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davemitria90
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Ashtar sorrise di quel suo modo di fare, stremata in mezzo ai due sembrava ormai piegata totalmente al suo volere, e la tentazione per Ashtar era tanta ma sorridendo ne prese il volto tra le mani in modo che lo guardasse. <andiamo a casa...> rispose semplicemente, dovette sborsare una buona cifra per far in modo di non incontrare nessuno uscendo dal retro, recuperando i vestiti e portandola in braccio in zone riservate al personale. Un taxy avrebbe atteso fuori e si sarebbe fatto guidare così fino alla villa coprendola con le lussuose lenzuola dell'albergo.
Comprare il silenzio dopo una giornata simile dovendo al contempo nascondere anche il suo membro ancora ingrandito, ma non era stato troppo complicato, solo un po dispendioso.
Una volta a casa, sebbene incapacitata a reagire la accontentò, entrando nuovamente in lei ma lasciandola sopra di se, come se lei stessa fosse stata una coperta, lasciando che poggiasse il viso sul suo petto e compiendo solo qualche sporadico movimento con il bacino più involontario che altro.
Il risveglio sarebbe stato probabilmente abbastanza sconvolgente per lei, e non voleva renderglielo ancora più sconvolgente di quanto già non fosse, optò per usare un po di dolcezza, approfittando dell'effetto di estrema stanchezza della pillola che le aveva dato, nonché quello della stanchezza che tanto piacere, orgasmi e il portare il fisico al limite le avrebbe dato.
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