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A causa delle abitudini di suo padre, Lotor era sì abituato a quel genere di viaggi ma era anche vero che non li gradiva affatto. per questo Syndra dovette letteralmente lanciarlo dentro il portale oscuro assieme a lei. Il timore di finirei n qualche dimensione di prossimità per qualche errore o qualche imprevisto era grande per uno che ne aveva viste di cose strane. Non per codardia ma... perché rischiare un imprevisto proprio in quel momento quando potevano semplicemente andare a cercare Nariko? Ovviamente fu inutile resistere: i muscoli di Lotor provarono ad opporsi ma la sua energia... oh, quella era un altro discorso. Syndra lo toccò e neanche se ne rese conto, ma il suo potere oscuro lo come ipnotizzò, attirandolo o sarebbe meglio dire risucchiandolo verso di lei come se un oscuro richiamo l'avesse completamente plagiato. Per quanto quel passaggio sembrasse sicuro, Lotor si ritrovò a trattenere il fiato come se fosse davvero finito in mare, e visto che mentre "soffocava" c'era la presenza di Syndra che lo obbligava a stare lì, un pochino sentì degli effetti strano sul suo corpo. Era pericoloso ma anche stranamente intrigante. Dannate streghe di Umbra... riuscivano ad affascinarlo ogni volta con qualcosa di nuovo. Iniziò a percepire un'eco lontano, poteva sentire la voce di Nariko a quel punto: erano vicini! Il suo entusiasmo però si smorzò appena si concentrò su quello che stava dicendo, non riusciva a distinguerlo alla perfezione e percepì soltanto l'ultima frase, cosa che gli fece strabuzzare gli occhi: capelli bianchi? Sfortuna?! Stavano sparlando di lui?? Quando "riemersero" la storia fu ancora più strana. Lotor si ritrovò col busto per metà compenetrato nel terreno, intento a osservarsi intorno con l'aria spaesata e un tantino all'erta di chi non sa dove i trova. Poi l'impronta energetica familiare lo fece sciogliere e balzò subito fuori dissimulando una discreta eleganza mista ad atleticità, atterrando con leggerezza dopo un leggero balzo spinto direttamente dalle sue braccia, per poi tornare eretto con un braccio dietro la schiena. Forse la sua prova di autocontrollo sarebbe passata inosservata ma ci teneva comunque a fare un'entrata in scena dignitosa.
Lo scenario è interessssante...
Il sibilo di Rakhna mentre volteggiava intorno alla stanza per osservare tutti i presenti attirò subito l'attenzione di Lotor che si ritrovò davanti due cose che attirarono subito la sua attenzione: la prima, ovviamente, erano Syndra e Nariko, che non aveva mai visto cimentarsi in effusioni così chiare e disinvolte, chiaramente avevano un rapporto davvero ben oltre l'intimo e vederle mentre si baciavano in quel modo gli fece salire una grandissima invidia. Inutile immaginare cosa avrebbe dato per potersi trovare lì in mezzo a loro a quel punto. La seconda cosa, ma non meno importante, che attirò la sua attenzione, fu la terza donna presente nella stanza, e che finì anche nel mirino di Rakhna, immediatamente stregato dalla sua bellezza. Non riconoscerla era assolutamente impossibile: la famigerata Frozen Maiden, protettrice di Londra e capo della Polizia Stige Poltergeist. Appena i loro sguardi si incrociarono, Lotor si portò subito la mano libera al petto eseguendo un leggero quanto solenne inchino col capo e col busto, mostrandole i dovuti riguardi.
Lady Poltergeist, è un onore trovarmi al vostro cospetto... il mio nome è Lotor Car... Urandel, al vostro servizio.
Indossava ancora la divisa della scuola, non c'era di certo bisogno di presentazioni. Rialzando il capo però, passò la mano che aveva portato sul petto all'altezza dei capelli, sistemandoli a dovere, poi gonfiò il petto e assunse una postura più sicura di sé, indicando con lo sguardo le due streghe intente a volteggiare.
A tal proposito: se sentisse il bisogno di imitarle, sarei più che disponibile...
Di solito Lotor non era così maledettamente sfacciato ma la sua sicurezza non derivava solamente da una dannata faccia tosta, ma dalla lettura del contesto: erano nell'ufficio di Nariko, quindi significava che quella donna potente era più che intima con Nariko. Che avesse accolto il suo invito o che lo avesse rifiutato in malo modo, di sicuro non avrebbe dimenticato la faccia di Lotor. E poi quante occasioni ha un uomo per potersi approcciare a Stige poltergeist? Inutile sottolineare quanto Lotor fosse uno che coglie sempre la palla al balzo, senza contare che l'ultima uscita di Nariko era riuscita davvero a pungerlo nell'orgoglio, e se fosse riuscito a strappare un bacio a Stige per farla ingelosire anche solo un pochino avrebbe potuto dirsi soddisfatto.
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 9/3/2023, 10:02. -
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Non era lì per perdere tempo, ma quelle chiacchiere in amicizia con Nariko avrebbero sicuramente fatto bene ad entrambe. Il suo addestramento da strega poteva aspettare, anche perché se la sua maestra non era in forma non sarebbe riuscita a trasmetterle le giuste nozioni con la dovuta passione. Nel loro primo incontro avevano fatto più di quanto Stige avesse appreso in anni di accademia privata, quindi poteva sicuramente pazientare. Ciò che non si aspettava però, era l'improvvisa intrusione di Syndra e di un altro studente proprio mentre stavano chiacchierando pacificamente, e fu un vero e proprio assalto: Syndra rapì Nariko, iniziando a vomitarle addosso tutto il suo affetto. La cosa stranì Stige ma la fece sinceramente ridacchiare: era davvero un modo di fare unico quello, e poi per una abituata a dover nascondere i suoi sentimenti Syndra appariva decisamente invadente, ma in una maniera maledettamente dolce, tanto che provò un pizzico d'invidia verso Nariko. Le sarebbe piaciuto essere "rapita" in quel modo, prendendosi tutte le attenzioni di un'amante tanto entusiasta. Sorrise intenerita, portandosi una mano sulle labbra per nascondere il suo entusiasmo di fronte a quella scena, incrociando le gambe sul divano senza distogliere lo sguardo. Erano bellissime assieme, e forse Nariko non aveva bisogno di un'altra confidente per poter contare sull'aiuto di qualcuno, ma Stige era felice di poter fare la sua parte. Decisa a non intromettersi, Stige restò alla mercé del giovane entrato in scena assieme a Syndra, che sfoggiò movenze perfette oltre che un comportamento impeccabile: era uno studente della Oxford, senza ombra di dubbio, e dal modo in cui parlava sembrava un adepto di Umbra come Syndra, visto che comunque era stato al suo fianco. un allievo di Nariko? Un servitore di Syndra? Chi era quel giovane? Stige lo fissò incuriosita, accettò la sua presentazione con garbo portando le braccia in una posizione conserte e rimanendo in silenzio. La seguente avance non la scandalizzò né la colse di sorpresa, i galanti che si offrivano di baciarle la mano con secondi fini erano all'ordine del giorno per lei, ma doveva concedergli che quella faccia tosta era degna di attenzione. Lo fissò con sguardo affilato, passandosi le dita sulle labbra con aria meditabonda. Le sue doti di agente di polizia si accesero immediatamente, e si ritrovò ad emettere un lungo verso di ragionamento.
Hmmmm... sai che mi ricordi qualcuno? La tua faccia tosta l'ho già vista...
Non aveva abbastanza indizi per arrivare a capire chi fosse suo padre, ma più che giungere a duna conclusione, quella frase serviva a fargli capire che non era riuscito ad intaccarla minimamente, e che l'interesse che aveva attirato su di sé poteva facilmente finire fuori controllo.
Ma temo che tu non sia abbastanza forte da reggere un bacio dalla Frozen Maiden, Lotor... Ma puoi sempre provarci.
Stava iniziando a diventare una vera strega, e le piaceva, quindi quella provocazione venne accompagnata da un malizioso ghigno di sfida, così da provare a ritorcere contro il ragazzo la sua stessa sfacciataggine. Ovviamente quel capriccio non avrebbe superato in precedenza il problema principale, dato che Syndra si era tuffata in quella situazione partendo proprio dal presupposto di aiutare anche lei Nariko. Quindi qualcosa le suggeriva che il gioco di provocazioni col ragazzo dalle orecchie a punta doveva aspettare.. -
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Percepì energia oscura che si fece sempre più forte nella stanza, Nariko si ammutolì guardandosi attorno perplessa, percepì poi l'energia di Syndra, ancora prima che arrivasse e spuntasse dal terreno. Strabuzzò gli occhi quando la vide guizzare fuori da una pozza di oscurità chiamandola.
Syndra?! Fece sorpresa.
La accolse fra le braccia, temendo scioccamente che potesse cadere a terra. Venne trascinata dal potere della ragazza, ma non ne ebbe timore, capitava spesso che fluttuassero in aria insieme, soprattutto quando le emozioni di Syndra erano forti. Stava per chiedere come aveva fatto ad arrivare lì in quel modo, ma la anticipò la ragazza chiedendole perdono, per non aver capito quanto stava soffrendo. Nariko si sentì un pizzico in colpa, era ovvio che non avesse capito dato che non le aveva detto nulla, ed aveva sminuito tutto quanto. Stava per chiederle perdono a sua volta, ma non servì farlo poiché Syndra mise fine a tutto con un bacio che la colse alla sprovvista per quanto fosse stato passionale. Mugugnò sorpresa al primo impatto, per poi sciogliersi pian piano. Non riusciva a resisterle era praticamente impossibile per lei. La strinse a sé a sua volta, accorgendosi che in realtà Syndra non stava male come aveva creduto se avesse saputo cosa era successo. Aveva voluto proteggerla da una delusione, dal dolore di venire a sapere che Iceringer le voleva lasciare. Invece era lì che le offriva sostegno, che le ricordava che insieme sarebbero state più forti. Aveva ragione, si erano promesse di dirsi sempre tutto, ma questa volta Nariko non lo aveva fatto. Forse perché implicitamente non credeva che fosse un pericolo. O perché infondo al suo cuore sperava di risolvere prima di dover dare delle spiegazioni. Era stata sciocca, avrebbe dovuto dirle tutto. Ma un momento...
Come? Come hai fatto a..., cosa hai visto?
Chiese confusa staccandosi un momento dalle labbra di Syndra, guardandola negli occhi. Come aveva fatto a scoprirlo? Aveva parlato con Iceringer? Aveva origliato? Cos'era stato quel incantesimo che l'aveva portata lì? La voce di Stige che parlava con qualcuno spinse Nariko a dare una occhiata verso la stanza, scoprendo che Syndra non era sola, ed era arrivata con Lotor. Che diamine ci faceva lui lì? Che stava facendo con la sua adorata Syndra? Non avevano mica.... no, lo avrebbe capito dal suo odore. Nariko era più confusa che mai e cercò una risposta da Syndra con uno sguardo più perplesso che mai.. -
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Il bacio con Nariko fu dolcissimo e irresistibile, per loro due unirsi con le labbra era così naturale che quando passava troppo tempo Syndra tornava sempre di buonumore, ricordandosi perché stava assieme a lei. Ogni volta che si scambiavano quelle effusioni era come rivivere di nuovo tutti i ricordi, i loro momenti, quelli brutti ma anche quelli più belli. Nariko si staccò dal suo bacio, interrogandosi sulla situazione. Syndra volle rassicurarla sorridendole dolcemente: le prese il capo tra le mani in modo che si concentrasse solo su di lei, senza imprimere forza, rispondendole ma senza muovere la bocca, così che capisse che poteva tenere quella confidenza tra di loro, se voleva.
Lo hai dimenticato? Sono una Strega di Umbra anche io...
Le mostrò un occhiolino e uno sguardo da monella, tipico di quelle bambine che sapevano di averne combinata una delle loro, ma non le avrebbe mentito. Voleva farle capire che si era affidata alla magia oscura, e che sicuramente Lotor l'aveva aiutata, ma questo non aveva importanza. Se fece più seria in volto e continuando a parlarle telepaticamente, cercò di capire cos'era successo.
Non ho visto nulla di chiaro, ho solo sentito le tue emozioni... ed è stato terribile. Era come se ti strappassero pezzi di anima, uno dopo l'altro, come se l'amore che ti univa a qualcuno venisse reciso...
La tristezza si impossessò di lei e gli occhi si fecero lucidi, piedi di lacrime.
Perché non mi hai detto niente Nariko? Avrei potuto aiutarti... no, che domanda stupida...
Chiuse gli occhi, perdendo qualche gocciolina dagli occhi mentre mostrava un sorriso amaro, che po i divenne gradualmente più dolce. Tornò a guardarla, carezzandole il volto con tutto l'amore che provava per lei in quel momento.
Lo so il perché... perché tu e Ice siete uguali. Fareste di tutto pur di non far soffrire le persone a cui tenete... ed è per questo che vi amo. Ma io soffro molto di più ogni volta che penso che non sono stata in grado di aiutare te, o lui... o chi ci sta a cuore. Tu puoi raccontarmi tutto... possiamo vincere insieme!
Si portò un pugno stretto fortissimo sul petto, sorridendo agguerrita ripensando agli avversari che avevano sconfitto. Avevano affrontato Gil, avevano liberato la Oxford, e adesso stavano combattendo i Saggi! Nessun ostacolo era alla loro altezza se lottavano assieme!. -
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Per quanto Rakhna fosse semplicemente ipnotizzato dallo spettacolo di due streghe bellissime e potenti come Nariko e Syndra che galleggiavano nell'oscurità in maniera tanto spontanea, gli fu impossibile non distrarsi per sfottere un pò Lotor, ridacchiando in maniera sibilante mentre il ragazzo veniva colto in contropiede dalla risposta di Stige. Piuttosto che scandalizzarsi e tenerlo a distanza, la donna dimostrò subito di poter rispondere a tono in quel gioco di stoccate, e dopo una prima espressione di sorpresa il giovane allargò un mezzo sorriso, convinto di aver scelto bene le sue parole. Allora era davvero una strega di Umbra anche lei? Non ci avrebbe messo la mano sul fuoco, sembrava diversa... ma tutt'altro che priva di fascino. Lanciò solo uno sguardo interrogativo verso Nariko e Syndra: non stavano dicendo una singola parola ma ebbe la sensazione che quelle due stessero comunicando semplicemente con lo sguardo. Aveva ancora molto da imparare sulle streghe di Umbra. In un primo momento non aveva fatto caso a cosa Stige gli avesse detto a proposito del "ricordargli qualcuno", ma appena il ragazzo decise di sedersi di fianco a lei, gli tornò in mente che una figura così importante di sicuro aveva già incontrato suo padre. Si irrigidì, meditando sul fatto che quel vecchio pazzo lo aveva indirizzato lì ben consapevole che fosse pieno di donne straordinarie... che Stige Poltergeist rientrasse nel suo mirino quando gli aveva fatto quel discorso? Non poteva dubitarne a quel punto. Chiuse gli occhi e si concesse un momento di amara meditazione, piantando i gomiti all'altezza delle ginocchia come se fosse pronto a rimettersi in piedi in qualsiasi momento.
Accetterò volentieri la sfida, Lady Poltergeist, ma temo non oggi. Syndra e Nariko potrebbero avere bisogno di me, e voglio essere al massimo per fare la mia parte. Syndra mi tratta come un suo pari e Nariko è la migliore maestra alla quale potessi giurare fedeltà, se sono qui è merito loro e non ho intenzione di mancare ai miei voti. Credo che una donna come lei possa capire.
A quel punto tornò a guardarla, senza nascondere il fascino che provava verso di lei. Non stava cercando di fare lo splendido: la sua devozione era sincera, e se non poteva credere alla fedeltà, Stige poteva sicuramente credere nel cuore di Lotor, affascinato tanto da lei quanto dalle due streghe che volteggiavano sopra di loro.. -
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Stige non poteva nascondere una chiara apprensione: per una donna abituata a notare i piccoli segni, quel loro silenzio era quasi preoccupante. Ma Nariko e Syndra erano tra le donne più forti che Stige avesse mai conosciuto, era certa che potessero andare fino in fondo a quella storia, e se volevano mantenere dei segreti era giusto così. La Poltergeist sapeva anche troppo sul loro conto e non pretendeva di impicciarsi oltre. Se non altro non sarebbe stata costretta a fare la bella statuina, visto che Lotor non si lasciò scoraggiare dalla sua intraprendenza e anzi, le rispose a tono mostrando immediatamente la sua devozione al clan. Stige gli lanciò un sorriso divertito, e forse un tantino provocatorio, come se volesse fargli capire che con quelle parole sembrava quasi volesse fare il ruffiano. Ma sapeva che non aveva motivo di ostentare una cosa del genere, non in quel momento. Stige non poteva vedere Rakhna, ma la fascinazione di Lotor nei confronti delle due streghe era inequivocabile, e poteva comprenderlo perfettamente. Le disse che anche lui era un allievo di Nariko e questo le fece capire quanto fosse abile quella strega ad insegnare: non a caso era la preside di quella scuola, e quella non poteva che essere l'ennesimo punto a favore dell'enorme rispetto che Stige nutriva verso di lei. Stige non aveva intenzione di rivelare i segreti dei suoi amici ad un ragazzo appena conosciuto, ma se davvero Lotor aveva intenzione di aiutarli allora doveva essere cosciente di cosa si sarebbe ritrovato davanti.
Lotor, devi sapere che le persone che circondano il Clan di Umbra sono molto impegnative. E non parlo dei Saggi. Nel caso di Nariko e Syndra, hanno dovuto affrontare difficoltà alla quale neanche delle streghe possono dirsi preparate. Se vuoi aiutarle dovrai rivelarti molto più che straordinario.
Sembrava quasi volesse scoraggiarlo con quelle parole, ma ben presto completò il discorso allargando un sorriso fiero, quasi materno, incrociando con lui lo sguardo con l'obbiettivo di infondergli coraggio.
Ma visto che Nariko ti ha scelto, allora significa che sarai sicuramente all'altezza.... -
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La risposta di Syndra le fece girare un attimo gli occhi verso l'alto, era ovvio che sapesse che era una strega di umbra anche lei, ciò che voleva sapere era perché aveva usato un incantesimo così sofisticato per andare da lei a parlarle. Intuiva che aveva combinato qualcosa, ma non aveva ancora capito cosa esattamente. Anche se non entrò nei dettagli, Syndra le provò a spiegare a grandi linee cosa fosse successo, parlando delle sue emozioni che aveva percepito. Aggrottò la fronte perplessa intuendo che aveva usato incantesimi oscuri, qualcosa che si era andato a intrufolare nei suoi pensieri, nelle sue emozioni. Avrebbe potuto rimproverarla, ma non lo fece perché capì che se aveva usato un incantesimo era per capire da sé perché la stesse evitando. Era ovvio che Syndra capisse che stava male, era proprio per quello che voleva evitarla, chiudendosi nel suo ufficio e nascondendosi dietro alla frase "sono molto stanca". Non poteva però ingannarla, avevano vissuto insieme troppe cose per fingere che andasse tutto bene. Infine Syndra disse qualcosa che le fece ribaltare il punto di vista, facendola sentire molto stupida. Aveva litigato con Iceringer perché la teneva lontana dai suoi problemi, e lei aveva praticamente fatto la stessa cosa con Syndra. Sospirò, sentendosi in colpa e poggiò la sua fronte contro quella di Syndra, carezzandole il viso con una mano.
Perdonami, in realtà speravo di poter risolvere tutto e far tornare tutto alla normalità, prima che tu scoprissi qualcosa, così che tu non avresti sofferto inutilmente, ma questa volta le cose sono più serie.
Lo disse a voce, dimenticandosi di usare la telepatia con Syndra, si morse poi il labbro inferiore e si concentrò per poterle raccontare ciò che era successo senza farlo sentire agli altri.
Iceringer mi ha lasciata, anche se non lo ha detto chiaramente, sembrava proprio aver bisogno di farlo. Ho dovuto dirgli di Vega perché ci ha trovati insieme...
Questo glielo raccontò usando la telepatia, ma non si limitò solo a farle sentire la sua voce, le trasmise i ricordi di quella notte, come se le avesse passato un filmato di ciò che era successo direttamente nel cervello. Le mostrò Endimion che li interruppe, gli occhi di quel ragazzino che la fissavano così bisognosi di affetto. Le fece sentire la rivelazione di Vega che le disse chi era in realtà, le fece sentire ciò che gli aveva detto a proposito del suo aborto. Le mostrò quando era arrivato Iceringer, i suoi occhi colmi di paura e di delusione, tutto il loro litigio. Quando finì di trasmetterle tutti i suoi ricordi, strinse Syndra forte a sé, non avrebbe voluto darle quel dolore, ma non aveva senso continuare a nasconderglielo.
Io devo trovarlo... devo portarlo a casa...
Glielo sussurrò a voce, per poi allentare l'abbraccio e darle modo di dire ciò che pensava, era pronta ad accettare anche la sua rabbia perché le aveva taciuto tutto quello, perché non le aveva mai detto che Gil alla fine era riuscito nel suo intento di ingravidarla, ma che lei non l'aveva accettato. Aveva portato un enorme peso fino a quel momento, sperava che un poco potesse comprendere le sue ragioni, ma se non lo avesse fatto, avrebbe comunque capito.. -
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Syndra non era mai cresciuta troppo, questo Nariko doveva oramai saperlo. La sua giovane apprendista avrebbe sempre conservato quella punta di incoscienza e di ingenuità perché oramai facevano parte di lei, e anche per questo aveva bisogno della sua amata Nariko, per completarsi grazie a lei. E Sapeva benissimo di dover fare lo stesso, perché per quanto forte fosse Nariko, a lei mancava l'ingenuità di andare a prendersi quello che voleva dimenticandosi di qualsiasi altro problema. Rimase ad ascoltarla, tenendosi stretta quella donna tra le braccia, senza smettere mai di darle il suo sostegno. Era preoccupata perché Iceringer l'aveva lasciata, ma Syndra sapeva che non era questo a farla soffrire. In cuor suo, dava per scontato che Iceringer non le avrebbe mai lasciate, che se aveva reagito male era solo per rabbia, per incomprensione. Poi però, Nariko iniziò a condividere con le ii ricordi di quella serata, non solo le emozioni, e il quadro divenne man mano più chiaro. Rapidamente le tornarono in mente tutte le emozioni che aveva provato davanti a quello specchio e dovette chiudersi la bocca per non gridare dal dolore, perdendo due grosse lacrime nere che le rigarono il volto e le dita. Serrò i denti e si strinse a lei, piantandole la fronte sul petto perché anche Syndra adesso sentiva bisogno di una punta di conforto. Come poteva esserci tanta sofferenza da una cosa così bella?
Ma allora... io sono Zia? O... Madre...?
Alzò lo sguardo verso la sua maestra e anche se stava frignando c'era un sorriso fanciullesco sul suo volto. Aveva dimenticato di usare la telepatia per dire quelle parole, e probabilmente con Nariko stavano gettando molta confusione su Stige e Lotor. Se non altro però, Nariko poteva essere felice di una cosa: l'esistenza di Endymion non aveva turbato Syndra, anzi! Probabilmente si aspettava che l'idea di un figlio con Gil l'avrebbe disgustata ma... non era così. Ciò che aveva fatto Gil riguardava solo loro.
Che bello... che bello sapere che da una cosa così terribile possa nascere qualcosa di così meraviglioso... in fondo Ice ha ragione, non è così?
Stavolta usò la telepatia, riferendosi sempre a quella piccola novità. Nonostante tutta la malvagità di Gil, nonostante tutta la sofferenza che aveva inflitto loro, e le scelte sbagliate che le aveva costrette a prendere, la speranza era germogliata lo stesso. Ecco perché Syndra e Nariko erano così addolorate... perché quel seme della speranza andava protetto a tutti i costi! Piuttosto che asciugarsi le lacrime e abbandonare la presa su Nariko, continuò a stringersi a lei, tirando su col naso in maniera fin troppo infantile, e dissimulando una faccia seria anche se era ancora rossissima in volto e con gli occhi gonfi, riprese il discorso senza bisogno della telepatia.
Dobbiamo riprenderci quello che è nostro, Nariko! Mi rifiuto di accettare tutto questo come se fossimo persone normali con problemi normali! Siamo streghe di Umbra, e un giorno il mondo intero venererà la luna come lo facciamo noi! Andiamoci a riprendere i nostri ragazzacci!
Scelse bene le parole, stavolta, e Nariko sapeva con certezza che si riferiva ad Ice, ad Endymion e anche Vega. Se avevano intenzione di giocare al più geloso tra di loro, Nariko e Syndra li avrebbero semplicemente legati e assoggettati al loro volere, come chiunque altro! Niente si sarebbe fermato di fronte al loro amore, e lo sguardo risoluto di Syndra lo diceva chiaramente. Se non riusciva ad incoraggiare lei Nariko in quel modo, allora non poteva nessuno!. -
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Le parole di Stige lo spinsero a voltarsi verso Nariko e Syndra, e dedicarsi a loro. Non riusciva a capire cosa stessero passando assieme, ma intuì che stavano comunicando in qualche maniera magica quando Nariko si scordò di rispondere con la mente. Prima perplesso, poi visibilmente confuso quando anche Syndra si mise a parlare frignando, Lotor ci capiva sempre meno di quella storia ma su una cosa poteva dirsi sicuro al cento per cento: proprio come aveva detto Stige, se Nariko lo aveva scelto allora significava che anche lui sarebbe stato all'altezza. Appena Syndra gridò quelle parole con fermezza, lasciando intendere che forse avevano "qualcosa da riprendersi", lui si fece avanti, mettendosi in piedi con un pestone a terra abbastanza forte da richiamare la loro attenzione. Utilizzò il suo solito sguardo risoluto e beffardo, con un tono di voce altezzoso tipico di chi è fin troppo sicuro di sé, ma nonostante quella scelta sopra le righe, nelle sue parole c'era davvero la volontà di aiutarle e andare fino in fondo.
Non ci capisco proprio un bel niente di questa storia, e non mi importa un fico secco se non volete spiegarmi niente: sono abbastanza intelligente da arrivarci da solo, io!
Si piantò i polpastrelli della mano destra sul petto con fare altezzoso, per poi lanciare l'indice della stessa mano verso le due, ancora più fomentato di prima.
Ma sento puzza di missione pericolosa e in quanto servitore di Umbra è mio dovere proteggere le mie superiori, soprattutto alla maestra a cui ho giurato fedeltà e la sbadata che non riesce a difendersi da sola! Quindi mi porterete con voi qualsiasi sia il viaggio!
Concluse portandosi entrambe le braccia conserte, come un bambino inviperito, continuando il suo monologo anche se nessuno lo avrebbe più ascoltato.
E poi vi sarò sicuramente utile: sono un genio della magia oscura, di qualsiasi arte magica, conosco un sacco di pezzi grossi tra cui Custodi, Membri della polizia, ho il numero personale di Traesto io! Sono il principe dei raccomandati maledizione!
Era davvero fomentato, Rakhna non lo aveva mai visto così convinto di sé tanto che era sinceramente stupito. E quando riesci a stupire anche una spada dimensionale, la cosa era seria. Quindi l'oscuro passeggero volteggiò lentamente verso le due streghe, fissando preoccupato Lotor ben consapevole che entrambe potevano vederlo.
Per favore.
Quella era l'unica parte che mancava al discorso di Lotor per essere corretto, ma in quel caso Rakhna lo diceva più per lui che per loro. Se lo avessero lasciato indietro sarebbe morto dentro, poco ma sicuro.. -
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A differenza di Lotor, Stige stava mantenendo una calma e un distacco quasi innaturali. Non perché non fosse preoccupata per loro, anzi. Era davvero toccata da quello spettacolo: sembravano quasi due creature marine che, silenziosamente, e attraverso solo piccoli segnali, si consolavano a vicenda dopo un lungo e pericoloso viaggio. Era commovente guardarle in quello stato, e Stige provava onestamente una grandissima invidia nei loro confronti. Ma al tempo stesso era anche felice, e consapevole che sapevano darsi forza a vicenda anche nell'ora più buia, quindi non aveva motivo di allarmarsi troppo. Proprio come il giovane apprendista però, anche lei rimase molto sorpresa dallo scambio enigmatico che avvenne tra Nariko e Syndra a voce alta, tanto che si portò una mano sulla bocca per lo stupore nel sentire Syndra che parlava di essere zia o mamma. Era certa di aver capito male ma fraintendere in quella situazione era fin troppo semplice, e non voleva di certo passare per una pettegola dalla bocca larga. Stige non poteva sapere che c'era di mezzo anche un bambino, quindi associò l'ultima frase detta da Nariko unicamente ad Iceringer, e capì dalle parole di Syndra che forse il ragazzo ne aveva combinata una delle sue per salvare qualcuno e adesso era nei guai. Era pronta a rassicurarle con la giusta pacatezza mettendo a disposizione le forze dell'ordine di tutta Londra se necessario, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa prima Syndra e poi addirittura Lotor si cimentarono in un discorso di incoraggiamento degno di uno squadrone che deve andare in guerra. Syndra era pronta ad aiutare Nariko a ritrovare il suo amore perduto, e per qualche ragione anche Lotor dava l'idea di volersi cimentare in quell'avventura, forse nella speranza di scalare i ranghi del clan. La cosa la divertì molto, si concesse un sorriso felice prima di alzarsi e riportare i toni della discussione ad un livello più pacato.
Non sono sicura di aver capito benissimo la situazione, ma se è qualcosa per cui vale la pena combattere allora non tiratevi indietro. Io vi darò tutto l'aiuto di cui avrete bisogno, vi basterà chiedere.
A quel punto l'ultima parola era di Nariko. Dato che non era chiara l'entità della situazione, Stige non aveva idea se li avrebbe visti sparire all'improvviso oppure se ci fosse bisogno di preparativi, lei comunque sarebbe rimasta a disposizione. Non essendo ancora una strega a tutti gli effetti era certa di non poter partecipare attivamente alle attività del clan, ma se si trattava di aiutare qualcuno in difficoltà, o peggio ancora in pericolo, allora il suo dovere di guardiana di Londra le imponeva di aiutare in ogni modo possibile. Nariko si sarebbe quindi ritrovata circondata da amici e persone sincere che volevano soltanto il suo bene, e aiutarla indipendentemente dalla difficoltà della situazione. Non era più sola, non doveva sentirsi tale, e non aveva bisogno di proteggere nessuno: avrebbero combattuto assieme.. -
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Nariko strinse Syndra a sé quando la vide cercare appoggio, si aspettò dei rimproveri, dei lamenti, invece Syndra la colse totalmente alla sprovvista quando le chiese che tipo di legame avesse lei con Endimion. Fu un sollievo enorme per lei, al punto che le scappò una mezza risata frenata da un groppo in gola e gli occhi che divennero lucidi. La verità era che nemmeno lei sapeva se avesse il diritto di chiamarsi "madre". La Nariko del mondo di Vega era diversa, o forse Iceringer in quel mondo aveva capito e le aveva impedito di fare un passo del genere.
Non lo so... rispose a Syndra totalmente sincera, perché dopotutto nemmeno lei sapeva come avrebbe dovuto affrontare quella novità. Syndra aveva una visione molto positiva di Endimion, lei ci aveva visto subito la parte buona, la parte che Iceringer aveva cercato di insegnarle: "la speranza". Fu un colpo duro al suo cuore, perché lei aveva scelto di non far nascere quel bambino, aveva scelto di non far soffrire Iceringer, aveva avuto tantissima paura di non riuscire ad amarlo, e lei che aveva avuto dei genitori che non l'avevano mai amata, sapeva quanto potesse essere doloroso. Invece si era sbagliata, perché quando aveva visto quei occhi, quando aveva capito chi era, capì che lo avrebbe amato tantissimo. Divenne il suo rimpianto più grande, niente avrebbe potuto cancellarlo. Endimion però era giunto da lei, e poteva rimediare, poteva ridare a quel bambino ciò di cui aveva bisogno. Vega le aveva donato una nuova speranza. Non riuscì a trattenere le sue lacrime, e strinse Syndra a sé con tutte le sue forze, ringraziandola con quel gesto, bagnandole i capelli con le sue lacrime. Aveva creduto che anche lei si sarebbe allontanata da lei, lasciandola sola, che anche lei non avrebbe potuto accettare i suoi sbagli. Annuì con la testa, soffocando qualche piccolo singhiozzo in gola. Syndra aveva ragione, dovevano riprendersi ciò che gli apparteneva, ricordare a tutti loro che li amava con tutto il cuore e che dovevano smetterla di spingerla via per paura di ferirla. Voleva invece riempirsi di lividi, di ferite se erano loro a farlo, perché solo per loro aveva senso sopportare, che poi in realtà Nariko non ci vedeva niente di male, anzi, lei voleva che si poggiassero su di lei, che la considerassero una colonna portante della loro vita. Nariko finalmente tornò a sorridere a Syndra, ritrovando tutta la forza ed il coraggio di cui aveva bisogno per lottare ancora, per tenerli stretti a sé. Solo a quel punto sembrò tornare alla realtà, le era solo importato di Syndra, e guardò con gratitudine i due che le avevano lasciato il tempo di chiarirsi con lei. Non fece nemmeno in tempo a dire loro un grazie o a scusarsi, poiché Lotor si fece subito avanti, offrendo tutto il suo aiuto, anche se non avevano intenzione di spiegare cosa era successo. Nariko aggrottò le sopracciglia perplessa: lo aveva giudicato male dunque? Aveva visto in lui un ragazzo egoista che puntava unicamente al successo, invece stava sgomitando per inserirsi in quella faccenda, perché voleva avere un ruolo nella vita di Nariko. E sebbene inizialmente pensò che era un altro capriccio da prima donna, il "per favore" di Rakhna le fece capire che era sincero. Fece una piccola pausa, e venne incalzata anche da Stige che offrì tutto il suo aiuto e sostegno. Nariko sorrise: dopotutto non era poi così sola senza Ice e Syndra. Abbassò la testa sorridendo un pizzico in imbarazzo ma profondamente grata. Fece cenno a Syndra di guardare Lotor.
Ma lo hai sentito? "Genio della magia oscura".
Gli scoccò una occhiata di sufficienza, prendendolo un pochino in giro, così da poter sdrammatizzare un poco la situazione. Pensò che tuttavia una mano a cercare Endimion non poteva fare male, e dato che non erano ancora riusciti a tirare fuori un ragno dal buco, era meglio rafforzare le risorse. Guardò Syndra annuendo lentamente come a volerle far capire che voleva accettare la loro offerta.
Io vi ringrazio, in realtà la missione non è così pericolosa come sembra, o per lo meno me lo auguro. Abbiamo perso un figlio di umbra.
Si allontanò da Syndra planando di nuovo con i piedi sul suolo, così da potersi concentrare e creare un incantesimo con le mani, ruotandole una sopra l'altra. Infuse energia oscura fra di esse così da far addensare delle nubi piccole che vorticavano sempre più velocemente fino a ricreare uno specchio oscuro su cui si formò l'immagine di Endimion. Aveva capelli bianchi, occhi rossi ed una piccola cicatrice sul naso, Lotor non poteva saperlo, ma Stige probabilmente avrebbe notato la somiglianza che c'era con Iceringer.
Si chiama Endimion, usa magia molto basilari di umbra, i suoi cerchi magici sono incerti e tremolanti, ma la sua energia è forte. E' scappato, ed ho paura che qualcuno possa trovarlo e si possa approfittare di lui. E' fragile al momento, molto diffidente. E' molto lontano da casa, no è meglio dire che ha perso tutto, è rimasto solo, crede di esserlo, in realtà noi siamo la sua famiglia, lui deve tornare a casa da noi, da umbra.
Spiegò guardando sia Lotor che Stige, non poteva dirgli di più, sperava che sarebbe stato sufficiente per spingerli ad aiutarli. Era ovvio che fra di loro e quel ragazzino c'era un legame speciale, e non essendo stupidi avrebbero potuto collegare quelle frasi che erano loro sfuggiti. C'era qualcosa di molto strano, ma molto importante per Nariko e per Syndra.. -
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Aveva sempre pensato che vedere Nariko nel suo momento più fragile l'avrebbe traumatizzata o scossa. Forse aveva creato delle aspettative verso di lei vedendola come una fortezza incrollabile e magari era anche per colpa sua che la strega aveva finto di essere invincibile. Le aspettative della sua allieva più importante... quanto erano state sciocche! Ora che la sentiva piangere e singhiozzare tra i suoi capelli, Syndra capiva che anche Nariko poteva sbagliare, e che se aveva bisogno di riparare, doveva poter contare su qualcuno che la aiutasse con i suoi sbagli. E Su Syndra, la sua amante, la sua figlia, la sua sorellina minore, poteva sempre contare. Solo dopo il pianto e la disperazione, Nariko poté mostrarle quel sorriso coraggioso e quello sguardo determinato, e Syndra lo ricambiò con tutta la forza di volontà che aveva in quel momento. Non si dissero altro e non ci fu bisogno di dirlo, Syndra sapeva che Nariko aveva capito e condivideva i suoi sentimenti. Ad interromperle però ci pensò Lotor che con una scenata davvero degna di un premio oscar riuscì a strappare una risatina divertita a Syndra, che non poté fare proprio a meno di schernirlo. Lo trovò davvero dolce, ma non poteva fare a meno di pensare che agiva in quel modo solo per non mostrare i suoi veri sentimenti... ed era davvero carinissimo se pensava che quel ragazzo era cotto e stracotto di Nariko! Che spettacolo impagabile. Dovette portarsi una mano davanti a quel sorriso spontaneo per nascondere quanto in realtà gli fosse grata, solo per assecondare la sua maestra e quel modo tutto suo di accettare aiuto.
Si è proprio montato la testa... ma se accettiamo l'aiuto di Stige e non il suo ci rimarrà male...
Continuò a ridacchiare, rivolgendo il suo sguardo grato anche alla donna che fino a quel momento non le aveva mai abbandonate. Stige era la dimostrazione pratica che Iceringer aveva ragione e Gil torto. Anche lei era nata in un ambiente tossico e spietato, ma aveva messo al servizio del prossimo il suo talento e la sua forza. E Syndra era entusiasta di poter contare ancora una volta su di lei, e di un tipo forte come Lotor. Era davvero dolcissimo che Rakhna, un essere misterioso e probabilmente lontano dai loro sentimenti umani, fosse così empatico da riuscire a cogliere la vera natura di Lotor ed esprimerla in maniera così semplice. Quei due erano davvero speciali, forse lei e Nariko non avrebbero dovuto sottovalutarli. Affiancò Nariko per darle manforte quando decise di mostrare ai loro alleati un'immagine di Endimion, riuscì a spiegare tutto senza lasciarsi sfuggire troppo, e Syndra non volle aggiungere dettagli importanti.
Forse anche qualcun altro lo sta cercando, quindi se incontrate tizi mascherati non lottate contro di loro a testa bassa!
Lo diceva più per Lotor che rischiava seriamente di fare male a qualcuno, visto che Stige sapeva perfettamente di cosa stavano parlando. Se anche Ice era sulle tracce di Endimion sarebbero riusciti sicuramente a trovarlo, ma dovevano evitare che fraintendimenti e gelosie portassero a scenari imprevisti.. -
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Di solito una risposta così pungente sarebbe riuscita a stuzzicare l'orgoglio di Lotor e portarlo ad impuntarsi, ma sapere che Nariko e Syndra si fidavano abbastanza di lui da accettare il suo aiuto lo tranquillizzò, e in un certo senso lo rese grato. Riprese quindi un colorito naturale mentre Rakhna tornava al suo fianco conscio di aver fatto un buon lavoro. Forse Lotor avrebbe dovuto lodarlo ma avrebbero trovato il tempo anche per questo. Portò le braccia in posizione conserte e dopo un lungo sospiro, cercò di concentrarsi sulla missione. Era troppo presto per qualsiasi parola di conforto o incoraggiamento, quindi il ragazzo prestò la sua massima attenzione a Nariko, fissandola con uno sguardo che di sicuro non gli aveva mai visto addosso: era concentratissimo, affilato, sembrava pronto ad un combattimento, proprio come quando si allenavano assieme. Gli aveva impartito una discreta disciplina e al di fuori del suo caratterino, sapeva quando le cose richiedevano serietà. Appena l'immagine di quel ragazzo si materializzò, Lotor sentì uno strano nodo allo stomaco, un moto di gelosia che da un certo punto di vista lo rese ancora più attento. Iniziò a collegare quelle poche parole che erano sfuggite a Nariko e Syndra pochi istanti prima, e la somiglianza di quel bambino con la strega era davvero difficile da ignorare. Dunque era per questo che Nariko risultava così scontrosa con gli uomini? L'avevano sedotta e abbandonata, lasciandola da sola con un figlio impegnativo, e che poteva anche smarrirsi! Lotor serrò i pugni con rabbia, pensando a quante donne suo padre aveva abbandonato allo stesso modo. No! La sua maestra, la strega che lo aveva ispirato, non meritava di restare da sola, non in quel modo. L'affetto che provava verso quella donna crebbe a dismisura e si ripromise che avrebbe salvato quel bambino ad ogni costo. Non le avrebbe detto nulla di tutto questo, avrebbe tenuto per sé i suoi sentimenti, ma la risolutezza di Lotor a quel punto sarebbe stata al massimo. Non capì esattamente di cosa stesse parlando Syndra invece, forse erano amici di qualche gruppo di buffoni mascherati della quale Lotor aveva sentito parlare e per cui non nutriva nessuna simpatia. Non gli interessava di quel punto, era certo di poter fare un lavoro perfetto anche senza di loro. Liberò una mano dalla posizione conserte, sollevandola e assumendo il suo tipico aspetto da mago supremo che sa già come risolvere la situazione senza ulteriori sforzi.
Ritrovare un bambino scomparso sarà un gioco da ragazzi...
Con un rapido movimento di quella mano altezzosa, Lotor scandì sul proprio palmo una densa traccia energetica che risuonò con la raffigurazione di Nariko. Poi con un movimento fluido e naturale portò quell'impulso sul suo libro aprendolo al volo, così da imprimere l'aspetto di Endimion sulle pagine e avere un riferimento definito.
...così facile che non mi aspetterò neanche una ricompensa.
E chiuse il libro sfoggiando un sorriso sicuro di sé, sistemando la sua lunga chioma con un movimento della mano destra per dimostrare di essere pronto, ma soprattutto bello come il sole. Avrebbe atteso ulteriori istruzioni, dopodiché si sarebbe lanciato in quell'ennesima prova senza esitazioni.. -
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Intenerita da quel piccolo teatro ben più che familiare, Stige capì che forse non portare avanti la lezione quel giorno era la cosa migliore che potesse capitare a tutti quanti. Adesso Nariko non aveva bisogno di un'allieva, ma di un'amica fidata su cui poteva contare. Si fece avanti quando capì che stavano per condividere con loro informazioni importanti e non volle lasciarsi sfuggire nulla. Appena Nariko mostrò l'aspetto del bambino, Stige si portò un pugno chiuso sulle labbra, meditabonda ma anche un tantino sorpresa. Le ispirò immediatamente un forte senso materno, sentiva l'impulso di proteggerlo e al tempo stesso la cosa non passò inosservata ai suoi seni. Capì subito che c'era qualcosa di strano in quell'immagine, ma non volle appesantire Nariko con delle domande troppo scomode. Sapeva come muoversi quando una persona scompare, quindi era già pronta a fare la sua parte, tuttavia venne interrotta da Lotor che, seppur in maniera decisamente sbruffona, sfoggiò un grande talento per la magia copiando l'incantesimo che aveva usato Nariko. Sorprendente a dir poco, non poteva farci niente: era debole alla magia che aveva da poco scoperto e lo trovò affascinante, ma quello sfoggio di vanità a seguire spezzò completamente l'incanto e con un sorrisetto scocciato, Stige afferrò la spalla di Lotor per poterlo tirare via da lì.
Allora sei fortunato: ti ho appena promosso ad agente, Lotor, quindi smetterai di perdere tempo qui con le ragazze e ti renderai utile in diverso modo... sono stata chiara?
Non lo fece solo per fare un dispetto al ragazzo, ma anche per concedere a Nariko e Syndra un pò di intimità. Si erano riconciliate adesso e forse avevano bisogno di un pò di tempo prima di iniziare quella ricerca, quindi avrebbe trascinato via Lotor con tutta la forza che aveva in corpo, congelandogli anche la spalla se fosse stato necessario. Avrebbe lanciato un ultimo sguardo risoluto verso Nariko e Syndra, per far capire loro di non avere timore e di andare fino in fondo a quella storia..
