Incontro virtuale

x Hina

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  1. Thrasir
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    Il dubbio esposto da Sheba era più che lecito e le varie domande poste non avrebbero tardato a ricevere risposta. Aura avrebbe rimuginato un po' tra sè e sè prima di aprire bocca, cercando le parole giuste da dire, soppesando eventuali reazioni a seconda di come la frase veniva formulata. Sembrava impossibile che una scelta errata di termini avrebbe potuto compromettere ogni cosa in pochissimi istanti. Ma la cyborg era esperta più nel parlare che nel combattere e lo avrebbe dimostrato.
    Io sto parlando in senso lato, in senso di razza. Oramai gli umani non possono più limitarsi allo stato stagnante in cui si trovano, guidati da rappresentati che non fanno altro che frenarne lo sviluppo, se non in rari casi, come qui a Roma. Tu giustamente ti basi sul numero per dire che la razza umana è già predominante su tutto il resto. Eppure questo dominio lo avevano pure creature ben più grandi di loro, come i dinosauri. E dove sono ora? Il mio obiettivo e consentire all'umanità di crescere e permetterle di sopravvivere al giorno in cui qualcosa o qualcuno potrebbe decretarne la fine...e penso tu sia d'accordo nel dire che in questo momento ci sono molte cose che potrebbero mettere a rischio l'esistenza della razza umana...le stesse cose che probabilmente combatti ogni giorno tu o che prima o poi avrai la sfortuna di combattere...
    Solo ora, dopo quel discorso profondo, ma per certi versi anche filosofico, Aura avrebbe cercato posto sulla muretta a fianco di Sheba, continuando a fissarla spostando leggermente lo sguardo verso la città che si stagliava sotto di loro.
    Questa città può essere protetta da persone straordinarie come gli Watchman, come i Monarchi o come lo stesso Imperatore...ma se arrivasse un esercito fatto di tali esseri eccezionali? Cosa pensi accadrebbe? O se arrivasse qualcuno o qualcosa che semplicemente non può essere fermato allo stato attuale? L'asticella dello sviluppo evolutivo deve continuare ad alzarsi mentre ora, l'umanità, si è adagiata in uno stato che lei ritiene adeguato. Ma per quanto lo sarà ancora? Per questo necessito di qualcuno che possa portare avanti questo obiettivo, qualcuno che oltre ad averne il potenziale possa anche avere presa sul resto delle persone che ha attorno, coinvolgendole, attirandole...guidandole.
    Sarebbe quindi tornata a fissare Sheba, studiandone la fisionomia, le eventuali reazioni del corpo, dato che il volto era ancora coperto dalla sua maschera. Aura sperava di essere riuscita a trasmettere il messaggio che voleva, senza turbare troppo l'animo dell'eroina. Era però chiaro che fidarsi di una IA poteva risultare difficile per una qualsiasi creatura vivente, dato che le loro esistenze erano, per certi versi, all'opposto. Ma Aura non era nata IA e lo avrebbe dimostrato a Sheba allungando il palmo di una mano verso di lei e procurandosi un taglio su di esso con l'unghia di un dito, mostrando come da essa stesse fuoriuscendo del sangue comune, rosso scarlatto.
    Non sono nata così. Io sono la prima umana che ha deciso di evolversi. Purtroppo con il tempo ho perso sempre più la mia indole emotiva, lasciando spazio a quella razionale, più pragmatica e diretta. Ma non sono un automa intento a perseguire il mio scopo a discapito di altri...
    Palesemente una bugia questa, dato che il suo laboratorio era pieno di cavie umane sotto tortura, ma l'espressione di Aura sarebbe stata così fredda e sicura che difficilmente Sheba avrebbe avuto dubbi sulla sua sincerità. Le avrebbe quindi lasciato spazio per ulteriori dubbi o domande, prima di procedere oltre.
     
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45 replies since 27/7/2020, 20:08   566 views
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