[Lavoro] Problemi di calore

Visita specialistica

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  1. Lady_Pixy
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    *Pamela era sempre più immersa nella lussuria più sfrenata era già eccitatissima per via del suo problema di calore, e come se non bastasse prima la dottoressa aveva iniettato in lei una sostanza afrodisiaca che la rese molto molto più affamata di sesso. A stento si riconosceva, le sembrava di non poter fare a meno di quel enorme cazzo che le scivolava in gola, e di sentire la voce ansante della dottoressa. Allo stesso modo si sentiva impaziente di sentire la coda di essa contro la sua carne e muoveva il bacino verso quella punta robusta per avere più piacere. Mugugnava di disperata voglia con la bocca piena eccitandosi sempre di più nel sentire come la soffocava e le riempvia la gola. Pamela non si lasciava sfuggire nemmeno un briciolo di quella carne, cercando di ingoiarne quanto più possibile, mentre la mano continuava a stimolarla sul sesso femminile. Alle parole della dottoressa che le disse che la lusingava la guardò dal basso per trasmetterle che era sincera e chissà perché nel vedere i seni della donna invece di un petto virile la eccitò immensamente. Non aveva mai avuto un esperienza sessuale con una ermafrodita e dovette ammettere che sembrava promettere infiniti piaceri. Iniziò a gemere nel sentire la punta della coda che prese a stimolarla più forte, Pamela presa dalla frenesia tirò fuori le dita dal sesso della dottoressa per cospargere il pene di quei fluidi femminili così da saggiarli insieme per un mix perverso e irresistibile. Sentì nella sua bocca che lei divenne più dura, e quando sembrò sul punto di venire si fermò tirando indietro la testa per abbandonare il pene della dottoressa. Svettò davanti alla sua faccia e solo in quel momento sembrò accorgersi di quanto fosse grosso, lucido e maledettamente arrapante. Non resistì un secondo di più, come presa da un raptus si alzò dalla sedia. Sembrava quasi che volesse fuggire via, invece si adagiò sulla scrivania, sdraiandosi su di essa a pancia in sù. Allargò le cosce verso la dottoressa e con le dita spalancò le sue carni femminili ormai fradicie di umori, con le mutandine spostate di lato per mostrarsi senza vergogna.*
    Dottoressa la prego, non ce la faccio più... mi prenda... adesso, mi scopi, voglio sentirlo dentro di me.* era febbricitante di eccitazione, tentò la dottoressa insinuando le dita dentro la sua carne, e anche se le dava piacere non riusciva a soddisfarla. Quindi strusciava le dita appena inzuppate di umori sopra la clitoride e lasciava intravedere la sua fessura pronta per lei.*
    Dottoressa... la voglio.. disperatamente.
     
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28 replies since 23/7/2018, 14:41   400 views
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