Posts written by Hina-Poppezinga

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    Nefertiti trattene una parolaccia in mezzo ai denti quando capì che i suoi amici non erano riusciti a trovare niente. Non rivolto verso di loro ovviamente, ma verso la sfortuna. Sentirsi abbracciare da Artù la prese un attimo contropiede, ma riuscì a calmare la ragazza, un pochino per l'imbarazzo di un gesto così affettuoso davanti a tutti, che per la vicinanza di Artù che le faceva sempre sentire le farfalle nello stomaco.
    Lo so, ma sono così incazzata. Quei bastardi non devono passarla liscia. Affermò guardando un punto vuoto sul pavimento, sentendosi impotente esattamente come nel passato e ciò la faceva infuriare di più con se stessa. Inoltre aveva anche ascoltato la spiegazione che Sae aveva dato a Banner, scoprire che i nemici avevano coperto le loro tracce, le faceva pensare che lo avevano fatto proprio perché avevano paura di allarmare Thresh, o Dalamadur che di solito vegliavano sulla scuola. Il suo sesto senso di strega le diceva che quei bastardi non avevano rapito uno studente qualsiasi, avevano puntato a loro. Non ne capiva il motivo, ma non le serviva per decidere di volergliela far pagare molto cara.
    Intanto Banner ascoltò Sae lasciandola parlare e sfogarsi, la donna accettò con gratitudine il fazzoletto, rimanendo un momento sorpresa nel sentirlo pulito e profumato di bucato fresco. Avrebbe dato per scontato che avrebbe dovuto avere l'odore di Banner, quello buono si intende. Era un uomo molto più meticoloso di quanto pensasse. Anche Banner era concorde sul fatto che dopo quell'evento i ragazzi sarebbero stati in pericolo. Era una fortuna che fossero tutti lì in ospedale assieme, poiché sarebbe stato più facile tenerli d'occhio per il momento. Sae non conosceva il potenziale bellico di Nefertiti, e soprattutto non poteva sapere quanto potesse diventare spietata quando di mezzo c'erano i suoi amici. Pensava che anche lei andava protetta perché anche lei era giovane e inesperta del mondo. Sae calmò i singhiozzi, asciugandosi il viso quando notò lo sguardo determinato di Banner. Si sentì una sciocca, non ci aveva proprio pensato a giocare una contromossa. Non era abituata a pensare di combattere in modo diretto, o di pianificare in modo subdolo le cose. Non era nella sua natura, però Banner aveva ragione non potevano aspettare che braccassero ad uno ad uno gli studenti. Doveva assolutamente riprendere il controllo delle sue emozioni, come aveva sempre fatto e lottare.

    Hai ragione, se le nostre deduzioni sono corrette, noi abbiamo un vantaggio. Sappiamo che mi cercano, ed il loro tentativo di far sembrare l'incidente di Morgana un normale stupro non è andato a buon fine. Possiamo tendergli una trappola. Affermò, pensando già di dover spiegare tutto ai ragazzi, così da tenerli con la guardia alta. Stava già pensando di organizzare una specie di ritiro sportivo, così da tenerli tutti insieme nello stesso edificio, in modo da rendere molto più difficile i possibili agguati. I suoi occhi si illuminarono di quell'idea e stava per dirla a Banner, ma si zittì sul nascere poiché percepì la presenza di Thresh ancor prima di sentire il rumore delle sue catene. Un brivido passò sulla sua schiena della donna e deglutì a vuoto. Sae guardò la scena da dietro Banner in silenzio a sua volta. Consapevole che avrebbe avuto modo di parlare con lui in privato. Nefertiti invece fissò negli occhi Thresh, mostrandogli tutta la sua determinazione, la sua rabbia i suoi capricci da figlioletta che non aveva avuto il suo babbo vicino quando ne aveva davvero bisogno.
    Credimi è rivolta nella direzione giusta! Tu piuttosto che cazzo facevi di così importante che non hai risposto a nessuno di noi? Manco un cazzo di messaggio di risposta! Nefertiti era ben consapevole che Thresh non aveva colpe, con quel messaggio si era sfogata su di lui, perché lo credeva così potente che se fosse stato presente a scuola, non sarebbe successo. Ce l'aveva con lui perché nel panico totale aveva sentito il bisogno della sua vicinanza, e lui non c'era, un sentimento egoistico ovviamente, ma la ragazza dopotutto non era ancora così avvezza ai legami importanti, peccava di essere infantile poiché il suo cuore era fresco a quel sentimento esattamente come una bambina che scopriva certi tipi di sentimenti per la prima volta.
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    Nefertiti si impose di seguire Morgana sulla autoambulanza, stressando i medici per dirgli di prendere il suo sangue per aiutare la sua amica. Non la lasciò fin quando non la portarono dentro a delle stanze in cui avrebbero fatto tutti i controlli necessari. I ragazzi avrebbero trovato Nefertiti seduta in sala di attesa, vicino ad un buco nel muro, aveva le nocche di una mano sporche di stucco secco. Fissava un punto vuoto a terra, ed un piede continuava a fare nervosamente su e giù. Nella mano teneva il suo cellulare, aveva appena mandato un messaggio a Thresh.

    Dove cazzo sei finito? Hai lasciato che accadesse di nuovo! Sotto il tuo naso!

    Era furiosa, sentiva solo una gran voglia di spaccare tutto. Si era ripromessa che da quando era diventata in grado di combattere, non avrebbe più permesso di vedere scene del genere, ma aveva fallito, non si era accorta che qualcuno aveva preso di mira qualcuno dei suoi amici. Quando arrivarono i ragazzi, Nefertiti non li salutò nemmeno, lasciando che fosse Banner ad aggiornarli sulle condizioni di salute di Morgana.
    Ditemi che avete trovato qualche video, qualche indizio sui colpevoli! Guardò Artù dritto negli occhi, la sua non era una supplica, voleva sapere chi erano perché voleva dare loro la caccia. Sae dall'altro lato si sentiva terribilmente in colpa, si sentiva in pericolo, non aveva idea di cosa dovesse fare. Trovava quello che avevano fatto a Morgana assurdo. Se l'avevano presa per stanarla perché non avevano mandato una specie di ricatto alla scuola? No forse la situazione era ancora più preoccupante, forse attaccavano chiunque avesse addosso energia delle lanterne, alla ricerca di lei, della medium che potesse vedere? Stava scervellandosi così tanto che si era chiusa nella sua bolla, sussultò quando sentì l'odore del caffè e la voce di Banner vicina.
    E' un sollievo, ma sarà dura per lei quando si riprenderà, ho sentito ciò che ha provato, è stato orribile. Diede un sorso al caffè, ed il calore della bevanda riuscì a distendere qualche nervo che la teneva ancora tesissima.
    Sì, ho capito varie cose. Affermò prendendo un altro sorso per aiutarsi anche a fare ordine mentale.
    Quando ho cercato le tracce di Morgana, con l'aiuto di Mike, ho sentito chiaramente che i rapitori della ragazza avevano nascosto le loro tracce appositamente. Hanno agito anche a livello spirituale. Sai questo cosa significa? Che sapevano perfettamente ciò che stavano facendo. Inoltre quando abbiamo trovato Morgana ho visto delle tracce specifiche su di lei, dei morsi di animali, morsi di lupo. Lo spaventapasseri dei miei sogni rappresentava i ragazzi, e quei lupi sono persone che sanno di me in qualche modo. Credo che come dicevi tu e Thresh, i miei viaggi astrali hanno attirato l'attenzione di qualcuno, che si è interessato alle mie facoltà e mi sta cercando. Probabilmente non conoscono ancora la mia identità, forse hanno capito che il loro "medium" si trova a scuola dove ho avuto la maggior parte delle mie esperienze di viaggi nel labirinto. Stanno cercando di stanarmi, di spingermi a viaggiare ancora in modo astrale, oppure stanno prendendo di mira tutti quelli che portano addosso l'energia di Thresh, nella speranza di trovarmi. E questo significa che i ragazzi, soprattutto i Black Knights sono in pericolo. Sae era spaventata, di solito quando aveva avuto a che fare con dei bulli, facevano del male a lei, non si era mai ritrovata nella condizione di mettere in pericolo le persone che amava in quel modo violento. Adesso invece le cose erano molto diverse, avevano attaccato un suo studente e probabilmente sarebbero presto tornati all'attacco. Doveva essere molto cauta.
    Lo so sembra assurdo, ma mi spaventa di più sapere che questo fatto sia una fatale coincidenza. Thresh mi aveva specificamente messo in guardia, dicendomi che avrei potuto attirare l'attenzione di altre lanterne che sarebbero stati sicuramente molto più crudeli di lui, che non si sarebbero fatti scrupoli, attaccando le persone che amo per farmi del male ed ottenere ciò che volevano. Ed è appena successo. Proprio quando manca da scuola, sparendo assieme a Morgana. Lui è il primo sospettato, e se la prima ipotesi è falsa non posso credere che possa arrivare a così tanto per manipolarmi. In ogni caso io e loro siamo in pericolo.... Sorseggiò ancora, gli occhi le divennero lucidissimi, aveva una gran voglia di frignare, mettersi in un angolo e prendere a pugni il muro. La sua missione era diventata parecchio più difficile, iniziava a sentirsi sopraffatta dalla sua stessa debolezza.
    Come faccio? Come farò a proteggerli tutti? Alcune lacrime le rigarono il viso e finirono dentro al caffè. Aveva capito che non poteva dire a nessun altro ciò che sapeva del guf e del sigillo di Akira. Gli unici a saperlo erano lei e Thresh. Se lei non aveva parlato, forse lo aveva fatto lui. Quella informazione era diventato un indizio importantissimo.
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    Avere l'appoggio di Nefertiti ebbe un effetto molto convincente sui ragazzi, finalmente diedero retta a Sae e posarono pian piano la loro mano per fare squadra. Quello che la sorprese fu che anche Marcus partecipò alla cosa. Non fece trapelare nulla però accettando quella comunione grata. Evidentemente Morgana era una ragazza speciale poiché si era fatta voler bene da molto dei suoi compagni, e perfino da Marcus. Quindi quest'ultimo li aveva seguiti perché anche lui era preoccupato per lei? Non c'erano altri minuti da perdere, così Sae e Nefertiti raggiunsero Banner che li aspettava con l'auto già accesa. Una volta spiegato cosa gli avevano detto i ragazzi e cosa era successo, partirono subito. Il viaggio fu rocambolesco, quando arrivarono a destinazione, le due ragazze erano aggrappate a maniglie e sedili, con i capelli dritti ed il fiatone per la grande fifa che avevano provato durante tutto il viaggio. Se fosse stato un momento meno serio, probabilmente Nefertiti avrebbe baciato il terreno per benedire la sua solidità. Avvicinandosi al luogo che aveva visto nelle visioni di Mike, percepì subito le energie negative che permeavano quel luogo. Sae esitò un momento rabbrividendo a quella sensazione che non fece che accentuarsi quando vide gli spiriti delle vittime che vagavano in quel luogo, alcuni erano smarriti, con evidenti sintomi di amnesia e credevano di essere ancora vivi. Altri erano carichi di odio, altri erano disperati. Tipici spettri che avevano bisogno del suo aiuto, ma non poteva badare a loro in quel momento. Mordendosi il labbro colpevole, li ignorò e si diresse verso la presenza di Morgana che percepiva più forte.
    La sento, è qui! Fece a gran voce per farsi seguire dai suoi compagni. Il cuore le batteva a mille, aveva un pessimo presentimento e quando finalmente giunsero alla stanza dove c'era la ragazza, a Sae le mancò un battito. Esitò ostruendo anche la via di accesso agli altri due, e Nefertiti dovette spintonarla per farsi avanti e quando vide la sua amica in quelle condizioni, urlò il suo nome, terrorizzata che ormai fosse troppo tardi. Sae e Nefertiti corsero verso la ragazza, ma fu Nefertiti a raggiungerla per prima.
    Morgana! Mio dio... cosa ti hanno fatto? Le si riempirono gli occhi di lacrime, ma si fece forza, mordendosi la guancia per impedirsi di disperarsi sulla sua amica: Morgana aveva bisogno di lei, doveva essere forte per lei. Sae invece crollò in ginocchio, con gli occhi sbarrati mentre fissava le ferite di Morgana e venne travolta dal dolore che aveva provato la ragazza. Vide i segni dei morsi che le bombardarono nel cervello le visioni del suo sogno!
    I lupi... i lupi neri... Balbettò incredula, poi una morsa nello stomaco le fece venire una forte nausea, che riuscì miracolosamente a trattenere. Nefertiti intanto coprì con il camice di Banner la ragazza, poi senza esitare un momento si ferì alla mano per poter dare il suo sangue a Morgana.
    Perdonami... sono arrivata tardi. Qualche lacrima le scappò rigando il suo viso, ed anche Sae non riuscì più a trattenerli. Le due donne poi vennero invase da due sentimenti molto diversi. Nefertiti sentì crescere una rabbia feroce, una sete di vendetta che non aveva mai provato prima. Avevano osato toccare la sua amica, il suo mondo, chi lo aveva fatto doveva morire. Sae invece venne invasa dal terrore, si portò le mani fra i capelli tremando.
    Il mio sogno... era questo. Adesso ho capito... ma l'ho capito troppo tardi! Fissava il pavimento su cui le sue lacrime formavano piccoli dischi umidi. Non poteva più ignorare gli avvisi di Thresh, e la sua assenza le fece sorgere un sospetto terrificante. Non riuscì a fare a meno di collegare la parola "il bugiardo" sulla foto che aveva visto di Thresh con altri due uomini, la sua assenza proprio quando mancava anche Morgana. E se fosse stato proprio lui a fare quello a Morgana? Per spaventarla, terrorizzarla e manipolarla? Sarebbe davvero capace di una cosa così meschina? Per quale motivo? Se fosse stato lui, non lo avrebbe capito nel sogno? Si voltò verso Banner e con il solo sguardo gli fece capire che aveva capito qualcosa di pericoloso.
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    Sae lo percepiva chiaramente anche senza usare i suoi poteri che quei ragazzi non avevano nessuna intenzione di starsene lì buoni, buoni. Quel maledetto di Thresh non stava rispondendo alle sue chiamate, eppure avrebbe dovuto saperlo che per chiamarlo era sempre per un motivo importante. Di sicuro non lo avrebbe mai chiamato per fare due chiacchiere o dargli appuntamento. Insomma Thresh era fuori questione, e Dalamadur probabilmente lo avrebbe incontrato gironzolando per la scuola. Marcus che fino a quel momento era stato in disparte si era fatto avanti provocando i ragazzi, non riusciva proprio a capire perché gli stesse dicendo quelle parole. Non odiava il professore?
    Ooh per favore non ti ci mettere pure tu Marcus! Lo riprese Sae, con il telefono ancora sull'orecchio, e come se non bastasse Lancillotto diede già di matto aggredendo Mike che per tutta risposta gli fece la faccia tosta che fece infuriare Lancillotto. Di sicuro Mike non era un codardo, ciò glielo rese ancora più adorabile ai suoi occhi, ma glielo avrebbe detto in privato. A quel punto Sae dovette lasciare la presa dal telefono e si aggrappò al braccio di Lancillotto per fermarlo.
    Datevi tutti una cazzo di calmata! Tuonò Sae ad alta voce e severa. Nefertiti sospirò spazientita ed intervenne bloccando il pugno di Lancillotto prima che arrivasse a destinazione. Se la situazione degenerava potevano perfino metterli in una stanza sorvegliati da qualche professore, tipo Renekton. Nefertiti invece aveva tutte le intenzioni di seguirla di nascosto. Non poteva farsi rovinare i piani così.
    Lo vedi? Sei immaturo, stavi per picchiare un tuo compagno di classe che è preoccupato quanto te, dopo che è svenuto per aiutare, e dovrei portarvi appresso ad affrontare chissà quali mafiosi? Così da metterci tutti nei casini? Sae si sganciò dal braccio di Lancillotto, un poco agitata poiché si era sentita come se si fosse appesa al braccio di una gru, trascinata via con una forza inaudita. Tornata però con i piedi per terra continuò a tenere uno sguardo severo, sistemandosi la giacca.
    Se facciamo un passo falso potrebbe finire male! Continuò con i rimproveri, ma riusciva perfettamente a capire la loro ansia, che volevano fare qualcosa di concreto per salvarla, ma non poteva lasciarli andare allo sbaraglio. Se fosse stato davvero una trappola li avrebbe consegnati tutti al nemico e non poteva permetterlo. Doveva però dare loro un contentino o avrebbero disobbedito sicuramente.
    Facciamo un patto, io mi porto uno solo di voi, ma tutti gli altri dovete aspettare qui. Nemmeno finì di dirlo che Nefertiti si fece avanti subito.
    Vengo io, sono la più forte e sono anche una ragazza, in caso... di... Si voltò verso i suoi compagni aspettando un assenso da parte loro. Non finì la frase perché non voleva dire qualcosa di spiacevole ad alta voce, ma i ragazzi avrebbero potuto capire che in caso di stupro, di sicuro Morgana non voleva vedere un ragazzo. Sae annuì alla ragazza e si dedicò alla chiamata a Banner.
    Banner, ciao, scusa se ti disturbo ma è un emergenza. Ho bisogno del tuo aiuto, per i ragazzi, raggiungimi in classe dei Black Kinghts ti spiego tutto quando arrivi. Terminata la chiamata Sae guardò tutti loro, posò una mano sul braccio di Lancillotto per fargli capire che doveva essere forte.
    Voi intanto potete cercare altri indizi, andate nel suo dormitorio cercate delle tracce, qualsiasi indizio potrebbe essere prezioso. Fatevi dare le registrazioni delle camere della sicurezza. Agiamo come una squadra! Io, Nefertiti, Dalamdur e Banner andremo a controllare se Morgana è nel posto che ho visto. Tenetevi pronti, perché magari potrei perfino chiamare per avere dei rinforzi. Siete con me? Allungò una mano mettendola al centro per richiamare tutti al lavoro di squadra. La prima a rispondere fu Nefertiti, poiché aveva pienamente intenzione di proteggere i suoi amici e salvare Morgana.
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    Marcus se ne rimase in disparte a guardare la scena sempre con quel fare enigmatico, ma qualcosa Sae riuscì a vederla nei suoi occhi. Non poteva fare niente evidentemente e gli dispiaceva, ma aveva già accettato la cosa come il corso naturale della vita. Fortuna che l'intervento di Nefertiti fu propizio. Fu strano per Sae vedere la ragazza mettere le mani addosso a Mike, soprattutto dopo averla vista alle prese con Thresh. Per un attimo se la immaginò alle prese con Mike in faccende più spinte e si vide il ragazzo in ginocchio, mentre lei lo domava come una mistress di altri tempi. Un piccolo moto di gelosia le fece torcere le budella a quel pensiero, ma lo scacciò via subito dopo poiché davvero sciocco. Quando Mike si rimise in piedi, tirò un sospiro di sollievo, per lo meno stava bene.
    Grazie. Commentò non sentendosi del tutto sicura di ciò che aveva fatto. Non credeva che il fattore rigenerante di Nefertiti potesse aiutare anche gli altri. Sae allungò una mano per afferrare quella di Mike, ancora un pizzico in apprensione.
    Stai bene? Gli chiese sperando di sentire anche la sua voce. Vennero interrotti dalla voce di Claudia dal walkie talkie, ed in quel momento Sae non si sentì proprio del tutto sicura se rivelare loro dove potesse essere finita Morgana. Guardandoli negli occhi era evidente che si sarebbero messi subito gambe in spalla e sarebbero andati in quel posto. Il problema era che non avevano ancora idea di chi ci fosse dietro a tutto quel mistero. Non poteva dirlo così chiaramente, doveva negoziare con loro.
    Ho avuto una visione, ma non sono riuscita a capire il motivo del suo allontanamento. Non posso mandarvi lì, è troppo rischioso. Mi serve un aiuto, qualcuno che può garantire la sicurezza di tutti. Prese il cellulare dalla sua tasca e provò a chiamare Thresh. Chiedergli aiuto significava avere un altro debito con lui, ma le sembrava quello più indicato per far abbassare la cresta a chiunque avesse osato rapire Morgana. Se lui non avesse risposto avrebbe imprecato a denti stretti. Guardò i ragazzi sicura di sé, non sarebbe rimasta con le mani in mano.
    Qualcuno di voi sa come trovare Dalamadur? Non preoccupatevi riporterò indietro Morgana. Affermò, sicura di cosa dovesse fare, ma Nefertiti si fece avanti e guardò negli occhi seria Sae.
    Io so combattere, vengo con te. Fece la ragazza risoluta. Sae la guardò aggrottando la fronte perplessa.
    No, non se ne parla. Non sappiamo cosa sta succedendo e se hanno preso di mira Morgana forse hanno preso di mira tutta la squadra. Dovete stare qui a scuola al sicuro. Nefertiti cercò di mantenere la calma, ma ci riusciva davvero molto poco perché aveva iniziato a far sentire la sua aurea energetica, facendo capire che non stava dicendo fandonie, era forte.
    Dobbiamo sbrigarci, non possiamo aspettare troppo, potrebbero farle del male! Ed io cazzo non lo permetterò! Stringeva i pugni con forza, sembrava proprio in procinto a fare i capricci. Sae dovette poggiarsi sulla sedia un momento, ma cercò di rimanere inflessibile.
    Nefertiti anche se sei forte, non sappiamo ancora chi sia il colpevole, potrebbe essere una trappola. Fidatevi di me, non lascerò che facciano del male ai miei ragazzi. Fate i bravi e tornerò con Morgana e pizza per tutti, ok? Nefertiti non disse nulla, poiché pensò che Sae non aveva tutti i torti, non poteva portare anche gli altri lì e rischiare di metterli in pericolo, ma non aveva intenzione di aspettare in panciolle. Calmò la sua pressione energetica, ma non si rasserenò nemmeno. Se intanto Thresh non avesse risposto, avrebbe chiamato Banner, sicurissima che avrebbe saputo bene come muoversi.
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    Aveva deciso di fidarsi di Marcus, perché l'aveva aiutata già due volte in passato, e sebbene fosse sempre enigmatico, qualcosa nel suo istinto le diceva che se non avesse dato retta al ragazzo, se ne sarebbe pentita. Aveva però vicino Mike, che aveva poteri medianici particolari. Non si tirò indietro, ma confessò che non era sicuro di farcela. Sae gli sorrise dolcemente, carezzandolo sulla spalla con la stessa mano con lui lo teneva.
    Non aver paura Mike, anche se non ci riesci vale la pena fare un tentativo. Avrebbe voluto dargli un bacio per incoraggiarlo, ma in quel frangente non poteva proprio farlo. Si limitò quindi a stringere dolcemente la sua spalla per fargli capire che era lì vicino a lui e che lo avrebbe assistito. Notò che si impegnò con tutto se stesso, si sforzò non poco e Sae si sentì un pochino in colpa, poiché non aveva avuto modo di addestrarlo a dovere. Grazie a lui però le capitò comunque di avere una visione. Lo rivide, quella figura lontana scura, con le sei dita. Sembrava più vicino, ma ancora non riusciva a vedere i suoi lineamenti, vedeva però il suo fisico imponente, ma deperito, infine riuscì a notare che aveva delle ali, le suscitò una stranissima sensazione. Sembrava che avesse vagato in quel deserto per tantissimo tempo e si fosse indebolito, le dava l'idea che fosse l'ombra di un essere che una volta poteva essere potente. Sembrava la raffigurazione di un angelo caduto. Notò che la salutò ancora con movimenti incerti, quasi non fosse sicuro di fare bene ciò che voleva comunicare. Sae ebbe un tuffo al cuore, e sollevò a sua volta la mano salutandolo a sua volta con la mano, per fargli capire che lo vedeva. Il suo saluto però si affievolì di colpo quando vide che la invitò al silenzio. Non fece nemmeno in tempo a dire nulla, la visione sparì e si ritrovò Mike che si afflosciò di colpo, con il sangue al naso. Sae sbiancò di colpo, e si fiondò assieme ad Artù a soccorrere il ragazzo.
    Oh cristo! Mike! Cos'era successo? Per colpa di quella visione non si era accorta che Mike aveva esagerato, che era andato oltre le sue capacità.
    Mike, Mike guardami, segui la mia voce... Mike... fermati, basta così! Gli carezzava il viso sentendosi molto in colpa, ma una fitta di dolore in testa le trasmise le informazioni che il povero Mike aveva raccolto. Sae si lamentò portandosi una mano sulla tempia, ma durò solo un attimo mentre vedeva degli edifici a sud, e capì il luogo che aveva visto.
    Sì, sì ha visto qualcosa! Dateci un attimo. Sae cercò di aiutare Mike, gli diede piccoli schiaffi sul viso per aiutarlo a ricollegarsi alla percezione del suo corpo. Se non avesse dato cenni di recupero, avrebbe guardato verso Marcus supplicandolo con lo sguardo ancora prima che con la voce.
    Ti prego, Aiutalo!
    Nefertiti era rimasta in disparte a fissare la scena in attesa non capendo niente di cosa stesse succedendo. L'unica cosa che capì era che Mike aveva esagerato, si meravigliò nel vedere negli occhi di Sae paura, quel tipo di paura non era tipica di un insegnante, ma di qualcuno molto più vicino a Mike. Non sapeva capirne la natura, ma le parse evidente che fossero più intimi rispetto ad un banale rapporto ingegnante-allievo. Mike non le sembrava messo così male, ma intervenne lei, prima che Marcus potesse dire anche solo una sillaba. Anzi se si fosse mosso, lo avrebbe superato bloccandogli il passo. Si morse il dito facendolo sanguinare, e spostò Artù chiedendole di farle spazio.

    Ci penso io. Gli ficcò il dito ferito in bocca, con poca grazia, spremendolo contro la lingua per dargli il suo sangue che lo avrebbe aiutato sicuramente a riprendersi molto presto.
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    Nariko era stata in astinenza da tanto tempo, aveva rifiutato anche le coccole di Syndra quando era depressa per via della sua separazione con Iceringer. Tornare quindi ad abbandonarsi alla lussuria rese tutto molto più gustoso. Nariko non si fece trovare in difficoltà, nonostante le dimensioni di quell'affare in bocca, lo succhiava non solo per sfogare la sua voglia galoppante, ma anche per gustarsi i versi di Syndra, vederla sciogliersi dal piacere su di lei. Allo stesso tempo si beava nel sentire anche Iceringer che diventava sempre più caldo e duro fra i suoi seni. Continuò a muovere la lingua a succhiarla, quando notò che andava in profondità nella sua gola, fece serpeggiare la lingua lungo tutta la lunghezza per arrivare fino alla base di esso dove si trovavano le labbra vaginali della ragazza. Grazie alla sua forma mostruosa e la lingua così lunga riuscì a gustarsi entrambe le parti del suo sesso, sia femminile che maschile. Continuò a dare piacere ai suoi amanti, e si deliziò nel sentire come Syndra pulsasse nella sua bocca, e come Iceringer stava impazzendo di piacere. Nariko fu costretta a ingoiare il succo che Syndra le riversò direttamente in gola, ma non le dispiacque poiché fu una vera goduria vedere Syndra perdere la mano ferma perché si era lasciata andare totalmente ad un delizioso orgasmo. Quasi aveva dimenticato il suo amato, che si fece sentire a sua volta, invadendo il suo seno, la gola del suo caldo sperma, rendendo quel quadro lussurioso a dir poco osceno. Avevano fatto un bagno di fluidi sulla strega più anziana, e quando finalmente la liberarono, riuscirono a vedere la sua pelle lucidissima per via dei loro umori, i capezzoli turgidissimi gocciolanti di umori e sperma. Nariko osservò per un attimo lo scempio che avevano fatto su di lei, e poi lanciò una occhiataccia di rimprovero ai due senza però dire nulla. Iceringer non voleva di certo fermarsi lì ed afferrò la ragazza, quasi fosse stata una bambolina per prendere il sopravvento. Nariko arricciò le labbra in un sorriso malizioso: a quanto pare anche il ragazzo era stato a lungo in astinenza, nonostante fosse in convalescenza, era più entusiasta che mai. Non aveva di certo perso la sua forza fisica che adesso mostrava goiosamente, ed eccitando Nariko. Si prese un attimo per contemplare i suoi due amanti ancora eccitatissimi, e soprattutto Syndra che era in bella mostra, offerta lussuriosamente a lei.
    Dovranno passare almeno cento anni prima che Syndra possa domarmi. Guardati... si avvicinò a loro, con sguardo famelico. Con due dita raccolse gli umori dalle labbra vaginali della ragazza, strusciando le dita fino a salire sul membro magico.
    Ti fai domare dalla lussuria, sei venuta così tanto, hai fatto l'ingorda! Finì la frase dando un colpetto sulla punta. Nel frattempo aveva incantato le sue carni femminili per far apparire un membro magico. Non permise alla ragazza di vederlo subito, poiché si avvicinò a lei così tanto da sembrare che stesse per baciarla, ma non lo fece, rimase a fior di labbra, per alimentare la voglia ad entrambi.
    Te lo si legge in faccia che ne vuoi ancora... A quel punto piazzò il suo membro eretto contro quello della ragazza, e dalle sensazioni poteva intuire quanto fosse eccitata Nariko poiché era durissima e bollente. Non baciò Syndra, si fece desiderare fino alla fine, ma si spostò per sporgersi e cercare invece un bacio di Iceringer. Fu passionale fin da subito, voleva indispettire Syndra, ed allo stesso tempo voleva sfogare la voglia insana che aveva di lui. Mentre lo baciava, iniziò ad ancheggiare sfregando il membro contro quello della ragazza, premendosi contro di lei, finendo inevitabilmente per premere i loro seni uno contro l'altro e sporcarla dei fluidi che le avevano lasciato addosso prima. Quando il bacio si esaurì senza alcuna fretta, Nariko guardò complice il ragazzo per fargli intendere che doveva assecondarla. Anche lei spostò il membro piazzando la punta contro le labbra vaginali della ragazza, ma non la penetrò, massaggiandone l'ingresso con la punta, per stuzzicarla ancora. Le diede altri piccoli baci sul viso, avvicinandosi sempre di più alle labbra.
    Chiedicelo... supplicaci di prenderti e farti godere. Le sussurrò respirandole addosso, allontanandosi se si fosse avvicinata per baciarla. Solo quando lo avrebbe detto l'avrebbe zittita con un bacio lussurioso, penetrandola assieme ad Iceringer.
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    Era strano per Sae avere tutti quei spettatori mentre si concentrava in quel modo, e notò che erano tutti in apprensione: volevano davvero bene a Morgana, e lei ne era davvero felice. Il legame che si erano costruito i ragazzi era solido e per certi versi commuovente. Li invidiava perché lei non aveva avuto la stessa fortuna al liceo. Sfruttando proprio l'affetto che provavano per lei, cercò il suo eco spirituale, quando riuscì a percepirla cercò di affinare i suoi sensi, e le sembrò quasi di vederla mentre si spostava sorridente fra quei banchi. Non percepì nessuna influenza esterna, e ciò le suggerì che Morgana non era andata nel labirinto, facendole tirare un grosso sospiro di sollievo. Sentiva però anche che qualcosa ne stava coprendo le tracce, prima che potesse attingere al cubo per inoltrarsi in quella ricerca, una mano che si posò sulla sua la fece sobbalzare sul posto. Quando riaprì gli occhi con grande stupore vide la mano di Marcus sul suo polso ed i suoi bellissimi occhi gelidi fissarla in modo enigmatico. Sae fece scorrere gli occhi più volte da quelli di Marcus alla sua mano: la stava toccando. Lui odiava entrare in contatto fisico con qualcuno, ma per fermarla lo aveva fatto. Cosa aveva notato di pericoloso Marcus? Notò poi anche che Artù aveva fermato Lancillotto che si era già preparato per picchiare Marcus. Era evidentemente molto preoccupato per lei, era davvero strano vedere Lancillotto così emotivo. C'era forse del tenero fra loro due? Marcus le chiese solo di non farlo, e sul momento non capì perché l'avesse fermata. Come aveva fatto a capire cosa stava facendo? Li aveva visti da lontano? Ma soprattutto perché l'aveva fermata arrivando perfino a toccarla? Sudò freddo, se andava avanti forse avrebbe messo in pericolo anche i ragazzi? Decise di dargli retta sul momento, annuì al ragazzo e sollevò l'altra mano per calmare subito i ragazzi.
    Potete stare tranquilli, non è finita nel labirinto. Credetemi lo avrei percepito immediatamente se fosse stato così, ma ho percepito altro. Lasciò la maglietta di Morgana sul tavolino, ed afferrò la mano di Mike, sorridendogli fiduciosa, mentre lei si alzava in piedi.
    Vieni Mike, forse con le tue abilità riusciremo a capire di più. Lo invitò a prendere il suo posto e gli porse la maglietta di Morgana. Probabilmente tutti sarebbero rimasti lì a fissarli confusi, ma Sae aveva pensato che forse in quel contesto Mike poteva rivelarsi molto più utile, impedendole di fare viaggi astrali che avrebbe messo in pericolo tutti.
    Ricordi cosa hai fatto durante la partita? Vorrei che ti concentrassi a cercare una traccia da usare. Ho sentito chiaramente che qualcosa ha coperto le tracce di Morgana, se riesci ad interagire con le tue abilità su quella traccia forse riuscirò a vedere chi è il colpevole. Io sono qui per aiutarti e darti supporto. Avrebbe tenuto una mano sulla spalla del ragazzo, così che se avesse voluto comunicare con lei poteva farlo facilmente, per non parlare del fatto che in quel modo Sae avrebbe potuto percepire chiaramente come avrebbe agito il potere di Mike. Così mentre il ragazzo si preparava, Sae guardò intensamente negli occhi Marcus, come a volergli far capire che aveva bisogno di parlare con lui dopo. Agli occhi degli altri presenti poteva sembrare quasi che lo stesse guardando male e che aveva pronta una ramanzina per lui dopo. Nefertiti rimase lì ferma a fissare tutti confusa, non ci capiva niente di quella roba medianica, ma se Sae diceva che non era finita nel labirinto, poteva crederci.
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    Non aveva mai visto i ragazzi così preoccupati. Artù rese abbastanza palese quanto fosse grave la situazione. Morgana era sparita e non si trovava in città, altrimenti Raizex l'avrebbe scovata. Ecco perché pensavano che fosse finita nel labirinto, ed il fatto che Thresh non c'era, lasciava pensare che probabilmente era andato a prenderla. Non le sembrò così assurda l'idea che lui potesse andarci e tornare quando voleva dal labirinto, il che però rendeva ancora meno chiaro il motivo per cui la stava aiutando. Sicuramente Thresh si era mosso per cercarla, lo aveva fatto anche con Mike dopotutto, trovandolo incastrato nel suo letto, come lo aveva scoperto in effetti era ancora un mistero, ma in quel momento non aveva importanza. Quando sentì Lancillotto chiederle di usare i suoi poteri e di trovarla, le si strinse un nodo alla gola. Cavolo, doveva essere davvero grave se anche lui mostrava i suoi sentimenti apertamente. Sapeva che poteva essere rischioso usare i suoi poteri, ma in effetti lei era l'unica che avrebbe potuto ripercorrere i passi di Morgana cercando il suo spirito. Annuì ai ragazzi: non li avrebbe abbandonati, dopotutto se non usava i poteri per loro, per aiutarli e tenerli al sicuro, per chi avrebbe mai potuto farlo? Strinse la mano sul polso, confidando che almeno il rosario avrebbe potuto aiutarla se fosse successo qualcosa di strano.
    Va bene, mi serve un oggetto di Morgana, e devo sedermi al suo banco. Spiegò molto rapidamente, iniziando a dirigersi verso la classe, chiedendo con uno sguardo ai ragazzi di procurarsi l'oggetto in questione. Nel frattempo suonò il telefono e notando che era Mike, lo chiamò subito.
    Mike non ho tempo di spiegarti tutto, Morgana non si trova, sto andando in classe per cercarla a modo mio. Se puoi raggiungici, forse il tuo aiuto potrà essere prezioso. Mise giù la chiamata e quando arrivò in classe si andò a sedere al banco di Morgana. Vicino a lei c'era Nefertiti che la guardava in apprensione: sapeva che Sae aveva delle facoltà speciali, ma non l'aveva mai vista in azione. Era lì anche per proteggerla, voleva mantenere la promessa fatta a Thresh, ovvero che quando lui non c'era, ci sarebbe stata lei a tenerla d'occhio. Le posò una mano sulla spalla, per infondergli coraggio, ed in quel momento Sae percepì che la ragazza aveva una forte energia delle lanterne, simile a quella di Thresh, forse non altrettanto potente ma ci andava molto vicina. Deglutì a vuoto, Banner non aveva tutti i torti, ma non aveva altri metodi efficaci per trovarla. E se poi l'avesse trovata lei prima di Thresh, avrebbe potuto rendersi agli occhi dei ragazzi speciale, e conquistare la loro fiducia. Attese che le portassero l'oggetto, ed attese anche l'arrivo di Mike, che era sicura non sarebbe mancato. Quando furono tutti presenti, strinse in una mano l'oggetto di Morgana e posò l'altra mano sul banco e chiuse gli occhi. Iniziò a respirare profondamente, ma cercò di non viaggiare subito con il suo corpo astrale. Cercò di percepire il legame spirituale sugli oggetti, così da poter percepire il tipo di flusso spirituale della ragazza e provare poi a seguirlo.
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    Fortuna che il ragazzo fosse ragionevole, e capì quali fossero stati i suoi errori. Tuttavia non si scoraggiò del tutto dicendole che avrebbe sentito ancora parlare di lui.
    Ok ma stai attento! Riuscì a dirgli prima che sparisse dietro l'angolo e venisse raggiunta da altri suoi studenti. Notò che avevano tutti la faccia preoccupata e siccome l'avevano sia Artù che Nefertiti, e dulcis in fundo anche Lancillotto che fino a poco prima aveva pensato di romperle le scatole per la prossima sessione di "lezione privata". Iniziò a preoccuparsi anche lei.
    Che succede? Chiese andando loro incontro. Spaventati e preoccupati le dissero che non riuscivano a trovare Morgana. Mancava da ieri sera e nemmeno Thresh l'aveva vista. Quindi avevano già chiesto a lui, ma non erano riusciti a trovare indizi su dove fosse finita la ragazza. Si erano mossi per cercarla in lungo e largo ed avevano chiesto aiuto anche a Raizex, la mascotte della scuola per perlustrare dall'alto la scuola. Stava per dire loro di calmarsi, che probabilmente c'era una spiegazione logica e non così catastrofica come suggerivano le loro facce. Ciò che però la allarmò di più fu sentire Claudia parlare del labirinto come se niente fosse.
    Ok, calmatevi. Fece allargando le braccia, quasi avesse voluto abbracciarli tutti, ma quel calmatevi sembrava più diretto a se stessa.
    Perché siete convinti che sia nel "labirinto"? Dove l'avete vista l'ultima volta? Posso aiutarvi a cercarla, ma spiegatemi cosa sia successo. Sae si fece attenta, Nefertiti invece standosene dietro ad Artù sembrava turbata, e se avesse provato a leggerla avrebbe scoperto che era pronta a massacrare qualsiasi essere del labirinto pur di salvare Morgana e riportarla sana e salva a casa. Lasciò che fosse Artù a spiegare la situazione.
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    Dalla prima reazione della misteriosa figura capì che era un ragazzo, quindi sicuramente poteva essere un amico di Mike. Difatti poi le fece presente che le attività online di Mike si erano ridotte moltissime da quando era apparsa lei a scuola, il che le fece pensare subito che doveva essere un amico con cui giocava spesso on line. A quanto pare ne sentiva la mancanza, poiché aveva fatto le sue ricerche. Probabilmente lo aveva anche pedinato, e Sae dovette fare uno sforzo non indifferente per non sospirare infastidita: aveva chiesto a Mike di essere attento a ciò che faceva, ma ben due persone lo avevano pedinato senza che lui se ne accorgesse. Per non parlare del fatto che quel tizio aveva visto anche la cronologia del cellulare del ragazzo. Doveva assolutamente aiutarlo a sviluppare il sesto senso. Iniziò a sudare freddo poiché avrebbe potuto leggere i messaggi che si erano scambiati, quelli erano piuttosto smielati. Inoltre il ragazzo aveva detto di averlo visto andare a casa sua, e non era difficile fare i conti, ma qualcuno lassù nell'alto dei cieli le voleva bene, poiché l'ingenuo ragazzo pensò solo che lo stava costringendo a studiare anche fuori dalla scuola, e non qualcosa di molto più osceno. Non riuscì a nascondere un pizzico di sorpresa nel suo sguardo. Forse il suo amico non lo capacitava di poter avere una relazione con lei? Beh magari la sua vecchia fama da "mezza calzetta", come lo aveva chiamato Lancillotto, poteva aiutare a farlo sembrare incapace di conquistarla. Tirò quindi mentalmente un gran sospiro di sollievo. Sciolse le braccia dal petto ed iniziò a sorridere intenerita.
    Sei saltato a conclusioni affrettate, e scommetto che non ne hai parlato con Mike vero? Ammetto che mi rende felice sapere che Mike è circondato da amici che gli vogliono bene e vogliono proteggerlo. Si lasciò sfuggire una piccola risatina intenerita, poi però tornò seria.
    La verità è che ultimamente Mike ha sviluppato un potere particolare, di natura medianica, e mi ha chiesto di aiutarlo a svilupparlo meglio. E sai meglio di me che Mike è un ragazzo dolce ed ha voluto contraccambiare le mie lezioni private aiutandomi, e cucinando una cena dopo una lunga giornata di lavoro. Io non costringo Mike a fare niente, se non mi credi puoi andare a chiederglielo di persona. Oppure ti vergogni di dirgli che ti manca? Spostò le mani, mettendole sui fianchi e lo guardò con aria severa.
    Piuttosto, non ti vergogni ad aver controllato la cronologia di Mike? Agire alle sue spalle non è un comportamento da amico. Dovresti prendere esempio da lui ed impegnarti, lui è diventato titolare perché si è fatto il mazzo. Scommetto che se mettessi lo stesso impegno che ci hai messo a stalkerare Mike negli studi, avresti raggiunto bei traguardi. Sae non si fece intimorire, non aveva prove contro di lei, ed oltretutto da ciò che aveva capito, la stava attaccando perché il suo compagno di giochi lo aveva trascurato.
    La prossima volta prima di saltare a conclusioni affrettate indaga anche sul diretto interessato parlandoci. Ma perché voi giovani non parlate fra di voi? State sempre attaccati a quei cacchio di cellulari a chattare ma non vi dite mai niente... siete un caso perso. Gesticolò animatamente, infastidita, ed anche un poco offesa: non era possibile che pensassero che lei fosse una specie di Femme Fatal crudele, che diamine? Ma non avevano visto gli altri insegnanti? Allargò le braccia come a voler invitare il ragazzo a risponderle e trovare argomentazioni valide, poiché altrimenti se ne sarebbe andata via.
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    Dopo essere stata davanti a Fortinbras, e Thresh, uno studente che si nascondeva sotto un mantello ed un casco non aveva proprio niente di inquietante o preoccupante per Sae. Notò subito che portava le scarpe della divisa e che sotto quel mantello c'era la divisa scolastica. Era ovvio che fosse uno studente, quindi cercò di essere molto paziente, e dopo che il ragazzo si sfogò puntandole contro un dito accusatorio. Fece una piccola pausa ed incrociò le braccia al petto assottigliando lo sguardo verso la figura. Aveva camuffato la voce quindi non aveva idea di chi potesse essere, ma probabilmente qualcuno che aveva già visto a scuola.
    Hai una cotta per Mike? Sparò così su due piedi, sperando di fare subito centro. Perché accusarla di una cosa del genere, prendendo proprio Mike come esempio? A quel punto non avrebbe dovuto accusarla di essere opprimente su tutta la squadra dei Black Knights? Se uno studente avesse scoperto il suo segreto con Mike, in teoria avrebbe avuto già alle calcagna i servizi sociali o alte sfere della sapienza. Quindi era ovvio che quel ragazzo/a aveva visto qualcosa di diverso rispetto alla loro relazione segreta. Si affidò quindi al suo talento naturale a riuscire a tenersi dentro le sue preoccupazioni e sospetti. Non c'era la paura a influenzarla, quindi riuscì a tenere un cipiglio calmo, tipico di un adulto.
    Perdonami, ma è evidente che qui ci sia un grosso malinteso. Perché pensi che sto trattando male Mike? A dirla tutta mi sarei aspettata l'accusa opposta, ovvero che lo tratto meglio rispetto a tutti gli altri alunni. Perché non mi dici cosa hai scoperto? Sono sicura che ci sia una spiegazione logica. Affermò aspettando di sentire cosa aveva l'accusatore da dire.
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    Sae ci aveva pensato a portarla dai suoi genitori, ma non poteva tenerla troppo a lungo lì, le sue assenze sarebbero saltate all'occhio. Non voleva attirare troppo l'attenzione, ma se le cose si sarebbero fatte troppo complicate avrebbe sicuramente trovato un modo per portarla dai suoi genitori o magari farsi aiutare. Intanto la sua giornata da insegnante proseguì normalmente, e notò che la squadra di atletica mancava all'appello. si stavano allenando? Non era il caso di non far perdere loro troppe lezioni? Ne avrebbe parlato con il coordinatore sicuramente. Le sembrò una giornata normalissima, fin quando non trovò quel misterioso biglietto. La donna sospirò nervosa: ma che diavolo stava succedendo? Perché Lancillotto e altri pensavano che stesse abusando di Mike? Erano stati molto attenti a non far vedere niente a scuola. Giudicarla poi opprimente era surreale. Cercò di analizzare per bene il biglietto, dal materiale usato, sembrava fatto dagli studenti. Quaderni e fumetti erano materiali che giravano più facilmente fra di loro. Erano amici di Mike? Per non parlare di come si sono intitolati "Shadow Justice" faceva davvero pensare a degli adolescenti. Da un lato si sentiva stressata da tutti quei fraintendimenti, poi però pensò che se fossero stati davvero gli studenti, doveva ammirare il loro senso di "giustizia": aiutare un amico in difficoltà era davvero ammirevole. Decise di andare ad affrontarli, così da chiarire che c'era stato un grossissimo malinteso. Prima di andare però provò ad usare i suoi talenti, concentrandosi sul biglietto per cercare di leggere i sentimenti con cui lo avevano fatto, e chissà magari ottenere qualche indizio in più su questi fantomatici giustizieri della scuola.
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    Sae si rese conto che aveva raccontato fin troppe cose che alle orecchie di Banner che non avevano molto senso. Era stata troppo letterale, raccontandogli cosa aveva visto, senza prima fargli una sorta di infarinatura dell'ambientazione che aveva scoperto. Si era abituata con Thresh a cui non serviva farlo, poiché sapeva già di cosa stesse parlando. Si ripromise di essere più chiara nelle prossime delucidazioni. Non riuscì a notare che Banner stava sospettando qualcosa a proposito di Mike, infondo dava per scontato che sapesse che erano diventati più intimi, proprio per via di ciò che gli era successo, e lo aveva preso a cuore. Non doveva essere poi così strano per gli altri sapere che Mike le girava attorno perché ne era cotto. Soprattutto Banner avrebbe dovuto immaginarselo. Sae però non calcolava che ogni tanto le si accendeva una luce particolare nei suoi occhi quando parlava di lui. I suoi sentimenti per il ragazzo erano sinceri, e la sua preoccupazione genuina. Banner alla fine diede per scontato che era una idiozia pensare che Vidoq potesse darle la caccia o cercarla. E Sae concordava poiché infondo non aveva ancora niente di concreto da poter usare per gli adepti delle lanterne. Infondo se Thresh la stava addestrando forse era proprio per arrivare a quello scopo. Quindi era altamente probabile che Thresh la stesse manipolando mettendole altre paure e preoccupazioni, e agendo in modo teatrale usando appunto il povero Dalamadur come una specie di bodyguard. Infondo il mattino dopo si era pure vantato, e magari lo aveva fatto proprio per aumentare quel senso di paura che aveva iniziato ad alimentare? Era inutile farsi così tante seghe mentali, doveva concentrarsi sui suoi obbiettivi, e mentre lo pensava, Banner le propose un sigillo che potesse impedirle di fare viaggi astrali.
    Ti ringrazio per il tuo aiuto, ma non voglio usare sigilli perché ho paura che possano dare effetti incontrollati. Ho già avuto altri problemi di effetti collaterali davvero fastidiosi. Senza contare che ho già avuto un sigillo addosso a mia insaputa. Insomma ho paura di fare danno invece di risolvere problemi. Le faccende con anime e spiriti non sono mai semplici. Il vero aiuto che mi servirebbe è poter metter al sicuro Aurora, mia figlia. Affermò, sentendosi un poco esausta al pensiero che stava diventando sempre più difficile conciliare lavoro, famiglia e missione. Si grattò la nuca sentendosi un pochino in colpa a scaricare tutte quelle preoccupazioni al suo amico, pensò che forse era il caso di lasciarlo riflettere sulle mille informazioni che gli aveva dato, mentre lei avrebbe cercato di arrancare e tenere tutto in piedi.
    Scusami, immagino di essere stata caotica con tutto ciò che ti ho raccontato. A parte le mie visioni ed i contatti con entità misteriose, voglio solo proteggere le persone a cui voglio bene ed impedire a quel farabutto di fare del male ai ragazzi. Thresh è molto interessato a me ed alle mie facoltà, quindi credo che asseconderò il suo interesse, per poter capire cosa diamine ha in mente. Se so che ho te ad aiutarmi, sarà meno traumatico. Si allungò sulla cattedra per raggiungerlo ed abbracciarlo.
    Grazie. Glielo disse con profonda gratitudine, era bello sapere di non essere totalmente sola in quella battaglia. Quando si allontanò gli sorrise, raccolse la sua borsa e si preparò ad andare via.
    Dovrei andare a ringraziare la maestra di Aurora, negli ultimi tempi sono sempre andata in ritardo a prenderla. Teniamoci in contatto, appena ho delle novità, ti farò sapere, magari in modo meno caotico. Se lui non avesse avuto altro da dirle, sarebbe uscita dall'ufficio. Era intenzionata a cercare Marcus, possibilmente lontano da suo padre.
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    Elise fu felice di scoprire che la sua intuizione era stata esatta. Sentire la sua lingua che tremava al tocco delle sue dita la incoraggiò ad esplorare il corpo del kaiju, incuriosita da come rispondeva. Per Elise era una iniezione di autostima scoprire che poteva eccitare un kaiju, ma soprattutto quel kaiju a cui si era affezionata tantissimo. Giocherellò quindi con le dita sulla lingua, strusciandoceli o stringendo di tanto in tanto per una stimolazione più decisa ma comunque delicata. Sentì chiaramente la verga che si sfregava contro di lei farsi più dura e calda. I movimenti che aumentarono di intensità, non furono più una coccola piccante, ma una vera e propria stimolazione che portò Elise già a goderne. Le ricordava vagamente quando si masturbava sfregandosi contro i cuscini quando era più giovane, con la differenza che la sensazione del suo membro era parecchio più piacevole. Ansava già di piacere, ed assecondava i suoi movimenti, tenendo sollevato il bacino per sentirlo al meglio, producendo già suoni osceni e umidicci delle loro carni che si sfregavano. La donna iniziò già a sentire il bisogno di sentirlo dentro di lei, di ubriacarsi totalmente di lui, ma non ebbe fretta, voleva godersi ogni momento poiché quello che stavano facendo era importante, non era il solito sfogo che li aveva colti le altre volte. Elise tirò fuori la sua lingua come a voler cambiare il tipo di "bacio" che si stavano scambiando, e fu in quel momento che notò che Berith aveva avvicinato una delle sue propaggini alla sua bocca, quasi avesse voluto esplorarla anche con quella parte del suo corpo. Elise non si tirò indietro, lo leccò sorprendendosi nello scoprire che erano leggermente diversi dalla lingua, non c'era tutta quella saliva, ma avevano anche una superficie leggermente ruvida, sicuramente per permettergli di avere una presa salda quando li usava. La sensazione fu molto diversa, sentiva la lingua solleticare, le regalava curiosi brividi piacevoli che si dipanavano dalla bocca in tutto il corpo. Lo succhiò manco fosse stato il suo membro. Elise a quel punto era eccitata da morire, portò una mano sulla verga del Kaiju, per premerla contro le sue carni con più forza e sentire le labbra vaginali premersi contro di lui, la clitoride pulsare di voglia incontenibile. L'altra mano invece si dedicò alla lingua che lui le aveva offerto, carezzandola con le dita aperte. Avrebbe voluto dirgli di prenderla che non ce la faceva più, ma la bocca era occupata, così mugugnava di voglia incontenibile. Assecondava i movimenti di bacino del suo amante, totalmente ubriaca di voglia.
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