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La mattina seguente alla sua nottata saffica, Kulvia si sarebbe risvegliata dal suo sonno per colpa del cucciolo che avevano recuperato il giorno prima. Era salito sul suo letto e la annusava incuriosito, infilava il musetto sotto al braccio e spingeva contro il seno di Kulvia alla ricerca del capezzolo da cui probabilmente voleva ciucciare un poco di latte.
Ehi... monello.... fece irruzione nella stanza Raltias, bisbigliando inutilmente a voce alta, corse subito a prendere il cucciolo per toglierlo di dosso alla loro ospite.
Scusalo tanto, è un cucciolo mattiniero, ha già imparato come si aprono le porte. fece allegra stringendosi il cucciolo al petto, iniziando a strapazzarlo di coccole sentendosi anche orgogliosa per quel piccolo traguardo del piccolo. Era abitudine dei cuccioli svegliare tutte le femmine della tana per ricevere attenzioni e cibo, anche se era già abbastanza grandicello per essere svezzato con della carne fresca, non aveva perso l'abitudine di cercare latte.
Faccia pure con comodo, ho preparato la colazione secondo l'usanza umana, la aspetto in cucina. dopo quelle parole la lasciò sola recandosi in cucina. Quando Kulvia sarebbe uscita dalla sua stanza un profumo invitante di caffè e brioches calde e fragranti avrebbe raggiunto le sue narici. Anche se erano draghi, Sarsha a quanto pare aveva adottato qualche piccolo vizio umano, soprattutto se era goloso. Non avrebbe trovato Sarsha in casa, c'erano solo Raltias ed il cucciolo in cucina, atti a consumare un pasto. Sul tavolino c'era un grosso vassoio ricolmo di brioches appena sfornati di vari gusti, ce ne erano una quantità che ovviamente non era umana. C'era anche una caraffa di caffè caldo, del latte e della frutta.. -
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Forse non il cucciolo, creatura decisamente troppo istintiva e con la mente basilare per comprendere certe cose, ma chiunque avesse visto Kulvia dormire si sarebbe ritrovato con una freccia al petto o quantomeno gli avrebbe preso un colpo osservando il suo rituale notturno: Kulvia infatti appariva del tutto priva di qualsiasi coperta e camicia da notte, il suo corpo era ammantato da nient'altro che il suo oro e le sue ali, in una posizione che ricordava gli antichi faraoni, dritta e immobile con le braccia incrociate al petto tanto da sembrare un cadavere. E la cosa più inquietante erano gli occhi sbarrati che portava sul volto, come se avesse passato la notte insonne. In realtà, non erano i suoi occhi: era una maschera dorata che, appunto proprio come gli antichi egizi, portava sul volto come se fosse una sorta di "maschera per gli occhi notturna" per poter limitare i suoi sensi sopraffini. Il luogo da cui veniva era molto luminoso e decorato con oro e diamanti in ogni dove, la luce tendeva ad essere molto fastidiosa per chi cercava il sonno quindi per lei era pura abitudine "mummificarsi" in quel modo. Per nulla infastidita dalla presenza del cucciolo, Kulvia si sollevò da quella posizione inquietante solo quando sentì la voce di Raltias, mantenendo le gambe e la coda ferme come una statua mentre alzava unicamente il busto, quasi in maniera meccanica, sciogliendo la maschera dorata e aprendo i suoi "veri" occhi, con l'aria sorniona di chi ha dormito in pace e come un ghiro per tutta la notte.
Non scusarti per lui, giovane Raltias, come biasimarlo se cerca il nutrimento di una Felgrand purosangue come me? Sono sicura che in assenza della mia maestosità avrebbe scelto il tuo grembo.
Affettuosamente le avrebbe accarezzato la guancia, forse quello non era il modo più carino per farle un complimento dato che come al solito si metteva in primo piano, ma imparando a conoscerla Raltias avrebbe compreso che quello era un sincero complimento per i suoi standard. Avrebbe raccolto la sua concentrazione per un momento, non era una tipa che faceva fatica a svegliarsi ma visto il suo modo di fare pomposo e regale non poteva permettersi di inciampare o vacillare, quindi si concentrò a dovere prima di scendere dal letto rivestendosi col suo oro come era solita oramai fare da più di una vita. Arrivò in cucina dove Raltias e il cucciolo stavano facendo colazione, Kulvia cercò con lo sguardo prima di tutto Sarsha ignorando dapprima il banchetto, rattristandosi per la sua assenza. Sperava di poterla incontrare di buon mattino per approfondire il loro discorso sul clan dei draghi, ma evidentemente avrebbe dovuto aspettare.
Oh, ma che bel banchetto... modesto ma ricercato. Il nostro drago Cremisi disdegna gli umani ma si vizia come loro. Interessante...
Ridacchiò civettuola, immaginandosi Sarsha che si faceva massaggiare i piedi da una schiera di umani timorosi di venire folgorati. Decise di non fare la schizzinosa e di favorire con abbondanti dosi di caffè e brioches, il tutto senza ignorare i suoi veri obbiettivi.
Dolce Raltias, sai per caso dirmi dove si trova adesso Sarsha? Avevo intenzione di disquisire con lei di buon mattino ma sembra mi abbia preceduto, immagino che a conti fatti quella stanca dopo ieri fossi io. Sorprendente ed inatteso! Tuttavia non mi distrae dai miei desideri. Non ho dimenticato ciò che ci siamo dette, e la Stella sacra dei Felgrand non si rimangia la parola data... ma si mangia un'altra brioches...
Kulvia non sapeva proprio nascondere la sua ingordigia...
La spada sacra dei Felgrand
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psicologico: Vigile, impaziente
ɫ Energia: 80/80
ɫ Potere: Livello 1
- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note: -. -
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Raltias ridacchiò divertita alla risposta di Kulvia, poiché capì che non si era sentita offesa dall'intrusione del piccolo e anzi capì perfettamente la situazione, sentendosi perfino lusingata dalla scelta del piccolo. Era evidente che Raltias la considerasse già superiore a lei, altrimenti avrebbe reagito in modo diverso. Una volta in cucina lasciò che Kulvia si servisse alla tavola, mangiando a sua volta qualche brioches, passandone qualche boccone di tanto in tanto al piccolo che lo masticava curioso ma non del tutto soddisfatto.
Sarsha mi ha detto che doveva occuparsi di una faccenda urgente, aveva ricevuto una chiamata da Shagaru ed è andata subito via. Non mi ha spiegato di cosa si tratti, ma immagino che me lo racconterà quando torna. Mi ha pregato di chiedere a voi di accompagnarmi alla valle per portarci il cucciolo. Mi ha proibito categoricamente di andarci da sola. divorò qualche altro boccone e bevve una grossa tazza di cappuccino, un altra cosa umana che a quanto pare Raltias apprezzò moltissimo.
Abbiamo deciso di affidarlo alle nostre nutrici, lì alla valle potrà crescere serenamente e sarà al sicuro. Mi sarebbe piaciuto molto crescerlo io, ma la mia missione è un altra al momento. fece ripulendo il musetto del cucciolo dalle briciole per poi alzarsi in piedi e metterselo in braccio in attesa che anche Kulvia avesse finito il suo pasto.
Le andrebbe di portarci alla Valle dei draghi? Di solito non mostriamo mai la nostra casa agli sconosciuti, ma voi mi date delle buone sensazioni, e sicuramente anche a Sarsha dato che mi avrebbe affidato alle vostre cure. la guardò con grandi occhi limpidi e innocenti, parecchio simili a quelli del cucciolo. Non lo fece appositamente, ma l'espressione di Raltias la stava praticamente supplicando, assumendo un espressione parecchio tenera, una di quelle espressioni che faceva sempre vacillare la fermezza di Sarsha. C'era qualcosa in Raltias che la rendeva estremamente tenera agli occhi dei draghi adulti, non per nulla era rimasta nel nido per parecchio tempo, poiché sua madre proprio non riusciva a separarsene. Più che una possibile madre adottiva per il cucciolo sembrava la sorella maggiore di esso.. -
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Kulvia ascoltò la spiegazione di Raltias mentre mangiava e sorseggiava la sua colazione, annuendo col capo con fare estremamente compiaciuto, come se concordasse in pieno con la decisione di Sarsha di non abbandonare a sé stessa la povera Raltias e la sua delicata missione di proteggere un cucciolo.
Ha il nobile spirito di un leader risoluto, i draghi di questo Clan non si meritano una femmina come il drago cremisi.
Non aveva ancora digerito il fatto di non aver visto dei forti maschi a proteggere le femmine di quel branco ventiquattr'ore su ventiquattro, fino a prova contraria Kulvia sarebbe stata convinta dell'inutilità di questi ultimi. Ammesso e non concesso che Kulvia avrebbe rinunciato a quell'occasione per dimostrarsi perfetta, bellissima e affidabile anche nel consegnare un cucciolo a destinazione, Raltias le strappò tutta la sua disponibilità con quel musetto carino e irresistibile. Kulvia in tutta risposta la afferrò per le guance, strizzandole in maniera affettuosa senza farle troppo male e riservandole un tono quasi materno e chiaramente intenerito dalla sua espressione.
Ma come potrei mai rifiutare un simile incarico? Certo che verrò con te dolce Raltias!
Dopo averla strapazzata un pochino, la afferrò per la testa circondandogliela con un braccio, tirandola a sé e schiacciandola sul suo morbido seno, per poi parlare come se stesse guardando verso una gloriosa alba di pura nobiltà, indicandola metaforicamente col palmo della mano libera.
Oggi marceremo portando in gloria lo stendardo di questa nuova alleanza, porgerò i miei doni alla valle a cui appartenete e mi accoglieranno come la stella brillante di un nobile firmamento. Sarà la perfetta entrata in scena per la luce dei Felgrand!
Kulvia non era una tipa dal imitarsi al semplice "sì, ci sto!", ma ogni evento andava glorificato, soprattutto se la riguardava direttamente, e quella era l'occasione perfetta per presentarsi ai draghi della valle. Ovviamente Kulvia non era un drago che parlava e basta e se aveva modo di dimostrare i suoi talenti li avrebbe sfoggiati in tutta la loro maestosità. Era dunque pronta per viaggiare al fianco di Raltias e del loro tenerissimo amico.La luce dei Felgrand
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psicologico: Eccitata
ɫ Energia: 80/80
ɫ Potere: Livello 1
- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note: -. -
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Raltias percepì il commento di Kulvia su Sarsha fuori contesto, infatti non capendo che si stava riferendo ai maschi del suo clan, pensò che si stava riferendo a tutto il clan, e lei ovviamente ne faceva parte e la guardò dispiaciuta con il muso allungato verso il basso con aria di chi stava per chiedere se manco lei meritasse Sarsha. Lei le voleva molto bene, non era lontanamente vicino al suo livello lo sapeva.
M-ma io le voglio bene... bofonchiò mortificata, perfino il cucciolo riuscì a capire quel suo piccolo disagio, ridandole nuova energia con lappate affettuose sulla guancia. Che poi in effetti Kulvia trovò umide quando la afferrò accettando il compito di scortarla. Raltias non riuscì a sottrarsi all'entusiasmo di Kulvia e ben presto si ritrovò con il suo enorme seno schiacciato contro il volto, il cucciolino ancora in braccio invece si ritrovò il seno sopra la testa, dopo un primo momento di ribellione venne tentato di morderla poiché sembrava così morbida, e si sa che i cuccioli esplorano principalmente con la bocca ciò che li incuriosiva.
Graffie fece non riuscendo a pronunciare bene le parole dato che la sua guancia era deformata contro di lei. Raltias fu contagiata dal grande entusiasmo di Kulvia, si ritrovò a ridacchiare felice, e quando fu liberata dalla presa, provò ad imitarla posizionandosi come lei con una mano rivolta ad un orizzonte immaginario.
E allora andiamo! poi sembrò incerta su qualcosa e si voltò a guardare Kulvia perplessa.
Come si marcia in volo? fece per poi scuotere la testa e fare spallucce: lo avrebbe scoperto una volta arrivati. Scortò Kulvia all'esterno della casa arrivando nel giardino dove la piccola Raltias si trasformò per la prima volta davanti a Kulvia, mostrando il suo aspetto da viverna. Infatti le sue ali erano un tutt'uno con i suoi arti anteriori. Aveva una silhouette longilinea e minuta rispetto ai normali draghi, ma le sue scaglie mostravano quanto in realtà fosse in splendida forma. Fece salire sulla sua groppa il cucciolino, poi si voltò verso Kulvia per permetterle di assumere a sua volta il suo aspetto dragonico.
Dovremo fare molte miglia in volo, la forma umana ci rallenterebbe molto. Mi segua onorevole Kulvia. detto ciò Raltias prese la sua rincorsa e si librò in aria, somigliando molto più ad un nobile uccellino che ad un drago maestoso. Raltias salì altissima nel cielo, spiegando a Kulvia che Sarsha le aveva sempre raccomandato di volare a quote alte per non attirare le attenzioni degli umani. Soprattutto negli ultimi tempi in cui i draghi avevano avuto una brutta nomea. Per qualche lungo chilometro il viaggio fu tranquillo, sopra le nuvole il sole era caldo e piacevole sulla pelle, il piccolo si stringeva impaurito a Raltias dato che non era abituato a quote così alte nel cielo. Fu proprio lui ad accorgersi per primo di uno spiacevole imprevisto, strillando verso una direzione in avanti contro una nuvola che poco dopo si dissipò e videro una creatura alata che tagliò la strada a Raltias, costringendola a fare una virata verso il basso. L'essere la inseguì subito dopo "sbarrandole" il cammino posizionandosi davanti a lei. Non sembrò avere intenzioni ostili, infatti si limitò a tenere la quota di altezza davanti a Raltias guardando molto perplesso Kulvia per poi tornare a guardare lei. Quell'essere aveva forme antropomorfe ma era parecchio grosso, era sicuramente alto più del doppio di un essere umano, arrivando ad una altezza di tre metri e mezzo. Non era un dragonico, lo potevano capire dalla sua mancanza di scaglie e dal suo curioso abbigliamento che sembrava fatto più per stare su un palcoscenico, ma che evidenziavano la sua muscolatura tonica e scattante. Le sue ali erano piumate e nere e non emettevano suoni esattamente come le ali di un rapace.
Ero sicura di trovarti sola... fece con voce bassa e greve.
Chi sei? Non ti conosco! rispose Raltias allarmata cercando di indietreggiare e avvicinarsi di più a Kulvia.
Non serve che tu mi conosca, seguimi... fece una piccola pausa ad effetto per posare una mano su quella che sembrava una katana legata dietro la sua schiena, costruita sicuramente per lui dato che quella spada non aveva le dimensioni di una normale spada.
... e nessuno si farà male, intesi?. -
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Raltias le chiese come si faceva a marciare in volo, e Kulvia in tutta risposta non riuscì proprio a dirle che si trattava di un modo di dire, limitandosi quindi a strapazzarla di nuovo afferrandole quelle guance morbide che tanto la facevano impazzire, senza aggiungere altro. Ammirare lo spettacolo di un drago Felgrand che si libra in volo non era di certo un dono per tutti ma Kulvia si disse che se era per scortare Raltias allora avrebbe concesso un simile onore a chiunque avrebbe avuto la fortuna di alzare il naso in quella calda mattinata. La piccola Raltias mostrò la sua vera forma di Viverna e la voglia di strapazzarla ancora un pò crebbe ulteriormente nell'animo di Kulvia, ma riuscì a trattenersi pensando alla sua semplice quanto importante missione.
Sarai un araldo celeste per tutte le creature di mare e di terra oggi, piccola Raltias, perché grazie a te il loro umile cielo verrà decorato della croce più splendente del firmamento!
Kulvia non era di certo a corto di nominativi per esaltare la sua maestosità, poco ma sicuro. Prima di assumere la sua vera forma, Kulvia socchiuse gli occhi portandosi le mani al petto, come se fosse in procinto di compiere un breve rituale. In realtà non disse nulla, né fece movimenti, si limitò a starsene da sola con i suoi pensieri per qualche secondo, pregando in realtà. Le sue ali dorate si spalancarono aprendo la gonna che di solito la nascondeva, avvolgendola del tutto come se coprisse il suo corpo durante la trasformazione per non mostrare agli altri la magnificenza di una simile metamorfosi. Quando spalancò le ali, al posto della creatura femminile ed elegante che Kulvia aveva sempre mostrato, c'era un nobile dragone ammantato di oro e pietre preziose, con le ali gigantesche e la coda lunga e piatta, simile a duna gigantesca lama. Kulvia passò rapidamente da una posizione quadrupede a bipede, per poi librarsi in volo con movimenti netti e aggraziati, sfruttando una tecnica perfetta. Per lei volare era come camminare in maniera decorosa per i nobili d'altri tempi, quindi serviva metodo anche per qualcosa di così naturale. In cielo, Kulvia aveva a tutti gli effetti le fattezze di una spada dorata, la più bella e gigantesca spada che il mondo avesse mai visto, senza ombra di dubbio. Anche in forma di drago, la sua voce manteneva un suono cristallino, e i piccoli versi che le uscivano dalla gola mentre sbatteva le ali somigliavano a delicati canti che la avvolgevano, rendendo il suo volo una marcia sacra. Salì in alta quota affiancando Raltias, assaporando il calore del sole sulle scaglie e godendosi il viaggio assieme a lei. Era impaziente di arrivare e conoscere altri simili degni della fama di Sarsha, ma prima che potesse iniziare ad immaginare chissà quale meraviglioso scenario, un imprevisto sbarrò loro la strada, iniziando ad inseguire Raltias. Le minacciò e lasciò intendere che era pronto a combattere se necessario, ma il solo fatto che portasse una mano alla sua spada di fronte a una creatura delicata come Raltias fu un affronto imperdonabile per Kulvia, che si fiondò subito verso la sua protetta, ruggendo in maniera tanto cristallina ed elegante quanto minacciosa.
Sola?! Un rapace dovrebbe avere occhi perfetti per osservare tanto bene il cielo quanto la terra, e non riesce a scorgere la magnificenza della spada sacra dei Felgrand?! Sei un oltraggio a me e alla razza dei nobili uccelli di cui porti le ali. Partiti dalla strada dei nobili draghi che hai di fronte, o bollirò le tue ossa cava nell'oro delle mie scaglie! E non osare mai più minacciare un drago indifeso con la spada, essere meschino... o non ti degnerò neanche di banchettare con le tue carni!
Mostrò i denti per poi lanciargli un altro ruggito minaccioso, mentre la coda che prima le serviva per stabilizzare il volo si avvolse rapidamente intorno alla sua vita, formando un semicerchio affilato di puro oro. Le pietre preziose che decoravano il suo capo si illuminarono di energia, diventando scintillanti, simili a occhi mostruosi che servivano per minacciare i suoi avversari. Sembravano mere decorazioni, ma come tutti gli altri animali anche i Felgrand avevano i loro metodi di mimetizzazione, di combattimento e soprattutto di guerra. Le gemme servivano tanto a impreziosire il loro corpo quanto a rendersi minacciosi, proprio come le farfalle imitano i colori di certi animali imitano i predatori dei loro nemici.
La crocep iù splendente del firmamento
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psicologico: Furiosa
ɫ Energia: 75/80
ɫ Potere: Livello 1
- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note:
- Forma dragonica: forza +75%, Volo/Salto -50%.. -
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Raltias rimase incantata a guardare la trasformazione di Kulvia, anche nella sua forma dragonica conservava la sua bellezza e regalità. Non faticò quindi a capire perché Sarsha si fosse sciolta assieme a lei la sera prima. Rimase un lungo momento imbambolata a fissarla con la bocca aperta estasiata, prima di riprendere il controllo di sé e iniziare il loro viaggio. La divertiva ancora molto sentirla lodare se stessa, non era abituata, i suoi compagni erano parecchio più umili ed avevano un concetto diverso di bellezza e grandezza. Non le dava però fastidio, semplicemente la trovava buffa perché infondo non si poteva negare che non fosse splendente e bella. Era proprio curiosa di scoprire come l'avrebbero presa gli altri. Peccato che il loro viaggio fu interrotto da qualcuno che a quanto pare cercava proprio Raltias. Non sembrò particolarmente stupito del fatto che Kulvia fosse intervenuta, sembrava piuttosto aspettarsi che si sarebbe offesa visto che fino a poco prima aveva finto di non averla vista. Ghignò malignamente alle parole del drago doro.
Nobili? Pfuah! Se avessi voluto solo fare del male, stareste già precipitando al suolo. affermò l'uomo, ma imperterrito si rivolse di nuovo a Raltias.
Puoi lasciare il cucciolo alla tua compagna, ma tu devi venire con me. Ti lascio scegliere se farlo con le buone o con le cattive... iniziò a tirare lentamente fuori la sua katana dal fodero, aspettando il responso di Raltias che iniziò a sudare freddo.
I-io non ho idea di chi tu sia, cosa vuoi da me? rispose Raltias preoccupata, guardando più volte Kulvia come se stesse pensando di dover collaborare per non mettere in pericolo il cucciolo.
Davvero non ti ricordi di me? fece l'essere alato. Raltias lo fissò un momento cercando di scavare nella memoria, poi lo sguardo si strabuzzò e subito dopo divenne perplesso.
F-forse sì. fece Raltias confusa. Non dava l'idea che ricordasse chi fosse in modo chiaro.
Come immaginavo non posso lasciarti andare... disse solo quelle parole prima di estrarre totalmente la sua katana che brillò sotto la luce del sole quasi quanto le scaglie dorate di Kulvia. L'essere alato scattò verso di loro, avvicinandosi a Kulvia ad una velocità discreta, era sicuramente agile nel volo poiché virò lateralmente per poter sferrare un fendente con la sua katana mirando all'ala sinistra di Kulvia.. -
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Gli occhi feroci di Kulvia rimasero a fissarlo, mentre tutt'altro che intimidito aveva deciso di ignorarla ancora, indispettendo ulteriormente la Felgrand che aveva già finito la pazienza a disposizione per quel pennuto irrispettoso.
Non solo manchi di rispetto a me per la seconda volta, ma hai l'ardire di snudare la tua spada di fronte ad un cucciolo innocente e una giovane indifesa! Le tue offese sono ben oltre la morale che posso accettare! Un solo battito verso di noi e questo sarà il tuo ultimo volo, verme!
Kulvia poteva essere clemente e paziente verso le offese a lei rivolte, ma peggio della mancanza di rispetto nei confronti della casta c'era solo un comportamento amorale, e quell'essere aveva violato ogni singolo dogma, spingendo Kulvia a cedere alla sua rabbia.
Raltias, dietro di me! Se vorrà sfiorarvi con la sua ignobile spada dovrà passare sulla furia dei Felgrand che ha risvegliato!
Per assicurarsi di creare distanza tra lui e le sue protette, Kulvia si avvicinò a sua volta, controllando il volo con grande abilità per fare in modo che l'apertura delle ali coincidesse perfettamente con l'arrivo dell'attacco del volatile, così da pararlo mentre apriva le ali e tentare di aprirgli la guardia. Kulvia non era veloce in volo, ma risultava estremamente più forte e possente, inoltre le sue ali erano ricoperte dell'oro che la contraddistingueva, una lama normale non poteva neanche graffiarla. Quella parata serviva a soppesare la forza del suo avversario e l'efficienza della sua arma, ma non solo. Visto che aveva usato l'ala per intercettare l'attacco, Kulvia avrebbe provato ad aprirgli la guardia per poi effettuare il tipico movimento di un salto mortale all'indietro, volteggiando in aria inclinando la testa e la schiena all'indietro per effettuare una capriola completa. anche con la sua immensa mole, in aria era facilissimo compiere un simile movimento. In questo modo, la sua lunga e possente coda sarebbe stata vibrata contro quell'essere con un fendente dal basso verso l'alto, sferrando un taglio perfettamente verticale deciso a tranciare qualsiasi cosa si parasse sul suo cammino. Kulvia faceva dell'oro sul suo corpo una vera e propria gigantesca arma contro la quale nemmeno i suoi simili avevano speranza di competere, quel mostriciattolo avrebbe indietreggiato davanti a lei, tornando al suo posto, sotto lo sguardo imperioso di una Kulvia che gli serbò il massimo del disprezzo.La furia dei Felgrand
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psicologico: Furiosa
ɫ Energia: 75/80
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- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note:
- Forma dragonica: forza +75%, Volo/Salto -50%.. -
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L'essere alato continuò a ghignare malefico, sembrava godere del fatto che Kulvia fosse furiosa.
Voi draghi mi fate morire! Vi riempite di orgoglio come se foste i sovrani del mondo, ma vi scordate che oggi non vi appartiene più niente! urlò spavaldo accompagnando poi quelle parole con una risata di scherno, che si smorzò nel momento in cui vide il drago andargli contro, non temendo affatto la sua katana. La lama si scontrò contro l'ala di Kulvia e lei avrebbe sentito chiaramente il metallo che le incrinò le scaglie dorate e tagliò la sua carne. Non fu un taglio profondo per via della corazzatura, infatti non le avrebbe impedito di volare, ma ciò le fece saggiare quanto fosse pericolosa quella lama. Dopo lo scontro fra i due le braccia dell'essere non riuscirono a reggere il confronto di forza e venne sbalzato leggermente indietro costringendolo a sollevare le braccia che lo esposero contro il successivo attacco di Kulvia. L'essere imprecò e diede una botta di ali che gli permise di indietreggiare agilmente e schivare la coda di Kulvia. L'essere indietreggiò di qualche altro abbondante metro da lei, guardandola con uno sguardo carico di entusiasmo e sinistra eccitazione.
Quindi non sei solo una fricchettona eh? commentò saggiando il sangue di Kulvia sulla sua lama.
Questa volta non ti sottovaluterò, ti affetterò come un kebab! affermò per poi scattare in volo, mostrando una velocità fuori dal comune alzandosi di quota per posizionarsi sopra a Kulvia e poi sfrecciare in una parabola verso il basso, fu così veloce che la sua figura divenne più simile ad una striscia nera che disegnava nel cielo il fendente mirato alla sua ala destra, alle membrane, la parte più sottile delle ali. Questa volta il colpo sembrava calibrato per bene dato che stava impugnando l'arma con entrambe le mani.. -
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La fitta all'ala di Kulvia bastò a farle capire che quella spada era davvero molto più pericolosa del previsto, era passato molto tempo da quando qualcuno le aveva fatto versare del sangue e appena vide la ferita subito dopo aver mancato il colpo si concesse un verso di sbigottimento. Se fosse stata in forma umana si sarebbe lamentata dell'evento, ma era in combattimento quindi non poté fare altro che spostare il suo sguardo su quell'odiosa creatura, ruggendogli contro mentre si gustava il suo nobile sangue.
La tua mancanza di rispetto non conosce limiti... non accetterò critiche da un essere tanto disgustoso! Mi accusi di essere superiore ma sei giunto con le peggiori pretese, senza dichiarare le tue azioni né presentarti come il galateo impone! Non posso che sentirmi superiore in confronto ad una simile bestia... credi che il sbatacchiare quello spiedo indegno con grazia ti doni qualche nobiltà? Sei un infante che ha appena scoperto la forma delle nuvole! Ti rivolgerai a noi con umiltà, o morirai per la tua ignoranza!
Lo ammonì di nuovo, lasciandogli intendere che la sua pazienza si stava chiaramente esaurendo, e dopo aver tastato la sua spada era ovvio che prolungare quello scontro sarebbe stata una brutta idea. L'essere sembrava puntare alle ali di Kulvia, probabilmente voleva cercare di abbatterla e costringerla ad atterrare, essendo lei limitata nei movimenti quello non poteva assolutamente permetterselo, senza contare che c'era il rischio che non fosse da solo, e che a terra ci fossero suoi compagni che avrebbero potuto portare in svantaggio i dragonici in maniera schiacciante. Doveva combatterlo in cielo, e doveva sconfiggerlo prima che quella spada la profanasse ancora. Il suo avversario tornò all'attacco, era velocissimo e Kulvia riusciva a stento a vederlo, ma poteva notare come stesse mirando ad un punto specifico del suo corpo e impugnasse la spada a due mani. Era evidente che stava cercando di fare sul serio e puntava tutto ad un singolo colpo decisivo, quindi forse Kulvia poteva batterlo in astuzia. Piuttosto che provare a rallentarlo, la Felgrand si fiondò ancora una volta verso di lui, cercando di accorciare le distanze come poteva per rendere quell'incontro il più rapido possibile. Fino a che non furono vicinissimi non fece nulla per alterare il piano del suo avversario, poi all'improvviso portò le mani di fronte alla faccia scagliando un ruggito possente e attivando il Colpo del Sole, una Kearinomanzia capace di abbagliare completamente la vista dell'avversario, e quel mostriciattolo era troppo vicino per evitare la lucentezza delle scaglie di Kulvia al momento. Nella speranza di poterlo accecare e rendere il suo attacco meno preciso, Kulvia si spostò quel poco che serviva per incrociarsi con la sua spada non con le ali, ma con le corna: assai più resistenti delle sue parti più fragili, ma non solo. La loro forma era perfetta per incastrare la lama tra le curve delle corna e tentare di disarmarlo, quindi all'impatto con esse Kulvia avrebbe mosso la testa verso l'alto, cercando di strappargli la spada con tutta la forza che aveva nel collo. Quel mostriciattolo le era inferiore, quindi lo avrebbe disarmato o gli avrebbe spaccato i polsi, per lei non faceva nessuna differenza. Se anche avesse provato a resisterle però, Kulvia avrebbe comunque mosso il capo in modo da tenere la spada incastrata tra le corna e sollevare le fauci verso le sue braccia, l'obbiettivo era riuscire ad azzannarle entrambe o anche una sola mentre eseguiva quella parata con le corna, in quel modo per lo meno avrebbe potuto muoversi meno liberamente. Senza contare che, avendo impiegato solo la testa per fare tutto questo, Kulvia aveva ancora a disposizione le ali, le braccia e la coda per intercettarlo.Di molto superiore a quella bestia
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psicologico: Furiosa
ɫ Energia: 65/80
ɫ Potere: Livello 1
- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: Kearinomanzia #2: Colpo del Sole
Per attivare questa tecnica è necessario portare entrambi i palmi delle mani in prossimità della faccia, completamente spalancati e con le dita tese. La tecnica sfrutta la superficie lucida degli occhi e la loro naturale abilità di assorbire la luce per irradiarli attraverso le mani e poi rispedire in avanti l'energia abbagliante immagazzinata. Una zona di 90° davanti al volto dell'utilizzatore fino ad una distanza massima di 5 metri verrà estremamente illuminata come un intenso flash. Un nemico rivolto verso l'utilizzatore che si trova all'interno del raggio d'azione della tecnica rimarrà abbagliato per tutto il turno seguente. Il turno seguente sarà in grado di distinguere le sagome ma solamente al terzo turno la vista tornerà perfetta.
Costo: 10
ɫ Note:
- Forma dragonica: forza +75%, Volo/Salto -50%.. -
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Ha! Sei rimasta anni luce indietro drago! Non esistono più queste cazzate fra nemici. rispose spavaldo la creatura alata, ghignando sempre più malefico poiché era certo che l'avrebbe fatta infuriare ancora di più. Probabilmente aveva puntato a farla agire impulsivamente, ma ebbe la brutta sorpresa di vedere un drago usare una strategia oltre alla furia cieca contro di lui. Il nemico non si sarebbe mai aspettato una mossa del genere e venne accecato dalla tecnica di Kulvia che gli fece perdere precisione, permettendo a Kulvia di intercettarlo e incastrare la spada fra le sue corna. Sarebbe stata una mossa perfetta se il combattimento si sarebbe svolto a terra, con la forza di gravità a darle manforte. Essendo in volo però le cose erano più difficili poiché la spinta verso l'alto trascinò verso quella direzione tutto il corpo della creatura alata, che ovviamente non aveva voluto mollare la presa dalla spada. Non dovendolo quindi sollevare da terra dato che era già in volo, il risultato fu che quindi praticamente lui si ritrovò a testa in giù sopra a Kulvia. Questo però non doveva scoraggiarla dato che si era praticamente guadagnata un enorme vantaggio sul nemico che cercò di ricalibrare la sua posizione sbattendo le ali e muovendo la spada per cercare di sfilarla via dalle corna di Kulvia, ma essendo accecato non avrebbe avuto vita facile. Nel frattempo Raltias osservava la scena ammutolita ed anche parecchio interessata. . -
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La spada era bloccata, e Kulvia aveva pochissimo tempo per sfruttare la cosa a suo vantaggio perché altrimenti rischiava di perderlo: era molto più veloce di lei e si muoveva in aria con grande agilità, se lo lasciava fuggire proprio a quel punto sarebbe stato difficile creare un'occasione fruttuosa come questa, pertanto Kulvia avrebbe cercato di agire il più rapidamente possibile. Per quanto ne fosse in grado, assecondò i suoi movimenti in modo da non aiutarlo con la sua stessa forza a far leva sulla spada e sfilarla facilmente, anzi piuttosto cercò di piegare il collo per rendere la cosa ancora più difficile. aveva il vantaggio di poter vedere e lo avrebbe sfruttato al massimo. Quella frazione di secondo le serviva per allungare entrambe le braccia verso di lui, l'obbiettivo non era la spada ma il suo corpo: voleva afferrargli i polsi ben consapevole di avere un enorme vantaggio di forza, così da poterlo bloccare, disarmare e se fosse stato davvero necessario gli avrebbe spezzato i polsi danneggiandoli il più possibile, tutto per afferrarlo, tirarlo a sé e metterselo davanti alla faccia, decisa a interrogarlo.
Userai la tua viscida lingua per rispondere alle domande della Felgrand quipresente, o non la userai affatto!La Felgrand Quipresente
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ɫ Potere: Livello 1
- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: /
ɫ Note:
- Forma dragonica: forza +75%, Volo/Salto -50%.. -
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Kulvia aveva fatto benissimo a non perdere ulteriore tempo, perché il suo avversario ancora mezzo accecato stava pensando di mollare la presa dalla sua arma per prendere le distanze, ma il momento in cui lasciò la presa, non si rese conto che Kulvia invece aveva puntato ad afferrargli i polsi. Il tempismo era stato importantissimo dato che se avesse tardato qualche secondo in più quell'essere gli sarebbe sfuggito ancora. A quel punto sfuggirle sarebbe stato impossibile dato che Kulvia era decisamente più forte di lui. Gli sfuggì un rantolo di dolore, cercò inutilmente di sfuggire alla sua presa ma quando capì che non ce l'avrebbe fatta a fuggire, digrignando i denti chiuse le ali alle sue spalle, smettendo di ribellarsi.
Ah cazzo... perché dovevamo arrivare a questo? Dovevi solo lasciare che Raltias mi seguisse e nessuno si sarebbe fatto male.... soprattutto io. si lamentò l'uomo alato. Adesso che lo aveva vicino, poteva notare che il copricapo celava un volto dall'apparenza umana, aveva grandi occhi dorati con una pupilla decisamente non umana ed ancora molto dilatate per via dell'accecamento subito. Aveva lo stesso odore che caratterizzava i corvi, dando quindi l'idea che fosse un ibrido corvo o qualcosa del genere.
Ok senti... so che voi draghi siete di parola. Se rispondo alle tue domande, mi lascerai andare sano e salvo? chiese cercando in tutti i modi di dissimulare il suo nervosismo che si vedeva chiaramente dalle sue ali che tremavano di tanto in tanto e dal sorriso tirato che aveva. Raltias nel frattempo si avvicinò con cautela, cercando di osservare bene l'uomo che li aveva aggrediti.. -
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Sentirlo sotto le zampe le fece salire un gran voglia di stritolarlo e farlo pentire delle sue azioni con la forza, ma le parole di quell'essere pennuto sembravano voler esprimere dissenso nei confronti di quello scontro inutile che c'era stato. Kulvia non si fidava affatto di lui ma quella sorta di pentimento fu sufficiente a farla esitare, le sue zanne quindi non banchettarono con dell'ignobile pollame, lasciandogli il tempo di parlare. La Felgrand prestò grande attenzione al suo aspetto e come si comportava, non solo per cercare di anticipare possibili mosse furbe ma anche per cogliere più informazioni. Purtroppo non aveva idea di chi fosse quel bizzarro essere ibrido ma sembrava conoscere Raltias e la piccola ne aveva avuto giustamente timore. Più per proteggerla che per avere pietà di lui, Kulvia decise che era interesse suo e di Raltias assecondare quella richiesta di pietà. Lo avvicinò al suo volto, assumendo un'aria particolarmente aggressiva. Nonostante fosse davanti a lei, Kulvia fu molto attenta a tenerlo più in basso di lei, come se non lo considerasse degno di vederlo volare sopra di lei.
Dovrei aprirti come un melograno e risputare le interiora prima che la mia bocca venga contaminata... ma a differenza tua non ho intenzione di commettere atti irrispettosi di fronte ad una giovane ed un cucciolo, pertanto questa Dea Generosa accetta il tuo tentativo di redenzione... il consiglio è quello di non sprecarlo!
Con un movimento tanto deciso quanto elegante Kulvia si liberò di quella spada dalle sue corna, afferrandola con la zampa destra mentre la sinistra manteneva la presa sull'uomo uccello. Gli concesse un minimo di libertà ma non lo lasciò andare. Avvicinò perfino la spada a lui senza però mollarla, segno che aveva intenzione di ricompensarlo se assecondava le sue richieste. Prima di interrogare lui però si rivolse prima a Raltias, decisa ad avere un quadro completo della situazione.
Guardalo bene, piccola Raltias... conosci questo essere? Quali trascorsi vi riguardano? E tu invece....
Si voltò di nuovo verso l'uomo uccello, con molta più calma ma l'aria famelica di chi non ci avrebbe pensato due volte a dargli un morso memorabile.
Lascia che te lo dica senza disprezzo... sembri maledettamente sacrificabile, intuisco quindi che qualcuno ti mandi e che questi non abbia molto rispetto per te... dimmi di chi si tratta e cosa volevi da Raltias, non ti lascerò andare finché non avrai chiarito la situazione tanto da potermici specchiare!
Kulvia era decisa a non tralasciare niente: aveva preso la sua missione di proteggere Raltias molto, molto sul serio, e tralasciare dettagli da quella storia poteva significare metterla nuovamente in pericolo.Una Dea Generosa
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- In forma umana, Kulvia non è in grado di scattare né volare, la sua velocità e la capacità di salto sono sempre ridotte del 50%. In forma di drago potrà muoversi normalmente ma potrà scattare solo in volo.
- In forma umana, le scaglie d'oro di Kulvia sono leggermente più resistenti del normale. Invece le corna, le ali e la coda hanno una resistenza metallica pari all'acciaio. Essendo di un oro dragonico puro, le scaglie di Kulvia sono leggermente più resistenti ai danni elettrici. In forma di drago queste resistenze aumentano di molto.
- In questo livello, le 4 spade d'oro controllabili in forma umana potranno muoversi entro un raggio di 2 metri da Kulvia. In questo livello le spade sono resistenti quanto le corna del drago, possono essere lunghe fino ad 1.5 metri e larghe massimo 20 cm. Le spade sono come organi sensoriali, tuttavia il loro sense è ridotto al 25%.
- In forma di drago, le spade si fondono con le ali e la coda di Kulvia, rendendole affilate e aumentando la loro lunghezza fino a 2 metri. La loro resistenza è molto superiore a quella delle normali spade.
ɫ Tecniche: /
ɫ Note:
- Forma dragonica: forza +75%, Volo/Salto -50%.. -
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Il rimbrotto di Kulvia fece incassare la testa fra le spalle al pennuto che sembrava aver capito perfettamente che se la faceva adirare gli sarebbe finita molto male. Cercò di non farsi notare mentre tirava un piccolo sospiro di sollievo nel ritrovarla generosa nei suoi confronti. Annuì con il capo velocemente per farle capire che non aveva intenzione di ingannarla. Raltias si avvicinò a loro dopo che venne chiamata e provò come suggerito ad osservare meglio quella creatura.
Ho dei ricordi vaghi... si avvicinò ulteriormente e lo annusò e solo dopo averlo annusato i suoi occhi si aprirono come se avesse appena realizzato qualcosa. le venne una fitta sulla testa e dovette scrollarla con un piccolo lamento.
Sì ricordo.... adesso ricordo! fece Raltias entusiasta di poter aiutare.
Oh merda... sfuggì al pennuto che subito dopo si tappò la bocca per non interrompere niente e far infuriare il drago.
E' lui! E' stato lui che mi aveva detto di aver visto delle uova di drago portandomi in uno dei covi della Luxengy! Ed è stato lì che mi hanno catturato e mi hanno messo un aggeggio che mi controllava la mente. E' stato Maverick a salvarmi, poi Sarsha mi aveva spiegato che quel coso infernale che avevo addosso serviva per controllarmi la mente, ed infatti io non riuscivo più a riconoscere amici o nemici, ero totalmente concentrata a covare delle uova. Che io credevo fossero mie.... quella ultima frase la disse con un magone in gola, poiché uscire da quella dolce illusione l'aveva fatta soffrire. E ripensarci riportava a galla vecchie ferite del cuore non ancora guarite.
Ok calma calma, non serve adirarsi. Hai ragione io sono solo un mercenario, dovevo semplicemente trovare Raltias e verificare cosa ricordava. Voi della valle siete parecchio diffidenti verso gli umani, così hanno provato a mandare me per farla collaborare con le buone. Se Raltias non ricordava niente l'avrei lasciata andare, invece se ricordava cosa aveva visto alla Luxengy, dovevo consegnarla a loro. fece una piccola pausa e guardò un pizzico preoccupato Kulvia.
Posso andare adesso?.
