Posts written by Il Capitolo Hadler

  1. .
    La voce della professoressa era il migliore degli allarmi che potesse rimettere tutti in riga, senza dubbio. Anche Sabik ebbe un tremito che gli pervase il corpo a partire del cervello come una scossa elettrica dritta dentro le membra, accentuando quella perdita di forza progressiva dovuta al piacere che fino a quel momento aveva provato, e soprattutto al sentirsi "vuoto" fisicamente siccome sia Kaguya che Rengoku non stavano piú insidiando le sue intimitá. Trovandosi in ginocchio e praticamente con la faccia sul pavimento, la testa girava come se fosse sceso da una giostra, le anche avevano dei piccoli tremiti che gli impedivano di rimettersi subito dritto, e il volto rosso e affannato misto al sudore della pelle testimoniava quanto era stato provato dalla situazione precedente e come l'adrenalina provocata dall'ormai prossima intrusione di Hachi aveva dato una sorta di effetto sessuale di esibizionismo a cui il Nephilim era assolutamente nuovo e a quanto pare debole. Essere messo allo scoperto ed essere interrotto a quella maniera aveva accesso qualcosa di personalmente profondo, un misto di rabbia ma anche di novitá che si annodava nel suo ventre e nel diaframma. Se la Vampira e il Detenuto avevano dei piani B per risolvere l'increscioso incidente, il Sabik era fuori da ogni binario plausibile di giustificazione che potesse essere raggiunto solo a parole o con spiegazioni vaghe. Cosa fare? Kaguya forse aveva cominciato ad abituarsi alle stravaganze del Nephilim, come anche la sua fine capacitá di mettere il dito in opzioni fuori da quelle a disposizione, e forse avrebbe potuto intendere almeno la radice di quello che avrebbe tentato il suo compagno per creare la giusta situazione per avere a che fare con la Professoressa: usare la veritá. O meglio, la parte che intenzionalmente era alla base dei buoni propositi delle due carceriere ma che poi si era evoluta nel disastro attuale. Sabik per prima cosa avrebbe allungato una mano verso il proprio bastone, impugnandolo e facendovi scorrere energia abbastanza da risuonare col proprio corpo e ottenere stabilitá emotiva, poi i capelli rosso vermiglio si sarebbero colorati di un blu intenso e brillante, pieno di riflessi azzurri ed energetici mentre le sue fattezze andavano a mutare in quelle personali maschili, un aiuto fisico di rivoluzione del proprio organismo in modo da filtrare tutta la spinta erotica accumulata nella versione femminile, uno stratagemma che gli avrebbe permesso di riprendere controllo e avere la maggior parte dei riflessi sessuali concentrati solo nel proprio ano, dato che la sua sessualitá maschile non aveva potuto godere di nessuna attenzione. Rimanendo in ginocchio sul pavimento ma dritto con la schiena, mentre ormai probabilmente Hachi faceva il proprio ingresso, Sabik tremolante appena sembró cominciare a respirare in maniera profonda ma non regolare, anzi molto singhiozzata e con espirazioni che sembravano sibilate. La professoressa sarebbe stata perfettamente in direzione di Sabik per capire al volo cosa gli stava accadendo: stava piangendo. Quei versi sibilati e lunghi anche se singhiozzanti erano proprio dovuto al fatto che essendo muto, per quanto si sforzasse di lasciar uscire qualsiasi emozione gli stesse provocando quel pianto, la sua bocca aperta poteva solo sibilare fuori aria, uno sforzo della gola che in commiato con gli occhi strizzati e chiusi come porte di sicurezza ma ricolmi di lacrime lo rendevano una figura ancora piú triste e debole. Ad aiutare il giusto sapore dell'atmosfera era perfetto il gesto di Rengoku di tentare di aiutarlo, e i tentativi di Sabik di fare gesti con la mano tipici di chi chiede solo un minuto per se stesso e non un rifiuto categorico. La Professoressa Hachi di sicuro sarebbe stata confusa da tutta la scena, ma il Nephilim avrebbe cercato in tutti i modi di attirarne l'attenzione con il proprio linguaggio di segni, chiamando a sé Kaguya per aiutarlo ad esprimersi e fargli da traduttore eventuale. La Vampira a questo punto sarebbe stata a suo agio, siccome facendo da traduzione a Sabik poteva essere resa partecipe di quello che voleva fare con quella sorta di messa in scena senza bisogno di spiegare nulla, bastava concentrarsi sul far parlare il Nephilim e poi supportare la sua versione. I segni che il povero ed emozionato Sabik conveiva erano piú o meno parole volutamente confuse e difficili da starci dietro, ma una buona base per far concentrare Hachi su di lui.
    Professoressa... Aiuto... Mi dispiace... Non so come fare... Volevo aiutare ma ho solo fatto un casino...
    In caso Hachi fosse stata almeno incuriosita dalla situazione, Sabik le si sarebbe lanciato contro per abbracciarla e continuare a piangere addosso a lei con la faccia nel grembo data la sua altezza, strofinandosi e chiedendole un attimo di pazienza per calmarsi.
  2. .
    Sabik doveva essere teoricamente un ancoraggio per assicurarsi che Rengoku rimanesse sempre sotto controllo, ma per come stavano andando le cose tale compito si sarebbe disciolto come la volontá che si stava affievolendo e annebbiando. Il caldo del proprio corpo metteva il Nephilim in una situazione preoccupante, come una febbre, ma era piacevolmente avviluppante nelle interiora ed il tutto era accentuato dai brividi che partivano direttamente dalle zone sapientemente stimolate da Kaguya. Sabik si preoccupó di quella strana inclinazione ad essere stimolato proprio nel buchino posteriore, gli sembró qualcosa di naturale essere cosí arrendevole e scoperto in quella zona erogena, come se il contatto di mascolimitá e femminilitá che erano racchiuse nel suo essere trovassero comune contatto nell'essere invaso in quel punto. É pur vero che la vampira si stava anche dando da fare con una perizia e desiderio che non lasciavano dubbio sui possibili risultati... Il concetto di complicitá aveva preso una piega singolare, inclinata su un senso di liberazione reciproca e di voglia di conoscersi su un piano ben diverso dalle chiacchere o dai confronti combattivi. Ripensando alle volte che la aveva pizzicata e volontariamente invasa nel suo spazio personale, che la aveva smossa su vari argomenti e anche fisicamente a mostrare piú di sé stessa, bhé, Sabik in un certo senso aveva avuto la sua personale vittoria, e quel momento cosí intimo era qualcosa di davvero prezioso di cui poteva ampiamente vantarsi di starne godendo. Ma nel pieno spirito scolastico Rengoku non era da meno e i suoi morsi e il modo in cui si avvinghiava per risalire pian piano le carni umide del Nephilim stavano facendo tremare le gambe e la schiena di quest'ultimo, tradendo quanto queste nuove esperienze stessero prendendo il sopravvento. Ormai Sabik si era del tutto inclinato in avanti, offrendo tutto della sua intimitá a chi gli stava dietro, toccando con la guancia il terreno data la curata scioltezza, con i capelli che per fortuna ne avevano coperto totalmente il volto rosso, con la bocca aperta ansimante e lo sguardo annebbiato e languido che non riusciva a mettere a fuoco una singola cosa. Seppur la presa sulla catena che teneva Rengoku non si affievoliva, se non altro il contrario proprio per le forti emozioni, d'altro canto la mano che aveva accolto il membro del detenuto avrebbe stretto con decisione l'asta, offrendosi ormai a una penetrazione profonda e a un movimento a stantuffo alquanto aggressivo e ritmato in maniera veloce ma regolare. Lo stava facendo apposta di togliere il controllo a Rengoku almeno stimolandolo al meglio in quella maniera, senza contare che quella speciale maniera di mettere in atto del sesso orale era una novitá anche per Sabik che stava gustando con un certo piacere quell'enorme arnese dentro la cavitá orale della sua mano. Il problema fu quando lo studente con la propria lingua avrebbe sfruttato le sue singolari capacitá per produrre un bacio perverso e poco dissimile da un atto sensuale completo invadendo la vagina del Nephilim. Le pareti carnose di Sabik non offrivano una resistenza unica prima di divaricarsi e cedere, ma anzi era una sorta di adattamento stretto, bagnato e molto controllato, forse involontariamente, ma la lingua di Rengoku poteva farsi spazio solo concentrandosi al meglio in quel lavoro di penetrazione, e soprattutto poteva sentire come la risposta fisica di rimando fosse l'offrirgli una piena sensorialitá e presa solida, abbracciante e bollente. Era come entrare in qualcosa di denso ma la contempo ben formato e forte, stringente e quasi fatto apposta per potersi lasciar andare dentro. Per Kaguya invece la resistenza dell'ano di Sabik venne sapientemente superata, ritrovandosi la lingua ad entrare in qualcosa che partiva come un bordo ristretto e tremolante, per finire all'interno di carni calde, pulsanti e che sussultavano man mano che le invadeva. Era anche piacevole il sapore di pelle pulita, dettaglio che avrebbe tradito quanto Sabik arrivasse in fondo alla propria pulizia personale, un tratto angelico probabilmente che risultava in una compulsivitá e abitudine a prendere tutte le misure del caso per avere i propri orifizi privi anche del minimo segno delle funzioni fisiche... Di solito questo particolare livello di pulizia potrebbe suggerire che ci si aspetta abitualmente di essere toccati in certi posti, ma dalla piacevolissima consistenza e integritá della zona, come anche le reazioni lascive ma chiaramente nuove di Sabik, Kaguya poteva facilmente discernere quanto la personale abitudine del Nephilim fosse preterintenzionale alle implicazioni sessuali. Fatto sta che ormai le gambe del Nephilim erano al limite, e da lí a poco si sarebbe riversato in ginocchio in maniera lenta ma inesorabile, perdendo tutte le forze man mano che i suoi due compagni si divertivano con le sue zone piú sensibili.
  3. .
    Oggi si ritorna in ballo! Ho sfruttato ogni singolo minuto per farmi gli affaracci miei, e vi ringrazio per la pazienza. Per colore con cui ho role aperte oggi mi premuro di rispondere e far ripartire le scene, e iniziamo per bene il nuovo anno gdristico <3
  4. .
    *Prende fiato*

    AUGURI DI UNA FELICE VIGILIA E DI BUON NATALE A VOI E TUTTI I CARI!

    *Risata maniacale*
  5. .
    Voto il Cubo.

    E'stato molto difficile capire chi votare e per quale motivo. Partendo dal lavoro degli staffer, mecojoni. É il miglior riassunto che posso fare. C'é stata varietá, obbiettivi interessanti, applicazioni ma soprattutto un attenzione sul dettaglio fondamentale della prospettiva. L'unico voto in meno che potrei dare, e penso capirete perché, é il vantaggio di essere con le mani impastate nei progetti di narrazione, quindi un piedino piú avanti della linea di partenza lo avevamo, non troppo ma devo tenerne conto anche come autocritica costruttiva.

    Per gli utenti, quindi Sho, Yuru e Kiba, mecojoni. Avete toccato punti del regolamento e della ambientazione col coraggio di un progetto e il giusto riguardo di inesperienza a non osare troppo ma provarci. I boss ci stanno, gli extra e i loro obbiettivi/ utilizzi sono on point, il voto alla fine va a Sho per un semplice quanto basilare motivo in cui abbiamo mancato tutti, l'aspetto Hentai. Forse potrebbe sollevare qualche sopracciglio, ma voglio sottolineare come suggerire hentai e far girare l'extra anche intorno all'hentai richiede una dose maggiore di lavorazione,, quindi il voto va al Cubo.
  6. .
    Sabik era molto soddisfatto della situazione, siccome in un certo senso la vena di esibizionismo che un pó caratterizzava il suo modo di essere stava trovando il giusto ritorno ora che era praticamente a vista di Kaguya e Rengoku, e soprattutto in una posizione dove si poteva giocare al guardare ma non toccare, divertente e imbarazzante. I movimenti della vampira poi avevano dato sicurezza al blocco che aveva messo in essere con la catena legata al collo del detenuto, un connubio che avrebbe dato sostanza non tanto al dominare la situazione, ma far concentrare il povero studente verso quello che davvero sentiva con le proprie pulsioni e fargli perdere sempre di piú il concetto di disciplina e controllo che aveva mostrato. Quando peró il respiro di Kaguya si fece vicino al proprio sesso, il Nephilim venne colpito da una realizzazione tardiva di quello che stava per accadere e la profonda lappata della vampira fece percorrere tutto il corpo da un brivido profondo e piacevolissimo che fece socchiudere gli occhi e arrossare il viso al pari della chioma scarlatta che tradí facilmente tali tremolii cadendo ancora di piú dal lato delle orecchie. Se fosse stato un singolo assaggio sarebbe stato differente, ma Kaguya sembró farsi pochi problemi e remore ad esplorare e saggiare l'intimitá del Nephilim, scoprendo nel mentre anche qualche dettaglio interessante: se si fosse limitata alla vagina, l'ovvietá del piacere scatenato dalle stimolazioni sarebbe stato manifesto dagli abbondanti umori che sarebbero stati prodotti, ma quando le insidie sarebbero passate all'ano, Sabik avrebbe tradito una sensibilitá superiore del suo coro in quel punto. La lingua della vampira avrebbe dapprima incontrato subito resistenza, una contrazione davvero veloce appena il caldo e l'umido avrebbero interessato il morbido anellino, ma poi la muscolatura si sarebbe dischiusa accogliendola e quasi tirandola dentro in maniera inconscia, richiudendosi seguendo il respiro regolare ma profondo del Nephilim, la cui temperatura corporea si stava alzando sensibilmente. Il fatto di essere muto e avere le mani occupate lo salvava dal tradire che il piacere che stava vivendo attraverso i suoni, come anche lo stare col volto nella direzione opposta ai due. Quando peró Rengoku avrebbe morso le sue carni, Sabik non solo avrebbe sentito delle emozioni troppo forti per essere controllate, ma quasi come se la presa dei due facesse da gabbia, l'arrendevolezza incontrollata avrebbe preso il sopravvento, e la mano che tratteneva il membro del ragazzo sarebbe scesa facendolo penetrare nella bocca sul palmo: le labbra esteriori erano chiuse ma prive di forza, tanto che il glande sarebbe scivolato dentro come se fosse accolto da un caldo abbraccio sbavato, la lingua poi era ritratta in un "ostacolo" pieno e carnoso che dapprima avrebbe opposto la punta per poi sciogliersi come burro intorno alla corona e fare spazio alla via interna man mano che le forze perdevano di consistenza. Era come se sul pisello del ragazzo si stesse sciogliendo qualcosa di caldo e bagnato che al contempo aderiva intorno allo stesso leggermente in rifiuto costringendolo, ma comunque offrendo poca resistenza al finire dentro per tutta la punta e qualche centimetro dell'asta. Non essendo una vera e propria bocca non c'era il limite del palato o dell'ugola, ma direttamente muscolatura abbracciante umida di saliva che tremava mentre veniva invasa con piccoli ma ritmici sussulti come una impossibilitá a deglutire senza lo scomodo riflesso del vomito. Non era propriamente una penetrazione, ma data la poca esperienza di Rengoku sarebbe stata di sicuro una novitá.
  7. .
    Cerbero avrebbero risposto con una linguaccia corale a BloodyHorny, mentre il suo vero nemico, il Mastino a cui Io aveva dato forma, si prese un attimo di studio per le particolari armi dell'avversaria e la posa presa prima di fare la propria mossa: avrebbe allargato le gambe puntandosi con i piedi, aggrappando di seguito il pavimento con la mano destra i cui artigli avrebbero affondato abbastanza da lasciare dei segni per poi slanciarsi avanti con la mano sinistra chiusa a pugno, seguendo tutto il corpo appunto tirandosi in avanti sfruttando gli appoggi preparati, colpendo in pieno lo scudo della capretta. Ammesso e non concesso che Rea si era preparata in posa un minimo, cosa che gli avrebbe garantito di organizzare come incassare al meglio l'attacco, di base il pugno sarebbe stato davvero potente dimostrando quanto fosse dirompete la massima potenza possibile del Mastino, che aveva dedicato ogni sua risorsa proprio per assicurarsi di infliggere quella poderosa mazzata diretta. La forza sarebbe stata abbastanza da schiacciare lo scudo contro la spada di BloodyHorny, leggasi anche tanto da obbligarla a doversi concentrare sul difendersi e tenere al meglio la posizione senza poter contrattaccare a meno di finire direttamente fuori dall'arena e perdere automaticamente lo scontro. La vibrazione dell'impatto si sarebbe trasmessa attraverso lo scudo direttamente nella mano e nel resto del braccio che lo impugnava, una botta che se non avesse contrastato con qualche espediente difensivo o ridirezionando la direzione di spinta le avrebbe procurato sicuramente dei danni; anche trattenersi sul terreno avrebbe richiesto la sua migliore concentrazione e dedizione. Indipendentemente dalle fortificazioni che la capretta avrebbe preso in considerazione, sia lei che il lupo avrebbero perso distanza dal centro, finendo ambe due sul lato opposto a dove stava Io con Cerbero, entrambi a circa 3 metri dal bordo; il lupo soprattutto avrebbe rotolato rovinosamente sulla spalla sinistra rimettendosi a quattro zampe il piú velocemente possibile al meglio delle proprie capacitá in direzioni di Rea, dimostrando che la stazza e la forza gli permettevano comunque di compensare un minimo di agilitá, dettaglio importante se la ragazza magari avesse deciso approcci tattici. Aveva quindi avuto un assaggio di forza, agilitá e intuizione combattiva del suo nemico, cosa non da sottovalutare per un primo scambio ottenuto da una passivitá iniziale, ora bisogna intraprendere qualche decisione proattiva per capire dove conveniva portare il combattimento. Kuro sarebbe sgattaiolato via a bordo arena, in un primo momento totalmente preso dal panico che BloodyHorny non potesse proteggerlo e Cerbero lo avrebbero accalappiato, invece poi guardando come Io e le Cagnoline rimanessero di parola fermi sulle proprie posizioni avrebbe messo la sua attenzione totalmente sulla sua campionessa, con gli occhi lucidi e lacrimosi ma i pugni stretti in segno di coraggio e incitamento.
  8. .
    Sabik venne sorpreso dagli utilizzi particolari del metallo di cui fece sfoggio Kaguya, e non si dispiacque di prendere con la mano libera un nuovo strumento di controllo di cui doveva capire il miglior metodo di utilizzo. Tra la Vampira e Rengoku c'era un sapore di battibecco molto simpatico seppur non privo di azione diretta, che va bene che le mutandine della ragazza non fossero proprio il sogno erotico di molti maschietti o non fossero la scelta migliore per sedurre, ma da come il ragazzo si sarebbe lanciato sul corpo di lei per insidiarne l'intimitá era chiaro che il desiderio stava prendendo il sopravvento. Ma, per equilibrio, se la posizione di Sabik non aveva ispirato abbastanza disponibilitá, il Nephilim aveva il giusto diritto di non interessarsi ancora al piacere del detenuto ma piú all'aspetto pratico del ricordargli di dimostrare rispetto per la disciplina e chiarezza di quale fosse il suo ruolo. Prendendo come riferimento Kaguya, la gamba di Sabik dal suo lato si sarebbe mossa in un piccolo arco per permettere al ginocchio di piegarsi e far sí che il piede potesse raccogliere la catena che stava al collo e metterla in tensione intorno alla caviglia mentre riprendeva contatto col terreno, cosí facendo Rengoku sarebbe stato tirato leggermente verso il basso e in avanti verso la Vampira. Cosí vicino quasi da poter stare col viso verso di lei, ma poi il Nephilim avrebbe fatto lo stesso con la gamba opposta, raccogliendo la parte di catena ancora piú vicina al collo del ragazzo, cosí che ripoggiando le gambe e allargandole il detenuto si sarebbe ritrovato tirato lontano dall'intimitá di Kaguya, non ababstanza da farlo staccare ma al meglio per obbligarlo a stare col braccio stesso e sofferentemente in tensione caso avesse voluto che l'intento di insidiare le intimitá di lei proseguisse, oppure che la stessa Vampira facesse in modo di tenerlo lí. La faccia di Rengoku invece si sarebbe ritrovata necessariamente tirata verso la parte poco sotto la natica del Nephilim, con la catena che quindi faceva il giro all'esterno delle coscia, passando in mezzo alle gambe in una "S" che finiva in basso sulla caviglia opposta e poi nella mano di libera di Sabik, un metodo molto ingegnoso di sopperire alla poca forza fisica con un sistema che permetteva a tutto il corpo di fare da perno e tenere il detenuto inginocchiato sempre e comunque in una posizione di stress. Ciliegina sulla torta, o meglio assicurazione della situazione, la mano che teneva il membro del ragazzo avrebbe pizzicato il prepuzio con i denti del palmo, posando le labbra proprio seguendo le sagome dei bordi della cappella, ma non offrendo nessun piacere o sollievo da quella pericolosa presa escluso un calore piacevolmente umido ma intorno a un punto debole fin troppo sensibile. Il Nephilim avrebbe ridacchiato leggermente socchiudendo gli occhi e facendo un cenno del capo a Kaguya offrendole ampio vantaggio di rispondere a tono a Rengoku, oppure di portare avanti meglio il gesto sfrontato dello stesso per trarne il suo personale piacere o controllo, quello che effettivamente preferiva. Non si dica che il detenuto fosse trattato male, alla fine era praticamente nella posizione originale con la faccia stampata nella zona della coscia sotto al sedere di Sabik, solo che ora, per quanto vicino all'initmitá del Nephilim, nemmeno ad allungare la lingua sarebbe riuscito a raggiungerla, solo a poterne respirare gli odori che ora si stavano facendo irrimediabilmente piú intensi.
  9. .
    Tranquilla, descrivi pure la Kamen che hai scelto in dettaglio, mi ricordo che ne avevamo concordata una ma non so se nel mentre hai fatto modifiche, vai serena nel tuo prossimo post.


    Per tutti i presenti una cascata di energia avrebbe invaso l'area di combattimento come una forte onda d'urto, che avrebbe alzato parecchia polvere insieme a spostare tavoli e sedie, tanto che ora i vari contendenti erano all'interno di una "arena" di circa 10 metri di diametro circolare, con tutti i tavoli e le sedie a fare da limite. Io non sembro' scosso dal tumulto in se', ma sicuramente venne colpito dall'urlo di battaglia di BloodyHorny, che lo spinse a parlare preventivamente prima di ogni reazione pericolosamente caotica.
    Capisco, la disponibilita' e' giusto che venga messa anche alla prova, e da quando sono in questa scuola il sistema di appropriazione diretta non mi ha mai dato fastidio. Cerbero!
    Le tre cagnoline si sarebbero subito messe a totale disposizione di Io, curiose e con gli occhi spalancati per capire cosa avrebbero dovuto fare o quali erano le intenzioni della persona che avevano come riferimento.
    Una Kamen va rispettata. Non esiste la frase "La tua Kamen non ci fa paura". Una Kamen e' la manifestazione di qualcuno la cui volonta' e' stata riconosciuta come potenzialmente quella del futuro Akira. Se combattete dovete avere l'intento di piegare e rompere quella volonta' manifesta... E voi non avete quel tipo di indole.
    Il tono della voce metallica sinistra di Io si fece quantomeno leggero(?) e le tre cagnoline distolsero lo sguardo un po' imbarazzate ma coscienti che, tra tante qualita' che avevano, il tipo di violenza richiesta per un fine cosi' importante non era in pari. Io avrebbe annuito, per poi alzare la mano destra all'altezza del volto col palmo verso l'alto, concentrando energia oscura e risucchiando energia di colore rosso da Cerbero i cui occhi brillanti che risuonavano con quelli del loro capo sarebbero divenuti ancora piu' intensi.
    ... Ma non siamo privi di risorse... Il Girone possiede i Mastini adeguati per queste situazioni.
    L'energia oscura di Io si sarebbe fatta nuvola nera che si sarebbe espansa per tutta l'arena, prima di condensarsi in una nuova forma: un grosso cane nero, alto almeno quanto Rea al garrese, messo su 4 zampe ma tradendo la capacita' di poter stare su due e raggiungere tranquillamente i 3 metri. Il muso era particolare siccome, oltra la bocca piena di denti principale, vi erano varie pseudo mandibole ai lati del volto e sul collo, mentre al posto degli occhi vi erano "tatuati" 4 simulacri di occhi dal colore argenteo. Completata la manifestazione, il Mastino avrebbe tirato su la testa verso il soffitto per scatenare un ruggito che avrebbe fatto tremare le ossa di Rea, prima di puntare lo sguardo su di lei ed emettere un leggero suono gutturale di sfida, dimostrando che la aveva presa come bersaglio ed era pronto a combattere.
    Niente trucchi o strategie particolari: batti il Mastino del Girone e lasciamo in pace Kuro. Se il Mastino ti sconfigge o finisci fuori dall'arena, agiremo per prenderci Kuro. Nulla da contrattare ovviamente, il tuo consenso e' superfluo ora che non puoi azzardarti semplicemente a filartela. E' solo una assicurazione che accettiamo la sfida e ce la giocheremo in totale sincerita'. Ti schiacceremo come e' previsto dalla scuola e ci prenderemo quello che ci interessa.
    Io aveva una certa mania di mettere in chiaro le cose, e sembrava quasi che fosse la sua maniera di assicurarsi che non nessuno potesse travisare o non concentrarsi al meglio su quello che aveva davanti. Per Rea faceva sicuramente comodo poter pensare solo al singolo grosso nemico e non doversi preoccupare di Kuro, che potesse essere all'altezza della prova invece era tutto dipendente da quanto avrebbe combattuto bene.
  10. .
    Kaguya e Sabik non si erano preparate un copione, ognuna di loro probabilmente cercava di prendere un pezzetto di quello che faceva l'altro e metterci del proprio, un calderone che vedeva Rengoku palleggiato non troppo avidamente e in maniera convincente. Poteva sentirlo dalle sue reazioni fisiche e vocali come effettivamente stessero tirando fuori da lui una certa sincerità, spogliata dei suoi principi complessi e più pratica, ma comunque sempre appartenente ad una indole interessante. Il Nephilim però si sarebbe ritrovato a una scelta attenta quando la vampira volle dare sfogo alla sua invasività, sentendo come il peso del ragazzo stava cambiando posizione siccome stava per finire inginocchiato: la mano che stringeva la base del membro lo avrebbe liberato mentre quella sulla punta avrebbe continuato con le dita a trattenerla. Sabik invece non avrebbe seguito nella caduta Rengoku, ma avrebbe solo accompagnato il movimento piegandosi in avanti e allungando il braccio per non perdere la presa, portando il busto in avanti e stendendo per bene la schiena. In pratica il povero detenuto in ginocchio aveva a pochi centimetri dalla faccia il sesso del Nephilim, che si sarebbe rivelato composto dalle grandi labbra di colore dorato mentre la carne più rosea era nascosta nell'interno. Il leggero lucido della pelle tradiva come un certo grado di eccitazione fosse già stato raggiunto, e il forte odore di scatenato dagli ormoni in subbuglio ora sarebbe stato a pieno gaudio del ragazzo. Sabik tratteneva la punta del pene di lui, e ora che erano in quella posizione le dita e la bocca sul palmo erano allineate volendo per accoglierlo con facilità, bastava solo abbassarsi un pò di più... Solo un poco di più... Però il pensiero si sarebbe fermato mentre la chioma fluente rossa si sarebbe mossa come acqua sulle sue spalle, finendo in avanti, scoprendo il collo e toccando terra con facilità per la lunghezza, quasi come se stesse facendo da intimo sipario per nascondere il suo volto. Il Nephilim si sarebbe mosso leggermente con i fianchi per stare comodo, senza dire molto stavolta ma curioso di come si sarebbe mosso Rengoku e di cosa avrebbe fatto Kaguya ora che, volendo, il detenuto aveva tutta la facilità di compiere qualcosa di fisico e seguire gli ordini/ proposte della Vampira. Era pura curiosità ora di quello che poteva accadere lasciando un pò più di spazio, rimanendo piacevolmente in attesa e mettendo anche di fronte a Kaguya l'opzione che il "primo bacio" della loro "vittima" lo avrebbe vinto Sabik... Chissà se poteva essere un dettaglio interessante per le altre parti di questo interessante triangolo...
  11. .
    Ok, direi che ci siamo... Ma lascia stare Kuro, siamo noi due che dobbiamo farcela.
    La voce che aveva accompagnato Rea si sentì fortissima, così forte che tutto intorno a lei avrebbe perso colore e movimento, come se bloccato nel tempo.
    Quel gattino ha fatto del suo meglio, ma questa è la tua storia. O meglio è ora di farcela diventare. Da ora in poi non è importante quanto sei forte, vincere o perdere è un punto di vista, ma quello che devi portare avanti è il tuo cuore, il posto dove c'è davvero la tua libertà... Io e il Girone non sono come li percepisci, ma sarebbe una enorme rottura fargli partire lo spiegone... Riempilo di botte a passa oltre, se ha qualcosa di davvero saporito prima o poi tornerà.
    Il calore e la forza percorrevano ogni membrana e osso del corpo di Rea, che poteva vedersi brillare di una luce che avrebbe pienamente espresso la tipologia di energia e sentimenti che le scorrevano dentro.
    ... Un piccolo regalo. Mostra il tuo vero aspetto, o come la chiamano qui, la Kamen. Io, Cerbero e anche Kuro non avranno modo di capire che in realtà sei tu, e anzi per tutti loro saranno sempre a stati a contatto con la tua vera forma. Un potere mentale non da poco che dovrai decidere tu come sfruttare... Un modo per essere libera anche da Rea stessa?
    La voce si sarebbe presa una pausa con una risatina maliziosa e divertita, prima di invadere tutto con la luce e sospirano leggera le sue ultime parole:
    Di il nostro nome. Urlalo e potremo combattere!
    Era ora per Rea di scatenare tutto il suo potere!
  12. .
    Kaguya non perdeva attivo per donare alla scena quell'atmosfera di trappola metallica per orsi, nonostante il vero dilemma non era le due morse che si chiudevano su Rengoku ma cosa ne sarebbe scaturito da quest'ultimo. Sabik non aveva scelto le proprie parole a caso, siccome le varie spiegazioni della Vampira sul ragazzo gli avevano dato la giusta dose di tempo e nozioni per architettare qualcosa, ma di come si stesse muovendo col corpo era un altro mondo di casualità e improvvisazione. Conoscendo sia il sesso femminile che maschile, ambo le pulsioni non erano sconosciute e soprattutto giocare allo strusciarsi proponendo un pò di invasività lo riteneva parte della sua più interiore necessità di scavare nelle cose, di metterci le mani apposta per vederne le reazioni. E quando arrivarono quelle del loro detenuto, bhè, che dire... Il Nephilim ci rimase male per i propri vestiti, ci teneva a ricercarli e farseli su misura, ma purtroppo avrebbe dovuto dirgli addio mentre il suo corpo aderiva a quello del ragazzo. Ora che da sotto il petto non era rimasto pressochè nulla, Rengoku poteva sia toccare con la propria mano sul fianco che osservare di sbieco come il corpo di Sabik non fosse poi tanto comune: siccome aveva liberato la forma legata all'oscurità, la pelle era di un colore nero opaco, attraversata nelle linee anatomiche da filamenti energetici dorati che pulsavano di energia cremisi, che però non risultavano proprio regolari o perfettamente allineati con le fasce muscolari o le vene, ma anzi davano l'impressione delle riparazioni della porcellana con la tecnica giapponese di usare appunto l'oro per riattaccare le parti. Vista piacevole o meno era oltremodo divertente mettere a confronto come le loro fisicità ne avessero di dettagli da raccontare a loro modo, fatto sta che questa mossa audace disarmò il povero Sabik che si fece scivolare dalle mani il proprio bastone che avrebbe tintinnato metallicamente a terra, rubandogli un secondo sospiro che si fece lungo e languido nel sentire come i muscoli di Rengoku si sarebbero appoggiati alla sua schiena, e la verga avrebbe fatto da sella obbligandolo a stare sulle punte per non perdere l'equilibrio. Sarebbe stato quasi un imbarazzo se la mano che si trovava dal lato di Kaguya non fosse corsa ad aggrappare la base del pene del ragazzo, chiudendo con una forza rispettabile la base dell'asta e dei testicoli tra indice e pollice in una morsa non differente da un anello molto costrittivo; mentre l'altra mano sarebbe corsa l'ungo l'asta che passava sotto il proprio sesso ora e la avrebbe aggrappata con fermezza, strozzando la corona del glande e facendo in modo che rimanesse ben ferma offrendo una seduta piacevole. Sarebbe stato un ottimo modo per far sì che Rengoku rimanesse obbediente abbastanza per permettere al Nephilim di strusciarsi leggermente con le labbra esterne del suo sesso caldo e leggermente umido, prima di alleggerire la presa sul glande "sminuendola" al pollice e il medio che tenevano per bene la pelle stesa e il polpastrello dell'indice che si sarebbe messo a giocare con il buchino dell'uretra facendo dei piccoli cerchietti, spingendo leggermente e permettendogli di aprirsi un pochino.
    Devo dire che ho per le mani un interessante pezzo della scacchiera... Ma vorrei lasciare le opinioni a Kaguya ora... Se non dovesse ritenere il tuo comportamento corretto o... soddisfacente... Penserò io ad elargire l'appropriata misura di premio o punizione che meriti...
    La mano che giocava col glande era quella che vocalizzava le parole, quindi il fiato caldo e umido sarebbe arrivato direttamente sulla punta del pisello di Rengoku, ma nel contempo la mano che faceva da anello alla sua base avrebbe fatto sentire i propri denti che avrebbero pizzicato con delicatezza e attenzione la pelle della sacchetta. Ora pensare a quella scena come una tagliola per orsi era a malapena una analogia azzeccata, e di sicuro di denti e bocce in quel momento ce ne erano davvero parecchie a mettere in discussione l'"incolumità" del detenuto.
  13. .
    Stai accusando per caso i tuoi carcerieri di essere molesti? Sono accuse molto forti da parte di qualcuno così... Colpevole...
    Sabik aveva un'ottima posizione per percepire i piccoli movimenti di Rengoku, soprattutto la forma che aveva raggiunto la sua erezione. Era piacevole essere in mezzo a Kaguya e il ragazzo, donava una precisa chiarezza di come ognuno si rapportava a quella intimità forzata dal proprio punto di vista, e il Nephilim che poteva fare da carta "selvaggia" non lesinò il fare attenzione a piegarsi e ciondolare leggermente avanti e indietro seguendo le tensioni dello studente, muovendo il bastone in diagonale spingendo o a destra o a sinistra torcendo leggermente il proprio bacino, così che l'asta si potesse posare e strusciare tra le natiche e sulle reni, con una meticolosa attenzione a fare in modo che la pelle del membro di Rengoku avesse ampia occasione di rillassarsi e abbracciare la corona del glande per poi ritirarsi e mettere leggermente in tensione il prepuzio, una forma piacevole e tesa di controllo.
    Nomea? Se non te la fai qui, dove vorresti che nascesse? Le Kamen possono essere una scusante valida in superficie, ma quando anche tu ne avrai una capirai che non sono un valore assoluto per cui dividere la gente... Dovrai affrontare le Kamen E i loro possessori, o non sei tanto differente da un Gladiatore Americano che ha bisogno delle telecamere per concedersi quello per cui si mette in gioco... Ma sopratutto...
    Sabik avrebbe aperto leggermente le gambe, serrato le natiche e spinto in basso col bastone per assicurarsi che la presa sul pene del ragazzo fosse salda e dessero pausa ai piccoli movimenti che fino ad ora si erano scambiati. Kaguya non si sarebbe sorpresa troppa nel vederlo siccome lo aveva visto nei suoi esercizi mattutini, ma con una lunga espirazione il Nephilim si sarebbe piegato con la schiena all'indietro, come una ballerina, rilassando le ali e facendo scendere i capelli come una cascata vermiglia di seta posandoli volontariamente sull'asta del suo prigioniero. Una contorsione che avrebbe permesso a Sabik di poter guardare dal basso sotto la linea della mandibola il volto ancora pieno di fiamme oscure di Rengoku, e lo sguardo del Nephilim era scarlatto di sicurezza.
    ... Non è importante che sia la tua prima volta, stai già combattendo per rifiutarci e tenerci sotto controllo con i tuoi modi... Sono semplicemente attacchi per cui non eri preparato, come non lo sono nemmeno io... E' tutto nuovo, tutto pieno di possibilità... E' disarmante che il tuo egoismo sia solo volto a un esercizio di narcisismo... Tu che dell'aspetto ne fai maledizione...
    Per quanto la voce venisse dalle mani, il tono era progressivamente languido, scontento e preparatorio al veloce tentativo da parte di Sabik di mordere in maniera leggera il mento del ragazzo, una azione che sarebbe andata proverbialmente a vuoto per la posizione e la differenza di altezza tra i due, ma che avrebbe fatto collidere i denti in un tintinnio chiaro e aggressivo. Rengoku da un lato aveva una Vampira e addosso un Nephilim che è la letterale somma di un demone e un angelo, che le cose stessero prendendo una piega "infernale" forse c'era anche da aspettarselo, ma magari le parole di Sabik avevano anche colo un punto fondamentale delle difficoltà del ragazzo: la forma. Voler affrontare le Kamen era un desiderio assolutamente rispettabile, siccome sottointendeva che Rengoku era deciso ad affrontare persone affermate e con esperienza sotto la cintura, lodevole, ma forse stava rischiando di perdere di vista le persone intorno a lui che potessero far parte di quel percorso, e che per quanto ne sapevano non mancavano ne di valore ne di significato a volersi cimentare contro. Era un dibattito quasi filosofico della scrittura di una leggenda, per quello Sabik sarebbe stato più "fisico" e suggestivo su dove tenere il discorso... Dopotutto era proprio Rengoku che si stava godendo una esperienza per cui molti della scuola avrebbe volentieri combattuto per viverla...
  14. .
    Kuro fu ampiamente soddisfatto del risultato di quella spinta di coraggio, ma dovette cedere a un certo quantitativo di senso di colpa vedendo quanto effetto ebbe la polvere che aveva lanciato dell'impeto dell'azione. Fu un sentimento contraddittorio con tutti gli approcci a cui era abituato, forse perchè essere furbo non combaciava bene con l'essere efficace e colpire dove fa male, quasi come se sentisse il prezzo di quella piccola vittoria come qualcosa di troppo personale. Fu sorpreso quando Rea prese a smucinare nel suo zaino e prese una sacchetta a caso e cominciò a minacciare le tre ragazze, ma non potè che notare che come decisione era alquanto coraggiosa e risolutiva, cosa che lo fece stare in silenzio e decisamente meno spavaldo e randomico del solito. La Cerbero che stava riempiendo di bicchierate d'acqua la faccia della sorella ingiuriata si sarebbe girata abbastanza infuriata con i denti digrignati e accennando un morso all'aria, facendo tintinnare i denti in modo da dare segno tangibile di quanto fosse contrariata alla situazione, ma avrebbe comunque esposto la sua parte.
    Non sai nemmeno cosa stai veramente chiedendo! Ti senti forte per questo tiro mancino, ma Io e il Girone che ha messo su non è alla tua portata! Forse i ragazzini stellati di Sagara hanno il numero dalla loro parte, come i fan di Tsareena, ma avere la qualità è tutta un'altra storia! Kuro ci serve, e anzi, a lui serviamo noi!
    Bhè, la verità è sempre nel mezzo...
    La voce particolarmente sinistra e sintetica che proveniva dalla porta di entrata apparteneva a una figura mascherata altrettanto difficile da identificare, sia perchè era evidente che fosse una Kamen, sia perchè le fattezze del corpo medie regalavano difficoltà anche a capire se fosse maschio o femmina o qualsiasi altra cosa. Sta di fatto che Cerbero quasi si sarebbero messe in piedi come potevano in segno di rispetto, in pieno recupero di vigore tradendo il fatto di chi potesse essere la figura appena comparsa.
    Il mio nome è... Io. Cerbero ha il suo modo di fare le presentazioni, ma se proprio qualcuno deve cercarmi ho l'abitudine di manifestarmi direttamente. Stento ad ammetterlo, ma ho un pallino per l'educazione e la chiarezza.
    Rea e Kuro potevano subito percepire come la voce di Io non fosse proveniente proprio dalla sua posizione, ma sembrava diffusa direttamente nelle loro orecchie, anzi quasi se la percepisse direttamente il loro cervello, una sorta di trasmissione diretta molto invasiva. Ma la cosa più strana sarebbe stata nella fattispecie il movimento repentino con cui Io li avrebbe subito raggiunti: non c'era stata nessun tipo di camminata o corsa, semplicemente ora si sarebbe ritrovato di fronte a loro, a 3 metri da Rea e a 3 metri da Cerbero, chiudendo un triangolo che lo vedeva dare le spalle alla porta di entrata lontana, e il fronte allo spazio tra i due gruppi. Sul suo elmetto i riflessi di Rea e Kuro come quello di Cerbero sembravano come una fotografia immobile che veniva tenuta sotto osservazione da qualcosa di imperscrutabile al momento.
    Per prima cosa, ho interessa che Kuro faccia parte del Girone. Il mio gruppo scolastico ha delle specifiche regole che prendo come parametri per selezionare i suoi possibili appartenenti, e Kuro le asseconda. Poi, il Girone si basa su una condivisione molto profonda, di fatto chiunque sia nel Girone è collegato a me e viceversa sono collegato a loro... Questo mi permette di conoscere un mondo più vasto, ma anche di permettere al mondo di conoscermi. Kuro è la delegazione dei Kemono che la Gakuen vorrebbe finalmente coinvolgere nel quadro di stabilità nazionale, se facesse parte del Girone, potrei avere piena coscienza della sua realtà e lui della nostra, rendendo lo scambio sincero e comune.
    A quel punto un riflesso rosso si sarebbe fatto presente nell'oscurità dell'elmetto, mentre l'occhio sinistro di tutte le Cerbero avrebbe brillato dello stesso colore, ed era visibile anche per quella atterrata dalla paprika che nel mentre era riuscita a sciacquarsi la faccia e ad avere un minimo di autonomia.
    Hai domande al riguardo?
    Kuro era sinceramente contrariato a qualsiasi cosa stesse accadendo e se la voleva svignare come pochi, la voce che accompagnava Rea quel giorno invece se ne restava in silenzio, ma poteva sentire come al momento si annidasse nel suo petto, allineandosi con i sentimenti che avrebbe provato o con quello che avrebbe deciso di fare. Io e Cerbero davano l'impressione di un gruppo con visioni lontane dalla praticità di Rea e Kuro, che erano spiriti più energetici diciamo, ma non di meno era anche strana quella disponibilità del loro capo che aveva messo in chiaro praticamente tutte le motivazioni che avevano attirato le sue attenzioni su Kuro. Molte volte fare domande richiede più furbizia di quanto si possa percepire, alle volte delle richieste sono autoconclusive o già risposte, in altri casi invece sono capaci di aprire il dialogo e tenere la situazione sotto controllo, quindi il punto fondamentale era una giocata di carisma di Rea: se aveva intenzione di mantenere il proprio flusso e navigare in quello di Io doveva sapersi muovere in quella conversazione, che poi tanto pacifica non era siccome Cerbero si stava riprendendo e virtualmente aveva il suo alleato migliore a disposizione.
  15. .
    Rea aveva pensato bene di prendere come ovvietà il fatto che la Cerbero che stava puntando avrebbe fatto qualcosa per non essere investita, di fatto ambo le mani si sarebbero fatte in avanti per incassare la carica, e ci fossero state le gemelle al completo la capretta sarebbe stata soggiogata senza problemi, invece non solo avrebbe occupato le mani dell'avversaria, ma i pugni nello stomaco sarebbero stati molto efficaci e veloci a drenarla abbastanza di resistenza da obbligarla a fare a malapena da distrazione per tenere in posizione l'eroina di Kuro. Quest'ultimo era di sicuro impaurito e molto preoccupato della situazione, ma sentendo le parole della sua alleata, e vedendo anche come la singola Cerbero che stava prendendo i colpi nello stomaco era ampiamente indifesa l'occasione avrebbe fatto il gattino furbo: mettendo mano a una tasca avrebbe tirato fuori un sacchetto di tessuto leggero che avrebbe tirato alla ansimante nemica, liberando una polvere dal colore rosso accesso, quasi vermiglio, che avrebbe liberato una nuvola non troppo cospicua ma estremamente densa, tanto che per un attimo sembrava che la cagnolina avesse passato la giornata con la faccia in un campo da tennis. La Cerbero sulla destra era rimasta per un attimo ferma mentre era salita sul tavolo per accorciare le distanza, quella centrale anche ebbe un sussulto come se avesse vagamente immaginato qualcosa, ma l'ultima che teneva le corna di Rea avrebbe mollato la presa e si sarebbe buttata a terra in preda ai dolori allo stomaco e ai lancinanti effetti della polvere appena beccata:
    PAPRIKAAAAAAAAA! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! PERCHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'?!
    La Cerbero stava letteralmente piangendo e singhiozzando, urlando come poteva fra un respiro e un colpo di tosse, non potendosi ne muovere facilmente per i pugni allo stomaco e in panico per colpa della polvere che Kuro le aveva appena lanciato. Stava soffrendo tantissimo, e la sorella col bernoccolo in testa avrebbe cercato subito qualche brocca d'acqua dai tavoli per lavarle la faccia, mentre quella alla loro destra sarebbe scesa dal tavolo per prestare soccorso. Qualsiasi volontà di combattere o portare avanti la loro agenda era palpabilmente scomparsa in vista di quanto erano preoccupate per la loro gemella. Rea e Kuro volendo erano liberi di scappare.
    Sorellina ci pensiamo noi ora, stai calma! Si, stai calma! Ora ti laviamo per bene la faccia!
    BWAAAAAAA... SIGH! CHE MALEEEEE! BWAAAAAAAAA!
    Era il pianto più triste e sentito che poteva dimostrare quella ragazzetta, e anche Kuro per quanto soddisfatto del risultato efficace si sarebbe sentito quasi di aver esagerato, riaggrappandosi a Rea avendo messo ormai da parte qualsiasi paura o timore. C'era quasi una atmosfera di indelicatezza che il forte senso di famiglia e gruppo di Cerbero aveva portato in gioco in mezzo alla foga del combattimento.
    Siamo gli unici presenti e la porta è lì bella aperta per andarcene... Forse volevano far le dure ma l'entusiasmo non bastava ad accettare anche imprevisti? Sembrano più abituate a fare a pugni e litigi che non a farsi propriamente male...
    La voce nella testa di Rea era assertiva nel tono e pacatamente pratica, bisognava capire ora se Rea aveva un piano di fuga o altre intenzioni di sorta.
4015 replies since 7/9/2004
.
Top