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Selenya pensato Selenya parlato Narrazione
Una risata divertita risalì le labbra della russa, osservandolo: "Ohhh, beh ... effettivamente, penso di aver testato mooolto a fondo l'efficienza del tuo amico qui sotto. Guarda un po' quanto mi ha riempita!", disse, prima di abbassare lo sguardo sulla "scena del crimine" di fronte a lei. Si morse il labbro inferiore, osservando, non senza una punta di imbarazzo, lo tsunami di afrodisiaco e sperma appena abbattutosi nella stanza ... non che quel genere di situazioni le fossero nuove, ma era la prima volta che qualcuno le faceva notare, senza troppi mezzi termini, quanto le sue dosi tendessero a essere fuori dalla norma. "Si, si, si ... avresti fatto un macello pure tu, se non fossi stato costretto a svuotarti dentro di me!", protestò, lasciandosi sfuggire un mugolio compiaciuto nel sentire le labbra di lui contro il collo. Socchiuse gli occhi, gustandosi silenziosamente beata la morbidezza delle labbra di lui contro il collo mentre le mani di lui abbandonavano infine il seno di lei. "Mmmhhh ... tu guarda, me le hai munte per bene.", disse, osservando divertita il seno che, dopo il trattamento tutt'altro che gentile di quello, pareva aver ripreso la propria dimensione originaria: sempre abbondante, certo, ma perlomeno non sembrava sul punto di scoppiare da un momento all'altro. Si massaggiò soddisfatta il seno, sorridendo appena mentre lo ascoltava in silenzio ... mugolò soddisfatta, nel sentirlo uscire dal proprio corpo appoggiando la verga ancora dura contro la sua natica. Sorrise: "Mmmhhh ... bene, in questo caso. Che ne dici di fare conoscenza anche con la mia seconda fessurina? Tende a ingelosirsi molto sai, quando qualcuno la ignora preferendo il suo fratellino di dietro.", disse, prima di voltarsi in modo da trovarsi, sebbene ancora sopra di lui, ora in grado di guardarlo direttamente negli occhi. Si leccò il labbro inferiore, divertita, abbassandosi su di lui e regalandogli un lungo e profonda bacio curandosi anche di mordicchiargli possessivamente il labbro inferiore per poi lasciar scorrere le mani sui muscoli tonici e scolpiti di lui. "Va bene, ma sappi che se mi lascerai le redini ... beh, potrei diventare un pochino violenta.", disse, sorridendo perfidamente, prima di graffiargli possessiva il petto e guidare quindi la verga di lui al proprio interno. Mugolò soddisfatta, sentendolo entrarle dentro e iniziando a cavalcarlo con decisione, arrossendo nel momento in cui, a causa delle spinte, la sua fessura posteriore iniziò a far fuoriuscire una gran quantità del seme precedentemente immessovi.
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