[Combattimento] Mondi differenti

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  1. EllariaSand
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    Narrazione


    Il poveretto non era masso affatto bene, e la conferma alle sue preoccupazioni sopraggiunse solo pochi istanti dopo quando, nel cercare di sistemarsi meglio, il rosso andò a pressare troppo l'arto già di per sé sufficientemente mal messo finendo quindi col gemere in preda al dolore.
    Selenya scosse il capo, palesemente esasperata ... il suo primo istinto sarebbe stato quello di schiaffeggiarlo, in modo severo ma non doloroso, sul capo così da rimetterlo in riga e convincerlo a starsene un po' fermo. Tuttavia, l'espressione palesemente rintronata di lui, aggiunta alle condizioni tutt'altro che piacevoli in cui verteva il suo fisico, la spinsero a desistere limitando il proprio rimprovero a una severa occhiata di ammonimento: "Cerca di stare fermo, piccoletto. Ci ho messo un bel po' a medicarti come si deve, quindi vedi di non mandare in malora i miei sforzi.", disse, per poi sospirare tra sé e sé e tornare ad accarezzargli silenziosamente il capo, non senza un leggero segno di rossore sul volto nell'ascoltarne le parole. Da un lato, avrebbe voluto prenderlo per la collottola e mettere subito in chiaro che se ne avesse parlato con qualcuno gli avrebbe tagliato le palle, dall'altro però non se la sentiva proprio di infierire ulteriormente su di lui ... anche perché volente o nolente doveva ammettere che, col muso tutto arrossato dalla febbre e dalla sorpresa per quell'inattesa situazione, quella testa quadra era anche tutto sommato carina.
    Scosse il capo.
    Che diavolo le passava per la mente?
    Era nuda assieme a un umano che per poco non aveva seriamente rischiato di far passare all'altro mondo, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era affaticarlo ulteriormente con attività che, sebbene certamente piacevoli, avrebbero rischiato certamente di aggravare le sue già dolorose condizioni.
    Dovette quindi ricorrere a tutto il proprio autocontrollo per ignorare il crescente calore al bassoventre, accompagnato per altro da un rapido inturgidirsi dei propri capezzoli, per tentare quindi di pensare ad altro ... e ci sarebbe anche riuscita, se improvvisamente non avesse sentito la mano del giovane "moribondo" avvicinarsi cauta alla propria natica, fino ad afferrarla con una fermezza decisamente sorprendente da parte di un rosso che aveva sfiorato la morte.
    La mannara si irrigidì di botto, incerta se credere o meno a quello che stava succedendo.
    E se normalmente avrebbe quanto meno dato di matto, nel momento in cui, abbassando lo sguardo, si ritrovò a osservare il volto arrossato e febbricitante del giovane perse completamente qualsiasi istinto aggressivo arrivando persino a lasciarsi sfuggire un lieve sorriso intenerito ... chissà come, dal riuscire a farla andare fuori dai gangheri a ogni battuta quel giovane era passato al farla intenerire come lei stessa non si sarebbe mai aspettata di poter fare, al punto che l'unica cosa che fece fu sbuffare silenziosamente, cercando di celare alla meno peggio quel senso di tenerezza che sicuramente avrebbe preferito non fargli notare: "Mpf ... è incredibile. Ti ho quasi ucciso, ma riesci ancora a pensare a cose del genere ... voi uomini siete veramente assurdi.", osservò, raggiungendone la mano con la propria, per poi guidarla silenziosamente verso il proprio seno, "Normalmente, saresti già senza mano. Tuttavia, se soddisfare le tue voglie potrà farti sentire meglio, o quantomeno farmi perdonare ... allora vedrò di aiutarti."
    Sorrise, cercando quindi, con estrema delicatezza, di portarsi sopra di lui per poi sfiorarne dolcemente la guancia: "Mettiamo però in chiaro una cosa. Non sei assolutamente nelle condizioni di muoverti, quindi stai buono e lascia che sia io a occuparmi di te ... o queste ...", fece scivolare silenziosamente una mano sul suo cavallo, premendovi provocantemente sopra, "... te le stacco. Capito testa quadra?", disse, senza tuttavia smettere di sorridere, per poi chinare silenziosamente il capo su di lui. Le labbra della mannara si dischiusero appena, mentre attirava il capo di lui a sé e, sempre cercando di non fare nulla che potesse provocargli dolore, cercava di catturare quelle di lui in un lungo e decisamente languido bacio ... il tutto senza smettere di massaggiarne divertita il pacco.
    Inutile dire che, ormai, i suoi propositi di trattenersi erano ufficialmente andati a farsi bene dire.
     
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