Segreti inconfessabili

per Amy

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  1. Kira dietro lo specchio.
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    Bowen non amava scusarsi e non lo faceva spesso (tendenzialmente non lo faceva mai), eppure la reazione di Raiko fu così deliziosa e invitante che il demonietto si trovò a considerare che, alla fin fine, chiedere scusa poteva avere dei lati positivi che non aveva preso in considerazione fino ad allora. Ci sarebbe da fare qualche riflessione sull'approccio pedagogico migliore per correggere quel piccolo discolo, ma quest'ultimo ebbe una gran fretta di trovare Adam e mostrare, così, alla guerriera tutto il suo pentimento in una comoda, appartata stanza da letto. - Forse non lo ammazzo più... - rifletté, mentre un bel ghignetto malizioso si apriva su quel viso fin troppo carino.
    Nel frattempo, Adam si trovava in una di quelle situazioni in cui il suo lato buffo brillava di più: a parte, infatti, un poco efficiente tentativo di spiegarsi, il solo sibilo dello spadone che fendé l'aria gli fece accapponare la pelle e gli annodò la lingua, del tutto incapace di produrre dei suoi intellegibili tranne che per dei balbettii ben poco convincenti. Per un attimo considerò la possibilità di trasformarsi e pregare che il suo carapace potesse non sbriciolarsi come un cracker all'impatto ma, fortunatamente, l'arrivo di Bowen riaccese in lui la speranza di una soluzione pacifica, tanto che abbracciò (e, al contempo, lo usò come scudo umano) colui che era causa di tutto quel tutto quel pasticcio. Non che la povera tiranide ne avesse contezza, in quel momento: avrebbe abbracciato un criminale evaso da prigione purché creasse un minimo di ostacolo tra lui e la spada di Domino!
    Di "ostacolo" Bowen ne creava ben poco, purtroppo per entrambi, ma il demonietto aveva una certa fiducia nelle sue capacità oratorie e, ringalluzzito com'era dalla proposta di Raiko, era certo che sarebbe riuscito quantomeno a fermare quel primo fendete. Si accorse ben presto che si sbagliava TOTALMENTE, tanto che quando Domino continuò a imprecare nella sua oscura lingua (quantomeno per lui) e a mulinare la spada come se non le avesse detto alcunché... Bowen iniziò a tempestare di pugni le braccia di Adam, perché lo lasciasse andare e gli permettesse di scappare via: va bene il coraggio, va bene prendersi le proprie responsabilità, ma una spadata di Domino per Adam non se la sarebbe mai presa! Tali tentativi di scappare via ignominiosamente da quella situazione divennero ancora più convulsi quando Raiko, nell'ingenuo tentativo di placare l'amica, diede tutte le responsabilità (com'era giusto che fosse) a Bowen che, oltre a sgranare e a imprecare in una maniera che sarebbe poco fine riportare, iniziò letteralmente a prendere a morsi le mani di Adam. - Mollami, bastardo!!! - ringhiò, mentre inesorabile si avvicinava il momento in cui tutti e due sarebbero volati verso la stratosfera... tutti e due o soltanto le loro teste, in base a dove avrebbe mirato la spadaccina.
    La fine, ormai imminente, venne placata da una vocetta che entrambi conoscevano e apprezzavano ma che, in quel momento, apparve ancora più angelica del solito: era Veronica, in piedi accanto a loro, salvifica quanto l'angelo che trattenne la spada di Abramo. Entrambi la guardarono colmi di una gratitudine immensa, prima di portare entrambi gli sguardi su cosa teneva in mano e, semplicemente, agghiacciare: la Papessa aveva visto le mutandine di Domino, le oscene mutandine di Domino! A causa loro, insomma, erano accadute due cose che istintivamente sapevano essere pericolosissime: la prima mettere in imbarazzo Domino davanti la sua protetta, la seconda (e ben più grave) far entrare in contatto quest'ultima con una seppur vaga forma di sessualità. La disperazione stritolò a entrambi il cuore e, mentre Adam mollava Bowen per mettersi pancia a terra, con le mani incrociate dietro la nuca neanche fosse uno studentello alla simulazione di una emergenza, Bowen strizzò gli occhi in una smorfia di dolore, immaginando già l'impatto mostruoso. - Ave o Maria, piena di grazia... Cazzocazzocazzocazzocazzo! - entrambi si prepararono alla distruzione nel modo che gli era più congeniale, finché dopo un numero incalcolabile di istanti, poiché non arrivava il fendente massacratore, arrischiarono ad aprire gli occhi e a guardarsi intorno: Veronica chiacchierava amabilmente con Domino che, improvvisamente, appariva pacificata. Se mai fedeli hanno provato ammirazione e gratitudine verso una loro guida spirituale, Adam e Bowen letteralmente guardarono in lacrime di gioia la Papessa, finendo persino con l'abbracciarsi con quello spirito di fratellanza che sempre genera una grande, improvvisa gioia.
    Dopo quest'esplosione di felicità, in cui Adam avrebbe voluto gettarsi alle ginocchia della fanciulla e proclamarle la sua eterna gratitudine e Bowen abbracciarla stretta stretta e saltellare con lei festoso, entrambi si interessarono alla piccola diatriba che intercorreva tra le due: nulla di strano, una semplice controversia sui capi di vestiario tra una giovane adolescente e la sua premurosa tutrice. Una scena così dolce che la tiranide si sentì sciogliere dalla tenerezza, mentre il demonietto ridacchiò divertito ma tutt'altro che beffardo; entrambi avrebbero voluto appianare quella piccola divergenza, anche per mostrare la loro gratitudine alla piccola, ma Domino aveva ancora la spada sguainata e volevano evitare di farla nuovamente arrabbiare. Però indubbiamente parteggiavano per lei, anche perché non appena lei gli rivolse quell'occhiolino complice mentre aveva quell'espressione tanto tenera, Adam semplicemente arrossì e sgranò gli occhi letteralmente travolto dalla tenerezza, mentre Bowen ridacchiò ancora, deliziato dalla dolcezza di quella piccina.
    I cuori dei demonietti, però, sono inclini ad altre emozioni oltre che a una divertita dolcezza, quindi alla menzione dei fianchi di Raiko non solo Bowen alzò le morbide orecchie da cerbiatto, ma allargò persino un gran sorriso birbante. - Raiko, i tuoi fianchi non hanno nulla che non va: sono bellissimi, proprio come te! - trillò allegro come solo chi è scampato alla morte un attimo prima può esserlo, mentre bel bello si avvicinava alla guerriera e le prendeva a braccetto. - Ragazze, vorrei proprio rimanere un altro po' ma io e Raiko abbiamo un importantissimo impegno, quindi dobbiamo proprio andare. Sapete, le collezioni di farfalle non si ammirano da sole... - ridacchiò, troppo felice per poter trattenere la sua linguaccia, dato che una battutina simile avrebbe potuto indisporre la spadaccina.
    E non solo, lei, visto quanto accadde un attimo dopo: - ...oh no, tu non vai da nessuna parte. - affermò Adam per una volta con un tono di voce deciso, che non ammetteva repliche, mentre lo afferrava per una spalla e lo costringeva a voltarsi verso di lui. La tenerezza che Veronica gli aveva instillato nel cuore era scomparsa dinnanzi al comportamento sfrontato del suo amico, che gli ricordò tutto quello che aveva passato a causa sua quella mattina e gli suscitò un'ira così intensa da fargli dimenticare la sua timidezza e la sua spontanea inclinazione alla gentilezza, a tal punto che Bowen si spaventò. O meglio, più che per il tono di voce, si spaventò per la sua faccia: l'altrimenti perfetto viso della tiranide, infatti, era solcato da inquietanti vene nere, pulsanti i suoi occhi erano diventati rossi, dalle pupille rette, proprio come il terzo che gli era comparso in mezzo alla fronte. Era evidente che Adam fosse semplicemente infuriato e facesse addirittura fatica a contenere il suo vero aspetto, tanto che il demonietto temette che lo avrebbe preso a botte. Invece, le intenzioni della tiranide erano addirittura peggiori: - Non prima di aver aiutato la Papessa, quantomeno. Non hai sentito? Ha iniziato ad allenarsi e manca degli adeguati capi di abbigliamento: perché non le dai una mano? - propose con un tono semplicemente innocente, sebbene il sorriso malefico che gli curvò le belle labbra svelava platealmente le sue intenzioni: accompagnare la Papessa a fare compere sui vestiti, significava passare quantomeno un pomeriggio con una Domino pronta a sguainare la spada per ogni abito che lasciava scoperte anche soltanto le caviglie! Insomma, il modo migliore per dare una lezione a quel birbante di Bowen e insegnargli a non fare più certi scherzi, quantomeno non a lui.
    La sorpresa che riempì il faccino del demonietto fu assolutamente comica, poiché non si sarebbe mai aspettato dal suo amico un comportamento tanto subdolo... ma lo stupore durò poco, subito sostituito da una sfrontata aria di sfida: Adam non aveva ancora capito contro chi si era messo! - Certo che vorrei aiutarla, ma tu sei molto più adatto di me: una papessa deve anche essere elegante e di classe, tutta roba di cui tu sei esperto! - ribatté allargando un sorrisetto tagliente, mentre indicava il completo formale che la tiranide indossava, con tanto di doppiopetto coordinato ai pantaloni. - E' vero, ma è anche una giovinetta e tu sei molto più esperto di me riguardo le mode giovanili! - purtroppo per il, demonietto, Adam non aveva alcuna intenzione di mollare l'osso e, nell'ira, trovò una valida alleata per resistere alla sua naturale tendenza all'imbarazzo e all'insicurezza.
    Non posso uscire, sono addirittura scalzo! E io sono vestito per l'ufficio, la metterei in imbarazzo! Non importa, il migliore sei tu! No, sei molto più adatto tu! No, tu!! Tu!!! - alla fine, presi dalla foga di quello scambio "apparentemente" lusinghiero, i Due erano finiti letteralmente col fronteggiarsi, dato che iniziarono a premersi fronte contro fronte neppure volessero vincere quella diatriba verbale spingendo via il proprio interlocutore. Purtroppo, a causa della loro abissale differenza di altezza, la scena apparve particolarmente buffa perché se Bowen era letteralmente in punta di piedi, con le manine strette in pugni irritati ma, inevitabilmente, molto dolci, Adam era letteralmente costretto a piegarsi con la schiena quasi a novanta gradi e, benché avesse le braccia conserte per mostrare assertività, la posizione in cui si trovava lo rendeva tutt'altro che serio.
    A dimostrazione, però, che tra i due la situazione era diventata esplosiva c'erano le zannette di Bowen snudate quasi in un ringhio muto, mentre le vene nere di Adam aumentavano a vista d'occhio, coi suoi muscoli scolpiti così gonfi da sembrare di essere sul punto di fargli esplodere i vestiti: quei due andavano appacificati e alla svelta!
    Soprattutto prima che decidesse di intervenire Domino, tagliando la testa al toro... e non solo a lui.
     
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