Il punto della situazione

x Amy e Doomchan

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    Syndra e Nariko ormai erano più che complici e con immenso divertimento notò come Syndra sfruttasse alla perfezione ogni espediente per torturare in modo piacevole il loro eroe. Difatti rdiacchiò divertita quando notò che Syndra posò i piedi al suolo per camminare così da sfruttare l'ondeggiamento dei suoi seni. Capì subito che lo aveva fatto apposta dato che a scuola poteva levitare tranquillamente, i ragazzi conoscevano questa peculiarità della loro insegnante. Quella ragazza ormai aveva raggiunto i suoi stessi livelli di perversione e lussuria. I tempi in cui la dolce e ingenua Syndra non sapeva manco cosa fosse il piacere della carne erano molto lontani ormai. Ricordava ancora le volte che le puliva la bocca sporca di marmellata e sospirava chiamandola "impiastro". Chissà se Arashi le avrebbe rimproverato il fatto che aveva reso sua figlia una pervertita? Sperava che non lo scoprisse mai, anche se probabilmente qualcosa lo aveva già intuito nel vederla in compagnia di Nariko ed Iceringer. Bah ma che razza di pensieri andava a fare? Quel giorno dovevano solo svagarsi e non pensare a nulla. Quindi quando Syndra la affiancò per camminare vicino a lei, di tanto in tanto portava una mano sui suoi fianchi, come due amiche che passeggiavano tranquillamente insieme, in realtà lo faceva per spostare i capelli dal sedere di Syndra e lasciarlo in bella vista davanti ad Iceringer e magari nelle curve da fare andava a urtare i fianchi di Syndra contro i suoi, così che le loro chiappe rimbalzassero e mostrassero quanto fossero elastiche e piene. In poche parole per Iceringer sarebbe diventato quasi impossibile staccare gli occhi di dosso. Si girò solo una volta verso il ragazzo quando chiese loro di rimetterlo a posto. Mostrò un ghigno piuttosto compiaciuto e sollevò un dito verso l'alto facendogli cenno di "no".
    E' per il tuo bene, e sopratutto il nostro. fece per poi ridacchiare malefica mentre attraversavano i corridoi della scuola, scendendo le scalinate per dirigersi verso l'area di ricreazione. L'ambiente era sempre pieno di studenti che si fermavano lì nelle ore di buca attendendo la loro prossima lezione. Il bar era abbastanza semplice ma non mancavano le tipoche decorazioni che si ripetevano nella scuola. I baristi erano due curiose creature, probabilmente degli homunculus abbastanza basilari. Erano molto efficenti e sembravano instancabili. Nariko guidò il gruppetto verso un angolo del locale sedendosi ad un tavolino dove vennero subito raggiunti dal cameriere homunculus che prese le loro ordinazioni: per Nariko un maritozzo alla panna ed un cappuccino. Attese che anche gli altri prendessero le loro ordinazioni. Fece un piccolo dispetto a Syndra, ma non tanti rivolto a lei bensì ad Iceringer una volta che Syndra allontanò la sedia per prendere posto avrebbe poggiato un piede contro la gamba della sedia, così che quando avrebbe spinto in avanti la sedia per avvicinarsi al tavolo non si sarebbe avvicinata facendo rimbalzare il suo seno per ogni piccolo tentativo di farlo. Solo dopo qualche volta la lasciò avvicinarsi al tavolo. I giochi erano appena iniziati.
     
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    Erano un duo semplicemente diabolico e sembrava esserci un'affinità ben oltre lo spontaneo tra di loro, quando si trattava di cose perverse pensavano praticamente all'unisono e anche Syndra non esitò a mostrare ad Ice uno spettacolo molto particolare e perverso: le dita che se ne stavano strette vicinissime alle natiche di Nariko affondavano in maniera vistosa nella sua carne per potergli dare un assaggio visivo di quanto piacevole al tatto fosse la loro carne vogliosa. Si voltò anche lei sollevando a sua volta l'indice in segno di negazione, quasi come a fare il verso alla sua maestra ma in realtà non fu che un diabolico riflesso per il loro grande guerriero.
    Tornerà al suo posto quando saremo soddisfatte, e non prima! Quindi fai il bravo...
    Attraversando i corridoi con tutta quella gente intorno era diverso dal solito, perfino gli studenti se ne resero conto: Syndra e Nariko erano sempre molto unite ed affiatate ma quasi mai le vedevano ridacchiare malefiche mentre si stringevano tra di loro, maledicendo con le loro cattiverie il povero Ice che non aveva nessuna scelta se non quella di assecondarle. Forse in quei momenti incarnavano davvero il reale concetto di "strega", per questo altre agli sguardi confusi e perplessi ce n'erano altri anche molto ammirati. Sguardi che ovviamente non passarono inosservati a Syndra e che le fece venire un'idea molto interessante. Ma si sa: lavorare a stomaco vuoto era una pessima idea, quindi avrebbe rimandato tutto a dopo la colazione. Syndra si lasciò guidare dalla sua maestra accomodandosi al tavolino dove sarebbero state servite, prestando molta attenzione a lasciare lo spazio ad Ice in modo che si ritrovasse tra di loro, mentre invece le due streghe se ne stavano una davanti all'altra. In un primo momento Syndra non si accorse che la sedia si muoveva male per colpa di Nariko e un primo strattone arrivò distratto e confuso, non per questo il suo seno non rimbalzò, anzi: fu piuttosto intenso e vista la forza nelle spalle di Syndra Ice avrebbe percepito chiaramente il suo fallo comprimersi tra quei morbidi seni e fare su e giù, come una velocissima e preliminare masturbazione. Quando poi chinò lo sguardo per cercare di capire cosa non andasse, ritrovandosi la lunga e seducente gamba di Nariko a farle da ostacolo, la giovane apprendista allargò un ampio e malizioso sorriso, volgendolo poi verso Ice per fargli capire che i giochi stavano iniziando. Il primo era uno strattone improvviso, gli altri che seguirono furono momenti assai più lunghi e ritmici, Syndra avrebbe fatto in modo di alzare il mento e spingere in avanti il petto così da offrire ai suoi amanti il perverso spettacolo del suo seno che danzava intorno a quella verga estremamente eccitata e calda. Si sarebbe beata del suo bollore e delle sue pulsazioni, ostentando quei movimenti forse un pò troppo visto che a tratti sembrò voler sfuggire da quel morbido abbraccio, ma mentre prendeva l'ordinazione seguendo l'esempio di Nariko, Syndra rimise a posto il "sigillo" iniziando a muovere le gambe sotto la sedia come una bambina pestifera avvicinandole lentamente a Nariko per poterla accarezzare.
    Che te ne pare della scuola Ice? Abbiamo rimesso su qualcosa di davvero carino non trovi? Sapessi quanta magia impregna queste mura... e non è solo merito nostro sai? Ha conservato una grande quantità energetica del Tartarus che l'aveva intrappolata... nulla di pericoloso ovviamente, abbiamo tutto sotto controllo, ma è affascinante vedere come la magia reagisce in determinati contesti e forme...
    E la affascinava davvero, anche se in quel momento tutto il discorso serviva a mascherare la sua lenta risalita dei piedi verso le gambe della sua maestra, intenzionata a stuzzicare anche lei e non solo Ice. Si preoccupò di prendere uno dei grossi menu del bar, aprendolo completamente come se fosse un tabellone per nascondere lanci di dadi misteriosi, così quando sarebbe arrivata la loro ordinazione avrebbero potuto nascondere il tavolo al meglio delle loro possibilità.
     
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    Un grande eroe ha sempre un nemico giurato, qualcuno che non può sconfiggere neanche con tutto l'impegno del mondo. Iceringer si ritrovava spesso a pensare che forse era un bene il fatto che il suo nemico giurato fossero quelle due streghe, ma d'altro canto era anche un grande, grandissimo male. Quando volevano, coalizzandosi come diavoli gemelli separati alla nascita, riuscivano a chiuderlo in una trama intricata di inganni, seduzione, perversione ed umiliazione dalla quale non poteva liberarsi e, molto meno inconsciamente di quanto fosse disposto ad ammettere, finiva sempre col ricascarci con tutte le scarpe. In quel contesto poi non c'erano solo i corpi maliziosi e quei sorrisi perversi che lo tentavano e gli seccavano totalmente la gola facendolo arrossire: c'era anche una folta platea di osservatori che non potevano non guardarli, bastavano Nariko e Syndra messe una di fianco all'altra per attirare l'attenzione, il fatto che non ci fosse nessun collare a tenerlo non significava che quel paonazzo mastino con le dita intorno al naso non fosse al loro seguito. Cosa sarebbe successo se avessero capito cosa avevano architettato quelle due? In fondo erano circondati da streghe e maghi, sicuramente potevano percepire la puzza di sortilegio che quelle due riuscivano a tirare fuori con le loro fattucchierate, quindi il livello di stressi di Iceringer in quel momento era alle stelle e il brutto era che poteva sfogarlo essendo la sua verga avvolta da quella soffice morbidezza. Doveva arrendersi: poteva solo assecondarle e magari avrebbero rimesso al loro posto il suo prezioso Puer Estus.
    D'accordo ma vi prego... siate discrete... non voglio sbandierarlo davanti a questa platea, sono pur sempre un supereroe io! Che esempio darei a queste giovani menti impressionabili?!
    Mormorò sottovoce, seguendole con le orecchie basse. Col senno di poi avrebbe ripensato che si trovava in un covo di streghe di Umbra e che probabilmente lì dentro quella piccole apprendiste erano già a buon punto con le capacità di soggiogare le menti dei poveri allupati come Iceringer, ma per il momento voleva pensare positivo. Sbuffò arrivando al tavolo con loro, cercando di distrarsi pensando ad altro: quel luogo riusciva davvero a rapirlo non solo per la sua struttura ma anche per chi lo popolava. C'erano tantissime creature strane che si comportavano come esseri umani, e qualcosa di molto simile ad automi magici a servire i tavoli. Le streghe stavano attente alla discriminazione. Decise di dare una possibilità alle loro proposte "magiche" per la colazione ma mentre consultava il menù sentì chiaramente le sue palle risalirgli lo stomaco portandolo a trattenerei l fiato e arrossire ancora. si voltò verso Syndra e si rese conto che stava usando la scusa della sedia scomoda per far ballare ancora le sue tette, masturbandolo in sostanza. La cosa gli provocò degli spasmi vistosissimi e degli urletti simili a gemiti di piacere che lo costrinsero a nascondersi la bocca col menù, mentre l'unico sfogo che si concedeva era una cappella rovente che spingeva contro il petto di Syndra, alla ricerca dell'agognata libertà. Si, quel paradiso di carne era piacevole ovviamente ma in quella situazione Iceringer si sentiva oppresso. Quando il cameriere arrivò a prendere l'ordinazione, il ragazzo balzò sull'attenti tendendo la bocca il più possibile nella speranza di non dare nell'occhio, ottenendo l'effetto contrario, mentre allungava frettolosamente il menu all'automa.
    Quellochehannopresolesignoregrazie!
    Disse tutto d'un fiato, per poi tornare con le mani sulla bocca, oramai del tutto eccitato ed incapace di fermare le pulsazioni del suo membro. Strinse i pugni portandoli sul tavolo e picchiettando su di esso senza metterci troppa forza. Sbatteva anche i piedi a terra nella speranza di riuscire a trattenersi.
    Un maritozzo a Londra... mi sento sporco... è troppo tempo che non venite a Roma, questo si che è un crimine...
    Non poteva negare che confidava nella loro cucina magica, ma di sicuro un maritozzo a Londra non era degno di quello originale. Syndra e Nariko si comportavano in maniera naturale, addirittura la prima iniziò ad imbastire un discorso sulla scuola che non rincuorava minimamente Iceringer.
    Ah si? E' bello sapere che anche l'energia di un Tartarus si può sfruttare in maniera positiva... o almeno spero...
    In una differente situazione quel discorso avrebbe anche colto il suo interesse, ma al momento era troppo distratto dagli eventi per usare un tono di voce normale, che si rivelò invece squillante e forse perfino frettoloso.
     
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    Fu davvero difficile trattenere una risata quando Syndra non capì che stava succedendo. Le bastò però vedere il suo piede per capire e aprofittare a sua volta della mossa subdola che stava usando contro Iceringer. Oltretutto anche Nariko ebbe modo di potersi godere lo spettacolo dei seni di Syndra che ondeggiavano ad ogni strattone, facendole chiedere per un attimo chissà che paradisiaca sensazione stesse provando Iceringer in quel momento. Alla fine decise di smettere di ostacolare la sedia di Syndra permettendo tutti di accomodarsi come si doveva. Mentre lei si godeva le reazioni di Iceringer notando il rossore sul suo volto e ghignando malefica nel vederlo battere i pugni sul tavolo.
    Hai ragione è da tanto che non veniamo a Roma, in effetti i dolci che fanno qui sono diversi da quelli romani, ma saranno ugualmente buoni. Eccoli... fece adocchiando il cameriere, ma in realtà voleva avvisare i suoi compagni di stare un attimo attenti. Vennero posate sul tavolo le tazzine e i piattini con i dolci. I maritozzi erano in effetti diversi da quelli romani, non avevano la forma di una sorta di panino ma di una ciambella con la panna montata su di essa. Portò l'indice sulla punta della panna per raccoglierne un pochino sul dito e portarselo alla bocca, ciucciando il dito in modo sensuale per poter irretire anche Syndra e non solo Iceringer con quel gesto. Si lasciò carezzare la gamba volentieri, guardando verso la ragazza con un piccolo sorriso malizioso. Allungò una mano verso la sua scollatura, carezzando con il dorso delle dita la sua pelle liscia e perfetta prima di infilare le dita fra di esse per tirare fuori lentamente il membro del loro eroe. Lo poggiò sul tavolino nascondendole dietro il menù che la sua astuta allieva aveva preparato per nascondere i loro giochi agli occhi indiscreti.
    Di solito rimprovero sempre i miei alunni quando giocano con il cibo. Ma lo faccio perché viene sprecato... afferrò la sua ciambella con sopra la panna e lo fece scivolare lungo il pene, come se fosse una specie di dito a cui stava mettendo un anello. La panna si sarebbe depositata sulla punta e lungo i bordi adattandosi al suo corpo in modo perverso ma anche molto goloso. Iceringer avrebbe sentito la freschezza della panna e la morbidezza dell'impasto attorno al proprio membro.
    Siccome ho fame non sprecherò nemmeno una briciola o una goccia di questa deliziosa panna. fece per poi avvicinare il membro alla propria bocca saggiando la panna sulla punta risucchiandone giusto qualche centimetro, facendogli sentire tutto il calore della sua lingua e delle sue labbra in contrasto con la freschezza della panna. Assaporò la panna e ripulì per bene la punta passando la lingua anche sotto la piega del cappuccio e lungo la linea del frenulo, raccogliendo la sostanza che si depositò anche sul minuscolo forellino. Mugugnò mentre lo saggiava, facendo sembrare che stesse apprezzando molto il sapore del dolce.
    Uhm.. assolutamente delizioso, sembra più buono del normale. fece ghignando sempre più divertita mostrando alla sua allieva la punta ripulita facendola somigliare ad una perversa fragola che sormontava una torta. Raccolse con un dito della panna lungo i bordi e la raccolse di nuovo sulla cappella prima di porgerla verso Syndra come se stesse porgendo un semplice cucchiaio.
    Provalo Syndra, oggi la panna è davvero speciale. fece lanciandole una occhiata complice e perversa. La eccitava sempre molto vederla mentre dava piacere al suo compagno. Le dava la sensazione di corromperla, di guidarla verso la preda come fa una tigre che insegna al proprio cucciolo a cacciare. Inoltre con quell'incatesimo aveva la sensazione di domare Iceringer con una facilità disarmante.
     
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    Anche se restava ancora una ragazza piuttosto ingenua, Syndra aveva imparato a nascondere le sue malefatte e dissimulò una serietà e tranquillità impeccabili quando il cameriere portò le loro ordinazioni, limitandosi a lanciare qualche sguardo divertito verso Ice e le sue inutili obbiezioni. Nariko accolse le sue attenzioni rispondendo a tono e leccando via la panna da uno di quei dolcetti invitanti come se fossero già nudi e sotto le coperte. Syndra si limitò ad allargare un pochino le palpebre per non farsi vedere ma la sua maestra avrebbe sentito chiaramente il piede della giovane tremare sulla sua pelle, impaziente di vederne ancora. Non dovette attendere troppo, perché Nariko volle subito passare ai fatti, afferrando la scollatura di Syndra che in tutta risposta gliela offrì, portando il petto all'infuori e il mento all'insù come se fosse una perversa coppa da cui attingere tutti. Sentire la verga di Ice che scivolava fuori fu piacevole e divertente, le strappò una risata divertita ma una volta privata di quel dono sentì un grosso vuoto. Fortunatamente però, sapeva che i giochi erano appena iniziati e questa era una consolazione.
    Ice cerca di contenerti... se continui così il menu non basterà a nasconderlo sai?
    Un complimento mascherato da rimprovero, ma anche un modo per tenerlo al guinzagli ed impedirgli di distrarsi. Dopodiché, senza smettere di carezzare la sua adorata maestra con le gambe, avvicinandosi sempre di più alla sua vita, Syndra rimase ad osservare il piano perverso di Nariko guardandola con una certa ammirazione mentre faceva scivolare quella delizia ripiena di panna intorno al loro adorato giocattolo nuovo di zecca. Adesso si che la colazione stava prendendo una piega super appetitosa. Rimase in silenzio, come se quello fosse un momento solenne, lasciando che Nariko decorasse la sua "preda" al meglio prima di iniziare finalmente ad assaggiarla. La giovane strega era totalmente rapita da quello spettacolo, al punto che seguiva con piccoli movimenti del capo tutte le mosse di Nariko, addirittura muoveva la lingua e le labbra come se volesse trovarsi al posto della strega davanti a lei, impaziente di averne un assaggio. I suoi piedi si irrigidirono: quello spettacolo la stava eccitando e non sapeva proprio quanto ancora avrebbe retto, ma l'espressione di Ice le avrebbe dato tutta la carica di cui aveva bisogno. Dopo il primo assaggio di Nariko che aveva reso turgidi e visibilissimi i capezzoli della sua allieva, Syndra divenne impaziente e quando le venne offerto il turno, saltellava praticamente sulla sedia.
    Tocca a me tocca a me! Guardami Nariko... guardami bene. Devi dirmi se lo sto facendo nella maniera giusta...
    Commentò maliziosa lanciando un occhiata perversa prima alla sua maestra e poi ad Ice col preciso scopo di fargli capire quanto era nei guai a quel punto. Afferrò anche il suo dolce facendolo scivolare sul membro come aveva fatto Nariko, ma Syndra fu ingorda: riuscì a premerlo con le dita quel tanto che bastava per non distruggere la pasta di cui era composto ma lasciando che molta più panna fluisse su tutta la mazza, quasi ricoprendolo del tutto. Prima che potesse iniziare sembrava proprio tutto un altro dolce e Syndra lo fissava con un misto di perversa ammirazione e sincera golosità. Non si rese conto che un cameriere l'aveva raggiunta: la sua voce la fece sobbalzare ma solo per un attimo, visto che quel fallo era così ben nascosto da risultare irriconoscibile. Il cameriere si offrì di arricchirlo e ovviamente Syndra non si fece pregare.
    Oh si, grazie mille... potrei avere un pò di cioccolata lì sopra?
    Ingorda da morire, Syndra lanciò uno sguardo malefico ai suoi amanti con la lingua che pendeva fuori dal labbro, impaziente di poterlo assaggiare. Il cameriere lasciò scivolare su tutta la struttura una grande quantità di cioccolata che lo decorò a dovere, e dopo i ringraziamenti di Syndra si fece da parte. Ora era tutto pronto e non si fece di certo aspettare: spalancò la bocca e partendo dalla punta iniziò a spingere quanta più carne poteva. Sembrava impaziente vista da fuori, ma non lo era affatto: la lingua circondava la cappella e la punta di Ice leccandola avidamente, succhiando nella gola golosa di Syndra tutto il cioccolato e la panna che poteva. Ovviamente però, visto che ce n'era troppo di tutto e in largo eccesso, Syndra finì con spalmarsene una discreta quantità intorno alle labbra e sulle guance... cosa che non la scoraggiò minimamente. Spalancò la bocca arrivata a circa metà, lasciandolo uscire senza chiudere le labbra così che quel delizioso mix di saliva e cioccolato ricadesse sulla verga di Ice ed iniziasse a scioglierei l suo pasticcio. Syndra spalancò la bocca e si avvicinò a lui con la lingua, leccandolo prima di prenderlo in bocca, serrando le labbra più saldamente stavolta lasciando che le sue vene pompassero e risultassero percettibili attraverso ogni parte di quel perverso assaggio. Syndra non succhiò via tutto, intorno alla mazza e alla pasta c'era ancora molta panna e cioccolato, ma volle condividerla con la sua maestra. Portò quella delizia perversa al centro del tavolo, strappando un pezzo del suo maritozzo dalla base, passandolo poi sulla panna e infine portandoselo alla bocca, trasformandolo in un comodo snack.
    Ice? Il tuo non lo mangi? Guarda che ci pensiamo noi eh...
    Ridacchiò perversa mentre tornava a toccare le cosce della sua maestra con le gambe. Suonava decisamente come una minaccia...
     
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    Riusciva a sentire la tensione sessuale tra quelle due, il modo in cui si guardavano era allo stesso tempo eccitante e preoccupante. Il ragazzo dovette lottare moltissimo per trattenere gli spasmi e i gemiti, e di sicuro lo aiutò il cameriere appena arrivato, che oltre al rossore sul suo volto assistette di nuovo allo spettacolo di un uomo alla fine dei suoi giorni che tenta di biascicare qualcosa.
    Azziemille...
    Tentò di riprendere fiato, ma la tristezza lo colse quando realizzò che per quanto invitanti fossero quei dolcetti non somigliavano affatto alle glorie romane a cui era abituato. quindi dovette soltanto accontentarsi e sospirare. L'ennesimo colpo basso arrivò quando Nariko sfilò il suo membro dalla scollatura di Syndra, il ragazzo non realizzò subito cosa stava per succedere e sgranò gli occhi timoroso che potessero tirarlo fuori e sbandierarlo ai quattro venti. Dovette nascondersi la bocca per non urlare come una ragazzina davanti al suo idolo tutto muscoli super laccato, ma quando se lo ritrovò davanti piazzato sul tavolo come se fosse una decorazione la tristezza la colse di nuovo. Quello era diventato? Il marmoreo trofeo di un paio di streghe perverse? Che finale ingiusto per uno nobile d'animo come lui, che anche se pensava così, dall'altra parte doveva ammettere che fare entra ed esci dalle tette di Syndra con tanta facilità era davvero piacevole, ma che tortura... i complimenti di Syndra poi non lo aiutavano affatto a calmarsi, anzi facevano tremare quell'affare che, improvvisamente, si sentiva fin troppo spoglio. Non riuscì a muovere la minima obbiezione però, visto che Nariko non perse neanche un secondo e con la premessa di non star affatto giocando col cibo (bugia) iniziò a trasformare la sua mazza i un vecchio gioco di società stile anni novanta dove una serie di anelli vanno inseriti all'interno di un cilindro con lo scopo di... oddio, a che diavolo serviva quel gioco? Assurdi i giochi che svendevano ai bambini a suo tempo. Impossibile distrarsi in quel momento, visto che Nariko iniziò immediatamente a leccare la verga del ragazzo con la sua solita perizia. Iceringer dovette serrare le dita sul margine del tavolo per resistere ed in un primo momento ebbe la tentazione di chiudere gli occhi così magari sarebbe riuscito ad andarle contro... ma con quale coraggio poteva privarsi di un simile spettacolo? Nariko era paziente, abile, sapeva dove toccare e soprattutto quando farlo. La verga di Iceringer tremava come se volesse restare immobile, timorosa che potesse arrivare uno schiaffo da un momento all'altro se solo avesse provato a disubbidire. Tremava e diventava sempre più caldo. Il respiro di Iceringer si spezzò fino a che la strega non smise finalmente di torturarlo, e anche se sentiva di nuovo quel vuoto gelido intorno a sé, il giovane eroe riuscì a tirare un sospiro di sollievo. Sperava fosse finita, ma quando vide quella portata passare da Nariko a Syndra con la leggerezza di una coppa Alaska, i suoi occhi si sgranarono di colpo temendo il peggio appena Syndra prese il suo maritozzo iniziando a fare l'esatto opposto di Nariko: addirittura un cameriere le portò una colata di cioccolato che lasciò a bocca aperta Iceringer e i suoi pochi neuroni ancora sani di mente, iniziando ad assistere ad uno spettacolo assai diverso da quello di Nariko. Syndra era ingorda e impaziente, la mazza del ragazzo reagì pulsando intensamente come se dovesse esplodere da un momento all'altro. Divenne sempre più rossa man mano che la panna ne scopriva la superficie e sentendo la bocca di Syndra che lo succhiava così avidamente sentì che davvero quella grossa mazza lo stava abbandonando. Fu una lunga tortura che lo portò più che spesso sul punto di cedere, ma neanche in quel caso riuscì a resistere. Non perché non voleva venire, ma perché davanti a tutti tirare fuori una cascata di seme non era una buona idea. L'ultima volta avevano praticamente vandalizzato la macchina di un monarca, non potevano fare la stessa cosa anche in una scuola piena di giovanissimi! Piegò la schiena ed il collo all'indietro, concedendosi un istante di pausa assieme ad un lungo e rumoroso sbuffo dopo quell'esperienza. La fame era totalmente scomparsa e cercò anche di rifiutare l'invito di Syndra, ma quando quelle sue ultime parole lo minacciarono come se dovessero fare un terzo giro, il ragazzo tornò con la schiena piegata verso il tavolo, sconvolto sulla faccia che si accaparrava il suo dolce e il cappuccino, infilando tutto grossolanamente in bocca a costo di strozzarsi. Non avrebbe permesso loro di abusare oltre di quelle ciambelle perverse.
    Siete malvage! Come facciamo se non riesco a resistere... qui davanti a tutti?! Succederà un macello! Non so quanto riuscirò a resistere così!
    Era davvero provato, ma qualcosa gli suggeriva che quello era solamente l'inizio...
     
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    Adesso che ci pensava era la seconda volta che si divertivano in luoghi pubblici tutti e tre assieme. Iniziava a chiedersi se la tensione eccitasse Iceringer nonostante mostrasse disagio e paura. Era forse la paura ed il disagio ad eccitarlo? Spiegherebbe perché fosse facile stuprarlo, dopotutto che poteva aspettarsi da un uomo? Erano tutti così deboli, perfino il suo eroe dall'animo nobile e giusto cadeva vittima di certi tranelli mentali ed emozionali. Non poteva lasciarlo in quelle condizioni dovevano addestrarlo! Più agguerrita che mai decise di voler addestrare quel pene troppo vitale, così che se avesse incontrato altre nemiche donne avrebbero dovuto impegnarsi seriamente per farlo eccitare. Voleva "salvarlo" dalla sua stessa debolezza, voleva che se proprio le nemiche dovevano stuprarlo, dovevano usare la sua immagine e quella di Syndra per riuscirci perché solo a loro due non doveva resistere. Quindi più giochi perversi facevano più avrebbero allenatovla sua resistenza. O almeno lo sperava, ecco perché quei giochetti erotici iniziavano non solo a divertirla ma anche a stimolarla in molti altri sensi. Per questo si ritrovò a ghignare divertita mentre passava il membro alla sua allieva e si leccava lascivamente la panna ai bordi delle sue labbra. Syndra sembrò perfino più divertita di lei e non potè fare a meno di ridacchiare a quell'entusiasmo contagiante.
    Vai mostrami che sai fare! la incoraggiò divertita osservando come richiesto i gesti di Syndra. Osservò come anche la ciambella di Syndra scivolasse lungo l'asta vigorosa decorandolo con altra panna. Non avevano mai giocato con il cibo prima di allora e doveva ammettere che sembrava parecchio divertente, e doveva assolutamente riproporlo anche sul corpo di Syndra, sarebbe stato sicuramente un paradiso erotico poterle leccare via la panna dai seni, oppure saggiare il misto di panna e umori direttamente dalle sue labbra vaginali, litigandosela con Iceringer. Quelle immagini erotici la eccitarono al punto che anche su di lei iniziarono a intravedersi i capezzoli turgidi sotto il vestito. Sussultò poiché distratta quando arrivò il cameriere ad arricchire quella colazione perversa con del cioccolato. Nariko allargò lo sguardo meravigliata nel vedere che ormai quello che avevano sul tavolo aveva l'aspetto di un vero dolce ed era perfino molto goloso. Sentì l'acquilina in bocca e dovette ingoiare la saliva mentre osservava Syndra che ingorda si avventò sul dolce famelica. Diede una rapida occhiata ad Iceringer osservando le espressioni del suo volto per scoprire cosa stesse provando mentre la bocca di Syndra si avventava su di lui. Trovando i suoi occhi provati, il suo respiro mozzato deliziosi. Le venne voglia di baciarlo, infilargli la lingua in bocca in profondità, ma resistette alla tentazione per non dare troppo nell'occhio. Quindi tornò a guardare verso Syndra mentre ripuliva il membro facendo riaffiorare la sua forma togliendo la panna in eccesso. Era uno spettacolo erotico e goloso allo stesso tempo da mozzare il fiato, ad un certo punto Nariko non capì più se era più eccitata o affamata.
    Ehi non essere ingorda, c'è anche il mio dolce lì. fece avvicinandosi a sua volta alla ciambella strappandone un pezzo direttamente con i denti, giusto per tenere sull'attenti il loro uomo. Dopo aver portato in bocca il pezzetto di dolce con la lingua raccolse altra panna e cioccolata lungo l'asse, spalmandogli la lingua addosso, agitandola lentamente per raccogliere la panna e sentire allo stesso tempo la sua pelle, le sue vene, il suo calore. Si sentiva sempre più eccitata, e non perse altro tempo portando una mano sulla coscia di Syndra carezzandola energicamente fino a insinuarsi con le dita sotto la gonna a stringerle l'interno coscia, trasmettendole con quel gesto la sua eccitazione. Si fermò un solo momento per lanciare una occhiata complice alla ragazza, pronta a farle una proposta ma venne interrotta dalle preoccupazioni di Iceringer. Fu divertente vedere come avesse divorato la sua colazione pur di non farla usare a loro, ma giustamente chiese loro di pensare anche alle conseguenze: cosa sarebbe accaduto se iniziava a venire? Sarebbe stato complicato spiegare perché le ciambelle eruttavano altra "panna". Scambiò una occhiata maliziosa con Syndra, poi tornò a guardare Iceringer dritto negli occhi.
    Vorrà dire che la nostra colazione sarà ricca anche di proteine. affermò scherzando.
    Mangeremo tutto, o preferisci che usi uno dei miei incatesimi per impedirti di venire? A te la scelta amore... ma adesso non sprechiamo la nostra colazione. Forza Syndra o mi mangio anche la tua ciambella. fece tornando a gustarsi la colazione, strappando pezzi di dolce con i denti e poi leccando avida la cioccolata, la panna, risalendo dal basso verso l'alto dove avrebbe sperato di incontrare anche la bocca di Syndra e dividere con lei quel delizioso pasto e godersi al contempo effusioni perverse con lei. E mentre le loro bocche torturavano quel delizioso cazzo, le mani di Nariko si adagiarono contro le grandi labbra di Syndra iniziando ad accarezzarla sulle mutandine. Disegnando la linea del suo sesso con i polpastrelli, premendo dolcemente contro il suo sesso sempre più eccitata.
     
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    Vide la sua maestra mangiarla letteralmente con gli occhi mentre si dilettava in quella prova di perversione e golosità, probabilmente perché stavano entrambe pensando alla stessa cosa: dovevano esplorare molto di più quei giochi perversi col cibo e magari scoprire qualche formula magica per farlo ancora meglio di un normale essere umano. La vita di una strega di Umbra perversa sa essere così emozionante a volte, e non avevano nemmeno bisogno di parlarsi mentalmente perché i capezzoli perfettamente visibili di entrambe attraverso i vestiti parlavano ampiamente per loro. Non tanto quanto i loro sguardi, ovviamente. Inizialmente sembrava che le due streghe volessero concedere un istante di tregua al povero campione, ma in realtà sotto quel tavolo le loro gambe e le loro mani stavano iniziando un gioco molto più perverso di quanto Iceringer potesse immaginare e, seguendo l'esempio della sua maestra, Syndra si chinò col busto sul tavolino, schiacciando quell'abbondante seno sulla tovaglia per poi iniziare a mordere a sua volta il dolce intorno alla verga di Ice, cercando di essere più subdola e maligna stavolta: si avvicinava con le labbra i denti quel tanto che bastava per fargli sentire un ampio sussulto, ma non abbastanza da iniziare un contatto. Lo fece lentamente, lasciando che Nariko si divertisse con la sua perversa carne prima: la trovò umida, caldissima, come se fosse già pronta ad essere violata ma ben lontana dall'essere soddisfatta. E così sarebbe rimasta: la sua maestra non avrebbe sortito un destino diverso da quello di Ice, perché per posizionarsi anche lei vicinissima a quel perverso dolce dovette allontanare i fianchi dal tavolo, cosa che non le dispiacque visto che voleva giocare un pò anche con la sua maestra. Questo non le impedì di certo di ridacchiare perversa e dedicarsi alla mazza di Ice, iniziando a leccarla dapprima dove non toccava Nariko, poi unendosi gradualmente a lei lasciando che non solo i loro sguardi si sfiorassero, ma anche le labbra e le lingue, finendo col ripulire praticamente del tutto la mazza del loro campione. E quello era solo l'inizio.
    Sei deludente Ice... qui siamo in due e abbiamo una fame da lupi, ti preoccupi forse che ne lasceremo cadere anche solo una goccia in giro? Dovresti conoscerci oramai...
    Nariko e Syndra sarebbero state capaci letteralmente di litigare pur di avere un lauto premio da quella mazza gustosa, e forse in quella situazione non serviva nemmeno visto il modo in cui lo stavano stimolando: Ice stava giocando col fuoco se pensava di potersi trattenere. Le due streghe avrebbero tirato fuori il suo orgasmo anche a forza se necessario e per questo Syndra volle alzare la posta in gioco: non soltanto alternava le leccate sulla mazza di Ice a baci con Nariko, volle perfino morderlo partendo dalla base nascosta dal dolce, per poi iniziare a mordicchiare anche la carne stessa del ragazzo, decisa a dargli ulteriori stimoli così che quando le loro labbra si sarebbero incontrate sulla sua punta sarebbero state accompagnate dai suoi sussulti migliori.
    Dai attenzioni anche a me Nariko, o diventerò gelosa...
    Commentò a tono verso la sua maestra, intenzionata a stimolarla ed invogliarla a darle molto di più. Non si sarebbe accontentata di un semplice bacio, voleva tutto da lei, voleva leccare la pana rimasta tra le labbra di Nariko, voleva mordere quella mazza assieme a lei, voleva far danzare le loro lingue su quella cappella bollente e l'avrebbe continuata a baciare, mugugnando eccitata, fino a che Ice non si sarebbe deciso a dare loro il cuore di quel dolce prelibato, la parte che più aspettavano da tempo. E se questo non bastasse a stimolarlo, Syndra avrebbe iniziato a mugugnare e gemere sempre più forte, stimolando con versi ed espressioni perverse entrambi i suoi partner: sarebbe finita con l'urlare se Ice non dava loro quello che stavano chiedendo, così la sua copertura sarebbe saltata in ogni caso. Che scelta aveva a quel punto?
     
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    Ogni ulteriore movimento delle ragazze sulla sua verga lo faceva balzare sull'attenti, anche se era solo per prendere un pò di panna con pezzi di dolce, temeva comunque che potessero tornare a torturarlo da un momento all'altro. Cosa speravano di ottenere? La timidezza di Iceringer e il suo modo di fare non c'entravano nulla in quella situazione! Era solo buonsenso, o almeno così si ripeteva mentre immaginava di spruzzare in giro come se quelle streghe avessero un idrante, pronte a lanciare sperma ovunque e su chiunque. Il peggior battesimo di sempre. Come se non bastasse poi quelle due streghe non si limitavano solo a spingerlo verso quell'umiliante e disastroso orgasmo: giocavano con lui, alimentando quell'eccitazione con ogni gesto e ogni occhiata. Gli interminabili istanti in cui le due streghe si scambiarono sguardi di fuoco lasciarono in sospeso il cervello del ragazzo, bloccandolo in un limbo di eccitazione e dubbio semplicemente asfissiante: come potevano giocare così con un ragazzo innocente e buono come lui? Non lo stavano solo tenendo sul filo del rasoio, stavano anche facendo quei loro trucchetti jedi con gli occhi per fargli viaggiare la fantasia oltre ogni confine. A che stavano pensando ora? Sessioni sadomaso? La prova del cuoco versione bdsm? O molto più semplice: avrebbero stuprato di nuovo Chiller mentre si ingozzavano di torte? Non potevano saperlo, ma in quel momento il piccoletto che stava riportando l'aereo a casa percepì un sussulto glaciale dietro la schiena. mentre quei pensieri rendevano sempre più evidente la riga orizzontale che decorava la fronte paonazza del ragazzo, Iceringer neanche si rese conto di come le cose fossero peggiorate rapidamente, e le streghe erano passate da "facciamo finta di mangiarci un dolce" a "è ora di spompinare davanti a tutto questo flauto mulino bianco". Lo sguardo del ragazzo cambiò di colpo perché oramai non potevano neanche dissimulare di star bevendo un cappuccino, stavano letteralmente lavorando di bocca sul suo affare davanti a tutti, coperte solo da una generale disattenzione e un menu che a forza di leggerlo Iceringer aveva praticamente imparato a memoria nella vana speranza di distrarsi. Come facevano ad essere così spontanee? Spontanee e crudeli per di più! non solo stavano facendo le esibizioniste in un luogo pubblico, per l'ennesima volta tra l'altro, ma piuttosto che ritrovare un pò di buonsenso dei loro cuori inzuppati nella magia nera risposero invece a tono alle richieste serafiche del ragazzo, lasciandogli intendere che per loro non faceva alcuna differenza se si tratteneva o meno. Uno sbuffo densissimo uscì dalle sue narici, come se fosse una teiera pronta ad esplodere, ma non era rabbia quel fumo, era eccitazione repressa. Già da prima immaginandole col camice e nient'altro come mamma le aveva fatte dietro il bancone della prova del cuoco intente a spalmarsi crema pasticcera e cioccolata in giro la sua pazienza era stata messa a dura prova, ora invece le vedeva chiaramente ricoperte dal suo sperma, intente a succhiare via ogni singola goccia dal suo cazzo mentre si scambiavano grumi di seme bollente su quei corpi perversi, cosa che era già successa in passato e che quindi Iceringer non aveva neanche bisogno di immaginare.
    Volete davvero farmi venire qui, davanti a tutti...
    Avrebbe dovuto suonare come una domanda, ma a stento riusciva a parlare. Fu perfino costretto a tapparsi la bocca con la mano destra timoroso che potesse sfuggirgli qualche verso mentre subiva quella tortura irresistibile. Si, nella testa continuava a chiamarla tortura ma in realtà quel trattamento non gli dispiaceva affatto. E come avrebbe potuto? sentiva l'alternarsi della freschezza dei dolci con le lingue e le labbra calde delle streghe. Il suo membro percepiva tutto: il loro incantesimo non aveva creato filtri, anzi! Ora poteva vederlo più vicino che mai quello spettacolo, visto che di solito c'era il suo busto a separarlo dai volti eccitati di Nariko e Syndra mentre si gustavano la sua verga, ora invece poteva vederle chiaramente davanti a sì, più vogliose ed eccitate che mai. Chiuse gli occhi con un'espressione che sembrava voler sancire una resa indiscutibile, dopodiché tentò di piegarsi con le spalle sulla sedia, concentrandosi il più possibile. La sua verga iniziò a pulsare più forte, e ogni singolo morso di Syndra, bacio di Nariko e leccata delle due streghe che culminava con i loro perversi baci intorno a quella carne, sussultava poderosa lasciando che una parte del calore di Iceringer uscisse assieme ai suoi spasmi. Non poteva usare Aestus Esust, in quella situazione era impossibile, ma anche semplicemente lasciandosi andare alla loro perversione significava condividere con loro quell'intenso ed incandescente potere. Le vene si gonfiarono, la cappella divenne rossa e vistosa, le lingue delle due streghe avrebbero avuto la sensazione di bruciare quasi per il modo in cui Iceringer stava cercando di trattenersi. Inevitabilmente finì col sudare, già da un pezzo sentiva il corpo umido ma in quel momento con i muscoli in tensione e la stampa della maglietta che aderiva perfettamente al suo fisico lo spettacolo era totalmente diverso: non stava più incurvato su sé stesso ma piegato all'indietro, cosa che metteva in mostra il suo fisico statuario. Era pronto. Strinse gli occhi e la presa della bocca, cercò di trattenersi ma i mugugni di Syndra e i versi di Nariko resero tutto irresistibile per uno che stava amplificando tutti i sensi fuori dalla vista. Gli spasmi divennero insostenibili e alla fine si lasciò andare. L'orgasmo di Iceringer sarebbe stato lungo ed intenso, abbondante ma soprattutto vigoroso... se le streghe non avessero fatto nulla per arrestarlo avrebbe zampillato verso l'alto come una fontana. Che farei n quella situazione? Lui aveva scelto di fidarsi di loro, non poteva far altro se non cercare di trattenere quel fiato caldissimo sulla bocca, ma anche riuscendo a sedarlo un denso fumo caldissimo uscì comunque dalle sue labbra passando attraverso le dita neanche stesse andando a fuoco...
     
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    Nariko si sentiva sempre più eccitata, assaporava con la bocca la mazza del suo compagno mentre con le dita massaggiava la morbidezza ed il calore di Syndra. La voglia di fare un incantesimo per isolarli del tutto e sfogare la sua lussuria si faceva sempre più cocente, ma non voleva rovinare tutto quanto. Avevano molto tempo perduto da recuperare, ed ovviamente avevano deciso di punire Iceringer e la sua libidine assurda. Gli avrebbero risucchiato via tutte le energie a forza di sesso, Nariko era pienamente intenzionata a svuotarlo del tutto, a fargli pentire di essere così sensibile a livello sessuale. Forse una punizione troppo severa? O troppo dolce? Non ne aveva idea, ma al momento la sua bocca non riusciva a smettere di leccarlo, di mordere il dolce per farlo sussultare. Di tanto in tanto guardava verso Iceringer quando aveva la sua cappella bollente fra le labbra, divorava la panna ed il dolce e quando sentì Syndra scivolarle via dalle dita, indispettita portò un piede alla gamba della sua sedia per tirarla verso il tavolo e recuperare il terreno allungandosi con il braccio. Le dita di Nariko divennero più irruente contro la carne di Syndra, come se avesse voluto imporre la sua presenza in quel modo, come se quelle dita in realtà fossero un tacito "non scappare!" e gliel'avrebbe fatto capire stringendo le sue labbra vaginali fra le dita con forza prima di tornare a carezzarla. Intanto cercò di godersi anche le reazioni del loro eroe, riusciva a percepire perfettamente il suo calore che aumentava, che diveniva più duro, più gonfio. Rincarava la dose al punto che ormai le due ragazze ripulirono totalmente il suo membro dal dolce, lasciando vedere unicamente la sua pelle umida di saliva. Si alternava con Syndra andando verso il basso quando lei si concentrava sulla punta, e viceversa quando lei scendeva lei risaliva sulla punta. Incrociandosi a metà strada oppure dandosi il cambio sulla sommità dove intrecciavano le loro lingue. Era tutto semplicemente osceno, e l'unica cosa che li nascondeva era quel menù sul tavolino che se non veniva retto poteva cadere rivelando i loro giochetti perversi. Nariko dovette stringere le cosce una all'altra per potersi dare un minimo di sollievo, la bocca scorreva lungo l'asse di carne ma sognava di sentirlo in zone molto più intime, dove era sicura di impazzire per quella consistenza e quel calore. Infine riuscì a sentire dalla forza delle pulsazioni che ormai ci era quasi, i versi di Iceringer non fecero che confermare i suoi dubbi e senza mai staccare la lingua dal suo cazzo, Nariko risalì verso la punta attendendo il primo fiotto che catturò nella propria bocca. Mugugnò soddisfatta raccogliendone quanto più ne poteva nella bocca, ma il suo vigore la sorprese, difatti il seme iniziò a colare fuori da essa lungo il resto della sua carne, ricordando nuovamente una perversa colata di panna. Avrebbe lasciato il posto a Syndra solo quando il getto avrebbe avuto una piccola pausa, scenendo per recuperare ciò che le era scappato e lasciando gli ultimi fiotti di seme alla sua alleata. Quel nettare era bollente, vischioso, ma il sapore lo trovava unico poiché era quello dell'uomo che amava. Assieme a Syndra lo avrebbero ripulito per bene, scambiandosi qualche ultimo e perverso bacio per scambiarsi saliva e seme giocando ancora un pochino prima di finire il loro lauto pasto. Quando finì si rimise dritta sulla sedia, si pulì il mento con il fazzoletto e come se niente fosse si portò la tazzina di cappuccino alla bocca finendo la sua colazione.
    Semplicemente delizioso! commentò incrociando le gambe sotto al tavolo, consapevole che probabilmente avrebbe acceso Syndra di voglie perverse.
     
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    Tentò di scappare, voleva concentrarsi su ICeringer così da mantenere un certo contegno e magari finire col provocare Nariko, ma la sua maestra giocò di anticipo e le impedì di farsi da parte, sorprendendola e, in quella posizione, schiacciando ancora di più il suo seno contro il tavolino. Era una posizione molto socmoda che le spezzava in parte il fiato e visto il modo osceno in cui era eccitata il seno le doleva, sentiva chiaramente i capezzoli entrare in contatto con la ruvida tovaglia, ma quel contrasto la stava stimolando non poco. Non si stava più limitando ad assaporare la mazza di Ice e condividerla con Nariko, stava venendo stimolata dalla sua adorata maestra che sapeva benissimo come trasformare quelle vogliose labbra in una fontana di puro piacere. Percepiva chiaramente la sua intimità contorcersi mentre i fluidi femminili la attraversavano, si sentiva come se dovesse accogliere qualcosa dentro di sé da un momento all'altro ma le dita di Nariko non potevano entrare, poteva solo sentire il calore e il potere magico della sua maestra. Il lcitoride si fece evidente, turgido quanto i suoi capezzoli, e finì col diventare perfino visibile visto il modo osceno in cui i suoi succhi stavano grondando da quelle morbide labbra. Era una fortuna che nessuno potesse vederla lì sotto, visto che era così bagnata ed eccitata che non c'era neanche bisogno di spogliarla: la sua intimità era perfettamente visibile attraverso i vestiti pe rendeva forma sotto i tocchi perversi di Nariko. Questo provocò inevitabilmente dei versi di rimando nella sua eccitata allieva: prima dei rumori stizziti accompagnati da uno sguardo indispettito, un pò come se avesse preferito concentrarsi su Ice piuttosto che distrarsi in quel modo... una bugia che ripeteva a sé stessa per non sentirsi in colpa mentre gli spasmi di disappunto diventavano di piacere. Avrebbe continuato a leccare e succhiare la mazza di Ice oramai incapace di trattenere i gemiti di piacere, facendo vibrare la lingua e le labbra intorno a quel cazzo meraviglioso, assaporandone le vene e la rosea cappella senza privarsi della minima golosità. Nariko avrebbe raccolto i frutti del suo lavoro, perché quegli spasmi si sfogavano anche sulle sue labbra e la sua lingua, ogni volta che si incrociavano avrebbe percepito le vibrazioni magiche ed eccitate di Syndra, oramai impaziente di averne ancora. Sentiva la mazza di Ice vibrare sempre più forte, sembrava essersi arreso oramai e anche senza riuscire a trattenere quegli spasmi Syndra si voltò verso di lui, leccando il suo grosso affare con un sorriso malizioso sul volto e beandosi del fisico in tensione, irrigidito dall'eccitazione, del loro adorato eroe. Vedere anche il corpo perfetto di Iceringer in quella situazione fu il colpo di grazia di cui non aveva proprio bisogno e istintivamente strinse le gambe, intrappolando la mano di Nariko tra i suoi succhi e piegandosi in avanti si lasciò andare ad un grido di puro piacere. Questo permise a Nariko di accaparrarsi la prima lunga serie di orgasmi, lasciando Syndra di fronte ad uno spettacolo semplicemente osceno: vedeva quella mazza gonfiarsi tra le labbra di Nariko che ne raccoglieva quanto poteva, finendo però con l'essere incapace di trattenere tutto quel seme tra le sue labbra. Syndra si ritrovò in poco tempo con le labbra semichiuse, totalmente ricoperte di saliva e la lingua che lentamente faceva capolino dalla sua bocca, come se fosse rimasta stordita. I suoi occhi erano ubriachi di piacere e impedirono Nariko di riprendersi la sua mano finché non fu totalmente ricoperta dei suoi succhi. Poi non riuscì più a resistere:s i fiondò su quella mazza come una furia, afferrandola per la base e stringendola come se avesse voluto spremerla, prendendosi la sua parte di orgasmo e lasciando che Ice le concedesse tutti i suoi caldi e perversi fiotti. Attraversò le sue labbra e la sua gola e ne bevve il più possibile, poi anche lei si ritrovò con la bocca totalmente piena e, occupata a gemere come se fosse sul punto di venire, spalancò le labbra lasciando la cappella tra la lingua e l'esofago, ingoiando con rumori osceno gli ultimi fiotti ma facendo grondare grosse gocce di seme sulla mazza di Ice. Lasciò che esaurisse tutto il suo orgasmo per poi spingere con il capo verso il basso, piegandosi sul tavolo fino a farlo sparire del tutto dentro di sé. Sentiva ancora il calore e le pulsazioni di quell'orgasmo sulle labbra e la lingua, e lentamente tornando verso l'alto lo pulì del tutto, ingoiando vistosamente e rumorosamente anche l'ultimo grumo di seme e saliva. Solo a quel punto sarebbe tornata al suo posto, portandosi una mano sulle labbra per nascondere in maniera pudica la sua eccitazione e restituendo a Nariko la sua mano, che avrebbe emanato la pungente fragranza di una strega di Umbra che aveva raggiunto il suo limite. Non era venuta, non ancora, ma questo non era affatto un bene: anzi, era più eccitata di prima.
    Qui è tutto così buono... vogliamo ordinare qualcos'altro Nariko? Mi è venuta una certa... voglia ora...
    Mostrò un'espressione eccitatissima a quel punto, piegando la schiena sulla sua sedia e sbilanciandosi totalmente in avanti col bacino. Se non ci fosse stato quel tavolino, lo spettacolo che si sarebbero ritrovati davanti Nariko e Ice era l'eccitatissima Syndra che allargava le gambe davanti a loro come ad invitarli a prenderla, e anche il suo intenso odore di eccitazione i fece più forte... perché con la magia aveva fatto sparire la sua biancheria intima, e con le gambe stava attirando Nariko a sé, così da farla avvicinare. Ice era appena venuto, ma non avevano neanche iniziato...
     
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    Si rivelò uno spettacolo decisamente troppo osceno perfino per lui, cosa che allungò non di poco la durata del suo orgasmo, concedendo alle due streghe una performance quasi uguale per entrambe. Ma venire così copiosamente non era di certo un'arte esatta, il ragazzo aveva i suoi limiti... ma quelle due streghe no. Gli offrirono uno spettacolo impossibile da ignorare e Iceringer dovette fare appello a tutte le sue forze per non gemere forte e abbandonare una volta per tutte la presa sulla bocca. Lo sguardo però, non poteva opporsi: i corpi delle due streghe sembravano serpi intente ad avvelenare la loro preda prima di divorarla una volta privata di tutte le sue forze. Si avventavano con quella mazza neanche fosse una lotta, la leccavano e la succhiavano incrociando le loro labbra e il ragazzo poteva sentire tutto, poteva vedere tutto. Erano affiatate non solo perché stavano insieme e lo stavano facendo insieme, ma perché lo stavano facendo con lui. Adoravano il suo membro e lo trasmettevano perfettamente quel sentimento con ogni genere di stimolo. Con i loro gesti, con le loro lingue, con i loro spasmi, con i loro sguardi. Iniziò a desiderarle ardentemente, anche durante l'orgasmo desiderò di poter spingere dentro di loro quella carne fino in fondo così da riempire prima la gola del suo seme, poi l'utero e anche il culo con quella caldissima mazza, fiotto dopo fiotto, facendole sue come mai prima d'ora. Prima una, poi l'altra, per poi alternarle e riempirle ancora, orgasmo dopo orgasmo, senza fermarsi mai. Voleva prendere ogni loro orifizio, ogni loro spasmo, voleva sfregarsi su quei corpi perfetti e venirle addosso: sulle natiche, sulle dita, sui seni, sulle gambe. Iceringer era dipendente da loro, amava scopre con quelle streghe e amava farle sentire la sua virilità. Quello era un sentimento che non provava in nessun'altra occasione: poteva eccitarsi facilmente certo, ed essere debole al fascino di una donna, ma il desiderio che aveva di scopare Nariko e Syndra con tutta la passione che aveva in corpo, fino all'ultima goccia del suo vigore, era qualcosa che nessuno poteva rubagli. Continuò a venire, impaziente, imperterrito, come se smettere anche solo per un istante significasse mettere fine a tutto. Si era lamentato così tanto di non voler venire davanti a tutti e invece eccolo lì, a desiderare che quel momento non finisse mai. Quando anche l'ultimo fiotto venne riversato nella gola di Syndra, Iceringer si concesse un lungo sospiro, piegandosi del tutto con la testa all'indietro e le braccia penzoloni, come se fosse svenuto. Era paonazzo in volto, sudato ed estremamente appagato, ma ancora non riusciva a distogliere lo sguardo da quella scena. E vedere le due streghe che gustavano ancora il suo seme e lo facevano eccitate come non mai, tenne marmorea quell'erezione nonostante l'orgasmo appena sfogato. Il che era un male, visto che adesso era molto più sensibile: l'intera struttura era ricoperta d avene in netta tensione, il corpo era rossissimo e la punta sembrava quasi livida per l'eccitazione che stava provando. Anche solo un spiffero di vento sarebbe riuscito a stimolarlo e in effetti, la saliva che le due streghe avevano lasciato su di esso, colando su tutta la struttura, lo stimolava abbastanza da chiederne ancora. Come se non bastasse, la temperatura di quell'affare aera aumentata vertiginosamente anche senza Aestus Estus ed emanava un'energia semplicemente esplosiva. Colpa delle streghe che con la loro forza di Umbra l'avevano acceso.
    Non so se riuscirò a fare colazione normalmente da oggi in poi...
    Qualsiasi scialbo cornetto che non era stato prima impilato in un organo sessuale o stato dentro di esso sarebbe stato assolutamente insapore per lui a quel punto. Perfino di fronte alle cose che avrebbe dovuto disprezzare o comunque aveva cercato di allontanare, diventava dipendente e non poteva più farne a meno. Lo sguardo ricadde sulle due streghe e non sembrava affatto che fosse finita. In particolare Syndra sembrava fosse pronta a scopare lì senza troppi complimenti. Si voltò verso Nariko lentamente con uno sguardo difficile da decifrare: da un lato sembrava implorare pietà, dall'altro sembrava che anche lui ne stesse chiedendo ancora... debole, perverso, umano.
     
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    Il sapore di Iceringer continuava a riempirle la gola, il cappuccino che bevve per stemperare la vischiosità nella bocca sembrava perfino più freddo di quel seme bollente e pieno di potere nascosto. Le sembrava di sentirlo che le scaldava lo stomaco e l'esofago. Prendere i primi fiotti di Iceringer le diede modo di poter osservare la scena di Syndra che ingoiava quella mazza enorme nella sua gola ed il suo adorato Iceringer che si piegava e cercava di resistere mettendo in trazione tutti i suoi muscoli. Erano uno spettacolo indecente, ma Nariko iniziò a desiderarli ardentemente entrambi. Non smise di toccare Syndra, esitando solo qualche momento quando si distraeva troppo nel guardarla. Dovette fare uno sforzo disumano per allontanare la mano dalle sue carni quando tutto finì, e nel sentire che erano umide e calde se li portò alla bocca leccandoseli come se si fossero sporcate di zucchero a velo. Ghignò immensamente soddisfatta ed ancora di più quando si accorse che Syndra aveva spostato il bacino in avanti. Il tavolino e la tovaglia la coprivano ma riuscì a percepire dell'energia magica in lei, quella tipica che si usa nell'incanto dei capelli. Si sentì tirare di nuovo con la gamba verso di lei. La guardò maliziosa quando le chiese se volessero prendere altro, ed in effetti qualcosa che voleva prendere c'era, ma non si trattava di cibo. Il cameriere che sentì Syndra chiedere se volessero prendere altro si avvicinò di nuovo al loro tavolo, efficientissimo per soddisfare i desideri dei propri clienti. Adesso che il membro di Iceringer era stato ripulito però non potevano più fingere che fosse un dolce. Nariko dovette agire in fretta, mosse la mano in uno scatto afferrando il membro di Iceringer per nasconderlo sotto la propria gonna, stringendolo fra le cosce. Il cameriere sorridente chiese se desiderassero ordinare altro.
    No grazie, direi che siamo apposto così. Anzi fra poco avremmo lezione è meglio se ci dirigiamo verso le classi. fece sorridendo cordialmente, come se niente fosse, in realtà percepire il calore di Iceringer fra le proprie cosce la stava distraendo e non poco. Era da parecchio che non si godeva quel calore unico, quell'energia incandescente. Lo strinse un pochino di più fra le cosce facendolo scivolare fra di esse dato che era ancora ricolmo di saliva. Finì con il poggiarsi contro le sue sottili mutandine e basto quel contatto per scatenarle un calore al basso ventre incontenibile. Il cameriere intanto raccolse le tazzine e i piattini vuoti, mentre Nariko si chiese come diamine poteva fare per alzarsi e allontanarsi senza dare nell'occhio. Avrebbe potuto tenere fra le sue cosce il membro di Iceringer e legarlo con qualche fil di capelli in modo che non cadesse, ma si sarebbe visto senz'altro un piccolo bozzo spuntare dalle sue natiche o dal suo pube sotto la gonna. Rimetterlo fra i seni di Syndra significava sventolarlo davanti a tutti e non poteva farlo. Le venne poi in mente che prima aveva percepito qualcosa da Syndra ed il suo volto carico di desiderio le fece pensare che quella monellaccia ne aveva combinata una delle sue. Afferrò la sua borsetta per prendere il portafogli per poter pagare il conto ma finse che le cascò a terra e dopo un teatralissimo "ops" scese dalla sedia per poter andare a raccoglierlo, infilandosi sotto al tavolo dove la tovaglia e il punto di vista potevano coprirla. Notò subito che Syndra aveva tolto le mutandine e se ne stava lì a provocarla con le cosce allargate. A quanto pare l'aveva stuzzicata ben bene poiché notò che era anche umida di umori e pronta per essere presa. La soluzione ai suoi problemi le sembrò più che buona. Lei doveva fare lezione, e Syndra doveva farle da assistente, quindi poteva giocare anche con lei e punirla per la sua perversione incontenibile. Una vera strega doveva saper dissimulare il proprio desiderio e rimanere elegante e impassibile all'apparenza, lei invece messa in quella posizione era oscena. Le avrebbe fatto bene imparare sul campo. Prese il membro di Iceringer dandogli un bacio lascivo sulla punta come se lo stesse salutando, poi lo avvicinò al sesso di Syndra strusciandoglielo addosso senza tanti complimenti. Se Syndra avesse guardato verso il basso e spostato la tovaglia, avrebbe trovato Nariko che con un ghigno malefico che le fece cenno di non fare rumore portandosi un dito sulle labbra.
    Devo nasconderlo... fece a bassa voce per poi premere il membro dentro Syndra penetrandola fino in fondo. Invidiò tantissimo Syndra in quel momento ma sapva che il suo dolce cavaliere avrebbe avuto sufficienti energie per soddisfare anche lei dopo. Uscì da sotto al tavolo con un espressione totalmente soddisfatta sul volto e si avvicinò all'orecchio di Syndra con le labbra.
    Non farlo cadere o finiremo nei guai. le sussurrò per poi darle un piccolo bacio sulla guancia.
    Su andiamo, la ricreazione è finita. Vieni anche tu Ice, vorrei fare una lezione molto speciale. affermò per poi ridacchiare divertita ed attendere che i suoi due amanti si alzassero in piedi per seguirla.
     
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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    Ancora assuefatta da quel piacere, Syndra a stento capì cosa volesse chiedere il cameriere, come se fosse totalmente strafatta, ciondolava perfino con la testa e si limitò a sorridergli sorniona. Ridacchiò divertita solamente quando pensò a dove potesse aver nascosto il membro di Ice la sua maestra: la cosa si faceva sempre più perversa ed interessante. Un pò le dispiacque di dover mettere fine a quel gioco così improvvisamente, ma in fondo quella non era che la colazione, in effetti. Perché privarsi di altri "pasti"? la vera domanda ora era come avrebbe fatto Nariko ad uscire da quella situazione e da canto suo la giovane allieva non aveva la minima intenzione di aiutarla: sapeva che la sua maestra avrebbe tirato fuori qualche idea perversa e geniale, per questo spostò lo sguardo verso Ice per godersi le sue espressioni una volta messo in pratica chissà quale diabolico piano. Realizzò solamente dopo che la loro via d'uscita era diventata lei stessa per colpa delle sue lascive dimostrazioni eccentriche di pura perversione, e dopo che una scusa banale le aveva permesso di andare sotto il tavolo, Nariko si avvicinò alla sua allieva pronta a concedere a quel membro il nascondiglio perfetto. Appena se ne rese conto, Syndra allargò gli occhi sorpresa, abbassando subito lo sguardo e scansando con discrezione la tovaglia per cercare di capire cosa Nariko avesse in mente. Quando la vide era già troppo tardi: spalancò la bocca per dire la sua ma la punta di quella verga meravigliosa era già sulle sue labbra facendole sentire un calore intenso e irresistibile. Dovette tapparsi le labbra con una mano per trattenere uno spasmo di piacere mentre Nariko lasciava scivolare dentro di sé tutto quell'enorme cazzo bollente, costringendola a sobbalzare ed irrigidire le gambe verso l'esterno. Lo sguardo di Syndra si spostò di nuovo su Iceringer guardandolo prima con aria di rimprovero, come se volesse ammonirlo su quanto dannatamente duro e caldo fosse in quel momento, poi la smorfia di disappunto si trasformò in un ghigno di piacere che la rese rossa in volto, e la portò ad assaporare quella mazza intensa dentro di sé. Nariko la congedò con un bacio sulla guancia ma a quel punto era totalmente distratta da quella sensazione meravigliosa. Poteva davvero camminare in quelle condizioni? No... era impossibile... era troppo grosso. Troppo caldo, troppo piacevole, troppo... qualsiasi cosa stroppo. Il clitoride di Syndra divenne turgido da morire, così come i suo capezzoli, e anche solo respirare la portava a gemere. Le dita sulla tovaglia si strinsero in maniera violenta, poi cercò di appellarsi a tutte le forze di Umbra che aveva in corpo e con il suo vestito ricostruì delle mutandine perfette per poter trattenere quella mazza lì dov'era. Dopodiché provò ad alzarsi... e non fu affatto semplice. Alzò prima le natiche tenendo le spalle basse, come se si stesse piegando sul tavolo. Per un istante sembrò che il suo vestito potesse sollevarsi del tutto e scoprire le sue sensuali forme, oramai rese turgide dall'eccitazione che le attraversava il ventre, ma riuscì a rimettersi in piedi prima dell'irreparabile, mordendosi il labbro inferiore per continuare a trattenere i gemiti. Quando fu in piedi portò una mano sul ventre come se volesse sentire quanto calda fosse quella mazza e rimase sorpresa dal fatto che poteva sentirne il calore anche attraverso strati di carne e oltre il vestito. C'era una vera e propria fornace dentro di lei e inevitabilmente la sua intimità iniziò a grondare. Chiuse gli occhi e le cosce, senza però perdere quel malizioso sorriso in volto: ovviamente il disappunto era del tutto scomparso e anche se con difficoltà, amava l'idea di poter camminare indisturbata mentre quella mazza deliziosa era dentro di lei.
    Andiamo Ice, seguici... e stai attento a non venire... non penso che riuscirei a trattenere dentro di me un orgasmo come quello che hai liberato prima...
    Anche se con la voce spezzata dal piacere, Syndra si affiancò alla sua maestra lanciando quel monito al loro adorato Ice: sapeva benissimo quanto la mente di quel ragazzo viaggiasse in maniera spontanea verso lidi perversi, quello infatti non voleva essere un avvertimento ma una trappola per la sua mente che lo avrebbe costretto a figurarsi l'immagine di Syndra col ventre sempre più gonfio davanti a tutti mentre si godeva la sua espressione imbarazzata e vogliosa. La lezione che stavano per tenere si sarebbe dimostrata molto più interessante del previsto.
     
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    The unseen BOOB, is the Fappest
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    Non poteva concedersi neanche un istante di tregua: aveva appena ripreso fiato e già il pericolo faceva capolino da dietro il menu, con quel magico e servizievole cameriere che si avvicinava per prendere altre ordinazioni. Gli occhi del ragazzo si sgranarono e con un colpo di reni istintivo si piegò in avanti per poter prendere al volo il suo affare e nasconderlo da qualche parte, ma Nariko lo anticipò piazzandoselo tra le cosce ed iniziando a stringerlo. Per evitare di dare nell'occhio e dissimulare qualcosa in modo che il suo movimento avesse un senso, il ragazzo piantò i pugni sul tavolo, totalmente piegato su di esso, serrando la bocca per non lasciarsi sfuggire il gemito di piacere provocato dalla stretta delle cosce della strega, piacevole da morire e che ricevette qualche pulsione intensa come risposta gradita.
    Stiamo apposto... grazie...
    Sbatté la fronte sul tavolo nella speranza che fosse finita, ma non aveva neanche la minima idea di quanto si stesse sbagliando in quel momento... non ci volle molto prima che Nariko prendesse l'iniziativa. Come se le sue cosce e il suo ventre caldo non fossero già uno stimolo sufficiente, eccola andare chissà dove sotto il tavolino mentre stringeva quella verga marmorea tra le mani e la leccava, come se ce ne fosse ancora bisogno. Il ragazzo morse la tovaglia sotto la sua faccia per trattenere uno spasmo di piacere, sentiva come se dovesse venire id nuovo da un momento all'altro e non osava neanche immaginare cosa stessa per succedere. Poi, una sensazione inconfondibile: le carni di Syndra che si spalancano davanti ad una sua spinta. L'intimità della strega era inconfondibile: colma di potere oscuro, calda come non mai e scivolosa per via della sua perversa, incontenibile voglia. Fu un movimento assolutamente fluido e privo di imperfezioni che portò Iceringer a sollevare il capo di colpo come se dovesse gridare, ma fortunatamente aveva ancora la tovaglia tra i denti e riuscì a trattenersi. In quel momento, ansimante e con un lembo di tovaglia in bocca, sembrava un cane rabbioso incapace di trovare tregua, ma aveva lo sguardo di chi risultava oramai ubriaco dal piacere. Colpi di lingua, risucchi e candide labbra erano stimoli intensi ma brevi. L'intera carne di Syndra che lo avvolgeva del tutto e lo teneva intrappolato lì invece era tutta un'altra storia. Gli ci volle un pò anche solo per riprendere il respiro, e quando lo fece la maledetta strega non gli diede un attimo di tregua, concedendogli uno spettacolo che normalmente non sarebbe stato neanche così erotico, eppure in quel momento anche solo vederla sollevarsi in quel modo dalla sedia del tavolino lo fece pulsare intensamente dentro di lei. Ancora un volta ebbe la sensazione di poter venire da un momento all'altro, ma tutto quello che riuscì a fare fu rilasciare un fiato così caldo e bollente che una nuvola di fumo si allargò dai lati delle sue labbra. Si alzò frettolosamente: dalla vita in su sembrava ancora nel pieno delle sue facoltà motorie, ma le gambe si muovevano come due grissini che sono rimasti per troppo tempo avvolti nel prosciutto. Cercò di raggiungerle ma rimase indietro, rendendosi conto che era letteralmente impossibile camminare normalmente mentre Syndra stringeva gambe e carne intorno alla sua verga, tenendolo intrappolato mentre, camminando, lo stimolava ancora. Era una sensazione del tutto diversa dal sesso: molto più ovattata ma non per questo meno intensa. Era come sentire della buona musica attraverso un muro, cosa che ti fa venire voglia di sfondarlo quel muro e godertelo sul serio. Nariko e Syndra parlarono di una lezione, ma questo non fece altro che allarmarlo ancora.
    Ragazze... che volete fare? Andare a lezione così? Lo sento perfino io che Syndra sta gocciolando e... e se vengo? Non posso trattenermi così... che state facendo?! Siete completamente impazzite...
    Il monito di Syndra, come previsto, non fece altro che alimentare ancora di più la sua immaginazione perversa dove vedeva Nariko che stuzzicava il suo povero pene il più possibile per farlo venire dentro Syndra che sarebbe poi esplosa in un lago di umori e sperma proprio davanti ai loro studenti che... essendo streghe di Umbra probabilmente avrebbero ricevuto quella "benedizione" come i fan all'acquapark aspettano gli schizzi del delfino superstar. In che razza di posto era finito? Paonazzo in volto, iniziò a cercare di nascondere la sua faccia dietro la coda dei capelli, che faceva risaltare ancora di più il rossore sul suo viso.
     
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