foga con la quale Edward stava prendendo Tex non era altro che una rappresentazione fisica, un atto di forza per dimostrare il suo amore, per dimostrare la voglia di lottare per momenti come quelli. Edward la stava prendendo nel vero senso della parola, stava prendendo quell'orgasmo, stavano lottando per raggiungere l'apice, dovevano conquistarlo! Ed allora la mano iniziò a scavare dentro l'intimità viscida di fluidi, vibrando per stimolare quello zampillare di umori che fecero letteralmente perdere la testa a Edward. Schizzava fuori controllo, vittima della propria lussuria e del divertimento perverso di Edward. Sentì chiaramente il suo ventre bagnarsi di quel liquido prodigioso, colava, gli bagnava la verga e sgocciolava a terra senza pudore. Abbandonati al piacere più abietto, abbandonando ogni forma di galateo per godere a pieno di ciò che la natura dei loro corpi aveva da offrire. Gli orgasmi di Tex erano linfa vitale per Edward che s'inebriava delle urla della propria donna, noncurante che qualcuno potesse sentirle, spingendola a gridare sempre di più.
    Non fermarti! Avanti! Avanti! Fammi sentire!
    Iniziò ad incitarla, Anche lei avrebbe dovuto lottare per quell'orgasmo, continuando a stringerlo, anzi chiedendogli se possibile di avvinghiarsi ancora di più, di muoversi sempre di più, di acclamare e pregare per quel cazzo affamato, di continuare a lottare per averlo completamente dentro di se e spingere ancora oltre, come se ne andasse della sua stessa vita. Mentre Edward affondava in quelle carni burrose alla ricerca di quel calore che solo il suo corpo poteva dargli, i suoi spasmi, le sue grida ogni cosa di quel momento lo facevano impazzire inebriandolo di quel desiderio perverso. Fissandola negli occhi, in quel azzurro glaciale riusciva a vedere tutto il suo corpo, senza poter resistere a quei morbidi seni che rimbalzavano ad ogni spinta, ad ogni contrazione, con quei capezzoli irrigiditi che urlavano solo d'esser presi. Allungò le mani afferrandole premendola a terra e usandoli per poterla spingere con maggiore vigore, oramai era prossimo all'orgasmo, lo sentiva arrivare, lo desiderava ancora più degli altri due. Perchè questo era il più forte, il più cercato, portandoli a recuperare un istinto primordiale per il sesso, trasformandoli in due bestie che non potevano più farne a meno, che avrebbero smesso solo quando i loro corpi non avrebbero più retto. Così Edward venne per la terza volta con un impeto mai visto, trasformando l'orgasmo di Tex in qualcosa che trascendeva dal concetto di godimento. Gli fece sentire ogni singolo spasmo con una forza sovrumana, riempiendola ancora del suo caldo succo. L'espressione stessa del guerriero le fecero capire quanto fosse soddisfatto e di quanto fosse fenomenale anche in una situazione dove la presenza di Edward la stava facendo da padrone. Di nuovo una consistente parte di lui entrò in lei per restarci, di nuovo un unico respiro, un battito di cuore, una cosa sola.
    Ti amo!
    Avrebbero combattuto per il loro futuro e avrebbero vinto, senza ombra di dubbio.
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    Scusa l'attesa e probabilmente per la poca qualità della risposta ma col doppio lavoro ho davvero poco tempo e sono stanco mentalmente...


    L'attrazione che Kuroto nutriva verso l'Umbrella preoccuparono Edward, perchè l'obbligò a rivivere la sua storia. Quella di un innamorato che per inseguire la propria donna rinunciò a tutto ciò che aveva, e a tutto ciò che era... Quel posto era davvero un mostro insaziabile, e solo grazie ad una serie di sfortunati eventi e ad una volontà di ferro riuscì a riprendere le redini del proprio destino, uscendone vincitore, forse l'unico vero vincitore di quel mondo corrotto.
    Oooh questo posto è un mostro, un mostro che si nutre della sete di potere delle persone. Anche chi non ha la minima ambizione e viene in contatto con questa realtà si troverà invischiato in una serie di lotte gerarchiche che lo spingeranno ad una continua ricerca della perfezione, spingendolo a migliorarsi sacrificando ogni cosa. Per questo non trovo sbagliato umanizzare questo posto, perchè ho visto fino a dove possono spingersi le persone pur di ottenere ciò di cui bramano. Senza contare i veri mostri che albergano in questo luogo. Wesker è solo la punta dell'iceberg di cui anch'io faccio parte, fidati di me ragazzino, se in questo posto apri la porta sbagliata potresti seriamente pentirtene... e non si tratta di "expare"
    Inconsciamente Edward si trovò a parlare la stessa lingua di Kuroto, d'altronde uno dei due doveva trovare il modo di comunicare in modo chiaro col proprio interlocutore, e visto che il ragazzo non aveva la giusta maturità per dividere la vita reale da quella dei videogiochi, toccò al più esperto Edward di trovare un modo costruttivo di farsi capire. Conoscendo pienamente la differenza tra il loro mondo e quello virtuale fu anche più facile metterli assieme, in modo quasi istintivo, senza preparare chissà quale discorso.
    Non è un gioco basato su più piattaforme con aumento di difficoltà progressivo, questo è un open world nel quale devi stare attento alle aree che visiti. Ed ora non sei per niente pronto... Fidati di me, lascia perdere e concentrati su altre battaglie, dimentica l'Umbrella e se sarai abbastanza fortunato si dimenticheranno di te... Trova modo di migliorarti fuori da qui, dimenticati di questa giornata, dimenticati di questa lotta, non sai niente della visione della Umbrella, non la conosci e forse è meglio così....
    In questo momento Edward stava facendo la cosa che riteneva più giusta, allontanare Kuroto da quel mondo, dandogli brevi accenni su ciò che era l'Umbrella e la sua esperienza all'interno dell'organizzazione. Senza entrare nel dettaglio per evitare una reazione di estrema curiosità, sperando di affievolire quel sentimento tagliando corto.
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    Non vi erano dubbi sul fatto che Tex sapesse come farsi scopare, ogni volta era sempre un esperienza la quale valeva la pena essere vissuta. Frutto dell'alchimia tra i due sapeva perfettamente come stimolare Edward per trarne il massimo piacere. Era un amazzone totalmente rapita dalla propria passione, completamente al servizio della lussuria del suo uomo, sopraffatta da tutta quella forza bruta votata verso il piacere più estremo. Edward si era trasformato in una macchina e Tex era il suo carburante. Si sentiva attratto da lei come non mai, non era nemmeno difficile percepirne quanto lo stesse invogliando a dare sempre di più vivendo un emozione probabilmente molto simile a quella di Edward che sentiva come se mancasse sempre qualcosa per raggiungere l'apice. Un piccolo tonfo al centro della gola, un vuoto cosmico da riempire con tutto ciò che aveva da dare, uno squilibrio che faceva vibrare tutto il suo corpo e che solo abbandonandosi ad un desiderio così sfrenato poteva sparire. Così le mani di Tex avrebbero toccato una muscolatura irrigidita come se il guerriero stesse combattendo, la forza stessa che usava ora per scoparla era sopportabile solo da un fisico come il suo, perchè avrebbe ucciso qualunque altra ragazza che si fosse frapposta tra il pavimento e quella morsa lussuriosa. Ogni affondo era accompagnato da un verso grottesco più che da un respiro e il pavimento sembrava tremare e faticare a reggere l'urto di quelle spinte, tant'è che dalla mensola caddero gli spazzolini e altri piccoli oggetti. Non vi era dubbio, in quell'istante l'amore tra queste due divinità distruggeva il mondo attorno a loro, troppo fragile per reggere tanta passione. Tex si sarebbe sentita persa una volta sopraffatta da quella muscolatura turgida dai contorni olivastri, ciò che erano piccole perle di sudore ora si mischiavano all'acqua che bagnava il suo corpo rendendo Edward fradicio, evaporando per l'eccessivo calore emanato da quel corpo. I capelli bagnati cadevano lungo il viso di Edward appiccicandosi sulla sua fronte, illuminando quel blu oceanico con la quale la stava guardando. Penetrandola partendo dall'alto del paradiso fino a schiacciarla pesantemente a terra senza il minimo riguardo, tendendogli le gambe che avrebbero mosso tutta la sua muscolatura posteriore che si sarebbe dovuta reinventare per accogliere una mazza ormai mostruosa. Pulsava come un secondo cuore, il glande era un pistone che percorreva il suo percorso senza la minima esitazione. Se già in quella posizione riusciva a violarla senza troppe complicazioni, ora che aveva allargato le natiche Edward riusciva ad entrare totalmente in lei, facendo letteralmente sbattere il proprio ventre sulle grandi labbra di Tex mentre il suo buchino posteriore soffocava accogliendolo senza riserve. Il suono dei testicoli che sbattevano violentemente sulla sua carne ricordavano a Tex che sarebbe ricominciato tutto nuovamente, e in modo ancora più violento grazie alla lubrificazione dei suoi orifizi che rendevano la spinta ancora più piacevole. Edward sentiva la sua carne contorcersi per permettere il passaggio della sua mazza, così come sentiva il piccolo anello di carne serrarsi come una bocca attorno alla grandezza della sua verga, premendola e non permettendo al sangue di fluire normalmente, bloccandolo in quel glande che faceva da vero e proprio stantuffo. Avrebbe lasciato respirare i seni entrando nella propria intimità violandola che indice medio e anulare, traendo un eccitazione perversa sentendola pregna dei loro fluidi. Godendo anche solo dei rumori osceni che produceva una semplice penetrazione, perchè non usò le dita per masturbarla ma come se fosse una seconda verga a penetrarla e lo faceva ad ogni affondo quando era lo stesso ventre di Edward a spingerle fino in fondo. Ad ogni spinta il guerriero si limitava a piegare le dita per aumentarne l'attrito sulle pareti vaginali conscio che a una donna come lei non aveva bisogno di carezze ma di una presenza virile dentro di se. Così Edward stesso potè sentire la propria verga strisciare lungo le sue dita separate solo da un sottile lembo di carne, avvertendo una sensazione molto simile a quella della masturbazione.
    Ti amo e sarai mia! MIA! MIA!
    le parole di Tex gli diedero alla testa, la sensazione mai provata del sentire la sua verga pregna sfregare la sua mano, tutti quegli umori, i rumori bagnati che producevano. Edward iniziò a fotterla senza badare alla sua incolumità, sapeva che avrebbe retto fisicamente e così iniziò a violarla come mai nella sua vita. Accanendosi su entrambi i suoi orifizi, facendo sentire la propria presenza mettendo il suo godimento davanti ad ogni cosa mostrandogli quanto lei fosse in grado di frenare ogni inibitore del suo corpo.
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    Finalmente Edward riuscì a portarla in quella condizione: dove lei era disposta ad implorarlo pur di averlo nuovamente dentro di lei, portandola a fregarsene del proprio ego per dar maggiore importanza alla sua lussuria. Lo voleva, lo bramava e non erano solo suppliche ma come una gatta in calore si mostrava, cercava di rendersi ancora più appetibile con quella posa oscena. Questo era ciò che Edward desiderava ma che raggiunse senza un vero e proprio piano ma col proprio istinto, un modo intrinseco e inconscio per dare sempre più linfa al proprio ego. Si alzò, forte e compiaciuto della propria perfezione, completamente conscio della propria sicurezza che lo rendeva finalmente un uomo e non più il ragazzo tormentato. Un faro sul quale fare affidamento, uno scoglio inamovibile al quale aggrapparsi, quindi non era solo il suo corpo ad essere appetibile ma anche ogni aspetto del suo modo di essere. Edward osservò la scena con la bava alla bocca, completamente rapito dalla sua intimità che trasudava umori senza sosta, bagnandola al di fuori di ogni controllo. Ma ciò che più lo ingolosiva era quel suo secondo buco anch'esso dilatato e invitante, reso lucido dalla sua saliva e dagli umori. Non avrebbe mai potuto resistere ad una tale fantasia erotica, il suo corpo vibrava, Tex stessa si sarebbe sentita stringere il cuore nel notare la sua verga completamente dritta e gonfia, irrorata di vene colme del suo sangue passionale e bollente. Edward si calò dunque rimanendo in contatto con quello spettacolo che era un tripudio all'erotismo, afferrando le cosce di Tex facendo pressione per mettere ancora più in evidenza i suoi orifizi, lasciando che la posizione stessa tendesse le sue carni per allargare naturalmente quei buchi così invitanti. Appoggiò il glande gonfio sul buchino posteriore, sembrava non aver quasi possibilità d'entrare e dopo un breve istante Edward affondò in un sol colpo dentro di lei. Lasciando che fosse il suo corpo a modificarsi e a deformarsi per accogliere tanta virilità. Certamente la penetrazione sarebbe stata molto impegnativa e anche dolorosa, di quel dolore che rilascia scariche lungo tutto il corpo, che vanno a stimolare i centri dell'erotismo. Non un dolore fastidioso dato dall'attrito di quella verga mostruosa che scivolava agevolmente grazie alla lubrificazione degli umori e della saliva mista a sperma che ancora l'avvolgevano. Una volta entrato in tutta la sua lunghezza Edward iniziò a sopraffarla penetrando in lei usando anche il proprio peso, diventando una presenza ingombrante, entrando nel proprio corpo e anche nell'anima con risolutezza, fissandola negli occhi con la brama di un cane davanti ad una bistecca succulenta. Lasciando che le sue caviglie trovassero conforto nelle forti spalle del guerriero, mentre una mano veniva usata per reggerlo e l'altra si concentrò sui capezzoli stimolandoli e pizzicandoli al ritmo dei propri affondi. Non riusciva a parlare, voleva e doveva sentire solo le sensazioni profonde che solo la carne affamata di Tex poteva dargli. Concedendo a sua volta un bollore e delle pulsioni uniche attraverso il suo membro che sarebbero rimaste per sempre impresse nella memoria del suo sesso.
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    Edward trattenne a stento una risata nel sentirlo parlare come se fossero all'interno di un videogame, la cosa non lo stupì perchè per tutto il tempo aveva osservato il suo confronto con Wesker. Ma Sinceramente parlando pensava che fosse una messa in scena come quella della bomba, invece quel povero ragazzo sembrava vivamente convinto delle sue parole.
    Ascolta Kuroto, qui non ci sono Raid Boss o NPC, questa è la vita vera, ci sono persone vere... Ti rendi conto che si muore?
    Il tono della voce di Edward si fece più nervoso verso la fine come se avesse a cuore la vita del ragazzo, in realtà per Edward la sua sarebbe stata una morte inutile visto che al momento non rappresentava il minimo problema per loro. Più l'osservava e più gli dava l'impressione di un ragazzino che non aveva idea del guaio in cui si era cacciato. Il modo in cui lo vide scoraggiarsi francamente gli fece prova anche un po di pena, ma questo succede quando le tue ambizioni sono troppo grandi per le tue possibilità. Fece poi un sospiro cercando di restare lucido rispetto a quella situazione grottesca.
    Io sono Edward Yuko, e non sono un giocatore, come ti ho detto questa è la realtà... Ti ho salvato perchè la tua sarebbe stata una mossa inutile, ti sei almeno reso conto della stupidata che hai commesso? Sai di cos'è capace la Umbrella? E per questo che sono qui io sono quello che sta cercando di dare un minimo di umanità a quest'azienda, sai ci sono diversi modi per combattere ciò che non ti va bene e il tuo è stato decisamente più stupido del mio. Pensi davvero che eliminando Wesker tu possa sabotare quest'organizzazione? Albert non è nemmeno il membro più forte qua dentro! Se vuoi sdebitarti con me allora inizia a dar valore alla tua vita e a scegliere quali battaglie combattere. La prossima volta non avrai uno come me in grado di salvarti il culo solo perchè gli ricordi quant'egli stesso fosse stato così avventato in passato.
    Sinceramente lo scopo di Edward era quello di farlo rinsavire per poi lasciarlo andare, non voleva di certo prendersene cura come Wesker aveva lasciato intendere. E le sue parole anche se poche e dirette raccoglievano tutta la sua esperienza e maturità, proprio perchè il percorso di quel giovane ragazzo sembrava troppo simile al suo.
    Dimmi solo una cosa: Perchè attaccare l'Umbrella e perchè farlo in questo modo così stupido?
7425 replies since 26/3/2011
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