-
.
Quando la ragazza sulle sue spalle cominciò a sparire, Tony non poté far altro che sentirsi sollevato. Il peso sulle spalle era sparito sia figurativamente che letteralmente dopotutto, e ora aveva la certezza che tutte le "gemelle" della ragazza erano copie fittizie. Complicato sicuramente distinguerle, ma era un ulteriore informazione preziosa che si aggiunse alla sua conoscenza, e soprattutto che lo aiutava a comprendere di cosa davvero fosse capace l'avversaria. Le carte da giocarsi a disposizione di Aura stavano cominciando a finire, e quanto pare se ne accorse lei stessa perché, inavvertitamente, la sentì fare marcia indietro.
Eeeeeeeeeeh?! Lasciarti andare?! Ma si può sapere perché non puoi parlare come una persona normale? Che problema c'è??? Frena i motori e fammi capire che ti serve maledizione, non voglio farti niente!
Dwayne proprio non riusciva a comprendere nulla di quella la situazione: prima lo aveva attaccato e ora voleva battere in ritirata. Era come se quella giovane ignorasse del tutto le sue parole. Era evidente che avesse fallito nel suo intento iniziale qualunque esso fosse e adesso voleva andarsene a causa di ciò, ma possibile che per lei non fosse plausibile un dialogo da persone civili? O era anch'esso una qualche sorta di pregiudizio legato ai gladiatori? Certo che si era scelto proprio un gruppo di brutti ceffi da redimere.
Sono disarmato, mi stai puntando contro un cannone e ho un buco allo stomaco, che altro devo fare per convincerti che voglio solo parlare? Devo mettermi a ballare la macarena?!
Insomma, Tony non aveva intenzione di indietreggiare ma anzi avrebbe mantenuto la propria posizione fermo così come le sue convinzioni. La situazione di stallo però di certo non aiutava con la sua ferita, rimanendo fermo ogni attimo che passava poteva sentire il dolore al suo ventre crescere esponenzialmente scandendosi sempre di più.
Non farmi ballare sul serio la macarena o mi gioco l'intestino...
A zanne strette, l'ibrido stava onestamente cercando solo un metodo per chiarirsi, capire cosa quella ragazza volesse fare e perché. Sapeva che concludere lo scontro in quel modo non avrebbe fatto altro che creare ulteriori disguidi e nutrire qualsiasi paura o giudizio errato che la giovane magari si era fatta nei suoi confronti, ma costringerla con la forza non sarebbe servito a nulla ma anzi lo avrebbe fatto solamente apparire come un grosso bullo. Detto ciò, Aura era libera di fare ciò che voleva dato che lui non le avrebbe avanzato verso di lei o fatto nulla per impedirglielo.Combattimento concluso.
. -
Thrasir .
User deleted
Le parole del Gladiatore non erano affatto rassicuranti per Aura, dato che ben conosceva quel tipo di personaggi e sapeva altrettanto bene che erano soliti ingannare per avere la meglio sui propri avversari. Di certo non erano famosi per la loro galanteria o per il loro codice d'onore nei combattimenti, dato che colpi bassi, trappole mortali e cose simili erano allordine del giorno negli spettacoli trasmessi in mondovisione. La cyborg avrebbe tenuto il proprio fucile a pompa puntato contro l'ibrido, mentre soppesa i suoi movimenti, la sua ferita ed il suo modo di porsi. Le telecamere erano distrutte, i danni al porto erano ingenti, ma non drammatici e la voglia di azzuffarsi del tigrotto sembrava realmente scomparsa. La sua confusione, inoltre, non faceva altro che evidenziare quanto strana quella situazione risultasse essere per lui. Pur non abbassando l'arma, Aura, per il momento, non si sarebbe mossa, resistendo agli impulsi di fuga che ogni sistema interno le stava lanciando. Lo avrebbe fissato in volto, con quello sguardo freddo e apatico, tipico di una macchina.
Mi servono dei campioni, delle cavieda studiare per portare avanti le mie ricerche. Solitamente, però, quando faccio tali richieste, i soggetti designati non sono propensi ad offrirsi spontaneamente. Qualunque approccio adottato ha sempre comportato la fuga degli interessati, rendendo le cose più difficoltose e complesse...esattamente come adesso. Se mi avessi lasciata in pace, se non mi avessi interrotta, ora non saremmo in questo stato, tu con un buco nel ventre ed io estremamente alterata...
Aura avrebbe digrignato i denti, ma in pochi attimi la sua postura sarebbe divenuta più rilassata, mentre la canna del fucile veniva abbassata, riportando l'arma sull'attaccatura della schiena, riposta al sicuro. Forse non poteva avere una cavia da vivisezionare, ma poteva comunque raccogliere qualche informazione preziosa se agiva in altro modo. Dopotutto il sangue di un Gladiatore poteva comunque tornare utile per eventuali futuri esperimenti. Avrebbe tentato di portare una mano in una tasca interna del proprio mantello, estraendo una sfera di metallo estrmamente lucida, che, tramite la pressione di un pulsante, si sarebbe trasformata in una strana valigetta.
Andarmene a mani vuote sarebbe estremamente fastidioso per me, quindi ti propongo un accordo. Tu mi lascia raccogliere una fiala del tuo sangue ed io risponderò a 3 delle tue domande. Perchè proprio 3? Perchè questo è solitamente il numero che tutti utilizzano quando si tratta di fare determinate richieste. Sei d'accordo, Tony?
Non sarebbe probabilmente stata una sorpresa sentire pronunciare il suo nome. Era un Gladiatore ed Aura era una cyborg che aveva accesso a molti dati, quindi conoscere la sua identità non era affatto qualcosa di impossibile, anzi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Trashir, inizialmente pensavo che avessi fatto confusione nel conteggio dei turni, perché nella scheda status avevi scritto turno 2/2 al conteggio del primo turno. Di solito quei numeretti si leggono Un di due e due di due. Cioè il 2/2 è praticamente l'ultimo turo
Però alla fine il conteggio di turni in cui la copia poteva rimanere era giusto.
Ad un certo punto del combattimento, non ho capito perché è stato modificato un post cambiando le ferite subite dalla copia Incrase, se nel post precedente era illesa ed in quello dopo pure non ho proprio capito perché di questo cambio, che oltretutto non combaciava con le azioni dentro al post, visto che la gravità delle ferite non poteva farle fare ciò che c'era desritto... mi ha lasciato molto confusa sta cosa. Perché alla fine la roba sbagliata era nella scheda status e non nell'esecuzione del combattimento.
Infine ultima cosa da rompipalle: Credo che devi migliorare tantissimo nello descrivere le tempistiche delle azioni del personaggio e quelle delle copie. Quando si hanno tanti pg in campo bisogna scandire bene gli attimi, non basta scrivere cosa fanno le varie copie come se fosse una lista, biosgna far capire anche quando lo fanno rispetto agli altri in campo, o se ti può aiutare meglio, rispetto a ciò che ha fatto l'avversario.
Demi, ci sono delle piccole cose che hai frainteso del potere di Tony secondo me, ed una in particolare io reputo importantissima. Forse nel combattimento che feci con Sarsha non ci ho fatto molto caso, ma rileggendo bene il potere mi sono accorta di una particolarità:
parlo dei bonus sul gigas che può accumulare Tony. Ok che i colpi di base hanno il 50% di Bonus sul colpo, ma gli altri 50% di bonus a turno, dice chiaramente che deve "caricarli" impugnando l'ascia a 2 mani. Quindi deve esserci l'intenzione della carica anche nella descrizione del post o è come se non caricasse. Non è che siccome ha tenuto l'ascia in mano per 2 turni allora ha caricato due turni. No deve proprio esserci l'intenzione di farlo, quindi serve la spiegazione del fatto che Tony sta mettendo energia nell'ascia con entrambe le mani. Non funziona se la impugna con una mano sola.
Quindi nel turno in cui Tony ha usato l'ascia tellurica non aveva ancora tutto quel bonus di gigas sul colpo perché non ha mai caricato nulla, dato che nel turno precedente ha parato un colpo impugnandola con una mano sola, e quelli prima ancora era poggiata sulla spalla.
Poi ricordati di tenere sempre conto dei danni che potrebbe subire l'arma. In questo caso il disco elettrico non ha fatto molti danni sull'ascia visto come era stata parata, ma tienine di conto in futuro.
Per il resto ecco i compensi:
Per Tony: 105 EXP; 70 SP e 700 soldi
Per Aura: 200 EXP; 130 SP e 1900 soldi. -
.
Se ti avessi "lasciata in pace" avresti rapito qualcuno. L'indisposizione di qualcuno alle tue idee non ti autorizza a usare la forza per ottenere ciò che vuoi...
Tony non si preoccupò minimamente di nascondere l'innegabile ammonizione nella sua voce. Sarebbe stato evidente che non apprezzava affatto il modo di porsi, fare e pensare della ragazza, ma non supportò il suo disappunto con ostilità: vedendo l'avversaria abbassare le proprie armi, avrebbe mantenuto la propria parola abbassando la guardia a sua volta, approfittando del momento di tranquillità che si sarebbe andato a creare finalmente per tendere una mano verso un punto di terreno vicino a sé, germogliando dalla terra quello che aveva l'aspetto di una enorme radice d'albero. Sia tale radice che lui rimanevano distanti da Aura, quindi non aveva motivo di preoccuparsi, e in ogni caso il tigrone rimaneva disarmato, la sua arma dietro di lei. La proposta della ragazza comunque lo lasciò interdetto: non fu la conoscenza del suo nome a sorprenderlo - dopotutto chi è che NON lo conosceva? - quanto più l'assurdità della richiesta della giovane. La osservò con un musetto chiaramente perplesso mentre dalla radice vicino a lui prendevano a formarsi due frutti, uno dall'aspetto di una ciliegia e l'altro di un limone, per quanto entrambi assai più particolari nelle loro forme, caratteristiche e colore.
Credo tu ti sia un po' confusa con i desideri ragazza ma diciamo che lo spirito è giusto... detto questo, per quanto non condivida assolutamente il tuo modo di fare, fortunatamente per te sono più per l'idea che il prossimo, anche i casi più disperati, vadano aiutati. Questo però non significa che accetterò così su due piedi.
Insomma, non si trattava di un rifiuto ma neppure di un'immediata accettazione. Tony sapeva dopotutto quanto potesse essere pericoloso il suo sangue nelle mani sbagliate. La tecnologia ormai aveva fatti passi da gigante e non poteva non aspettarsi di tutto. Con quella premessa, si sarebbe avvicinato ai frutti per coglierli e spremerli entrambi sulla ferita che fino a quel momento si era preoccupato di tamponare con una mano: in un attimo Aura avrebbe potuto vedere il liquido viscoso che fuoriuscì da entrambi unirsi per prima chiuderla e impedire ulteriore perdita di sangue, e poi rigenerarla del tutto, come nuovo. Tutto questo ovviamente dava per scontato che lei non glie lo impedisse in alcun modo.
Il mio non è sangue qualunque, e non è di certo il gene dei gladiatori bestia che lo rende speciale. Quello puoi ottenerlo da uno qualunque dei gorilloni rincitrulliti che devo, purtroppo, per ora ancora definire come miei colleghi. Cosa mai potresti avere tu da dirmi, da validare il rischio che correrei concedendoti ciò che vuoi, specialmente considerando quanto pericolosa ti sei dimostrata, e soprattutto tenendo da conto il fatto che potresti tranquillamente mentirmi?
Quella sarebbe stata probabilmente una delle poche, rare volte nelle quali Dwayne avrebbe rivelato quanto davvero in realtà fosse tutt'altro che un affabile gattone scemo: Aura stava trattando qualcosa di molto delicato dopotutto, per giunta trattandosi di qualcosa di cui inevitabilmente sarebbe stato lui il responsabile, se il peggio fosse accaduto. Non era un discorso da prendere alla leggera e lo sapeva benissimo. Non c'aveva ancora capito granché dei suoi poteri dopotutto, ma era evidente al semidio che le sue capacità e il legame che aveva con la propria arma non fossero qualcosa di artificiale. Ciò nonostante, da quella sua piccola concessione sarebbe stato evidente che proprio come lei neppure lui era un gran fan dello stato attuale dell'organizzazione a cui aveva preso parte: nulla di nuovo in realtà. Se Aura avesse anche solo seguito minimamente le sue vicende dopotutto, lo spirito, filosofia e modo di agire dell'ibrido cozzavano terribilmente con il modus operandi generale degli altri gladiatori.
. -
Thrasir .
User deleted
Aura si sarebbe bloccata quando l'ibrido che aveva davanti dimostrò di poter utilizzare la Sephiroth, arte occulta a lei altrettanto nota e che quindi minava completamente ogni possibile tentativo di accordo cercando di sfruttare la ferita riportata dal nemico. Era chiaro che Tony, con le parole che stava utilizzando, non aveva alcuna intenzione di collaborare e, dopotutto, la cyborg in parte se lo aspettava. Non dava di certo per scontato che accettasse la sua proposta. Ma a quel punto non sembrava esservi molto altro da dire, visto il clima che si stava a poco a poco creando e la tensione che si stava rialzando.
Non so minimamente cosa possa essere di tuo interesse. E' vero, potrei mentirti, ma potresti anche ottenere informazioni su qualcosa che reputi di tuo interesse. Sicuramente sei almeno qualche grado più intelligente della media dei tuoi colleghi, questo non posso negarlo, dato che gran parte di loro sarebbe ancora qui a cercare di staccarmi braccia e gambe solo per avere qualche applauso dal pubblico di New Vegas. Ma cosa pensi di poter fare in mezzo a quella melma informe di pazzoidi scatenati? Pensi di cambiare New Vegas, di portarli ad odiare la violenza o ripudiare lo sprgimento di sangue privo di alcuna motivazione? Quale sarebbe il tuo scopo?
Era abbastanza chiaro che Aura volesse provocare qualche reazione nel Gladiatore, spingendolo ad esporsi, così da poter comprendere meglio chi avesse realmente davanti: se uno dei tanti lottatori mentalmente malati e avidi di fama o qualcuno che puntava realmente a cambare qualcosa. Dopotutto è sempre più facile seguire la corrente piuttosto che remarci contro e la cyborg voleva capire se effettivamente Tony fosse un soggetto interessante da tenere sott'occhio per intravedere un'evoluzione del sistema di New Vegas o meno.
Per quanto riguarda il tuo sangue puoi tenertelo a questo punto, di certo non ho interesse a scontrarmi nuovamente per qualcosa del genere. Inoltre non trovo adatto il tuo voler fare la morale sui metodi da me utilizzati per ottenere ciò che voglio. Poco fa avevi tutto l'interesse di farti riprendere mentre malmenavi una donna solo per aumentare la tua fama.... -
.
La precisazione della ragazza sulla morale e indole delle azioni di Tony strappò a quest'ultimo uno sguardo incredulo, con una smorfia chiaramente contrariata e degli occhi socchiusi come a volerle dire "ma sei seria?", mentre incrociava le braccia davanti a sé.
Mi hai attaccato per prima, ti ho incitato più di una volta a fermarti e delle telecamere non mi interessa granché. Se avessi voluto picchiarti per lo spettacolo ti assicuro che avrei potuto e non avresti mai avuto la possibilità di toccare le macchine... ma non è questo il punto.
Prima di perdersi in quello che si sarebbe inevitabilmente rivelato uno spreco di tempo, battibeccando inutilmente sul passato, Dwayne per una buona volta si dimostrò più maturo del solito per concentrarsi piuttosto sulla domanda della ragazza che davvero importava. Lentamente prese a camminare sulla propria destra, portandosi una mano al fianco e l'altra alla parte inferiore del muso per pacatamente grattarsela pensieroso mentre pensava a come meglio esporsi, lo sguardo inizialmente rivolto verso l'alto poi ricadde su di Aura non appena le parole giuste raggiunsero la sua lingua.
Combattere non è una pratica sbagliata di per sé. Ripudiare la lotta sarebbe come ripudiare la natura, non solo per un umano ma per qualsiasi creatura: il conflitto a volte è inevitabile e persino la persona più pacifica del mondo può perdere la pazienza. Il problema dei gladiatori non nasce dall'idea alla base, ma come essa è stata elaborata. Pensaci: MMA, wrestling, boxe... tornei e prove di forza ci sono sempre state e alla gente è sempre piaciuto, anche senza l'innecessaria brutalità. I gladiatori non hanno avuto successo perché gli scontri finiscono con morti e sangue, ma perché è stato il primo "sport", se così vogliamo chiamarlo, a legittimare l'utilizzo dei poteri di individui talentuosi e portati per gli scontri, il tutto pubblicizzato fino allo sfinimento dalle casse dell'uomo più ricco d'America... non sarò di certo un genio del business, ma persino io vedo la ricetta per il successo. Attira tutti, chi per gli scontri di per sé chi per lo spettacolo e assurdità che offre: insomma, a me non piace il tennis, ma se a giocarlo ci fossero due megazord? Due supereroi? Improvvisamente persino per me una partita di tennis diventerebbe molto più entusiasmante.
Non mancava ovviamente l'esempio ridicolo tipico di qualsiasi discorso del tigrone, ma era sicuro che anche con quella sciocca ipotesi sarebbe riuscito a introdurre e giustificare il suo modo di pensare. Rimise le braccia conserte davanti a lui mentre portava avanti la sua arringa, solo poi, terminato quel pezzo e portatosi sufficientemente a destra da non avere la ragazza sulla sua traiettoria, estendendo il braccio destro verso tale lato per poi, con la mano aperta, richiamare la sua arma nella propria zampa, facendola volteggiare come una lama rotante micidiale e poi riposare con l'elsa nel suo palmo non appena la raggiunse. Prima che Aura avesse modo di preoccuparsi, anziché assumere una posa ostile o da combattimento, il tigrone avrebbe usato la mannaia come mero appoggio, riposando le braccia sopra di essa mentre si teneva in verticale come ancorata al terreno.
Il punto è che alla gente interessano i poteri, le personalità dietro di esse, il combattimento. L'esagerazione, la morte, gli atti immorali... sono tutte ciliegine microscopiche su una torta molto corposa, cose di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno. Mi hai chiesto se voglio cambiare New Vegas, e io ti rispondo di no. Non sono un dittatore, non voglio instaurare un regime: tutto ciò che voglio fare io è educare la gente, spronarli ad essere migliori. Lo stato attuale dei gladiatori e del popolo non è colpa loro, ma di chi seguono e chi ha fatto le regole. Io voglio offrire ed essere un'alternativa, ma è ovvio che per essere valida, devo darne motivo a chi mi vede. È per questo che combatto e ho intenzione di arrivare al primo posto. Non solo dei gladiatori...
Poteva sembrare un discorso abbastanza coinciso, ed effettivamente lo era. Sicuramente alieno tanto quanto l'individuo stesso che si parava dinanzi a lei, ma Aura avrebbe potuto percepire che le sue parole erano sincere.
. -
Thrasir .
User deleted
Aura non avrebbe minimamente interrotto Tony, non era nel suo stile fare cose del genere, dato che ascoltare le opinioni altrui spesso creava spunti interessanti e che una mente cybernetica faticava a sviluppare da sola. L'ibrido sembrava essere mosso da qualcosa di non ben definito, però: parlava di voler offrire un'alternativa, senza però esporsi come possibile guida della popolazione attuale. Inoltre, il semplice fatto di ridurre la morte di qualcuno a "una ciliegina sulla torta" era qualcosa che nemmeno Aura poteva pienamente comprendere. Da quando la vita di qualcuno aveva iniziato a valere così poco? La cyborg sarebbe rimasta impassibile, osservando con maggiore interesse l'arma di Tony quando questo la avrebbe richiamata a sè in modo quasi telecinetico. Interessante, molto interessante.
E come pensi di raggiungere questo obiettivo? Secondo il tuo ragionamento, per scalare la vetta che idealmente ti sei immaginato, non è necessario uccidere qualcuno. Ma dimmi, sei seriamente convinto che, senza sporcarti le mani più e più volte potrai arrivare al tuo scopo? Io non conosco minimamente Jack, ma è risaputo che quando perde interesse in qualcosa, quel qualcosa fa una brutta fine. Se non starai alle sue regole il pubblico si stancherà di te, esattamente come lui, ed a quel punto la tua alternativa subirà un calo di audience drammatico in ogni caso, per 2 semplici motivi: o morirai o dovrai uccidere, venendo meno a ciò che hai appena detto. Diventerai un Gladiatore come gli altri.
Aura era abbastanza convinta di quello che stava dicendo, un idolo che trasmetteva validi ideali non sarebbe durato a lungo in un sistema come quello creato da Jack, forse perchè volutamente quest'ultimo non voleva che fossero presentate altre alternative. Il pubblico, il popolo di New Vegas, doveva adorare e vivere per lo spettacolo sanguinario che si perpetrava giorno dopo giorno.
Il tuo ideale può anche essere costruttivo ed avere il potenziale di influenzare positivamente questa nazione. Ma il metodo che stai adottando, la mia che hai deciso di seguire...non ti porteranno a nulla se al momento della decisione non verrai meno a ciò che stai cercando di portare avanti. Per cambiare un sistema bisogna arrivare ad agire sul suo creatore, sulla colonna portante. Se questa non viene intaccata difficilmente si possono ottenere risultati. Ora forse lo neghi, forse non lo puoi vedere, ma il tuo principale nemico è proprio colui che ti sta dando il successo che cerchi...
In un certo senso Aura non si aspettava che Tony comprendesse tutto quel discorso. Spesso le risultava difficile esprimersi senza rendere complessi i suoi ragionamenti, anche perchè la sua indole meccanica e razionale la portava sempre a pensare sulla base di numeri, probabilità ed equazioni.. -
.
La domanda immediata iniziale di Aura fece immediatamente capire a Tony che il suo accenno finale precedente non fosse stato compreso. Si fece una piccola nota mentale, continuando poi ad ascoltare tutte le preoccupazioni della ragazza riguardo il suo intento e ideali. Non riuscì a trattenere una risata soffocata però quando ella raggiunse la fine del suo discorso: quei dubbi leciti e sinceri non erano altro che un complimento alla sua incredibile dote attoriale.
Mi dai molto meno credito di quanto dovresti, ma non ti biasimo, è un errore che fanno in tanti... e va bene così.
Si prese qualche attimo per riprendersi del tutto da quel ghigno sincero che aveva intasato le sue parole, lasciandosi andare ad un sospiro finale in modo da riprendere totalmente il controllo, quietandosi, mentre camminava attorno alla sua ascia per posizionarsi davanti ad essa e poi sfruttarla come un vero e proprio palo d'appoggio dove far riposare la propria schiena. Inamovibile, l'arma rimaneva perfettamente in verticale anche con tutto il peso dell'ibrido su di sé, come se fosse un pilastro di roccia fuso al terreno stesso.
Ma stiamo parlando un po' troppo di me... i miei piani e cosa ho precisamente in mente non sono di certo cose che posso permettermi di gridare ai quattro venti. Che mi dici di te stessa? Chi sei? Cosa cerchi? Perché? Insomma, ci stiamo perdendo in filosofie e progetti ma mentre tu sembri convinta di sapere tutto di me, io non so neppure come ti chiami. Non ti sembra un po' ingiusto?
Filosofeggiare e parlare del futuro non era affatto una perdita di tempo, ma nonostante la visione che Aura e il pubblico potessero avere di lui, visione che lui stesso supportava e nutriva, Dwayne non era il tipo ingenuo da rivelare tutto ciò che stava pianificando e mettendo in atto per smuovere New Vegas e le sue idee così a caso. Sincerità non era sinonimo di stupidità dopotutto e non aveva intenzione di mettersi a discutere di argomenti delicati con una completa sconosciuta che avrebbe potuto tranquillamente sfruttare quelle informazioni contro di lui. Messosi a braccia conserte, l'avrebbe fissata con uno sguardo estremamente attento, puntandole addosso gli occhi come fossero fari alla ricerca del minimo dettaglio che potesse tradire le sue intenzioni.
. -
Thrasir .
User deleted
Tony sembrava abbastanza rilassato e sicuro delle sue capacità ed Aura non poteva di certo dire se si stesse illudendo o se avesse sinceramente qualche possibilità di raggiungere gli scopi da lui prefissati. A dire il vero le interessava gran poco dato che i suoi obiettivi erano ben superiori a quelli del Gladiatore, il quale ora sembrava voler rigirare la frittata, ponendo domande alla cyborg. Aura avrebbe atteso quache istante nel rispondere, cercando di capire cosa potesse essere detto e cosa no. Lo sguardo sarebbe rimasto completamente fisso su Tony, come anche il corpo, completamente immobile. Sembrava quasi una vera e propria macchina intenta ad elaborare dei dati prima di esternarne i risultati.
Il mio nome non è qualcosa che purtroppo posso comunicarti. Al momento l'anonimato è qualcosa di essenziale per i miei scopi quindi non posso accontentarti su questa richiesta. COme forse avrai notato dalle mie capacità e dalle mie copie sono una cyborg, nata e creata a New Vegas. Da chi: informazione riservata. Perchè: informazione riservata. Come hai detto parlare dei propri piani personali non è qualcosa che si può fare con chiunque. Posso solo dire che tu ed io stiamo ricercando qualcosa di simile, percorrendo però strade decisamente differenti l'una dall'altra.
In effetti per Aura non vi era alcun motivo di parlare di informazioni sensibili con un Gladiatore, una persona che sino a prova contraria non era altro che uno scagnozzo di Jack e che di certo poteva solamente creare problemi. La cyborg non conosceva minimamente il presidente della Atlas, ma ne aveva sentito parlare e di certo era apparso sugli schermi più di qualche volta, abbastanza da lasciar intendere che per avere affari con lui bisognava prima di tutto avere delle contromisure non indifferenti dalla propria parte. Quindi parlare con Tony risultava decisamente difficile in quel momento. Troppo difficile.. -
.
La rivelazione di Aura riguardo la sua razza non fu affatto scontata per Dwayne, che non appena rivelò di essere una cyborg la guardò con occhio particolarmente circospetto, sospettoso, come se non le credesse davvero, strizzando gli occhi nella sua direzione alla ricerca di un alettone o qualche parte improponibile che nel suo sciocco immaginario aveva sempre assegnato a robot e simili, chiaramente troppo influenzato dai cartoni e opere che lo avevano cresciuto. Nonostante la mancanza di cannoni laser, senza dubbio Aura era una ragazza molto più bella di quanto una tigre avrebbe mai potuto aspettarsi da un essere sintetico e innaturale, ma per quanto il suo aspetto potesse colpirlo, la totale mancanza di risposte da parte d'ella non lo entusiasmò particolarmente. Si lasciò sfuggire uno sbuffo deluso ma comprensivo, tipico di chi aveva ricevuto una notizia che aveva già intuito ma rimaneva comunque amara. Non appena le parole dell'androide terminarono, l'ibrido lasciò calare il silenzio fra i due aprendo poi le braccia davanti a sé con i palmi rivolto verso l'alto, prima di ricongiungere le sue cuscinate zampe, facendole stringere a vicenda.
Non abbiamo granché da dirci allora, C-69.
Non sapeva il suo nome ma doveva pur riferirsi a lei in qualche modo, quindi optò per la scelta più sensata: un nome diverso ogni volta che serviva preso casualmente da un insieme di nomi di tutte le androidi fittizie che riusciva a ricordare. Rimettendosi in posizione retta avrebbe riportato una mano all'elsa della sua arma, afferrandola per poi rinfoderarla dietro di sé mentre continuava a rivolgersi alla sua precedente avversaria.
È evidente che tu abbia il tuo piano e non voglia venirmi incontro - cosa che rispetto, non fraintendere, - ma... beh non vedo molti sbocchi, ecco.
Mentre parlava gesticolava davanti a sé accompagnando ogni sua parola per ulteriormente enfatizzarla, esponendo molto più chiaramente il disagio che provava nell'essere in una di quelle rare occasioni dove non riusciva a trovare effettivamente nulla su cui potersi relazionare.
Normalmente ti offrirei un caffè, una chiacchierata, ma so riconoscere quando qualcuno non mi vuole attorno, quiiiindi...
E proprio quelle mani che gesticolavano attorno a lui le avrebbe fatte pacatamente roteare, portandole sul suo lato sinistro e concludendo tale movimento non appena si sarebbero chiuse lasciando solo l'indice fuori, puntandolo nella direzione opposta ad Aura mentre Tony continuava ad osservarla.
...credo proprio che uscirò di scena.
Non condivideva minimamente le idee dell'androide. Si era rivelata essere una macchina pronta a rapire qualcuno per supportare i suoi esperimenti, dopotutto, come poteva anche solo credere che lei condividesse il suo obiettivo di migliorare New Vegas? Nonostante ciò, tuttavia, Dwayne sapeva che dare il via a un battibecco o dibattito non aveva senso. I suoi discorsi li avrebbe tenuti per il momento giusto, non buttandoli all'aria senza aver dimostrato nulla. Non aggiunse minacce, consigli o null'altro: se Aura glie lo avrebbe permesso o non lo avrebbe fermato lui se ne sarebbe andato senza particolare clamore o gloria, come fosse un normale cittadino intento a tornare a casa. Era deluso? Amareggiato? No, alla fin fine quello era stato uno scontro come tanti altri che sicuramente avrebbero seguito sul suo percorso.
.
