La donna, il sogno, il grande incubo

x Poison

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  1. Poisonwind
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    I only have one more hand left that I can play
    There ain’t no time so let’s do it now, I say
    I’m on a wave, yeah!

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    Faust le donava quasi un senso di conforto, sembrava perfettamente in grado di gestire il suo carattere e la sua scarsa autostima, come se la conoscesse da sempre. Il suo sorriso annacquava ogni malizia, eppure quando disse quelle parole "ci divertiremo insieme" Alice avrebbe sentito un brivido da pelle d' oca percorrerle il corpo. Era paura ? No, probabilmente era solo l' eccitazione dovuta al fatto che Faust avesse accettato la sua proposta. Il respiro le sarebbe rimasto in gola quando l' insegnante si sarebbe alzato improvvisamente in piedi, rivelando tutta la sua imponenza pari solo alla sua affabilità. Non faceva altro che mostrarsi calmo, gentile e la riempiva di complimenti. Alice avrebbe letteralmente danzato nel palmo delle sue mani.
    Gr..Grazie Signor Faust ! Io non merito tanta considerazione.
    In cuor suo si sentiva ancora una barbona, ma Alice non poteva lasciare che i vecchi tentennamenti influenzassero la sua nuova decisione. Poteva lavorare subito con Faust, avere un contratto stabile e ben pagato, e non doveva muoversi dal motel. Nel frattempo, con lei che lavorava per mantenerle, la sua Socia sarebbe stata libera di cercare una nuova casa, magari in una zona e con un contratto d' affitto migliori. Era un piano perfetto, incredibile che l' avesse partorito lei tutta da sola, avrebbe persino stretto i pugni per la soddisfazione piegando la forchetta che aveva in mano, senza farci caso. Persa nel suo trionfo, aveva preso senza problemi la mano di Faust, quasi senza essersi resa conto che si era alzata a sua volta lasciando la colazione e le posate, perché stava docilmente seguendo l' insegnante ovunque l' avesse voluta portare.
    Oh su-suvvia Signor Faust, lo so che non si approfitterà di una come me. Un uomo a-affascinante e colto come lei avrà di sicuro qualcuno che l' aspetta a casa.
    Voleva dimostrare al suo futuro distinto datore di lavoro, che anche lei era in grado di fare dei complimenti e di parlare in modo frivolo. Aveva sentito che piccolezze del genere facevano guadagnare degli aumenti. Ma non doveva sentirsi troppo avida, doveva continuare a mantenere un profilo umile e disponibile. Offrire la sua stanza sarebbe stato il minimo, ma all' improvviso si sarebbe ricordata dei segni di lotta e delle macchie di sangue lasciate dalla sua Socia.
    Se-se la sua stanza è già attrezzata per gli esperimenti...forse è meglio usare quella...oh! E' questa stanza quì ?
    L' iniziale imbarazzo di Alice, sarebbe stato soppiantato dalla sorpresa che la stanza di Faust era quella di fronte alla sua. Ricordava di quel pezzo scritto sul suo Diario, la sua Socia le aveva raccontato dei personaggi del motel.
    Mi scusi, ma lei Signor Faust è l' Uomo con il sacco nero ?
    Sarebbe stato semplice persino per Alice ricollegarlo alla descrizione della sua Socia. Solo che in lei non c'era un briciolo di preoccupazione, paura o altro nel dichiararlo. Solo semplice curiosità. Non era altro che un uomo grosso quanto lei, vestito di nero e bagnato dalla pioggia secondo la descrizione della sua Socia. Nulla di losco ai suoi occhi.
     
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