La donna, il sogno, il grande incubo

x Poison

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  1. Poisonwind
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    I only have one more hand left that I can play
    There ain’t no time so let’s do it now, I say
    I’m on a wave, yeah!

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    Alice non conosceva i poteri della Lanterna, per lei era come se l' aria si fosse saturata di incensi e profumi così intensi che quasi poteva sentirne il tocco sulla pelle, quasi sentirli sfiorarle l' intimo con invisibili dita, da dentro, come se avessero iniziato a penetrare e conquistare il suo corpo ognivolta che ne introduceva un po' con il semplice respiro. Gli strani battiti del cuore di Faust dettavano persino il ritmo ai suoi polmoni, al suo bisogno d' aria sempre più copioso nel vano tentativo di raffreddare il sangue bollente che le affluiva alla testa. Caldo come il corpo del non morto, la cui pelle marmorea si faceva sempre più accogliente al tocco delle sue dita, sentiva i muscoli guizzare sotto l' epidermide sottile, forti, reattivi ed incredibilmente virili, eppure allo stesso tempo dolci e tristi. Anche se era rossa come un peperone, incapace di pronunciare più di un balbettio incoerente e totalmente succube dei movimenti del professore, Alice provava un orgoglio inconscio per quello che stava accadendo in quegli istanti. Una Fae come lei, anche se in gran parte umana, traeva piacere dallo sbocciare della vita, e quasi sembrava che fosse lei a far rinascere e rifiorire il corpo del professore. Le sue lusinghe le trapassavano il cervello, sembravano quasi dirette più alla sua Socia che a lei come se Faust avesse colto quel che nascondeva dentro, ma non era affatto gelosa per questo ed anzi, ammirava l' intelligenza dell' insegnante per aver capito che ogni suo "dono" era solo luce riflessa dalla sua gemma interiore. Avrebbe quasi voluto far incontrare Barghest con il professore, ma non era in grado di cambiare a comando come la sua Socia, inoltre era lei a venire attualmente travolta da tutta quella passione, anche se il suo bersaglio era probabilmente un altro se ne sarebbe comunque goduta una piccola parte.
    Ah!!♥
    Arrivata al limite, Alice avrebbe emesso un breve ma dolcissimo gemito, la sua vestaglia sarebbe caduta a terra con naturalezza come se quello fosse il suo vero posto, non a coprire le grazie di Alice. Neanche si rese conto di essere stata lei a lasciarlo accadere, normalmente avrebbe avuto paura di un uomo così imponente, così vicino, eppure più ne respirava l' odore e più ne percepiva il calore, meno si sentiva in grado di poterne farne a meno, di trattenere i suoi istinti. Ormai era coperta solo dalla camicia e dall' intimo, ma era talmente sudata che tutto sarebbe diventato incredibilmente trasparente e poco protettivo, nulla avrebbe impedito a Faust di cogliere le sue forme, la sua voluttuà, la morbida abbondanza delle sue curve ed in contrasto la leggera durezza dei suoi capezzoli sempre più tesi, sensibili e visibili. Normalmente se ne sarebbe vergognata, avrebbe cercato di coprirlo, nasconderlo, non poteva trarre vanto dal dono frutto delle fatiche di qualcun' altro, eppure stavolta voleva comportarsi in maniera egoistica. Faust la voleva chiaramente baciare e lei glielo avrebbe lasciato fare.
    S-si anch'io lo voglio...
    E così le loro bocche sarebbero entrate in contatto, forse inizialmente un po' impacciato e timoroso da parte sua, ma pian piano le sue labbra avrebbero fatto strada ed accolto sempre più quelle del professore, invitandole con il suo sapore di miele.
     
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62 replies since 16/5/2023, 09:46   416 views
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