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.Dato che l'aveva guidata fin dentro le sue mutande, Karla temeva di dover dirigerei l gioco ben oltre il normale stimolo, indicandole esattamente cosa doveva fare. Fu felicemente sorpresa di sbagliarsi, e di molto, dato che trovata la strada Blume seppe subito come muoversi, facendole sentire le attenzioni che una donna cercava nella sua intimità. Le labbra reagivano come se stessero per trasformarsi in un forno, grondando di umori mentre il clitoride si inturgidiva e l'interno pareva quasi risucchiare le falangi nell'ibrida sotto di lei. ogni stimolo faceva partire scosse di piacere su tutto il corpo di Karla che la portava ad irrigidire le gambe, inarcare la schiena e sollevare il capo, senza però staccarsi troppo dalle sue labbra, gemendo tra un umido bacio e l'altro, porgendo il suo seno all'attenta amante che quella sera aveva "catturato", concedendole il massimo da ogni tocco. Le piaceva quando ammiravano la sua pelle liscia, morbida, aveva il corpo tonico di una cacciatrice ma la sua carne rasentava una morbidezza perfetta perché caratterizzata dal suo potere unico, come se nel profondo rimanesse sempre e comunque una preda fatta per attirare in trappola le belve affamate. E forse era lo stesso anche per Blume, forse non era che una predatrice che si stava avvicinando troppo al cacciatore, che si stava sciogliendo per lei solo per poterla trarre in trappola. E quella tensione aiutò non poco gli stimoli. Il bacio perverso si trasformò in un sorriso malizioso che Karla decise di non tenere sigillato per nessuna ragione.
Non sei alle prime armi... mi piace...
Dopo aver pronunciato quelle parole, avvicinò ulteriormente il proprio bacino a lei così da incentivarla a darle di più, mostrandole quanto calda e irresistibile fosse la sua intimità vogliosa in quel momento, mentre con la mano libera prendeva di nuovo la bottiglia, prendeva un piccolo sorso, quel tanto che bastava per bagnarsi la lingua, e la baciava ancora così da rendere quel bacio ancora più dolce ed intenso. Qualcosa di breve, solo un assaggio, perché aveva intenzione di fare molto, molto di più. Si staccò dal bacio mettendole un paio di dita sulla bocca, frenandola. Karla iniziò ad allontanarsi, restando vaga e misteriosa. Non fece nulla per tenere quel poco che aveva addosso e dopo essersi sdraiata sul divano, sollevò entrambe le gambe in maniera molto sensuale e lenta, afferrando l'elastico delle proprie mutandine con il pollice per poterle sfilare, il più lentamente possibile. Quando fu completamente nuda, allargò le gambe, sempre lentamente, offrendole uno spettacolo a metà tra la ginnasta e la seduttrice. La sua intimità era completamente dilatata e grondante di umori, Karla gliela mostrò massaggiandola con le dita per poi aprire le grandi labbra delicatamente, mostrandole che anche l'interno tendeva verso il blu scuro. Sembrava un invito, ma tanto per sottolinearlo usò l'altra mano per versare un pò di quel buon vino anche sopra alla sua intimità, cosa che le fece mordere il labbro inferiore nel sentire il liquido che le scorreva sulle gambe, per poi tornare a fissare Blume dritta negli occhi.
Se sei così brava... vieni qui e dimostralo.... -
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Baciare Karla era semplicemente fantastico, le sue labbra carnose si premevano contro le sue e le lingue lottavano silenziosamente, i loro respiri fruttati dal vino si mescolavano sempre più affannati. Era da molto tempo che Blume non si avvicinava così tanto ad una donna. L'ultima volta che era successo era stato quando era in periodo di calore, si era barricata in casa astenendosi dal sesso, rendendola invece sempre più affamata, finendo per fare sesso con una inquilina del suo condominio che le ronzava attorno da un poco di tempo. Toccare una donna era totalmente diverso dal toccare un uomo, aveva la sensazione di trovare più complicità nella compagna, senza la fretta tipica di un uomo che non vedeva l'ora di unirsi nella carne. Fra donne invece si ci concentrava molto di più sui dettagli, si ci prendeva il tempo necessario per scaldarsi a vicenda. Karla arrestò il bacio contenta di scoprire che non era alle prime armi con un altra donna. Blume sorrise poiché si ritrovò a pensare che allora anche Karla si concedeva spesso piaceri fra donne. Blume continuò a carezzarla, studiando le reazioni di lei per capire quali fossero i punti più sensibili del suo sesso, quanta pressione serviva per sentirla gemere e la velocità con cui muovere le dita. Karla però la interruppe di nuovo, scostandosi da lei. Inizialmente si preoccupò pensando che avesse fatto qualcosa di sbagliato, poi però si accorse dello sguardo languida di lei e del fatto che si spostò sul divano offrendole uno spettacolo da mozzare il fiato. Blume la guardò sorridendo complice verso di lei. Karla era bella e lo sapeva bene perché i suoi movimenti erano fatti per sedurla e non aveva alcun timore di mostrarsi a lei. Blume non fece nulla lasciando che lei sfilasse via le sue mutandine per poi mostrarle il suo sesso dal colorito così particolare, era bella anche in quel punto e la sua pelle lucida la faceva somigliare ad una golosa caramella gommosa. Karla fece qualcosa di inaspettato che stupì ma allo stesso tempo intrigò Blume mentre il vino bagnava le carni della ragazza. Fu uno spettacolo sensualissimo che fece scodinzolare Blume ancora più energicamente. Blume si avvicinò a lei infilandosi fra le sue cosce guardando dritta negli occhi Karla per accogliere la sua sfida.
Spero di esserlo più di Grande Puffo. le disse scherzosamente. Non si fiondò subito a banchettare con le labbra vaginali, voleva stuzzicarla ed eccitarla e lo fece iniziando a leccare le gocce di vino che finirono sull'interno coscia, leccando lentamente avvicinandosi alle labbra vaginali senza mai toccarle, facendole sentire solo il suo fiato caldo, così da farle desiderare un tocco più intimo. Leccò l'altra coscia facendo la medesima cosa, e quando le sembrò di averla pulita dal vino le diede un delicato morso, solo per darle altri brividi. Dopo il morso tornò di nuovo a leccarla all'interno coscia avvicinandosi alle grandi labbra vaginali. Diede piccoli tocchi sulla parte più cicciosa della carne, e quando l'avrebbe vista tremare di desiderio quando meno se lo aspettava le diede una lunga e lenta lappata, partendo dall'attaccatura finale risalendo verso la clitoride dove premette la punta della lingua agitandola un poco. La lingua di Blume era caldissima e non si risparmiò di assaggiare i suoi umori mischiati con il vino. Non lo aveva mai fatto e le sembrò un mix delizioso che la incoraggiò a proseguire con l'esplorazione della carne di Karla. Le afferrò le cosce con le mani, tenendogliele larghe perché sapeva benissimo che il piacere l'avrebbe portata a stringerle, cose che doveva impedirle di fare perché voleva arrivare infondo alla sua intimità con la sua lingua. Blume era per metà lupo, quindi la sua lingua era più lunga di una lingua umana e la infilò dentro di lei lentamente ma il più a fondo possibile. Cercò di spingere la lingua verso l'alto alla ricerca del suo punto più sensibile interno mentre con il labbro superiore si premeva contro la clitoride. Agitò la lingua dentro di lei, muovendo la bocca aprendola e chiudendola per massaggiare con il mento il perineo e l'esterno delle labbra vaginali. Le sue orecchie erano tesissime e puntate verso Karla per poter sentire ogni gemito ed ogni respiro. Voleva farla godere e farle rimangiare quelle parole che l'avevano sottovalutata.. -
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La complicità raggiunta a quel punto aveva superato il mero divertimento, rendendo il tutto molto più eccitante. I loro sguardi si incrociavano maliziosi e quando Karla la vide scodinzolare dovette trasformare il gesto di mordersi il labbro inferiore con malizia in un altrettanto perverso sorriso: Blume non era molto brava a nascondere i messaggi del suo corpo ma questo non era assolutamente un male per la cacciatrice. Si concesse una leggerissima e maliziosa risata nel sentire quell'uscita a proposito del grande puffo, Blume l'aveva presa per il meglio quella situazione e Karla voleva godersela fino in fondo. Lasciò che si avvicinasse, anche se era lenta nel farlo Karla non replicò né si lamentò in alcun modo, la fece fare almeno inizialmente in modo che potesse assaporare il vino in netto contrasto con la sua pelle calda e morbida. Doveva avere tutto un altro sapore a quel punto, la cacciatrice lo capì da come la leccava e da come la mordeva. Il respiro di Karla si fece sempre più profondo, socchiuse gli occhi e si rilassò mentre Blume la stimolava in quel modo, ma nel sentirei l morso le cosce tremarono, come se volessero chiudersi di scatto, resistendo solo grazie alla volontà della donna dalla pelle blu, ma il suo sorrisetto malizioso a quel punto vacillava in un'espressione di goduria assai più difficile da mascherare. L'attesa conciliava il momento culmine, e mentre Blume la stuzzicava in quel modo poteva sentire gli odori di quegli umori femminili diventare sempre più intensi verso l'intimità di Karla. Karla continuò a respirare profondamente anche quando Blume riprese il suo lavoro, e nel lasciarsi sfuggire un gemito acuto, la lingua della ragazza passò sopra alla sua intimità, lenta come una colata lavica che trasformò quell'acuto verso in qualcosa di molto più lungo e profondo, un gemito caldissimo che le fece inarcare la schiena verso l'alto e il collo all'indietro, mentre la sua intimità ricompensava quelle attenzioni con deliziosi succhi femminili. Blume sapeva sicuramente come "divorare" un'altra donna e lo stava dimostrando come se ne dipendesse la loro amicizia. Che sembrava destinata a fortificarsi, di quel passo.
Nhg... così mi farai gridare mon cher...
Le gambe iniziarono a tremare, così come il suo clitoride che si gonfiava, sembrava sul punto di chiudere tutto e sottrarsi ma Blume fu più rapida: la afferrò per le gambe ed iniziò a spingersi più a fondo. Per un solo istante Karla aveva provato a sollevare il capo ma ancora una volta finì inarcata all'indietro, sorpresa da quanto calda fosse quella lingua mentre esplorava a fondo la sua intimità. Era certa di non aver mai provato una cosa del genere, anche come creatura ibrida Blume sembrava proprio unica e prima ancora di riuscire a completare quel pensiero, Karla era già schiacciata contro quella morbida poltrona, testa nel corpo e nella mente, intenta a gemere ad ogni respiro, calda e profonda, mentre i suoi seni diventavano sempre più turgidi, il suo clitoride più vistoso e le sue labbra sempre più umide. Le venne spontaneo cercare di afferrare la testa di Blume, neanche lei sapeva se per spingerla a fondo oppure per invitarla a trattenersi un pò, difficile da dire a quel punto. Ciò che successe fu qualcosa che nemmeno lei si aspettava: le dita scivolarono tra i suoi capelli ed iniziarono ad accarezzare le sue orecchie, anche quelle erano calde e quasi come se fossero le corna di un demone si ritrovò ad accarezzarle e stringerle senza troppo vigore, per poterla invogliare a fare di più. Chissà se proprio come gli animali anche Blume apprezzava essere coccolata in quel modo sulle orecchie?
Non fermarti... la mia fica è il tuo calice di vino...
Mentre pronunciava quelle parole, Karla versò un'altra lenta porzione di vino direttamente sul suo pube in modo che sgorgasse tra le proprie cosce e si mescolasse ancora agli umori bollenti che Blume le stava rubando. Avrebbe fatto di tutto per affamarla così da avere ancora di più di quella stimolazione meravigliosa.. -
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Il sapore del vino mischiato con gli umori di Karla erano deliziosi, non pensava di poter trovare qualcosa di così gustoso durante il sesso ma era successo. Adorava i gemiti che riusciva a strappare alla donna, le facevano tremare le orecchie per la felicità. Sentire una donna come lei sciogliersi dal piacere per le sue attenzioni era un gran bel colpo alla sua autostima. La carne di Karla era irresistibile e Blume si sentiva sempre più eccitata. La coda continuava a scodinzolare felice mentre la ragazza iniziava a sentirsi affamata di piacere a sua volta. Non si fermò però dal leccarla, studiarla con la lingua, non voleva interrompersi perché sapeva che fermarsi un solo momento significava dover iniziare da capo, e lei invece voleva arrivare a farla venire, voleva sentire la voce di Karla mentre veniva travolta da un orgasmo. Si avvicinò di più a lei così da piazzare le spalle come ostacolo alle sue cosce per impedirle di chiuderle, mentre lei spostava le mani dalle gambe portandone una fra le proprie cosce così da iniziare a toccarsi e darsi piacere, mentre l'altra la portò sulla carne di Karla. Spostò la lingua dal canale femminile verso l'alto alla ricerca della clitoride che iniziò a tormentare con la lingua per farla indurire il più possibile. Le dita intanto affondarono dentro di lei delicatamente inzuppandosi di umori e di vino che lei continuò a bere senza scoraggiarsi mai da ciò che faceva. Iniziò a succhiare con le labbra la clitoride, sicura che Karla in quel modo avrebbe iniziato ad urlare di piacere, e nel mentre le dita si piegarono verso l'alto in cerca del suo punto debole e stimolarla con movimenti decisi imitando un vero e proprio amplesso inserendo dentro di lei indice, medio e anulare. Mentre cercava di dare il meglio di sé continuò anche a masturbarsi, inzuppando le proprie dita di umori caldi. La voce di Blume iniziò a farsi sentire ansava il suo respiro bollente contro la fica di Karla, la guardava desiderosa di scoprire che facce faceva quando godeva. Blume non si sarebbe fermata, voleva farla venire, così da poterle chiedere di ricambiare la gentilezza perché iniziava a volere di più. . -
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Blume iniziò a stimolarla sempre più intensamente, portando la carne di Karla a dilatarsi e chiudersi, come se volesse risucchiarla dentro di sé, come una pietanza deliziosa che sfugge dalla propria bocca e disperatamente ne labbra tentativo di recuperarla, il tutto condito con quel sapore unico creato dall'unione dei suoi umori e il vino che Blume sembrava iniziare ad apprezzare sul serio. Il clitoride di Karla diventava sempre più duro ed evidente, guizzava verso l'alto al ritmo degli spasmi della cacciatrice, oramai intrappolata in un piacere tanto vistoso che Blume poteva riconoscere ogni suo perverso guizzo, prima producendo più umori, poi scuotendo lascivamente i fianchi, infine lasciandosi sfuggire perversi squittii seguiti da lunghi sospiri bollenti e passionali. Ma solo quando le dita di Blume iniziarono a sparire dentro di lei, la giovane ibrida avrebbe sentito distintamente la perversione di Karla aumentare. Da lentissimi e lunghi gemiti caldi la sua gola iniziò a lanciare una lunga e ordinata serie di gemiti che scendevano di intensità quando lei usciva e salivano a livelli molto più alti quando invece entrava e dilatava le sue carni. Le gambe della cacciatrice per più di qualche volta provarono a chiudersi intorno a lei ma quando Blume sprofondava del tutto queste sia privano gradualmente come se volessero dichiarare una resa. Nel mentre le dita della ragazza vennero completamente invase da caldissimi gemiti, una quantità sempre superiore, al punto che ad un tratto Karla dovette lasciare completamente la bottiglia oramai mezza vuota per potersi portare entrambe le mani suoi seni, iniziando a stringerli forte mentre le dita torturavano i suoi stessi capezzoli, alla ricerca di un piacere ancora più grande.
Non fermarti... non fermarti piccola, fammi godere!
L'espressione di Karla aveva oramai lasciato andare ogni traccia del suo modo di fare criptico e misterioso, abbandonandosi completamente ad un piacere perverso, dove le mostrava espressioni vogliose, labbra inumidite dalla sua stessa lingua e occhi languidi come se stesse supplicando per quell'orgasmo. Avrebbe assecondato ogni suo movimento usando anche il bacino, poi una volta arrivata al limite iniziò a tremare e le concesse un orgasmo intenso, accompagnato da un grido di liberazione perverso e un fiotto di umori caldissimi che le schizzò letteralmente in faccia, umori ancora pregni dell'alcol del vino e quindi assolutamente inebrianti. Mai aveva sentito delle dita così calde dentro di sé e Blume che sapeva muoverle l'aveva portata rapidamente ad un orgasmo che ora lasciava Karla intenta ad ansimare eccitata, desiderosa di riprendere fiato. A quel punto se Blume voleva che ricambiasse il favore, non doveva che chiederlo... nella maniera più sensuale possibile ovviamente,. -
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I versi di Karla resero Blume sempre più affamata, adorava i suoi gemiti. Vedere una donna così composta ed elegante tremare e contorcersi per il piacere era una goduria. Seguì i segnali del corpo di Karla, aumentava il ritmo di come si muovevano le dita o la velocità con cui muoveva la lingua contro il clitoride. Leccava senza con decisione gustandosi ogni goccia che la sua intimità le donava. Voleva farle sentire un tocco deciso e passionale, voleva farla impazzire di piacere. Continuò senza mai fermarsi, aumentando la dose delle sue attenzioni quando la supplicò di non fermarsi, poiché sapeva che quello era il momento più importante, quello in cui stava per giungere all'orgasmo. Infilò le dita più a fondo, le agitò più forte premendo quanta più lingua contro la sua carne. Accompagnò l'orgasmo di Karla, continuando a stimolare ma rallentando gradualmente, piano piano per accompagnarla durante tutta la fase del suo orgasmo, anche se le aveva praticamente spruzzato in faccia i suoi umori. Blume era eccitatissima, aveva una voglia pazzesca di scopare a quel punto e l'istinto divenne sempre più forte in lei. Smise di torturare il clitoride per risalire con la lingua sulla curva del pube, e continuò verso il ventre, mordicchiando vogliosa la pelle sulle parti più morbide e salì ancora sul seno, disegnando sul suo corpo una lunga strada di saliva fino ad arrivare al capezzolo dove le sue labbra si socchiusero e ciucciò avidamente. Risalì ancora verso il collo e senza tanti complimenti sulla guancia fino ad arrivare alla sua bocca dove le diede un bacio eccitato, voglioso e famelico. Cercò di incastrarsi con le cosce fra le sue avvicinando i loro bacino fino a stringere il suo pube contro il suo. Le sollevò una coscia mettendo una mano sotto al suo ginocchio per divaricarle le gambe il più possibile e quando le sembrò si avere la giusta angolazione smise di baciarla per allontanarsi con le spalle e inclinarsi all'indietro così che le loro fiche intrecciassero le loro labbra vaginali umide in un perverso "bacio".
Non ce la faccio più, voglio sentirti su di me. disse con la voce ansante e lo sguardo perso di desiderio. Si spinse contro di lei con forza così da sentire il proprio clitoride premersi contro l'osso pubico di Karla, ed il piacere di sentire le sue carni morbide e calde premersi contro le sue. Non le importava se non ci sarebbe stata una penetrazione, si poteva provare piacere anche in quel modo e non aspettò nemmeno un attimo prima di iniziare ad ancheggiare con i fianchi e simulare un amplesso fatto però di movimenti sensuali che sfregavano le loro carni una contro l'altra.. -
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L'orgasmo di Karla sembrò non finire mai, il suo gemito di piacere era un unico e caldissimo verso che cambiava di intensità man mano che la sua carne si dilatava e che la sua pelle si agitava sotto il tocco sapiente e i baci lussuriosi di Blume. Ogni bacio scandiva un guizzo verso l'alto dei muscoli e della voce di Karla, uno più intenso che la costrinse a mordersi il labbro inferiore e crollare all'indietro quando la ragazza le succhiò il capezzolo, rendendolo turgidissimo e trasformando i suoi seni in dei centri del piacere che la stimolavano anche solo semplicemente rimanendo turgidi in quel modo, non serviva nemmeno il tocco. Piegò di nuovo il capo solo quando la sentì risalire verso il proprio volto, e non ci pensò due volte ad incrociare le labbra con lei, concedendole un bacio caldissimo, bollente per quanto era eccitata a quel punto, e incredibilmente affamato dato che la lingua della cacciatrice scavava nelle labbra della sua amante come se volesse portare a galla ancora più calore proveniente dal corpo perfetto di quella perversa apprendista. Blume aveva un corpo davvero mozzafiato e Karla non ebbe alcun problema ad assecondare i suoi movimenti, sollevando la gamba per il volere di lei in modo che le loro carni si avvicinassero proprio come stavano facendo in quel momento le loro labbra. Il bacio fu talmente intenso e sentito che Karla continuò a muovere la lingua e respirare affannosamente anche quando si staccarono, a testimoniare la loro unione non c'era che un lunghissimo e denso rigolo di saliva che le univa, ma oramai le loro gambe si erano intrecciate e Karla poteva percepire distintamente la fica bagnata e incandescente di Blume che impazziva dal desiderio di unirsi a lei.
Si... scopami... voglio il tuo calore su di me...
Parlava in maniera eccitata, spezzata da una voglia irrefrenabile, la voce rimbalzava in alto e in basso come se non avesse più controllo di sé, e quando finalmente Blume iniziò a sfregarsi sulla sua intimità, Karla seguì il suo esempio incrociandosi con quella carne bollente e creando una frizione perversa e umida. Le loro carni, bagnate come non mai, stavano creando un bacio perverso del tutto diverso da quello che le aveva unite fino a quel momento. Karla non smise mai un solo istante di guardarla fissa negli occhi, per mostrarle la propria espressione di goduria e al contempo osservare anche la sua, ben conscia che nulla sarebbe stato eccitante come vedere Blume che gemeva in preda alla perversione più totale. Karla alzava il volume e squittiva in maniera perversa ogni volta che le loro carni si spremevano, e nei movimenti più lunghi ed intensi la sua voce si alzava così tanto che per non gridare doveva mordersi il labbro inferiore. I movimenti del suo corpo erano fluidi e forti, in quel momento stava usando ogni muscolo del suo corpo per potersi spingere in maniera precisa verso Blume, cosa che metteva in evidenza il suo fisico allenato altrimenti nascosto dalla sua morbida pelle. I muscoli delle gambe stringevano Blume in un abbraccio perverso, mentre il petto di Karla danzava di fronte a lei per poterle mostrare quanto fosse eccitata. Non riuscì a resistere al richiamo del corpo di Blume e sollevando entrambe le mani iniziò a massaggiare quei seni enormi e irresistibili, prendendoli a piene mani con entrambi i palmi, sollevandoli e stringendoli mentre li muoveva senza un ordine preciso, mentre con le dita ne serrava i capezzoli per torturarli, strizzarli e tirarli, così da cogliere ogni sfumatura dei suoi gemiti. Era un'unione meravigliosa, e Blume era fantastica, dagli occhi di Karla traspariva il 100% del suo entusiasmo.. -
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Karla era bellissima, la sua espressione persa nel piacere la eccitava come non mai. Fare sesso con gli uomini era appagante, ma vedere una bella donna godere era tutta un'altra storia. La baciava come se fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto, voleva farle sentire il suo entusiasmo e la grinta che si poteva esprimere fra due ragazze. Blume fece fatica a trattenere un gemito di piacere quando riuscì a premere le sue labbra vaginali contro quelle di Karla. La morbidezza della sua carne, sentire quanto era bagnata la arrapava tantissimo. Si premeva con i fianchi contro di lei per strizzare le loro fiche come se volesse spremere ogni succo disponibile, scivolando in modo perverso e producendo suoni osceni ed eccitanti. Si premeva così forte contro di lei fino a sentire la clitoride pulsare contro l'osso sacro di Karla e viceversa. Non riusciva a contenere i suoi gemiti mentre il piacere la invadeva dolcemente. Adorò sentirla muoversi a sua volta ed iniziò ad accelerare un poco il ritmo con cui si sfregava contro di lei. Rabbrividì quando le dita di Karla le afferrarono i seni, facendole scappare altri piccoli gemiti aspirati incontrollati. Si piegò leggermente in avanti con la schiena così che Karla potesse arrivare meglio ai suoi seni, poi poco dopo ricambiò il gesto allungando una mano sul seno di Karla, prima afferrando un seno con forza, poi strizzò con le dita il capezzolo di Karla per poterle strappare altri piccoli gemiti. Intanto continuava a guardarla rapita dalla sua bellezza.
Karla sei bellissima, mi fai godere. le sussurrò eccitata iniziando a muoversi più veloce, più forte. Il piacere divenne sempre più intenso e Blume seguì l'impulso di quella sensazione stringendosi di più a lei, ad un certo punto la afferrò per i fianchi con entrambe le mani così da avere il massimo di quello sfregamento. Sentì che divenne tutto molto più bello e ben presto sentì l'orgasmo farsi sempre più vicino. Anche Karla poteva notare che si stava per lasciare andare non solo dall'espressione del suo volto, ma anche da come gemeva, ma soprattutto da quanto era diventata calda e bagnata. Accelerò ancora, premendosi contro di lei come se fosse dotata di un pene con cui la stava scopando brutalmente. Alla fine arrivò ad un intenso orgasmo che la inumidì ancora di più. Rallentò il ritmo con cui si muoveva pian piano fin quando non si fermò del tutto per poi avvicinarsi di nuovo a lei e darle un nuovo ed intenso bacio.. -
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La loro danza perversa era un mix osceno di rumori scivolosi e bollenti, gemiti musicali e irresistibili, mentre i corpi si muovevano ad un ritmo sempre più sincronizzato. Non si aspettava che sarebbe stato così bello, non era la prima volta che giaceva con una donna, ma Blume era senza ombra di dubbio la più calda tra le sue amanti femminili. Aveva una fiamma dentro di lei che traspirava in ogni suo poro, usciva dalla sua carne, dai suoi succhi, dalla sua voce, era come abbracciare e baciare e sfregarsi contro un sole incandescente, un sole perverso e placido capace di accendere ogni angolo della sua femminilità. Karla non fu da meno con i movimenti, non si limitò ad assecondarli ma si spingeva verso di lei trasformando le rispettive carni femminili in una miscela perversa e grondante di umori, che sbavava come una bocca affamata alla ricerca di quel piacere che non aveva bisogno di penetrazione, solo di una carezza tanto perversa quanto estrema. I loro corpi erano forti a sufficienza per potersi dare piacere all'infinito e quando la sentì prossima al culmine, Karla non riuscì più a trattenere i gemiti. Iniziò ad ansimare così forte da dover chiudere gli occhi, inarcare la schiena e cedere con le labbra. Perdeva liquidi anche dalla bocca a quel punto e la sua espressione si era deformata in qualcosa di pura goduria. Si ritrovò a stringere i seni della sua amante come un appiglio per non cedere alla follia, poi le labbra si trasformarono in un cerchio perverso e le grida divennero acute come non mai. La sua carne prese a guizzare di umori caldissimi che si riversarono su di lei e su Blume, poi raggiunse l'orgasmo assieme alla sua amante lasciando che i capezzoli si inturgidissero come non mai. Fu un orgasmo lungo e piacevole che vide tutti i suoi arti tremare e stringersi a Blume come non mai, e quando si fermò per riprendere fiato non ci pensò un solo istante a fiondarsi sulla bocca della ragazza per poterla ricambiare con un bacio da orgasmo, che accompagnò il loro perverso abbraccio. la strinse a sé con le braccia e con le gambe così che potesse sentire il proprio ventre che s contorceva, i seni che si stringevano a lei e le labbra che sembravano volerle strappare altri gemiti a forza dalla bocca. Fu un bacio sublime che l'accese ancora di più, e che sfociò in un perverso sorriso che Karla trasformò in un invito.
Spostiamoci in camera da letto... abbiamo appena iniziato.... -
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Anche Karla si era lasciata andare al piacere assieme a Blume. Amava sentire come anche lei si muoveva e si spingeva contro il suo corpo per non rimanere totalmente passiva all'amplesso. Fu tutto semplicemente meraviglioso. Vederla mentre si scioglieva al piacere e veniva assieme a lei, sentire la sua clitoride pulsare contro la sua carne e viceversa, vederla sbavare per il piacere contribuì tutto a rendere il suo orgasmo intenso. Il bacio che si scambiarono fu vorace e pieno di passione, ed a quel punto era chiaro per entrambe che quello che avevano appena fatto non era che un antipasto e che nessuna delle due era stanca. Quando le loro labbra si separarono dal bacio, Blume guardò ancora languida Karla. Voleva chiederle se volesse continuare ancora, ma non trovò subito il coraggio, temendo che forse lei si sentisse già stanca, e non voleva farsi prendere per una pervertita o qualcosa del genere. Per quel motivo quando Karla le disse di spostarsi in camera da letto, la reazione di Blume fu fin troppo spontanea: scodinzolò allegramente. Sorrise felice ed annuì per poi lasciare la presa sulle cosce di Karla e mettersi in piedi davanti al divano. Aspettò che fosse Karla a farle strada, lei l'avrebbe seguita senza dire niente. La serata sarebbe proseguita ancora fra baci, carezze e piaceri, rompendo definitivamente il muro di ghiaccio che c'era stato fra le due donne inizialmente. Blume non aveva idea se valesse considerarsi "amica" di Karla anche dopo che erano andare a letto. Qualcosa le diceva che avrebbe trascorso altri giorni molto interessanti fra i cacciatori. SPOILER (clicca per visualizzare)Role conclusa. Grazie ancora, mi sono divertita moltissimo
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