Incontro virtuale

x Hina

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  1. Thrasir
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    Roma, capitale del progresso tecnologico e sede del più grande impero probabilmente esistente sul pianeta, fulcro della storia passata e presente. Ovviamente un luogo come questo non poteva rimanere inosservato dalla vista di Aura che di certo vedeva in Roma la sede per un enorme progresso da parte della razza umana. Era chiaro probabilmente per tutti che gli esseri più potenti risiedevano in questa nazione e l'esempio lampante di questo pensiero era rappresentato dallo stesso Imperatore Caius. La cyborg si sarebbe recata nel quartiere probabilmente più ricco della città, dove si ergevano le banche più importanti di tutta la nazione, tra cui la Midas. Era lì come mera osservatrice, non aveva intenzione di fare nulla di particolare in realtà, era troppo presto per esporsi in un luogo lontano dalla sua casa in America. Ma era del tutto intenzionata a portare il suo seme anche lì e, dalle informazioni che aveva raccolto nel tempo, sapeva anche già dove doveva puntare l'occhio. Indossava un abito formale: una camicia bianca leggermente sbottonata sopra il seno, una giacca nera e pantaloni abbinati, con delle scarpe a tacco probabilmente un po' azzardate. Ma l'essere una cyborg le permetteva di bilanciare il peso ad ogni passo e per questo motivo non sembrava minimamente in difficoltà a camminare con quelle scarpe. Degli occhiali da sole le coprivano gli occhi, mentre i capelli erano raccolti in una coda di cavallo. Insomma, sembrava una donna di borsa, intena a passeggiare nel suo ambiente naturale. Sarebbe entrata in uno degli edifici più vicini, dove erano presenti svariati sportelli per il ritiro di denaro, oltre che alcune cassette di sicurezza private. Il luogo era ben sorvegliato, sia da telecamere che da guardie, bisognava essere dei pazzi nel cercare di fare breccia in un luogo come quello. Aura avrebbe portato la mano destra sugli occhiali, abbassando leggermente le lenti in modo da scoprire le pupille verde smeraldo, guardandosi attorno con estrema tranquillità. La tencologia di quel posto era straordinaria, sarebbe potuta restare lì tutto il giorno a raccogliere dati ed elaborarli, acquisendo chissà quali conoscenze utili per i suoi piani, tutto senza sollevare il minimo sospetto. Si sarebbe seduta su una poltroncina di pelle, accavallando le gambe, continuando a studiare l'ambiente e le persone che passavano di lì, scannerizzando volti, armi, sistemi di allarme e quant'altro le passava sott'occhio. Si sentiva quasi a casa, ma ben presto quel sogno idilliaco si sarebbe dovuto interrompere visto che la giornata si sarebbe di certo movimentata.
     
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45 replies since 27/7/2020, 20:08   566 views
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