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.Iceringer non sembrava per niente entusiasta all'idea di dover subire le angherie di un'altra donna ancora. In effetti non avrebbe invidiato i suoi panni, non doveva essere facile per lui tenere testa a due streghe, figuriamoci ad una aggiunta di una donna già potente di suo, e che poteva diventare più forte come strega. Fortuna che aveva Syndra a darle manforte per cercare di convincere Iceringer a cedere e dire loro di sì. Alla fine sembrò convincersi ma lasciò intendere che non sarebbe stato per niente facile per lui.
Grazie Ice, come al solito sei comprensivo. Non preoccuparti non ti farò fare tutta questa fatica promesso. Ci sarà anche Syndra ad aiutarmi quindi non ti consumeremo. affermò scherzosamente per poi dargli un bacio sulla guancia, uno lento e malizioso come per dargli un piccolo premio per via del fatto che era stato un buon ragazzo. Adesso però doveva fare i conti con il discorso più difficile da fare e indicò loro le sedie con le mani.
Sedetevi per favore, devo dirvi qualcosa di molto importante. Non saprei nemmeno da dove cominciare... dunque... si schiarì la voce e cercò di trattenere tutti i sentimenti negativi che provava ogni volta che ripensava a quella assurda situazione con Nimue.
L'ultima volta che sono stata a Roma per parlare con la nostra principessa, il viaggio di ritorno l'ho fatto con Nimue. Avevo riallacciato un rapporto di amicizia con lei e mi aveva detto di aver scoperto di essere incinta. Non so come diavolo sia potuta succedere una cosa del genere, ma sembra così assurdo che... inutile girarci intorno: è incredibile che il padre di quel bambino sia proprio Gil. affermò sollevando lo sguardo verso Syndra sollevando una mano per chiederle di lasciarla finire di parlare.
Lo so cosa stai pensando, ma ho parlato a lungo con Nimue. Gil non sapeva che Nimue fosse una nostra consorella, e Nimue non sapeva niente di Gil per ovvie ragioni. A me questa coincidenza sembra molto voluta, ma so che Nimue non è una stupida e non avrebbe mai rivelato del nostro clan a qualcuno, anche se è il padre del bambino che porta in grembo. E' pazzesco ma quei due si sono conosciuti e hanno inziato una relazione. La cosa terribile è che Nimue ha tutta l'intenzione di rendere Gil il proprio compagno anche nel clan. Ho dovuto viaggiare insieme a loro. Gil mi ha voluto spiegare che vuole ricominciare da capo che si è pentito di ciò che ha fatto, ma che sa che non potremo mai perdonarlo... le mani di Nariko iniziarono a tremare, intrecciava le dita fra di loro e li sfregava contro i palmi delle mani continuando a muoverle nervosamente. Abbassò lo sguardo sentendo di nuovo una ansia soffocante stringerle la gola. Ricordava ancora il terrore che l'aveva assalita quando lo aveva visto, le orribili sensazioni che le riportò alla mente. Si sbottonò la camicia di qualche asola come se avesse molto caldo e non riuscisse a respirare.
Io non so nemmeno come ho fatto a non aggredirlo e ucciderlo su quell'aereo... Nimue era così felice... sembravano così affiatati. Lo difendeva, diceva che meritava una possibilità. Mi ha pregata di dargli la possibilità di redimersi... ma io.. io... i suoi occhi si riempirono di lacrime, divennero lucidi, guardò verso Iceringer abbassando subito dopo lo sguardo sentendosi colpevole: avrebbe voluto così tanto essere come lui ma sapere che invece ciò che voleva era cancellarlo dalla sua vita la faceva sentire in colpa. Lo odiava per ciò che aveva fatto a Syndra, per quanto l'aveva fatta soffrire, e sopratutto perché l'aveva portata a commettere il suo primo omicidio. Non riusciva in alcun modo a darsi pace. Tutto e tutti la pregavano di dare a Gil una possibilità e lei non sapeva cosa fare, aveva paura, così tanta paura che si coprì in parte il volto con una mano espirando per trattenere le emozioni che scalpitavano sotto pelle.
Per la prima volta in vita mia non so cosa fare. Gil mi ha pregato di concedergli una via, ha detto che avrebbe pagato le sue colpe se fosse stato necessario, ma ciò significa che se confessa ciò che ha fatto e si rimette al giudizio condannerà a sua volta Syndra per ciò che ha fatto. Non voglio togliere il compagno a Nimue, la sua gravidanza non è normale, e lei ha detto che lo ama. Se anche questa volta farò qualcosa a Gil mi condannerà con le consorelle... io ... io ... e poi Stige, lei e Nyx, le lanterne... di nuovo l'ansia le toglieva il respiro, poggiò la schiena contro la sedia e sollevò il viso verso l'alto reprimendo ancora una volta la voglia di piangere.
E' tutto un casino. disse infine con la testa pesante per tutti quei problemi che continuavano ad accavallarsi. Syndra pensava che eliminare Gil avrebbe risolto qualsiasi problema, invece non si rendeva conto che un gesto del genere invece avrebbe portato mille altri problemi.. -
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Il consenso di Ice era tutto quello di cui avevano bisogno per iniziare quel piccolo progetto col piede giusto, Syndra si preoccupò quindi di sedersi come si deve sulla scrivania di Nariko, lasciando ciondolare i suoi piedi verso il basso ridacchiando soddisfatta come una ragazzina mentre si gustava il bacio di Nariko che suggellava con Ice anche la loro prossima mossa. Il discorso però sembrava destinato a farsi più serio e quando Nariko mostrò quell'espressione turbata e dolente, Syndra ebbe subito la pulsione di avvicinarsi a lei ed abbracciarla forte per darle manforte. Parlò di Nimue e del loro viaggio di ritorno, di come si erano riavvicinate per mantenere un buon rapporto, e di come questo l'avesse portata ad una scoperta sconcertante: Gil aveva messo incinta Nimue. Questo non significava semplicemente che si era avvicinato ad una strega, no... ma l'aveva conquistata. Aveva la sua fiducia e non solo, stava letteralmente portando a compimento il progetto che Syndra e Nariko avevano mandato in fumo. Le mani della giovane strega si strinsero e il suo sguardo saettò verso Nariko, ma prima che potesse dire qualcosa la sua maestra la fermò, continuando il discorso. Ma avrebbe tanto voluto avere la forza di disobbedirle, perché ogni singola parola, ogni spasmo della gola di Nariko, ogni singhiozzo provocato dalle sue lacrime, erano una vera tortura per lei. Ogni parte di quel discorso era una tortura, era terribile vedere una strega forte come Nariko, una donna forte come Nariko, ridotta in quello stato solo perché lo aveva rivisto in volto. Gil diceva di essere cambiato, ma ovviamente Syndra non credeva ad una sola parola di ciò che quel bastardo aveva detto alla sua maestra, per codardia o semplicemente per farla soffrire. Solo le sue parole, la sua presenza, erano sufficienti a ridurre la sua amata Nariko in quello stato, stringendo il cuore di Syndra. Cosa sarebbe successo se si fosse rivoltato, ora che sapeva perfino combattere? Cosa poteva fare se quello era tutto un piano per avere la vendetta che sicuramente un simile spirito maligno desiderava? No, era ovvio cosa doveva fare. Syndra non disse nulla, rimase in silenzio, lasciando che fosse Ice a parlare per primo... sapeva perfettamente cosa voleva dire. Che anche Gil meritava una seconda possibilità, che ucciderlo non avrebbe risolto niente, che la giustizia doveva trionfare non per vendetta ma per amore... ingenuo e sognatore. Era per questo che Syndra lo amava così tanto, ma Gil... Gil non meritava niente, figurarsi una seconda possibilità. Solamente dopo che tutti dissero la loro, Syndra avrebbe tentato di restare immobile e impassibile, sedando ogni sua emozione, riuscendo sia a non piangere, né tanto meno sorridere soddisfatta.
Che paghi, allora...
Lo disse con una freddezza disarmante, voltandosi verso i suoi amanti riprendendo a ciondolare con i piedi, mentre le mani si rilassavano sulla scrivania di Nariko come se ogni traccia di rabbia avesse abbandonato il suo corpo.
C'era da immaginarselo... farsi scudo con le colpe degli altri per giustificare le sue. Pensa che non accetterei le mie colpe? Non lo nascondo... io ho ucciso Gil Poltergeist, ho ucciso il ragazzino che voleva distruggere la mia vita e quella delle persone che amo. Lui invece quale giustificazione ha per i suoi crimini? Sconterò volentieri l'eternità di fianco alla sua cella, tanto lui è uno zombie ora, no? Può scontare tutti gli anni di colpe senza dover rinunciare alla sua esistenza. La verità è che questa è la giustizia degli umani, creata appositamente per difendere chi può permetterselo e sacrificare chi invece non può. Ma noi siamo Streghe di Umbra...
Si voltò verso Nariko, quasi adirata a quel punto, con uno sguardo serio e un tono di voce imperioso.
Nariko non devi perdonarlo, MAI. Non dimenticare... MAI cosa ci ha fatto. Cosa ha fatto ad Ice... cosa ha fatto a sua sorella. E a chissà quante altre persone! Stige voleva solo proteggerlo e non ha sofferto meno di noi... Gil Poltergeist non è una persona, è l'incarnazione di uno spirito maligno che vuole solo vedere questo mondo bruciare. Se vuole nascondersi dietro la giustizia, allora che giustizia venga fatta!!!
Gli occhi di Syndra si accesero di un viola denso, mentre i suoi capelli si sollevarono di colpo come se una grande fonte d'aria avesse soffiato sotto di lei. Era furiosa, si tratteneva in ogni modo ma non poteva riuscirci al cento per cento. Alla prima occasione lei avrebbe distrutto Gil Poltergeist, cancellandolo dall'esistenza una volta per tutte e messo fine a quell'incubo per dimenticarlo una volta per sempre. Non temeva né il giudizio della gente né quello delle sue consorelle, tutto quello che voleva era la tranquillità delle persone da lei amate e l'avrebbe ottenuta ad ogni costo.... -
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Accettò quel bacio di incoraggiamento ricambiando con calorose ed affettuose carezze sui fianchi della strega, accennando un sorriso sconfitto ma anche colmo di gioia. Si sedette più comodo, portando le mani sul ventre, ben consapevole che ora sarebbero passati alla parte più difficile di quel loro incontro. Avendolo chiamato quello stesso giorno, Iceringer conosceva bene i trascorsi di Gil e Nariko su quell'aereo di ritorno, di quanto quell'incontro l'aveva fatta soffrire e ciò che aveva scoperto l'avesse confusa. Non volle interromperla, ma rimase fisso ad osservare Syndra per cogliere ogni genere di reazione da parte sua. Il discorso toccava profondamente Nariko, era confusa e spaventata, temeva di prendere una decisione sciocca senza poter più tornare indietro e perdere anche ciò che le era rimasto. Quando scoppiò in lacrime, Iceringer non riuscì più a trattenersi: si alzò e affiancandola vicino alla sua poltrona la cinse forte tra le braccia, stringendola e dandole sostegno col suo petto. La accarezzò per la testa e le fornì un luogo tranquillo dove piangere se avesse avuto bisogno di sfogarsi. Le diede qualche bacio sulla testa e visto che Nariko non sapeva più cosa dire, ci pensò lui a concludere il discorso.
Forse Gil non merita la libertà, ma sicuramente merita una seconda occasione. Ucciderlo non era una soluzione, ma il fato ha voluto riparare a questa scelta avventata. Anche voi, in fondo... ne avete avuta una no? Sono sicuro che sia difficile ma... lo affronteremo insieme. Non possiamo diventare noi dei giudici, possiamo solamente dare l'esempio. Gil va tenuto sotto controllo e io mi fido del professore e di Stige se mi dicono che penseranno loro a dargli un guinzaglio. Gil oramai non è più un problema nostro e se lo diventasse... saremo uniti ancora una volta, niente ci separerà.
Ma proprio mentre parlava, ecco intervenire Syndra che lo zittì con una reazione forse prevedibile, ma del tutto inaspettata per i toni che assunse. Lo sguardo di Iceringer si sgranò mentre si voltava verso di lei, in qualche modo colpito da quel lato tanto battagliero e risoluto, ma anche scosso dalla totale mancanza di pentimento nel suo cuore. Syndra non vedeva niente di sbagliato nell'esecuzione di Gil Poltergeist e il fatto che fosse tornato in vita era un errore dal suo punto di vista che sembrava pronta a sistemare personalmente in qualsiasi momento.
Syndra...
Mugugnò preoccupato, nella speranza di sedarla e in qualche modo riportarla alla quiete, ma piuttosto parve fomentarsi, bramosa di giustizia, anzi vendetta più che altro. Non voleva rischiare nulla, voleva semplicemente tornare alla normalità, come se cancellando Gil potesse eliminare ogni genere di minaccia al mondo. Non era così. Iceringer raccolse il coraggio e scurendosi in volto, strinse Nariko tra le braccia più forte e decise di far valere la sua voce nei confronti di quella di Syndra. Lui non alzava mai la voce e quando lo faceva assumeva un tono aggressivo per poter soverchiare un nemico in battaglia. In quel momento però, pur avendo alzato il tono, le sue parole non pesavano come un ruggito spaventoso, ma come il tono lapidario di un padre che impone la giusta lezione a suo figlio.
Syndra! Ma non capisci? E' proprio giocando con le sue regole che diventeresti come lui! Cosa cambierebbe eliminandolo ancora? Quello non è che uno zombie con la maschera di Gil Poltergeist, e se lo eliminerai, ci sarà un'altra persona ad indossare quella maschera... sarai tu! Io lo capisco... quello che ha fatto Gil è mostruoso, imperdonabile, ma non è l'unico mostro a questo mondo... ce ne sono altri, e anche di peggio! Io li ho visti... estirparne uno non significa cancellarli tutti. Perché dovrei lasciare in vita i criminali allora? No, uccidere non ha senso, non è giusto! Non serve a niente! le persone non sono erbacce che vanno estirpate dal giardino per renderlo più bello, le persone si osservano, comprendono, imparano, pensano! Prendono l'esempio... cosa racconterai alla tua allieva Syndra? Le insegnerai che la giustizia si ottiene col sangue, oppure le darai l'esempio che vorresti lei seguisse?
Fece una piccola pausa, addolcendo il tono senza abbassarlo troppo, né incrinare quell'espressione seria e risoluta, tanto rara quanto calzante sul suo volto. Allargò un braccio come a voler invitare anche Syndra in quella stretta affettuosa. In quel momento non avevano bisogno di giustizia... avevano bisogno di libertà. Libertà da quei ricordi, libertà dalla sofferenza, libertà di amarsi e non essere oppressi dalle catene dell'odio.
La cosa più importante che può toglierti Gil Poltergeist non è un braccio, né la verginità, né la dignità... la cosa più preziosa che può toglierti è la tua purezza e la possibilità di trasmetterla alle prossime generazioni. Non permettergli di farti questo Syndra.. -
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Mentre spiegava notò subito lo sguardo negativo di Syndra, ma stranamente non percepiva da lei ondate di oscurità instabile invaderla. Ciò che la inquietò di più era vedere in lei una lucidità spaventosamente ferma. Ed a giudicare dalla serietà con cui rimaneva in silenzio non doveva essere una buona cosa. Iceringer sembrava voler spezzare una lancia in favore di Gil, non tanto per aiutare il ragazzo, ma per aiutare loro stesse. Sembrava riporre fiducia sia in Thresh che in Stige, e anche se Nariko avrebbe voluto dargli ragione al 100% non poteva negare che infondo la preoccupava lo stesso. Non poteva sapere se Gil era davvero sincero, ma infondo era morto, magari quell'esperienza lo aveva cambiato. Ma l suo atteggiamento sull'aereo le aveva fatto capire che infondo era rimasto il tipico adolescente problematico. Sì forse si era pentito davvero? Non riusicva a capirlo ma non le dava l'impressione che avesse raggiunto una stabilità mentale a cui poter dare fiducia. Iceringer alzò la voce su Syndra sorprendendo non poco Nariko che non lo aveva mai visto così infervorato come in quel momento. Le sue parole la colpirono perché infondo nonostante Iceringer spesso facesso l'idiota aveva in realtà un animo profondo e lasciò intendere che non era uno stupido illuso, non era un ragazzino che credeva nelle favole. Aveva bene in mente cosa fosse il bene e cosa fosse il male, e sapeva che non c'era niente di assoluto. Li lasciò parlare poi si alzò dalla sedia in silenzio. Si avvicinò alla finestra poggiando le mani sulla balaustra e fissò lo sguardo fuori. Non voleva guardare in faccia Syndra o Iceringer per poter avere una visuale obbiettiva senza farsi influenzare dai propri sentimenti. Perché se guardava Syndra veniva assalita dalla paura, dalla voglia di vendicarsi, mentre se guardava Iceringer veniva assalita dalla voglia di migliorarsi e di condividere a cuor leggero i suoi ideali. Quindi fissò il cielo fuori e cercò di essere obbiettiva.
Io non dimenticherò mai cosa ci ha fatto. Gliel'ho detto anche a lui che se vuole essere perdonato deve guadagnarselo e non chiederlo come se niente fosse. Syndra non mi piace che parli di togliere di mezzo Gil con una tale leggerezza. Iceringer ha ragione, è tornato in vita per cancellare l'enorme sciocchezza che hai fatto. Non devi ricadere nello stesso errore. Se hai intenzione di ucciderlo andrai incontro a tutte le conseguenze. Cosa dirai a Stige? Cosa dirai a Nimue? Saranno entrambe accecate dal dolore. Sopratutto Nimue che è influenzata moltissimo dal bambino che porta in grembo. Cercherà vendetta e avvieremo un circolo vizioso che non avrà mai fine. fece una pausa espirando con forza.
Gil era un ragazzo problematico con problemi seri di autostima. Un ragazzo senza alcun potere, debole che è cresciuto in una famiglia di esseri potenti come Stige e scopre di poter tenere sotto scacco delle streghe. Non voglio giustificare le sue scelte, perché aveva fatto delle pessime scelte. Si è lasciato trascinare dall'oscurità e dall'idea di poter diventare potente. Pensava che con noi poteva rivendicare i suoi diritti di Poltergeist, sapendo benissimo che noi non lo avremmo mai assecondato. Era giovane e molto stupido. Anche io ho pensato che fosse un essere corrotto dalla malvagitò, ma.... Ho visto la paura nei suoi occhi quando mi ha visto, ho visto come trattava bene Nimue e come lo guardava lei stessa. Mi sono chiesta: e se si fosse davvero pentito? Se vuole davvero rimediare? Io chi sono per negargli di migliorarsi? Io non ho nessun diritto a condannarlo perché i miei peccati sono più grandi dei suoi. Eppure mi hanno dato una seconda possibilità perché mi sono lasciata divorare dall'oscurità. Io sono convinta di una cosa: se gli muoviamo guerra tornerà a farsi divorare dai suoi sentimenti negativi, e mosso dalla rabbia e disperazione scatenerà il suo potere. Inoltre c'è un grosso problema Syndra: Gil è una lanterna e Nimue è riuscita a conquistarlo. Se ucciderai Gil tutto il clan avrà problemi con le lanterne. Non è la soluzione giusta. Nimue potrebbe essere la chiave decisiva per tenerlo davvero al guinzaglio. Ma sono molto preoccupata per lei. si voltò verso i due ragazzi ed incrociò le braccia al petto.
La gravidanza che sta portando avanti non è normale, ha una crescita mostruosa e sta consumando la sua vitalità. Lei vuole portare a compimento la gravidanza, pensando che il nascituro sarà molto potente poiché le loro energie si sono fuse in esso. Ma io non la vedo bene. abbassò lo sguardo sospirando ancora: tornare al clan aveva portato un milione di problemi diversi.
Dobbiamo parlarne con la principessa e deve esserci anche Stige e decidere una volta per tutte cosa fare, ma non da sole, non voglio fare nessun atto di ribellione.. -
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In un primo momento, appena Ice iniziò a parlare, Syndra strinse lo sguardo rendendolo più duro e severo, ben consapevole di quello che stava per dire. Ma quando lui fece lo stesso, accompagnando quegli occhi così decisi e fermi con un discorso tanto convincente, Syndra tentennò. Non era ancora del tutto convinta di essere in errore, ma Ice aveva ragione: Gil l'aveva cambiata e non del tutto in meglio. L'aveva resa più schiva, ma al contempo anche più protettiva e matura nei confronti dei suoi cari. Era diventata più forte, ma d'altro canto si stava trasformando in una strega cinica, disposta a tutto pur di mantenere la sua quiete. Scosse il capo, cercava l'appoggio di Nariko ma le voltò le spalle, cercando di osservare il tutto dal punto di vista più distante possibile. La giovane strega sentì il terreno mancarle sotto i piedi, molto più che letteralmente vista la sua natura, e per un istante ebbe l'istinto di rispondere senza pensare, lasciandosi guidare dalla rabbia. Ma più ascoltava la sua maestra, più si rendeva conto che lei e il suo amato eroe avevano ragione. Pensò a Stige, a Nimue, ma soprattutto alla creatura che avrebbero messo al mondo. Stige non era malvagia, non era il sangue di Gil ad essere corrotto, ma la sua mente... quel piccolo che colpe aveva se suo padre era un mostro. Syndra chiuse gli occhi lentamente, proprio mentre stavano per diventare lucidi. Non pianse ma le sfuggirono un paio di lacrime, troppo secche per arrivare fino in fondo, che si fermarono sul naso. Si tolse gli occhiali per asciugarle tra il pollice e l'indice, respirando profondamente.
Avete ragione... mi sto lasciando influenzare dalla rabbia... scusatemi, sono ancora troppo immatura per prendere decisioni simili.
Si lasciò sfuggire una risata nervosa, mentre rialzava lo sguardo portandosi gli occhiali sul naso, cercando di ritrovare un sorriso dolce anche se amareggiato, tornando a guardarli.
Dobbiamo lasciare che siano le alte sfere a prendere una posizione, non possiamo essere noi i giudici. E poi sono sicura che quando Stige sarà completamente dei nostri non ci saranno più pericoli rappresentati da Gil. Anche se Nimue dovesse perdere il controllo lo farà la nostra nuova preziosa alleata per noi. Quindi credo che a questo punto la nostra priorità, nonché soluzione a tutti i nostri dubbi e problemi, sia trasformare Stige Poltergeist in una vera strega di Umbra e lasciare che la giustizia faccia il suo corso! Io credo nelle streghe di Umbra e nei nostri alleati, ma soprattutto credo che se tutto andrà male, avremo un eroe a farci da angelo custode.
Concluse, voltandosi verso Iceringer e sorridendogli dolcemente. Senza di lui, sia lei che Nariko sarebbero state perdute da molto, molto tempo, quindi quel ragazzo era l'unico al mondo a poter contare sulla piena fiducia di entrambe. Si fidava più di lui che di sé stessa, poco ma sicuro. E poi quella era una grandiosa occasione per incontrare di nuovo le streghe anziane di Umbra e le principesse, non poteva che esserne entusiasta!. -
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Sapeva che Nariko avrebbe sostenuto le sue parole, ma se da un lato Iceringer aveva incarnato l'ideale più giusto e ispirato, lei l'aveva messa su un punto di vista più pragmatico ed oggettivo, qualcosa che forse il giovane non sarebbe mai riuscito a fare, pertanto era un bene che tra di loro ci fosse una donna davvero matura. Non che Syndra non fosse capace di prendere decisioni difficili, ma in quella situazione era ovvio che non ne fosse capace, non in maniera oggettiva, e lo sapeva anche lei. Se ne rese conto e una profonda tristezza la colse, lo sguardo di Iceringer si fece a pezzi nel vederla struggersi in quel modo, pensando subito di essere stato troppo duro con lei. Syndra aveva il cuore di una bambina, ed era stato terribilmente sfigurato da Gil, nessuna sorpresa che reagisse in quel modo. Per sua fortuna però, sapeva ancora dare ascolto al suo cuore, riuscendo a trovare in lui e Nariko una guida preziosa. Riuscirono a convincerla che la scelta più giusta era il dialogo e una volta resasi conto di quella folle avventatezza che la stava per trascinare via, riuscì perfino a sorridere. Stige aveva promesso di fare la sua parte, quindi Syndra aveva ragione a pensare che era tutto nelle sue mani. Dopo averle sorriso dolcemente, annuendo col capo, Iceringer si voltò verso Nariko, avvicinandosi a lei per portarle una mano sulla spalla e darle conforto.
So che anche tu sei molto preoccupata per la tua amica Nimue, conoscendo Gil come potresti lasciarli vivere questo idilliaco sogno d'amore senza sospetti? Ma ricorda questo: Stige è una madre, se Gil vuole seguire il suo stesso sentiero allora pretenderà da lui una disciplina ancora più ferrea di quella che gli sa impartendo ora. Gil non avrà scelta se non cambiare, vero o falso che sia. E poi... mi piace pensare che l'arrivo di un figlio possa cambiare qualsiasi tipo di priorità. Anche per le Streghe di Umbra deve essere lo stesso, no?
Cercò di essere ottimista, ma solo in un secondo momento si stava rendendo conto che quel discorso era compiuto in una stanza dove le catastrofi familiari erano la rutine. Lui aveva abbandonato la sua famiglia per un sogno infantile, Nariko e Syndra erano state abbandonate e scacciate inizialmente, per poi ritrovarsi in una situazione dove la famiglia avevano dovuto costruirla piuttosto che assecondare quella che avevano. Ancora una volta scelse le parole sbagliatissime per esprimere un concetto giusto.
Insomma... diciamo che le famiglie sono come le ciambelle... non tutte escono col buco ma se le decori bene sono buone uguale e... e con una ciambella senza buco puoi farci una bomba al cioccolato o... insomma... capito no?
Iniziò a grattarsi il capo perplesso ed imbarazzato, poi un lampo attraversò la sua mente, ripensando alle loro parole:
Uhm... principesse? Le streghe di Umbra hanno un sistema monarchico?
Iniziò ad immaginare questa grossa strega tettona, gigantesca, più grande di una donna normale e con dei seni enormi, circondata da tante piccole streghette super tettone che ridacchiavano malvagie dando ordini sessuali alle loro sottoposte, a loro volta tettone. Non era colpa sua... fino a quel momento non aveva mai visto una strega di Umbra sotto la sesta di seno.. -
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Cercò di non girarsi fin quando non aveva concluso il discorso, si voltò con calma e osservò la reazione di Syndra notando che dopo un primo momento di rabbia sembrò calmarsi. Vedere però le lacrime sul suo volto furono come un pugno nello stomaco. Odiava vederla in quelle condizioni e per un momento fu molto tentata di andarla a stringere fortissimo fra le braccia e sentire i suoi morbidi seni spiaccicarsi contro i suoi e darle un pochino di conforto, ma non doveva farlo o l'avrebbe viziata troppo, dando messaggi contrastanti. Dopotutto voleva che si rendesse conto della situazione e che non poteva più pensare in modo egoistico. Syndra sembrò capirlo, quindi si limitò a guardarla e poi sorriderle calorosamente con uno sguardo che sembrava parlare molto chiaro: era fiera di lei. Non si era lasciata influenzare dai suoi sentimenti ed aveva pensato in modo più pragmatico. Le si avvicinò portandole una mano sul viso con fare affettuoso, carezzandole la guancia con il pollice. Poteva capirla benissimo, dopotutto anche lei avrebbe voluto togliere di mezzo il problema una volta per tutte, solo per essere sicura che i suoi amati sarebbero stati al sicuro. Loro però non erano dei mostri come Gil, loro dovevano mostrare di essere migliori.
Non preoccuparti non permetteremo a Gil o chiunque possa essere di farci di nuovo del male. Questa volta saremo insieme e questa volta non ci faremo fregare. Se saremo uniti niente e nessuno potrà abbatterci, ricordatelo sempre. le diede un bacio sulle labbra, come se avesse voluto suggellare quella promessa fatta a loro due. Posò poi una mano su quella di Iceringer che aveva posato poco prima sulla sua spalla ascoltando le sue parole un pizzico sorpresa. In effetti non aveva tutti i torti, volente o no doveva cambiare il suo modo di essere e di fare se voleva sopravvivere. Forse non poteva rassicurarla del tutto ma almeno le dava l'idea di poter gestire meglio quel problema. Gli sorrise sentendosi fiera anche di lui, ridacchiando poi divertita quando Iceringer notò che avevano parlato di principessa.
Non esattamente, diciamo che è una delle cariche più alte fra noi streghe, quelle molto molto potenti e importanti le chiamiamo in quel modo, perché fungono come una sorta di guida e di centro magico per noi... è complicato da spiegare, ma sappi che ci sono più principesse ed io ho intenzione di diventare una di loro un giorno. affermò per poi voltarsi verso Syndra leggermente imbarazzata. Non gliel'aveva mai detto, ma da poco tempo si era messa in testa di poter fare molto di più per il clan, anche per poter espiare i suoi peccati del passato. Non era sicura di poter avere le carte in regola per diventarlo, ma confidava che con tutto l'impegno e lavorando sodo poteva avvicinarsi al suo obbiettivo. Si voltò verso Iceringer più serena di prima portandosi una mano sul fianco.
Prima hai detto che avete avuto nuove reclute fra i Watchmen. Come stanno andando le cose? Vega si sta rivelando un buon leader? Ricordo che mi dicevi che avevate problemi di coesione del gruppo. chiese serenamente, dando finalmente spazio anche a lui ed i suoi possibili problemi. Erano una squadra dopotutto e se potevano aiutare anche lui era loro dovere farlo.. -
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Grazie a loro riusciva sempre a superare ogni crisi, e con l'aiuto della parte più distratta e tonta di Ice riusciva anche a riderci su, impossibile non strapparle un sorriso quando le sue strane analogie lo facevano sguazzare nell'imbarazzo e nella confusione. Ma a lei andava bene anche così, un sorriso può valere più di mille scuse false o inutili, proprio come quello di Nariko che la accarezzava, ricambiando con lei quell'espressione dolce. Solo loro avevano il potere di trasformare una furia oscura come Syndra in una dolce ragazzina innamorata. Annuì alla promessa di Nariko, suggellandola a sua volta con quel tenero e fugace bacio: se dovevano sconfiggerlo lo avrebbero fatto insieme. A quel punto potevano finalmente dedicarsi ad altro e l'attenzione si spostò su Ice che per quanto vicino a loro in effetti dimostrava di sapere davvero poco sulle streghe di Umbra. La sua domanda strappò un'altra risatina divertita a Syndra, che rispose a tono.
Le uniche regine che avrai nel clan saremo noi Ice, non farti strane idee...
Fece maliziosa, lasciando poi spazio a Nariko che non solo si rivelò sintetica ed esauriente ma diede immediatamente sfoggio della sua risolutezza non solo come donna, ma anche come strega di Umbra. Nariko si voltò imbarazzata verso la sua allieva, ma Syndra non aveva affatto un'espressione sorpresa: anzi aveva le labbra leggermente dischiuse e gli occhi che brillavano di ammirazione. Nonostante il loro passato e le controversie che le legavano, Nariko aveva comunque il coraggio e l'ambizione di puntare altissimo! Era davvero un esempio da seguire senza battere ciglio.
Sei una forza Nariko, non ti fermi proprio mai! E sono sicura che saresti una Principessa perfetta, altroché! Allora io non posso essere da meno: in quanto tua allieva devo renderti onore diventando influente a mia volta, altrimenti non sarò degna del tuo nome!
I pugni di Syndra tremavano stretti, con gli occhi lucidi pieni di commozione. Se Nariko puntava tanto in alto lei non poteva essere assolutamente da meno! Doveva ambire alle stelle, diventare una strega potentissima. Altro che limitarsi alla carica di Anziana, lei era una vera figlia di Umbra e ben più importante era l'allieva diletta di Nariko, solo dimostrandole di essere alla sua altezza poteva davvero ricompensarla di tutto quello che aveva fatto per lei. Nariko non era solo la sua amante, era stata come una seconda madre, una sorella maggiore, la migliore amica e confidente, avevano condiviso ogni terribile esperienza e anche le più gloriose. Se non fosse stata capace anche lei di diventare una Principessa allora significava che Nariko non aveva fatto un buon lavoro con lei, e questo non era accettabile! Si ritrovò a fantasticare su loro due sedute su un trono di Umbra intente a scambiarsi effusioni sotto lo sguardo voglioso di Ice che le supplicava di farlo partecipare, mentre sotto di loro sudditi invidiosi del loro campione facevano di tutto per ottenere la grazia delle loro principesse. Il volto di Syndra si fece paonazzo al pensiero di essere servita e riverita da muscolosi ed impavidi demoni disposti a tutto pur di compiacerla, e finì col distrarsi dal loro reale obbiettivo. Stava iniziando a pensare come sua madre... un brutto segno.. -
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Riappacificate le acque, Iceringer sperava di ricevere più informazioni su queste fantomatiche "Principesse" ma anche se Nariko dava l'idea di essere si spiegata, il ragazzo non era affatto persuaso, nel senso che il discorso non gli era del tutto chiaro. Era solo un nome allora? Non c'era una regina che sfornava super streghe perverse? Da una parte era un sollievo, dall'altra non tanto perché significava che "Principessa" era un titolo che potevano acquisire diverse streghe e la cosa poteva diventare preoccupante. Infatti non passò nemmeno un istante che Syndra si fece subito avanti per candidarsi a sua volta al ruolo di Super Strega, certo che pensare ad un mondo governato da queste fattucchiere potentissime rendeva piuttosto difficile la vita di un Supereroe, i criminali oltre ad essere scoraggiati dal commettere crimini si ritrovavano anche davanti alla possibilità di servire delle gnocche assurde come Nariko e Syndra, sicuramente un valido motivo per non darsi alla malavita.
Oh... wow... allora anche le streghe di Umbra fanno carriera. Mi fa piacere vedervi così coinvolte, quando vi ho conosciute non eravate così legate al clan e ora avete ritrovato la vostra famiglia in un certo senso. E' bello, quindi mettetecela tutta!
La storia di Nariko e Syndra era triste e a tratti tragica, ma quelle due erano le donne più forti e belle che conosceva, di sicuro potevano superare ogni genere di avversità. Lo stesso non si poteva dire dei Watchmen che per quanto fossero lontani i tempi bui, non si poteva dire comunque che le cose stessero andando a gonfie vele. Iceringer si concesse un sospiro scoraggiato, crollando seduto a sua volta sulla cattedra, con le gambe larghe e le mani incrociate all'altezza delle cosce, con l'aria colpevole di chi non ha portato a termine il suo dovere come si deve.
Beh, con la propaganda siamo messi bene, Vega è uno che ci sa fare e con i suoi programmi di rutine e di allenamento siamo in forma smagliante. Purtroppo però devo dire lo stesso anche dei nostri nemici... sono davvero forti: il fumatore sgherro della donna inquietante con i capelli neri fa paura, per poco non ci rimettevo le penne con la nuova recluta, l'ha costretta a strusciarsi su di me mentre ero nudo! Quella poverina indossava solo una tutina di lattice, chissà cosa deve aver passato... io però sto bene, non dovete preoccuparvi, visto che era allenata le sue natiche erano belle sode, non è stato traumatizzante ma che paura. Poi c'è stato anche quel drago super inquietante che ha rubato l'anima ad una delle amiche del professore, ho dovuto aiutare le sue alleate a metterlo fuori gioco ma mi ha conciato comunque abbastanza male da permettere a quella licantropa di stuprarmi... super figo come licantropo eh, però è stato comunque uno stupro... deve anche aver messo un pò di confusione nell'aria perché c'è stato un lungo susseguirsi di bacio che non ricordo molto bene, le donne a Roma sono davvero molto espansive, che strano modo di salutare la gente, io morirei dall'imbarazzo...
partì come un fiume in piena: dopo aver parlato di Gil e aver incoraggiato le streghe oramai era passato in modalità confidenza, quindi non si tappò la bocca né piazzò filtri mentali da nessuna parte. Il suo cervello buono e spontaneo gli diceva di dire le cose come stavano e lui non ci vedeva niente di male. In fondo era davvero privo di malizia: nella missione con Sheba era più preoccupato per lei e per i suoi possibili traumi che per sé, e nella missione con Hilda e Oboro aveva dato molta più importanza all'anima da salvare che non il modo in cui l'avevano liberata, tuttavia senza filtro quelle informazioni potevano essere facilmente fraintese, e se ne rese conto perfino lui, visto che sul finale iniziò ad alzare lo sguardo, col volto leggermente arrossato.
Se-se-sembrano cose fighe ma... sapete che pa-paura lì in mezzo? Rischio la vita io eh...
Difesa flebile e poco convincente.... -
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Nariko si sentiva decisamente più leggera dopo essersi confrontata con i suoi compagni. Tenersi tutto dentro le aveva appesantito ogni cosa. Non si aspettava di vedere il volto di Syndra così raggiante dopo la sua dichiarazione. A dirla tutta si aspettava che le presentasse tutti i problemi che potevano affrontare per arrivare a quell'obbiettivo visto il loro passato burrascoso nel clan, invece Syndra riponeva in lei una aspettativa che Nariko non pensava di suscitarle. In un certo senso un pochino la stupì dopotutto l'aveva sedotta e corrotta con la lussuria, in un certo senso aveva visto i suoi lati più oscuri, ma lei continuava a guardarla con ammirazione, come un modello da seguire, sebbene lei non si sentisse esattamente così magnifica come invece gli occhi di Syndra la stavano dipingendo. Quello sguardo la faceva sentire viva ed allo stesso tempo in ansia, ma anche Syndra disse di non voler essere da meno. Si ritrovò quindi a sorridere divertita al rinnovato entusiasmo di Syndra per i loro progetti futuri. Il clima sembrò essersi alleggerito molto, ed Ice sembrò sentirsi molto a suo agio poiché iniziò a parlare senza alcun freno, lasciando scivolare dal cervello alla bocca tutto ciò che gli passava per la mente, tranquillo, senza malizia, senza preoccupazioni. Nariko spalancò gli occhi preoccupata quando parlò del "tizio sgherro fumante con la tipa con i capelli neri". Intuì che stesse parlando di Iwan, quell'uomo che avevano affrontato lei e Syndra in quella assurda battaglia. La sua bocca si spalancò per la sorpresa: come faceva a parlarne in modo così tranquillo? Quel tizio era riuscito a tenere testa a lei e Syndra insieme, e quella donna con i serpenti era pericolosissima. L'ansia le attanagliò la gola quando confessò che avevano rischiato la pelle, sbiancò di colpo e di nuovo la paura iniziò a tormentarla. Poi però venne presa alla sprovvista dalla sua mezza confessione che parlò prima di strusciamenti vari con lui nudo e poi di uno stupro da un licantropo femmina. Erano tante informazioni che le suscitarono parecchie emozioni contrastanti. Da un lato era preoccupata da morire, dall'altro però immaginarselo nudo con questa ragazza che gli si sfregava addosso la infiammò di una gelosia che non credeva di poter provare. Le salì il sangue al cervello, il cuore iniziò a battere furiosamente nel petto e lo sguardo di Nariko cambiò dal preoccupato all'arrabbiato. Serrò anche i pugni pronta a picchiare selvaggiamente Iceringer per sfogarsi, ma prima di lasciarsi andare alla furia cieca cercò di contare fino a 20, perché dieci era troppo poco per lei. Le si gonfiò una vena sulla tempia nel reprimere la furia che iniziava ad incanalarle anche energia magica in corpo. Gli si avvicinò posando le mani sulle sue spalle, forse le dita strinsero troppo forte, ma Nariko stava cercando di trattenersi il più possibile, ma era davvero difficile quando si aveva tanta gelosia da reprimere. Non poteva farci nulla, Iceringer era l'unico uomo al mondo che amava, l'unico al mondo che nonostante quelle avventure ambigue non l'aveva mai delusa. L'unico uomo al mondo con cui voleva stare.
Nud..?! Sode? Stupro... Cosa?! non riusciva più a capire se fosse più arrabbiata perché aveva rischiato la vita o se per quelle maledette stronze che avevano osato stuprarlo e strusciarsi su di lui. Nariko era pur sempre una strega di umbra, e la sua natura matriarcale era impossibile da sedare. Anche se probabilmente non ne aveva alcun diritto, voleva imporsi come sua padrona e fidanzata.
Strano... non mi sembra che lo stupro ti sia poi dispiaciuto così tanto! fece con gli occhi che praticamente fiammeggiavano di ira. Non riusciva a contenersi era più forte di lei, avrebbe dovuto chiedergli se stesse bene, e magari assicurarsi che per stupro non intendesse che lo avessero seviziato. Probabilmente era influenzata dal fatto che lui ne parlava in modo così tranquillo come se fosse stata l'ennesima avventura che lo aveva divertito.
Ed io che invece mi tormentavo dai sensi di colpa per aver dato un bacio a Stige. E' proprio vero che i maschi hanno sangue a sufficenza solo per fargli funzionare una cosa alla volta o il cervello o il cazzo! fece assecondando per un momento la sua rabbia incandescente. Avrebbe potuto strozzarlo le mani erano sempre più vicine al suo collo virile, ma nel guardare negli occhi cremisi di Iceringer le tornò alla mente Vega. Ciò che avevano fatto... e non riuscì a capire se potesse considerarsi pari o no... era pur sempre lui anche se del futuro. Quella faccenda la confondeva tantissimo. La rabbia quindi scemò anche se non del tutto e si voltò a guardare verso Syndra con un ghigno malefico stampato in volto. Un sorriso che lasciava presagire che le era venuta una idea diabolica in mente.
Hai sentito Syndra? A quanto pare non abbiamo fatto un buon lavoro se sono riusciti a stuprarlo. Forse dovremmo aiutarlo in un altro modo, così che non corra più il pericolo di non far funzionare il cervello in casi rischiosi come quelli che ci ha raccontato. mentre parlava gli si avvicinò sempre di più fino a premergli il corpo addosso spingendolo pian piano contro la sua cattedra, fermandosi a quando le cosce di Iceringer furono fermate dal legno della scrivania.
Credo che dovrei privarti di ciò che ti da più problemi... affermò sollevando la coscia e frapponendola fra le gambe di Iceringer, arrivando a fargli poggiare il cavallo dei pantaloni contro la sua coscia. Rimase volutamente ambigua, mentre si scambiava uno sguardo complice con Syndra. La sua adorata allieva avrebbe percepito sicuramente che stava iniziando ad impastare energia magica in corpo, che si stava preparando a qualche incantesimo particolare.. -
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Avevano finalmente ritrovato la serenità e potevano concedersi quattro chiacchiere tra di loro, recuperando un pò quello che avevano perso negli ultimi, indaffarati tempi. Iceringer fu il primo a voler confessare e dopo essersi seduta più comodamente sulla scrivania, Syndra iniziò a domandarsi se anche lei non avrebbe dovuto dire a Nariko del suo piccolo gioco di ruolo con Ice e Vega, di sicuro avrebbe suscitato nella sua maestra grande invidia ma non poteva di certo dirglielo davanti ad Ice, dovevano essere sole. O magari poteva custodire quel piccolo segreto per sé? Lasciare che Nariko lo scoprisse da sola per poi gustarsi la sua reazione poteva diventare davvero molto eccitante, ma allo stesso tempo la sua ira un pò la spaventava. Cosa fare? confessare o custodire? Era molto indecisa e rischiava di distrarsi, ma Ice si preoccupò di riportare l'attenzione su di lui, iniziando a vomitare informazioni come un torrente in piena costringendo Syndra a volgergli il suo sguardo più stupito mentre portava le bracciai n posizione conserte. Si aspettava che ad un certo punto il ragazzo avrebbe alzato lo sguardo e, vedendo la sua faccia, si sarebbe dato un freno, e invece continuò ad andare avanti senza fermarsi un solo istante raccontando le sue pericolose disavventure e le conseguenze più o meno erotiche che queste avevano provocato. Nonostante la sua aria leggera, non sembrava affatto così tanto dispiaciuto di quegli eventi, probabilmente perché la vita di un supereroe è fatta anche di conquiste. Syndra inclinò il capo da un lato iniziando a battere nervosamente le dita delle mani sulle braccia incrociate, scambiandosi con Nariko qualche sguardo adirato, lasciandole intendere che anche lei stava bruciando di gelosia. Perché quel tipo di disavventure non capitavano mai con loro? O meglio... anche per loro non era tutto puro e casto, basti pensare alla loro ultima missione, la più importante, dove avevano molestato quel grazioso e dotato ragazzino misterioso... chissà che fine aveva fatto poi? Fatto stava che l'allegro eroe di Roma non perdeva mai un colpo e anche nei guai riusciva a divertirsi senza di loro, più che gelosa Syndra era invidiosa: quelle avventure sembravano davvero interessanti e bellissime da affrontare, avrebbe voluto viverle anche lei!
Che strano, quando non ci siamo ti diverti sempre un mondo, eh Ice? Inizio a pensare che non sia il diavoletto che ti porti dietro a portarti sulla cattiva strada...
Quando lo avevano conosciuto, Ice era instabile a causa di Chiller ma da quando si erano riappacificati non c'erano più stati disturbi. Tuttavia, Chiller era pur sempre un demone ma alla luce dei fatti forse quello più serio tra i due era proprio il piccoletto! Fatto stava che Ice aveva l'animo troppo puro ed innocente per fare qualcosa alle loro spalle e già solo il fatto che stesse confidando tutto senza peli sulla lingua le metteva tenerezza, non sentiva la voglia di picchiarlo ma sicuramente dovevano prendere provvedimenti, e quando Nariko si voltò verso di lei sfoggiando quel sorrisetto diabolico, Syndra ricambiò con lo stesso sguardo sistemandosi gli occhiali che divennero due riflessi bianchissimi ed inumani, maschera perfetta per le sue labbra deformate in un ghigno malefico.
Hai proprio ragione Nariko, quello per un eroe sembra più un impedimento che un simbolo di virilità...
Mentre Nariko lo spingeva verso la cattedra, Syndra si inginocchiò su quest'ultima posizionandosi alle sue spalle, così che quando la sua maestra lo avrebbe chiuso in quell'abbraccio seducente, lui si sarebbe ritrovato con il prosperoso petto di Syndra sulla schiena, intenta a bloccarlo contro di sé con le dita delle mani sulle spalle, pronta a farle scivolare verso il basso. Avevano messo a punto un incantesimo da poco recuperato dalla vecchia biblioteca e questa sembrava l'occasione giusta per utilizzarlo: Syndra aveva capito subito cosa voleva fare la sua maestra e conoscendo Ice, a quel punto sarebbe già stato rigido come un palo del telefono.
Ti aiutiamo noi, non preoccuparti!
La mano destra di Syndra si spalancò, scivolando sul suo petto mentre sul palmo si formava un cerchio magico di Umbra completamente viola. Lo avrebbe spedito nei pantaloni del ragazzo e, dopo aver assaporato la calda mascolinità del loro uomo, Syndra si concesse un sorriso malizioso ed eccitato, scambiando un ultimo sguardo con Nariko prima di attivare l'incantesimo. Quando la mano della ragazza tornò su, le due streghe si sarebbero ritrovate la grossa mazza di Ice tra le mani, mentre sul pube del ragazzo non restava altro che la sua pallida peluria e una pelle candida priva di danni o lacerazioni.... -
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Si rese conto solo troppo tardi di quante parole inutili aveva pronunciato e a quel punto era nel panico. la sua espressione colpevole risultava lapidaria e fossilizzata sui corpi seducenti di quelle due che quando si arrabbiavano si avvicinavano a lui come delle leonesse a caccia di una succulenta preda per i loro cuccioli. Il brutto era che quel cucciolo doveva essere lui, ma avendo attirato l'ira di Nariko e Syndra a quel punto poteva solo tremare come un bambino piccolo davanti allo zoccolo di sua madre.
Ma-ma-ma non è che mi sia p-piaciuto... è che... non è stato traumatico insomma... non è successo niente...
Inutile giustificarsi, anche se fosse farfugliava davvero troppo, l'unica cosa che riusciva a fare in quel momento era indietreggiare nella speranza che Nariko si calmasse. Sudava vistosamente e i suoi occhi danzavano in giro come uno spettatore ad una partita di tennis, mentre si rendeva conto che per quanto potesse essere alto ed allenato, quella donna dagli occhi di ghiaccio lo superava grazie ai suoi tacchi facendolo sentire come un ragazzino in fuga. Quando toccò la cattedra ebbe un sussulto ed inghiottì un grumo di saliva così grosso che per poco non gli esplose la gola: ogni singolo muscolo era teso a quel punto e prima ancora che potesse riprendere fiato le aveva entrambe addosso: Nariko gli tagliava la strada con quelle sue cosce infinite e perfette, mentre Syndra lo teneva sotto scacco alle spalle con quelle morbidissime tette candide. In un istante la tensione si trasformò in eccitazione, era ovvio e quasi naturale: già di per sé Iceringer non era un maestro nel controllarsi, figurarsi averle così vicine a lui, senza contare che l'istinto del corpo umano è quello di lasciare un segno quando si è oramai prossimi alla morte! Consolazioni logiche del tutto inutili caro eroe...
Ragazze dai... non dovremmo concentrarci su cose più importanti e piacevoli? Vi assicuro che... che non lo rifarei se potessi tornare indietro... non volevo deludervi, è solo che...!
Più i loro corpi si avvicinavano, più il suo respiro diventava affannoso, ma prima che potesse in qualche modo giustificarsi ecco che l'energia magica di quelle due si combinò davanti ai suoi occhi, accendendo qualche diabolico incantesimo messo in atto da Syndra che, impugnato il suo membro e zittito il ragazzo con un verso di pura estasi virile quanto innocente, lo privò del suo prezioso piccolo Iceringer. Il ragazzo non se ne rese nemmeno conto, anzi era troppo concentrato sul contatto con i loro corpi e il tocco piacevole delle dita di Syndra sulla sua verga che proprio non ci fece caso all'essenza di un elemento così importante. Il gemito lo aveva portato a chiudere gli occhi e deconcentrarsi, solo in un secondo momento, realizzando che non era successo "niente" alzò le palpebre e cercò di guardarsi attorno. nel vedere la sua mazza ancora eretta tra le dita di Syndra, così vicina a sé e così lontana dalle sue gambe, lo fece reagire male. Sgranò gli occhi e la bocca e si lasciò andare un grido decisamente poco mascolino che lo portò ad abbassare lo sguardo, rendendosi conto che il grosso rigonfiamento nel cavallo dei suoi pantaloni era ora vuoto. Istintivamente strinse le cosce e si portò le mani addosso al ventre per sedare un eventuale ferita ma appena si rese conto che non c'era sangue né un danno particolare il grido si abbassò di molto e il suo sguardo si fece confuso. Non smise comunque di gridare, iniziò ad emettere un suono identico ma con le labbra socchiuse e l'aria di chi non ha capito cosa stava succedendo esattamente. Sembrava più calmo però, e quando si rese conto che non stava affatto male capì anche che non aveva mai stretto le cosce in quel modo prima d'ora, a causa dell'ingombro. Il grido sommesso si trasformò in un verso curioso che accompagnò la sua prossima mossa: iniziò ad incrociare le gambe sedendosi comodamente, rendendosi conto che non era mai stato seduto meglio in vita sua senza quell'ostacolo. Il grido divenne quindi un verso soddisfatto, iniziò ad annuire davanti alle due streghe con l'aria di chi ha fatto una grande scoperta.
Wow... stare seduti così è... è comodissimo...
Per un attimo cercò la complicità delle due ragazze con un sorriso poco serio, aveva quasi del tutto dimenticato cosa stava succedendo per via di quella curiosa novità.. -
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Ormai non serviva nemmeno più comunicare telepaticamente con Syndra per farle capire cosa avesse in mente. Difatti la assecondò immediatamente come se ormai avessero instaurato una sorta di simbiosi quando si trattava di entrare in modalità maliziosa. Dopotutto avevano guardato insieme quell'incatesimo e lo avevano studiato insieme sul letto prima di andare a dormire, era bastato alludere allo staccargli via il suo membro per far capire tutto alla sua docle allieva. Si erano rimpromesse di usarlo alla primissima occasione e Nariko la stava già prendendo quell'occasione, seguita a ruota da Syndra. Vederlo così insicuro e spaventato era sempre uno spettacolo per Nariko, era muscoloso, sembrava così forte, le sue mani sembravano in grado di frantumare noci di cocco semplicemente stringendogli le dita sopra, eppure balbettava e diventava burro nelle loro mani. Per Nariko non c'era niente di più eccitante come sentirsi così potente. Continuò ad avanzare intrappolandolo fra la scrivania e Syndra poggiandogli i seni contro il petto mentre lui continuava a tentare di recuperare il guaio fatto con parole e giustificazioni che ormai non avevano più alcun peso per lei.
Uno stupro non è niente di così traumatico per te? Dovevo aspettarmelo da un pervertito inguaribile! lo rimproverò mentre Syndra indirizzava la sua mano e la sua magia verso i pantaloni di Iceringer avviando l'incantesimo con un piccolo aiuto di Nariko.
Non preoccuparti abbiamo studiato una soluzione vantaggiosa per tutti. fece con un sorriso malefico che non sembrava promettere nulla di buono. Iceringer non avrebbe più sentito il fastidio della stoffa attorno al suo membro che si gonfiava, ma le dita di Syndra che lo reggevano. A vedere l'incatesimo riuscito Nariko si lasciò sfuggire una piccola risatina che soffocò subito dopo stringendo le labbra per non essere così palesemente divertita dalla situazione. Com'era naturale che fosse Iceringer si spaventò nel vedere il suo sesso reciso dal proprio corpo, pensando a qualcosa di molto più terribile. Invece quando sembrò accorgersi di non provare alcun dolore sembrò calmarsi e sembrò intuire cosa fosse successo. Se Iceringer avrebbe sbirciato sul suo pube, avrebbe notato che era liscio come quello di una bambola e lì dove avrebbe dovuto esserci il suo membro invece vi era un simbolo magico, lo stesso che si poteva vedere alla base del suo membro. Nariko toccò la punta di esso con un dito incuriosita, allargando lo sguardo colmo di entusiasmo quando si accorse che non aveva perso nemmeno un grammo del suo calore o della sua consistenza. Fece scorrere il dito verso il basso tracciando una linea immaginaria dal piccolo forellino, verso il frenulo e poi giù fino ai testicoli. Aveva in mente già mille giochetti erotici da poter fare e spostò lo sguardo complice verso Syndra. Uno sguardo che le faceva intuire che aveva tanta voglia di giocare e svagarsi. Giusto per staccare un poco la testa dai mille problemi che affliggevano il gruppo.
E' stato facile una volta che si conoscono i trucchetti. commentò divertita. Guardò poi Syndra mentre impugnava il membro di Iceringer fra le dita e non riuscì a fare a meno di immaginarsela mentre la torturava a cosce aperte stuzzicandola con quell'affare, oppure spingendoglielo in bocca per sentire i suoi mugugni eccitati e i versi di piacere di Iceringer. Non voleva perdere altro tempo. Iceringer si era già acceso di voglia, e lei non era da meno.
Che ne dite di andare a fare colazione? Qui a scuola hanno un bar che fanno dei cappuccini buonissimi, certo magari non al pari di quelli che fanno a Roma ma compensano con gusti diversi. fece allegra per poi avvicinarsi a Syndra con un sorriso sempre più malizioso. Afferrò il membro di Iceringer, invitando la ragazza a lasciarglielo per un attimo. Toccò il petto di Syndra per poter modificare un pochino la scollatura del suo vestito in modo che la stoffa li stringesse uno contro l'altro. Poi senza nemmeno fare alcun cenno di avvertimento infilò il membro di Iceringer nella propria bocca, come se fosse stata una semplice banana da assaporare, lo inondò di saliva poi lo spinse con la punta rivolta verso il basso fra i seni di Syndra, spingendolo a fondo per poter coprire tutta l'asta con i suoi abbondanti seni, lasciando visibile solo la parte piatta con il simbolo, facendolo sembrare quasi che facesse parte del vestito.
Andiamo? A me è venuta una gran fame. fece con un tono forse fin troppo sensuale per sembrare un innocente invito, facendo sembrare quasi che la "fame" di cui parlava era riferito a tutto un'altro concetto.. -
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Per una strega, specialmente di Umbra, non c'è niente di più piacevole ed erotico di mettere con le spalle al muro un possente guerriero e frantumare la sua volontà semplicemente con le proprie parole o gli sguardi. Ice era certamente debole nei loro confronti e forse non era il più difficile da sottomettere, ma restava comunque un guerriero dalla potenza immane e questo bastava per rendere quel genere di pratiche così piacevoli. Era soprattutto per questo che Syndra e Nariko erano sempre alla ricerca di nuovi incantesimi e sortilegi da testare su di lui, ovviamente rigorosamente insieme, e a scopo altamente perverso. Che senso avrebbe avuto altrimenti? Mentre Syndra completava l'incantesimo, Nariko strinse quel perverso guinzaglio intorno al collo di Ice con le parole, rendendolo totalmente impotente, sedato dalle loro parole, i loro sguardi severi e i loro corpi seducenti. Per lui doveva essere una vera tortura non poter reagire in una simile situazione e questo faceva parte della "punizione" delle due streghe. Mentre prendeva il membro di Iceringer "strappandoglielo" via, Syndra trasformò il suo malizioso sorriso in una malefica risatina, piuttosto acuta e riecheggiante: dopotutto stava usando i suoi poteri di Umbra quindi gli occhi lasciavano un alone violaceo nell'aria, così come i tatuaggi sul suo corpo che si accendevano in maniera definita e tutt'altro che vistosa. Aveva imparato a controllare alla perfezione il suo potere e incanalare l'energia solamente per ciò su cui si stava concentrando. Era tutto perfetto in quel momento e poteva sentire il potere di Umbra scorrere in quella mazza già marmorea per il semplice contatto con loro due. Ice sapeva essere così vigoroso ed era sempre un piacere sentire gli spasmi di quell'affare tra le dita: non solo dentro di sé, ma anche nel proprio pugno, Syndra adorava avere il controllo su di lui in quelle situazioni e il solo pensiero di quanto piacere potesse dare un simile strumento la rendeva già fradicia e impaziente. Con un pò meno di autocontrollo sarebbe riuscita perfino a sbavare. Si sentiva come una bestia pericolosa in quel momento, ma la reazione di Ice spezzò un pò l'atmosfera lasciando la giovane strega perplessa. Dapprima spaventato, ora sembrava già coglierei l lato positivo della cosa con un certo entusiasmo. Syndra ebbe la tentazione di lasciarsi sfuggire una risata ilare e dimenticarsi della punizione, ma non poteva proprio permetterselo ora che l'incantesimo era attivo. Era proprio da Ice: trovare il lato positivo in ogni cosa. Ma non potevano permettergli di distrarsi!
Dovresti prendere sul serio la magia oscura di Umbra Ice, questo è un incantesimo offensivo ma immaginati essere picchiato col tuo stesso pene...
Commentò dopo che Nariko lo avesse ammirato per un pò, puntandolo contro alla faccia di Ice come se fosse un piccolo martello. Evidentemente però, non era facile disturbarlo con la mera scena, anzi probabilmente conoscendolo Ice poteva solo apprezzare l'uso della magia in maniera creativa, riusciva già a leggere nella sua mente quanto trovasse figo un simile espediente, e utile soprattutto, ma le due streghe sapevano bene come aumentare la dose e non avrebbero esitato a metterlo in pratica. Forse i fatti avrebbero sortito un effetto diverso.
Oh si, io non ho ancora fatto colazione!
Le rispose quai distrattamente, lasciandole il pene di Ice senza pensarci troppo, ritrovandosi poi ad ammirare lo spettacolare approccio della sua maestra con quella verga: non poteva fare a meno di ricordare le notti di passione tra di loro usando la magia di Umbra per trasformare i clitoridi in mazze colme di piacere, dove si erano scambiate baci, lingue, effusioni di ogni tipo e qualsiasi perversione i loro corpi potessero concedergli. Era sempre uno spettacolo erotico vedere la bocca di Nariko al lavoro e lo sguardo che sfoggiava in quelle situazioni accendeva delle voglie irrefrenabili in Syndra. Non era sbagliato dire che l'aveva letteralmente stregata e la giovane strega riprese coscienza solo quando sentì quella mazza bollente scivolare tra i suoi prosperosi seni, sparendo del tutto fino a diventare una sorta di decorazione. In un primo momento sussultò, ma quando sentì il calore e le pulsazioni di Ice tra le sue tette in una maniera che mai aveva assaporato prima, si lasciò sfuggire un verso a metà fra il gemito eccitato e la risatina maligna di una strega, accarezzando la decorazione sulla base e i suoi seni come se stesse provando la consistenza di un trucco. A quel punto alzò lo sguardo verso Iceringer, fissandolo in maniera perversa mentre finalmente metteva i piedi a terra, volutamente, così da far saltellare il suo morbido seno che di sicuro non ballava così tanto quando volteggiava. Solo per quell'occasione avrebbe camminato al fianco della sua maestra col preciso scopo di far volteggiare le sue morbide carni il più possibile intorno a quella mazza.
Sento una gran fame anche io...
Commentò maliziosa, affiancando subito la sua maestra e passando avanti ad Ice, così che nel seguirle il ragazzo avrebbe dovuto subire anche la tortura di guardarle ancheggiare davanti a lui senza avere il minimo sollievo.. -
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Doveva ammettere che dopo un primo momento di terrore e preoccupazione, ora Iceringer riusciva a vedere solo i lati migliori di quell'incantesimo cercando anche di capirne i limiti. Le streghe sembravano soddisfatte e maliziose, ma lui ci vedeva mille applicazioni: avevano tolto il più grande punto debole di un uomo! Durante le sue ronde notturne poteva lasciare il suo pene a casa sena paura di subire danni, oppure durante un'intensa sessione di videogame poteva lasciare il pene in bagno così da non dover interrompere il gioco neanche durante le pause più brevi. Potevano fare lo stesso anche con il sedere? Potevano smontare un essere umano e renderlo super funzionale? E poi quelle parti smontate potevano metterle su un altro essere umano per creare una super combinazione di due umani in un unico corpo, corpo e mente come una cosa sola? I viaggi nel fantastico mondo di Iceringer si persero del tutto appena le due streghe iniziarono a giocare col suo membro eccitato, riportandolo alla realtà nella maniera più piacevole possibile. Gli occhi si granarono mentre vedeva Nariko e Syndra toccarlo ed ammirarlo con crudele malizia: nonostante la distanza sentiva chiaramente il loro respiro, il calore, il tocco piacevole di quelle dita, lui così come la sua mazza tremava, e pulsava intensamente, impaziente di scoprire cosa avrebbero fatto con un simile incantesimo. La minaccia di Syndra non fu affatto rassicurante vista la possibile umiliazione che un gesto del genere poteva ricavare, ma Fortunatamente quella sembrava destinata ad essere solo una dimostrazione di perversa crudeltà, visto che entrambe stavano prendendo in considerazione l'idea di fare colazione. Iceringer tirò un sospiro di sollievo e, tenendosi i pantaloni ora troppo larghi per la sua vita, decise di seguirle a ruota.
Si dai, anche io ho voglia di mettere qualcosa sotto i denti. Sapendo di venire con l'aereo ho preferito viaggiare a stomaco vuoto ma questi discorsi mi hanno messo fame. Rimettetelo al suo posto dai così possiamo mangiare in pace...
Ma non riuscì a finire completamente la frase che dovette rivedere la sua linea di pensiero: le due streghe volevano si andare a fare colazione, ma non avevano la minima intenzione di rimettere il suo affare al proprio posto. Sgranò di nuovo gli occhi quando Nariko lo prese e lo avvicinò alle sue labbra, subito la bocca di Iceringer si deformò in una smorfia che tentava di trattenere il piacere, ma quando sentì la bocca di Nariko perfettamente intorno alla sua carne anche se era così distante non riuscì a resistere: esplose in un gemito di piacere che fu costretto a trattenere con una mano sulla bocca, mentre il volto diventava paonazzo. La mano che prima teneva i pantaloni si spostò sul suo cavallo, come a voler trattenere quella sensazione di piacere, ma non c'era nulla da sedare lì sotto quindi poteva solamente subire. Per un attimo le gambe tremarono così forte che sembrò prossimo a cadere a terra: la lingua di Nariko era così abile e le sue labbra così morbide, rendevano il calore della sua bocca semplicemente irresistibile e anche quando lo tirò fuori quella saliva bollente che lo avvolgeva tolse la parola ad Iceringer. Sperò che fosse l'ultimo crudele avvertimento, ma era solo l'inizio. Nariko infatti "nascose" il suo affare tra le tette di Syndra, un altro spettacolo erotico oltre ogni immaginazione che fece esplodere un paio di capillari nel naso di Iceringer. Non soltanto per la sensazione che gli diede quella carne morbidissima, avvolgendolo del tutto e senza ostacoli, ma anche per la reazione di Syndra. Così spontanea e perversa, non ci pensò due volte poi a metterci sopra un carico ancora più pesante iniziando a camminare piuttosto che volteggiare. Ogni passo muoveva il suo morbido seno intorno alla sua verga che in tutta risposta pulsava e diventava sempre più bollente. Ice era dunque ridotto alla più totale sconfitta: le ginocchia piegate verso l'interno, lui piegato in avanti col ventre. Una mano teneva i suoi pantaloni per non farli cadere, l'altra stringeva il naso per non farlo traboccare di sangue.
Non ricordo l'ultima volta che mi hanno conciato così male...
Commentò sconfitto, con una voce nasale. Poi cercò di riprendere fiato e dopo aver stretto la cinta dei pantaloni il più possibile, recuperò dei fazzoletti per asciugarsi la faccia e correre loro dietro, nella speranza di supplicarle che quella tortura finisse.
Hey ragazze... vi prego! Sono pentito ora! Aspettate! Rimettetelo a posto!
Le sue suppliche però sembravano destinate ad infrangersi contro un muro: un muro fatto di culi morbidi e sodi che danzavano perfidamente davanti a lui. E quello era chiaramente solo l'inizio... chissà quale destino lo attendeva durante quella colazione così infausta e crudele....
