Posts written by White Raven

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    Forse era un bene che si stava abituando a come la ragazzina avesse un gravissimo problema dell’attenzione, persa in un mondo tutto suo. Non propriamente fatto di rosa e fiori però. Sapeva bene cosa era quello per Gin, poi. Non era un dolce regalo professore-studente, ma qualcosa che l’avrebbe dovuta far sentire umiliata e depressa! E invece non era così. Non per lei almeno. Aveva sempre avuto un motto che le indicava di ridare il doppio di quel che riceveva. E aveva sempre seguito quella linea di pensiero! Le labbra della ragazza andarono a premersi in un sorriso malizioso, contornato dallo sguardo non molto innocente e ben consapevole di cosa stava dicendo.
    Ma… Gin-sama, non pensavo fosse così possessivo! Così finisco per imbarazzarmi, kyaaa~
    Ovviamente non si risparmiò nemmeno il versetto da fangirl, con tanto di mani vicino al volto e leggeri ancheggi come una fan scatenata di fronte alla propria celebrità preferita. Andò anche a fare una lieve risata, non riuscendo proprio a trattenersi. Gin le stava portando molte soddisfazioni, da come all’inizio era stato difficile far breccia tramite le proprie provocazioni, adesso riceveva reazioni anche fin troppo divertenti!
    Però devo dirti una cosa… l’ho già messo all’esame! Pensavo che saresti venuto tu a prendermi, e non Noroi-san. Quindi mi ha vista con il tuo prezioso regalo!
    Quale terribile scena! Mostrarsi con il regalo del professore di fronte a uno dei suoi colleghi, che avrebbero pensato di lui? Beh, nulla. Visto che non aveva mai detto che era stato Gin a darglielo, ma probabilmente qualche suo gusto di vestiario particolare. Però Gin non aveva bisogno di saperlo.
    Ammetto però che preferisco altro, sensei. Se devi per forza mettermi un collare, preferirei le tue mani~
    E mentre lo diceva, si sarebbe portata entrambe le mani vicino al collo, come ad attirare l’attenzione del professore su di quello. Il come fosse esile, dalla pelle rosea, probabilmente molto morbido e che finiva per avere lividi molto velocemente. Non si sarebbe mai permessa di fare quel tipo di battute se ci fosse stato anche Ren in stanza, o qualsiasi persona a cui teneva, sarebbe stato molto imbarazzante. Ren poi sarebbe stato geloso, no? O forse era una sua stupida fantasia? Non che importasse. Quel genere di interazioni andavano a ricaricarle la batteria della felicità; rendendola più attiva e onestamente energica invece che finta. Andò a mordersi lievemente il labbro inferiore, il sorriso sornione trattenuto con tutte le sue forze. Cercò di avvicinarsi ancora di più al professore, fino ad avere pochissimo spazio tra di loro e lei che doveva tenere la testa rivolta verso l’alto. Non lo avrebbe toccato, non tanto perché non volesse ma perché voleva vedere se riusciva a resistere alla tentazione di spingerla via. Infondo, se lo avesse fatto, avrebbe avuto un’enorme difficoltà nel toccarla sopra i vestiti, visto che aveva solo un crop top con solo delle stringhe che passavano sulle spalle. Affidando tutta la protezione del suo torso all’elastico che lo stringeva.
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 68
    • 1d100
      68
    • Inviato il
      26/4/2023, 15:28
      White Raven
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    La ragazza si coprì il naso con entrambe le mani, facendo un forse un po’ esagerato versetto di dolore. Guardò con sguardo offeso Gin, lacrimucce ai lati dei suoi occhi. Non era stata razzista!- Beh, forse un po’... ma il fatto che era un demone bastava e avanzava per guadagnarsi in parte la sua antipatia! Sentendo però parlare di Ren, Gabriel si sentì decisamente in colpa. Sicuramente avrebbe voluto che riposasse di più, ma lei era testarda e non avrebbe mai accettato di stare dentro un ospedale a lungo.
    In verità… sono stata io a voler uscire dall’ospedale…
    Strofinando il naso offeso, la ragazzina lo avrebbe mormorato con voce bassa. Dunque Gin sapeva di quel che le era capitato, fino a dove? Sapeva che aveva quasi rischiato di lasciarci la pelle? Abbassò lo sguardo, cercando di nascondere le emozioni forti che provava. Vergogna e paura in parte. Il panico per ora era sotto controllo. Riportò lo sguardo su, verso gli occhi di Gin, andando in seguito muovere la mano dal naso ai capelli, così da lisciarseli all’indietro in un gesto di stress. L’altra mano invece si sarebbe posata sul proprio fianco. Riusciva ancora a percepire quella sensazione, il freddo e- no, non doveva pensarci. Doveva pensare ad altro...
    Gin-san, mi chiedi troppo. Sappiamo bene entrambi che se non sono io a cercare i guai, saranno questi a cercare me. Non sono una stupida, sapevo bene in cosa andavo incontro quando ho deciso di unirmi alla Gakuen. Anche se non sono pronta, lo diventerò.
    Era una risoluzione che difficilmente si sarebbe spezzata; lei doveva tornare alla gakuen. Doveva allenarsi, diventare più forte e trovare il suo dolce fratello. Il resto non importava. Non importava cosa le capitava nel mezzo, l’importante era solo il risultato. A quel punto però, fece un sorrisetto andando ad avvicinarsi pericolosamente al professore. Entrambe le proprie mani sui fianchi mentre piegava il busto in avanti e lo guardava da sotto le ciglia, sbattendole con falsa innocenza.
    Quello che vuoi dirmi in verità “sono preoccupato, segui per favore le lezioni senza farti male” non è vero Gin-san? Dovresti essere più onesto con te stesso! Sai, tengo ancora il tuo regalo della scorsa volta!
    Al che avrebbe aggiunto un occhiolino. Era palese che si riferisse al guinzaglio che le aveva messo la prima volta che si erano incontrati. Inoltre Gin per quanto burbero era palese che ci tenesse ai suoi studenti, e Gabriel aveva dimostrato più volte di essere degna di far parte della Gakuen- prima di tutto avendo una Kamen tutta sua! Avrebbe dovuto accennargli il fatto che la propria maschera avesse una tuta a sua volta?
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    Chiedo 25 HF credits da questo tiro.
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 97
    • 1d100
      97
    • Inviato il
      25/4/2023, 17:12
      White Raven
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    Oltre a non avere fondi per delle porte con delle maniglie, pure disinformati! In verità per quanto volesse scherzarci su, Gabriel capì diverse cose. Non serviva solo essere forti fisicamente o mentalmente, dovevi avere lo spirito adatto per affrontare le sfide che ti trovavi di fronte. Piegarsi significava cedere, e cedere portava alla sconfitta. Puoi essere intelligente quanto vuoi, ma se sei un cagasotto e un bullo di prende di mira non vale comunque nulla. Per fortuna che Gabriel non si considerava il massimo dell’intelligenza. Fece comunque un broncio offeso a come Gin concluse il discorso.
    Utilissimo…
    Non riuscì a fermare il commento sarcastico, prima di sentire le seguenti parole. Pezzo della scacchiera? La voleva per caso buttare li nel mezzo tra tutti quei problemi dove lei non c’entrava nulla? Guardò il tizio andare verso la finestra. Al che Gabriel non riuscì a trattenere un ghigno tra il divertito e lo scocciato.
    Io non ci spero, ciao ciao tizio mascherato, a non più rivederci!
    Che ti venisse il colpo della strega, vecchiaccio! Questo però se lo tenne come pensiero. Non sapeva quanti anni avesse, però da come si comportava gli dava sicuramente un’età davvero elevata. Solo quando il tizio se ne sarebbe andato, si sarebbe rivolta verso di Gin con lo sguardo di chi voleva rimproverarlo. Le braccia sarebbero andate di fronte al suo petto, mentre gli occhi cristallini della biondina si sarebbero stretti come se gli stesse scrutando l’anima.
    Con un demone, Gin-san? Tra tutti, proprio un demone! Uno così antipatico? Siamo sicuri che non sia in verità qualche criminale? Mi sta venendo il dubbio che non debba io metterti il collare!
    Avrebbe sbuffato, e con stizza avrebbe aperto la propria bottiglietta per finalmente poter bere e cercare di dimenticare quella faccenda. Non le interessava, non era un suo problema. Lei doveva solo diventare più forte, e trovare suo fratello. Il resto non contava. Nessuno era più importante della sua famiglia. Sospirò contenta dopo quel sorso, andando però poi a sgranare gli occhi.
    AH! E ora come faccio?! Ha detto che le nostre razze non erano compatibili, ma non mi ha risposto alle domande che poi gli ho fatto! Tse. Non mi piace proprio.
    Avrebbe fatto, inizialmente impanicata e poi sempre più amara, fino a quando effettivamente non v’era più panico ma bensì puro disdegno. Insettoide o meno, come persona non la ispirava per nulla.
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 48
    • 1d100
      48
    • Inviato il
      24/4/2023, 15:26
      White Raven
  8. .
    L’uomo mascherato fece una cosa a Gabriel stessa era abituata a fare; deviare il discorso. Strizzò gli occhi leggermente, portandosi le mani incrociate al petto e con fare di una che lo stava giudicando. Ed effettivamente era così. L’evitare la domanda di Gabriel in quel modo le fece capire che forse sì, anche l’uomo aveva decisamente quell’aspetto. Per evitare di rimanere nuovamente traumatizzata da tali visioni orride, Gabriel decise di lasciar perdere il discorso con il demone e piuttosto concentrarsi su di Gin. Il suo caro professore era rimasto in silenzio per tutto quel tempo, e seppur volesse rispondere a monosillabi- ben presto vuotò tutto il sacco. Gabriel ascoltò con pazienza, facendosi una propria idea su quella scuola. Sentendo poi il numero di chance su cui qualcuno poteva prendere la Kamen, Gabriel si sentì un po’ speciale. L’aveva presa, e con quella aveva risvegliato il suo potere. Dunque era una persona rara!
    E’ mai capitato che qualcuno con una Kamen tentasse di sabotare gli altri? L'obiettivo della scuola è quello di diventare Akira, e dubito ci siano solo persone con puro spirito di competizione…
    Aveva questa sensazione che grazie alle maschere ci fossero più atti di bullismo di quanti se ne potessero contare, e che siccome i professori non potevano agire contro i studenti queste persone si divertissero anche fin troppo! Per fortuna non aveva incontrato ancora nessun bullo- anche perché dubitava che di fronte a certi comportamenti si sarebbe piegata. Anche se- il ricordo di Gin che usava la penna per umiliarla le ritornò in testa- certi comportamenti potevano portare più attenzione a specifici studenti piuttosto che altri. Quando Gin le aveva fatto quello “scherzetto” Gabriel non si era tirata indietro e aveva risposto con una bella provocazione -modestamente parlando ovviamente-. Dunque dubitava di esser finita fin subito nel mirino di qualcuno. Si portò una mano al mento, piuttosto pensierosa.
    E se lasci la scuola, anche la Kamen ti abbandona?
    E le Kamen abbandonate, che fine facevano? Tornavano alla scuola? Era un discorso complicato, e per quanto la ragazza si distraesse facilmente, in quel momento la sua attenzione era al massimo per quel discorso. E se dei bulli andavano a bullizzare delle persone così che poi quando queste se ne andavano prendevano le Kamen per venderle?! Forse stava fantasticando fin troppo. Aveva davvero la brutta abitudine di pensare troppo.
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 80
    • 1d100
      80
    • Inviato il
      21/4/2023, 19:38
      White Raven
  10. .
    L’invito di Gin semplicemente la andò a far ritirare, a mettersi in una posizione più composta dove le sue braccia erano di fronte al suo petto incrociate. Con la sua aura che si disperdeva, anche Gabriel si sentì meglio e meno sull’orlo. Seppur fosse ancora irritata. Giusto un po'.
    Oh, me lo ha detto. L’ho sentito. Però non l'ho ascoltato.
    Avrebbe controbattuto, con quasi una certa sbruffonaggine. L’aveva sentito, e piuttosto che ritirarsi come una bimba spaventata aveva deciso di uscire e affrontare quella sensazione. Era pronta ad ogni reazione, da quelle più aggressive a quelle più pacifiche, e il fatto che avesse scelto quella più pacifica era già una nota positiva nella testa della biondina. La rivelazione poi che egli fosse un demone era in parte rincuorante-non era vero-. Non si doveva preoccupare se improvvisamente il suo cranio si spaccava in due e aveva due corna enormi o gli si allungava il cranio. Poi era la seconda volta che qualcuno che assumeva che non era umana, eppure l'ultima volta che si era guardata nello specchio non aveva nulla di strano. Almeno in modo apparente. Non aveva nessuna coda, ali o corna. Rimase in silenzio però non appena accennò sul come non erano poi così diversi. Forse lo erano, forse no. Non lo conosceva abbastanza per esserne sicura.
    Non sono l’unica, di questo ne sono certa. Ce ne staranno sicuramente anche altri, che hanno la mia stessa visione. Già immaginavo che le Kamen venissero usate in quel modo- ma dico. Non era ovvio che dei malviventi o figli di malviventi non andrebbero ad usare quelle maschere per dividere le loro vite private da quelle da malfattori?
    Avrebbe chiesto Gabriel, fino a sospirare così da lasciare che la tensione che provava scivolasse lungo il suo corpo come se fosse acqua. Non li stava rimproverando ne nulla, semplicemente esprimeva un certo disappunto. Da come ne aveva sentito parlare, quel pensiero le era vorticato in testa e non era riuscita a toglierselo mai! Appoggiando la propria mano sul fianco, e piegando lievemente la testa di lato, la biondina fece un lieve ghignetto divertito e quasi soddisfatto, tornando con un’espressione più leggera e ingenua quasi.
    Non sei il primo che dice che si aspetta grandi cose da me. Aah, che bello- Ora ho anche altre persone oltre a Ren-san che fanno il tifo per me!
    Avrebbe fatto, tornando con il suo normale tono di voce più squillante ed eccitato. Anche se poi- finì per avvicinarsi nuovamente ancora di più verso l’uomo mascherato. Senza più quell’aura che la rendeva così tanto diffidente, non aveva paura di affrontare qualcosa-o qualcuno- di più grande di lei. Anche se questo la faceva sembrare davvero minuscola in confronto. La mano al fianco poi si sarebbe anche spostata al mento, mettendo ben in chiaro come le piacesse gesticolare mentre parlava.
    Però non hai aspetti simili ad insetti vero? Da come sono entrata alla Gakuen sto venendo in contatto con persone simili ad insetti! Ah- giusto! Ho delle domande per entrambi!
    Avrebbe fatto diversi passi indietro, ricordandosi delle domande che le ronzavano in testa. Si prese qualche attimo per pensare anche a come formulare la domanda, visto che era comunque abbastanza importante per lei. Voleva che entrambi le rispondessero, anche se prima guardò verso di Gin ed in seguito verso l'uomo mascherato.
    Come fate a capire se qualcuno ha superato l’esame o meno? Lo percepite? Possono persone fuori dalla Gakuen prendere la Kamen? E come hai fatto a capire esattamente che non sono umana? Io so solo che mia madre non lo era, non ha avuto mai tempo dirci tutto. Se dici di essere un demone, dovrei credere che l'altra parte mia sia Angelica?
    Avrebbe chiesto con voce curiosa. Adesso che aveva tra le mani un professore e un tizio mascherato che la sapeva lunga non se li sarebbe lasciati sfuggire: doveva scoprire di più su quella scuola in cui avrebbe dato forma al suo futuro. Ren si preoccupava troppo, dunque non poteva dirgli quelle sue curiosità che aveva in testa, ed era meglio chiedere direttamente ad persone che ne sapevano di più. Ormai non faceva nemmeno caso a come l’uomo storpiava il suo nome, decidendo che se si divertiva con così poco non aveva senso togliergli il suo giocattolino. Inoltre decise di chiedere anche più informazioni, era la prima volta che incontrava qualcuno che si definiva demone. E se questo significava che lei era un angelo... La cosa era dannatamente ironica e divertente!

    Edited by White Raven - 22/4/2023, 08:34
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    Scegliere che Pg fare è stato più difficile di scrivere la voce effettiva. Però mi piace questo topic uwu

    Siccome mi è stato detto, ordinato e minacciato di fare solo un pg alla volta dal crudele Doom, penso che parlerò di Nael. La mia bimba qwq Quando l'ho creata, ho sempre e solo pensato che fosse come 2B per aspetto e voce, con ovviamente alcuni cambiamenti. La voce in questione come tonalità e suono è esattamente come la doppiatrice Kira Buckland. Nael quando parla prende anche un tono di voce molto soffice e gentile, come quello di Kuroyukihime di Accel world. E che raramente parla veloce, se non quando è in shopping sfrenato! Come lingue- direi che ha alcune difficoltà con il giapponese, e che non riesce a togliersi l'accento londinese da quello. Con l'italiano ha pure qualche difficoltà, principalmente data dal fatto che non ha mai studiato seriamente quella lingua, ma ha un po' di esperienza con il latino. Essendo cresciuta nella zona della Russia, conosce anche un po' la lingua slava anche se non l'ha mai effettivamente usata da quando è tornata a Londra. Quando è incazzata, me la sono sempre immaginata che assume un tono più serio e "freddo", esattamente come quello di 2B da Nier: Automanta. Ma che quando si rilassa alleggerisce il tono e diventa più gentile. Visto che le piace il roleplay IG, riesce a rendere anche la sua voce piuttosto leggera e tipica di chi ha la testa tra le nuvole visto che le piace impersonare una scolaretta innocente. La tipica Gal o bimbo della classe a scuola xD
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 47
    • 1d100
      47
    • Inviato il
      19/4/2023, 14:39
      White Raven
  13. .
    Gabriella?! La biondina spalancò di poco gli occhi, sorpresa. Mai le era capitato una cosa del genere -e dannazione, la cosa la irritò parecchio! Lei si poteva vantare di avere un comportamento ben diverso rispetto alle altre persone, dunque il venir generalizzata in quel modo era davvero- UGH! Si sarebbe messa le mani nei capelli, se questo non avrebbe dimostrato quanto la stesse facendo arrabbiare. Non era minimamente a conoscenza di come entrambi la leggevano come un libro aperto. Come se non bastasse, iniziò ad avere qualche sospetto che quel tizio non fosse veramente Giapponese ma che provenisse da altre parti del mondo. Sentendo Gin fiancheggiarla si sentì più impavida, nonostante le stesse assicurando che fosse dalla loro parte. Eppure il commento le fece immaginare che non fosse viscido solo di comportamento, ma anche di fisico. Era ormai, nella mente di Gabriel, un’insetto enorme che si nascondeva dietro una maschera. Si fece un appunto mentale di comprare per davvero uno spray contro sti dannati mostri. Probabilmente avrebbe anche fatto qualche commento rabbioso, ma la katana tra le proprie dita era così fredda che le ricordò che probabilmente quell’uomo voleva scatenare reazioni in lei. Dunque si morse l’interno guancia così da non farsi scappare nessun commento, anche se non appena percepì la pacca di Gin sulla propria spalla andò a distrarla parecchio. Ebbe un’espressione abbastanza confusa se non anche inorridita al colpo basso del professore, anche se le fece un complimento. Si appuntò mentalmente di fargliela pagare in qualche modo, prima di riportare lo sguardo sull’uomo mascherato. Funesto vento, interessante come nome. Prima che se ne rendesse conto un ghigno malefico si sarebbe appuntato sul suo volto, facendosi avanti e combattendo quella sensazione orribile data da quel tizio.
    Assumi nuovamente, signor mascherato. Pensi che non lo sappia? Com’è la Gakuen? Se ho deciso di entrarci non è per chissà qualche motivo futile, e di certo non andò a rovinarmi con droghe o mutageni per raggiungere il mio obiettivo. Al contrario, non è che tu stesso stai facendo qualcosa di illegale?
    Lo guardò da sotto le ciglia, sentendo una certa cattiveria iniziare a sbocciare. Non aveva neppure più la mano sulla spada, ma piuttosto sui suoi fianchi morbidi. Usando non solo il suo linguaggio del suo corpo, ma anche la sua bellezza immane in modo da provocare, anche se lo fece inconsciamente. Piegando lievemente il busto in avanti ed inarcando la schiena come una gatta, così da mantenere comunque contatto visivo con la maschera, Gabriel si ritrovò nuovamente a parlare.
    L’ho vista quella mano. Sembra simile a quelle che ho già visto, e da quando sono entrata non fai altro che farmi provare sensazioni e emozioni orribili.
    Era come se un interruttore fosse scattato dentro di Gabriel, lasciando che la parte più nascosta della ragazza uscisse a parlare. Da una parte aveva il suo corpo che le diceva di andarsene, di non fare cazzate, ma dall’altra v’erano le sue emozioni che avevano preso il controllo. Inoltre, il fatto che quell’uomo assumesse che lei non avesse nessun rischio di diventare un mostro- beh, era piuttosto irritante. Aveva comunque il sangue del suo padre biologico dentro, dunque c’era sempre un rischio che lo diventasse. Seppur diverso da quel che probabilmente l’uomo intendeva. Le labbra morbide e rosate si piegarono nuovamente in un sorriso amabile.
    Mi domando il motivo, signor mascherato…
    Peccato che di amabile Gabriel avesse solo l’aspetto in quel momento. Non lo stava poi provocando per chissà quale motivo, ma anche per capire che diavolo le stava facendo quel dannato. Ogni volta che lo guardava sentiva la pelle d’oca. Probabilmente stava davvero usando della tecnologia Umbrella, magari era anche stato costretto, ma così come l’uomo l’aveva provocata e era andato ad assumere cose su di lei, cosa ci stava di male se anche lei lo faceva?
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    Guai seri (1 tiro)

    Lancio dado: 77
    • 1d100
      77
    • Inviato il
      18/4/2023, 14:49
      White Raven
  15. .
    Grimlock. La biondina si segnò quel nome mentalmente, qualsiasi parola che sfuggiva ai due veniva accuratamente messa da parte. Nonostante sembrasse una stupidotta con la testa tra le nuvole -forse lo era in verità-, era comunque qualcuno che vivendo per strada doveva salvarsi la pellaccia. E se prima aveva il dolce fratello che la proteggeva e la aiutava, ora doveva farlo da sola. Doveva solo abituarsi. Grimlock da come ne avevano parlato sembrava una persona molto violenta- visto come aveva spazzato via quei tizi ci credeva pure. Dannazione, per fortuna che non aveva mangiato molto o avrebbe vomitato nel ricordare quel che aveva visto. Incrociò di fronte al petto le sue mani, non appena Gin cominciò a parlare, sentendosi comunque piuttosto al limite e sul ciglio del burrone, con quell’altro tizio che era in quella stanza. Umbrella- umbrella… cos’era? Corrugò leggermente la fronte, sentendo lievi gocce di sudore freddo sulla tempia e dietro la schiena. Ne aveva sentito parlare anche prima, ma non ci aveva fatto molto caso. Quasi tutti i ricordi che aveva di quando era più piccola erano offuscati, dunque era difficile ricollegare le varie parole. Si irritò un po’ quando però Gin venne interrotto dall’uomo mascherato, portando nuovamente lo sguardo su di lui- e anzi, la sua mano vagamente insettoide. Altri brividi di orrore che le salivano lungo la schiena.
    Uhmm… Ho un nome, e quello non è “ragazzina”. Puoi chiamarmi Gabriel.
    Non avrebbe mai dato il suo vero nome a chiunque, non perché volesse nascondere la sua identità ma perché voleva solo che le persone a cui voleva bene davvero potessero chiamarla come era giusto che sia. Non riuscì nemmeno a fermare quel tono impertinente- forse un po’ offeso, che le uscì fuori. Non rivolse più lo sguardo verso l’uomo mascherato, ma piuttosto verso Gin ed in seguito a terra. Non sapeva perché ma quel tizio le dava sui nervi.
    Non assumere di conoscermi.
    Rispose come se fosse stata scottata. Odiava il fatto che quel tizio l’avesse letta così facilmente. Desiderava così tanto quella forza, la bramava come un uomo assiderato bramava l’acqua. Ma non era semplicemtente perché voleva essere forte, ma perché voleva riprendersi quel che le era stato preso. Provare tutte quelle emozioni negative stava tirando fuori parti del suo carattere che raramente mostrava. Gabriel fece un profondo respiro, cercando di tirarsi fuori da quella posizione difensiva in cui si era messa in modo involontario. Era finita per perdere la calma, mettendosi sulla difensiva e reagendo male come quando era gio- oh! Spalancò gli occhi, ricollegando finalmente i puzzle nella sua testa. La umbrella, la casa farmaceutica che era crollata pochi anni prima! Ne aveva già sentito parlare a casa dal suo padre biologico, quando in quei pochi attimi arrivavano informazioni dall’esterno. Portò lo sguardo verso di Gin, stavolta con un sorrisetto sul suo volto.
    Adesso capisco molte cose. Grazie per la spiegazione, Gin-san..
    Si sentì rincuorata, il terrore che aveva provato era fabbricato in parte! Si domandò se chiudendo gli occhi avrebbe comunque percepito la stessa cosa o meno. Era da provare- No, non è vero. Non lo avrebbe provato nemmeno per scherzo se non si fosse trovata costretta in quella situazione. E dannazione a lei, i problemi la seguivano come se avesse un qualche tipo di segnalino sulla testa che diceva “QUESTA QUI”. Andò poi anche a rispondere prima a Gin, come se stesse facendo un dispetto all'uomo mascherando, risultando chiaramente infantile e fastidiosa. Ma lui non è che le ispirava chissà quali buone sensazioni.
    Signor mascherato, cos’è che vuoi realmente raggiungere con il dirmi quella cosa? Anche se rispondessi, cosa cambierebbe? Di certo una studentessa problematica come me dubito possa essere così interessante...
    Prendendo le parole che le erano state dette più volte, Gabriel riportò lo sguardo sull’uomo mascherato lasciando che la propria mano destra fosse vicino al suo fianco mentre l’altra si sarebbe posata sull’elsa della spada. Non perché volesse combattere, ma per il semplice fatto che la tranquillizzava il tenerla tra le dita. Senza che se ne rendesse conto aveva rilasciato energia flebile per via dell'agitazione che aumentava, però sperava che tenendo la spada tra le dita questa agitazione non sarebbe aumentata; Anche il soffice ventre della ragazza sembrò irrigidirsi parecchio per l’agitazione che ella provava. Nonostante manteneva un tono di voce casuale, impertinente e forse un po’ peperino, il suo corpo dimostrava apertamente il come fosse irrequieta.
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