Rune magiche

x Taku

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    Quando Henry le chiese se potesse fare qualcosa per farlo comunicare con il serpente, Paya lo guardò allibita. Possibile che non avesse mai comunicato con lui o non riuscisse a farlo in modo naturale? Quel demone lo aveva scelto, avrebbe dovuto essere in grado di comunicare con lui. Non si sarebbe messa a fargli domande, si limitò ad annuire con la testa. Fece sparire il cerchio magico che teneva in alto e portò due dita contro la fronte di Henry, poi sul petto all'altezza del cuore. Henry non avrebbe sentito niente di strano, era una sensazione simile a quandoentra in circolo il caffè che fa sentire più svegli e con i sensi più attivi. A quel punto sarebbe stato perfettamente in grado di ascoltare il demone, ma Paya infondo non aveva fatto nulla di speciale, aveva solo attinto alla sua stessa energia. Quando si sentì pronta annuì ancora al ragazzo indicandogli di parlare con il demone che sembrò rispondere positivamente ad Henry. Spiegò che aveva bisogno di liberarsi dell'energia in eccesso e che poteva farlo solo trasmettendola a loro due, che probabilmente se avesse scelto uno solo di loro avrebbe solo danneggiato colui che l'avrebbe ricevuta. Le sembrava che non ci fossero alternative, se potevano aiutarlo gliene sarebbe stato sicuramente grato. Se avessero rifiutato probabilmente li avrebbe attaccati sfogando il suo dolore in quel modo. Paya capì che non poteva domarlo come facevano le altre streghe, o per lo meno non ancora, le mancavano lezioni preziose per farlo. Quindi ricambiò lo sguardo di Henry e gli sorrise abbassando lo sguardo prima di guardare di nuovo verso il serpente più sicura e decisa.
    Va bene ti aiuteremo, dreneremo via l'energia in eccesso che ti ha fatto crescere in questo modo. affermò andando ad afferrare una mano di Henry, incrociandole dita alle sue, non per un gesto romantico come si poteva pensare, ma perché in quel modo poteva connettersi al ragazzo e avvicinarsi al corpo del serpente. Paya allungò una mano verso di lui e ne carezzò la superficie squamata. Poteva sentire sotto le dita l'energia che gli scorreva in corpo, era furiosa come un fiume in piena sotto la pioggia. Sembrò che solo in quel momento Paya riuscì a capire davvero quanto stesse soffrendo il serpente.
    Cavolo... mi dispiace, io non avrei mai immaginato che ti facesse così male. Vedrai che ti salveremo, non temere. affermò per poi voltarsi verso Henry e fargli cenno di toccare a sua volta il corpo del serpente.
    Ok, dobbiamo stare in contatto diretto con lui. Henry sai cosa sono i condotti energetici? Devi concentrarti e renderti recettivo, come quando ti prepari a bere dell'acqua, ma ecco devi farlo con il corpo. Non so come spiegarmi ...
     
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  2. Takuba
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    La ragazza aveva accettato di buon grado, cosa che rincuorò non poco Henry. Per lo meno entrambi erano d’accordo nel mettere la loro vita nelle mani di un demone furioso e che al momento aveva valide ragioni per volerli morti, la situazione non poteva essere delle migliori.
    La ragazza aveva intrecciato le mani con quelle di Henry e proprio quando lo studente pensò di fare una frase ad effetto per rincuorare la “spaventata studentesse del liceo” ecco che arrivava la fredda e triste realtà, Paya gli stavano spiegando cosa fare esattamente, non che ci capisse molto d’altronde era la prima volta che sentiva pronunciare la parola condotti energetici ma fortunatamente il resto della spiegazione l’aveva capito abbastanza bene.
    A quanto pareva tutto quello che doveva fare era chiudere gli occhi e percepire l’energia con il corpo, non che fino a quel momento non avesse potuto individuarla, ma in quel momento si sentiva come un ceco che poteva sentire i rumori, ma non poteva vederli. Bene o male riusciva a percepire l’energia che lo circondava, ma era come se ci fosse una sorta di muro attorno al suo corpo che gli impedisse di percepire l’energia la sua energia, in sostanza poteva solo guardare il flusso magico ma non riusciva ad interagirvi. In fondo c’era da aspettarselo, sebbene fosse il figlio di una strega e la sua energia era simile a quella di Umbra non era ancora riuscito ad usarla in tutti questi anni cosa abbastanza strana.
    Non ci riesco mi spiace, posso percepire l’energia tua e del serpente, ma è come se sulla mia pelle ci sia uno strato di petrolio che mi impedisce di usare e percepire la mia energia. Si sentiva incredibilmente perso in quel momento, si sentiva inutile ed un peso e peggio ancora non sembrava esserci una soluzione, probabilmente la ragazza lo avrebbe guardato strano e magari con una punta di odio mista a compassione ma in quel momento sarebbe intervenuta la creatura che fino a quel momento era rimasta zitta ed aveva lasciato fare ai due giovani. Non avete capito niente...se assorbiste un quantitativo di energia che potete assorbire...allora non servirà niente. In quel momento la creatura mosse lentamente ma con decisione il suo enorme corpo, praticamente le spire facevano formavano già un anello che aveva impedito ai ragazzi la fuga ma adesso questo anello si stava rimpicciolendo, i moventi non erano affatto veloci ma erano inesorabili. Non temete...non vi faro del male... Le parole del serpente erano come un sibilo, evidente solo muovere il suo corpo di poco provocava ancora più dolore, mentre il demone si stava muovendo Henry avrebbe stretto ancora più forte la mano di Paya Non muoverti...concentrati sulla mia voce e respira lentamente. Probabilmente la ragazza si sarebbe impaurita e non poco e nemmeno Henry sarebbe stato da meno, in fondo erano entrambi solo degli studenti e ciò che stavano affrontando andava ben oltre le loro capacità.
    La creatura mantenne la promessa, adesso si trovavano completamente avvolti dalle squame del serpente ma non stava stringendo minimamente la presa e avvolti come erano dalla pelle si stava anche molto caldi e si aveva come la sensazione di essere al sicuro, se fossero stati in un altra situazione sarebbe stato pure piacevole. Adesso possiamo iniziare...non vi darò troppa energia da causare dolore...fareste meglio a sfogarla...l’energia che vi inietterò è demoniaca...gli umani non sono adatti a riceverla...il vostro corpo reagirà in modo strano...proverete emozioni e desideri molto forti... Detto questo il demone chiuse tutti gli occhi tranne che che aveva in fronte e da quest’ultimo fuoriscuì un raggio di luce violastra che investi pienamente i ragazzi. Dato il poco spazio che ‘era tra le spire i due erano estremamente vicini l’uno all’altra e quando il raggio colpì, lo fece prima con Paya, pochi centimetri prima che il raggio potesse colpire la pelle si sarebbe fermato ed avrebbe letteralmente creato un aura di luce rossa scura attorno al corpo della ragazzo, stessa cosa successe con Henry, un altro raggio partì dall’occhio del serpente e formò analogamente un aura di color rosa scuro attorno al ragazzo, quindi dallo stesso occhio fuoriuscivano due raggi, uno rosa ed uno rosso che presto si intrecciarono formando una spirale.
    Il processo non era doloroso, al contrario era quasi rilassante e la quantità di energia non era troppa da gestire, ma presto Henry si sentì come esplodere, gli era venuta la nausea e sentiva come se stesse perdendo lucidità, non sapeva se anche Paya stesse provando queste sensazioni ma per quanto potere potesse lei mai avere non era a livelli di una strega uffuciale e sarebbe stata una questione di tempo prima che anche lei si trovasse nelle stesse condizioni del ragazzo, l’energia demoniaca che il serpente stava riversando in loro e non accennava a smettere e presto si sarebbero ritrovati saturi di energia fino al limite, col passare dei secondi Henry se sentiva sempre più strano, la temperatura del suo corpo aumentava e si sentiva sempre più come se avesse bevuto una grande quantità d’alcool tutta in una volta, la testa era pesante e stava perdendo il contatto con la realtà mentre sentiva un ardente desiderio di lussuria crescere dentro di lui.
     
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    Il momento di esitazione negli occhi di Henry iniziò a preoccupare Paya, non sapeva come spiegarsi per bene con lui. Per le streghe era naturale farlo come respirare, crescevano praticamente con la magia, imparando a viverla sulla propria pelle come un vestito. Sicuramente se Henry avesse potuto crescere con la madre anche lui avrebbe potuto sentire i propri condotti energetici così come sentiva il proprio corpo. Dopo qualche momento di prove sembrò arrendersi e le disse chiaramente che non riusciva a farlo. In un primo momento Paya lo guardò un poco sorpresa e mortificata.
    Ok, ehm... iniziò cercando un modo per spiegarglielo in modo diverso, per aiutarlo ma prima che potesse aggiungere altro, il serpente si fece avanti dicendo loro che avevano frainteso ciò che dovevano fare per poterlo aiutare e sembrò molto convinto di ciò che aveva in mente. Chiuse il cerchio del corpo attorno a loro, e Paya si ritrovò più vicina ad Henry, tesa. Il demone provò a rassicurarli subito dicendo loro che non avrebbe fatto loro del male e che sapeva esattamente cosa fare. Paya si sentì accaldare sempre di più, sia per la paura, che per l'imbarazzo di essere così vicina ad Henry, al punto che premeva il suo petto contro il suo, sentì le dita di Henry stringersi a lei, e per un solo momento si ritrovò a pensare che la posizione assunta e il modo in cui erano vicini era davvero molto fraintendibile. Henry poi non era nemmeno un brutto ragazzo, dotato anche lui della tipica bellezza di umbra. Infine il corpo del serpente aderiva a loro e Paya riusciva a sentire la forza che scorreva in lui. Insomma non esattamente una situazione rilassante già di base. Il demone spiegò loro che si sarebbero sentiti in modo strano, che avrebbero sentito delle forti emozioni. Paya guardò preoccupata il demone e poi Henry. Quando era un demone a dirlo non era mai una buona notizia, ma ormai si era fatta avanti per aiutarlo e non si sarebbe tirata indietro. Infondo lo stava facendo assieme ad Henry, non poteva lasciare tutto sulle sue spalle, a maggior ragione se non aveva mai usato i suoi condotti energetici.
    Va bene... fece non del tutto sicura di sé preparandosi al momento. Si sentiva tesa e quando il raggio di energia la investì in pieno, qualcosa la sconvolse. C'era una cosa che Paya non aveva calcolato per niente: era una strega e come tale era parecchio sensibile alla magia ed all'energia demoniaca. Henry ebbe un graduale strano malessere, Paya invece si sentì subito stordita da quella mole di energia. Sentì le gambe morbide come quando beveva tutto in un fiato un super alcoolico troppo forte e che non reggeva bene. Non cadde solo perché c'era il corpo del serpente a sorreggerla, ma finì inevitabilmente a poggiarsi con il volto contro il petto del ragazzo, espirando una sorta di rantolo confuso. Si aggrappò ad Henry per non sentirsi cadere, ma presto quella presa di divenne una sorta di abbraccio sempre più stretto, mentre anche lei venne invasa da energia lussuriosa. I suoi capezzoli si inturgidirono sotto la sua maglia nera, ed il suo volto si arrossò leggermente sulle guance. Ok, forse non era esattamente ciò che si aspettava e doveva fare qualcosa per uscire da quella strana situazione, doveva liberare l'energia, e voleva dirlo ad Henry, così sollevò il viso verso di lui per parlare, ma i suoi occhi si posarono sulle labbra del ragazzo e venne invasa da una strana sensazione di volerle assaggiare. Aderì con tutto il corpo contro di lui, sentendo il bisogno di non allontanarsi da lui, ma di sentirlo sempre più vicino.
    Dobbiamo... liberare energia. la sua voce era bassa debole, si innalzò sempre di più sulle punte dei piedi per poter raggiungere la bocca di Henry e poterlo baciare. Era un gesto quasi automatico, come se il corpo agisse da solo.
     
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  4. Takuba
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    Faceva sempre più fatica a mantenersi cosciente e pian piano stava scivolando verso il baratro delle illusioni, proprio quando stava per riprendere il controllo Paya si appoggiò a lui, a giudicare dal calore emesso dalla ragazza questa sembrava come se dentro di lei stesse bruciando l’inferno in quel momento. Il suo membro stava diventando sembro più duro ed ormai era impossibile che la ragazza non se ne accorgesse ma anche lei sembrava piuttosto eccitata ed infatti i suoi capezzoli premevano contro il petto del ragazzo.
    La ragazza sembrava anche lei sull’orlo di perdersi nella lussuria ed Henry a questo non dispiaceva per niente, le forme di Paya erano rotonde ed abbondati mentre la vita era sottile e i seni erano delle giuste dimensioni, in poche parole era una splendida ragazza e adesso si sarebbe concessa a lui di sua volontà, Henry adorava sentire il respiro caldo ed affannoso delle ragazze mentre si facevano sempre più eccitate, il cuore avrebbe accelerato mentre le zone intime avrebbero incominciato a bagnarsi.
    La ragazza in quel momento aveva preso l’iniziativa e alzandosi in punta di piedi lo aveva baciato fortunatamente aveva iniziato lei o le sarebbe saltata addosso in pochi istanti, quando lei morse le labbra di Henry anche lui non perse tempo e ricambiò il gesto poi avrebbe allungato la lingua nella bocca della ragazza e l’avrebbe intrecciata con la sua, la voleva spingere sempre più a fondo come se volesse raggiungere le parti più interne del suo corpo contemporaneamente avrebbe inghiottito il più possibile quantitativo di saliva di lei. Non era un bacio che due innamorati si sarebbero dati, era un tipo di contatto che solo due persone spinte dalla più profonda lussuria si sarebbero date, e mentre dalla bocca di entrambi sarebbero fuoriusciti rumori di come quando con la cannuccia bevi il fondo del bicchiere il ragazzo ne approfittò per stringere il culo delle ragazza con entrambe le mani con tutta la forza che in quel momento aveva, era da quando si erano conosciuti che lo aveva adocchiato ma non aveva mai potuto avvicinarsi ed ero che finalmente si stavano lasciando andare quel magnifico posteriore era ora di sua proprietà fino a quando il trasferimento di energia non sarebbe stato completato.
    Dopo essersi goduto la bocca ed aver dato una lunga bella palpata al lato b di Paya avrebbe iniziato con il piatto forte. Dato che aveva le mani in una posizione favorevole ne approfittò per far leva sulla cosce della ragazza e sollevarla per poi farle appoggiare il culo su una delle spire del serpente che gli avvolgevano, in questo modo la ragazza sarebbe stata più comoda senza bisogno di alzarsi in punta di piedi ed Henry sarebbe stato in una posizione di comando.
    Fin ora si era divertito solo lui e quindi decise di far divertire un po' pure la ragazza. Questo ti piacerà... Con un sogghigno Henry si inginocchiò e mise le mani sulle cosce della ragazza, le fece aprire leggermente le gambe e le tirò su il vestito. Entrambi stavano indossando la divisa scolastica perciò non ci sarebbero stati problemi se queste si fossero sporcate un po', avvicinò la bocca alle “labbra” di Paya con la precisa intenzione di farla eccitare ma se la ragazza non avesse voluto doveva solo fermare Henry che prontamente avrebbe obbedito agli ordini di Paya. In realtà sperava che sapesse fare trucchetti particolari che permettessero che anche l’altro buco del ragazzo potesse saziarsi adeguatamente.
     
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    Paya si era mossa verso di lui con calma, poiché era ubriaca dai suoi istinti e non aveva idea di come avrebbe potuto reagire Henry a quel gesto. Dopotutto fino a prima si era tenuto molto a distanza da lei, ma il pericolo in qualche modo li aveva avvicinati. Se non fosse stata così influenzata dall'energia demoniaca probabilmente non avrebbe rischiato di compromettere quella fragile amicizia che si stava costruendo. Non aveva idea se potesse esserci la stessa emozione anche da parte di Henry, ma non appena le loro labbra si sfiorarono le cose divennero molto più chiare. Il bacio di Henry era affamato, ingordo, la sua lingua invase la bocca di Paya che mugugnò di sorpresa e poi per l'eccitazione. Si lasciò andare al bacio allungando le braccia attorno al torace di Henry per poterlo abbracciare. Le loro lingue si scontravano fra le loro bocche sempre più lascive ed eccitate. Fu quando lo abbracciò che Paya riuscì a percepire sotto i vestiti l'erezione di Henry che le si premette addosso. Avrebbe dovuto scandalizzarsi, allontanarsi, invece dalle sue labbra scivolò fuori un verso eccitato. Si spinse contro di lui, così da poter sentire meglio la durezza del suo organo, quasi come se volesse assicurarsi di non essersi sbagliata. Le gote di Paya si arrossarono, ed emise un piccolissimo gridolino eccitato quando si sentì stringere sulle natiche, e poi sollevata sul corpo del serpente. Paya un pochino frastornata cercò di allontanarsi dalla bocca di Henry, ma il suo sapore, il suo calore era così invitante che le sembrava mortalmente difficile. Perché si sentiva così improvvisamente affamata? No, sapeva che non era normale, che c'era qualcosa che stava influenzando le sue emozioni ed anche quelle di Henry. Ecco perché quando ne ebbe l'occasione di seprararsi dalle sue labbra, espirò pesantemente.
    Henry... è colpa dell'energia, io non ... non pensavo fosse così forte. fece mentre lui si abbassò inginocchiandosi davanti alle sue gambe. Ciò che le disse le fece venire un brivido intenso su per la schiena. Le sue gambe tremarono quando le sollevò il vestito. Da un lato si sentì infuocare: la sua posizione e ciò che le disse le fecero intuire perfettamente che voleva prepararla a dovere, magari con la sua bocca. L'energia lussuriosa che la riempiva la fece fremere per poterlo provare, ma iniziò a pensare che non fosse giusto.
    H - Henry, non devi, dobbiamo pensare al demone. Se adesso tu.. se lo fai io non riuscirò a controllarmi. fece con la voce un poco ansante, lo sguardo che sembrava supplicarlo di darle piacere. Il suo corpo bruciava per avere piacere, ma Paya riuscì in qualche modo a resistere alla grossa tentazione cercando di far ragionare Henry. Illudendosi che magari lui potesse controllare meglio i propri impulsi. Un pensiero sciocco, poiché entrambi erano saturi di voglia. Intanto la gonna di Paya era stata sollevata rivelando un paio di mutandine bianche leggermente umide di umori. Le sue cosce bianche erano lisce calde.
     
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  6. Takuba
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    Poteva sentire il forte odore che stava iniziando ad emanare Paya, era l’odore caratteristico del sesso e del sudore, quando due corpi si toccavano e si contraevano su loro stessi era uno spettacolo assolutamente magnifico, si perdeva il senso della razionalità e si veniva spinti solo dal puro desiderio di soddisfare la lussuria che in quel momento aveva già iniziato ad ardere dentro le viscere dei due ragazzi.
    Ma la ragazza sembrava ancora restia a lasciarsi andare completamente, in una situazione normale probabilmente Henry avrebbe dato ragione alla ragazza ma in quel momento dovevano dar libero sfogo all’energia demoniaca che gli veniva continuamente riversata in corpo, se non lo avessero fatto sarebbero potuti finire come il serpente o peggio.
    Henry non conosceva metodi per liberare il suo corpo da tutto quel potere, quindi aveva deciso di fare quello che il suo corpo gli stava dicendo, ovvero di abbandonarsi a quel gigantesco flusso di piacere e lussuria, Paya non sembrava completamente d’accordo, forse conosceva qualche metodo particolare per calmare le sensazioni, ma più il tempo passava più la mente di entrambi si stava facendo annebbiata, era difficile persino parlare e fare un incantesimo o un rituale magico di qualche sorta era un idea impraticabile.
    Se non vuoi farlo basta che me lo dici chiaro e tondo...ma non penso che ci siano altri modi fattibili per liberare questo particolare tipo di energia che ci scorre dentro...se lo sai avvertimi... Il ragazzo aveva raggiunti l suo limite di sopportazione e adesso non riusciva più a trattenersi, si abbandonò al piacere e iniziò a fare una delle cose che gli riuscivano meglio, dare piacere al suo partner.
    Vide con grande soddisfazione personale che Paya aveva già iniziato a bagnarsi ma per renderla ancora più eccitata avrebbe iniziato a prepararla. Non puntò subito alle mutandine invece usò la lingua per bagnare l’interno coscia giocando con la saliva, poi sentendo l’intensità dell’odore emesso da Paya avrebbe iniziato a leccargliela attraverso le mutandine con la punta della lingua molto lentamente e senza usare troppa forza, probabilmente a quel punto sarebbe stata pronta a fare sul serio.
    Sempre con la lingua e le labbra gli avrebbe spostato le mutandine bianche abbastanza da poter lavorare senza problemi. Si sarebbe preso un momento per ammirare il magnifico lavoro che madre natura aveva fatto su questa ragazza e ne avrebbe approfittato per stuzzicarla un po'. Vuoi che continui? Sarebbero stare solo poche parole ma con questo probabilmente le ultime preoccupazioni della ragazza sarebbero cadute e solo quando avrebbe sentito una risposta affermativa avrebbe continuato.
    Ormai era giunto al pezzo forte e non stava più nella pelle al solo pensiero di poter assaporare un frutto che sembrava così invitante. Si sarebbe gettato avidamente sulle labbra e dopo averle aperte con la lingua le avrebbe leccate facendo movimenti oscillatori non troppo lenti ne troppo veloci ma decise man mano che proseguiva sarebbe andato sempre più a fondo fino a che non avesse sentito il clitoride indurito completamente. A quel punto avrebbe incominciato a slinguazzarlo proprio come un cane muovendo la lingua il più rapidamente e selvaggiamente possibile perdendo ingenti quantità di saliva, probabilmente tra pochi istanti Paya non avrebbe retto più ed avrebbe raggiunto ‘orgasmo, ma prima di quello aveva un altra piccola sorpresina in serbo per lei.
     
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    Di metodi per disperdere energia ce ne erano molti, alcuni complicati da mettere in atto, altri più semplici ma che rilasciavano solo pochissima energia e serviva più tempo per disperderla tutta. Infine c'era quel metodo particolare tramite il sesso che complicava molto le cose a livello emozionale, ma che era dannatamente efficace. Non era raro che le streghe facessero qualche rito particolare unendosi nella carne, ed in quel momento l'idea di sfogare l'energia lussuriosa tramite la perversione poteva sembrare una buona idea. Troppo ghiotta forse visto quanto i loro corpi erano febbricitanti di voglia. Paya non ebbe il coraggio di serrare le gambe fra di loro, le mani che la carezzavano la facevano sentire bene, quando poi sentì la lingua di Henry contro la pelle sensibile dell'interno coscia un brivido intenso la attraversò. Le gambe le tremarono ed espirò pesantemente mordendosi il labbro per non farsi sfuggire un piccolo gemito eccitato. Le girava la testa, il corpo continuava a gridarle di "sì" che lo voleva lo bramava ma la sua mente ostinata continuava a dirle che forse non era una buona idea. Si conoscevano appena ed Henry non aveva mostrato molto apprezzamento verso di lei prima che il serpente non avesse subito l'influsso di quella stanza. Trasalì quando arrivò con la bocca sopra le mutandine e le scappò un gemito di piacere, mentre le mani si posarono sulla testa del ragazzo. Inizialmente voleva spingerlo via, ma quando il contatto veniva meno, il suo corpo disperato ne chiedeva di più, non si rendeva nemmeno conto che lo spingeva contro la sua carne. Sentire il calore della sua lingua contro le mutandine la accese di pura lussuria, e quando la stoffa si spostò a quel punto Paya lasciò la presa dalla testa di Henry per poggiare le mani contro il corpo del serpente su cui era poggiata. Lo vide allontanarsi, e sebbene desiderasse continuare a provare piacere, capì che era meglio fermarsi. Henry avrebbe potuto intanto vedere la carne liscia di Paya, aveva solo pochissimi peli sulla sommità del pube, mentre le sue labbra vaginali erano rosa, lisce e perfette, umide di saliva ed umori, con le labbra sensuali leggermente dischiuse, già pronta per accogliere un uomo. Pensò che Henry volesse fermarsi, invece le chiese se voleva che continuasse. Forse era per via del fatto che fosse influenzata dall'energia demoniaca ma le sembrò carinissimo in quel frangente. Arrossì vistosamente: una brava ragazza avrebbe dovuto dire di no, avrebbe dovuto dirgli di fermarsi che dovevano pensare al suo amico. Invece capì che voleva continuare, perché nonostante ciò che aveva detto prima, in quel modo potevano disperdere energia. Era troppo imbarazzante, si vergognò da morire quindi si portò le mani sulla faccia per coprirsi gli occhi.
    Sì... fece timidamente. Coprendosi gli occhi in quel modo non ebbe modo di vedere quando Henry si sarebbe di nuovo tuffato con la bocca sul suo sesso, difatti trasalì di nuovo di piacere espirando un acuto gemito di piacere. Si tappò la bocca per la vergogna di essersi lasciata andare in quel modo. Il piacere la invase con forza come una marea, era così bello sentire la sua lingua che la schiena cedette inarcando il resto del corpo sul serpente mentre le sue caviglie si incrociavano dietro le spalle di Henry. I suoi versi di piacere aumentarono e fu inutile coprirsi la bocca con la mano poiché si sentivano lo stesso. L'altra mano tornò a carezzare la testa di Henry incoraggiandolo nel suo operato. Quando il piacere divenne così forte da non riuscire più a contenersi, la mano sulla testa si spostò sulla spalla di Henry, stringendo, mentre l'altra mano sulla bocca si aggrappò al serpente. La clitoride si gonfiò e divenne vittima della bocca di Henry che riuscì a portarla ad un intenso orgasmo che sfogò con un grido di piacere.
     
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  8. Takuba
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    Paya sembrava volerlo tanto quanto lui se non di più in quel momento, i gemiti di piacere della ragazza avevano avuto come effetto alimentare ancora di più in lui la lussuria e gli istinti primordiali che aveva in corpo. L’intera bocca del ragazzo adesso era bagnata degli umori della ragazza e lui ne aveva inghiottito il più possibile, non si era mai chiesto perché gli pareva così gustosi ed invitanti ma ne era praticamente diventato dipendente, gli piaceva scoprire che sapore avessero ed ogni ragazza era unica in questo campo. Quelli di Paya non erano particolarmente forti o acri ma avevano una consistenza unica che la faceva risaltare rispetto alle altre ragazze. Ora che le aveva dato un bel po' di piacere si aspettava una sorta di compenso, il detto diceva “occhi per occhio, dente per dente” giusto? Si sentiva sempre più voglioso di avere un bel palo rovente da lavorarsi ma molto probabilmente sarebbe rimasto letteralmente a bocca asciutta quel giorno. Si rialzò in piedi mentre saliva ed altri liquidi gli colavano dalla bocca e guardò la ragazza fissa in viso, poi posò lo sguardo sulle labbra rosa e carnose ancora semiaperte ed ansimanti e poi senza dare il minimo preavviso si chinò leggermente verso la ragazza che era ancora seduta e la baciò con forza ed impeto ancora maggiore rispetto alla prima volta, la lingua saettava in tutta la bocca ed anche fuori mentre cercava di mangiarli le labbra, finalmente quando si staccò dalla ragazza quest’ultima poté notare che Henry mentre si stava adoperando con le sue labbra si era slacciato leggermente i pantaloni e adesso da questi fuoriusciva il suo pene e le palle entrambi gonfi e pulsanti . A dir la verità al ragazzo incominciava anche a far male a causa di tutto il tempo che questi aveva aspettato a tirarlo fuori. Una ragnatela di vene violastre e pulsanti lo ricoprivano ed una piccola gocciolina si era formata sulla sua punta segno che ormai era pronto, senza dire niente lo spinse verso il viso della ragazza e sperava che non incominciasse a parlare di amicizia o responsabilità proprio in quel momento.
    Se non farai qualcosa...esploderò...e sarà abbastanza vergognoso.... Ormai era pronto e non vedeva l’ora che la lingua della ragazza potesse dargli sollievo, non si era mai sentito così eccitato prima di allora a farlo con una ragazza, forse era causa della situazione o forse era dovuto al fatto che il corpo della ragazza era assolutamente splendido e sembrava fatto proprio per farci sesso, non che ciò fosse particolarmente romantico o altro ma in quel momento l’unico pensiero del ragazzo era come provare pacere e allo stesso tempo far provare il massimo piacere alla sua partner. Diede ancora un occhiata al corpo della ragazza, i seni era abbondanti ma non troppo mentre i fianchi erano larghi e morbidi, i lunghi capelli bianchi facevano da contrasto ai tatuaggi che questa aveva sul volto donandogli un fascino esoterico. Forse non avrebbe dovuto soffermarsi sul corpo perché appena lo vide senti perdere ogni inibizione disponibile, e premette la punta del pene sulle labbra della ragazza ancora bagnate dalla salva.
     
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    L'orgasmo era stato intenso e avvoglente. Si sentiva stordita ed il corpo totalmente rilassato. Probabilmente contribuiva anche molto il fatto che in quel modo aveva potutosfogare un poco dell'energia del serpente in eccesso. Era tornata leggermente più lucida di prima, ed iniziò a pensare che la situazione stava precipitando sempre di più. Conosceva appena Henry eppure la sua bocca le aveva fatto raggiungere l'apice del piacere. L'energia di quel serpente era davvero molto potente poiché nonostante Paya avesse raggiunto il suo primo orgasmo non si sentì affatto soddisfatta. Forse anche per colpa delle sue esperienze passate con quella stronza di Elizabeth. Non ebbe nemmeno il tempo di dire nulla, vide Henry scivolare su di lei, eccitato più che mai, si guardarono un momento negli occhi prima che lui la baciasse di nuovo con fervore. Mugugnò inizialmente sorpresa: avrebbe dovuto fermarlo, ma la voracità con cui la stava baciando la sconvolse, le fece girare la testa e presto si sentì di nuovo coinvolta. Ricambiò il suo bacio eccitandosi di nuovo mentre lo sentiva che andava a spogliarsi. Paya sentì un fremito percorrerle la schiena, si immaginò di sentire il suo calore invaderle il corpo e si accorse che non desiderava altro in quel momento. Si sentiva una folle, come poteva desiderare di unirsi nella carne con un perfetto sconosciuto? Eppure il suo corpo reclamava un piacere più intenso, Henry però aveva altre idee per la testa. Lo vide allontanarsi mentre lei scivolava di nuovo con i piedi per terra, permettendogli di allinearsi e portarla all'altezza del bacino. Quando Henry le spinse il membro contro il volto, lei si voltò leggermente sentendo la punta bollente che si poggiava contro la sua guancia. Portò le mani sul bacino di Henry come a chiedergli di calmarsi. Non servirono parole per farle capire cosa desiderava. Henry la supplicò di fare qualcosa o sarebbe esploso. Paya inizialmente arrossì vistosamente, anche se non era nuova a quelle pratiche, era la primissima volta che si ritrovava davanti un maschio. Difatti si ritrovò a fissare incuriosita i testicoli del ragazzo. Le streghe non formavano i testicoli con i loro incantesimi, quindi per lei quella era una novità. Sollevò poi lo sguardo verso di lui sorridendogli timidamente per fargli capire che non lo avrebbe fatto soffrire e che avrebbe ricambiato il favore. Pensò che probabilmente soddisfarlo con la bocca non li avrebbe costretti a copulare contro la loro volontà. Sentì subito il suo odore, così diverso dall'odore di una femmina a cui era stata abituata. Le piaceva quell'aroma, aveva qualcosa di diverso, qualcosa di eccitante che non si sapeva spiegare. Iniziò a carezzare i testicoli di Henry delicatamente curiosa e attenta, entusiasmandosi nel provare una cosa nuova. Intanto la bocca iniziò a scorrere lungo l'asse di carne, carezzandolo con la lingua, partendo dalla base e risalendo verso la punta. Si eccitò nel sentire il suo calore e la sua consistenza sotto la lingua e sotto le dita. Lo afferrò con l'altra mano guidandolo verso la sua bocca, così da aprirla e lasciarlo scivolare in bocca, usando la lingua come cuscino. Mugugnò eccitata nell'accorgersi che perfino il sapore era totalmente diverso da quello di un membro stregato. Iniziò a succhiarlo curiosa ed eccitata, aiutandosi con la mano per masturbarlo mentre la bocca scorreva lungo la carne del giovane. Si sentiva sempre più bollente fra le cosce, sorpresa di scoprire che succhiargli il cazzo la stava eccitando. Continuò con il suo operato, portandosi la mano che prima carezzava i testicoli fra le proprie cosce, carezzandosi da sola per potersi dare un minimo di sollievo dalla crescente eccitazione. Nemmeno si accorgeva che diventava sempre più passionale nel lavorare di bocca cercando di accogliere quanta più carne possibile, fino a sentirsi soffocare.
     
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    Quando la ragazza incominciò a lavorare di bocca sentì un brivido su tutto il corpo, un tremito che dalle gambe gli arrivava fino al cervello, una sensazione incontrollabile si fece largo tra le sue membra e….Ci era mancato poco ma aveva rischiato di venire quasi immediatamente fortunatamente era riuscito a riprendersi appena in tempo. Paya sembrava divertirsi e non poco, sebbene l’avesse appena fata godere era ancora fradicia lì sotto, non sapeva se fosse una particolarità delle streghe o della studentessa ma entrambi si stavno godendo l’esperienza e non poco. Molto probabilmente anche la particolare energia che il serpente stava travasando nei loro corpi stava influenzando i due ragazzi ma della semplice energia per quanto forte non poteva accendere il desiderio, di sicuro doveva esserci qualcosa alla base. Nel caso di Henry era scontato, semplicemente gli piaceva il sesso, ma la ragazza era un altro paio di maniche, di certo non era casta e pura ma neanche una ninfomane; avrebbe dovuto approfondire questa cosa dopo che avessero risolto la situazione.
    Non riuscì più a trattenere l’eccitazione e cercò di divincolarsi dalla presa che Paya faceva sul cazzo, ma non ci riuscì per tempo, sembrava come se la sua bocca fosse un gigantesco vortice che voleva risucchiare perfino l’anima del ragazzo. Riuscì a tirarlo fuori dalla sua “morsa” ma non riuscì a trattenere l’erezione e quindi sborrò completamente in faccia alla ragazza ricoprendone la faccia di sperma. Contro ogni logica era ancora eccitato ed anzi il suo pene sembrava essersi fatto quasi più grande e pulsava molto più vistosamente, era ancora voglioso ma per lo meno aveva recuperato un minimo di lucidida'. Guardo' la ragazza dritta negli occhi e gli venne on mente che forse lei poteva conoscere un incantesimo che poteva fare al caso suo. Conosci qualche magia per far comparire oggetti come vivratori o dildi? Normalmente sarebbe stata una domanda stravagante da fare durante un rapporto, persino per Henry ma qualcosa gli diceva che fintanto non aVesse soddisfatto anche l'altro buco non si sarebbe calmato. Poi ritorno' a guardare Paya che sembrava decisamente eccitata e decise di darsi da fare mentre gli dava una risposta, la sollevo' di peso, prendendola dalle spalle la spinse contro le squame del serpente ed inizio' a succhiarle e capezzoli che in quel momento dovevano essere abbastanza duri mentre con le mani libere gli avrebbe toccato il sesso ancora sgocciolante. Prima la bacio' sul collo ma man mano scendeva verso il basso e si mise a leccare e i seni della ragazza a turno, poi quando avrebbe sentito il corpo di Paya contrarsi del piacere con la lingua avrebbe inizziato a battere sul capezzolo mentre con una mano, possibilmente quella che non stava toccando la vagina, avrebbe afferrato l'altro seno per giocarci un po' per poi passare al capezzolo rosa e duro che avrebbe stretto con le dita della mano.
    Avrebbe continuato in questo modo fino a che la ragazza non avesse fatto cio' che lui le aveva chiesto, o finche non avesse deciso di far assaggiare al suo pene il piatto forte della ragazza, sembrava sempre piu' invitante ed ogni secondo che passava faceva sempre piu' fatca a rimanere lucido.
     
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    Le donne non avevano il tempo refrattario tipico degli uomini, o meglio c'era ma durava davvero pochissimi minuti, a qualcuna anche pochi secondi. Paya oltretutto era umida di saliva e di umori già da prima e ciò avrebbe con difficoltà sedato la sua eccitazione, sopratutto se doveva pensare al membro di Henry che le scorreva in bocca, e che avrebbe voluto sentire anche in un'altro posto. Lo sentì pulsare nella bocca e non riuscì a capire esattamente a che punto fosse, se avesse voglia di venire, alla fine ci pensò lui a tirar fuori dalle sue labbra il membro e schizzare il suo caldo sperma che le finì sul volto. Sussultò per la sorpresa inizialmente, poi si ritrovò a sorridere soddisfatta di essere riuscita a soddisfarlo anche solo con la bocca. Invece non sembrò andare come pensava lei perché il pene di Henry non sembrò volersi dare pace. Era ancora più duro di prima e capì che non avevano ancora debellato del tutto l'energia infernale del demone. Dovevano quindi davvero unirsi nella carne? Paya si sentiva combattuta, non era del tutto sicura di volerlo fare, ma la sua fradicia vagina continuava a gridarle che poteva benissimo andare fino in fondo. Venne colta di nuovo di sorpresa dalla domanda di Henry. Lo guardò incuriosita ed esitò prima di rispondergli, trasalendo quando si sentì carezzare sul sesso. Possibile che volesse... Le sembrò quasi impossibile che un ragazzo avesse certe tendenze e l'idea di potersi unire a lui in modo diverso divenne una fortissima tentazione. Non aveva mai provato con un maschio, aveva solo avuto esperienze con Elizabeth. Sapeva che molti uomini nel clan gli piaceva farsi penetrare, ma non era sicura che Henry intendesse proprio quello. Voleva quindi assicurarsene, non voleva fraintendere le sue intenzioni. Così con la mano ancora umida di umori carezzò i fianchi di Henry, andando verso i suoi glutei, carezzandolo prima su di essi e poi insinuando le mani fra le sue natiche dolcemente, carezzando il suo orifizio con gentilezza.
    Conosco un incantesimo, ma posso farlo su di me... azzardò iniziando a pensare che probabilmente la madre gli aveva spiegato anche quelle pratiche del clan, e che quindi in effetti cercasse davvero in lei quella tipologia di piacere. Se Henry si sarebbe fatto accarezzare, avrebbe portato l'altra mano sul proprio sesso, senza scacciare via le dita di Henry, recitando a bassa voce una litania per incantare la propria clitoride. Dopo qualche momento essa iniziò a gonfiarsi sempre di più, assumendo un aspetto fallico che non aveva proprio niente da invidiare al ragazzo. Esso crebbe e si premette contro il membro di Henry, quella sensazione spinse Paya a stringerlo di più a sé così da sentire le due verghe scontrarsi e pulsare uno contro l'altro. Era così dannatamente piacevole sentirlo addosso che non resistì alla tentazione di afferrarli entrambi insieme e masturbarli con una mano. Paya strinse i denti ma le sfuggì lo stesso un gemito di piacere.
    Vorresti che io... che io... divenne paonazza per l'imbarazzo. Non sapeva come chiederglielo, così cercò di aiutarsi con i gesti, insinuò il dito nel orifiziodi Henry dolcemente, provò a guardarlo negli occhi per capire come stesse reagendo.
    Qui... lo vorresti qui? gli chiese timidamente mentre con il dito stuzzicava la corolla di carne di Henry.
     
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  12. Takuba
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    Si sarebbe accontentato anche di un dildo o un cazzo finto, ma non poté evitare di sgranare gli occhi dalla sorpresa quando il clitoride di Paya si ingrossò a dismisura fino a diventare delle dimensioni di un pene, ma poi la sua espressione divenne di puro piacere quando la ragazza li afferrò entrambi ed iniziò a masturbarsi ed entrambi i membri pulsarono all’unisono sotto quell’intensa eccitazione. Non credeva che fare sesso con una strega potesse rivelarsi così piacevole e allo stesso tempo sorprendente, ora gli era ben chiaro come mai molti uomini si facevano sottomettere molto volentieri dalle streghe, se una inesperta come Paya poteva procurargli una dose così intensa di piacere che effetto gli avrebbe fatto farlo con una figlia di Umbra con più esperienza? A volte la risposta a delle domande intriganti poteva rivelarsi semplice e banale, proprio come in questo caso.
    Non poté non sfuggirgli un gemito di piacere quando la ragazza iniziò ad accarezzare dolcemente il suo orifizio anale e quasi fu lui a spingere il bacino contro il dito, in modo da poterlo sentire farsi strada dentro lui. Le spire del serpente si stringevano sempre più su di loro tanto che lo spazio era stato ridotto poco più che ad un cunicolo di nemmeno un metro quadrato, l’aria stava iniziando ad impregnarsi di quell’odore caratteristico di sudore e sesso, mentre i due falli erano in contatto Henry punto i piedi e le mani sulle spire e facendo leva u di loro si sollevo di un paio di centimetri, non di molto ma quanto bastava per poter far stare comodo lui e Paya, apri completamente le gambe e rilassò le natiche mentre con una mano si sorreggeva alla palle calda e squamosa del demone mentre con l’altra si divertiva giocherellare con i capezzoli di Paya.
    La lussuria ed il desiderio avevano invaso completamente la sua mente ed adesso tutto ciò che riusciva a pensare era il desiderio di avere la giovane strega dentro di sé, non che avesse ovviamente smesso improvvisamente di odiare le figlie di Umbra ma questa ragazza gli piaceva molto ed in più il desiderio aveva completamente invaso la sua mente. Quello che Henry provava per Paya in questo momento non era di certo amore o qualche sentimento stupido, era nato in lui un morboso interesse per tutto ciò che riguardava la ragazza e non ne andava affetto pentito. Voleva conoscerla in ogni suo intimo particolare per poterla ammirare in tutta la sua bellezza, desiderava che lei potesse entrare in lui in modo da rendere i loro corpi un tutt’uno in un tripudio di sudore e lussuria. Si...lo voglio sentire...dentro di me! Non era più riuscito a trattenersi e l’ultima frase l’aveva detta in modo sconsiderato abbandonando ogni freno inibitore, l’espressione timida sulla faccia di Paya rendeva il tutto solo più eccitante. Non lo hai mai fatto vero..?Te lo si legge...in faccia...violare una altra persona...ti piacerà. Non era un affermazione detta sul momento, era la verità, una volta provata non si tornava più indietro, la sensazione di potenza e dominio era unica come nessun altra e ciò valeva tanto per gli uomini che per le donne. Sollevò il bacino e si spinse contro la punta del pene pulsante della ragazza, ma non si spinse oltre; stava obbligando Paya a fare lei il primo passo dandole un ruolo attivo nel rapporto, voleva che anche lei potesse sentirsi come lui si sentiva quando faceva suo un altro corpo sia che si trattasse di una donna o un uomo.
     
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    Notò che Henry rispose bene agli stimoli che le stava dando Paya. Non si ritrasse quando provò a carezzargli la corolla di carne, anzi la sorpresa nel vedere che invece si protendeva verso le dita di lei per lasciare che lo esplorasse. Paya non si tirò di certo indietro, era curiosa come non mai ed eccitata com'era per colpa di quell'energia non ci pensò due volte a provare ad infilare il dito dentro di lui, sentendo tutto il suo calore avvolgerle il dito. Continuò ad insinuarlo dentro di lui fino ad arrivare alla nocca, sentendo come quel muscolo circolare lo stringeva attorno, ed invece il membro di Henry pulsava contro il suo, eccitandola maggiormente. Doveva ammettere che sentirlo in quel modo era molto piacevole. Di solito era lei la strega "passiva" che si lasciava penetrare, ma Henry era molto propenso a lasciarsi prendere e ciò non fece che rendere Paya felice. L'entusiasmo la pervase quando lui disse chiaramente che lo voleva, che voleva sentire il suo membro dentro di lui. Poteva dire di poter avere il suo primissimo maschio in quel modo e ciò la rese euforica. Arrossì vistosamente quando lui capì che per Paya fosse la prima volta.
    S-sei il mio primo ragazzo con cui lo faccio... ammise abbassando lo sguardo timidamente. Lo sentì muoversi e spostarsi, allineando il membro di Paya contro il suo stretto orifizio. La sensazione di calore che aveva sentito lo percepì anche sulla punta del suo membro magico, un brivido di piacere intenso la attraversò, ma sentì che non proseguì. Pensò che probabilmente la posizione non era delle migliori, quindi afferrò per i fianchi il ragazzo spostandosi dietro di lui. Lo abbracciò poggiando la guancia contro la sua schiena.
    Farò piano lo prometto. gli disse accompagnandolo verso le spire del serpente dove poteva poggiarsi comodamente. Intanto Paya raccolse i suoi umori femminili con le dita cospargendo la punta del suo membro con essi così da lubrificarlo a dovere. Sapeva che era una parte delicata, dopotutto lei la prima volta l'aveva passata molto male per colpa di Elizabeth. Poggiò il suo membro contro l'anello di carne poi iniziò a spingere delicatamente cercando di far abituare la carne della sua presenza, e quando avrebbe sentito che si sarebbe rilassato allora avrebbe affondato lentamente dentro di lui ma in modo deciso, sapeva che non doveva tergiversare. Affondò totalmente pulsando dentro di lui di intenso piacere mentre esalò un gemito profondo. Posò la fronte contro la schiena di Henry, le gambe le tremavano per l'intenso piacere. Era molto diverso dall'essere penetrati, si sentiva avvolgere da un calore intenso si sentiva come se si stesse sciogliendo dentro di lui.
    Henry... è bellissimo... fece aggrappandosi con le mani alla sua maglia. L'istinto le diceva che poteva provare ancora più piacere, che poteva averne di più quindi iniziò a muoversi lentamente rabbrividendo ancora. Le venne una voglia matta di muoversi con forza e velocità ma cercò di resistere per poter essere graduale e non fargli male. Così uscì fino alla metà poi affondò di nuovo gemendo ancora. Ripetè quel movimento, prima lentamente poi sempre più velocemente. Era così bello che voleva far star bene anche lui, quindi senza nemmeno chiedere niente abbassò una delle mani ed afferrò il membro di Henry masturbandolo mentre continuava a penetrarlo. Era una sensazione fantastica, del tutto nuova e già sentiva di non poterne più fare a meno.
     
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  14. Takuba
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    Sentì il pene della strega entrargli dentro e si eccitò sul seriamente, ormai aveva raggiunto l’apice dell’amplesso e da li a poco avrebbe rilasciato tutta l’energia demoniaca che lo riempiva; avrebbe preferito di gran lunga la posizione di prima ma Paya aveva preferito prenderlo da dietro, no che avesse nulla in contrario in ciò, ma si sarebbe eccitato maggiormente se avesse potuto vederla in faccia e giocherellare con i suoi seni.
    Gli piaceva la decisione che la ragazza stava mettendo nell’atto sessuale, non era cosa da tutte essere così la prima volta, per un attimo Henry aveva temuto che gli sarebbe toccato fargli da insegnante ma fortunatamente non ce ne era stato bisogno, una cosa del genere avrebbe rotto completamente la tensione sessuale che si era andata a creare tra i due. Si lo so... A denti stretti avrebbe risposto al suo commento lasciandosi sfuggire anche un gemito di piacere unito ad una nota di leggero dolore, ma non quello fastidioso in seguito ad un taglio o ferita, no, il dolore provocato dal sesso, quando sentivi di appartenere completamente ad una persona e quella persona voleva entrare dentro di te esplorando ogni anfratto del tuo corpo, ecco il genere di dolore che piaceva al ragazzo ed era per questo motivo che gli piaceva così tanto fare sesso.
    La ragazza pareva abbastanza impaziente ed infatti poco dopo tempo sembrò non riuscire più a resistere alla tentazione ed iniziò a muoversi finché, prima lentamente poi sempre più veloce quasi incontrollabile mentre con la mano libera ne approfittava per dar piacere al suo povero cazzo che ormai era sul punto di esplodere dal piacere, era venuto solo poco prima e quindi il prepuzio era molto più sensibile e dolorante ma dannatamente piacevole.
    Fu allora che il demone che era rimasto passivo fino a quel momento mosse la sua testa e la sua enorme bocca verso i due ragazzi ma non li mangiò ne tentò di far qualche altro movimento troppo brusco. Parlò ancora una volta nelle teste di entrambi i ragazzi nello stesso tempo .Lasciate che mi unisca anch’io al divertimento! Sembrava molto meno spaventoso e decisamente più rilassato rispetto l’ultima volta ma nella sua voce si poteva sentire una nota di comicità, aprì le sue gigantesche mandibole a poche decine di centimetri dai due ragazzi che erano a tutti gli effetti intrappolati tra le sue spire senza alcuna possibilità di poter uscirne, sui due colò un quantitativo di saliva incredibile bagnandoli completamente da cima a piedi di una sostanza violastra e viscosa, non era acida o quant’altro, ma appena ne entrarono in contatto sentirono che l’energia demoniaca all’interno dei corpi si faceva più intensa e violenta. La lingua del serpente striscio fuori dalla sua bocca, normalmente la lingua della creatura non era tanto diversa da quella di un normale serpente ma evidentemente la sua improvvisa crescita aveva scatenato alcuni cambiamenti perché la lingua era molto più lunga, almeno due metri, e le frange di quest’ultima erano molto più lunghe e si muovevano con molta più libertà, in sostanza erano come dei tentacoli che si muovevano liberamente ma molto più piatti e appuntiti. Uno dei due si diresse verso Paya mentre l’altro verso Henry; la ragazza fu presto avvolta dalla lingua ma stranamente non stringeva e non impediva i suoi movimenti, anzi li rendeva ancora più violenti e senza controllo, la punta iniziò a stuzzicarle prima i capezzoli e poi li strinse nella sua morsa, al ragazzo non andò molto meglio perché anche con lui il tentacolo si avvolse attorno al corpo ma poi puntò verso la sua bocca quasi soffocandolo a causa della foga del movimento e degli incontrollabili tremiti che percorrevano tutto l’organo.
     
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    In realtà Paya non era affatto una verginella, aveva avuto le sue piccole esperienze, ed aveva avuto anche approcci molto diversi. Lei di sicuro non era una strega come le altre, non era poi così capace di domare un uomo crudelmente come facevano le consorelle, ed era più portata ad essere guidata che guidare lei stessa l'amplesso. Si eccitava tantissimo quando il compagno le riversava addosso tutta la sua passione. Ma in quel frangente dovette ammettere che unirsi nella carne con Henry fu un esperienza molto dolce sebbene fosse profondamente perversa dato il contesto. Le piacque moltissimo sentire i versi di piacere di Henry, ciò la incoraggiò a continuare, a lasciarsi andare al piacere. Iniziò a muoversi con sempre più foga quando notò che l'amplesso non ebbe più difficoltà e l'ano di Henry divenne abbastanza elastico da permetterle di muoversi dentro di lui. Pulsava sempre più forte per via del piacere crescente, e sentiva che stava già per arrivare al culmine. La voce del demone nella sua testa la sorprese, e per un momento ebbe paura che le cose potessero precipitare, ma quando sentì la saliva vischiosa addosso, che alimentò ancora di più la sua eccitazione, non le importò più di nulla. Si sentiva andare a fuoco, il suo membro magico crebbe di qualche altro abbondante centimetro e di larghezza dentro Henry, come se il suo corpo avesse reagito all'energia del demone incrementando "la magia" che aveva formato il suo pene. Sussultò quando si sentì toccare dalla lingua del demone, ma si accorse che era dannatamente piacevole e lo lasciò fare, concentrandosi di nuovo in ciò che stava facendo. Iniziò a muoversi con più forza dentro Henry, facendo schioccare il suo bacino contro le natiche del ragazzo. Non riuscì più a frenare i propri gemiti di piacere, continuò a masturbarlo con la mano seguendo il ritmo dell'amplesso, voleva farlo godere al massimo delle sue capacità.
    Oddio Henry... sto godendo... mi fai godere... fece ubriaca di piacere, accelerando il ritmo dell'amplesso, affondando totalmente dentro Henry, riuscendo anche a stimolare la prostata del ragazzo, probabilmente facendogli provare piaceri molto intensi. Continuò ancora a muoversi fin quando sentì che arrivò all'apice. Non riuscì ad avvertirlo, non riuscì a indietreggiare, voleva venire, la sua mente influenzata per colpa del demone non la fece ragionare lucidamente, e non le fece chiedere se ad Henry potesse stare bene. In ogni caso, Paya affondò totalmente in lui pulsando fortissimo per poi venire, riempendo lo stretto anfratto di Henry dei suoi succhi bollenti.
     
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