[Missione] Nessun riscatto

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    Per somma gioia di Bahamut l'uomo non si fece pregare più di tanto prima di spiattellare tutto ciò che sapeva. Va detto che bastarono le sue prime tre parole per far stare subito il drago sul chi vive, poichè il nome che gli stava riferendo era quello della Luxengy. Aveva ripensato spesso a quel nome e a ciò che Sarsha e Raltias gli avevano detto in merito, senza però andare ad indagare. Viste le loro raccomandazioni, preferì evitare di averci a che fare. Era già tanto se aveva accettato di allacciarsi alla corrente elettrica pur di avere luce nella sua libreria. Ora però la situazione era diversa: era stata la Luxengy a fare la prima mossa (o almeno questo era ciò che sapeva Bahamut). Di conseguenza non sarebbe rimasto con le mani in mano, mentre un cucciolo di drago veniva rapito. Oltretutto vi era anche Raltias, alla quale avrebbe potuto chiedere eventuale consiglio su come agire nei confronti della Luxengy, avendo loro già avuto a che fare con la compagnia elettrica.
    Prima però doveva vedersela con il tizio che aveva tra le sue grinfie. Aveva già sentito nominare quell'area, Firestone. Una delle aree periferiche di New Vegas, che gli era stata menzionata quando per la prima volta aveva cercato di informarsi sulla città fingendosi un turista. Tuttavia la conosceva solo di nome e per descrizione, non essendogli mai servito di avventurarsi nell'area industriale della città. Sarebbe quindi stata un' esperienza nuova per lui, in tutti i sensi. A parte quello, le altre informazioni date dall'uomo sembravano essere sincere, sebbene abbastanza inconcludenti. Era ovvio dunque come egli non rappresentasse chissà quale posizione degna d'informazioni, dentro la Luxengy. Se non altro aveva fatto il bravo canarino e canticchiato, volente o nolente, tutto quello che sapeva.

    Ecco, visto? Non era difficile parlare. Ora però mi metti in una posizione difficile... in fondo voi non ci avete pensato due volte a rapire quel piccoletto e far del male alla mia amica. Logica vorrebbe "occhio per occhio, scaglia per scaglia", non sei d'accordo? Tuttavia la situazione non gli consentiva di prendersi le libertà che avrebbe voluto. Sarebbe stato sicuramente piacevole vedere quel disperato dimenarsi, mentre tenendolo per il collo lo infilava lentamente dentro la Dalamud come fosse una bustina di thé in una tazza, godendosi ogni singolo urlo di dolore... Ma sfortuna volle che in quel momento i due si trovassero in mezzo ad una strada, davanti agli occhi di tutti i passanti abbastanza coraggiosi da fermarsi a vedere il loro scontro. Per quanto fosse improbabile che qualcuno lo avesse visto trasformarsi, non voleva rischiare di gettare cattiva luce sulla sua libreria, ma soprattutto non voleva in alcun modo creare problemi a Raltias e agli altri draghi... Di certo anche lei era stata vista assieme a loro, avrebbe quindi rischiato di ritrovarsi ricercata dalla legge se Bahamut si fosse preso la briga di cuocersi al sangue quell'uomo- E quella era l'ultima cosa che serviva loro in quel momento. Oltretutto il tempo era poco e l'urgenza sicuramente tanta. Si sarebbe quindi limitato ad una vendetta "minore". Si avvicinò l'uomo al volto, quasi a volergli sussurrare qualcosa a pochi centimetri dalla faccia.
    Questa volta ti dice bene che sono di fretta... Vedi di cambiare lavoro e di non farti mai più vedere in questo emisfero, altrimenti la prossima volta sarò meno clemente. E nel dirlo avrebbe fatto schioccare rumorosamente i denti, quasi a simulare un morso netto con fare minaccioso. Subito dopo lo avrebbe fatto scendere a terra, abbassandolo per fargli nuovamente toccare terra. Tuttavia ancor prima di lasciargli andare il collo si sarebbe preso la briga di effettuare un rapido e forte movimento con la mano che impugnava la spada, con l'obiettivo di schiantargli con forza l'elsa di quest'ultima contro la testa. Non voleva essere nulla di letale, giusto il tanto di lasciarlo svenuto a terra così che non provasse a giocargli qualche brutto scherzo non appena gli avesse girato le spalle. Tuttavia si poneva il problema che al suo risveglio avrebbe potuto provare a contattare qualcuno per mettere in guardia i suoi colleghi. E a guardarlo bene, persino quella divisa protettiva della Luxengy poteva rivelarsi utile...Se quindi fosse riuscito a farlo svenire, Bahamut avrebbe rapidamente controllato il suo corpo, cercando di privarlo sia della divisa che di qualsivoglia apparecchiatura elettronica che poteva avere con sè. Se avesse trovato qualcosa l'avrebbe quindi conservato, tenendolo nella mano libera dalla spada nella speranza che quell'attrezzatura potesse rivelarsi utile. Come ultima precauzione, Bahamut avrebbe eseguito tre rapidi tagli con la spada sul suo corpo a terra, uno all'altezza dei polpacci e i restanti due sugli avambracci. Non volevano essere ferite così profonde da recidere gli arti nè lasciare segni permanenti (visto il livello raggiunto dalla medicina mentre lui era sigillato), ma volevano comunque essere sufficienti a recidere i tendini d'achille e i muscoli delle gambe, così come tendini e parte dei muscoli delle braccia in modo tale da impedirgli di utilizzare gambe, braccia e mani, riducendolo ad un temporaneo fantoccio inutile e privo di sensi, impossibilitato a fare qualsivoglia cosa anche qualora si fosse svegliato. Sicuramente avrebbe attirato meno l'attenzione delle urla del poveretto, qualora lo avesse cotto a puntino.
    A questo punto non gli restava altro da fare che partire: si sarebbe dunque rimesso in volo, seguendo la strada lungo cui si erano diretti il rapitore con il cucciolo e Raltias, nel tentativo di recuperarli. Temeva però di aver perso troppo tempo a combattere, era quindi pronto a dirigersi verso Firestone se non avesse trovato traccia del suo bersaglio o di Raltias. Era deciso a raggiungerli, sebbene non sapesse ancora cosa l'area industriale di New Vegas potesse riservargli...



    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Serio e attento
    .:Energia: 53/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 6/10 (un Crisis Core guadagnato per il turno)
    .:Tecniche: //
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con una mano
    .:Note: -Crisis Core dentro Dalamud: 4/10 (zero guadagnati questo turno)

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Ferito a testa e gamba, in rigenerazione dentro la sfera di costrizione (turno 4/5)
    .:Status Psicologico: Sognante vino e birra
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:

     
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    No la prego, ho detto tutto ciò che so, mi risparmi, ho moglie e figli! supplicò l'uomo terrorizzato fra le mani di Bahamut. Ormai era burro fra le sue mani poteva fare di lui ciò che voleva, non oppose la minima resistenza, sperando di poter guadagnare la sua pietà in quel modo. Il colpo alla testa fu abbastanza forte da tramortire efficacemente l'uomo che rimase svenuto anche quando gli tagliò i tendini e lo spogliò dei suoi abiti. L'uomo non aveva particolari attrezzature addosso, aveva qualche carica di proiettili per il suo fucile, disinfettante, piccole garze ed un coltellino svizzero. Il fucile che giaceva a terra vicino all'uomo sarebbe stato inutilizzabile dato che presentavano una sorta di meccanismo tecnologico che toglieva la sicura solo con l'impronta del pollice del suo possessore. Nessuna radiolina o trasmittente solo un cellulare ormai rovinato dal calore delle fiamme di bahamut quindi rotto. Prendendo la direzione in cui erano fuggiti il rapitore e Ralthias avrebbe notato che la dragonessa aveva lasciato delle tracce sull'alsfalto, erano dei vistosi segni di artigli che gli indicavano una direzione, probabilmente li aveva lasciato apposta per Bahamut così da segnalargli la direzione da prendere. Seguendoli arrivò presso un parcheggio non molto distante dal punto in cui aveva combattuto Bahamuth. Un area rettangolare lunga circa 100 metri per 80 metri. Il parcheggio era quasi del tutto sgombro, a parte due auto parcheggiate al lato opposto dell'ingresso del parcheggio. Infine un grosso furgone era posizionato fuori dalle aree di parcheggio ribaltato su un fianco a circa 60 metri dall'ingresso, sul retro del furgone si poteva vedere la stampa del simboo della Luxengy. Verso l'angolo destro del posto a circa 10 metri dal furgone c'era Ralthias a terra, a pancia in giù svenuta sempre nella sua forma antropomorfa. Mentre a circa 3 metri dal furgone nella stessa direzione di Ralthias c'era il rapitore piegato su un ginocchio ansante con varie ferite sul torace ed una più grave su una gamba che gocciolava sangue sull'asfalto. Il cucciolo non c'era, probabilmente era riuscito a nascondersi oppure era stato già portato via chi lo sa.
     
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    Mettere fuori combattimento quell'individuo non fu cosa difficile, nè tantomeno recuperare da lui tutto ciò che appariva anche solo vagamente utile. Il suo cellulare era bello che andato, evidentemente per colpa delle fiamme di Bahamut. La divisa era rovinata in più punti per le fiamme, ma ancora indossabile e stessa cosa si poteva dire per l'elmetto, ridotto un po' meglio non avendo ricevuto danni diretti dal fuoco. La sua arma invece era particolare, poichè necessitava obligatoriamente delle impronte digitali del possessore per sparare. Per quanto Bahamut fosse tentato di mozzare un dito allo sfortunato rapitore, la cosa stava prendendo una piega eccessiva. Non aveva tempo da perdere se voleva recuperare Raltias e il cucciolo.
    Si mise dunque all'inseguimento della dragonessa, evitando in volo i vari ostacoli che avrebbe potuto trovare per strada. Nel mentre faceva sì che la Dalamud lo seguisse a breve distanza, mantenendola dietro di lui così da proteggerla da eventuali attacchi. Con sua somma gioia iniziò ben presto a trovare numerosi segni sull' asfalto: puntavano tutti in una direzione e a giudicare dalla loro natura di solchi di artigli era ipotizzabile fossero stati lasciati da Raltias per indicargli la strada corretta. Potè solo ringraziarla mentalmente, ripromettendosi di fare tutto il possibile per aiutarla a recuperare il cucciolo. Fu dunque uno shock quando poco dopo vide ciò che lo apettava: giunse in vista di un ampio parcheggio, apparentemente mezzo vuoto con l'unica eccezione di poche macchine e di una curiosa grossa sagoma scura... Ci mise un po' ad avvicinarsi il tanto necessario da capire che quella "carcassa" metallica era un furgone ribaltato, ma ciò che gli mozzò il fiato fu la sagoma di Raltias stesa a terra, apparentemente svenuta. Era ancora distante quindi non riusciva a vederla bene, ma forse ciò andò a suo vantaggio poichè probabilmente impedì all'uomo in piedi vicino a lei di sentire Bahamut sussultare. Osservando meglio potè vedere che l'uomo sembrava alquanto ferito, visto come si teneva il torace ed era costretto su un ginocchio, con la gamba sanguinante. Raltias invece ad una più attenta analisi sembrava star ancora respirando, segno che probabilmente aveva solo perso i sensi. A giudicare dal furgone ribaltato, Bahamut ipotizzò che la dragonessa avesse tentato di fermarlo piazzandosi davanti al veicolo, ricevendone però il contraccolpo. Del cucciolo invece non vi era alcuna traccia... possibile che fosse riuscito a scappare? O era stato rinchiuso dentro furgone? Se ne sarebbe presto assicurato, ma prima voleva essere sicuro che quell'uomo non tentasse di fare nulla a Raltias mentre lei era svenuta. Si avvicinò piano, provenendo da est; direzione che sembrava porlo, seppur di poco, fuori dalla visuale di quell'uomo. O almeno questo si augurava Bahamut, il quale aveva continuato a rimanere in volo e sempre in volo si stava avvicinando, così da non rischiare di fare rumore camminando. Si sarebbe mantenuto verso destra, circa in direzione della macchina più a destra delle due e avvicinandosi ad essa avrebbe posato per terra fucile, elmetto e divisa che teneva appesi al braccio sinistro, cercando di nasconderli con la sagoma della macchina. Lo fece abbastanza piano, per cercare di non far rumore, senza però muoversi "al rallentatore" per evitare di restare fermo troppo a lungo ed essere visto. In ogni caso non avrebbe lasciato molto tempo all'uomo per reagire. Non sapeva se vi fossero altri con lui, nè poteva ben vedere se potesse nascondere una pistola sotto i vestiti con cui potesse far fuoco contro Raltias, attualmente indifesa. Avrebbe quindi agito rapidamente: dopo aver posato quelle cose, si sarebbe fiondato subito in volo verso quell'uomo, mantenendo un' andatura il più possibile silenziosa venendo dalla direzione della macchina vicino alla quale si era fermato, nella speranza di riuscire a coglierlo alle spalle. Passando vicino al furgone avrebbe comunque teso l'orecchio, così da cogliere eventuali rumori da dentro il veicolo ribaltato che potessero confermare la posizione del cucciolo o tradire la presenza di altre persone. Continuava a restare sul "chi vive", sebbene sperava che la totale assenza di altre persone scese dal furgone per aiutare il loro collega ferito fosse una conferma effettiva del fatto che non vi fosse nessun altro lì in zona.
    Si sarebbe quindi fermato a circa un metro e mezzo dall'uomo e a un metro e mezzo da terra, con l'intenzione di tendere in avanti la spada e di affiancare al collo dell'uomo la scura lama che stava impugnando con la sua mano destra. Un gesto di minaccia perentorio, quasi a volergli far sentire tutta la gravità della situazione, pure qualora il criminale gli stesse dando le spalle e non potesse vedere altro a parte la lama che spuntava da sopra la sua spalla destra.

    Ti rendi conto di aver fatto una cosa gravissima, vero??!! Rubare un cucciolo e ferire così la mia amica... puoi star certo che vi saranno conseguenze. Ma prima è meglio se mi dici cosa ne hai fatto del cucciolo. Ci terrei tanto a saperlo prima di staccarti mani, piedi, orecchie e scalpo, per poi appendermeli al collo come fossero un trofeo. Su avanti, tira fuori il fiato, o ti amputo la gamba sana così equilibriamo il dolore. Il suo tono sarebbe stato serio, secco e pesante, privo di qualsivoglia benevolenza. Quasi metallico a furia di digrignare i denti con fare minaccioso. Stava infatti cercando in tutti i modi di non lasciare che la rabbia prendesse il sopravvendo e uscisse fuori, così da dare il tempo all'uomo di parlare. Mentre era lì in volo in attesa delle sue parole, avrebbe comunque continuato a prestare attenzione a ciò che lo circondava, con un occhio di riguardo al furgone nel tentativo di cogliere qualsivoglia anomalia o segno di un imboscata in arrivo dai dintorni o dal veicolo. Per evitare ciò avrebbe lasciato la Dalamud a circa un metro e mezzo dietro di lui, tenendola bassa. In tal modo voleva posizionarla esattamente sopra il furgone e a pochissimi centrimetri di distanza dalla sua superficie, così da non averla troppo alta e fuori portata, qualora si fosse reso necessario in futuro di farla scendere su un eventuale aggressore che fosse uscito dal suo interno. Forse era tutta una sua paranoia, ma bastava il solo fatto che quel furgone presentasse il logo della Luxengy a farlo stare in ansia per quel rapimento e per quell'intera situazione.


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    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Incredibilmente serio e attento, con una certa rabbia repressa che cerca di tenere a bada
    .:Energia: 61/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 7/10 (un Crisis Core guadagnato per il turno)
    .:Tecniche: //
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con una mano
    .:Note: -Crisis Core dentro Dalamud: 4/10 (zero guadagnati questo turno)

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    .:Status Fisico: Ferito a testa e gamba, in rigenerazione dentro la sfera di costrizione (turno 5/5)
    .:Status Psicologico: Sognante vino e birra
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    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:

     
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    Bahamuth riuscì a non farsi notare avvicinandosi parecchio all'uomo che essendo ferito però non era cieco ed aveva comunque a sua disposizione il sense che gli fece accorgere della presenza del nemico prima ancora che potesse piazzargli la lama vicino al collo per minacciarlo. Dopotutto Bahamuth era una figura alta e maestosa era impossibile non percepire la sua presenza, anche se stava levitando. Prima che potesse giungere a destinazione infatti l'uomo ferito si diede uno slancio con la gamba sana allontanandosi con uno scatto da Bahamuth. Uno scatto anche abbastanza lento dato che era ferito e non rusciva a muoversi bene. Si allontanò da Bahamut di circa 6 metri prima di crollare di nuovo a terra esausto indirizzando una mano verso Bahamuth. Fra lui ed il nemico a metà strada ci fu una piccola distorsione dello spazio da cui fecero capolino due creature particolari. Erano alta circa due metri, robusti e muscolosi. I loro corpi erano coperti da una spessa carapace che li rivestiva dalla testa su tutta la schiena fino alla punta della loro coda. Altre porzioni come le braccia e le gambe erano coperte dalla stessa carapace dall'apparenza molto robusta. Sul torace e sul ventre invece avevano una carapce più sottile e malleabile, che lasciava notare i loro muscoli allenati. Erano dotato di affilati artigli sia sulle "mani" che sulle zampe inferiori, avevano una postura eretta come gli esseri umani, una grossa bocca zannuta che sembrava riuscire ad allargarsi moltissimo al punto da riuscire tranquillamente ad azzannare il torace di un uomo.
    Maledizione sei un'altro dei Theryannan? commentò l'uomo ansando pesantemente.
    Il cucciolo sta bene, vi siete fissati che facciamo del male ai draghi. Perché dovremmo fare del male a delle preziose risorse? Tu però... mi stai sul cazzo, i miei ragazzi ti faranno molto male. fece lasciandosi di nuovo cadere in ginocchio per cercare di riprendere fiato. Nel frattempo Ralthias mugugnò come se si stesse per riprendere, difatti la sua coda si mosse sul terreno attirando l'attenzione dell'uomo che fece un cenno con una mano. Una delle due creature si allontanò dal suo compagno per dirigersi verso Ralthias, mentre la prima iniziò a correre verso la direzione di Bahamuth ruggendo in aria per intimidirlo, chiaramente intenzionato ad aggredirlo.
     
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    Per quanto tentasse di muoversi silenziosamente, passare inosservato era l'ultima cosa che potesse sperare di riuscire a fare. Di fatto l'unica cosa che ottenne fu di farsi notare dall'individuo quando mancava poco per giungere sino a lui. Sebbene ferito, aveva ancora abbastanza forza in corpo da allontanarsi dal drago di vari metri con una spinta, prima di cadere nuovamente su un ginocchio. Evidentemente le ferite erano più gravi di quanto non volesse darlo a vedere, ciò nonostante le sue capacità combattive erano ancora ad un discreto livello. Evocò infatti davanti a sè due creature particolari: ad un primo impatto davano l'impressione di essere due grossi armadilli bipedi, solo che questi sembravano essere strafatti di steroidi. Avevano un corpo massiccio, alti quanto un umano ed egregiamente corazzati. Braccia e gambe erano ben difese, così come lo erano discretamente testa e schiena. A stupire maggiormente Bahamut però furono le parole del rapitore: Theryannan? Era un nome che non aveva mai sentito. Che avesse a che fare con Raltias? Da come si esprimeva, sembrava fosse legato ai draghi. Possibile che fosse il nome di un clan? Se sia Bahamut che il rapitore fossero usciti vivi da quello scontro, avrebbe pensato ad un modo per fargli cantare tutto quello che sapeva... o forse sarebbe bastato chiedere a Raltias una spiegazione? Ci avrebbe pensato a tempo debito. Ora non era il momento.
    Ci definisci "preziose risorse"? Non vi basta avere il resto del mondo per fare i vostri comodi e divertirvi?! Volete dilettarvi anche sulla nostra pelle??!! Il suo collo era ricoperto di scaglie quindi non si sarebbe visto ma, se fosse stato ancora con sembianze umane, il rapitore avrebbe potuto vedere distintamente una vena pulsargli sul collo, quasi sul punto di esplodere per la rabbia. Fu dunque con furore che ruggi contro l'umano e le sue due creature, quasi invitandoli/e a farsi avanti. Tuttavia si fermò di colpo nel vedere la coda di Raltias muoversi leggermente, segno che era ancora viva. Ciò però finì per richiamare l'attenzione del rapitore e fu quindi con estrema nonchalance che l'uomo fece segno ad una delle sue creatura, ordinandole di occuparsi di Raltias. L'altra creatura invece rimase puntata su Bahamut, incamminandosi verso di lui. Fortunatamente il drago aveva il vantaggio di stare in aria, quindi potenzialmente fuori dalla portata dei loro attacchi. Le due creature infatti non erano provviste di ali e, dal loro aspetto, sembravano molto più adatte per il combattimento a terra, lì dove Bahamut sarebbe stato in svantaggio. Tuttavia vi era una cosa che gli dava da pensare: il fatto che lui fosse per aria implicava che i suoi colpi, per quanto rapidi, dovessero comunque percorrere la loro traiettoria sino ad arrivare alle due creature. Questa era una cosa ovvia... Inoltre suddette mostruosità erano ben corazzati tranne su torace e addome. Ciò implicava che Bahamut avrebbe dovuto mirare a quell'area del loro corpo, per sortire un qualche effetto contro le loro difese. Un' altra cosa ovvia... Eppure proprio il loro corpo non lo convinceva. Sia la loro conformazione fisica e postura, un po' ingobbita, sia la disposizione della loro carapace gli davano l'impressione di essere creature abituate a difendersi chiudendosi su se stesse come fossero dei ricci o, per l'appunto, degli armadilli. Possibile che fosse realmente così? Se ci aveva visto giusto, ciò avrebbe implicato il dover per forza agire stando loro vicino così da non dargli il tempo di raggomitolarsi per difendersi, ma questo lo avrebbe posto in svantaggio. Era una teoria che Bahamut voleva analizzare e forse gli era venuta in mente l'idea giusta per farlo, approfittando anche della gravosa situazione dell'evocatore.
    La sua attenzione era dunque concentrata su due obiettivi: attirare l'attenzione della creatura che mirava a Raltias e risolvere il prima possibile quella situazione. Nel vedere la creatura che si avvicinava verso di lui avrebbe immediatamente ripreso quota, portandosi nuovamente a circa due metri e mezzo di altezza dall' iniziale 1,5m a cui si trovava prima, quando voleva prendere di sorpresa il rapitore. A quel punto avrebbe cominciato a muoversi in linea retta, dirigendosi a sua volta verso la creatura mantenendo però la sua altitudine massima di volo. Non appena fosse giunto a meno di due metri dallo pseudo-armadillo, avrebbe fatto partire dalla bocca un Exaflare, essendo quella la parte del corpo posizionata più in avanti e quindi che consentisse alla tecnica di percorrere meno tragitto in aria. Avrebbe sparato l'Exaflare mirando al torace del mostro, nella sperava che l'esplosione potesse coprire tutta l'area lasciata scoperta dalla sua carapace. Voleva verificare come la creatura avrebbe reagito, per capire se la sua teoria della loro difesa omnidirezionale "a riccio" fosse corretta. Inoltre l'Exaflare voleva fungere da diversivo, per distarlo. Infatti Bahamut non si sarebbe fermato, anzi avrebbe continuato il suo volo in linea retta dirigendosi verso l'evocatore, sfruttando la sua altitudine di volo per cercare di passare sopra la creatura e superarla. Cercò però di rendere il suo obiettivo (ossia il rapitore) il meno evidente sino all'ultimo e per farlo sparò dalla sua mano sinistra un secondo Exaflare, questa volta mirato contro la creatura che si stava dirigendo verso Raltias. La creatura però gli stava dando il fianco sinistro, quindi sarebbe stato ben difeso contro quella tecnica. Ecco perchè Bahamut scelse di potenziare l'Exaflare, sfruttando l'energia che aveva accumulato dentro di sè sino a quel momento così da garantire al colpo di avere la portata sufficiente per cercare di raggiungere il suo bersaglio. In tal modo sperava di attirare la sua attenzione da Raltias e di riuscire a sortire qualche effetto se il colpo fosse andato a segno, mirando alla sua testa dal lato sinistro, per quanto essa fosse protetta da quella spessa carapace.
    In tutto questo non si sarebbe fermato, proseguendo la sua avanzata. Anzi, avendo potenziato il secondo Exaflare ed essendosi alleggerito dell'energia che aveva accumulato dentro di sè la sua velocità di movimento non sarebbe stata più ridotta, consentendogli di dirigersi ancor più rapidamente contro il rapitore. Nel mentre la sua mano sinistra avrebbe iniziato ad accumulare nuovamente energia, richiamandovi la sfera dentro cui stava riposando Rock. Infatti per sopperire al problema della presenza delle due creature, Bahamut avrebbe lasciato che fosse Rock ad occuparsi dell'evocatore, già molto debilitato dalle ferite che presentava sul suo corpo. Quando fosse giunto entro i due metri dall'evocatore avrebbe scagliato la sfera verso il criminale richiamando il suo yogami così da farglielo letteralmente atterrare davanti, con un atterraggio da supereroe degno dei migliori cinema.

    Rock, so che sei arrabbiato con me per la mia distrazione, ma non è il momento adatto. Catturalo e bloccagli qualunque movimento! Fallo e ti accompagno personalmente a comprare due barili della tua birra preferita. Offro io! Glielo avrebbe quasi urlato, spinto dalla foga del momento, mentre si sarebbe girato poco più di 90° verso sinistra così da tenere sulla destra il rapitore e Rock e sulla sinistra le due creature, quella verso Raltias meno laterale e più frontale rispetto all'altra. In tal modo avrebbe potuto tenere tutti sotto controllo, così da constatare il comportamento delle due creature ed essere pronto a fronteggiarle, proteggendo al tempo stesso Rock mentre si occupava del rapitore.
    Vedi di non rimangiarti la tua parola boss! Sarò anche guarito, ma mi ronzano ancora le orecchie per quell'esplosione in faccia. Mentre lo diceva, Rock avrebbe mosso i primi passi verso l'evocatore, lanciandosi di corsa verso di lui nel tentativo di raggiungerlo per placcarlo e e bloccarlo a terra. L'uomo era visivamente ferito, quindi Rock non ci avrebbe pensato due volte a tentare di afferrargli la gamba dolorante se fosse riuscito a catturarlo, così da far presa lì dove potesse fargli più male pur di bloccarlo al suolo.
    Vieni qui... giochiamo...
    Vacci piano e non ucciderlo, deve restare in vita per far sparire queste orrende creature e rispondere alle nostre domande. Nel dirlo lanciò un' occhiataccia dall'alto verso il rapitore, cercando di intimorirlo.
    Ti conviene richiamare le tue bestiole e arrenderti. Se lui ti prende e decide di essere desideroso di affetto, rischi di diventare una gelatina schiacciata contro i suoi pettorali cromati... O forse pensi di poter correre via da Rock e dai miei attacchi con la gamba ridotta in quel modo?


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    .:Energia: 51/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 4/10 (due Crisis Core guadagnati con l'inizio del turno e il primo Exaflare, raggiungendo 9/10 e il massimale di 2 punti massimo a turno. Poi 5 Crisis Core spesi per potenziare il secondo Exaflare)
    .:Tecniche: Exaflare
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani e dalle ali di Bahamut. Questa tecnica scaglia un numero variabile di piccole sfera esplosive ad una distanza massima dimezzata rispetto al normale e al doppio della velocità dell'utilizzatore. Ogni attivazione di questa tecnica aggiunge 1 sfera esplosive al conteggio, fino ad un massimo di 4. Le sfere possono essere scagliate anche non in linea retta, così da assumere un movimento parabolico o semicircolare, riuscendo perfino a tornare indietro o scontrarsi tra di loro vista la potenziale curvatura. Si tratta di una tecnica piuttosto versatile. Le sfere sono grandi 15 cm e quando impattano contro un bersaglio esplodono violentemente e raddoppiano istantaneamente le loro dimensioni. Dopodiché, l'esplosione si allarga ulteriormente fino a 50 cm avvolgendosi di un'aria incandescente che non infligge danni da impatto né respinge ma conserva l'energia pura del potere di Bahamut.
    Costo: 5

    Yogami #1: Globo della Costrizione
    Il passo principale per controllare uno Yogami è padroneggiare questa abilità, senza la quale non è possibile stabilire un legame. Una volta scelto il proprio Yogami è possibile preparare il Globo affinché lo ospiti, questo vuol dire che è possibile effettuare un solo legame alla volta. Uno Yogami parte sempre da alcune caratteristiche fisse: non può essere più alto di 160 cm su due zampe e 1 mt in caso sia quadrupede o comunque non eretto, in caso di serpenti o simili la lunghezza massima è di 180 cm. Possiedono una loro personale riserva energetica che è pari a 15 unità moltiplicate per il livello dell'utilizzatore, tuttavia il loro Sense è sempre ridotto del 50%. Gli Yogami possono essere di 3 tipi, e ognuno di essi ha una caratteristica peculiare:
    - Elementali, affini alla forza della natura, e pertanto vantano di una riserva energetica di ulteriori 10 unità moltiplicate per il livello dell'utilizzatore. Hanno però un malus del 50% rispetto alla forza dell'utilizzatore e una resistenza fisica inferiore (-1 allo Shell, mai meno di 1).
    - Brutali, che si affidano unicamente alla loro forza fisica e possanza, sono quindi leggermente più massicci del normale, le loro dimensioni massime aumentano a fino due metri (3 in caso di serpiformi e simili) e non hanno malus sulla resistenza fisica, tuttavia hanno un -5 all'energia ottenuta per livello, compensate da una resistenza fisica superiore.
    - Guerrieri, che fanno affidamento su tecnica e abilità con le armi, non hanno né bonus né malus ma possono contare su alcune caratteristiche fisiche peculiari, ad esempio lame retrattili o elementi fisici simili ad armi che possono essere impugnate.
    Gli Yogami hanno la loro personale riserva energetica, ma non possono ricaricarla senza il loro utilizzatore. La loro energia può essere utilizzata solamente per tecniche di quest'arte, eccetto eccezioni dove viene scritto. Quando uno Yogami esaurisce l'energia, subisce ferite troppo gravi o semplicemente viene ritirato dall'utilizzatore, torna nel Globo della Costrizione e non sarà possibile farlo tornare in campo per i prossimi 5 turni. Uno Yogami può rigenerare anche ferite gravissime all'interno del Globo della Costrizione, ma solamente dopo un lungo riposo. Per interagire col Globo della Costrizione, l'utilizzatore deve stringerlo saldamente in mano e non potrà liberare lo Yogami a più di 1 metro di distanza da lui. Se uno Yogami è in grado di volare, avrà sempre un malus del 25% sulla forza e sulla capacità massima di volo.
    Costo: 0
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con la mano destra
    .:Note: -Crisis Core dentro Dalamud: 6/10 (due guadagnati questo turno per i due Exaflare)

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Totalmente guarito
    .:Status Psicologico: Sveglio e carico
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:

     
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    L'evocatore ghignò divertito alle affermazioni di Bahamut, era sofferente ma non sembrava aver perso per niente la sua faccia tosta.
    Che vuoi che ti dica? E' proprio per avere tutto il resto del mondo sotto il proprio dominio che ci servite. Personalmente non mi entusiasma ma a quanto pare funziona. gli rispose spavaldo ridacchiando per poi tossire a causa dei dolori che aveva. Intanto le due creature se la dovettere vedere con le tecniche che gli aveva lanciato addosso per metterli alla prova. La creatura che stava di fronte a Bahamut vedendosi arrivare addosso la sfera di fuoco si raggomitolò chiudendosi a riccio per poter incassare il colpo. La sfera si infranse contro la spessa carapace del mostro che raggomitolato in quel modo aveva praticamente protetto il suo intero corpo. L'esplosione riuscì a spostarlo di qualche abbondante centimetro sul terreno ma la carapace sembrò riuscire a proteggerlo dalle altissime temperature che emanò la sfera. Successe la medesima cosa anche con il secondo mostro, si chiuse a riccio incassando il colpo, ma la potenza raddoppiata del colpo sembrò sortire qualche effetto diverso rispetto al primo perché la creatura cadde su un fianco aprendosi di nuovo come se non riuscisse a tenere la formazione del proprio corpo chiuso a riccio. Difatti la creature scosse la testa come se volesse riprendersi in fretta dal senso di stordimento. La fretta poteva giocare brutti scherzi e forse anche la scarsa conoscenza della tecnologia o della magia poteva giocare scherzi pessimi, come nel caso di Bahamut e del suo Yogami. Bahamuth non ebbe problemi a volare sopra al primo mostro mentre lui si era chiuso a riccio, e non ebbe alcun problema a tirare il suo globo di costrizione che cadde al suolo, rimbalzò e rotolò verso l'evocatore che guardò allibito l'oggetto per terra. Il nemico si affrettò a raccogliere l'oggetto ed iniziò a ridere a crepapelle.
    Huaahahaha Sì devi proprio essere uno di loro! Solo un idiota che non conosce il suo funzionamento tira il globo di costrizione invece di stringerlo fra le mani per richiamare il proprio compagno. Lo sanno anche i bambini, ma tu muhahhahaa oddio ci crepo cough cough creperò dal ridere cough hahaha cough fece l'evocatore ridendo e tossendo. Trovava esilarante che in quel modo il drago si era praticamente giocato un buon vantaggio. Per evocare lo Yogami Bahamuth doveva stringere nella mano il globo di costrizione così che lo Yogami sarebbe apparso a non più di un metro distante da lui. Adesso che il globo della costrizione era però nelle mani del nemico per Bahamut divenne impossibile chiamare il suo compagno in battaglia. Nel frattempo la creatura che si stava dirigendo verso Ralthias continuò a camminare verso di lei, raggiungendola. Si inginocchiò davanti alla draghessa allargandole le gambe mentre sul bacino della creature la carapace si allargò facendo fuoruscire un pene già eretto e coperto da una vischiosa sostanza trasparente. L'altra creatura invece non rimase di certo inerte raggomitolato su se stesso, si rialzò in piedi facendo un poderoso balzo che lo portò alla stessa altezza di Bahamuth dove lo attaccò cercando di ferirlo con i suoi artigli, sferzò le due braccia intenzionato a squarciargli il petto e l'addome disegnando una immaginaria X sul torace del drago, dove il centro sarebbe stato appunto l'addome.
     
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    La foga di un combattimento non è per tutti. Può spingere a fare errori, può instillare emozioni o paure... e proprio la paura sembrava essersi impadronita dello yogami di Bahamut, il quale in preda ad un attacco di fifa non rispose alla chiamata del drago. O almeno questo è ciò che pensava quest'ultimo. Ma è meglio arrivare con ordine all'infausto momento.
    La teoria di Bahamut si era rivelata corretta e con i due Exaflare era riuscito a spingere le due creature sulla difensiva, facendole chiudere a riccio su se stesse. In particolare con l'Exaflare potenziato aveva ottenuto un risultato particolare: sebbene non fosse riuscito più di tanto a scalfire le difese del mostruoso armadillo, il colpo fu abbastanza forte da spingerlo a terra e costringerlo a riaprirsi da quella posizione chiusa, visivamente stordito e confuso per alcuni istanti. La cosa diede non poco da pensare a Bahamut e di lì a breve si sarebbe rivelata di grande importanza. Purtroppo prima vi era da fare i conti con un' incomprensione del drago, che cercando di sfruttare in maniera più tattica la comparsa di Rock finì letteralmente per lanciare il globo della costrizione, ritrovandosi ad osservarlo mentre rotolava per terra inerme con in sottofondo le risate del rapitore. Non rendendosi conto ad un primo impatto del suo errore, avrebbe voluto inveire contro Rock e la sua codardia. Dinnanzi però alle parole del criminale, non potè non restarsene in silenzio, schiumoso di rabbia per aver consentito involontariamente un simile momento di ilarità a quell'essere umano. Avrebbe voluto saltargli direttamente alla gola, ma la situazione iniziò velocemente a peggiorare. L'armadillo diretto verso Raltias continuò ad avvicinarsi, mettendo in mostra parti del proprio corpo alquanto riprovevoli e che lasciavano poca fantasia su quali fossero le sue intenzioni. Doveva agire in fretta se non voleva ritrovarsi a dover spiegare a Sarsha perchè la sua migliore amica era stata violentata da una palla corazzata semovente. Come se non bastasse l'altro armadillo sembrò molto interessato al volo di Bahamut, al punto da decidersi a compiere un salto pur di cercare di artigliare il corpo del drago. Fortunatamente quest'ultimo non aveva limiti o impedimenti di movimento in aria, fu quindi pronto a reagire.
    Vedendosi l'armadillo saltare addosso non ci pensò due volte a frapporre di piatto il suo spadone nero tra sè e l'armadillo, tenendo l'impugnatura della spada in alto con la mano destra e posizionando l'intera lama in obliquo davanti a sè, rivolta con la punta verso in basso a sinistra e mantenuta spingendo con la mano sinistra contro il piatto della lama, come volesse sostenere un grosso peso in arrivo. Il suo obiettivo era infatti quello di sfruttare la superficie piatta della lama per bloccare l'artigliata a X dell' armadillo, tirandosi al tempo stesso leggermente indietro con il corpo al fine di cercare di intercettare il colpo alla giusta distanza, lì dove entrambe le zampe si sarebbero congiunte così da bloccarle assieme. Inoltre nel farlo avrebbe subito spinto nuovamente in avanti con braccia e corpo, tentando di spingere lontano da sè l''orripilante palla corazzata. In tal modo sperava di ottenere anche un' altro effetto: durante la respinta caricò rapidamente energia nella sua bocca, per poi rilasciare subito dopo un Flare potenziato dal suo fuoco interiore. Un flare potente, sicuramente più potente e veloce dell'Exaflare potenziato scagliato poco prima... un colpo che avrebbe lanciato mirando al busto della creatura, lì dove essa era meno difesa e che ora, da quella posizione in aria, stava potenzialmente esponendo a Bahamut. Voleva cercare di concludere la situazione in fretta, per questo la scelta di ricorrere ad una tecnica veloce come il Flare e soprattutto al suo potenziamento. In tal modo cercava di assicurarsi di sortire effetti anche qualora l'armadillo strafatto di steroidi fosse riuscito a richiudersi a riccio mentre era ancora a mezz'aria.

    Sei in aria... sei nel mio mondo. Lo disse tra sè e sè, quasi più per infondersi forza che per schernire la creatura. Dopo l'errore di poco prima gli ci voleva un po' di sano spirito vittorioso, ma doveva conquistarselo.
    Immediatamente dopo aver fatto ciò si sarebbe diretto in volo verso la creatura che stava per assalire Raltias con la sua mostruosa appendice, muovendosi rapidamente di circa quattro metri in avanti così da averlo a portata di tiro per i suoi colpi. Mentre avanzava avrebbe attratto davanti a sè la sua Dalamud, che in tutto ciò aveva continuato a seguire il suo padrone essendo essa limitata dalle distanze imposte dalle capacità del drago. Avrebbe quindi eseguito un rapido e poderoso fendende orizzontale con la lama al fine di distruggere la sua stessa Dalamud e poter quindi assorbire dentro di sè tutta l'energia accumulatasi fino a quel momento dentro la sfera. Quasi una sorta di "doping" naturale per lui, che lo avrebbe aiutato nella sua successiva mossa. Avrebbe atteso il momento più propizio, ossia quando la creatura fosse stata sul punto di iniziare a darsi da fare, in modo da coglierla il più possibile occupata e darle minor tempo per reagire. Ovviamente non le avrebbe lasciato toccare Raltias per nessuna ragione, gli avrebbe solo lasciato avere l'illusione di star sul punto di procedere facendo in modo di terminare il suo "avvicinamento" nel momento propizio.
    A quel punto avrebbe rilasciato due tecniche in immediata successione. La prima a partire sarebbe stata un Akh Morn dalla sua bocca, diretto verso la creatura e più precisamente a circa due metri dai suoi piedi. La seconda invece sarebbe stata un nuovo Exaflare potenziato. Tutto ciò secondo una precisa strategia. Sebbene l'armadillo stesse dando le spalle a Bahamut, quest'ultimo sperava che la creatura reagisse all' Akh Morn come aveva reagito al precedente Exaflare. Infatti l'Exaflare era giunto su di lui da un' angolazione molto laterale, quasi posteriore e potenzialmente al di fuori del campo visivo della creatura, vi era quindi la possibilità che essa in precedenza si fosse chiusa a riccio poichè aveva reagito d'istinto nel percepire la minaccia del colpo in arrivo grazie al proprio Sense. Sebbene volesse nuovamente squilibrarlo, temeva che lanciare subito un nuovo Exaflare potenziato gli si potesse ritorcere contro, facendo capire alla creatura cosa stesse arrivando e dandole modo di non trovarsi nuovamente nella medesima situazione confusionale di poco prima. Ecco dunque il perchè dell'Akh Morn: fintanto che era in volo o nel suolo, esso appariva debole e potenzialmente più innocuo di un Exaflare potenziato. Quindi tramite esso cercava di indurre la creatura a difendersi con la semplice chiusura a riccio senza il bisogno di muoversi o altro, visto che essa sembrava dargli la giusta sicurezza e sembrava in grado di proteggerlo da ogni direzione, quindi anche dal basso essendo coda e gambe corazzate. Eppure proprio l'Akh Morn voleva essere sia esca che colpo di grazia. Sebbene l'Akh Morn fosse rapido quanto l'Exaflare, fu sua precisa scelta il fargli percorrere due percorsi (aria e terra) con due angolazioni diverse invece di spararlo direttamente sotto i piedi l'armadillo, al fine di rallentarne l'avanzata e dar tempo all' Exaflare potenziato di giungere per primo addosso all'armadillo, nel tentativo di "aprirlo" e squilibrarlo, per farlo nuovamente finire a terra e non più chiuso a riccio. Il suo obiettivo era dunque chiaro: far sì che l'Akh Morn arrivasse a segno sul nemico trovando l'armadillo già "aperto" e potenzialmente frastornato, senza che avesse possibilità di difendersi dall'Akh Morn. Una combinazione che sperava potesse rivelarsi vincente, grazie all'esplosione e successiva colonna di fuoco dell'Akh Morn, la cui detonazione il drago avrebbe cercato di gestire con la massima concentrazione e attenzione: tutto, pur di non coinvolgere Raltias nemmeno con una singola scintilla. Inoltre Bahamut aveva lasciato nella sua strategia un particolare "piano B": infatti, se anche l'armadillo non si fosse chiuso a riccio mandando all'aria il tentativo di "riapertura e stordimento" con l'Exaflare potenziato, sperava che il particolare doppio-colpo dell'Akh Morn potesse consentirgli da solo di "riaprire" l'armadillo con il primo colpo per poi stenderlo con la successiva colonna di fuoco. Una precauzione aggiuntiva, se così la si vuole chiamare, insita nella natura stessa di quella tecnica.
    Con Raltias e il cucciolo in pericolo, avrebbe fatto quanto in suo potere pur di difenderle. Avrebbe quindi puntato la sua spada lateralmente, la punta rivolta verso l'individuo che si era macchiato di aver rapito il cucciolo di drago. Nel mentre il braccio che la impugnava si sarebbe pian piano acceso di fiamme nere a partire dalla mano destra, risalendo lungo l'arto e divamando sino a ricoprirgli oltre metà del corpo. Erano fiamme innocue per altri combattenti, ma questo l'uomo non poteva saperlo visto il calore che comunque rilasciavano. Di certo l'atteggiamento del drago, per quanto puramente scenico, grazie a quelle fiamme nere sarebbe apparso decisamente più rabbioso e potenzialmente molto intimidatorio.

    Fai un altro fottuto movimento o resistenza e giuro che ti scarico addosso così tante fiamme da costringere i tuoi compagni a recuperare ciò che resta di te con un colino.


    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Concentrato e furioso
    .:Energia: 31/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 3/10 (un Crisis Core guadagnato con l'inizio del turno (5/10), spesi 5 per potenziare il Flare ma guadagnato 1 dal Flare stesso (1/10), poi guadagnati 7 dalla Dalamut (8/10), spesi 5 per potenziare l'Exaflare, terminando con 3/10)
    .:Tecniche: Flare (potenziato con 5 Crisis Core, inoltre scagliato quando si possedevano 5 Crisis Core quindi potenza +25% dal potere)
    Bahamut scaglia dalle sue fauci una sfera di fuoco al doppio della sua velocità. La sfera ha un diametro di 30 cm e si abbatte violentemente contro i nemici rilasciando un'esplosione conica nella direzione in cui è stata scagliata. L'esplosione si trasforma in un cono lungo e ampio 50 cm che non infligge danni da impatto né respinge, tuttavia la sua essenza incandescente permette di infliggere ulteriori danni ai bersagli che ne vengono avvolti, in quanto pura energia incandescente.
    Costo: 10

    Akh Morn (Scagliato quando si possedevano 8 Crisis Core, quindi potenza +50% dal potere)
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani, dalle ali e dalla bocca di Bahamut. La tecnica genera dei grumi di calore dal diametro di 30 cm caratterizzati da un movimento molto lento, quasi fluido, che si muoveranno al doppio della velocità di Bahamut per potersi schiantare a terra, senza infliggere molti danni. A quel punto potranno muoversi alla stessa velocità di Bahamut lasciando solchi vistosi nel terreno. A comando di Bahamut, quelle masse energetiche esploderanno verso l'alto generando un'esplosione semisferica dal diametro di 1,5 metri, proiettando poi verso l'alto una colonna di fuoco incandescente dello stesso diametro ma che si prolunga verso l'alto fino a 5 metri. Ogni attivazione di questa tecnica genera un grumo diverso.
    Costo: 5

    Exaflare (Potenziato con 5 Crisis Core, inoltre scagliato quando si possedevano 8 Crisis Core quindi potenza +50% dal potere)
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani e dalle ali di Bahamut. Questa tecnica scaglia un numero variabile di piccole sfera esplosive ad una distanza massima dimezzata rispetto al normale e al doppio della velocità dell'utilizzatore. Ogni attivazione di questa tecnica aggiunge 1 sfera esplosive al conteggio, fino ad un massimo di 4. Le sfere possono essere scagliate anche non in linea retta, così da assumere un movimento parabolico o semicircolare, riuscendo perfino a tornare indietro o scontrarsi tra di loro vista la potenziale curvatura. Si tratta di una tecnica piuttosto versatile. Le sfere sono grandi 15 cm e quando impattano contro un bersaglio esplodono violentemente e raddoppiano istantaneamente le loro dimensioni. Dopodiché, l'esplosione si allarga ulteriormente fino a 50 cm avvolgendosi di un'aria incandescente che non infligge danni da impatto né respinge ma conserva l'energia pura del potere di Bahamut.
    Costo: 5

    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con la mano destra
    .:Note: -Dalamud distrutta (guadagnato un punto per il flare, arrivando a 7/10, poi distrutta e 7 punti assorbiti)

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Totalmente guarito
    .:Status Psicologico: Sopito nel globo
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:

     
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    Bahamuth riuscì a parare facilmente le due zampate del suo avversario anche se si sarebbe reso conto che il mostro era decisamente più forzuto di lui infatti anche se era riuscito a parare l'attacco la spada venne spinta verso il basso. La creatura sembrò pronta per aggredirlo ancora ed azzannarlo ma il flare sparato dalla bocca del drago lo colse di sorpresa prendendolo in pieno rilasciando qundi la sua potenza contro il volto ed il petto della creatura che si piegò su se stessa chiudendosi a riccio mentre strillava di dolore. Una volta arrivato sul terreno la creatura si dissolse in una nube di energia oscura che fece imprecare l'evocatore. Intanto l'altra creatura stava risvegliando Raltias sfregandole addosso la sua erezione per lubrificarla al meglio. La ragazza si lamentò aprendo gli occhi ancora mezza stordita e confusa, ciò che vide fu un'immagine sfocata della creatura che le stava addosso e sullo sfondo Bahamut che si avvicinò a loro. Come aveva previsto il drago quando la creatura percepì l'impatto alle sue spalle della Arkh mon al suolo si chiuse a riccio per potersi difendere dal prossimo attacco. Il colpo potenziato dell'exaflare riuscì di nuovo a colpirlo e far riaprire la creatura dalla sua posizione di difesa finendo vittima della successiva esplosione dell'arkmohn che gli sarebbe esplosa dal terreno per poi essere sbalzato in aria e cotto dalla colonna di fuoco incandescente. La strategia aveva funzionato alla perfezione poiché ancora a mezz'aria sotto il getto del fuoco la creatura svanì a sua volta in una nube oscura. Bahamut doveva avere problemi seri con le misure del suo potere dato che non aveva calcolato che la creatura stando praticamente addosso a Raltias avrebbe fatto finire anche lei nel suo attacco. L'esplosione dopotutto era ampia un metro e mezzo ed avrebbe infatti travolto sia Raltias che lo pseudoarmadillo. La ragazza essendo svenuta non poteva schivare il colpo, e lui non aveva fatto nulla per allontanare l'armadillo dalla povera ragazza drago. Il risultato sarebbe stato che Raltias sarebbe stata scagliata via dalla prima esplosione della Ark Mohn facendola urlare di dolore e rotolare per abbondanti metri, probabilmente le si sarebbe rotto pure qualche osso mentre ruzzolava via per la spinta dell'esplosione. Certo forse in quel modo aveva evitato la colonna di fuoco ma non le era finita molto bene svenendo di nuovo. A quel punto forse sarebbe stato molto meno doloroso finire per essere stuprata dall'armadillo. Fortunatamente Raltias essendo un drago era resistente alle alte temperature, ma di sicuro non avrebbe retto un'altro colpo del genere, lei non era una guerriera come Sarsha. Bahamut doveva imparare molto meglio gli effetti del suo potere e come usare le sue risorse senza ferire o mettere nei guai i suoi alleati. I due armadilli erano stati sconfitti, ma l'evocatore era ancora in campo.
    Cazzo pensavo fosse una tua amica quella là. Sei uno di quelli gelosi che picchiano la propria femmina se osano alzare lo sguardo su un'altro maschio? Sei crudele! Non era mica colpa sua. lo prese in giro l'evocatore facendo un gesto con la mano in aria. Davanti a lui apparvero alte due creature identiche a quelle di prima. Questa volta però erano posizionate entrambi davanti all'evocatore distanti da lui circa 3 metri a metà strada fra Bahamut ed il nemico. Le due creature stavano una di fianco all'altra distanti circa 2 metri sulla stessa linea orizzontale, in sostanza le due creature e l'evocatore avrebbero formato una sorta di triangolo immaginario in cui loro erano i vertici di codesto triangolo. Erano rivolti verso Bahamut.

    Edited by Hina-Poppezinga - 7/6/2019, 08:08
     
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    EDIT: modifica del post per correggere un errore di battitura nella scheda.
    Metto qui in spoiler due cose. La prima è uno schizzo per rendere l'idea delle posizioni e dei movimenti (mi spiace non sia molto in scala in alcune proporzioni). La seconda è un video da youtube. Cerco di interromperlo e fartelo ripartire nel momento giusto, ma all'occorrenza puoi andare al minuto 6:15 circa, dove vi è una piccola astronave che vola sulla città. Le vedrai eseguire dei giri laterali su se stessa, simili a ciò che cerco di far fare a Bahamut: un giro su se stesso spostando/traslando con l'intero corpo in una direzione, a mo' di schivata aerea così da proseguire il volo su una nuova traiettoria lineare senza dover curvare e quindi senza ridurre la velocità come quando si fa una curva/virata. E, in tal modo, cercare di "schivare" le due creature grazie agli altri diversivi di cui leggerai qui sotto.
    ISIOke2

    Video


    La situazione stava assumendo una piega altalenante. Bahamut era riuscito a capovolgere la cosa a suo vantaggio, eliminando dal campo di battaglia le due creature che li stavano assalendo. Sfortunatamente nel farlo aveva coinvolto Raltias in un esplosione, rischiando di ferirla maggiormente. Era evidente ormai come la sua disabitudine a tutto quel movimento dopo tanti anni di letargo forzato lo stava ponendo in seria difficoltà... Come se non bastasse il rapitore sembrò non voler cogliere il suggerimento del drago, schernendolo ed evocando due nuove creature a metà strada tra sè e il drago. Se avesse avuto volto umano, l'espressione di Bahamut sarebbe stata tutt'altro che compiacente.
    Ai tuoi occhi sarò pure una vecchia cariatide incapace, svegliatasi da un sonnellino ultra-centenario che lo ha rimbambito... e potresti avere ragione. Ma voi! Voi infilate le mani in questioni che non vi competono e vi credete i padroni di un mondo di cui a malapena ne conoscete la metà. Bhe, la selezione naturale arriva per tutti e tu potresti incontrarla oggi. Volete continuare questa farsa? E va bene, fatevi avanti! Sono stanco di dovervi correre dietro. Nel dirlo avrebbe levitato leggermente all'indietro di circa un metro, come a voler prendere uno slancio. In tal modo voleva anche spingere le creature a fare anche solo un passo verso di lui, in modo tale portarle ad allontanarsi dal loro padrone. Dopo pochi istanti però si sarebbe lanciato in volo verso di loro, tenendosi con il corpo in orizzontale a poco meno di 2 metri di altitudine. Voleva mostrarsi a portata per un confronto diretto, così da indurle ad affrontarlo apertamente senza mezzi termini. In precedenza quelle creature si erano mostrate molto dirette e poco inclini a schivate o azioni particolarmente agili, ad eccezione di un salto. Era quindi sua intenzione farle sentire sicure, con lui a portata di zampa.
    Questa però sarebbe stata interamente una strategia per cercare di farle avanzare e tentare di instillare in loro la non-necessarietà di altri movimenti, soprattutto laterali, per cercare di non farle allontanare da dove lui le voleva. Infatti Bahamut, non appena fosse giunto a meno di due metri dalle creature, avrebbe subito scagliato un Akh Morn dalla sua bocca essendo quella la parte più vicina del corpo e garantendo quindi la massima rapidità al colpo. Questa volta però non avrebbe mirato a distanza di qualche metro, ma avrebbe indirizzato direttamente l'Akh Morn a poco meno di un metro dalla creatura più a destra (dal suo punto di vista), mirando leggermente verso la sinistra della creatura, quasi volesse piazzare la tecnica su una linea che partiva in avanti dalla zampa sinistra della creatura. Grazie alla maggiore rapidità della tecnica, essa lo avrebbe preceduto con la sua rapida traiettoria verso la creatura e su questo contava.
    Il suo obiettivo infatti era uno solo: raggiungere l'evocatore. Ma per farlo avrebbe seguito tre azioni, una di seguito all'altra, al fine di cercare di ridurre al minimo le possibilità di reazione delle evocazioni ed un loro essere un ostacolo nei suoi confronti.
    La prima avrebbe consistito nel cercare di prendere di sorpresa la creatura, facendo detonare l'Akh Morn nel momento stesso in cui esso fosse entrato nel suolo, senza lasciare il tempo all'Akh Morn di percorrere strada nel terreno. In tal modo cercava di indurre per la sorpresa la creatura a chiudersi a riccio, ma se anche ciò non fosse avvenuto molto probabilmente sarebbe riuscito nel cercare di raggiungere quell'armadillo sotto steroidi con l'esplosione e la colonna di fuoco, sorprendendolo con la loro comparsa così improvvisa. E secondo ma al tempo stesso più importante, voleva sfruttare l'esplosione stessa e la successiva colonna di fuoco per coprirgli la visuale frontale.
    Infatti Bahamut, subito dopo aver scagliato l'Akh Morn, avrebbe iniziato la sua seconda azione, forse la più importante. Si sarebbe ispirato al movimento di un aereo che esegue un avvitamento laterale per scartare lateralmente mentre vola, mantenendosi di fatto dritto verso la direzione iniziale, ma traslando lateralmente mantenendosi con il corpo sempre rivolto in avanti, giungendo su una traiettoria parallela alla prima. Allo stesso modo Bahamut avrebbe tentato un repentino e improvviso cambio di direzione. Se dapprima era frontale in avanti, rivolto verso il centro tra le due creature, questo rapido e ampio scarto laterale voleva servire a portarlo il più rapidamente possibile verso il suo alto a destra (la sinistra per le evocazioni): avrebbe ritirato per un istante le ali, sebbene non gli servissero per volare, così da offrire la minor superficie possibile a cui mirare, per poi eseguendo un giro su se stesso verso la direzione prestabilita che al tempo stesso lo sollevasse leggermente per riportarlo fuori dalla loro portata. Ecco dunque il motivo dell'Akh Morn così decentrato, al fine di tentare di occultare la vista da questo repentino movimento laterale e potenzialmente impedire una reazione verso di lui da parte della creatura che, tra le due, sarebbe stata più vicina al lato su cui voleva aggirarle. Doveva essere rapido ed il più possibile preciso, al fine di raggiungere il rapitore che le aveva evocate prima che potessero fare qualcosa. E il fulcro di tale necessità di rapidità era proprio quel movimento laterale, con il quale si sarebbe portato sì nuovamente in alto a circa due metri e mezzo, ma restando a massimo due metri di distanza dalla creatura più vicina contro cui aveva lanciato l'Akh Morn, così da ridurre al minimo sia il suo tragitto in volo che la "curvatura" necessaria per aggirarle in modo tale da non dover diminuire la sua velocità con una curva troppo ampia.
    Come ulteriore precauzione sarebbe giunta la terza delle tre azioni che aveva programmato: durante il suo giro laterale verso l'alto destra per aggirare i due armadilli avrebbe accumulato energia nella sua ala sinistra, al fine di rilasciare da essa l'ennesimo Exaflare. Come il precedente Exaflare, anche questo sarebbe stato potenziato e ciò sulla base di quello che aveva notato di quelle creature sino a quel momento, ossia la loro "instabilità". Infatti era riuscito sia a spostarle sul terreno, con un Exaflare non potenziato, sia a farle aprire e cadere a terra con un Exaflare potenziato. La sua intenzione era dunque quella di sfruttare proprio quest'ultimo, ma in maniera strategica. Lo avrebbe lanciato mentre cercava di aggirarle, mirando contro il petto della creatura più vicina, lì dove il colpo avrebbe potenzialmente potuto raggiungere anche la testa e stordirla. In tal modo sperava di poterla spingere all'indietro con la forza del colpo al fine di allontanarla da Bahamut e potenzialmente farla rovinare a terra o ancora meglio addosso alla sua compagna, vista la vicinanza delle due creature e la stessa linea su cui si trovavano. Così facendo sperava di dare un'ulteriore motivo alla creatura più vicina per essere impegnata e non lanciarsi contro Bahamut, mentre quella più lontana sarebbe stata probabilmente quasi impossibilitata ad intervenire proprio per via della sua distanza e della presenza della compagna e dell'Akh Morn tra se stessa ed il drago. Ma non era finita lì. Infatti va considerato che nel caso in cui la creatura più vicina fosse stata sconfitta dall'Akh Morn, allora l'Exaflare avrebbe avuto traiettoria di volo libera per continuare al sua corsa dritta e, su tale linea di volo dritta, avrebbe trovato proprio la creatura più distante, se essa non si fosse mossa.
    Era una strategia alla fin fine semplice, che avrebbe richiesto solo due tecniche e uno scarto laterale in volo, ma Bahamut sarebbe rimasto tutto il tempo concentrato pur di assicurarsi che essa andasse a buon fine, o almeno questo era ciò in cui lui sperava. Ovviamente anche in lui esiste il dubbio ed il timore di fallire quella strategia lo poneva in grande ansia. Specialmente per via di un timore: stava infatti usando nuovamente tecniche già usate poco prima e non poteva sapere se le due creature che aveva davanti fossero le stesse che aveva appena sconfitto, evocate una seconda volta, oppure se semplicemente appartenessero alla stessa razza. Ciò nonostante vi erano due elementi che venivano in suo soccorso: innanzitutto l'exaflare lo avrebbe lanciato subito dopo essere uscito dalla copertura della colonna di fuoco, rendendolo improvviso e difficilmente prevedibile o evitabile. Per quel che riguardava l'Akh Morn invece, oltre ad essere stato "visto" solo da una delle due precedenti creature, quest'ultima comunque non lo aveva effettivamente visto poichè girata di spalle quindi non poteva sapere che aspetto avesse il grumo di fiamme da cui si origina la tecnica. Ecco perchè se anche fossero state le stesse, Bahamut sperava che fosse difficile per loro prevedere il comportamento di ciò che stava per giungergli addosso.
    Il tutto era mirato a poter aggirare le due evocazioni così da fiondarsi direttamente addosso al loro evocatore senza dover rallentare il suo volo, in modo da impedirgli di fuggire a causa delle sue condizioni fisiche e delle sue ferite. Di fatto se la manovra in volo fosse andata a buon fine, avrebbe continuato a volare verso l'evocatore fiondandosi letteralmente addosso a lui, con la spada sguainata nella mano destra. Giunto abbastanza vicino all'uomo non ci avrebbe pensato due volte a tentare di falciare di netto con la spada le due braccia dell'evocatore tramite due rapidi fendenti obliqui dall'alto verso il basso, rispettivamente da sinistra e da destra. Così facendo avrebbe tentato di mozzare il braccio che teneva in mano la sfera della costrizione di Rock, cercando di recuperarla al volo al fine di salvare il proprio amico e poter fruire del suo aiuto futuro in caso di necessità. L'altro braccio invece era quello che l'uomo aveva usato per attivare l'evocazione. Tentare di reciderlo era il modo in cui voleva cercare di impedirgli di poter richiamare ulteriori creature. Oltretutto sperava che un simile colpo su quel braccio che aveva agito da "attivatore" bastasse a far sparire le creature già in campo. Ma se ciò non fosse bastato, la sua successiva minaccia sarebbe stata molto chiara. Nel pronunciarla sarebbe rimasto laterale rispetto alla posizione originale del criminale, mantenendo le due evocazioni alla propria sinistra così da poterle tenere d'occhio e non essere colto alle spalle da un loro eventuale tentativo di salvare il loro padrone.

    Fai subito sparire quelle aberrazioni, ora! Muoviti e potresti salvarti... altrimenti muori subito e di' addio a tutto ciò che ti resta di caro a questo mondo. Il suo sarebbe stato letteralmente un ruggito addosso al criminale. Nel pronunciarlo avrebbe sollevato la spada sopra la testa e, dopo un istante, sarebbe iniziata una repentina discesa del braccio. Voleva essere più di tutto una minaccia ed era pronto a fermarsi qualora l'uomo si fosse definitivamente arreso, così da poterlo mettere fuori gioco in sicurezza. Ma se ciò non fosse avvenuto non si sarebbe di certo sentito in colpa nel terminare quel fendente verticale mirato a dividerlo letteralmente in due. Aveva usato buona parte delle sue energie e non voleva permettere ad un individuo così spregevole di rubare ancora il suo tempo, non con Raltias svenuta e il cucciolo ancora da ritrovare.


    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Illeso
    .:Status Psicologico: Estremamente concentrato
    .:Energia: 21/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 0/10 (un Crisis Core guadagnato con l'inizio del turno (4/10), uno guadagnato per l'Akh Morn (5/10), poi 5 spesi per l'Exaflare)
    .:Tecniche: Akh Morn (Scagliato quando si possedevano 4 Crisis Core, quindi potenza +25% dal potere)
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani, dalle ali e dalla bocca di Bahamut. La tecnica genera dei grumi di calore dal diametro di 30 cm caratterizzati da un movimento molto lento, quasi fluido, che si muoveranno al doppio della velocità di Bahamut per potersi schiantare a terra, senza infliggere molti danni. A quel punto potranno muoversi alla stessa velocità di Bahamut lasciando solchi vistosi nel terreno. A comando di Bahamut, quelle masse energetiche esploderanno verso l'alto generando un'esplosione semisferica dal diametro di 1,5 metri, proiettando poi verso l'alto una colonna di fuoco incandescente dello stesso diametro ma che si prolunga verso l'alto fino a 5 metri. Ogni attivazione di questa tecnica genera un grumo diverso.
    Costo: 5

    Exaflare (Potenziato con 5 Crisis Core, inoltre scagliato quando si possedevano 5 Crisis Core quindi potenza +25% dal potere)
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani e dalle ali di Bahamut. Questa tecnica scaglia un numero variabile di piccole sfera esplosive ad una distanza massima dimezzata rispetto al normale e al doppio della velocità dell'utilizzatore. Ogni attivazione di questa tecnica aggiunge 1 sfera esplosive al conteggio, fino ad un massimo di 4. Le sfere possono essere scagliate anche non in linea retta, così da assumere un movimento parabolico o semicircolare, riuscendo perfino a tornare indietro o scontrarsi tra di loro vista la potenziale curvatura. Si tratta di una tecnica piuttosto versatile. Le sfere sono grandi 15 cm e quando impattano contro un bersaglio esplodono violentemente e raddoppiano istantaneamente le loro dimensioni. Dopodiché, l'esplosione si allarga ulteriormente fino a 50 cm avvolgendosi di un'aria incandescente che non infligge danni da impatto né respinge ma conserva l'energia pura del potere di Bahamut.
    Costo: 5

    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con la mano destra
    .:Note: -Dalamud: distrutta al turno prima

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Totalmente guarito
    .:Status Psicologico: Sopito nel globo
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:



    Edited by Palk - 10/6/2019, 02:11
     
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    Se fossero state le stesse creature di prima o due nuove creature in campo non ci sarebbe stata alcuna minima differenza dato che un evocatore poteva indirizzare le proprie creature a piacimento, quindi quello di cui doveva preoccuparsi non era tanto che le creature non avessero mai visto usare i suoi poteri, ma che l'evocatore non lo aveva visto usare i suoi poteri. In ogni caso anche se l'evocatore aveva visto l'uso dei suoi poteri non poteva sapere come avrebbe usato le sue tecniche, poteva semplicemente agire e combattere sperando di capire cosa sarebbe successo. Spostarsi indietro non servì a nulla dato che le due evocazioni erano lì per proteggere il loro padrone, allontanarsi da lui non sarebbe stata una saggia scelta e di fatti non lo fecero.
    Bahamut aveva visto chiaramente che bastava attaccarle quelle creature per farle chiudere a riccio. Infatti quando attaccò nuovamente con il suo ark mohn, quando la sfera impattò al suolo la creatura si chiuse subito a riccio proteggendosi in quel modo dalla successiva colonna di fuoco che si sarebbe allargata investendolo. La creatura si spostò sul terreno per la forza della spinta ma di soli pochi centimetri non poteva essere una spinta sufficente per poterlo sbalzare via, sopratutto quando era chiuso a riccio. La seconda creatura venne stranamente ignorata da Bahamut che preferì volare con un avvitamento in aria che sembrava voler nascondere chissà quale tattica che invece si limitò solo allo spostamento. La colonna di fuoco era ampia 1 metro e mezzo, e la seconda creatura era distante due metri da quella che si era chiusa a riccio, quindi non bastò per poter far chiudere a riccio anche l'altra che invece si spostò verso il proprio evocatore mentre Bahamut faceva la piroetta in aria nascosta dalla colonna di fuoco e lanciava la seconda tecnica contro la prima creatura chiusa a riccio. L'exaflare impattò contro la creatura chiusa a riccio e la potenza della tecnica costrinse di nuovo l'armadillo a riaprirsi e cadere al suolo rimanendo qualche lungo secondo stordito. Se avesse usato l'ark mohn e l'exaflare combinandole come aveva fatto in precedenza (ovvero sfogare la colonna di fuoco solo dopo averlo costretto ad aprirsi con l'exaflare potenziato) avrebbe tolto di mezzo la creatura, ma questa volta aveva lasciato sfogare la colonna di fuoco proprio mentre si chiudeva a riccio per proteggersi dall'esplosione, lanciando la tecnica potenziata dopo. Attaccare l'evocatore per risolvere la situazione era sicuramente la soluzione più efficace e veloce, ma non gliel'avrebbe resa facile dato che la creatura intercettò il volo di Bahamuth a metà strada dove gli bastò balzare quel tanto che bastava per afferrarlo per le caviglie e tirarlo giù facendogli sbattere il corpo contro il suolo con molta forza, sdraiandolo praticamente a faccia in giù contro l'asfalto dove le crepe sul cemento praticamente ridisegnarono la sua sagoma. La forza con cui venne sbattuto a terra lo stordì quel momento che permise alla creatura di dargli una artigliata sulla schiena che gli disegnò 4 lunghi e preoccupanti tagli sanguinolenti che gli avrebbero reso i prossimi movimenti molto più difficili rallentandolo. Per sua fortuna non era arrivato alle ossa ma i suoi muscoli erano stati danneggiati, rendendogli doloroso anche spostare le braccia. Forse Bahamut si stava inutilmente complicando la vita quando la soluzione era molto più semplice di quanto sembrava. Era riuscito ad avvicinarsi all'evocatore ad un caro prezzo, non distava da Bahamut più di 2 metri. Quest'ultimo intanto in modo goffo cercò di trascinarsi via, come se ormai avesse capito che doveva allontanarsi da Bahamuth ma era davvero lentissimo per le ferite. E di certo Bahamut aveva un problema più imminente di cui occuparsi ovvero la creatura che si apprestò ad attaccarlo ancora con i suoi artigli mirando alla parte alta della schiena, mentre l'altra creatura di prima con un lamento iniziava a riprendersi per essere di nuovo operativo rialzandosi lentamente da terra.
     
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    Allego un immagine per mostrare meglio i movimenti e le traiettorie.

    pIqnKLm


    Si sentiva vivo. Nonostante l'elevata concentrazione e la rabbia per gli scherni di quell'uomo gli stessero dando alla testa, al tempo stesso riuscivano a fargli provare un' ebrezza rara. Un piacere nello scontro e in quelle manovre aeree così rapide che raramente aveva modo di provare, ma che richiamavano in lui una sensazione di nostalgia. Per sua somma sfortuna però, quella situazione così concitata, così come la situazione in cui vertevano Raltias e lo scomparso cucciolo, imposero a Bahamut una fretta di agire tutt'altro che adatta a quel momento. Ciò si tradusse purtroppo in un suo agire mirando unicamente all'evocatore, prestando poca attenzione alle sue creature dopo averle ostacolate. Riuscì a far chiudere a riccio la creatura che stava tentando di aggirare, ma la sua strategia funzionò, ma solo in parte. La creatura più lontana infatti riuscì a muoversi in tempo per porsi a difesa del criminale, compiendo un salto e afferrando per una zampa Bahamut, riportandolo a terra in modo alquanto brusco e sicuramente poco educato.
    La botta fu abbastanza forte da stordire un poco Bahamut, il tanto necessario da consentire alla creatura di assestargli una poderosa artigliata sulla schiena, infliggendo la prima ferita della giornata a Bahamut e danneggiando i suoi muscoli e rendendogli più difficile muoversi. Nel sentire scaglie e muscoli venir recisi, non potè non nascondere un ringhio di dolore, soffocato a malapena dal suo orgoglio.
    Al tempo stesso però la sua manovra aerea a qualcosa era servita. Infatti ora si trovava a non più di due metri dall'evocatore, che sebbene cercasse di scansarsi non poteva muoversi molto a causa delle sue condizioni. Bahamut doveva agire con cognizione di causa ora, avendo il suo bersaglio davanti a sè ma rischiando anche di ricevere un ulteriore attacco dall'armadillo che lo aveva sbattuto al suolo.
    Il primo con cui avrebbe fatto i conti era proprio l'armadillo e avrebbe anche sfruttato quella posizione a terra a suo vantaggio. Iniziò a richiamare energia nelle sue ali e, nel vedere la creatura prepararsi ad assestare un nuovo colpo, non ci avrebbe pensato due volte a girarsi a guardarla. Da quel che gli aveva visto fare erano sì creature senzienti, ma molto istintive. Non sapeva quanto fossero intelligenti, ma da ciò che aveva avuto modo di vedere bastava poco per indurle ad una certa routine Avrebbe quindi cercato di sfruttare il loro istinto difensivo a suo vantaggio.

    Vacci piano, palla! Vedendo il colpo partire, avrebbe chiamato la creatura con voce forte e acuta, cercando di attirare l'attenzione dell'armadillo verso la sua testa. Nello stesso momento in cui pronunciava quelle parole avrebbe eseguito due azioni in contemporanea. Innanzitutto avrebbe scagliato dalla sua ala sinistra un Exaflare, che sarebbe partito dalla parte più bassa dell'ala, mirando alla testa della creatura proveniendo dalla destra di quest'ultima. In questo modo sperava di riuscire a far venire il colpo da un potenziale punto cieco laterale. Da quanto aveva visto era sufficiente attaccarle per instillare in loro l'istinto di chiudersi a riccio. Certo, se fosse riuscito ad ottenere quell'effetto ne sarebbe stato felice, ma il suo obiettivo primario era distrarlo quel tanto necessario da potersi spostarsi.
    Infatti in contemporanea con il lancio dell' Exaflare, Bahamut avrebbe iniziato rapidamente a muoversi con il corpo, restando a malapena un centimetro sopra il suolo e levitando sopra di esso. La ferita che l'armadillo gli aveva inferto era dolorosa, ma per sua fortuna non gli serviva di muovere ali, gambe o braccia per volare. Sebbene non potesse effettuare scatti in volo, non si sarebbe lasciato fermare da ciò e anzi si sarebbe subito mosso, pur di non restare lì alla mercé di quegli artigli. Innanzitutto si sarebbe mosso in obliquo verso l'avanti-destra, cercando di mettere anche solo un metro di spazio tra sè e la sua precedente posizione così da essere fuori dalla portata delle braccia della creatura. Per timore che la creatura potesse cercare di afferrarlo, ritirò rapidamente la coda verso di sè, piegandola verso destra così da allontanarla da quelle zampe artigliate. Immediatamente si sarebbe quindi lanciato in avanti, cercando di coprire quanto più rapidamente possibile quel poco spazio che lo separava dal suo obiettivo: l'evocatore.
    Con l'inizio del volo in avanti sarebbe coinciso anche il lancio di un secondo Exaflare, scagliato a partire dalla sua ala destra e mirato in modo particolare. Voleva infatti sfruttare le proprietà di quella tecnica di compiere voli parabolici e con curve che consentivano ai colpi di tornare indietro. La sua intenzione era dunque di scagliare l'Exaflare verso destra, facendogli poi compiere una stretta curva parabolica che gli facesse invertire la rotta, andando quindi verso sinistra (dal punto di vista di Bahamut), mirando verso il busto del criminale dal lato sinistro di quest'ultimo. In tal modo cercava di limitare le sue possibilità di movimento, ponendogli un' elemento pericoloso che avrebbe cercato di colpirlo lateralmente grazie a quella traiettoria particolare.
    A questo si sarebbe unito l'avanzare di Bahamut verso il suo nemico. Infatti avrebbe continuato ad avanzare il più rapidamente possibile verso l'evocatore, restando rasoterra al fine di sfruttare quella posizione. Questo poichè la ferita alla schiena poneva un problema alla mobilità delle sue braccia, che ora risultavano rallentate. Avrebbe quindi sfruttato quel suo volo in avanti per impennarsi verso l'alto non appena fosse giunto a meno di un metro dal criminale, usando quello slancio verso l'alto del suo corpo per portare più rapidamente possibile le braccia verso l'alto, così da velocizzarne l'ascesa. Nelle sue mani vi sarebbe stata la sua spada, stretta ora con entrambe così da imprimere maggior forza a quello che voleva essere un tentativo di effettuare un fendente ascensionale verticale contro il busto dell'uomo, a partire dal suo inguine e sin su verso la testa.
    Il fendente, unito all'Exaflare dal lato, volevano fungere da manovra a tenaglia molto particolare, per cercare di impedire al criminale di sfuggire a quei colpi. Visto il modo in cui le cose si stavano complicando sempre più e il quantitativo di energia che quello scontro gli stava richiedendo, non poteva permettersi il lusso di continuare a lasciare campo libero a quell'uomo. Toglierlo di mezzo diveniva dunque di vitale importanza, pur di risolvere in fretta quella situazione.



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    .:Status Fisico: Ferita da impatto al corpo/busto e ferita da taglio (artigliata) sulla schiena
    .:Status Psicologico: Estremamente concentrato
    .:Energia: 11/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 2/10 (un Crisis Core guadagnato con l'inizio del turno (1/10), uno guadagnato per il primo Exaflare (2/10), raggiunto il cap limite del potere per livello)
    .:Tecniche: Exaflare (Scagliato quando si possedeva 1 e 2 Crisis Core quindi potenza +25% dal potere)
    Una volta attivata, questa tecnica può essere sfogata dalle mani e dalle ali di Bahamut. Questa tecnica scaglia un numero variabile di piccole sfera esplosive ad una distanza massima dimezzata rispetto al normale e al doppio della velocità dell'utilizzatore. Ogni attivazione di questa tecnica aggiunge 1 sfera esplosive al conteggio, fino ad un massimo di 4. Le sfere possono essere scagliate anche non in linea retta, così da assumere un movimento parabolico o semicircolare, riuscendo perfino a tornare indietro o scontrarsi tra di loro vista la potenziale curvatura. Si tratta di una tecnica piuttosto versatile. Le sfere sono grandi 15 cm e quando impattano contro un bersaglio esplodono violentemente e raddoppiano istantaneamente le loro dimensioni. Dopodiché, l'esplosione si allarga ulteriormente fino a 50 cm avvolgendosi di un'aria incandescente che non infligge danni da impatto né respinge ma conserva l'energia pura del potere di Bahamut.
    Costo: 5

    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine impugnata con entrambe le mani
    .:Note: -Dalamud: non presente in campo

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    L'exaflare che Bahamuth scagliò contro la creatura la costrinse a non ultimare il suo attacco, spostando il braccio verso li proprio volto per coprirsi e parare la sfera di energia che gli aveva lanciato, parandosi con entrambe le braccia che incassò il colpo spostandolo leggermente indietro grazie all'esplosione di essa. La creatura era sì molto isitntiva ma sapeva che chiudersia riccio non gli avrebbe dato il tempo di evitare il colpo, mentre invece pararsi con le braccia gli diede modo di difendersi, ed allo stesso tempo diede lo spazio a Bahamuth di fuggire da quella situazione sfruttando il "volo" per allontanarsi e dirigersi verso l'evocatore. Intanto il secondo armadillo si era rirpeso del tutto e si lanciò subito in un inseguimento folle verso il drago per poterlo intercettare. Per sua fortuna l'Exaflare era più rapido di lui e l'evocatore non riuscì a fare nulla per intercettare la sfera che gli esplose addosso. Il secondo armadillo era troppo lontano per poterlo difendere, ed il primo non avrebbe fatto in tempo a recuperare terreno. L'esplosione spinse via l'evocatore ma venne colpito anche dalla spada di Bahamuth che saggiamente aveva sfruttato il volo per poterlo colpire con forza. L'uomo cadde a terra ferito gravemente sia dalla sfera che dalla spada, atterrando al suolo privo di sensi. Bahamuth ce l'aveva fatta a gran fatica ma era riuscito a battere il nemico poiché nel momento in cui l'uomo perse i sensi anche le due creature sparirono dal campo in due piccole nubi oscure.
    Intanto mentre lui tirava un sospiro di sollievo, avrebbe potuto notare che nel cielo sopra di loro stavano arrivando delle figure in volo. Una di loro avrebbe potuto riconoscerla subito, le sue ali rosse erano inconfondibili, era Sarsha ed era accompagnata da altri due dragonici. Uno di loro era un maschio, aveva scaglie azzurre e ocra sul corpo. Lui fu il primo che si precipitò subito verso la povera Raltias che era svenuta a terra. Seguito poco dopo da un'altro drago femmina che si avvicinò ai due mentre Sarsha atterrò davanti a Bahamut non molto distante da lui. Si guardò attorno notando i segni di lotta, e l'uomo a terra svenuto nella sua stessa pozza di sangue ed i vestiti bruciati. Guardò poi verso Raltias che venne presa in braccio dal suo amico che sembrava preoccupatissimo per lei. Sembrò notare qualcosa di particolare di fatti si voltò di nuovo verso Bahamut e lo guardò con aria accusatoria, lo si vedeva chiaramente nel suo sguardo.

    Che diamine è successo? gli chiese senza tanti giri di parole. Poco dopo si sentirono vari rumori provenire dal furgone a terra ma a cui Sarsha non sembrò prestare molta attenzione dato che il drago maschio iniziò a chiamare a gran voce Raltias cercando di risvegliarla.
     
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    Aveva vinto. Impiegò qualche secondo prima di rendersene conto. L'Exaflare era servito allo scopo, non riuscendo a far chiudere la creatura ma sottraendole abbastanza tempo da consentirgli di sfuggire al suo attacco. A quel punto la cosa divenne più facile, poichè le ferite che gravavano sul criminale non gli permisero di scansare nè il secondo Exaflare nèl'assalto di Bahamut. A quel punto il drago rimase sospeso a mezz'aria, lo sguardo assente per qualche istante, prima che la consapevolezza di avercela fatta lo portasse a ruggire di gioia e al tempo stesso con una punta di scherno verso quell'umano senza onore. Il ruggito però venne quasi interrotto a metà nel momento in cui abbassò le braccia e la spada, per via della fitta di dolore che gli si dipanò dalla schiena a seguito del loro movimento. Sopportò in silenzio quell' attimo di dolore, dovendo di fatto accettarlo pur di non restare per il resto della giornata con le braccia sollevate. Sarebbe quindi rimasto a mezz'aria, levitando a pochi centimetri dal suolo per timore che anche il camminare potesse causargli nuove fitte di dolore. Guardandosi attorno potè notare con gioia che le due creature erano svanire, perdendo consistenza nel momento in cui il loro padrone era svenuto. Tirando un sospiro di sollievo, Bahamut si mise in posizione orizzontale con il corpo, pronto ad abbassarsi a quel modo per recuperare la sfera di Rock dalle mani del criminale così da evitare eventuali strappi o sollecitazioni alla schiena, ma si rimise subito dritto nel sentire il rumore di molteplici battiti d'ali sopra di sè.
    Alzò lo sguardo al cielo e constatò con sollievo che quelle ali appartenevano a suoi simili, sebbene solo una delle tre paia di ali gli fosse familiare. Erano infatti le ali di Sarsha, la dragonessa che assieme a Raltias lo avevano aiutato al momento del suo risveglio nelle paludi fuori New Vegas. Si chinò a raccogliere la sfera della costrizione con al suo interno Rock, liberandolo dalle mani del criminale per poi riporlo. Attese dunque che i tre draghi atterrassero, non nascondendo un certo stupore per il loro arrivo e mostrando anche un grande sollievo. Il primo drago ad atterrare aveva scaglie di color blu e giallo, affiance tra loro e donando una tonalità particolare al suo corpo. Si diresse subito verso Raltias, senza quasi degnare di uno sguardo Bahamut. Successivamente arrivarono Sarsha e una nuova dragonessa, che al contrario dell'amica presentava scaglie con varie tonalità di verde.

    Sarsha! Sono felice di vederti. A quanto pare i guai sono venuti a cercare anche me ancor prima di quanto pensassi. Si mostrò visibilmente sollevato dal loro arrivo. Fu costretto a tenere la spada in mano, non potendo riporla dietro la sua schiena a causa della ferita riportata nè potendo ritrasformarsi nel suo aspetto umano, per timore di allarmare i due compagni di Sarsha giunti con lei, che probabilmente non conoscevano le sue condizioni. Difficile dire se Sarsha fosse altrettanto felice di vederla. Di fatto il suo volto era una maschera di preoccupazione, mista ad un' espressione interrogativa verso Bahamut, in merito alle condizioni di Raltias. Come lei, anche i due draghi che l'accompagnavano sembravano molto preoccupati per la giovane dragonessa. Bahamut sarebbe stato ben felice di spiegare loro quanto accaduto, cercando di scegliere le parole in modo adeguato al fine di evitare di allarmarli ulteriormente.
    Mi hai consigliato di tenermi lontano dalla Luxengy, ma a quanto pare sono loro per primi che non riescono a starci lontani. Ero occupato a sistemare la mia nuova abitazione ed il mio negozio... a proposito vieni a farmi visita se ti capita. Comunque, dicevo: ero lì tranquillo quando Raltias è letteralmene piovuta dentro attraverso una delle vetrine. Non era ferita gravemente e dopo avermi chiesto di aiutarla, siamo corsi dietro a 4 soldati armati, potenzialmente dei mercenari o dei nuovi "impiegati" ingaggiati dalla Luxengy. Avevano appena rapito un cucciolo e Raltias stava facendo di tutto per riuscire a salvarlo. Ad un certo punto ci siamo separati per poco meno di 5 minuti: lei ha inseguito il rapitore mentre io ho tolto di mezzo i suoi tre compagni. Se volete interrogarli voi stessi posso portarvi da loro. Almeno uno di loro è ancora vivo e per come l'ho lasciato non sembrava nelle condizioni di chiamare rinforzi... nè sembrava avere più la volontà di farlo. Nel dire le ultime parole Bahamut prima indicò la direzione da cui era venuto e dove aveva combattuto, terminando poi le ultime parole con un ghigno compiaciuto.
    Ho provveduto subito a seguire Raltias, ma purtroppo l'ho trovata svenuta a terra davanti a quel camioncino. Se dovessi fare un' ipotesi, direi che abbia tentato di ostacolare la fuga del rapitore col suo stesso corpo, bloccando la corsa del veicolo. Anche il rapitore non ne è uscito incolume, sebbene possedesse uno strano potere che gli ha consentito di richiamare delle creature a combattere per lui. Sono riuscito a stenderlo, ma purtroppo durante lo scontro una delle creature ha tentato di abusare di Raltias e per scacciarla, ho involontariamente coinvolto anche lei. Voleva essere sincero, spiegando tutta la verità ed ammettendo il suo errore. La lealtà e la fiducia reciproca erano alla base dei suoi ideali familiari e sebbene nessuno dei presenti rientrasse nel suo nucleo familiare, non voleva mentire a Sarsha dopo che lo aveva aiutato a seguito del suo risveglio. Le doveva molto, sia a lei che a Raltias. Chinò quindi il capo con fare dispiaciuto.
    Sono ben consapevole di aver sbagliato e accetterò il vostro giudizio in merito alla cosa, qualunque esso sia. Purtroppo dopo un secolo e mezzo di letargo forzato, è ancora presto per riuscire a controllare al meglio la mia energia. Oltretutto il cucciolo era sparito e in una situazione così concitata ho potuto solo agire d'impulso. Voi mi avete aiutato, Sarsha... sai bene che non avrei motivo nè intenzione alcuna di fare deliberatamente del male a Raltias. Se volete possiamo tornare alla mia libreria. E' stata semplicemente coinvolta nell'inseguimento e nessuno mi ha visto uscire dal negozio in forma dragonica, quindi potremmo appoggiarci momentaneamente lì in completo anonimato e lasciare che Raltias si riposi in uno dei letti, in attesa che si riprenda. Lo avrebbe proposto con tono volenteroso e disponibile. Per la sua età non era abituato a mostrarsi così aperto e "servile", ma aveva commesso un errore e stava a lui porvi rimedio. Fu giusto in quel momento però che si rese anche lui del rumore che stava iniziando a provenire dal camion. Sino a quel momento il veicolo era rimasto nel più totale silenzio. Possibile che il cucciolo fosse svenuto a seguito dell' "incidente" tra Raltias e il camioncino, riprendendosi solo ora dal colpo? Istintivamente si girò verso il veicolo, muovendo un passo verso di esso.
    Ehm, non vorrei cambiare discorso, ma a meno che gli umani negli ultimi 150 anni non siano riusciti ad inventare una qualche diavoleria tecnologica per spostare instantaneamente cose o esseri viventi da un punto ad un altro, forse abbiamo appena ritrovato anche il cucciolo. Forse l'incidente con Raltias lo ha fatto sbattere e svenire, e solo ora si è svegliato. Se si tratta davvero di lui è meglio evitare che rimanga chiuso lì dentro ancora a lungo, ha già vissuto un' esperienza abbastanza traumatica venendo rapito. Mi vuoi aiutare, Sarsha? Lo tirerei fuori io stesso, ma il piccolino non mi conosce ed è meglio che non si spaventi ulteriormente ritrovandosi di colpo davanti un drago che non conosce. Bahamut avebbe quindi atteso la reazione di Sarsha e degli altri draghi, muovendo giusto un paio di passi verso il furgone, spostandosi lentamente proprio ad indicare che stava aspettando anche loro, che fosse un loro movimento o anche solo un loro consenso a procedere. Nel mentre avrebbe continuato ad ascoltare i rumori provenienti da dentro il furgone, osservando anche verso i finestrini per cercare di cogliere se i rumori appartenessero effettivamente al cucciolo e se all'interno vi fosse una nuova sorpresa spiacevole ad aspettarli.


    2xHZi1d
    .:Dreadwyrm:.


    .:Status Fisico: Ferita da impatto al corpo/busto e ferita da taglio (artigliata) sulla schiena
    .:Status Psicologico: Sollevato
    .:Energia: 19/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 3/10 (un Crisis Core guadagnato con l'inizio del turno (3/10))
    .:Tecniche: //
    .:Equipaggiamento: Horde Guillotine nella mano destra
    .:Note: -Dalamud: non presente in campo

    Fc2WcsI
    .:I Rock Y:.


    .:Status Fisico: Totalmente guarito
    .:Status Psicologico: Sopito nel globo
    .:Potere: //
    .:Energia: 10/10
    .:Equipaggiamento: //
    .:Note:

     
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    Sarsha lo fissò con le braccia conserte attendendo che spiegasse tutta la situazione. Da come aveva guardato prima il nemico arrostito e poi Raltias era evidente che sospettava di lui per come era stata conciata Raltias. Aveva fatto una semplice domanda e non si aspettò di essere sommersa da una valanga di chiacchiera. Le raccontò praticamente tutto ciò che era successo fino a quel momento. Dopo un primo momento di fastidio però Sarsha prestò attenzione a tutto ciò che le disse riflettendo fra sé e sé. La sincerità fu una saggia scelta perché Sarsha stava soppesando molto ciò che le avrebbe detto. Se avesse mentito si sarebbe reso ambiguo ai suoi occhi e avrebbe innalzato un enorme muro di diffidenza che gli avrebbe reso parecchio più difficile poter entrare a far parte del clan. Intanto mentre Bahamut spiegava cosa fosse successo Sarsha venne affiancata da Eldoris il drago femmina che era arrivata lì con loro, mentre Nahlor il drago maschio prese da una delle tasche della sua cintola quella che sembrava una scaglia lucente che posò contro il petto di Raltias. La ragazza inspirò aria avidamente gemendo per il dolore incarcando un poco la schiena per poi afflosciarsi fra le braccia di Nahlor che se la mise in braccio dandole una affettuosa lappata sulla guancia.
    Fra poco ti sentirai meglio. le disse amorevole.
    Ad un certo punto durante il racconto di Bahamut le due femmine di drago si guardarono negli occhi come se avessero voluto fare un commento ma alla fine non dissero nulla tornando a guardare Bahamut.
    Sei stato fortunato che siamo arrivati noi, se fosse successo qualcosa di grave a Ralthias ti avrei staccato io stessa la testa dal collo. Ma capisco anche la difficoltà della situazione, noi draghi abbiamo abilità distruttive difficili da controllare. Raltias fortunatamente possedeva la scaglia sacra e non si è aggravata. disse prima che le fece notare che c'era qualcosa nel furgone e che poteva essere il cucciolo che avevano tentato di rapire. Sarsha si voltò verso il furgone e anche lei sentì dei rumori provenire da essi. Annuì quindi e si avvicinarono tutti al furgone. Attraverso i finestrini non avrebbero visto niente. A quanto pare l'evocatore era solo. Sarsha si avvicinò ai portelli postriori del furgone ed aprì il veicolo. Da esso sfrecciò fuori il cucciolo che si fermò davanti a Sarsha e Bahamut ringhiando contro di loro aggressivo e spaventato, o per lo meno per il primo momento, poi sembrò riconoscere Sarsha ed Eldoris e si calmò guardandosi attorno allarmato fin quando non vide Raltias svenuta fra le braccia di Nahlor. Emise un lamento tristissimo e corse subito verso di lei balzando sulla spalla di Nahlor per annusare Raltias e leccarla sul volto preoccupato. La giovane viverna si svegliò finalmente ed ancora un poco stordita e indebolita sorrise al cucciolo accogliendolo fra le proprie braccia dove si accoccolò continuando a leccarla.
    Non preoccuparti sto bene. sussurrò la giovane viverna al cucciolo. Sembrava che tutto fosse finito bene. L'interno del furgone aveva solo qualche piccola gabbia che si erano piegate nell'incidente e vi erano alcuni oggetti tecnologici rotti.
    E' lui il dragonico con la maledizione di cui mi parlavi? chiese la femmina di drago a Sarsha che annuì.
    Hai deciso cosa vuoi fare? chiese Sarsha senza tanti giri di parole. Si fece avanti Eldoris che si piazzò di fronte a Bahamut fiera ed orgogliosa.
    Il mio nome è Eldoris, lui è mio fratello Nahlor, facciamo parte del casato dei Theryannan. Come puoi vedere ultimamente affrontiamo sempre problemi del genere, ci farebbe comodo un aiuto dai nostri simili. L'onorevole Sarsha mi ha spiegato la tua situazione, se non hai un clan a cui appartenere puoi entrare a far parte del nostro. Hai salvato il cucciolo ma ce ne sarebbero altri da salvare. Noi possiamo ripagare cercando di scoprire come liberarti della tua maledizione e farti tornare il drago di un tempo. Alla nostra valle potresti trovare una soluzione. spiegò Eldoris. Nahlor non sembrava molto felice della notizia, ma non disse nulla continuando a fissare Bahamut come se non valesse niente. Evidentemente per lui il fatto di aver coinvolto Raltias lo aveva declassato ai suoi occhi come un perdente.
    Vuoi diventare un custode del clan? Te lo chiedo "ufficialmente" qui e adesso: Vuoi diventare parte dei Theryannan? Vuoi proteggere questa famiglia come se fosse la tua? Userai le tue abilità e il tuo credo per scovare i traditori e ridare la pace a tutti i nostri confratelli?
     
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    La spiegazione di Bahamut venne accolta inizialmente da molteplici dubbi, i quali però andarono pian piano appianandosi. Fu sollevato nel vedere come Sarsha gli diede fiducia, constatando sia la nobiltà della dragonessa sia il suo profondo legame con i suoi compagni e amici. Oltretutto osservare gli atteggiamenti così calorosi e affettuosi di quei draghi più giovani non potè non fargli tornare in mente il suo passato, sebbene una vocina nella sua testa volesse urlare ai due "piccioncini" di trovarsi una grotta appartata ed evitare effusioni in pubblico. Purtroppo simili antiche abitudini erano dure a morire e bastarono quei pochi istanti per fargli balenare in mente l'intenzione di scavare una galleria sotterranea sotto la sua libreria, al fine di ricavare una bella grotta spaziosa e umida al punto giusto, in pieno stile retrò-dragonico...
    Raltias dal canto suo, sebbene ancora un poco stordita, iniziava già a mostrare i primi segni di ripresa e questo contribuì a mettere i draghi ancor più di buonumore. La scaglia che stavano usando mostrava infatti proprietà curative a dir poco eccezionali. Certo, erano lente, ma comunque efficaci su qualsivoglia ferita Raltias avesse riportato. A quel punto rimaneva un unico problema da risolvere, che fortunatamente si rivelò più facile del previsto. Dopo che Bahamut fece notare agli altri i rumori provenienti dall'interno del furgone, Sarsha non ci pensò due volte a dirigersi verso di esso accompagnata dal "drago maledetto", come di lì a poco sarebbe stato chiamato. Spalancate le porte posteriori, il cucciolo sfrecciò fuori con aria minacciosa, pronto a difendersi contro eventuali aggressori. Ciò nonostante si ammansì subito, gettandosi su Raltias e pigolando felice nel vederla. Evidentemente il ruolo di levatrice di Raltias la poneva in una posizione ben più vicina ai cuccioli attuali di quanto non fossero in passato, dove si abituavano presto alla vita selvaggia e al girare liberamente. Certo, bisognava considerare che questo cucciolo era ancora molto piccolo e forse quella era stata la sua prima vera esperienza al di fuori della loro casa. Era un peccato dunque, che essa si fosse rivelata così traumatica. Bahamut potè solo sperare che il cucciolo potesse lasciarsi rapidamente alle spalle quanto vissuto quel giorno e che l'immagine di quel camioncino pieno di gabbie non tornasse mai più a tormentarlo.

    A quanto pare qualcuno qui ti cerca avidamente, Raltias. Ti chiedo scusa per essere rimasto indietro... fossi stato presente per aiutarti a fermare il camion, ora non staresti così... Si scusò restando a distanza, poichè non voleva innervosire il drago blu e giallo che sin da prima lo osservava con sguardo accusatorio. Fortunatamente venne il momento delle presentazioni e fu quindi possibile per Bahamut apprendere i nomi dei due nuovi arrivati: Eldoris e Nahlor. A quanto sembra i due (e forse anche altri) erano stati già informati da Sarsha in merito al suo primo incontro con Bahamut. Non sapeva quanto di preciso i due draghi sapessero sul suo conto, ma evidentemente l'averli aiutati aveva contribuito a porlo in una visione migliore rispetto a quando ancora non si conoscevano... quanto meno agli occhi di Eldoris. Fu infatti lei per prima a parlargli del loro clan, che nè Raltias nè Sarsha avevano apertamente menzionato in passato, cercando giustamente di tenerne segreto sia il nome che l'ubicazione.
    Theryannan... era un nome che non aveva mai sentito, se non dal rapitore durante il loro scontro all' ultima "palla". Da quel che poteva vedere era un clan molto unito e nobile, con possibili discendenze antiche di cui lui però era evidentemente all'oscuro. Di fronte a ciò, Bahamut ritenne fosse meglio evitare di far notare ai presenti come quel criminale lo avesse insultato... e attraverso lui avesse anche insultato il loro clan, raggruppandolo sotto il loro "vessillo".
    Fu quindi con un misto di commozione e gratitudine che Bahamut accolse la proposta di Eldoris. In un primo momento non disse nulla, forse per celare ai presenti quel suo momentaneo impulso emotivo. Sebbene lui per primo si fosse offerto in passato di aiutare Sarsha e Raltias, non si aspettava una simile proposta e ciò lo rese molto felice, al punto che quasi non gli importò della possibilità di poter provare a riottenere il suo vecchio corpo. Era ben poca cosa, dinnanzi all'opportunità di non continuare ad essere da solo. Certo, aveva Rock. Ma il fallimento nel proteggere la sua famiglia e la consapevolezza delle sue colpe erano un peso di cui lo yogami poteva alleggerire solo una piccola parte. In fondo per Bahamut quei 150 circa di letargo erano volati come un battito d'ala e difficilmente riusciva ad abituarsi a non avere più altri draghi accanto. Era una solitudine quasi opprimente, ma ora gli veniva data la possibilità di porvi rimedio. Quando infine Sarsha pronunciò la sua domanda, la prima reazione di Bahamut fu di ruggire verso il cielo, con quanta più forza potesse... al punto quasi da strozzargli il fiato in gola nel momento in cui lo sforzo del ruggito gli si ripercosse sulla schiena, lì dove lo strano armadillo lo aveva ferito. Si rivolte quindi a Sarsha ed Eldoris, il muso un misto di fierezza e commozione.

    Aye! Il mio credo è sempre stato uno: "Per la famiglia!". Ma non so cosa sia rimasto della mia famiglia, nè se vi siano stati sopravvissuti alla devastazione che ci ha colpiti. Potrei passare altri 150 anni senza fare nulla, a parte vagare e aspettare di incontrarli nuovamente, solo per ritrovarmi con un pugno di terra nella zampa. Potrei, certo... ma al tempo stesso non posso e non voglio restare fermo a oziare come un anziano dormiente. Non quando ci sono draghi che combattono per la loro indipendenza e cuccioli che vengono rapiti da simili rifiuti umani senza spina dorsale. E' mio diritto e mio dovere aiutare i miei simili in difficoltà. Io non ho niente da poter offrire ai Theryannan, a parte le mie fiamme e questo corpo maledetto. Ma se riterrete che ciò sia sufficiente, sarà per me un piacere e un onore porli al servizio e a guardia del vostro clan! Concluse la sua frase battendosi il petto con la mano libera dalla spada, chiusa a pugno all'altezza del cuore. Un gesto deciso, un gesto perentorio... un gesto che forse poteva significato per lui l'inizio di una nuova via da seguire.


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    .:Status Fisico: Ferita da impatto al corpo/busto e ferita da taglio (artigliata) sulla schiena
    .:Status Psicologico: Orgoglioso e deciso
    .:Energia: 27/80
    .:Potere: .:Livello I:.
    -Bahamut una volta trasformato non può scattare, ma può levitare ad una distanza massima pari alla metà del suo Jumper.
    -Bahamut può accumulare un massimo di 2 Crisis Core per turno, fino ad un massimo di 10.
    -In questo livello la portata massima delle tecniche di Bahamut è di 5 metri.
    -Le tecniche di Bahamut sono alimentate da una fiamma pura che ne aumenta leggermente i danni da usura, inoltre la loro forza distruttiva sarà superiore a quella di Bahamut del 25%. Superati i 5 Crisis Core il bonus sale al 50% e i danni da usura vengono velocizzati di molto, ma la velocità di Bahamut risulta dimezzata.
    -Bahamut può consumare 5 punti Crisis Core per azzerare il costo di una tecnica oppure per raddoppiarne la potenza distruttiva e la portata.
    .:Crisis Core di Bahamut: 4/10 (un Crisis Core guadagnato con l'inizio del turno (3/10))
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    .:Note: -Dalamud: non presente in campo

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    .:Status Fisico: Totalmente guarito
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