Il terzo incomodo

per Hina

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  1. Kira dietro lo specchio.
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    L'istantaneità con cui aveva avuto un'erezione ancora sorprendeva Adam (che si trovava a deprecare la sua sensibilità) che, all'improvviso, sentì sulla sua gamba il tocco delicato del piede di Hilda: sussultò appena e non poté contenere uno sguardo a dir poco stupito, che subito dissimulò per evitare che Bowen se ne accorgesse. Che le prendeva? Possibile che si fosse accorta della sua eccitazione? Per qualche attimo Adam combatté con la tentazione rappresentata da quel tocco, rigido e con lo sguardo distolto da lei per evitare di tradire tutto il suo imbarazzo, poi si sciolse all'improvviso e, offrendole un po' di più la gamba, tornò a guardarla negli occhi, languido e lievemente rosso in viso. Naturalmente la sua erezione si fece più marmorea che mai ed era una fortuna che si fosse avvicinato prima al tavolo, altrimenti sarebbe stata fin troppo visibile.
    Certo, in lui sopravviveva il timore che Bowen potesse accorgersi di quanto stava accadendo (in quel caso, lo avrebbe preso in giro da lì fino alla fine del mondo) ma quest'ultimo era così preso dai suoi ricordi che non si avvide di nulla. Anzi, malgrado Adam fosse distratto da Hilda, notò quanto il suo amico si stesse aprendo in quel momento e ne rimase profondamente colpito: quasi non lo conosceva, dopotutto e sebbene avesse condiviso con lui molto, imparando ad apprezzarne il pungente senso dell'umorismo, per lui il demonietto era comunque un piccolo mistero. Sembrava restio a qualunque forma di disciplina o di regola, eppure il suo sostegno alla causa di Veronica era sincero e benché fosse sempre pronto a prendersi beffe di chiunque, era di animo gentile e mostrava grande attaccamento per i suoi compagni storici, tanto che Adam si era chiesto più volte se lui avesse potuto integrarsi davvero in un gruppo così affiatato, desiderando profondamente di riuscirci. Adesso, però, che si stava aprendo con loro e mostrando un po' delle sue ferite, Adam lo sentì decisamente più affine a sé e sentì un moto di sincera empatia verso di lui, tanto che si intromise nel suo discorso per rimarcare un punto a cui credeva con tutte le sue forze: i Portatori di Luce erano per tutti, soprattutto per chi aveva da rimproverarsi qualcosa. Bowen si era un po' stupito a quella dichiarazione del suo amico, ma era qualcosa a cui credeva anche lui ed era felice che qualcun altro gliela ricordasse, tanto che riuscì a riscuotersi da quella lieve malinconia e tornò a indagare su Hilda.
    In realtà, malgrado la diffidenza verso Hilda non si fosse ancora totalmente smussata, tra di loro si era formata una così piacevole atmosfera d'intimità che quella domanda gli era uscita con più spontaneità di quanto non volesse ammettere: ormai sembrava più una tranquilla chiacchierata tra amici che non un duello implicito tra due avversari. E, infatti, Hilda lo stupì ancora una volta rispondendogli sinceramente o, quantomeno, in una maniera che suonò estremamente sincera: disse che anche lei aveva cambiato natura (probabilmente forzatamente, proprio come lui) e che, nei primi tempi della sua trasformazione, era stata pericolosa e priva di controllo. Certo, non era stata molto prodiga di dettagli ma aveva accennato prima alla pericolosità dei vampiri affamati, quindi non era difficile immaginare i suoi primi anni di vita come vampira e ciò, per quanto gettasse ombre sinistre sul suo passato, colpì intensamente la diffidenza del demonietto: lui era l'ultimo a poter fare la morale a qualcuno per il proprio passato e sentiva una profonda vicinanza nei confronti di Hilda, soprattutto perché aveva espresso il desiderio di aiutare i più giovani e inesperti a non fare i suoi stessi errori. Certo, questo non spiegava (né giustificava) il rapire due ragazzini e stuprarli... ma, forse, c'era una spiegazione nelle modalità del loro "incontro": l'avevano ferita gravemente e lei li aveva morsi per guarire, possibile quindi che tutto quel sangue le avesse dato alla testa, eccitandola in maniera malsana? Ovviamente ciò non la giustificava completamente, ma era ben diversa dalla predatrice perversa che Bowen si era figurato. - Oh, Hilda... - esclamò Adam, guardandola dolce e sorridendole colmo di tenerezza, tanto che per un attimo desidererò alzarsi per abbracciarla; non lo fece perché temette di risultare inopportuno (o, peggio, appiccicoso) ma si sentì profondamente vicino alla sua amata e credette di comprenderne le ragioni: ecco perché lo aveva perdonato tanto facilmente, perché lo capiva! Perché anche lei aveva fatto qualcosa del genere, in passato e non lo giudicava, non lo condannava. Si sentì ancora più fortunato ad averla incontrata e si sentì come uno dei suoi studenti, uno di quei ragazzini che aiutava a mantenere la propria umanità.
    Adam era ancora pieno di tenerezza (e sempre con un'erezione marmorea) quando Hilda continuò a parlare e fece una rivelazione inaspettata per tutti i e due i ragazzi: aveva bevuto il sangue di entrambi! Adam la guardò con occhi sgranati e subito li spostò su Bowen che, per una volta, appariva anche lui sorpreso. - Ora che me lo fai notare... forse ho sentito qualcosa poco prima che tu arrivassi. E tu, Adam? - chiese, recuperando fin troppo in fretta la sua aria birbante, sebbene Hilda fosse davvero riuscita a prenderlo in contropiede. All'inizio della serata, infatti, aveva pensato di giocare quella carta e quella dello "stupro" (iniziava ad avere le idee confuse in merito anche a quella faccenda, c'è da dirlo) al momento giusto, in modo da rivelare ad Adam la vera natura della vampira, ma lei non solo lo aveva anticipato ma lo aveva fatto con assoluta nonchalance, come se non fosse accaduto nulla di male. E, a ben vedere, né lui né Enas avevano subito ferite gravi e, almeno con se stesso, doveva ammettere che era stato terribilmente piacevole avere un amplesso con lei... senza contare l'entusiasmo di Enas per quella situazione! Era certo che, se gli avesse chiesto in quel momento, gli avrebbe detto che non la vedeva affatto come lui. Dunque? Ciò che era accaduto era un menage à trois un po' estremo, spinto da una vampira resa euforica dal sangue e dalla battaglia o un vero e proprio stupro, soltanto condotto da un'abile manipolatrice?
    Non era, però, soltanto il demonietto a essere interdetto: Adam non si aspettava che Hilda avesse bevuto anche il sangue del suo amico e la gelosia gli punse il cuore, subito seguito dal solito senso di inadeguatezza. Hilda era una donna incredibile, una persona fantastica e aveva già dimostrato di avere una certa attitudine alla... perversione, quindi come poteva porsi dei dubbi sulla natura di ciò che lei e Bowen avevano condiviso? Non che ci fosse nulla di male, ovviamente, però l'idea che il suo posto nel cuore della vampira fosse precario e potenzialmente insidiato da altri, compreso un suo amico, gli suscitava un certo conforto. - Uh? E-ecco... oh. - la tiranide era già andata nel pallone quando, inaspettatamente, Hilda gli afferrò dolcemente la mano, intrecciando le loro dita proprio come farebbero due innamorati. Adam la guardò un attimo sorpreso, poi le sorrise dolce e totalmente rasserenato, ogni timore si era dissipato con quel semplice gesto. - Io sento sempre quando Hilda è vicina. Sento come... un brivido particolare, molto piacevole. Prima di conoscerti non avevo mai provato nulla di simile... e non è l'unica cosa nuova. - rivelò, ritornando a rivolgersi alla vampira: già sapeva come lei fosse il suo primo amore ma gli piaceva ricordarglielo, mostrarle quanto per lui fosse assolutamente unica e preziosa. - Wow, penso che stasera farò a meno del dolce. Provate, almeno, a non farmi venire il diabete prima della fine della cena... piccioncini. - scherzò il demonietto, sorridendo affilato per il modo in cui Adam manifestava continuamente il suo romanticismo, prima di assistere a qualcosa di inaspettato: Hilda, infatti, aveva distolto lo sguardo dalla tiranide e lo aveva rivolto verso di lui, facendo un'osservazione interessante che, però, non riuscì a ottenere la sua attenzione; per un attimo, infatti, la figura della vampira lo attrasse in una maniera del tutto innaturale, riempiendolo di un desiderio davvero intensissimo e quasi violento. Durò appena pochi attimi, ma lo lasciò senza fiato, tanto che quando arrivarono le portate e Hilda distolse lo sguardo, gli servirono un paio di respiri per ritornare alla normalità. Che gli aveva fatto? Era il legame di cui gli aveva parlato? Lo stava usando anche su Adam o l'aveva usato su di lui ed Enas quella notte? La testa gli ronzava piena di domande e, ancora una volta, la figura della vampira tornò a essere ambigua, indefinita e indefinibile. O forse, semplicemente, era lui a sapere troppo poco sui vampiri e filtrava ciò che stava accadendo in base ai suoi pregiudizi. Decise, quindi, di costringerla a esporsi un po' di più, alzando la posta in gioco: - Stavi morendo di fame? Vuoi farci spaventare? - le chiese, sorridendole scherzoso ma anche un po' maligno, come se stesse tornando a punzecchiarla sulla questione della predatrice. - Non c'è niente di cui spaventarsi: per me non c'è gioia più grande di offrirle il mio sangue. - s'intromise Adam, immediatamente pronto a difenderla... peccato che Bowen volesse proprio questo! - Uhm, ha ragione: farsi mordere da te è davvero piacevole, Hilda. Mi chiedo se sia piacevole anche per te, però... - il tono del demonietto era ancora divertito ma assunse una nota più calda, decisamente maliziosa. - ...ma, a giudicare da quello che succede mentre mordi, direi di sì. Sbaglio? - le chiese con un ghignetto trasudante malizia, certo di averci preso non appena vide Adam avvampare e abbassare lo sguardo colpevole: lo sapeva! Una perversa come Hilda non poteva che mordere nel bel mezzo dell'amplesso e, magari, proprio di un orgasmo! - E dimmi, tra noi due chi ti è piaciuto di più... mordere? - la lieve pausa che precedette il "mordere" rese sufficientemente ambigua (e per questo inequivocabile) la sua domanda, mentre i suoi occhioni fin troppo graziosi si fissavano su quelli deliziosamente ferini della vampira. Voleva costringerla a esporsi un po' di più, a rendere manifeste le sue intenzioni: era una predatrice o una donna rimasta ragazza, un po' troppo incline a divertirsi senza pensare alle conseguenze? Naturalmente, per verificare ciò quelle battute maliziose non erano sufficienti, lui voleva farle credere di aver risvegliato il suo desiderio, tramite il loro legame vampirico... e voleva darle la possibilità di approfittarsene, se ne avesse voluto. Per questo motivo, mentre la guardava negli occhi in quella maniera intensa, fece un azzardo: portò la sua mano destra sotto la tovaglia e delicatamente, senza dare nell'occhio, le carezzò delicatamente il ginocchio, velato dall'autoreggenti; fu un gesto delicato, quasi una domanda, ma era evidente che rappresentava una tentazione. E lui voleva vedere cosa avrebbe fatto: nel caso lo avesse svelato ad Adam si sarebbe scusato, adducendo uno scherzo dei suoi, forse il suo amico si sarebbe offeso... ma lui doveva rischiare se voleva chiarirsi le idee!
    Adam, invece, era stato preso in contropiede da quell'improvvisa sfacciataggine di Bowen e non sapeva come rispondere: era ovvio che quel birbante stesse scherzando, consapevole che Hilda gli avrebbe risposto a tono... il problema, infatti, era lui! Come poteva sperare di fare bella figura con la vampira se bastava qualche insinuazione maliziosa per mandarlo nel pallone? Doveva fare qualcosa, doveva mostrarle che anche lui sapeva essere deciso. - Già, dicci chi è Hilda. Dicci chi è che hai... apprezzato di più. - forse la frase non più brillante del mondo ma, almeno, era riuscito a non balbettare e a guardarla negli occhi con decisione. E, per dimostrarle che non temeva Bowen, che era pronto a lottare per lei... portò la sua mano sinistra sotto al tavolo e le afferrò con gentile fermezza la coscia, in una presa che voleva trasmetterle tutto il suo sentimento e il suo desiderio. Non avrebbe perso con Bowen, non davanti a Hilda e non su qualcosa di così importante!
     
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