La donna, il sogno, il grande incubo

x Poison

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  1. Poisonwind
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    I only have one more hand left that I can play
    There ain’t no time so let’s do it now, I say
    I’m on a wave, yeah!

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    Alice avrebbe deglutito rumorosamente quando Faust si sarebbe chiuso la porta alle spalle, un gesto automatico di preoccupazione che l' insegnante si sarebbe subito preoccupato di disinnescare. Normalmente avrebbe pensato ad uno scherzo, ma i modi professionali di Faust erano davvero genuini e confermavano quanto seriamente stava prendendo la faccenda. Non sembrava preoccupato dalle sue scarse abilità canore nè dal suo repertorio limitato, sembrava davvero convinto di cavare qualcosa di buono da lei. Scientificamente certo. Alice non si era nemmeno resa conto di essere la cavia dell' esperimento, pensava di essere diventata un assistente del Professore e che quella fosse una specie di prova d' ingresso. La sua voce la stava quasi ipnotizzando, era facile convincersi della bontà delle sue parole, sembrava quasi conoscerla da sempre. Come la sua Socia. L' idea che le avrebbe fatto balenare nella mente non era male, avrebbe potuto dedicare una canzone alla sua compagna, magari quella del treno. A lei piacevano i treni, di sicuro sarebbero piaciuti anche a Barghest.
    Con qualche istante di esitazione, Alice sarebbe salita sul palco e si sarebbe posizionata davanti al microfono, letteralmente. Infatti dava le spalle a Faust e con le mani tirava e tormentava i lembi della vestaglia in chiaro segno di nervosismo. Quello era il massimo del coraggio che era riuscita a raccogliere, poteva cantare ma non guardare il suo pubblico.

    Vieni più vicino e guarda
    Guarda tra gli alberi
    Trova la ragazza
    Finché puoi
    Vieni più vicino e guarda
    Guarda nel buio
    Basta che segui i tuoi occhi
    Basta che segui i tuoi occhi

    Sento la sua voce
    che chiama il mio nome
    Il suono è profondo
    nell’oscurità
    Sento la sua voce
    e comincio a correre
    tra gli alberi
    tra gli alberi

    Negli alberi

    Improvvisamente mi fermo
    Ma so che è troppo tardi
    Mi sono perso nella foresta
    completamente solo
    La ragazza non è mai stata lì
    È sempre così
    Sto correndo verso il nulla
    Ancora e ancora, ancora e ancora



    La voce di Alice sarebbe fluita più adulta e decisa, eppure incredibilmente dolce ed intonata. La ragazza avrebbe concluso la performance totalmente imperlata di sudore, come se quell' esibizione le fosse costata una fatica tremenda. Quello non era il suo modo di cantare, il suo lessico, forse neanche la sua voce. Che le era successo ?
    S-scusi Signor Faust non so che mi è preso. N-nemmeno conosco le parole di questa canzone.
    Alice si sarebbe voltata verso di lui con aria stravolta ed occhi che luccicavano innocenza, quasi avesse fatto qualcosa di sbagliato.
     
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