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Elle2012.
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Narrazione
"Non si preoccupi ... le ho detto che farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarla, no?"
Rispose la primaria, gli occhi che scintillavano divertiti, consapevoli che si ... sicura l'avrebbe aiutata a risolvere il suo problema, e in un secondo tempo avrebbe anche potuto pensare di guarirla come si deve, ma per ora si sarebbe concentrata sicuramente sul suo corpo. Corpo che, e la draconica doveva decisamente ammetterlo, era bastato da solo a mandarle gli ormoni in giostra come non le capitava da tempo ... quando poi sentì le labbra morbide e disperatamente invadenti della donna sulle proprie non poté resistere oltre.
La afferrò saldamente per i fianchi, attraendola verso di sè e avvolgendole la vita tra le braccia, mentre iniziava a ricambiare quel bacio con decisione sempre maggiore. Nonostante l'esuberanza disperata della paziente, la lingua della dottoressa era forte, dall'indole visibilmente dominante e che non si fece scrupolo alcuno nel guidare la compagna in una danza di salive che la lasciò quasi senza fiato.
Sorrise divertita, vedendola scostarsi e mormorare quelle parole.
"Ohhh ... è decisamente diretta, non è vero?", chiese, ironica, godendosi l'espressione di lei e il modo in cui aveva afferrato il suo membro, osservandolo con una fame tale da iniziare a farglielo gocciolare non poco, "Va bene ... allora abbiamo un accordo: lei mi fa vedere cosa è in grado di fare quella boccuccia adorabile, e io mi assicurerò di riempirla adeguatamente."
Quindi, senza dire oltre, posò una mano nei ricci scuri di lei sospingendola a ingoiare completamente il proprio membro.
Si lasciò sfuggire un sospiro appagato, alzando il capo e socchiudendo appena gli occhi mentre si godeva la magnifica sensazione della bocca stretta e umida di lei attorno alla propria erezione. Probabilmente, le escrescenze squamose alla base l'avrebbero infastidita un po' ma il modo in cui la primaria iniziò a muovere appena il bacino non fu troppo invadente quanto piuttosto volutamente lento e studiato.
"Mmmhhh ... manca qualcosa però ... ah, giusto.", le fece l'occhiolino, muovendo la propria coda e appoggiandola contro la sua intimità. Sorrise appena, prima di iniziare a utilizzare la punta del proprio pungiglione per stimolarle il clitoride, curandosi di strusciarne tutta la lingua contro la sua vulva ormai completamente divaricata e umida di umori: "Mi scusi, ma non sopporto proprio l'idea di essere l'unica a godere qui.", disse, divertita..