Segreti inconfessabili

per Amy

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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    Cambiare posizione e spingersi oltre aveva dato i suoi frutti: mentre Bowen perdeva completamente il controllo avvicinandosi sempre di più ad un orgasmo selvaggio, le due Raiko danzavano sopra di lui, sghignazzando compiaciute ed eccitate, soprattutto quella buona che si stava gustando la verga del demonietto come se fosse un dono irresistibile, oramai completamente assuefatta dalla sua presenza. Oltre a tenere il piccoletto per le gambe obbligandolo a stare fermo, le due si schiacciavano tra di loro, abbracciandosi in un movimento erotico, saffico, dove le loro carni si sfregavano per ammaliare ancora di più Bowen e asservirlo al loro perverso giogo. Quando poi riuscirono finalmente a strappargli l'orgasmo, la Raiko malvagia iniziò a spingere con maggiore decisione, ridendo eccitata col preciso scopo di mungere quella verga il più possibile colpendo la prostata laddove avrebbe stuzzicato maggiormente gli spasmi. La Raiko angelica invece gemeva rumorosamente ma frustrata all'idea che quell'orgasmo per quanto intenso non fosse né completo né al massimo della sua forza, visto che comunque era bloccato dal loro perverso plug.
    Lo sento scorrere dentro di me... lo voglio ancora! Ne voglio di più!
    Prendiamocelo tutto! Vieni! Vieni! vieni più forte! Vieni finché non avrai riempito entrambe!
    Sembrava proprio che la situazione fosse sfuggita di mano alle due perverse parti di Raiko che in realtà avrebbero dovuto solo tenerlo in caldo mentre il rituale si preparava a compiere il suo dovere, adesso invece lo stavano trasformando nel loro osceno giocattolino erotici. Evidentemente Raiko nascondeva dentro la sua personalità dolce e premurosa anche dei lati estremamente perversi, con la quale doveva convivere ogni giorno e lottare duramente per poterli trattenere. In lei però non c'era la fame di umiliazione e di controllo che Evelynn aveva esercitato sul povero demonietto, ma più che altro una sete insaziabile di perversione, residuo forse del suo difficile passato. Un passato crudele che Veronica e i suoi amici l'avevano aiutata a superare, Bowen compreso. Per questo Raiko non avrebbe permesso che proprio lui potesse finire vittima di quel lato tanto oscuro che voleva tenere da parte.
    Non sei il mio giocattolo... sei il mio adorato amico. Ritroviamo insieme il senno, Bowen!
    La voce di Raiko rimbombò nella mente di Bowen più forte di qualsiasi altro grido di piacere, e improvvisamente le due parti della guerriera persero il controllo, come se fossero state improvvisamente stordite. Una forte influenza magica riempì la stanza, ordinata e pacifica, aiutò moltissimo tutti quanti a ritrovare la quiete e Bowen avrebbe sentito l'esatto opposto di quello che aveva provato con Evelynn: non una lenta e oscura discesa verso la follia, ma una pacifica conciliazione che ovviamente non fece sparire tutto il piacere che avevano condiviso. Dietro le due perverse gemelle di Raiko si sollevò finalmente la figura della Raiko originale: sul suo ventre c'era un simbolo magico particolarmente intricato, luminoso, simbolo che il rituale che stavano portando avanti era finalmente al suo apice, e potevano portarlo a termine assieme. Sul volto di Raiko c'era un'espressione d'estasi che lentamente si convertì nel suo materno e dolce sorriso, rivolto al suo adorato Bowen.
    Scusami se ti ho fatto aspettare, spero che non ti sei annoiato nel mentre... ma adesso ho una voglia irrefrenabile...
    L'espressione dolce e misericordiosa di Raiko si stravolse in un sorrisetto malizioso, tutt'altro che malefico ma fin troppo affamato alla visione di Bowen così stravolto dal piacere. Le gemelle di Raiko dovettero farsi da parte, quasi scivolando a terra come prive di forza mentre la verga di Bowen si sollevava verso l'alto, dura e piena di umori come non mai, libera di essere gustata finalmente dalla Raiko originale. La guerriera si inginocchiò davanti a lui, incrociando le gambe col demonietto in modo che i loro sessi fossero uno a contatto con l'altro, sfregandosi tra di loro per iniziare una lenta masturbazione. Le dita della guerriera circondarono la cappella di Bowen, carezzandola e saggiandone i fluidi con impazienza, osservando il giocattolo che impediva ai suoi orgasmi di sfogarsi.
    Riesci a sentirmi, Bowen? Se riuscirai a trovare la quiete, potremmo finire il rituale assieme...
    Serviva solo un ultimo sforzo per ritrovare la pace, a quel punto sarebbero finalmente giunti all'ultimo atto.
     
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    La mente del demonietto si era infranta ben prima che il suo cazzo esplodesse in quell'incredibile, violentissimo ed eppure trattenuto, represso orgasmo: dopotutto chi, immobilizzato in quella maniera oscena, con due dee che danzavano su di lui, avrebbe potuto resistere? In più, oltre al piacere che lo fulminava dalla punta della lingua alle dita contratte dei piedi, le due Raiko non facevano che stringersi, strusciarsi tra di loro in uno spettacolo che aveva completamente avvinto i suoi occhi, almeno quando non si rigiravano all'indietro dal godimento. Insomma, Bowen era caduto totalmente nella spirale di folle perversione e piacere di quelle due... e la cosa gli andava benissimo! Le due Raiko "gemelle" erano semplicemente meravigliose e il demonietto avrebbe dato un braccio, in un'altra situazione, per essere lì a godere in quel modo; certo, aveva il cazzo e il culo in fiamme ma, insomma, era un piccolo sacrificio che era assolutamente disposto a fare?
    E allora perché percepiva, sotto il piacere, una strisciante sensazione di disagio? Perché il suo corpo gli faceva sentire un sordo dolore alla gola, lo costringeva a spalancare la bocca per prendere un po' più aria? Perché un'angoscia incomprensibile gli stringeva, quando meno se lo aspettava, il cuore? Anche se la sua mente si era lasciata andare, infatti, il suo corpicino ricordava quanto accaduto con Evelynn e, benché la situazione non era davvero paragonabile, c'era una totale assenza di controllo, una tale perversione diretta nell'usarlo per darsi piacere che inevitabilmente quel trauma inciso tanto nelle sue carni che nella sua anima veniva risvegliato: provò a parlare, ma il piacere era decisamente troppo e gli uscirono soltanto lamenti inarticolati, mentre gli occhioni gli si riempivano di lacrime, non tutte dovute al godimento. C'era da temere che quella brutta sensazione sarebbe peggiorata ma, fortunatamente, una voce dolce ma anche decisa gli risuonò nella mente, mentre le due donne si immobilizzavano come stordite: era la vera Raiko che, finalmente, aveva finito i preparativi per l'ultima parte del loro rituale. Il demonietto ci mise un po' per ritrovare se stesso e ricordare dove fosse e cosa stava facendo, tanto che la guardò in una maniera involontariamente davvero molto, molto carina mentre con gli occhioni spalancati, intenti a sbattere le lunghe ciglia la guardava cercando di raccapezzarsi; ci riuscì in fretta e, immediatamente, un sorriso felice sorse sulle sue labbra, mentre una sensazione serena tornava a diffondersi nel suo animo: l'ombra di Evelynn, con la sua crudeltà si era dileguata e davanti a lui c'era soltanto la bella, dolce Raiko. Subito i suoi occhi notarono il simbolo luminoso e intricato sul ventre della donna, ma ben presto furono calamitati dall'espressione di puro piacere che esprimeva il suo volto, prima di volgere a un sorriso dolcissimo e avvolgente come un abbraccio materno.
    Raiko... - sussurrò, la voce un po' roca ma già più chiara, mentre il suo bel faccino esprimeva una sorpresa davvero, davvero graziosa... prima di sentire le parole della donna, stavolta pronunciate dalla sua viva voce. - La mia voglia è sempre irrefrenabile, quando si parla di te! - esclamò con un ghignetto davvero malizioso e, prima che potesse rassicurarla sul fatto di non essersi annoiato (d'altronde i fatti parlavano per lui), Raiko lo liberò dalla stretta delle sue "gemelle", prima di prendere il loro posto in una maniera decisamente meno perversa ma anche molto più dolce. Il calore della femminilità di Raiko, della vera Raiko, a contatto con la sua verga oscenamente dura lo fece gemere appena, mentre un delizioso fremito lo scuoteva tutto. Le sue due "sorelle" avevano decisamente fatto un buon lavoro perché il cazzo che, tanto delicatamente, la guerriera accarezzava era addirittura più enorme di quello che l'aveva riempita prima, oltre che oscenamente duro: malgrado il colore e la morbidezza della pelle lucida lo rendevano ancora simile a una gigantesca caramella gommosa, le vene che lo percorrevano erano diventate visibili e davvero, davvero intimidatorie. Il demonietto gemette ancora, stavolta più forte nel sentirsi accarezzare la cappella da quelle dita deliziose e, con l'uretra che si strinse freneticamente su quel dannato giocattolo, tremò tutto, reclinando il capo all'indietro. Tutto il suo corpicino era madido di sudore, i muscoli gonfi e frementi, il petto che si abbassava e si rialzava spasmodicamente... sembrava davvero sfinito e, chissà, forse quel dolce piacere lo aveva di nuovo lanciato nell'abisso della lussuria.
    Raiko... - miagolò con tono fin troppo dolce e, allo stesso tempo, sensuale mentre risollevava il visetto per guardarla negli occhi. - Liberami e vieni a prendere tutto quello che ho da darti. - protese le braccia verso di lei, in un invito inequivocabile, con gli occhioni che scintillavano di un controllato ma bruciante desiderio. - Il mio piacere, il mio seme... le mie labbra. Voglio baciarti mentre godiamo, insieme. - sì, decisamente il demonietto era tornato in sé e sembrava avere in mente uno splendido modo per terminare il rituale, se Raiko l'avesse ritenuta una buona idea. E, per convincerla che lo era assolutamente, la sua verga pulsò dannatamente forte contro la sua carne calda e bagnata, come a lasciarle presagire le sensazioni che avrebbe potuto provare se solo si fosse presa il bacio che le offriva.
     
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    In una situazione quasi romantica, Bowen e Raiko si stavano stuzzicando a vicenda, scaldandosi all'unisono come se si stessero preparando ad un romantico sesso di riconciliazione tra due amanti che si erano separati da troppo tempo, accontentandosi delle briciole se non addirittura l'astinenza più totale. Bowen poteva vedere e sentire la fame del corpo della sua cara Raiko: lo guardava come se fosse pronta a divorarlo mentre le sue carni grondavano di intenso piacere. Le parole del demonietto colpirono la donna, tanto che i battiti del suo cuore divennero più intensi e chiari, Bowen poteva sentirli distintamente e sembravano quasi una dichiarazione d'amore soltanto per lui. Tuttavia, in quell'istante, il piccoletto iniziò a sentire qualcosa picchiettare alla base del suo membro, come se stesse per uscire dal ventre di Raiko. Pensandoci bene... che fine aveva fatto il suo pugnale? Raiko non aveva più addosso la "tutina" attillata scura composta dei loro poteri combinati. Cosa aveva fatto mentre Bowen si divertiva con le due metà del suo potere?
    Oh Bowen... ho una voglia indicibile di farmi scopare da te... ma prima dobbiamo completare il rituale. Non tentarmi, ti prego... non so se saprò resistere... quindi cerchiamo di essere forti entrambi, ok?
    L'espressione di Raiko a era a metà tra il supplicante e il perverso, aveva davvero un modo tutto suo per apparire perversa, sembrava quasi vergognarsene e al tempo stesso non essere capace di resistere alla tentazione in nessun modo. Allargò le braccia all'improvviso, come se stesse richiamando a sé la propria energia. Nel farlo, quel prosperoso seno danzò un paio di volte, in risposta al movimento improvviso. Quando lo fece, le due copie di sé stessa iniziarono a strisciare a terra come se stessero scappando da qualcosa, a giudicare dalle loro espressioni dovevano essere preoccupate. Raiko però le richiamò a sé senza problemi, attirandole con dei turbini di energia bianca e nera, che "risucchiarono" verso le sue mani i due corpi delle ragazze, strappando loro dei gemiti di sorpresa. Divennero momentaneamente pura energia, mantenendo i loro corpi femminili tuttavia, sembravano quasi degli ectoplasmi dalle forme procaci che vennero intrappolati nelle mani di Raiko, che poi li unì di colpo assumendo una posa che ricordava quella di una preghiera. I corpi delle due Raiko si unirono e si rimpicciolirono cambiando completamente forme, assumendo un aspetto curioso: se Bowen aveva esperienza con i giocattoli erotici, avrebbe riconosciuto subito la forma e la consistenza tipica di un onahole, abbastanza grande da simulare un corpo in miniatura. Anche se quella forma era decisamente più piccola di un corpo umano normale, i fianchi, i glutei e il seno delle due copie di Raiko trasformate erano comunque abbondanti e invitanti. Il colore di quel giocattolo era diviso in due parti, bianche e nere, mescolate come in una struttura artistica ma che rendeva distinguibili sia le due parti che le sezioni del corpo. Era sprovvista di arti e di decorazioni, era il corpo di Raiko in miniatura e la sua espressione sembrava sorpresa e preoccupata. Con uno sguardo languido e impaziente, Raiko strinse tra le mani i fianchi della sua creazione per poi spingerla violentemente verso la verga di Bowen, avvolgendola completamente con quel perverso giocattolo. Il demonietto vide chiaramente lo stomaco del giocattolo erotico riempirsi completamente, il suo cazzo le arrivò in gola costringendola a sollevare il capo e ad assumere un'espressione sofferente come se stesse trattenendo un conato di vomito, uno spasmo che faceva vibrare il suo prosperosissimo quanto minuto seno. La sensazione era incredibile: non era un semplice giocattolo, era la fica di quelle due pervertite che lo avevano seviziato fino ad un momento prima, ma stretta come non mai e profonda da permettergli di arrivare fino in gola. Una sensazione stranissima, che di sicuro al piccoletto non sarebbe dispiaciuta. E non dispiacque neanche a Raiko: a giudicare dal verso che le sfuggì e dalla lingua penzoloni che se ne stava fuori dalla sua bocca in quel momento, la guerriera riusciva a percepire perfettamente cosa stava succedendo ai suoi corpi spirituali, in una connessione oscena e perversa che trasformò la sua fica in una cascata di umori. Sembrava quasi che fosse giunta ad un primo, meraviglioso orgasmo.
    Il tuo cazzo Bowen... lo amo in ogni sua forma...!
    Esclamò eccitata, senza nascondere il suo entusiasmo. A quel punto, a causa dell'orgasmo e degli umori che uscivano dalla sua fica, Raiko non riuscì più a trattenere quello che stava gelosamente custodendo nella sua intimità, e Bowen sentì chiaramente quel grosso blocco di oscurità uscire da dentro di lei per poi prendere forma, trasformandosi in un grosso dildo fuso con la carne di Raiko: la guerriera ora sfoggiava un cazzo identico in tutto e per tutto a quello di Bowen, ma non apparteneva a lui... bensì a lei. Il simbolo che la guerriera portava sul ventre iniziò a brillare e diramazioni energetiche su di esso scivolarono sulla verga artificiale appena creata, iniziandola a riempire di potere. L'espressione di Raiko si fece ancora più eccitata quando afferrò le natiche di Bowen iniziando ad allargare il suo buchino posteriore, in modo da piazzare la cappella della sua verga tra di esse.
    Il mio potere e il tuo... legati a doppio filo... profondamente... sensualmente... fino a diventare una cosa sola... il rituale è completo!
    Mordendosi il labbro inferiore, spinse quella grossa verga oscura dentro di lui con tutta la forza che aveva in corpo, nel farlo si aggrappò al capo del giocattolo erotico fatto dei suoi corpi spingendolo verso il basso, e al tempo stesso tenne il capo di Bowen con l'altra mano, in modo da impedirgli di farsi indietro, mentre si scopava finalmente il culo del suo adorato amante. Un affondo così netto e improvviso che sembrava quasi volerlo uccidere sul colpo, ma che la fece godere così rumorosamente da farla gridare.
     
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    Bowen avrebbe dovuto porsi parecchie domande, adesso che finalmente era stato liberato dalle piacevoli grinfie delle due Raiko "malvage"... ma, ancora rapito dai fumi del piacere e col sederino dolorante, non aveva proprio la capacità di concentrarsi su questioni noiose come dove fosse finito il suo pugnale e cosa avesse fatto fino ad allora la vera Raiko; anche perché il suo cazzo era più duro e grande che mai, quel dannato plug ancora lo occludeva e la guerriera era così dannatamente bella che, insomma, era un miracolo se non le fosse saltato addosso in un impeto di cupidigia. Invece si era limitato a tentarla, credendo sinceramente che non ci fosse modo migliore per terminare il rituale e forgiare il loro legame che unirsi un'ultima volta nelle carni, senza contare che voleva davvero vedere quel ventre istoriato da simboli magici venir riempito e, dunque, gonfiarsi all'inverosimile per via del suo cazzo. Purtroppo per lui, Raiko dovette deluderlo: non era quello il modo giusto per terminare il rituale e, sebbene il dispiacere fu immediatamente visibile nei suoi occhi, un soddisfatto quanto birbante sorriso comparve sul suo visetto: - Ma io amo tentarti... - ribatté senza minimamente nascondere la sua monelleria ma, comunque, senza provare a ribellarsi. In parte perché Raiko allargò di colpo le braccia e, oltre alla curiosità di capire cosa stava facendo, il suo sguardo venne immediatamente catturato dagli ipnotici sobbalzi delle sue tette, davvero un prodigio per cui valeva rinnovare ogni volta il proprio stupore. Ben presto, però, fu un altro spettacolo a conquistare la sua attenzione: le due emanazioni di Raiko provarono, infatti, a fuggire ma in un attimo persero la loro forma corporea e rifluirono, come energia, verso le mani della loro creatrice, che le fuse insieme in un... onahole?! Il demonietto sgranò gli occhi stupefatto, prima di allargare un sorriso che avrebbe fatto bella figura nel muso del lupo delle fiabe: - Potevi dirmelo che ti piacevano tanto certi giocattoli... poco male, adesso so cosa regalarti per Natale. - condì questa osservazione con una risatina da vero monello, certo di non poter ricevere smentita dopotutto la predilezione della guerriera gli appariva evidente. Non che la stesse giudicando, anzi! Amava questo lato di Raiko, anche se si concretizzava in una tortura per il suo cazzo o per il suo culo, semplicemente amava ancora di più la possibilità di farla arrossire e imbarazzare tutta anche se, fino a un attimo prima, stavano realizzando le peggiori (cioè le migliori) perversioni. Si perse un attimo nell'ammirare l'operato della giovane donna: in effetti quel giocattolo erotico era davvero peculiare, sia per il modo in cui replicava in piccolo il suo corpo, sia per quella piacevole commistione di bianco e nero e, soprattutto, per l'espressione preoccupata raffigurata in quel volto; gli venne in mente che, sia pure trasformate in un onahole, quelle due potessero essere ancora coscienti e un gran ghigno si disegnò sulle sue labbra, mentre le guardava negli "occhi" in maniera fin troppo rapace. - Finalmente tocca a me! Non vedevo l'ora di fargliela pagare a queste stronzette... eh? Aspetta, non mi hai ancora tolto i-ooohhhhh!!! - il demonietto non aveva proprio nulla contro l'idea di fottere quelle due fino a consumarselo ma, come stava facendo notare alla vera Raiko, il suo povero membro subiva ancora la tortura di quel dannato plug e, già prima, le aveva chiesto di toglierlo! Purtroppo per la sua richiesta venne ulteriormente ignorata e quel delizioso, morbido giocattolo calò sul suo cazzo senza alcuna pietà, obbligandolo a reclinare il capo all'indietro per il piacere e a gemere rumorosamente. La sensazione era assolutamente incredibile, tutt'altro che quella che si aspettava da un giocattolo erotico: quella era l'autentica fica delle sue aguzzine, con in più il pregio che non si fermava in un utero tutto da sfondare, bensì continuava per tutto quel minuto, prosperoso corpicino; insomma, Bowen poteva dire che le (la?) riempiva letteralmente fino alla gola, tanto quelle due lo avevano fatto diventare enorme e, quando vide il volto dell'onahole, assumere un'espressione sofferente capì di aver avuto l'intuizione giusta: quelle due erano ancora coscienti! L'eccitazione della scoperta gli fece pulsare il cazzo così forte da farlo vibrare dentro il ventre delle due... e, come avrebbe scoperto un attimo dopo, anche in quello di Raiko visto che si lasciò scappare un'espressione assolutamente perversa e meravigliosa: - E io amo la tua fica! La amo, la amo in tutte le sue forme! - rispose al colmo dell'eccitazione e dell'entusiasmo, dopotutto era come se si stesse scopando tre donne diverse... e tutte e tre erano Raiko, praticamente il dannato paradiso.
    Eppure lui, più di tutti, doveva sapere che il Paradiso non era qualcosa che i mortali potessero ottenere in vita: una strana sensazione si impadronì dal demonietto, come se una parte di sé reagisse all'interno del corpo di Raiko... e in effetti era così, visto che l'oscurità del suo pugnale non era sparita, bensì era stata concentrata tutta dentro la femminilità della guerriera e, adesso, usciva fuori con la forma di una verga maschile, la sua. Lo choc colmò il visetto del demonietto, che spalancò la bocca tanto quanto fece con gli occhi, mentre un intenso terrore dilagava nel suo corpicino: era dannatamente enorme! Cioè, era uguale al cazzo che praticamente divideva in due le due Raiko... ma visto dalla prospettiva di chi stava per subire lo stesso trattamento era a dir poco inaccettabile, addirittura impossibile! - Eh? Aspetta, Raiko, aspetta! Parliamone, dai... parliamone, cazzo! CazzocazzocazzOOOOOHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!! - Bowen avrebbe avuto altri momenti, in futuro, di mostrare un eloquio migliore: in quel momento, tentando inutilmente di divincolarsi e agitando senza costrutto i fianchi, non poté fare altro che spalancare la boccuccia e urlare con tutte le sue forze, mentre si aggrappava alle lenzuola con entrambe le mani e il suo delizioso, lucido corpicino tremava come scosso da un'autentico terremoto. Perché era stato cieco alla verità? Quelle due erano due autentiche pervertite perché la Raiko originale lo era! E glielo aveva detto lei stessa che era ossessionata dal suo culo! Avrebbe dovuto aspettarselo, invece si era baloccato col sogno che si "limitasse" a cavalcarlo fino a fargli venire anche l'anima. Il demonietto maledisse la sua stupidità mentre un piacere indicibile, confuso a un dolore ben urlabile consumava le sue deliziose carni, costringendolo a ribaltare gli occhioni e a digrignare le zannette mentre si sbavava in una maniera fin troppo laida; se il dildo con cui l'aveva scopato la Raiko demoniaca era stato fin troppo grande, quello forgiato dal suo potere, a imitazione del suo cazzo lo stava letteralmente annientando, tanto che per un attimo il demonietto temette di lacerarsi o di perdere conoscenza. Invece non solo rimase sveglio e gemente, ma le sue carni si strinsero in una maniera semplicemente unica attorno a quel cazzo mostruoso, come se stessero tentando sia di impedirgli di affondare oltre che di succhiarlo con quel delizioso, pieno culetto. Si aggrappò con entrambe le manine al braccio con cui Raiko lo teneva immobilizzato dalla testa, mentre il suo corpicino veniva scosso da autentiche convulsioni e lui sbavava senza alcun ritegno, col suo di cazzo che fremeva e diventava mostruosamente duro. Il rituale aveva sì raggiunto il suo compimento ma sembrava che il povero Cavaliere fosse stato del tutto annientato, annichilito peggio di come avevano provato a fare le due Raiko... e proprio per questo la guerriera avrebbe ricevuto una bella sorpresa! - Thiiii... fhottooohhh l'hanimaahhhh!!!!! - non era perfettamente scandito, dopotutto non è semplice parlare quando la propria lingua, già di suo lunghissimo, penzola fuori dalla bocca gocciolando in maniera a dir poco indecorosa, però il senso era decisamente chiaro e Bowen lo esplicitò ulteriormente afferrando con le mani i fianchi dell'onahole magico, in una stretta tanto rapace quanto disperata e, senza ulteriore indugio, prese ad alzarlo e a riabbassarlo con tutta la sua forza sul suo enorme, mostruoso cazzo; lo fece col solo scopo di fotterle tutte quante con tutte le sue forze, di trasformare tanto il volto della Raiko originale che quello delle sue emanazioni in una vera e propria maschera di piacere, di costringerle a subire un destino anche più perverso e imbarazzante del suo. Per questo motivo martellò quella fica incredibile con tutte le sue energie, inarcando la schiena anche al costo di permettere alla Raiko originale di fotterlo con ancora più intensità, mentre il suo cazzo quasi usciva completamente dall'onahole per poi tornare a dilaniarlo sprofondando fino a far sbattere le sue palle su quelle magnifiche natiche, tanto che davvero la cappella minacciava di uscirle dalla bocca. - V-vhieniiihhhhh!!! Vehnitheeeeee!!!! - chissà se quell'onahole era capace di schizzargli il cazzo di umori... una domanda a cui intendeva trovare risposta con tutte, tutte le sue forze.
     
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    Le reazioni di Bowen furono semplicemente perfette, riuscirono a compiacere quel sorriso perverso sul volto di Raiko e trasformare le sue viscere in un vero e proprio turbine di emozioni e di impazienza. Probabilmente il suo amante si aspettava un unione più dolce e romantica, e il rossore sul volto di Raiko esprimeva una certa vergogna unita ad un senso di colpa immane. Raiko non era mai riuscita a convivere bene con quel lato di sé, nato da una vita fatta di violenze e di umiliazioni prima di essere salvata dalla Papessa e dai suoi amici. Ma non poteva farci niente, ogni tanto quel suo lato andava sfogato altrimenti rischiava di impazzire, ed era così felice di poterlo condividere con Bowen che, esattamente come lei, sembrava capace di una perversione mostruosa in certe situazioni, un momento che potevano condividere assieme. E questo andava inteso nel vero senso della parola: la fica minuscola che Bowen stava scopando col suo enorme cazzo non aveva nulla d invidiare a quella della vera Raiko, e soprattutto non avrebbe lasciato quest'ultima insoddisfatta. Infatti ogni affondo che attraversava l'onahole fatto da quelle due pervertite finiva anche col gonfiare il ventre della Raiko originale, per quanto in misura inferiore. Bowen poteva vedere distintamente le carni della sua amante gonfiarsi come se qualcosa si stesse facendo strada dentro di lei, strappandole gemiti più forti e incontrollati, portandola a sbavare mentre lo fissava con un rossore osceno sul volto. Sarebbe bastato rifletterci su per capire: quel grosso cazzo che Raiko stava usando per scoparsi il culo di Bowen usciva direttamente dalla sua fica, ed era stato creato usando il potere del demonietto, quindi intrinsecamente connesso a lui. Bowen le stava davvero scopando tutte e tre assieme, e con grandi risultati. L'intimità della sua amante era fradicia di umori, che grondavano su quell'asta nera e venosa lubrificandola da morire, rendendo le penetrazioni facilissime e oscene, tanto che non solo i loro corpi schioccavano ad ogni affondo in maniera lussuriosa come se demoni perversi stessero applaudendo a quello spettacolo, ma anche la semplice frizione tra l'orifizio e l'asta che si univano, dilatando quest'ultimo sempre più vistosamente man mano che l'eccitazione aumentava, generavano suoni viscidi e chiaramente osceni capaci di far eccitare chiunque che stesse anche solo origliando alla loro porta. Lo stesso succedeva con l'onahole creato dalle due metà di Raiko: la fica completamente spalancata di quella minuta figura produceva così tanti umori che riempivano totalmente il canale attraversato dalla verga di Bowen, e traboccavano dalle sue labbra come se stesse sbavando abbondantemente, era uno spettacolo a dir poco osceno e nessuno sembrava deciso a smettere. Anzi, man mano che Bowen aumentava il ritmo con cui scopava quell'onahole, Raiko aumentava il ritmo con cui scopava il suo culo, digrignando i denti e piegandosi in avanti, fino a stringere l'onahole tra due muri di carne fatti dai due amanti. La faccia di Raiko era vicinissima a quella di Bowen, ma ancora più vicini erano i suoi seni enormi, caldissimi ed eccitati che danzavano davanti a Bowen al ritmo con cui la sua amante gli fotteva il culo.
    Siiiiiih! Siiiiiih! Vengo! Vengo dentro il tuo culo! Prendi tutta la mia energia! Prendilaaaaah!!!
    Gridava oramai folle di piacere, e mentre spingeva sempre più a fondo in quello stretto orifizio, facendo sbattere le sue formose cosce contro il culo meraviglioso di Bowen, iniziava finalmente a cedere. Il demonietto poteva sentire chiaramente i primi fiotti di un orgasmo travolgente attraversare quella verga enorme che imitava la sua, poteva sentirlo scorrere nella carne della usa amante, dilatando ancora di più la sua mascolinità, fino a che lo stomaco non prese a riempirsi di caldissima energia, a metà tra seme e umori, così abbondante e travolgente che avrebbe portato a godere anche il demonietto, mentre ogni pulsazione si infrangeva nei suoi punti più sensibili, schiacciava la prostata e lo obbligava a continuare a scoparsi quello stretto onahole oramai spinto allo stremo. Nonostante l'inizio di quel perverso orgasmo, Raiko non accennò minimamente a frenare in alcun modo: l'aveva trasformata in una macchia perversa e non si sarebbe fermata fino a che entrambi non sarebbero stati allo stremo.
     
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    L'intuizione del demonietto si rivelò corretta: l'onahole composto da quelle due pervertite era "collegato" alla femminilità della vera Raiko e, in effetti, era meraviglioso proprio come la sua fica. Fu un piacere, dunque, scoparsi quelle due col suo cazzo enorme e decisamente sovradimensionato per loro, osservando il ventre della sua amante gonfiarsi di conseguenza e, soprattutto, sentendola gemere in maniera sempre più intensa e piacevole. Insomma, la "vendetta" di Bowen stava procedendo come immaginato... sebbene ciò non rese le spinte di Raiko minimamente più delicate, anzi: la guerriera si abbatteva su di lui e il suo povero culetto con sempre maggior forza, affondando con quel cazzo enorme (che praticamente era il suo! Qualcosa che avrebbe dovuto sconvolgerlo ma, come dire? In quel momento aveva altro per la testa) senza alcuna cura, anzi godendo evidentemente di tutta quella brutalità. La cosa peggiore? Che fosse terribilmente piacevole, soprattutto perché anche lui la stava scopando in quel momento e perché quelle tette incredibili, semplicemente meravigliose gli ballavano davanti al viso in maniera così invitante che avrebbe dato un braccio per poter alzare la testa e succhiarle fino a soffocare. Purtroppo, come in una perversa parodia del supplizio di Tantalo, erano vicine ma non abbastanza e quando si aveva una tale mole a picchiargli le viscere non è che potesse sollevare la schiena chissà quanto! Fortunatamente anche Raiko stava iniziando ad accusare quella scopata sconvolgente e iniziò a piegarsi sempre di più verso di lui, finché il viso (e le tette) furono finalmente a portata del demonietto.
    Non che il piccoletto ebbe la prontezza di fiondarsi subito, rapito com'era dal piacere brutale che scuoteva ogni fibra del suo corpicino ma, tra un ansito e l'altro, tra un affondo suo dentro l'onahole e uno di Raiko in lui, trovò la forza si sollevare il capo abbastanza per poterle succhiare i capezzoli turgidi, così dannatamente invitanti ed evidenti: lo fece socchiudendo gli occhi dal piacere, soffocando i gemiti sulla sua carne mentre gli umori scrosciavano ovunque, sul suo cazzo grazie a quelle due pervertite e tra i loro corpi grazie alla Raiko originale, evidentemente sempre più eccitata e rapita dal piacere. Era semplicemente sublime, sia pure in una maniera così dannatamente oscena che, forse, persino lui si sarebbe vergognato... e invece, mentre il suo culo veniva violato con sempre maggiore forza e con rumori semplicemente inaccettabili, mentre il suo cazzo distruggeva quell'onahole assurdo e meraviglioso, sentiva soltanto una pura, splendida e assoluta sensazione di beatitudine pervaderlo, al punto che il tempo si sarebbe anche potuto fermare in quel momento per sempre e lui non avrebbe avuto nulla da ridire. - VIENI, VIENI! SCOPAMI DI PIU', DI PIUUUU!!!!!! - la sua povera lingua recuperò un'inaspettata mobilità quando Raiko, ormai vicinissima all'acme, lo informò di stare per venire: fu una fortuna perché, un attimo dopo che iniziò a dilagare dentro di lui, non avrebbe potuto più articolare neppure una parola di senso compiuto; il demonietto, infatti, mollò il capezzolo che aveva adorato fino a quel momento e si abbandonò al materasso, mentre la sua lingua si estendeva oltre le sue labbra, neanche fosse il serpente di un incantatore che esce fuori dal suo cesto, mentre gli occhi gli si ribaltavano e il suo corpicino veniva scosso da tremori sempre più intensi, col delizioso ventre allenato che si gonfiava a vista d'occhio.
    La boccuccia si spalancò sempre, sempre di più, mettendo a nudo le zanne e facendo contorcere la povera lingua, mentre il tremore delle sue membra diventavano vere e proprie convulsioni, finché resistere non fu più possibile: afferrò con le sue piccole mani i fianchi dell'onahole e, spingendo con tutte le sue forze, iniziò a venire come mai aveva fatto fino ad allora; per un attimo, un solo, lunghissimo attimo quel maledetto plug fece resistenza ma stavolta non c'era la carne di una delle Raiko a fermarlo: non appena il fiotto che si accumulava in quella verga mostruosa esplose, il giocattolo letteralmente volò via dalla "bocca" dell'onahole, assieme a un'autentica eruzione di seme, bollente e vischiosissimo che s'infranse sul corpo di Raiko e ritornò, come pioggia perversa, su quello del demonietto. Già così sarebbe stato incredibile ma, mentre Raiko lo farciva senza pietà, il demonietto sfogava quell'orgasmo che gli era stato troppo, troppo a lungo negato.
    Caaaazzooooooooohhhh!!! Bacihamihhhh!!! Baciiaahhmiihh!!! - miagolò, con gli occhioni persi verso l'alto e con lacrime di puro piacere che, comunque, ruscellavano meno dello sperma che avrebbe continuato a sparare per un'infinità di tempo e in una quantità che definire oscena sarebbe stato a dir poco eufemistico; se Raiko lo avesse accontentato si sarebbero scambiati il bacio più sporco, perverso e profondo di sempre, con Bowen che avrebbe gemuto col solo scopo di strapparle fino all'ultima goccia di umori (o qualunque cosa fosse ciò che gli stava riempiendo il pancino) e, così, aiutarlo a svuotarsi completamente anche lui. - Sei... la migliore, cazzo! - avrebbe affermato, quando il loro orgasmo condiviso si sarebbe, infine, esaurito: il suo faccino era sfatto dalla fatica, a dir poco indecente... ma illuminato da un sorriso larghissimo, di pura, perversa e affettuosa soddisfazione. Sì, decisamente il lato più perverso ed estremo di Raiko era stato totalmente accettato e adorato!
     
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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    Raiko era terrorizzata all'idea che quel piccoletto avrebbe ceduto prima o poi, rinnegando quanto si erano promessi prima di quell'osceno rituale e raggiungendo il limite alla quale la guerriera lo aveva sottoposto. Ne sarebbe stata addolorata e mortificata, ma non poteva di certo fermarsi. Il momento delle scuse, però, non arrivò mai: Bowen non fu solo comprensivo, ma addirittura complice, tanto che si abbatté sulla minuta versione di sé stessa trasformato in un giocattolo erotico non con odio e disprezzo ma piuttosto come se avesse accettato una lussuriosa sfida. Fu meraviglioso vederlo accanirsi, sfogare tutta la sua frustrazione in un modo così creativo e osceno, tanto che l'orgasmo trasformò quella manovra in uno spettacolo pirotecnico a tutti gli effetti! Se non fosse stata troppo impegnata a godere, Raiko si sarebbe abbandonata a duna sentita risata, perché quello era sicuramente uno dei momenti più divertenti e preziosi che avesse mai vissuto! Decise però di dimostrare il suo entusiasmo in ben altro modo, serrando le distanze tra le loro labbra in modo che potessero concedersi un bacio appassionato e perverso. Allungò il più possibile la lingua, sfregandosi su quella del demonietto come a volerne assaggiare ogni angolo, come se avesse sapori diversi in base a dovel o leccava. Scivolò sulle sue guance e quando credeva di avergli concesso troppa aria chiudeva le distanze con le bocche così che potessero baciarsi mentrem ugugnavano passionali. Dell'orgasmo aveva oramai perso qualsiasi tipo di controllo, visto che quella verga diabolica era stata creata dalla fusione dei loro piaceri, e aveva iniziato a venire in concomitanza con Bowen, come se volesse fargli il verso. Un verso osceno, e decisamente... abbondante! Il demonietto avrebbe sentito le sue viscere riempirsi, fiotto dopo fiotto, e ogni singola spinta avrebbe reso marmorea quella verga che si abbatteva su di lui come se volesse infilzarlo per bene una volta per tutte. Il seme magico generato dalla loro fusione non si limitò a gonfiare il suo pancino, rendendolo più simile a quello di una ragazzina gravida che non allo scolpito corpo di un guerriero in miniatura, ma venne anche assorbito dai suoi circuiti magici come se stessero dipingendo un magico mosaico sul suo ventre, identico a quello che portava anche Raiko nello stesso punto. Era un marchio, ma invece di essere qualcosa di oscuro e maligno, era invece passionale e perverso, un legame di amicizia e di collaborazione, fraterno, forse molto più perverso del necessario ma... quello era un lato di Raiko che non poteva prescindere dalla sua personalità, e Bowen lo aveva accettato completamente! Era così felice che per poco non scoppiò a piangere, ma piuttosto si fiondò su di lui, serrandolo in un abbraccio molto più che sentito, stringendolo a sé, strizzandogli il seno in faccia mentre con la guancia gli carezzava il capo, tenendolo ancora maledettamente ancorato in una penetrazione esagerata ed oscena. Dopotutto, era così eccitata che quella verga mostruosa e diabolica che stava rendendo Bowen uno spiedo, non si sarebbe affievolita nemmeno un pò.
    Oh Bowen! Ti adoro! Ti adoro anche io! Non voglio che sia solo per questa volta... voglio che lo facciamo ancora e ancora... voglio che questo sia il nostro legame speciale!
    Dopo averlo strizzato e strapazzato a dovere, Raiko si mise a sedere con le gambe incrociate, tenendolo su di sé come se fossero madre e figlio, mentre con le braccia lo teneva per i fianchi e gli mostrava un sorriso tanto materno quanto passionale. Gli occhi di Raiko erano lucidi mentre con lo sguardo ripassava quella figura deliziosa e oscena, si era praticamente innamorata del suo piccolo amante e non voleva più lasciarlo andare. Puntò l'indice contro quel pancino gonfio proprio dove si era acceso il marchio luminescente che ora condividevano, e mordendosi il labbro inferiore tornò a pulsare dentro di lui, mentre una grossa macchia di umori femminili impregnava vistosamente le coperte sotto di loro.
    Lo vuoi anche tu, Bowen? Vuoi che diventiamo... molto più che semplici amici...?
    Raiko non intendeva instaurare un legame sentimentale esclusivo con lui, dal suo punto di vista era ancora come una suora... sposata col signore! Ma non significava che non potevano diventare amanti, o molto di più. Dopotutto avevano già stretto un legame per la pelle. Finché mantenevano viva la fiamma della loro passione, potevano essere qualsiasi cosa...
     
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Se Bowen avesse avuto a disposizione qualche sinapsi ancora sgombra di assoluto, totale e intossicante godimento probabilmente avrebbe condiviso la stessa ilarità di Raiko: lui non era affatto un tipo pudico, né si poteva definire come inesperto ma quel giorno, in quella stanza, aveva consumato un numero fin troppo considerevole di prime volte! Per esempio non aveva mai avuto a che fare con... più copie delle stessa persona, né avrebbe mai potuto aspettarsi di scopare suddette copie trasformate in un pratico (e piacevole) onahole o, ancora più pazzamente, esplodere in un orgasmo tale da trasformare quelle due e il suo stesso cazzo in una sorta di vivace fontana! Sì, decisamente c'era ben più di un motivo per ridere e godersi anche gli aspetti buffi di quanto stavano condividendo, ma il demonietto era fin troppo rapito dal piacere e dall'assoluta intensità di quanto stava vivendo per potersi dedicare ad altro che a gemiti urlati e a poche, violente esclamazioni di piacere; non aiutò, tra l'altro, che il suo orgasmo concise (o fu la causa) di quello di Raiko e che ciò comportò, oltre a una quantità meravigliosamente oscena di umori, a una vera inondazione del suo povero pancino: la verga mostruosa che, sempre più violentemente, lo stava scopando esplose in un vero e proprio cataclisma di seme bollente, tanto da costringerlo a ribaltare gli occhi e ad articolare pochi, confusi rantoli di piacere mentre la sua lunga lingua demoniaca sgusciava fuori tra vere e proprie convulsioni.
    Probabilmente fu anche quella vista ad accendere il desiderio della sua amante che, con un desiderio tale da lusingare e far arrossire animi anche più perversi di quello del demonietto, lo baciò in una maniera così dannatamente piacevole che venne con ancora più forza, ovviamente inzaccherando tanto le lenzuola che i loro corpi e, visto il legame che univa quelle due verghe, mettendo ancora più sotto pressione il suo povero pancino. Ma in che altro modo reagire? Purtroppo non ebbe la forza di riportare le pupille nella giusta sede, ma ritrovò quel sufficiente vigore per cingerle il collo con le sue braccia e seguire la danza della sua lingua, anche se era difficile coordinare la sua perché davvero troppo lunga per la sua scarsa concentrazione; in compenso la sua boccuccia era più morbida che mai, un vero paradiso di carne bagnata e vellutata, spaventosamente recettiva poiché a ogni leccata, a ogni succhiatina il demonietto mugugnava di piacere e il suo cazzo pulsava come impazzito, sparando nuovi fiotti con rinnovata energia, anche se sembrava sul punto di esaurire quell'impossibile orgasmo. Quel bacio meraviglioso, però, non poté estendere il godimento del demonietto all'infinito e, dopo fin troppi minuti, entrambi gli orgasmi si affievolirono e cessarono, lasciandolo totalmente senza fiato e miagolante di piacere come un gattino pigro. Era semplicemente in paradiso e, sebbene avesse ancora il culetto spalancato da quel mostro e la pancia gonfia in maniera imbarazzante, si sentiva leggero come se fosse sdraiato su una nuvola, tanto che quando finalmente poté tornare a muovere gli occhi, guardò sorpreso ma tutt'altro che preoccupato il marchio comparso sulla sua pancia, del tutto simile a quello che adornava il ventre della guerriera. Il rituale aveva avuto evidentemente esito positivo e si carezzò delicatamente il pancino, toccandolo come a sincerarsi che fosse vero, in un gesto quasi tenero a causa della profonda rilassatezza post orgasmo, tanto da creare una scena involontariamente dolce e perversa insieme... che sia stato questo il motivo per cui Raiko fu colta da un vero e proprio raptus materno? Bowen non ne aveva idea, sta di fatto che si ritrovò in un lampo tra le braccia (e le tette) di Raiko, coccolato come un gattino troppo carino. E a lui andava benissimo così! Miagolò dei mugugni volutamente con un tono dolce per invitarla a spupazzarlo un po' di più e, nel frattempo, strusciò le gote morbidissime su quelle tette meravigliose, leccandole e baciandole e adorandole sebbene rischiasse seriamente di soffocare, oltre a mugolare perché Raiko non sembrava interessata a liberarlo dal mostro che lo riempiva e che, naturalmente, bloccava tutto quel seme nel suo pancino. - Anch'io! Anch'io, cazzo! - esclamò, in risposta alle parole di Raiko, quando "emerse" da quel bendidio (letteralmente) col visetto acceso di piacere e di entusiasmo. - E' stato incredibile... tu sei incredibile! Voglio farlo ancora, ne voglio ancora! Senti quanto sono duro, solo per te? - le chiese con uno sguardo deliziosamente furbetto e perverso insieme, premendo l'erezione ancora avvolta dall'onahole contro il ventre della sua adorata Raiko e dimostrandole, senza alcun dubbio, di aver detto la verità: il suo cazzo, assurdamente enorme, era turgidissimo e persino ancora pulsante, sia pure in maniera sorda, come se avesse ancora altro da dare. Sebbene ancora un po' stordito dal piacere, il demonietto era deliziato dalla felicità della sua amante, da tutto quell'entusiasmo che condivideva fino all'ultima goccia e, malgrado in alcuni momenti era indubbio che Raiko (o le Raiko) si fosse spinta ben oltre il limite, tutto era stato così dannatamente bello che avrebbe voluto riviverlo ogni dannato giorno!
    Raiko si raddrizzò, portandolo con sé e tenendolo in braccio in un modo che, vista la loro differenza di dimensioni, non poteva non risultare terribilmente dolce... se non fosse che era letteralmente impalato su quel cazzo composto col suo potere! A parte questo, però, gli occhi di Raiko era meravigliosamente luminosi e aveva un'espressione che mescolava in modo così superbo il desiderio all'affetto che il demonietto sentì il cuore battere un più forte, mentre il suo di cazzo diventava ancora più duro e gonfio, totalmente pronto per un ennesimo round. - Mhhh, mi stai forse chiedendo... - chiese, guardandola con una soddisfatta malizia negli occhi tale da far venire la voglia di pizzicarlo finanche a una santa, mentre portava le braccia a circondarle il collo e oscillava appena il capo, con fare pensieroso e dispettoso. - ...che vuoi tornare a fottermi ancora e ancora, fino a gonfiarmi la pancia e a trasformare il mio bel visino in una pura oscenità? - le chiese in un tono quasi di rimprovero, guardandola negli occhi e avvicinandosi così tanto al suo viso che avrebbe percepito il suo respiro carezzarle le labbra. - Ma assolutamente, totalmente, fottutamente sì! - esclamò quando si ritenne soddisfatto dell'attesa a cui l'aveva sottoposta, allargando un sorriso davvero birbante e baciandola con intensa, vorace passionalità. Gli piaceva Raiko e non soltanto perché era bella come una Dea e perversa forse più di lui: era un animo sensibile, amorevole e sebbene fosse nata nelle tenebre proprio come lui, si trovava immersa nella luce che aveva cercato fin da quando aveva iniziato la sua redenzione; non era amore il suo, era troppo presto per usare parole simili, forse non era propriamente neppure un'infatuazione ma di certo le voleva bene, davvero bene e legarsi a lei gli sembrava un'autentica benedizione per il suo cuore infranto. Non voleva usarla per dimenticare Evelynn, non l'avrebbe mai usata in maniera così meschina, ma sapeva (e sperava) che un legame sincero, spontaneo e luminoso spazzasse via quel seme d'ombra che la sua vecchia compagna aveva piantato in lui, nel loro ultimo incontro. Poi... chissà! Raiko era così meravigliosa, così dolce che non si sarebbe stupito se un giorno si fosse ritrovato a sospirare mentre la guardava... considerazione che, forse, avrebbe potuto fare per la sua adorata Krolia. In ogni caso, la baciò con trasporto e si strusciò su di lei come un gattino, mentre le carezzava la schiena con le manine, sempre un po' più in basso. - Ma non credere di scampartela, tesoro: anche tu mi devi dare il tuo culo. - affermò, ridacchiando e portando le dita sottili, delicate proprio sul suo ano, carezzandolo in una maniera che sperava le avrebbe strappato qualche fremito e, perché no, qualche mugolio.
    E grazie. Grazie per aiutarmi con Evelynn, per cercare di proteggermi anche dalla tristezza... e per voler essere la mia persona speciale. - aggiunse con tono più serio, per una volta sorridendo semplicemente grato e felice, prima di sollevarsi quel tanto che bastava per apporle un dolce, tenero bacio sulla fronte. Per poi riabbassarsi repentinamente su quel cazzo che ancora lo riempiva, gemere rumorosamente sorriderle come il demonietto che era: Raiko avrebbe avuto da lui tutta la sua gratitudine, tutto il suo sincero affetto... ma anche tutta la sua infinita, maliziosa, perversa monelleria.
     
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    Bowen espresse tutto il suo entusiasmo e anche se lo fece a modo suo, stuzzicando e tenendo col fiato sospeso Raiko per tutto il tempo, gli disse che non voleva spezzare quel legame e anzi, rafforzarlo nella maniera più carnale e perversa possibile era la migliore idea che entrambi avessero avuto. Tutto per rafforzare un legame di amicizia profondo e sincero. Dopo aver ricambiato i suoi baci, Raiko allargò un sorriso dolce e materno, con gli occhi lucidi di chi è sinceramente commosso. Anche gli altri avevano accettato la sua strana personalità, ma sapere che Bowen faceva parte dei suoi amici, e che per lei c'era ancora speranza, la riempiva di gioia. Si aspettò la controproposta di Bowen per concedergli di prendersi la sua parte e Raiko ovviamente non poteva che essere d'accordo: per lei il sesso non era solo una questione di soddisfare una delle due parti, ma concedersi entrambi tutto ciò che l'altro ha da offrire, non si sarebbe mai tirata indietro. E ovviamente non evitò lo sguardo di Bowen quando la ringraziò per l'aiuto con Evelynn. Le dita di Raiko strette intorno a lui si fecero più decise, e anche se lo sguardo della sua amante divenne più serio non perse la dolcezza che la contraddistingueva.
    Evelynn ha perduto qualcosa, e io sento nel tuo cuore che hai ancora speranza per lei... non abbandonerei mai una persona che ha bisogno di aiuto, neanche se l'oscurità la corrompesse del tutto. Questo vale per Evelynn, e voglio che tu sappia che vale anche per te Bowen... non ti abbandonerò, proprio come non hai intenzione di abbandonare lei. Dobbiamo salvarla a tutti i costi, quindi dobbiamo essere pronti...
    A quel punto si dipinse un sorrisetto più malizioso sul suo volto, mentre finalmente il culetto di Bowen tornava a respirarle liberamente, perché l'incantesimo che aveva trasformato l'arma del demone in una verga identica alla sua si stava sciogliendo e Raiko ne aveva abbastanza di dare, adesso voleva prendere. Afferrò l'onahole sulla verga del piccoletto, lasciandolo cadere a terra per poterlo liberare, poi fece la sua mossa.
    E se essere pronti significa rafforzare il nostro legame a forza di sesso... prenditi ogni parte di me Bowen...
    Mentre pronunciava quelle parole, si staccò da lui solo per poter soddisfare il suo osceno desiderio: gli diede le spalle, mostrandogli come la lunga chioma dipingeva un'onda viola sulla sua schiena bagnata dal sudore, formando una clessidra di carne perfetta e sinuosa. Gli concesse solo un malizioso sguardo prima di piegarsi in avanti tenendo le ginocchia sul letto, in modo che volto e seno si schiacciassero sul materasso, mentre le mani raggiungevano le sue natiche: il culo abbondante di Raiko rivelò una femminilità fradicia e una corolla di carne già impaziente, che tremava e si agitava come un paio di labbra che cercano disperatamente l'ennesimo bacio.
    Se quello spettacolo fosse riuscito a distrarre Bowen, il piccoletto si sarebbe ritrovato spinto da una forza misteriosa verso Raiko, costringendolo a piantare le sue palle sulla fica bollente della guerriera mentre la verga svettava tra le sue natiche, costretta a pulsare contro quella corolla di carne che prese subito a pulsare impaziente, come se si stessero scambiando un bacio osceno.

    Oh sì, fate pure i piccioncini...
    ...vi siete divertiti alle nostre spalle, non è così? Adesso però tocca a noi...
    Se si fosse voltato, Bowen avrebbe visto le copie di Raiko, quella angelica e diabolica, che avevano frettolosamente raccolto l'arma di Bowen prima che il piccoletto potesse riappropriarsene. Le due parti del potere di Raiko presero quella strana verga oscura una con la sinistra e l'altra con la destra, dividendosele e assorbendone il potere proprio come aveva fatto la Raiko originale. Bowen quindi si ritrovò stretto tra due fuochi. davanti a lui c'era la splendida Raiko originale, piegata in avanti che muoveva sinuosamente il bacino sui suoi genitali, massaggiandoli ed eccitandoli mentre scivolava su di essi grazie agli umori che avevano trasformato la sua carne in una cascata. Dietro invece, c'erano le due monelle copie della guerriera che lo avevano letteralmente accerchiato e lo spingevano in avanti, usando i loro morbidi fianchi che, una volta assorbita l'arma, mostrarono subito un paio di verghe identiche a quella che Raiko aveva usato contro di lui, bianca per la Raiko diabolica e nera per la Raiko angelica. Bowen avrebbe sentito chiaramente le due verghe sulle rispettive natiche, mentre le dita di quelle due pervertite gli massaggiavano le palle e l'ano, facendo uscire piccoli fiotti di quella enorme quantità di seme che adesso ristagnava dentro il suo pancino che gonfio... evidentemente destinato a diventare anche più grande. Bowen si era cacciato in una trappola perversa estrema... ma era davvero un dispiacere per lui?
     
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