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Il ragazzo riuscì ad attivare la leva, che con un "clock" rumoroso fece attivare qualche meccanismo che fece scendere in modo meccanico una scala a pioli nella stanza sopra di loro, per farli uscire dal buco più in alto.
Sembrava tutto riuscito quando sfortunatamente i fili che arreggevano la piccola decisero di schiantarsi, facendo così cadere nel vuoto V-2, che però finì fortunatamente nella ragnatela del ragazzo.
Il colpo d'urto della caduta della ragazza fece però spezzare la corda che teneva il ragazzo e lo fece precipitare sugli spuntoni, finendo con il braccio destro e la gamba sinistra infilzati a metà da due punte affilate. -
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Il piano sembrava funzionare bene.
Dall'entrata del pozzo a V-2 c'erano cinque metri, e altri dieci metri il ragazzo riuscì a farli facendosi calare dalle liane spinose della ragazzina verso il basso, così bastavano solo cinque metri di caduta, un pò rischiosa considerato che sotto di loro c'erano diversi spuntoni.
A peggiorare la situzione i due fili di rame che arreggevano la lunga "catena umana" sembravano iniziare a cedere, erano ultra-tesi e iniziavano a fare un rumore dovuto allo sforzo.. e ancora a peggiorare la situazione il tempo scorreva molto velocemente..
Dovevano agire in fretta senza stare troppo a pensare, solo così FORSE avrebbero potuto sopravvivere.. -
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Calarsi all'interno del buco fu sicuramente un ottima idea.
Appena il ragazzo arrivò a 5 metri dall'entrata dello stretto "pozzo" vide sotto i suoi piedi (a 15 metri di distanza) degli spuntoni molto appuntiti pieni di ossi e stracci di vestiti.
Se qualcuno fosse caduto in quel buco avrebbe fatto sicuramente una brutta fine..
Guardando meglio potè notare anche che proprio in mezzo a tutti quegli spuntoni, che erano posizionati l'uno 10 cm dall'altro, c'era una strana leva conficcata nel terreno..
Era quella la trappola di cui il mecha parlava? Cosa dovevano fare?
Una cosa era certa.. qualsiasi cosa volessero fare la dovevano fare subito visto che anche il quarto minuto era passato.. -
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Improvvisamente il piccolo mecha nella stanza sembrò ri-accendersi.
Zzzzzz....
Non.. combatt.. andate... nero.. trappola..
Zzzzz..
Il mecha si spense nuovamente, riportanto sulla fronte 7.58. -
.SPOILER (click to view)Continuate finchè non intervengo.
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Il ragazzo riscì a strappare via le corde dal muro e a liberarsi.
Appena fu libero e riusci a toccare il pavimento con i piedi, un piccolo mecha entrò da un buco nel soffitto che prima non avevano notato.
Atterrò davanti ai loro occhi, accanto alla buco nel pavimento. [+]
Benvenuti nel Chain Game.
Sono qui per illustrarvi Regole e Dettagli sul gioco di oggi.
Tra 10 minuti esatti la stanza esploderà disintegrandovi completamente.
L'unica via di fuga è il buco dal quale sono appena uscito, il quale sarà accessibile con una scala solo dopo che uno di voi due avrà portato a termine l'Obiettivo.
Quale Obiettivo? Quello che avete in comune: uccidere il vostro compagno di stanza.
Ora ha inizio il gioco.
Il mecha sembrò spengersi improvvisamente, e sulla sua testa apparì un timer che segnava già "9.49"....SPOILER (click to view)Postate il link delle vostre schede -
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Appena la ragazza finì la frase, come d'incanto il carrello iniziò a muoversi e passò nuovamente tra le porte della giostra, entrando nell'oscurità di quella strana casa degli orrori.
Dopo circa un centinaio di metri fatti nel più totale buio, una luce soffusa illuminò il corridoio che il carro stava percorrendo, apparentemente privo di fine.
Poco dopo l'accensione della luce una strana musica partì seguita da parole calde e allo stesso tempo distaccate: -
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La ragazza arrivò al centro di un enorme piazza, dalla quale si potevano vedere tutte le più importante giostre,
tra cui le montagne russe, l'enorme ruota panoramica, la spaventosa casa degli orrori, ecc...
Proprio da quest'ultima uscì un carrello che sembrava avere un cartello appoggiato sopra che sembrava recitare la scritta:
SALI
Cos'era questo? Uno scherzo di cattivo gusto? Una trappola? Un gioco della quale non era stata informata?
Nessuno le aveva detto niente, e la lettera ricevuta era stata molto sintetica..
Le cose non sembravano promettere bene, ma la ragazza avrebbe avuto lo stesso il coraggio di salire?
Una cosa era certa, quel carrello era lì per lei. -
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Da pochi giorni un semplice compito era stato diffuso in tutte le classi agli studenti della mastodontica scuola di Kurayami.
Semplice all'apparenza, ma con domande piene di significati nascosti e giochi di logica apparentemente infantili che andavano a scavare nella più profonda psiche tirando fuori cose che solo la psicologia poteva trovare.
Questo esame non era altro che un test creato dal Dottor H per trovare una persona molto speciale.,,
.. se vi state chiedendo se H si intende anche di mente umana, beh, dovete sapere che tra le sue 27 lauree c'è anche quella di psicologia.
Ma tornando a noi, qualche giorno prima il vincitore dell'esame, o meglio, la vincitrice, aveva ricevuto una lettera nella quale c'era scritto semplicemente di recarsi alle 4 precise del pomeriggio nel luna park abbandonato per ritirare il premio.
Strano posto per ritirare premi, così desolato e spento, aveva un aspetto poco rassicurante e decisamente caotico.. chissà se la ragazza avrebbe avuto il coraggio di accettare.. -
.CITAZIONE•Livello C - Difficoltà Bassa
Missioni per i giocatori pratici ma che non vogliono osare troppo.
Livelli: 1
Compenso: 10
Una stanza bianca, larga lunga e alta 9 metri, perfettamente quadrata.
Da una parte della stanza, appesa al muro con delle corde di canapa alle mani e ai piedi, una bambina dai capelli blu.
Nella parte opposta della stanza, appeso al muro allo stesso modo, un giovane dai capelli biondo cenere.
Infine, in mezzo ai loro occhi, una buco nero quadrato nel pavimento, largo due metri quadrati. -
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La domanda di V-Ex non fu accolta con piacere..
Senza voltarsi a guardarlo, ma restando con lo sguardo puntato sullo schermo del computer, H iniziò a tamburellare nervosamente le punte delle dita sulla scrivania.
Non.. non so rispondere a questa dua domanda.
Mentiva.
Sapeva benissimo che V-Ex era riuscito a riconoscere la sua sorellina, o meglio, sorella maggiore.
Ma non sapeva spiegarsi tutto ciò.
Non continuò nemmeno a parlare, la domanda del ragazzo gli aveva fatto tornare troppi ricordi in mente, e in particolare il momento preciso in cui con la sua mania sulla materia scientifica rovinò per sempre la sua vita.
Il giorno del fatidico esperimento.
Papà! Papà! Che cosa stai facendo?
Disse una piccola bambina entrando di corsa nell'enorme laboratorio.
Amore! Quante volte di ho detto ti non venirmi a trovare mentre sono a lavoro??
In realtà gli faceva molto piacere, ma trovava che il luogo in cui lavorasse fosse molto pericoloso per una piccola bambina come lei.
Mi sei mancato tanto papà!
Improvvisamente, mentre il Dottor H controllava dei documenti tra le proprie mani e li passava ai suoi assistenti, la piccola bambina si avvicinò all'enorme ventrata di fianco a lei, attratta da una strana luce.
Papà? Cos'è quelle scintille che escono da quella grande macchina? Papà? Papà?
...
..Papà?
Fu la calda e stupita voce di V-Ex a farlo tornare in se... -
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La piccola sembrò confusa
Mizu? BELLO! Mi piace! Ma io mi chiamo già in quel modo! Ahahah
Iniziò a ridere più confusa che mai..
Beh.. Uno quando è confuso non ride, però lei aveva un modo particolare di reagire alle situzioni.
La cosa che più colpì H fu lo sguardo di Ex difronte all'immagine di V-13..
Quello sguardo.. Aveva qualcosa di particolare.. qualcosa.. di diverso..
Forse aveva riconosciuto sua sorella? Secondo i calcoli di H questo era impossibile..
Decise di non pensarci e continuare..
Mh.. Tornando a noi.. Questo è il tuo primo obiettivo..
Mise tra le mani del giovane il documento relativo a V-10, con foto e descrizioni varie del soggetto.
Credo che tu sia pronto per partire subito... o hai qualche domanda? -
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Sentirsi chiamare "Papà"...
Questa cosa riempiva il cuore corrotto di H di un calore che non sentiva da molto molto tempo..
Tu.. figlio mio.. Hai dei "fratelli".. 14 per l'esattezza..
La sua voce era calma e placata.. Doveva essere il più chiaro possibile.
Una luce bianca quadrata illuminò il muro davanti a loro, e H iniziò a scorrere delle immagini diapositive.
Questi sono V-1, V-2 e V-10.. Attualmente dovrebbero trovarsi nelle prigiondi di Judas.. ma non ne sarei molto convinto.. sono tra i nostri principali obiettivi..
Questi invece sono i Biotech dispersi...
Sullo schermo apparirono diverse foto di strani soggetti, tra cui V-0 e V-3.
Questa invece è V-13.. purtroppo lei è passata dalla parte del nemico, ovvero Judas..
E infine c'è lei..
La macchina si spense, e dalla tasca del dottore uscì una piccola creaturina trasparente simile ad un folletto femmina.
Molto piacere! Sono V-14.. L'ultima arrivata! Giusto papà?
La creaturina alta circa 20 centrimetri sorrise e con un salto balzò sulle ginocchia di V-Ex per guardarlo incuriosita più da vicino.. -
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Il Dottore si sedette su una sedia da ufficio mentre il computer sembrò iniziare a fare con zelo il proprio lavoro.
Figlio mio.. Devi sapere che le cose sono molto cambiate dall'ultima votla che ci siamo visti..
Sospirò, dando un occhiata allo schermo di tanto in tanto.
Un certo Judas Kurogane ha assaltato il Palazzo di Giustizia con un organizzazione chiamata il Sindacato delle Ombre, e ha ucciso Sua Eccellenza Akira Il Palazzo.
A quel punto il Dottore si portò la mano alla fronte, per tirarsi indietro i capelli e poi continuare
Adesso è lui a comandare a Kurayami.. però.. io e un giovane valoroso chiamato Kyohei abbiamo intenzione di vendicare Akira.. e qui entri in gioco tu.
Tu.. caro V-Ex.. devi aiutarmi a rintracciare tutti i BioTech della serie V che ho costruito dopo di te.. -
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H non disse niente.
Sembrava in parte commosso ma la sua fredda corazza non fece tralasciare nessun'ombra di sentimento.
Iniziò a cercare dei cavi che uscivano dal Computer Centrale e allungandoli li infilò dietro la testa di V-Ex in delle prese del suo casco.
Ora devo vedere delle cose..
Il ragazzo potè sentire doloroso solo il connettersi al computer centrale, ma quando questa connessione sembrò essersi verificata la sensazione che potè provare era simile a quella quando ci siamo appena svegliati e ancora non capiamo bene nulla..
Sai perché sono qui figlio mio?
Concluse mentre scriveva sulla tastiera impegnato a fare chissàcosa..